Udienza del 05/10/2011 Trascrizione completa
Michael Jackson Who Is It :: Breaking News :: Processo a Murray (Aggiornamenti)/Conrad Murray Trial :: Trascrizione Processo
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Udienza del 05/10/2011 Trascrizione completa
7° GIORNO, 5 ottobre 2011
Testimonianza di Sally Hirschberg
La Hirschberg lavora da circa 10 anni per la Sea Coast Medical, una società di distribuzione di prodotti medici e farmaceutici del Nebraska, come funzionario commerciale nelle vendite dei prodotti medici. Nella sua professione, gestisce la documentazione relativa agli ordini delle forniture.
La sua società ha gestito ordini per Conrad Murray. Walgren ha registrato come prova dell’accusa un documento di 63 pagine che certifica i movimenti degli ordini fatti da Murray presso la Sea Coast Medical.
Il consiglio di avvocati ha poi concordato che su questi registri è la signorina Consuelo Ng, impiegata come volontaria presso lo studio medico di Murray a Las Vegas, riportata con il nome di Connie, a rappresentare il conto aperto da Murray con la Sea Coast nel dicembre 2006. La Hirschberg aveva la signorina Connie come referente. L’indirizzo sulla pratica è sempre stato quello di Flamingo Road della città di Las Vegas, Nevada.
La Hirschberg ha confermato, consultando la copia del documento registrato come prova che ha davanti a sé, che la Sea Coast fatturò un ordine per Murray il 16 dicembre 2008 a seguito del quale non ci fu più alcuna movimentazione sino al 14 aprile 2009. In questo intervallo di tempo, la Hirschberg e Connie ebbero degli scambi telefonici, ma non fu più emessa nessun’altra fattura.
Il 25 marzo 2009 la Ng contattò la Hirschberg per chiedere di set per infusione endovenosa richiedendo nello specifico il set Safe Site. Il movimento successivo sul registro, che riporta la data del 26 marzo 2009, indica che la carta di credito associata al conto intestato a Murray presso la Sea Coast venne respinta e quindi l’ordine non venne trasferito.
Walgren ha poi mostrato ai giurati il set Safe Site, riconosciuto dalla teste.
Sui registri, risulta che per la data del 31 marzo 2009 non era stato ancora risolta la questione del pagamento quindi l’ordine non era stato ancora spedito.
La Hirschberg ha precisato che in una confezione sono presenti 24 set Safe Site.
Walgren ha chiesto alla Hirschberg cosa volesse dire il segno rosso che sui registri è associato alla data del 13 aprile 2009. La Hirschberg ha spiegato che quel giorno lei parlò con la Ng che le chiese di recapitare l’ordine ad un indirizzo residenziale in California ma lei non era d’accordo. La Hirschberg ha ricordato che prima di quel 13 aprile 2009, tutti gli ordini erano sempre stati recapitati all’indirizzo di Las Vegas e continuarono ad essere recapitati lì.
La fattura del 14 aprile 2009 mostra che i prodotti ordinati furono: 25 sacche di soluzione sodio cloruro, fascia per misurazione della pressione sanguigna e suoi accessori, accessori per infusione, un dispositivo a tubo, aghi per siringhe da 20 gauge, cateteri endovenosi da 25 gauge (50 in una scatola), bendaggi, siringhe da 30 cc (40 in una confezione), altri 50 cateteri endovenosi, gel per ultrasuono sul petto, elettrodi cardiosensori, garza per elettrodi (del tipo collegato ad una macchina per elettrocardiogramma), tamponi per alcol, tamponi di garza, lenzuola per coprire i pazienti, 48 sacche di soluzione salina, altre 48 sacche di soluzione sodio cloruro da 250 ml e 24 sacche da 1000 ml, 100 siringhe da 10 cc per aghi 22 gauge, guanti di lattice, componenti di set per somministrazione endovenosa e articoli (lenzuola di carta, guanti) per fare esami sui pazienti. L’ordine fu processato con una carta di credito intestata a Conrad Murray.
La fattura del 16 aprile 2009 registra 25 fiale da 30 ml di lidocaina all’1%: anche quest’ordine venne consegnato.
La fattura del 21 aprile 2009 indica una fascia per misurare la pressione sanguigna e relativi accessori, adattatori per iniezione, 50 connettori e 50 cateteri endovenosi (la fascia risulta ordinata, ma non consegnata perché è un articolo che si riferisce ancora ad un ordine fatto in precedenza, che poi sarà consegnato il 1° maggio 2009).
La fattura del 24 aprile 2009 mostra la consegna di 24 set per endovenosa del tipo mostrato prima da Walgren ai giurati.
La fattura del 12 maggio 2009 registra 25 fiale da 30 ml di lidocaina all’1% e ancora connettori medici, misuratore di pressione ad aneroide con bracciale per bambini, bendaggi, lacci emostatici, 50 cateteri endovenosi e uno sfigmomanometro per adulti che Walgren ha presentato in aula registrandolo come prova d’accusa. Nella seconda pagina di questa fattura ci sono altre siringhe, aghi ipodermici da 18 gauge, sacche di sodio cloruro e set per endovenosa.
La fattura del 19 maggio 2009 indica ancora connettori di infusione, 50 cateteri endovenosi, sacche per raccogliere l’urina, pannoloni per incontinenza.
La fattura del 1° giugno 2009 indica un pallone ambu (è la prima volta che nei documenti della Sea Coast relativi a Murray compare un pallone ambu) e un kit di tubi plastici per la ventilazione del paziente di questo tipo, registrato dai procuratori come prova:
Walgren: Ora, il 15 giugno 2009 lei ebbe un’altra conversazione con la signorina Ng nella quale lei discusse ancora sulle sacche per l’urina con il dispositivo dei cateteri a sistema condom?
Hirschberg: Sì.
Walgren: E la discussione era sulla misura della sacca?
Hirschberg: Sì, lei le voleva piccole ed io non sapevo se piccole erano disponibili.
Walgren: E il 17 giugno 2009 ci fu un’altra discussione in merito fra lei e la signorina Ng?
Hirschberg: Sì. Lei aveva contattato direttamente la società di produzione e le era stato detto che non c’era la misura piccola, ma la media era la prima disponibile.
Walgren: Lei in quella conversazione con la Ng parlò anche di altri articoli relativi ad ordini precedenti?
Obiezione della difesa per sentito dire, accolta dal giudice.
La fattura del 22 giugno 2009 registra il catetere a sistema condom, ordinato e spedito quel giorno, e le sacche per raccogliere l’urina da usare con questo dispositivo, ordinate ma non spedite. In merito a questa fattura, la Ng chiese alla Hirschberg di effettuare una spedizione notturna, lei riferì alla Ng che questo avrebbe determinato un costo aggiuntivo e la Ng accettò.
Walgren: E poi lei parlò con la signorina Ng il 26 giugno 2009 nel quale lei cancellò quell’ordine?
Hirschberg: Sì.
A questo punto Walgren ha cercato di approfondire la conversazione tra la Ng e la Hirschberg con delle domande alla teste su cui la difesa ha continuato a fare obiezione. C’è stato un consulto con il giudice, dopo il quale Walgren ha richiesto alla Hirschberg se aveva ricevuto dalla Ng una telefonata alle 09:26 am Pacific Time del 26 giugno 2009. L’avvocato della difesa Chernoff ha ripresentato obiezione per sentito dire e irrilevanza e Walgren ha chiesto al giudice: “L’ho capito il consulto Vostro onore?” e il giudice ha detto: “L’ho capito anch’io, l’obiezione è respinta”.
Walgren: Il 26 giugno 2009, alle 09:26 am LAT, lei ha avuto una conversazione telefonica e ha parlato con Connie Ng?
Hirschberg: Sì.
Walgren: E in quella data e a quell’ora, Connie Ng cancellò l’ordine…
Il giudice ha avvertito Walgren che doveva riformulare la domanda sulla base di ciò che aveva fatto la testimone, altrimenti avrebbe sostenuto l’obiezione della difesa.
Walgren: In risposta alla conversazione con la signorina Ng, lei cancellò l’ordine delle sacche per il catetere a sistema condom?
Hirschberg: Sì.
CONTROINTERROGATORIO DI ED CHERNOFF:
Chernoff ha chiesto alla teste quando era cominciata la relazione d’affari tra la società di Murray e la Sea Coast e la Hirschberg ha ricordato la data del dicembre 2006. Chernoff le ha chiesto se in quei tre anni, fino a giugno 2009, fosse insolito per la Global Cardiovascular ordinare lidocaina e la Hirschberg ha risposto: “Insolito no, ma nemmeno frequente”. Chernoff ha ricordato alla Hirschberg che la Global opera in ambito cardiologico e le ha chiesto se era insolito l’ordine di pompe per infusione e la teste ha detto di no. Chernoff le ha fatto controllare i registri per dimostrare che queste pompe registrate nella fattura del 24 aprile 2009 erano registrate anche in una fattura di luglio e ottobre 2007 e di giugno 2008. Chernoff ha poi richiesto conferma alla Hirschberg se il 13 aprile 2009 era la prima volta che veniva fatta richiesta alla Sea Coast di recapitare gli articoli ad un indirizzo residenziale e la Hirschberg ha ribadito di sì.
Chernoff ha poi richiamato la voce sulla fattura del 14 aprile 2009 relativa al set per l’endovenosa che Walgren aveva prima mostrato ai giurati e che la Hirschberg aveva riconosciuto. Quindi, ha mostrato alla teste una prova per la difesa di un set per endovenosa molto simile chiedendo alla teste se pensava che potesse essere quello il set indicato sulla fattura e lei ha risposto che non poteva rispondere, che non lo sapeva.
