Udienza 22 Marzo

Da szwaby82 Gio Ott 20, 2011 6:19 pm

MARTEDI, MARCH 22, 2005

Giorno 17, che il giudice Melville ha annunciato avrebbe occupato solo una mezza giornata, è stato caratterizzato dalla testimonianza di un comico che ha dato 20 mila dollari alla famiglia del ragazzo che ora accusa Michael Jackson di molestie. Martedì ha testimoniato di aver ricevuto una chiamata telefonica dalla madre del ragazzo che lo portò a credere che la famiglia fosse in difficoltà contro la sua volontà.

Louise Palanker ha detto che ha cercato di entrare in contatto con la madre dopo aver visto il documentario televisivo "Vivere con Michael Jackson", in cui il signor Jackson e il suo accusatore hanno detto che il ragazzo dormiva nel letto di Jackson.

Palanker è stato chiamato dal pubblico ministero in uno sforzo per sostenere l'accusa secondo la quale il signor Jackson ha cospirato per tenere la famiglia in cattività dopo il documentario in onda il 6 Febbraio 2003, al fine di indurli a fare un video di confutazione lodando il signor Jackson.

Sul banco dei testimoni, Palanker ha dichiarato che subito dopo aver lasciato un messaggio con i nonni del ragazzo, la madre lo ha chiamato e sembrava spaventata.

"Era estremamente agitata e lei parlava quasi sussurrando. ... Questo è uno stato di agitazione basato sulla paura", ha detto Palanker.

La madre le disse di non chiamare allo stesso numero, il testimone ha detto. Palanker sostiene che la madre avrebbe detto: "... Non chiamarmi di nuovo qui stanno ascoltando tutto ciò che dico Queste persone sono il male"

Palanker ha detto che credeva che la madre del bambino soffrisse di una "sindrome da ostaggio", che la faceva sentire in trappola. Lei non ha detto dove la madre era al momento della chiamata. Il comico ha detto che il suo avvocato ha chiamato dopo la chiamata. Lei non ha chiamato la polizia.

La difesa sostiene che la madre del ragazzo abbia sfruttato i rapporti con Palanker e altre celebrità per ottenere i soldi. Con la testimonianza di Palanker, l'accusa ha cercato di mostrare che era il padre ormai estraneo che lo ha fatto.

Louise Palanker ha detto che credeva che la donna si fosse sentita come un ostaggio da quando si è sposata all'età di 16 anni con un uomo che avrebbe abusato di lei. Il comico ha detto ai giurati che la famiglia l'accusatore, che ha affermato di essere colpita dalla povertà, si è iscritta a corsi nel 1999 presso la comedy club Laugh Factory di Hollywood e ha ricevuto l'aiuto di fumettisti tra cui George Lopez e Chris Tucker.

Palanker ha detto che una volta ha dato alla famiglia 10 mila dollari in modo che potessero astenersi dal lavoro e coprire le spese personali, mentre il ragazzo era in cura per cancro nel 2000.

"Ero in una posizione in cui potevo aiutare questa famiglia e non volevo che qualcuno si potesse sentire da solo in un ospedale", ha detto.

Ma entro due settimane dal primo dono, ha detto, il padre gli ha chiesto un altro prestito di che $ 10.000 per sistemare una stanza priva di germi per il ragazzo quando è venuto a casa. Ha dato i soldi e poi ha visitato la sala, dove trovò che la famiglia aveva acquistato una TV a grande schermo e DVD per il ragazzo, le spese che riteneva essere la gestione del denaro di persone povere.

Alla fine ha deciso di considerare il suo lavoro un regalo al ragazzo.

Palanker ha detto che lei e Jamie Masada, proprietario del Laugh Factory, hanno organizzato due occasioni benefiche per la famiglia , ma dal momento del secondo prestito Lopez si rifiutò di lavorare per loro perché il padre e il ragazzo avevano accusato Lopez e sua moglie di aver rubato 300 dollari da portafoglio del ragazzo .

"Erano adirati", ha detto Palanker della Lopez. "Hanno pensato (il padre)che ho mentito".

Quando Lopez ha rifiutato di esibirsi per la raccolta fondi finale, ha detto, il padre prese un mucchio di contanti che erano stati sollevati. "Lo gettò a Jamie e disse: 'Io non voglio i tuoi soldi,'"

Dopol occasione di beneficienza, il suo contatto con la famiglia "è diventato sempre piu rado" fino a quando ricevette la chiamata dalla madre.

L'avvocato di Michael Jackson ,ha interrogato Palanker circa l'interesse della famiglia ad avvicinarsi alle celebrità.

"Hai detto in qualsiasi momento, che stavano tentando di attaccarsi alle celebrità per uscire dalla loro situazione?" Mr. Mesereau ha chiesto.

"Fermavano solo coloro che potevano aiutarli", ha detto Palanker.

Palanker ha riconosciuto che alla famiglia "è piaciuto di fare telefonate" a personaggi famosi - tra cui Jay Leno, che ha contattato Palanker. "Lui mi ha detto che aveva lasciato tre messaggi sulla sua segreteria telefonica", ha detto, riconoscendo che Jay Leno ha chiesto che la famiglia smettesse di chiamare lui.