Intervista a Luca Tommassini
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Incontri con Michael/Meet whit Michael :: Dicono di lui!!! / People about Michael!!!
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Intervista a Luca Tommassini
Inviato: 19 Giu 2010 08:07 pm
Ciao Luca
Tu sei stato uno dei pochi ballerini italiani che ha avuto l'onore e il piacere di ballare con il re del pop: Michael Jackson. E' stato un artista-icona per intere generazioni di ballerini. I suoi passi e le sue coreografie sono entrate nella storia del pop.
> Il suo stile è stato in qualche modo d'ispirazione per la tua carriera?
" Per me Michael è stato il massimo. Quando lavorai con lui ricordo che fui molto timido e tenevo lo sguardo basso; allora lui si avvicinò a me all'orecchio e mi disse: "Ricordati che quando balli devi sempre avere un segreto negli occhi, devi sempre guardare chi hai davanti e aggredirlo con lo sguardo, come se gli volessi dire qualcosa ma non puoi usare la parola".
Michael, Madonna e Prince sono stati il motivo per cui mi sono trasferito a Los Angeles. Michael ha sicuramente ispirato e piantato le radici per tutti noi nel mondo del pop, del videoclip e della coreografia.
Il suo stile è stato il primo DanceStreet portato al grande pubblico.
Lui, come tanti altri, si ispirava al passato: era appassionato di Musical (da Gene Kelly a Bob Fosse) e questa è stata per me una grande scuola; una grande scuola di pensiero che mi ha aiutato a strutturarmi. Mi ha aiutato a crescere, a capire come costruire una performance.
Si può e si deve sempre attingere anche dal passato. Noi, in fondo, continuiamo a scrivere un libro che è già stato iniziato da altri! "
> E' noto che tu hai lavorato con Madonna per molto tempo. Ma hai partecipato e ballato anche nel video "Blood on the dance floor" di Michael Jackson. Come è stata quell'esperienza artistica?
" Ricordo quell'esperienza con molto piacere; non solo perchè ho potuto ballare con il Re del pop, ma anche perchè fu lui a chiamarmi.
Mi aveva visto ballare con Madonna e mi dedicò molto spazio nel video. Mi voleva sempre vicino a lui. Diventammo molto amici e mi invitava continuamente a giocare con lui. Si confidava e mi faceva molta tenerezza."
> Della carriera di Michael, qual è stato il periodo artistico che hai più apprezzato?
" Ma di sicuro il suo repertorio anni '80 ma anche Ghost e Scream. C’è sempre stato qualcosa di speciale in tutto quello che ha fatto. Io ho sempre amato tutto di lui, anche i suoi difetti. "
> Qual è il tuo momento legato a Michael che ricordi maggiormente?
" C’era una cosa che faceva sul set del video: quando giravamo, mentre io ero di spalle, lui mi tirava dietro le caramelle ‘Tic Tac’ che teneva in tasca, e poi si nascondeva. Faceva delle cose veramente buffe e tutte le volte che ci ripenso, non riesco a fare a meno di sorridere. Era fissato con le Tic Tac e ne diventai dipente anch'io! "
> Qual è la tua opinione personale sulla vita di Michael?
" Innanzittutto credo che Michael non abbia fatto del male a nessuno.
Purtroppo, per mia esperienza personale, devo dire che i grandi artisti sono sempre segnati da passati difficili, che li rendono sensibili e fragili.
Lui è stato distrutto perchè non ha saputo costruire quella corazza di protezione che in questo mondo serve."
> Ho ritrovato sul web un tuo video del 1988 di in cui balli "I Just can't stop loving you" con Lorella Cuccarini nel programma Festival. Avevi solo 17 anni! E pensare che poi avresti ballato proprio per il tuo idolo!
" Si, effettivamente allora non immaginavo assolutamente che sarei arrivato a ballare con lui! Anche se nel cuore c’era già il forte desiderio e forse anche la speranza di arrivare a farlo.
Quando ballai nel 1987-88 era appena uscito quel disco e ricordo che lo ascoltavo con il mio walkman sempre... Anche quando dormivo!
Ho sempre creduto nei sogni, e ho sempre creduto che per raggiungerli bisogna coltivarli costantemente, pensarci quasi in modo ossessivo.
Credo che la mia sia quasi una malattia, ma mi ha portato a lavorare con lui e con tanti altri grandi artisti. "
> Lo stesso vale per la tua esperienza artistica con Lorella.
Durante i tuoi esordi, avresti mai pensato che in seguito avreste ancora lavorato insieme per così tanto tempo?
" Ricordo ancora la prima volta che l’ho vista: era seria, concentrata e non scherzava mai. Sempre con i capelli raccolti in una cipolla. Poi un giorno l’ho vista in un bar con il suo fidanzato: rideva e scherzava, con i capelli sciolti. Era sexy e bellissima. Da quel momento iniziai a pensare che sarebbe diventata sicuramente qualcuno. Quindi, automaticamente nella mia testa, si creò il mito di Lorella.