Chernoff infine le ha chiesto se questo stesso set per endovenosa che risulta processato sulla fattura del 14 aprile 2009 risulta processato anche nella fattura del 12 maggio 2009 e la Hirschberg ha detto di sì. Chernoff le ha chiesto quanti ce ne sono su quella fattura e la Hirschberg ha risposto 50.
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=233:processo-murray-7d-giorno-5-ottobre-2011-testimonianza-di-sally-hirschberg&catid=41:people-vs-murray&Itemid=71
Testimonianza di Sally Hirschberg
La Hirschberg lavora da circa 10 anni per la Sea Coast Medical, una società di distribuzione di prodotti medici e farmaceutici del Nebraska, come funzionario commerciale nelle vendite dei prodotti medici. Nella sua professione, gestisce la documentazione relativa agli ordini delle forniture.
La sua società ha gestito ordini per Conrad Murray. Walgren ha registrato come prova dell’accusa un documento di 63 pagine che certifica i movimenti degli ordini fatti da Murray presso la Sea Coast Medical.
Il consiglio di avvocati ha poi concordato che su questi registri è la signorina Consuelo Ng, impiegata come volontaria presso lo studio medico di Murray a Las Vegas, riportata con il nome di Connie, a rappresentare il conto aperto da Murray con la Sea Coast nel dicembre 2006. La Hirschberg aveva la signorina Connie come referente. L’indirizzo sulla pratica è sempre stato quello di Flamingo Road della città di Las Vegas, Nevada.
La Hirschberg ha confermato, consultando la copia del documento registrato come prova che ha davanti a sé, che la Sea Coast fatturò un ordine per Murray il 16 dicembre 2008 a seguito del quale non ci fu più alcuna movimentazione sino al 14 aprile 2009. In questo intervallo di tempo, la Hirschberg e Connie ebbero degli scambi telefonici, ma non fu più emessa nessun’altra fattura.
Il 25 marzo 2009 la Ng contattò la Hirschberg per chiedere di set per infusione endovenosa richiedendo nello specifico il set Safe Site. Il movimento successivo sul registro, che riporta la data del 26 marzo 2009, indica che la carta di credito associata al conto intestato a Murray presso la Sea Coast venne respinta e quindi l’ordine non venne trasferito.
Walgren ha poi mostrato ai giurati il set Safe Site, riconosciuto dalla teste.
Sui registri, risulta che per la data del 31 marzo 2009 non era stato ancora risolta la questione del pagamento quindi l’ordine non era stato ancora spedito.
La Hirschberg ha precisato che in una confezione sono presenti 24 set Safe Site.
Walgren ha chiesto alla Hirschberg cosa volesse dire il segno rosso che sui registri è associato alla data del 13 aprile 2009. La Hirschberg ha spiegato che quel giorno lei parlò con la Ng che le chiese di recapitare l’ordine ad un indirizzo residenziale in California ma lei non era d’accordo. La Hirschberg ha ricordato che prima di quel 13 aprile 2009, tutti gli ordini erano sempre stati recapitati all’indirizzo di Las Vegas e continuarono ad essere recapitati lì.
La fattura del 14 aprile 2009 mostra che i prodotti ordinati furono: 25 sacche di soluzione sodio cloruro, fascia per misurazione della pressione sanguigna e suoi accessori, accessori per infusione, un dispositivo a tubo, aghi per siringhe da 20 gauge, cateteri endovenosi da 25 gauge (50 in una scatola), bendaggi, siringhe da 30 cc (40 in una confezione), altri 50 cateteri endovenosi, gel per ultrasuono sul petto, elettrodi cardiosensori, garza per elettrodi (del tipo collegato ad una macchina per elettrocardiogramma), tamponi per alcol, tamponi di garza, lenzuola per coprire i pazienti, 48 sacche di soluzione salina, altre 48 sacche di soluzione sodio cloruro da 250 ml e 24 sacche da 1000 ml, 100 siringhe da 10 cc per aghi 22 gauge, guanti di lattice, componenti di set per somministrazione endovenosa e articoli (lenzuola di carta, guanti) per fare esami sui pazienti. L’ordine fu processato con una carta di credito intestata a Conrad Murray.
La fattura del 16 aprile 2009 registra 25 fiale da 30 ml di lidocaina all’1%: anche quest’ordine venne consegnato.
La fattura del 21 aprile 2009 indica una fascia per misurare la pressione sanguigna e relativi accessori, adattatori per iniezione, 50 connettori e 50 cateteri endovenosi (la fascia risulta ordinata, ma non consegnata perché è un articolo che si riferisce ancora ad un ordine fatto in precedenza, che poi sarà consegnato il 1° maggio 2009).
La fattura del 24 aprile 2009 mostra la consegna di 24 set per endovenosa del tipo mostrato prima da Walgren ai giurati.
La fattura del 12 maggio 2009 registra 25 fiale da 30 ml di lidocaina all’1% e ancora connettori medici, misuratore di pressione ad aneroide con bracciale per bambini, bendaggi, lacci emostatici, 50 cateteri endovenosi e uno sfigmomanometro per adulti che Walgren ha presentato in aula registrandolo come prova d’accusa. Nella seconda pagina di questa fattura ci sono altre siringhe, aghi ipodermici da 18 gauge, sacche di sodio cloruro e set per endovenosa.
La fattura del 19 maggio 2009 indica ancora connettori di infusione, 50 cateteri endovenosi, sacche per raccogliere l’urina, pannoloni per incontinenza.
La fattura del 1° giugno 2009 indica un pallone ambu (è la prima volta che nei documenti della Sea Coast relativi a Murray compare un pallone ambu) e un kit di tubi plastici per la ventilazione del paziente di questo tipo, registrato dai procuratori come prova:
Walgren: Ora, il 15 giugno 2009 lei ebbe un’altra conversazione con la signorina Ng nella quale lei discusse ancora sulle sacche per l’urina con il dispositivo dei cateteri a sistema condom?
Hirschberg: Sì.
Walgren: E la discussione era sulla misura della sacca?
Hirschberg: Sì, lei le voleva piccole ed io non sapevo se piccole erano disponibili.
Walgren: E il 17 giugno 2009 ci fu un’altra discussione in merito fra lei e la signorina Ng?
Hirschberg: Sì. Lei aveva contattato direttamente la società di produzione e le era stato detto che non c’era la misura piccola, ma la media era la prima disponibile.
Walgren: Lei in quella conversazione con la Ng parlò anche di altri articoli relativi ad ordini precedenti?
Obiezione della difesa per sentito dire, accolta dal giudice.
La fattura del 22 giugno 2009 registra il catetere a sistema condom, ordinato e spedito quel giorno, e le sacche per raccogliere l’urina da usare con questo dispositivo, ordinate ma non spedite. In merito a questa fattura, la Ng chiese alla Hirschberg di effettuare una spedizione notturna, lei riferì alla Ng che questo avrebbe determinato un costo aggiuntivo e la Ng accettò.
Walgren: E poi lei parlò con la signorina Ng il 26 giugno 2009 nel quale lei cancellò quell’ordine?
Hirschberg: Sì.
A questo punto Walgren ha cercato di approfondire la conversazione tra la Ng e la Hirschberg con delle domande alla teste su cui la difesa ha continuato a fare obiezione. C’è stato un consulto con il giudice, dopo il quale Walgren ha richiesto alla Hirschberg se aveva ricevuto dalla Ng una telefonata alle 09:26 am Pacific Time del 26 giugno 2009. L’avvocato della difesa Chernoff ha ripresentato obiezione per sentito dire e irrilevanza e Walgren ha chiesto al giudice: “L’ho capito il consulto Vostro onore?” e il giudice ha detto: “L’ho capito anch’io, l’obiezione è respinta”.
Walgren: Il 26 giugno 2009, alle 09:26 am LAT, lei ha avuto una conversazione telefonica e ha parlato con Connie Ng?
Hirschberg: Sì.
Walgren: E in quella data e a quell’ora, Connie Ng cancellò l’ordine…
Il giudice ha avvertito Walgren che doveva riformulare la domanda sulla base di ciò che aveva fatto la testimone, altrimenti avrebbe sostenuto l’obiezione della difesa.
Walgren: In risposta alla conversazione con la signorina Ng, lei cancellò l’ordine delle sacche per il catetere a sistema condom?
Hirschberg: Sì.
CONTROINTERROGATORIO DI ED CHERNOFF:
Chernoff ha chiesto alla teste quando era cominciata la relazione d’affari tra la società di Murray e la Sea Coast e la Hirschberg ha ricordato la data del dicembre 2006. Chernoff le ha chiesto se in quei tre anni, fino a giugno 2009, fosse insolito per la Global Cardiovascular ordinare lidocaina e la Hirschberg ha risposto: “Insolito no, ma nemmeno frequente”. Chernoff ha ricordato alla Hirschberg che la Global opera in ambito cardiologico e le ha chiesto se era insolito l’ordine di pompe per infusione e la teste ha detto di no. Chernoff le ha fatto controllare i registri per dimostrare che queste pompe registrate nella fattura del 24 aprile 2009 erano registrate anche in una fattura di luglio e ottobre 2007 e di giugno 2008. Chernoff ha poi richiesto conferma alla Hirschberg se il 13 aprile 2009 era la prima volta che veniva fatta richiesta alla Sea Coast di recapitare gli articoli ad un indirizzo residenziale e la Hirschberg ha ribadito di sì.
Chernoff ha poi richiamato la voce sulla fattura del 14 aprile 2009 relativa al set per l’endovenosa che Walgren aveva prima mostrato ai giurati e che la Hirschberg aveva riconosciuto. Quindi, ha mostrato alla teste una prova per la difesa di un set per endovenosa molto simile chiedendo alla teste se pensava che potesse essere quello il set indicato sulla fattura e lei ha risposto che non poteva rispondere, che non lo sapeva.
Chernoff infine le ha chiesto se questo stesso set per endovenosa che risulta processato sulla fattura del 14 aprile 2009 risulta processato anche nella fattura del 12 maggio 2009 e la Hirschberg ha detto di sì. Chernoff le ha chiesto quanti ce ne sono su quella fattura e la Hirschberg ha risposto 50.
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=233:processo-murray-7d-giorno-5-ottobre-2011-testimonianza-di-sally-hirschberg&catid=41:people-vs-murray&Itemid=71
Re: Udienza del 05/10/2011 Trascrizione completa
Testimonianza di Stephen Marx
Walgren ha chiamato il secondo testimone per l’accusa nel 7° giorno di processo a Conrad Murray Stephen Marx, esperto forense di computer della DEA.
Nel giugno 2009, Marx era impiegato al laboratorio di prove digitali della DEA (http://it.wikipedia.org/wiki/Drug_Enforcement_Administration) di Lorton, Virginia, come esaminatore forense di computer da 5 anni e mezzo. Prima di questa posizione, era stato un agente speciale per 21 anni, di cui 14 come supervisore e gli ultimi 5 anche come specialista investigativo di computer.
Marx ha spiegato che l’analisi forense dei computer è il processo di recupero dei dati dagli strumenti digitali usando software e procedure che provano a mantenere la loro ammissibilità in tribunale. Generalmente, si comincia con l’acquisizione dei dati dalle prove originali e se ne crea una copia esatta per poi esaminare ed estrarre i dati dalla copia.
Walgren ha chiesto a Marx se lui conosce bene l’iPhone e Marx ha detto di sì, che l’iPhone sostanzialmente è un piccolo computer portatile. Come gli altri computer, ha un sistema operativo, fa girare programmi, deposita dati, fa la maggior parte di ciò che fa un computer. Walgren ha chiesto a Marx di spiegare cos’è lo screenshot, che fondamentalmente è un’immagine istantanea di ciò che in quel momento viene visualizzato sullo schermo immagazzinata come dato in modo temporaneo.
Walgren ha chiesto a Marx di spiegare cos’è lo spazio “allocated”: è lo spazio di un dispositivo digitale che un sistema operativo usa effettivamente depositandovi dati in modo temporaneo. Quando il sistema decide di cancellare i dati, viene programmata la sovrascrittura per recuperare lo spazio di cui si ha bisogno. Si parla invece di spazio “unallocated” quando il sistema operativo che mantiene il deposito dei dati indica che l’allocazione di un particolare screenshot non è più necessaria ma il sistema operativo non lo sovrascriverà finché non ce ne sarà bisogno. Sono entrambi spazi di deposito dati, ma quello “allocated” è dove il sistema operativo tiene traccia di quello che succede e quello “unallocated” non è usato dal sistema operativo, ma forse verrà usato in futuro. Più è grande l’area di deposito per lo spazio “unallocated” sul telefono, minori sono le possibilità della sovrascrittura dei dati.
Marx ha condotto le analisi sull’iPhone di Murray, che Walgren ha spacchettato davanti ai giurati per registrarlo come prova per l’accusa, corrispondente al numero 702-8620973 sequestrato all’imputato il 28 luglio 2009, consegnato agli analisti forensi e poi recuperato dalla polizia di Los Angeles.
Marx ha confermato di aver trovato durante l’esame sull’iPhone di Murray degli screenshot datati 25 giugno 2009. Ha confermato anche che c’era un gran numero di screenshot disponibili sul telefono, ma solo di un numero limitato è stato possibile stabilire una data.
Il primo proiettato dall’accusa è delle 7:03 am del 25 giugno 2009: questo significa che qualcuno stava maneggiando l’iPhone in quel momento.
Il secondo screenshot è delle 9:45 am del 25 giugno 2009: questo indica che qualcuno stava manipolando o visualizzando l’iPhone.
In riferimento a questo screenshot, ci sono delle email inviate a Murray dalla sua collaboratrice di Las Vegas Connie Ng il 24 giugno 2009 di cui è stato possibile recuperare il contenuto.
Walgren ha registrato come prova per l’accusa un documento di 7 pagine che descrive l’email della signorina Ng e relativi documenti allegati del 24 giugno 2009 alle 05:33 pm con oggetto: Omar Arnold-Progress Notes (Progress Notes: http://en.wikipedia.org/wiki/Progress_note, sono parte della cartella clinica di un paziente):
Il testo dell’email: “Salve Dottor Murray, ecco le sue progress notes. Perfavore, mi faccia sapere se non riesce ad aprirle. Grazie, Connie.”
In allegato:
1) le note scritte a mano sulle quali si leggono le prescrizioni per ansia e insonnia (xanax e restoril) e altri dettagli nel periodo da marzo 2007 al 19 novembre 2008
2) Il documento di registrazione del paziente Omar Arnold alla Global Cardiovascular Associates firmato da Murray con alcune note scritte su ciò che il paziente lamentava, la sua valutazione e un programma terapeutico
3) Un documento a nome Omar Arnold dell’11 gennaio 2006 con brevi note scritte a mano
4) Altro documento a nome Omar Arnold dell’11 gennaio 2006 con brevi note scritte a mano
5) Documento a nome Omar Arnold con note scritte a mano
Altra prova per l’accusa registrata da Walgren un documento di 4 pagine che descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:34 pm con oggetto: Omar Arnold-2D-Echo e i seguenti documenti allegati:
1) Ecocardiogramma di Omar Arnold del 17 gennaio 2007
2) Un esame del paziente Omar Arnold del 26 marzo 2007 firmato da Murray
3) Duplicato dell’ ecocardiogramma di Omar Arnold del 17 gennaio 2007
Ancora un documento di 4 pagine registrato da Walgren come prova per l’accusa che descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:36 pm con oggetto MRI (risonanza magnetica) e un paio di allegati a nome Paul Farance. Il testo dell’email è: “Dr. Murray, anche Paul Farance è lui? Ho questi esiti di MRI per un Paul Farance. Connie” e ha due allegati relativi alla MRI del polso destro senza contrasto del paziente Paul Farance risalente al 13 novembre 2007.
Un documento di 2 pagine registrato da Walgren come prova per l’accusa descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:38 pm con oggetto Omar Arnold – Registro farmaci prescritti. L’allegato è l’elenco dei farmaci prescritti al paziente Omar Arnold su carta intestata alla Global Cardiovascular Associates:
Marx ha poi identificato la prova per l’accusa che riporta lo screenshot dell’email inviata a Murray da Bob Taylor, assicuratore della Robertson Taylor Insurance di Londra, alle 05:54 am (ora di Los Angeles) del 25 giugno 2009. L’email risulta inoltrata in copia a Randy Phillips, Shawn Trell, Paul Gongaware e Timm Woolley della AEG Live e John Silcock, direttore generale della Robertson Taylor Insurance. L’oggetto dell’email è "Assicurazione dell’artista":
Nel testo dell’email, c’è la richiesta di Taylor a Murray relativa allo stato di salute di Michael con riferimenti alle notizie riportate dalla stampa su cui gli assicuratori volevano essere rassicurati: l’utilizzo di una sedia a rotelle da parte di Michael; se aveva sofferto o ancora soffriva di una lesione alla schiena, di lupus o di cancro; se era stato ricoverato in ospedale nel 2005; se soffriva di un’infezione/enfisema polmonare o di sanguinamento gastrointestinale cronico; se mangiava appena e c’era la possibilità che fosse anoressico; i dettagli delle procedure cosmetiche alle quali si era sottoposto.
Da Taylor risulta scritto anche: “Ho avvisato gli assicuratori che le tue cartelle cliniche vanno da questo momento al 2006 quando tu incontrasti MJ per la prima volta in Nevada. Tu hai confermato che per quanto tu ne sappia tu sei l’unico dottore che è stato consultato in questo periodo di 3 anni. Come per tutte le polizze assicurative c’è il dovere di fornire tutti i dettagli e per questo è di vitale importanza che le informazioni rese siano complete. La non divulgazione di ciò che gli assicuratori susseguentemente decidono sia un fatto materiale può portare alla disputa sul rilascio o meno della polizza assicurativa”.
Marx ha quindi identificato l’email di risposta di Murray a Bob Taylor delle 11:17 am del 25 giugno 2009 recuperata dal suo iPhone:
“Caro Bob,
ho ricevuto la tua email. Ho parlato con il signor Jackson per chiedergli il rilascio delle sue cartelle cliniche al fine di aiutarti ad ottenere la polizza assicurativa per la cancellazione del suo spettacolo, ma la richiesta è stata respinta. Quindi ho richiesto che la AEG si consulti gentilmente con il signor Jackson per l’importanza della polizza, perché lui è dell’opinione che è già assicurato negli Stati Uniti. Riguardo alle dichiarazioni fatte dalla stampa, lasciami dire che sono tutte false al meglio della mia conoscenza. Saluti, Conrad Murray”.