Oggi, dopo trent'anni di amicizia, credo di essere ancora succube di quella mia prima idea di lei. Per me e’ una sorella, una persona amica con cui posso parlare e lavorare.
Con lei non ci sono mai le gelosie tipiche nel nostro mondo.
Spesso, lei ed io, ci siamo “traditi” lavorando con altre persone, ma il nostro rapporto vola molto più in alto! Lei mi sta vicino nei momenti difficili ed io lo faccio con lei. Farei qualsiasi cosa per il suo bene.
Ricordando Michael Jackson
14 settembre 2009 - Intervista in esclusiva di Irene Romano
Ciao Luca
Tu sei stato uno dei pochi ballerini italiani che ha avuto l'onore e il piacere di ballare con il re del pop: Michael Jackson. E' stato un artista-icona per intere generazioni di ballerini. I suoi passi e le sue coreografie sono entrate nella storia del pop.
> Il suo stile è stato in qualche modo d'ispirazione per la tua carriera?
" Per me Michael è stato il massimo. Quando lavorai con lui ricordo che fui molto timido e tenevo lo sguardo basso; allora lui si avvicinò a me all'orecchio e mi disse: "Ricordati che quando balli devi sempre avere un segreto negli occhi, devi sempre guardare chi hai davanti e aggredirlo con lo sguardo, come se gli volessi dire qualcosa ma non puoi usare la parola".
Michael, Madonna e Prince sono stati il motivo per cui mi sono trasferito a Los Angeles. Michael ha sicuramente ispirato e piantato le radici per tutti noi nel mondo del pop, del videoclip e della coreografia.
Il suo stile è stato il primo DanceStreet portato al grande pubblico.
Lui, come tanti altri, si ispirava al passato: era appassionato di Musical (da Gene Kelly a Bob Fosse) e questa è stata per me una grande scuola; una grande scuola di pensiero che mi ha aiutato a strutturarmi. Mi ha aiutato a crescere, a capire come costruire una performance.
Si può e si deve sempre attingere anche dal passato. Noi, in fondo, continuiamo a scrivere un libro che è già stato iniziato da altri! "
> E' noto che tu hai lavorato con Madonna per molto tempo. Ma hai partecipato e ballato anche nel video "Blood on the dance floor" di Michael Jackson. Come è stata quell'esperienza artistica?
" Ricordo quell'esperienza con molto piacere; non solo perchè ho potuto ballare con il Re del pop, ma anche perchè fu lui a chiamarmi.
Mi aveva visto ballare con Madonna e mi dedicò molto spazio nel video. Mi voleva sempre vicino a lui. Diventammo molto amici e mi invitava continuamente a giocare con lui. Si confidava e mi faceva molta tenerezza."
> Della carriera di Michael, qual è stato il periodo artistico che hai più apprezzato?
" Ma di sicuro il suo repertorio anni '80 ma anche Ghost e Scream. C’è sempre stato qualcosa di speciale in tutto quello che ha fatto. Io ho sempre amato tutto di lui, anche i suoi difetti. "
> Qual è il tuo momento legato a Michael che ricordi maggiormente?
" C’era una cosa che faceva sul set del video: quando giravamo, mentre io ero di spalle, lui mi tirava dietro le caramelle ‘Tic Tac’ che teneva in tasca, e poi si nascondeva. Faceva delle cose veramente buffe e tutte le volte che ci ripenso, non riesco a fare a meno di sorridere. Era fissato con le Tic Tac e ne diventai dipente anch'io! "
> Qual è la tua opinione personale sulla vita di Michael?
" Innanzittutto credo che Michael non abbia fatto del male a nessuno.
Purtroppo, per mia esperienza personale, devo dire che i grandi artisti sono sempre segnati da passati difficili, che li rendono sensibili e fragili.
Lui è stato distrutto perchè non ha saputo costruire quella corazza di protezione che in questo mondo serve."
Immagine privata di Luca Tommassini e
Michael Jackson scattata durante le riprese
del video "Blood on the Dance Floor"
> Ho ritrovato sul web un tuo video del 1988 di in cui balli "I Just can't stop loving you" con Lorella Cuccarini nel programma Festival. Avevi solo 17 anni! E pensare che poi avresti ballato proprio per il tuo idolo!
" Si, effettivamente allora non immaginavo assolutamente che sarei arrivato a ballare con lui! Anche se nel cuore c’era già il forte desiderio e forse anche la speranza di arrivare a farlo.
Quando ballai nel 1987-88 era appena uscito quel disco e ricordo che lo ascoltavo con il mio walkman sempre... Anche quando dormivo!
Ho sempre creduto nei sogni, e ho sempre creduto che per raggiungerli bisogna coltivarli costantemente, pensarci quasi in modo ossessivo.