Marx ha confermato il recupero di un messaggio nella segreteria telefonica di Murray lasciatogli da Frank Dileo il 20 giugno 2009 alle 07:48 am:
“Dottor Murray, sono Frank Dileo, il manager di Michael. Sono il ragazzo basso senza capelli. Perfavore, mi chiami al 2133049110. Sono sicuro che lei sa che lui ha avuto un episodio ieri sera. E’ malato. Oggi è sabato. Domani sarò di ritorno, non continuerò il mio viaggio. Io penso, penso che lei debba fargli un’analisi del sangue oggi. Dobbiamo vedere come sta. Ok, grazie”.
Walgren ha chiesto a Marx se nella sua analisi sull’iPhone di Murray aveva trovato un’applicazione che si chiama iTalk, fondamentalmente un registratore vocale digitale. Marx ha detto di sì e ha indicato di aver rilevato una registrazione sull’iPhone di Murray fatta il 10 maggio 2009 alle 09:05 am.
Walgren ha avviato la registrazione vocale in aula, nella quale Michael dice queste parole con una voce chiaramente alterata dai farmaci somministratigli da Murray in quel momento:
CONTROINTERROGATORIO DI NAREG GOURJIAN:
Gourjian ha fatto notare che la data alla quale risale la registrazione audio, il 10 maggio 2009, corrisponde ad una domenica.
Gourjian ha di nuovo mostrato a Marx lo screenshot prova per l’accusa datato 25 giugno 2009 e gli ha chiesto: questo screenshot non le dice però che il dottor Murray effettivamente ha avuto accesso a quelle email, corretto?
Marx: No, non è corretto.
Gourjian ha fatto notare gli account di posta elettronica ai quali risulta inviata in copia l’email di Bob Talylor (Randy Phillips, Shawn Trell, Paul Gongaware e Timm Woolley della AEG Live e John Silcock, direttore generale della Robertson Taylor Insurance) e il forward “M Jones” ottenendo conferma da Marx sul collegamento di questa email ad altre che la difesa ha identificato come prove.
La prima email che Gourjian ha sottoposto all’attenzione di Marx risulta spedita da Justin Burns a Ian France con oggetto “Mark Jones” il 22 giugno 2009 alle 15:27. Gourjian ha chiesto a Marx di leggere il seguente periodo: “La sua performance è chiaramente molto fisica e noi vorremmo un esperto chirurgo ortopedico muscolo scheletrico che ci informi sulle sue capacità dopo così tanti anni senza esibirsi su un palco. La persona che sarebbe coinvolta è il chirurgo ortopedico più famoso del Regno Unito ed ha dato consigli a molti atleti dalle prestazioni elevate”.
La seconda email è datata 24 giugno 2009 ore 08:14 spedita da Justin Burns a Ian France con oggetto “Mark Jones” e Marx ha letto questo:
“Anche l’intero circo mediatico ha assicurato un taglio molto negativo alla situazione. Come sai, ci sono state diverse occasioni in cui abbiamo chiesto agli assicurati di confermare o negare le speculazioni della stampa, senza mai ricevere risposta. Ci sono state diverse questioni mediche di rilievo nel corso degli anni, confermate da azioni, dal suo management o da un tribunale, nessuna delle quali compare sui registri medici che inizialmente ci sono stati presentati perché li prendessimo in considerazione”.
Nella terza email del 24 giugno 2009 alle ore 10:37 am c’è la risposta di Bob Taylor all’email precedente di cui Gourjian ha letto queste frasi:
“Comunque, gli assicuratori si sono rifiutati di andare avanti su questo poiché essendosi consultati con il dottore, e data l’immensa quantità di speculazioni dei media in merito alla salute dell’artista, ritengono che se devono considerare di fornire una copertura per malattia su questo particolare artista, devono salvare un rapporto medico approfondito. Punto 5: Dobbiamo stabilire e fornire le cartelle cliniche dell’anno come la maggiore priorità. Gli assicuratori sono stati fermi sin da subito della copertura che avrebbero concesso quella per malattia dopo il completamento di una ulteriore visita medica e anche una presa in visione di MJ durante le prove. Abbiamo fatto numerosi sforzi per rimuovere queste condizioni. In riferimento al punto 5, io ho capito che il dottor Murray mi contatterà a breve in modo che io possa guidarlo su ciò che è necessario.
La quarta email è del 24 giugno 2009 alle ore 19:08, inviata da Paul Gongaware della AEG Live a Bob Taylor e per conoscenza a Shawn Trell, Timm Woolley e Randy Phillips di AEG e al dottor Murray:
“Bob, il dottor Murray è in copia. Abbiamo bisogno di farlo a casa di MJ. Il dottor Murray può scrivere sulla disponibilità delle cartelle cliniche.”
In risposta a questa, l’email del 24 giugno 2009 alle ore 20:32 inviata da Bob Taylor a Paul Gongaware, con le stesse persone in copia: “Paul, questo non lo accetteranno. Stanno insistendo che venga fatto ad Harley Street (una cinquantina di minuti di macchina a quell’ora del giorno)”.
Gourjian: Sembra una sorta di emergenza medica in relazione all’assicurazione per l’artista, corretto?
Marx: Non so se caratterizza un’emergenza, certamente una preoccupazione.
Gourjian: C’è una preoccupazione in relazione all’assicurazione per l’artista?
Marx: Lo sembra.
Gourjian: Ok. Ora, alla fine c’è un’email alle 01:54 am del 25 giugno 2009 da Bob Taylor a Paul Gongaware e per conoscenza a Shawn Trell. Lei sa che Shawn Trell lavora per la AEG Live?
Obiezione dell’accusa per irrilevanza della domanda, accolta dal giudice.
Gourjian: L’account email di Shawn Trell comunque è strell@aeglive.com, corretto?
Marx: E’ il suo indirizzo, sì.
Gourjian: Ok. E l’email è spedita in copia anche a Timm Woolley il cui indirizzo è timmwoolley@earthlink.net?
Marx: Corretto.
Gourjian: E Randy Phillips il cui indirizzo è rphillips@aeglive.com, giusto?
Marx: Sì.
RIPRESA INTERROGATORIO DI DAVID WALGREN:
Walgren ha chiesto a Marx se l’applicazione iTalk per attivarsi ha bisogno che qualcuno la apra e dia il comando di registrazione e Marx ha detto di sì. Walgren ha chiesto se le email mostrate dalla difesa mostrano una discussione relativa alla necessità di ottenere i documenti riguardanti la storia clinica di Michael e risultano inoltrate anche a Murray e Marx lo ha confermato.
Walgren ha proiettato di nuovo l’email di Taylor delle 01:54 am del 25 giugno 2009 e quella registrata come prova per l’accusa delle 05:54 am del 25 giugno 2009. Quindi, ha ribadito la risposta che si legge nell’email di risposta a Taylor inviata da Murray alle 11:17 di quel giorno: “Riguardo alle dichiarazioni fatte dalla stampa, lasciami dire che sono tutte false al meglio della mia conoscenza.”
Walgren: Lei sa che la parola “falso” significa fasullo, inventato?
Marx: Sì.
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=235:processo-murray-7d-giorno-5-ottobre-2011-testimonianza-di-stephen-marx&catid=41:people-vs-murray&Itemid=71
Walgren ha chiamato il secondo testimone per l’accusa nel 7° giorno di processo a Conrad Murray Stephen Marx, esperto forense di computer della DEA.
Nel giugno 2009, Marx era impiegato al laboratorio di prove digitali della DEA (http://it.wikipedia.org/wiki/Drug_Enforcement_Administration) di Lorton, Virginia, come esaminatore forense di computer da 5 anni e mezzo. Prima di questa posizione, era stato un agente speciale per 21 anni, di cui 14 come supervisore e gli ultimi 5 anche come specialista investigativo di computer.
Marx ha spiegato che l’analisi forense dei computer è il processo di recupero dei dati dagli strumenti digitali usando software e procedure che provano a mantenere la loro ammissibilità in tribunale. Generalmente, si comincia con l’acquisizione dei dati dalle prove originali e se ne crea una copia esatta per poi esaminare ed estrarre i dati dalla copia.
Walgren ha chiesto a Marx se lui conosce bene l’iPhone e Marx ha detto di sì, che l’iPhone sostanzialmente è un piccolo computer portatile. Come gli altri computer, ha un sistema operativo, fa girare programmi, deposita dati, fa la maggior parte di ciò che fa un computer. Walgren ha chiesto a Marx di spiegare cos’è lo screenshot, che fondamentalmente è un’immagine istantanea di ciò che in quel momento viene visualizzato sullo schermo immagazzinata come dato in modo temporaneo.
Walgren ha chiesto a Marx di spiegare cos’è lo spazio “allocated”: è lo spazio di un dispositivo digitale che un sistema operativo usa effettivamente depositandovi dati in modo temporaneo. Quando il sistema decide di cancellare i dati, viene programmata la sovrascrittura per recuperare lo spazio di cui si ha bisogno. Si parla invece di spazio “unallocated” quando il sistema operativo che mantiene il deposito dei dati indica che l’allocazione di un particolare screenshot non è più necessaria ma il sistema operativo non lo sovrascriverà finché non ce ne sarà bisogno. Sono entrambi spazi di deposito dati, ma quello “allocated” è dove il sistema operativo tiene traccia di quello che succede e quello “unallocated” non è usato dal sistema operativo, ma forse verrà usato in futuro. Più è grande l’area di deposito per lo spazio “unallocated” sul telefono, minori sono le possibilità della sovrascrittura dei dati.
Marx ha condotto le analisi sull’iPhone di Murray, che Walgren ha spacchettato davanti ai giurati per registrarlo come prova per l’accusa, corrispondente al numero 702-8620973 sequestrato all’imputato il 28 luglio 2009, consegnato agli analisti forensi e poi recuperato dalla polizia di Los Angeles.
Marx ha confermato di aver trovato durante l’esame sull’iPhone di Murray degli screenshot datati 25 giugno 2009. Ha confermato anche che c’era un gran numero di screenshot disponibili sul telefono, ma solo di un numero limitato è stato possibile stabilire una data.
Il primo proiettato dall’accusa è delle 7:03 am del 25 giugno 2009: questo significa che qualcuno stava maneggiando l’iPhone in quel momento.
Il secondo screenshot è delle 9:45 am del 25 giugno 2009: questo indica che qualcuno stava manipolando o visualizzando l’iPhone.
In riferimento a questo screenshot, ci sono delle email inviate a Murray dalla sua collaboratrice di Las Vegas Connie Ng il 24 giugno 2009 di cui è stato possibile recuperare il contenuto.
Walgren ha registrato come prova per l’accusa un documento di 7 pagine che descrive l’email della signorina Ng e relativi documenti allegati del 24 giugno 2009 alle 05:33 pm con oggetto: Omar Arnold-Progress Notes (Progress Notes: http://en.wikipedia.org/wiki/Progress_note, sono parte della cartella clinica di un paziente):
Il testo dell’email: “Salve Dottor Murray, ecco le sue progress notes. Perfavore, mi faccia sapere se non riesce ad aprirle. Grazie, Connie.”
In allegato:
1) le note scritte a mano sulle quali si leggono le prescrizioni per ansia e insonnia (xanax e restoril) e altri dettagli nel periodo da marzo 2007 al 19 novembre 2008
2) Il documento di registrazione del paziente Omar Arnold alla Global Cardiovascular Associates firmato da Murray con alcune note scritte su ciò che il paziente lamentava, la sua valutazione e un programma terapeutico
3) Un documento a nome Omar Arnold dell’11 gennaio 2006 con brevi note scritte a mano
4) Altro documento a nome Omar Arnold dell’11 gennaio 2006 con brevi note scritte a mano
5) Documento a nome Omar Arnold con note scritte a mano
Altra prova per l’accusa registrata da Walgren un documento di 4 pagine che descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:34 pm con oggetto: Omar Arnold-2D-Echo e i seguenti documenti allegati:
1) Ecocardiogramma di Omar Arnold del 17 gennaio 2007
2) Un esame del paziente Omar Arnold del 26 marzo 2007 firmato da Murray
3) Duplicato dell’ ecocardiogramma di Omar Arnold del 17 gennaio 2007
Ancora un documento di 4 pagine registrato da Walgren come prova per l’accusa che descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:36 pm con oggetto MRI (risonanza magnetica) e un paio di allegati a nome Paul Farance. Il testo dell’email è: “Dr. Murray, anche Paul Farance è lui? Ho questi esiti di MRI per un Paul Farance. Connie” e ha due allegati relativi alla MRI del polso destro senza contrasto del paziente Paul Farance risalente al 13 novembre 2007.
Un documento di 2 pagine registrato da Walgren come prova per l’accusa descrive l’email della signorina Ng del 24 giugno 2009 alle 05:38 pm con oggetto Omar Arnold – Registro farmaci prescritti. L’allegato è l’elenco dei farmaci prescritti al paziente Omar Arnold su carta intestata alla Global Cardiovascular Associates:
Marx ha poi identificato la prova per l’accusa che riporta lo screenshot dell’email inviata a Murray da Bob Taylor, assicuratore della Robertson Taylor Insurance di Londra, alle 05:54 am (ora di Los Angeles) del 25 giugno 2009. L’email risulta inoltrata in copia a Randy Phillips, Shawn Trell, Paul Gongaware e Timm Woolley della AEG Live e John Silcock, direttore generale della Robertson Taylor Insurance. L’oggetto dell’email è "Assicurazione dell’artista":
Nel testo dell’email, c’è la richiesta di Taylor a Murray relativa allo stato di salute di Michael con riferimenti alle notizie riportate dalla stampa su cui gli assicuratori volevano essere rassicurati: l’utilizzo di una sedia a rotelle da parte di Michael; se aveva sofferto o ancora soffriva di una lesione alla schiena, di lupus o di cancro; se era stato ricoverato in ospedale nel 2005; se soffriva di un’infezione/enfisema polmonare o di sanguinamento gastrointestinale cronico; se mangiava appena e c’era la possibilità che fosse anoressico; i dettagli delle procedure cosmetiche alle quali si era sottoposto.
Da Taylor risulta scritto anche: “Ho avvisato gli assicuratori che le tue cartelle cliniche vanno da questo momento al 2006 quando tu incontrasti MJ per la prima volta in Nevada. Tu hai confermato che per quanto tu ne sappia tu sei l’unico dottore che è stato consultato in questo periodo di 3 anni. Come per tutte le polizze assicurative c’è il dovere di fornire tutti i dettagli e per questo è di vitale importanza che le informazioni rese siano complete. La non divulgazione di ciò che gli assicuratori susseguentemente decidono sia un fatto materiale può portare alla disputa sul rilascio o meno della polizza assicurativa”.
Marx ha quindi identificato l’email di risposta di Murray a Bob Taylor delle 11:17 am del 25 giugno 2009 recuperata dal suo iPhone:
“Caro Bob,
ho ricevuto la tua email. Ho parlato con il signor Jackson per chiedergli il rilascio delle sue cartelle cliniche al fine di aiutarti ad ottenere la polizza assicurativa per la cancellazione del suo spettacolo, ma la richiesta è stata respinta. Quindi ho richiesto che la AEG si consulti gentilmente con il signor Jackson per l’importanza della polizza, perché lui è dell’opinione che è già assicurato negli Stati Uniti. Riguardo alle dichiarazioni fatte dalla stampa, lasciami dire che sono tutte false al meglio della mia conoscenza. Saluti, Conrad Murray”.
Marx ha confermato il recupero di un messaggio nella segreteria telefonica di Murray lasciatogli da Frank Dileo il 20 giugno 2009 alle 07:48 am:
“Dottor Murray, sono Frank Dileo, il manager di Michael. Sono il ragazzo basso senza capelli. Perfavore, mi chiami al 2133049110. Sono sicuro che lei sa che lui ha avuto un episodio ieri sera. E’ malato. Oggi è sabato. Domani sarò di ritorno, non continuerò il mio viaggio. Io penso, penso che lei debba fargli un’analisi del sangue oggi. Dobbiamo vedere come sta. Ok, grazie”.
Walgren ha chiesto a Marx se nella sua analisi sull’iPhone di Murray aveva trovato un’applicazione che si chiama iTalk, fondamentalmente un registratore vocale digitale. Marx ha detto di sì e ha indicato di aver rilevato una registrazione sull’iPhone di Murray fatta il 10 maggio 2009 alle 09:05 am.
Walgren ha avviato la registrazione vocale in aula, nella quale Michael dice queste parole con una voce chiaramente alterata dai farmaci somministratigli da Murray in quel momento:
CONTROINTERROGATORIO DI NAREG GOURJIAN:
Gourjian ha fatto notare che la data alla quale risale la registrazione audio, il 10 maggio 2009, corrisponde ad una domenica.
Gourjian ha di nuovo mostrato a Marx lo screenshot prova per l’accusa datato 25 giugno 2009 e gli ha chiesto: questo screenshot non le dice però che il dottor Murray effettivamente ha avuto accesso a quelle email, corretto?
Marx: No, non è corretto.
Gourjian ha fatto notare gli account di posta elettronica ai quali risulta inviata in copia l’email di Bob Talylor (Randy Phillips, Shawn Trell, Paul Gongaware e Timm Woolley della AEG Live e John Silcock, direttore generale della Robertson Taylor Insurance) e il forward “M Jones” ottenendo conferma da Marx sul collegamento di questa email ad altre che la difesa ha identificato come prove.
La prima email che Gourjian ha sottoposto all’attenzione di Marx risulta spedita da Justin Burns a Ian France con oggetto “Mark Jones” il 22 giugno 2009 alle 15:27. Gourjian ha chiesto a Marx di leggere il seguente periodo: “La sua performance è chiaramente molto fisica e noi vorremmo un esperto chirurgo ortopedico muscolo scheletrico che ci informi sulle sue capacità dopo così tanti anni senza esibirsi su un palco. La persona che sarebbe coinvolta è il chirurgo ortopedico più famoso del Regno Unito ed ha dato consigli a molti atleti dalle prestazioni elevate”.
La seconda email è datata 24 giugno 2009 ore 08:14 spedita da Justin Burns a Ian France con oggetto “Mark Jones” e Marx ha letto questo:
“Anche l’intero circo mediatico ha assicurato un taglio molto negativo alla situazione. Come sai, ci sono state diverse occasioni in cui abbiamo chiesto agli assicurati di confermare o negare le speculazioni della stampa, senza mai ricevere risposta. Ci sono state diverse questioni mediche di rilievo nel corso degli anni, confermate da azioni, dal suo management o da un tribunale, nessuna delle quali compare sui registri medici che inizialmente ci sono stati presentati perché li prendessimo in considerazione”.
Nella terza email del 24 giugno 2009 alle ore 10:37 am c’è la risposta di Bob Taylor all’email precedente di cui Gourjian ha letto queste frasi:
“Comunque, gli assicuratori si sono rifiutati di andare avanti su questo poiché essendosi consultati con il dottore, e data l’immensa quantità di speculazioni dei media in merito alla salute dell’artista, ritengono che se devono considerare di fornire una copertura per malattia su questo particolare artista, devono salvare un rapporto medico approfondito. Punto 5: Dobbiamo stabilire e fornire le cartelle cliniche dell’anno come la maggiore priorità. Gli assicuratori sono stati fermi sin da subito della copertura che avrebbero concesso quella per malattia dopo il completamento di una ulteriore visita medica e anche una presa in visione di MJ durante le prove. Abbiamo fatto numerosi sforzi per rimuovere queste condizioni. In riferimento al punto 5, io ho capito che il dottor Murray mi contatterà a breve in modo che io possa guidarlo su ciò che è necessario.
La quarta email è del 24 giugno 2009 alle ore 19:08, inviata da Paul Gongaware della AEG Live a Bob Taylor e per conoscenza a Shawn Trell, Timm Woolley e Randy Phillips di AEG e al dottor Murray:
“Bob, il dottor Murray è in copia. Abbiamo bisogno di farlo a casa di MJ. Il dottor Murray può scrivere sulla disponibilità delle cartelle cliniche.”
In risposta a questa, l’email del 24 giugno 2009 alle ore 20:32 inviata da Bob Taylor a Paul Gongaware, con le stesse persone in copia: “Paul, questo non lo accetteranno. Stanno insistendo che venga fatto ad Harley Street (una cinquantina di minuti di macchina a quell’ora del giorno)”.
Gourjian: Sembra una sorta di emergenza medica in relazione all’assicurazione per l’artista, corretto?
Marx: Non so se caratterizza un’emergenza, certamente una preoccupazione.
Gourjian: C’è una preoccupazione in relazione all’assicurazione per l’artista?
Marx: Lo sembra.
Gourjian: Ok. Ora, alla fine c’è un’email alle 01:54 am del 25 giugno 2009 da Bob Taylor a Paul Gongaware e per conoscenza a Shawn Trell. Lei sa che Shawn Trell lavora per la AEG Live?
Obiezione dell’accusa per irrilevanza della domanda, accolta dal giudice.
Gourjian: L’account email di Shawn Trell comunque è strell@aeglive.com, corretto?
Marx: E’ il suo indirizzo, sì.
Gourjian: Ok. E l’email è spedita in copia anche a Timm Woolley il cui indirizzo è timmwoolley@earthlink.net?
Marx: Corretto.
Gourjian: E Randy Phillips il cui indirizzo è rphillips@aeglive.com, giusto?
Marx: Sì.
RIPRESA INTERROGATORIO DI DAVID WALGREN:
Walgren ha chiesto a Marx se l’applicazione iTalk per attivarsi ha bisogno che qualcuno la apra e dia il comando di registrazione e Marx ha detto di sì. Walgren ha chiesto se le email mostrate dalla difesa mostrano una discussione relativa alla necessità di ottenere i documenti riguardanti la storia clinica di Michael e risultano inoltrate anche a Murray e Marx lo ha confermato.
Walgren ha proiettato di nuovo l’email di Taylor delle 01:54 am del 25 giugno 2009 e quella registrata come prova per l’accusa delle 05:54 am del 25 giugno 2009. Quindi, ha ribadito la risposta che si legge nell’email di risposta a Taylor inviata da Murray alle 11:17 di quel giorno: “Riguardo alle dichiarazioni fatte dalla stampa, lasciami dire che sono tutte false al meglio della mia conoscenza.”
Walgren: Lei sa che la parola “falso” significa fasullo, inventato?
Marx: Sì.
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=235:processo-murray-7d-giorno-5-ottobre-2011-testimonianza-di-stephen-marx&catid=41:people-vs-murray&Itemid=71
Re: Udienza del 05/10/2011 Trascrizione completa
Testimonianza di Elissa Fleak
Terzo e ultimo testimone per l’accusa nel 7° giorno di processo a Conrad Murray l’investigatrice per il medico legale della contea di Los Angeles Elissa Fleak, interrogata dal procuratore David Walgren.
La Fleak lavora da 8 anni per l’ufficio del Coroner (medico legale) della contea di LA nella posizione di investigatrice del Coroner. Il suo compito è aiutare il medico legale a stabilire la causa del decesso ed il modo in cui è avvenuto: omicidio, suicidio, incidente o naturale. Per questo, un investigatore del Coroner esegue indagini sulla scena e sulla proprietà, esami sul corpo della vittima, raccoglie prove, anche mediche, informa la famiglia, identifica il corpo e poi completa il rapporto per il patologo ed i dottori che lavorano nell’ufficio che devono eseguire l’autopsia.
La Fleak svolgeva il suo lavoro anche quel 25 giugno 2009, quando rispose alla richiesta dell’UCLA Medical Center alle 05:00 pm. Si recò all’ospedale per esaminare il decesso e ottenere informazioni sulle circostanze collegate alla morte. La Fleak arrivò alle 05:20 pm all’UCLA dove poté esaminare il corpo di Michael in una delle sale del dipartimento di emergenza, annotando le sue condizioni e facendogli fotografie.
La Fleak ha identificato la foto di Michael sul lettino dell’UCLA come la prima foto scattatagli quel giorno, registrata da Walgren come prova per l’accusa.
Walgren ha chiesto alla Fleak cosa stava cercando in quel momento in relazione alla morte e lei ha parlato di qualunque tipo di ferita esterna, qualsiasi cosa che potesse determinare quale fosse stata la causa della morte, lesioni, qualsiasi segno. La Fleak esaminò il corpo di Michael e concluse che non c’era alcun evidente segno di trauma o qualcosa che potesse farle accertare ciò che ne aveva causato la morte.
La Fleak prese poi i 4 campioni di sangue di Michael che erano stati prelevati al dipartimento di emergenza e li portò nel laboratorio dell’ufficio del medico legale per i futuri esami tossicologici.
Alle 07:00 – 07:10 pm del 25 giugno 2009, la Fleak si recò nella residenza di Michael al 100 North Carolwood per eseguire le indagini sulla scena dove lui era deceduto.
La Fleak ha riconosciuto le foto mostrate da Walgren come prova per l’accusa relative alla stanza da letto dove Michael era stato ritrovato, la stanza in cui la Fleak focalizzò la sua investigazione.
Walgren: All’inizio della sua indagine nella stanza, lei localizzò sul pavimento un flacone di propofol da 20 ml?
Fleak: Sì.
Walgren: Dove si trovava precisamente?
Fleak: Sul pavimento, vicino al lato sinistro del letto.
Walgren ha mostrato questa immagine alla Fleak, con i due tavolini vicini al letto:
La Fleak ha detto di aver ritrovato il flacone di propofol sotto a quello più lontano, in vetro, come si può vedere in quest’altra immagine proiettata da Walgren:
La Fleak ha confermato di aver registrato i vari articoli rinvenuti nella proprietà e di averli passati al dipartimento di polizia di Los Angeles. La Fleak ha riconosciuto il flacone di propofol da 20 ml che Walgren ha mostrato in aula incluso nel materiale probatorio della polizia come quello ritrovato da lei sotto al tavolino il 25 giugno 2009:
La Fleak ha confermato che quel giorno il flacone era vuoto.
Walgren: Nella stessa area, lei ha ritrovato anche un flacone vuoto di flumazenil?
Fleak: Sì.
La Fleak ha riconosciuto il flacone di flumazenil da 5 ml che Walgren ha mostrato in aula incluso nel materiale probatorio della polizia come quello ritrovato da lei il 25 giugno 2009:
La Fleak ha confermato anche il ritrovamento di farmaci da banco sul comodino vicino al letto. Walgren ha proiettato questa foto nella quale la Fleak ha riconosciuto un flacone di diazepam, uno di lorazepam e uno di flomax:
Walgren ha presentato in aula i flaconi:
1) Diazepam, compresse da 10 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 20 giugno 2009
2) Flomax, capsule da 0.4 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 3 giugno 2009
3) Lorazepam, pillole da 2 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 28 aprile 2009
Walgren ha proiettato ancora la foto con il dettaglio del comodino in legno accanto al letto facendo notare che sulla mensola inferiore c’è un piccolo cestino contenente altri flaconi di farmaci:
1) Clonazepam, compresse da 1 mg, prescritte a Mik Jackson dal dottor Allan Metzger, il 18/4/2009
2) Temazepam, 30 mg, prescritto a Michael Jackson da Conrad Murray, il 22/12/2008
3) Tizanadine, prescritto ad Omar Arnold dal dottor Arnold Klein, il 7/6/2009
4) Trazadone, compresse da 15 mg prescritte a Mik Jackson dal dottor Allan Metzger, il 18/4/2009
Sul comodino, la Fleak ha trovato anche delle soluzioni farmacologiche in tubetti:
1) Idrochinone all’8% col nome dell’Applied Pharmacy Services
2) Benoquin 20% col nome dell’Applied Pharmacy Services
3) Lidocaina al 4% preparata dall’Applied Pharmacy Service per Murray-Dottore Conrad con l’indirizzo Flamingo Road
La Fleak ha confermato la presenza di bombole di ossigeno, in particolare quella su un carrello vicino al letto, e la presenza di un pallone ambu, come mostrato in questa immagine:
Walgren ha mostrato quest’altra foto che ritrae il tavolino di vetro sul quale la Fleak ha riconosciuto il tubetto di Lidocaina sull’angolo destro, i cerotti pre-imbevuti di alcol nella scatola sull’angolo sinistro, dietro di esso una confezione di aghi ipodermici, ancora dietro una confezione di cateteri endovenosi, una scatola di guanti in lattice in fondo a destra e al centro una bottiglia di succo di frutta “Naked”:
Walgren ha proiettato poi un particolare dello stesso scenario perché la Fleak riconoscesse la siringa dietro alla bottiglia di succo di frutta, siringa da 10 cc che la tossicologa trovò senza ago ad essa connessa:
Nella foto successiva in dettaglio:
In quest'altra foto, la Fleak ha riconosciuto il flacone di aspirine e il tubetto di lozione Anthelios (schermo solare, ndr):
Nell'immagine seguente, la Fleak ha identificato la sedia in legno sulla destra con sopra un recipiente di urina e alcuni pannolini e sulla sinistra l’asta per la flebo con la sacca salina appesa e il tubicino appeso:
Dettaglio della sedia di legno:
L’asta per la flebo con la sacca e il tubo furono osservati dalla Fleak quel 25 giugno 2009, ma recuperati successivamente. Infatti, la Fleak ha testimoniato di aver lasciato Carolwood quel giorno alle 20:20 circa e di essere tornata alla residenza il 29 giugno 2009 per recuperare altre prove mediche, in seguito all’interrogatorio di Murray con la polizia. A Carolwood ci fu un’altra ispezione il 26 giugno 2009, ma a quella la Fleak non presenziò.
Il 29 giugno 2009, la Fleak tornò ad ispezionare quella camera da letto e la stanza adiacente con il grande armadio, mostrata in questa foto:
Nel dettaglio di una piccola anta dell’armadio aperta, la Fleak ha riconosciuto le borse dalle quali sono state recuperate altre prove di materiale medico il 29 giugno 2009:
Queste borse vennero collocate su un tavolino come nella foto scattata dalla Fleak:
Sulla sinistra, si vede una borsa nera, accanto ad essa una borsa “Costco” blu più grande e proseguendo sulla destra la borsa celeste e marrone “Baby Essentials”. A destra del tavolo, una confezione di guanti in lattice e una di soluzioni in tubetti.
Walgren ha proiettato l’interno della borsa nera nella quale La Fleak ha dichiarato di aver recuperato la scatola in cui c’era il bracciale per la misurazione della pressione sanguigna Starline e 3 flaconi di lidocaina, 2 vuoti e uno con poco più della metà in esso.
Walgren ha proiettato l’interno della borsa “Costco” blu con il pulsiossimetro, diverse fiale e una busta di plastica. La Fleak ha confermato di avervi trovato una sacca salina con un taglio e dentro di essa un flacone di propofol da 100 ml.
La Fleak ha dichiarato di aver rimosso il flacone di propofol dalla sacca per fotografare separatamente i due articoli:
Nella borsa “Costco” blu la Fleak trovò anche un flacone vuoto di propofol da 20 ml, una fiala di Lorazepam da 10 ml con una concentrazione di 4 mg per ml e 2 fiale di Midazolam da 10 ml ciascuna con una concentrazione di 10 mg per 10 ml.
PAUSA DI META’ POMERIGGIO
Walgren ha ripreso l’interrogatorio della Fleak parlando ancora degli articoli ritrovati nella borsa “Costco” blu: una piccola garza di cotone e, nella busta di plastica:
l’involucro del set per l’endovenosa “EXELint”
l’involucro della sacca per urine per gamba “Kendall Kenguard”
l’involucro del cappuccio per catetere in silicone “Wide Band”
2 buste vuote di medicazione trasparente con etichetta “Tegaderm” e le cartine delle medicazioni utilizzate
la confezione vuota di un catetere per endovenosa Jelco da 22 gauge
diversi cerotti pre-imbevuti di alcol
una confezione vuota di siringa monouso con ago da 10 ml
2 cinturini
tre tappi di fiale, due più piccoli, uno azzurro e l’altro arancione, e uno blu più grande
un cappuccio per un ago
il tappo in metallo di una fiala
rimasugli in plastica.
Il procuratore Walgren è poi passato ai contenuti della terza borsa, quella celeste con le cinghie marroni "Baby Essentials":
2 flaconi pieni di propofol da 100 ml
7 flaconi di propofol da 20 ml, di cui 4 integri e 3 aperti, consumati circa per la metà del contenuto
3 flaconi di lidocaina, di cui uno integro e 2 parzialmente consumati
3 fiale di midazolam, ciascuna di 10 ml, di cui 2 integre e una aperta
4 flaconi di flumazenil, ciascuno di 5 ml, di cui 3 integri e una per lo più consumata
2 flaconi di lorazepam, ciascuna di 10 ml e concentrazione di 4mg per ml, di cui 1 integro e l’altro consumato a metà
1 flacone con l’etichetta Applied Pharmacy Services con compresse di efedrina 25 mg, caffeina 200 mg ed aspirina 80 mg
1 flacone con l’etichetta Applied Pharmacy Services di lozione BQ/KA/RA con A/1/0.25 %
1 collirio Bausch & Lomb
un tubicino per endovenosa in confezione sigillata Medex
un laccio emostatico blu
5 biglietti da visita di Murray.
Tutto l'insieme di flaconi, fiale e altro materiale medico è stato posizionato da Walgren davanti ai giurati:
La Fleak ha dichiarato di aver recuperato il 29 giugno 2009 anche 18 tubetti di crema idrochinone all’8% con etichetta Applied Pharmacy Services dall’armadio, 18 tubetti di crema benoquin al 20% con etichetta Applied Pharmacy Services dall’armadio e la sacca salina ed il tubicino per l’endovenosa. Al tubicino era attaccato questo connettore trasparente:
poi rimosso per sottoporlo ad esami tossicologici.
La Fleak ha dichiarato che c’era anche una siringa con ago annesso che era inserita nel condotto del tubicino (il cappuccio di plastica sull’ago nella foto venne inserito dopo):
La Fleak ha infine riconosciuto la sezione finale del tubicino per l’endovenosa tagliato a scopo di analisi.
La Fleak ha dichiarato che dopo aver recuperato tutto questo materiale reperì le cartelle cliniche relative a questo caso: il 1° luglio 2009 la Fleak inviò una citazione in giudizio all’avvocato Chernoff per email cercando tutte le cartelle cliniche rilevanti. Walgren ha identificato come prova per l’accusa questi documenti, ma subito dopo l’avvocato Chernoff ha chiesto di conferire con il giudice Pastor.
Quando il consiglio di avvocati è tornato al proprio posto, il giudice ha chiamato la fine dell’udienza del giorno.
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Terzo e ultimo testimone per l’accusa nel 7° giorno di processo a Conrad Murray l’investigatrice per il medico legale della contea di Los Angeles Elissa Fleak, interrogata dal procuratore David Walgren.
La Fleak lavora da 8 anni per l’ufficio del Coroner (medico legale) della contea di LA nella posizione di investigatrice del Coroner. Il suo compito è aiutare il medico legale a stabilire la causa del decesso ed il modo in cui è avvenuto: omicidio, suicidio, incidente o naturale. Per questo, un investigatore del Coroner esegue indagini sulla scena e sulla proprietà, esami sul corpo della vittima, raccoglie prove, anche mediche, informa la famiglia, identifica il corpo e poi completa il rapporto per il patologo ed i dottori che lavorano nell’ufficio che devono eseguire l’autopsia.
La Fleak svolgeva il suo lavoro anche quel 25 giugno 2009, quando rispose alla richiesta dell’UCLA Medical Center alle 05:00 pm. Si recò all’ospedale per esaminare il decesso e ottenere informazioni sulle circostanze collegate alla morte. La Fleak arrivò alle 05:20 pm all’UCLA dove poté esaminare il corpo di Michael in una delle sale del dipartimento di emergenza, annotando le sue condizioni e facendogli fotografie.
La Fleak ha identificato la foto di Michael sul lettino dell’UCLA come la prima foto scattatagli quel giorno, registrata da Walgren come prova per l’accusa.
Walgren ha chiesto alla Fleak cosa stava cercando in quel momento in relazione alla morte e lei ha parlato di qualunque tipo di ferita esterna, qualsiasi cosa che potesse determinare quale fosse stata la causa della morte, lesioni, qualsiasi segno. La Fleak esaminò il corpo di Michael e concluse che non c’era alcun evidente segno di trauma o qualcosa che potesse farle accertare ciò che ne aveva causato la morte.
La Fleak prese poi i 4 campioni di sangue di Michael che erano stati prelevati al dipartimento di emergenza e li portò nel laboratorio dell’ufficio del medico legale per i futuri esami tossicologici.
Alle 07:00 – 07:10 pm del 25 giugno 2009, la Fleak si recò nella residenza di Michael al 100 North Carolwood per eseguire le indagini sulla scena dove lui era deceduto.
La Fleak ha riconosciuto le foto mostrate da Walgren come prova per l’accusa relative alla stanza da letto dove Michael era stato ritrovato, la stanza in cui la Fleak focalizzò la sua investigazione.
Walgren: All’inizio della sua indagine nella stanza, lei localizzò sul pavimento un flacone di propofol da 20 ml?
Fleak: Sì.
Walgren: Dove si trovava precisamente?
Fleak: Sul pavimento, vicino al lato sinistro del letto.
Walgren ha mostrato questa immagine alla Fleak, con i due tavolini vicini al letto:
La Fleak ha detto di aver ritrovato il flacone di propofol sotto a quello più lontano, in vetro, come si può vedere in quest’altra immagine proiettata da Walgren:
La Fleak ha confermato di aver registrato i vari articoli rinvenuti nella proprietà e di averli passati al dipartimento di polizia di Los Angeles. La Fleak ha riconosciuto il flacone di propofol da 20 ml che Walgren ha mostrato in aula incluso nel materiale probatorio della polizia come quello ritrovato da lei sotto al tavolino il 25 giugno 2009:
La Fleak ha confermato che quel giorno il flacone era vuoto.
Walgren: Nella stessa area, lei ha ritrovato anche un flacone vuoto di flumazenil?
Fleak: Sì.
La Fleak ha riconosciuto il flacone di flumazenil da 5 ml che Walgren ha mostrato in aula incluso nel materiale probatorio della polizia come quello ritrovato da lei il 25 giugno 2009:
La Fleak ha confermato anche il ritrovamento di farmaci da banco sul comodino vicino al letto. Walgren ha proiettato questa foto nella quale la Fleak ha riconosciuto un flacone di diazepam, uno di lorazepam e uno di flomax:
Walgren ha presentato in aula i flaconi:
1) Diazepam, compresse da 10 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 20 giugno 2009
2) Flomax, capsule da 0.4 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 3 giugno 2009
3) Lorazepam, pillole da 2 mg, prescritte a Michael Jackson da Conrad Murray il 28 aprile 2009
Walgren ha proiettato ancora la foto con il dettaglio del comodino in legno accanto al letto facendo notare che sulla mensola inferiore c’è un piccolo cestino contenente altri flaconi di farmaci:
1) Clonazepam, compresse da 1 mg, prescritte a Mik Jackson dal dottor Allan Metzger, il 18/4/2009
2) Temazepam, 30 mg, prescritto a Michael Jackson da Conrad Murray, il 22/12/2008
3) Tizanadine, prescritto ad Omar Arnold dal dottor Arnold Klein, il 7/6/2009
4) Trazadone, compresse da 15 mg prescritte a Mik Jackson dal dottor Allan Metzger, il 18/4/2009
Sul comodino, la Fleak ha trovato anche delle soluzioni farmacologiche in tubetti:
1) Idrochinone all’8% col nome dell’Applied Pharmacy Services
2) Benoquin 20% col nome dell’Applied Pharmacy Services
3) Lidocaina al 4% preparata dall’Applied Pharmacy Service per Murray-Dottore Conrad con l’indirizzo Flamingo Road
La Fleak ha confermato la presenza di bombole di ossigeno, in particolare quella su un carrello vicino al letto, e la presenza di un pallone ambu, come mostrato in questa immagine:
Walgren ha mostrato quest’altra foto che ritrae il tavolino di vetro sul quale la Fleak ha riconosciuto il tubetto di Lidocaina sull’angolo destro, i cerotti pre-imbevuti di alcol nella scatola sull’angolo sinistro, dietro di esso una confezione di aghi ipodermici, ancora dietro una confezione di cateteri endovenosi, una scatola di guanti in lattice in fondo a destra e al centro una bottiglia di succo di frutta “Naked”:
Walgren ha proiettato poi un particolare dello stesso scenario perché la Fleak riconoscesse la siringa dietro alla bottiglia di succo di frutta, siringa da 10 cc che la tossicologa trovò senza ago ad essa connessa:
Nella foto successiva in dettaglio:
In quest'altra foto, la Fleak ha riconosciuto il flacone di aspirine e il tubetto di lozione Anthelios (schermo solare, ndr):
Nell'immagine seguente, la Fleak ha identificato la sedia in legno sulla destra con sopra un recipiente di urina e alcuni pannolini e sulla sinistra l’asta per la flebo con la sacca salina appesa e il tubicino appeso:
Dettaglio della sedia di legno:
L’asta per la flebo con la sacca e il tubo furono osservati dalla Fleak quel 25 giugno 2009, ma recuperati successivamente. Infatti, la Fleak ha testimoniato di aver lasciato Carolwood quel giorno alle 20:20 circa e di essere tornata alla residenza il 29 giugno 2009 per recuperare altre prove mediche, in seguito all’interrogatorio di Murray con la polizia. A Carolwood ci fu un’altra ispezione il 26 giugno 2009, ma a quella la Fleak non presenziò.
Il 29 giugno 2009, la Fleak tornò ad ispezionare quella camera da letto e la stanza adiacente con il grande armadio, mostrata in questa foto:
Nel dettaglio di una piccola anta dell’armadio aperta, la Fleak ha riconosciuto le borse dalle quali sono state recuperate altre prove di materiale medico il 29 giugno 2009:
Queste borse vennero collocate su un tavolino come nella foto scattata dalla Fleak:
Sulla sinistra, si vede una borsa nera, accanto ad essa una borsa “Costco” blu più grande e proseguendo sulla destra la borsa celeste e marrone “Baby Essentials”. A destra del tavolo, una confezione di guanti in lattice e una di soluzioni in tubetti.
Walgren ha proiettato l’interno della borsa nera nella quale La Fleak ha dichiarato di aver recuperato la scatola in cui c’era il bracciale per la misurazione della pressione sanguigna Starline e 3 flaconi di lidocaina, 2 vuoti e uno con poco più della metà in esso.
Walgren ha proiettato l’interno della borsa “Costco” blu con il pulsiossimetro, diverse fiale e una busta di plastica. La Fleak ha confermato di avervi trovato una sacca salina con un taglio e dentro di essa un flacone di propofol da 100 ml.
La Fleak ha dichiarato di aver rimosso il flacone di propofol dalla sacca per fotografare separatamente i due articoli:
Nella borsa “Costco” blu la Fleak trovò anche un flacone vuoto di propofol da 20 ml, una fiala di Lorazepam da 10 ml con una concentrazione di 4 mg per ml e 2 fiale di Midazolam da 10 ml ciascuna con una concentrazione di 10 mg per 10 ml.
PAUSA DI META’ POMERIGGIO
Walgren ha ripreso l’interrogatorio della Fleak parlando ancora degli articoli ritrovati nella borsa “Costco” blu: una piccola garza di cotone e, nella busta di plastica:
l’involucro del set per l’endovenosa “EXELint”
l’involucro della sacca per urine per gamba “Kendall Kenguard”
l’involucro del cappuccio per catetere in silicone “Wide Band”
2 buste vuote di medicazione trasparente con etichetta “Tegaderm” e le cartine delle medicazioni utilizzate
la confezione vuota di un catetere per endovenosa Jelco da 22 gauge
diversi cerotti pre-imbevuti di alcol
una confezione vuota di siringa monouso con ago da 10 ml
2 cinturini
tre tappi di fiale, due più piccoli, uno azzurro e l’altro arancione, e uno blu più grande
un cappuccio per un ago
il tappo in metallo di una fiala
rimasugli in plastica.
Il procuratore Walgren è poi passato ai contenuti della terza borsa, quella celeste con le cinghie marroni "Baby Essentials":
2 flaconi pieni di propofol da 100 ml
7 flaconi di propofol da 20 ml, di cui 4 integri e 3 aperti, consumati circa per la metà del contenuto
3 flaconi di lidocaina, di cui uno integro e 2 parzialmente consumati
3 fiale di midazolam, ciascuna di 10 ml, di cui 2 integre e una aperta
4 flaconi di flumazenil, ciascuno di 5 ml, di cui 3 integri e una per lo più consumata
2 flaconi di lorazepam, ciascuna di 10 ml e concentrazione di 4mg per ml, di cui 1 integro e l’altro consumato a metà
1 flacone con l’etichetta Applied Pharmacy Services con compresse di efedrina 25 mg, caffeina 200 mg ed aspirina 80 mg
1 flacone con l’etichetta Applied Pharmacy Services di lozione BQ/KA/RA con A/1/0.25 %
1 collirio Bausch & Lomb
un tubicino per endovenosa in confezione sigillata Medex
un laccio emostatico blu
5 biglietti da visita di Murray.
Tutto l'insieme di flaconi, fiale e altro materiale medico è stato posizionato da Walgren davanti ai giurati:
La Fleak ha dichiarato di aver recuperato il 29 giugno 2009 anche 18 tubetti di crema idrochinone all’8% con etichetta Applied Pharmacy Services dall’armadio, 18 tubetti di crema benoquin al 20% con etichetta Applied Pharmacy Services dall’armadio e la sacca salina ed il tubicino per l’endovenosa. Al tubicino era attaccato questo connettore trasparente:
poi rimosso per sottoporlo ad esami tossicologici.
La Fleak ha dichiarato che c’era anche una siringa con ago annesso che era inserita nel condotto del tubicino (il cappuccio di plastica sull’ago nella foto venne inserito dopo):
La Fleak ha infine riconosciuto la sezione finale del tubicino per l’endovenosa tagliato a scopo di analisi.
La Fleak ha dichiarato che dopo aver recuperato tutto questo materiale reperì le cartelle cliniche relative a questo caso: il 1° luglio 2009 la Fleak inviò una citazione in giudizio all’avvocato Chernoff per email cercando tutte le cartelle cliniche rilevanti. Walgren ha identificato come prova per l’accusa questi documenti, ma subito dopo l’avvocato Chernoff ha chiesto di conferire con il giudice Pastor.
Quando il consiglio di avvocati è tornato al proprio posto, il giudice ha chiamato la fine dell’udienza del giorno.
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