Credo che la mia sia quasi una malattia, ma mi ha portato a lavorare con lui e con tanti altri grandi artisti. "
> Lo stesso vale per la tua esperienza artistica con Lorella.
Durante i tuoi esordi, avresti mai pensato che in seguito avreste ancora lavorato insieme per così tanto tempo?
" Ricordo ancora la prima volta che l’ho vista: era seria, concentrata e non scherzava mai. Sempre con i capelli raccolti in una cipolla. Poi un giorno l’ho vista in un bar con il suo fidanzato: rideva e scherzava, con i capelli sciolti. Era sexy e bellissima. Da quel momento iniziai a pensare che sarebbe diventata sicuramente qualcuno. Quindi, automaticamente nella mia testa, si creò il mito di Lorella.
Oggi, dopo trent'anni di amicizia, credo di essere ancora succube di quella mia prima idea di lei. Per me e’ una sorella, una persona amica con cui posso parlare e lavorare.
Con lei non ci sono mai le gelosie tipiche nel nostro mondo.
Spesso, lei ed io, ci siamo “traditi” lavorando con altre persone, ma il nostro rapporto vola molto più in alto! Lei mi sta vicino nei momenti difficili ed io lo faccio con lei. Farei qualsiasi cosa per il suo bene.
> Tu lavori ogni giorno con artisti affermati e anche con artisti emergenti in italia e all'estero. Credi che tra loro ci sia un "eventuale" artista completo come Michael?
" Come lui non c'è e non ci sarà mai nessuno!
Ci sono tante persone artisticamente complete e che trovo interessanti, ma lui era veramente un artista speciale. "
> Quali sono secondo te le doti per diventare un artista di successo?
" Facendo riferimento alla mia esperienza personale, credo che una delle doti più importanti (che ogni individuo dovrebbe avere) è la tenacia. Infatti, ripensando a tutte le volte che facevo i provini, probabilmente c’erano ballerini più bravi di me, ma la mia tenacia e la mia volontà di farcela mi metteva un passo davanti a loro, e questo faceva in modo che l’artista del momento mi notasse di più, fino a scegliermi.
Durante un'audizione a me non interessa principalmente la tecnica ma l’anima e la passione. Voglio emozione e voglio darne.
Spesso preferisco persone che non hanno studiato, non perche’ sia sbagliato studiare (anzi!) ma perchè chi lo ha fatto molto solitamente non riesce più a “sentire”. Bisogna in qualche modo conservare la purezza."
> Sei spesso impegnato in diversi progetti artistici. Quali sono i prossimi? Sappiamo che sei nuovamente nel cast di X Factor.
" Si, anche nella terza edizione di X Factor sono stato confermato come direttore creativo e coreografo. Non mi piace ripetere le stesse esperienze ma in questo programma mi trovo molto bene.
Poi farò il musical “Il Pianeta Proibito” di cui sono regista e coreografo; debutterà a Bologna il 19 gennaio 2010 con i ragazzi di X Factor. Sarà uno spettacolo innovativo; voglio che lasci un bel segno!
Sto inoltre per girare il prossimo spot natalizio per il marchio Pupa e sto preparando delle cose con la cantante Elisa.
Sono in cantiere anche altri importanti progetti che mi vedranno impegnato anche e soprattutto come regista ... Ma ora preferisco non parlarne per scaramanzia!!! "
fonte: http://www.danzadance.com/luca_tommassini_michael_jackson/
Ciao Luca
Tu sei stato uno dei pochi ballerini italiani che ha avuto l'onore e il piacere di ballare con il re del pop: Michael Jackson. E' stato un artista-icona per intere generazioni di ballerini. I suoi passi e le sue coreografie sono entrate nella storia del pop.
> Il suo stile è stato in qualche modo d'ispirazione per la tua carriera?
" Per me Michael è stato il massimo. Quando lavorai con lui ricordo che fui molto timido e tenevo lo sguardo basso; allora lui si avvicinò a me all'orecchio e mi disse: "Ricordati che quando balli devi sempre avere un segreto negli occhi, devi sempre guardare chi hai davanti e aggredirlo con lo sguardo, come se gli volessi dire qualcosa ma non puoi usare la parola".
Michael, Madonna e Prince sono stati il motivo per cui mi sono trasferito a Los Angeles. Michael ha sicuramente ispirato e piantato le radici per tutti noi nel mondo del pop, del videoclip e della coreografia.
Il suo stile è stato il primo DanceStreet portato al grande pubblico.
Lui, come tanti altri, si ispirava al passato: era appassionato di Musical (da Gene Kelly a Bob Fosse) e questa è stata per me una grande scuola; una grande scuola di pensiero che mi ha aiutato a strutturarmi. Mi ha aiutato a crescere, a capire come costruire una performance.
Si può e si deve sempre attingere anche dal passato. Noi, in fondo, continuiamo a scrivere un libro che è già stato iniziato da altri! "
> E' noto che tu hai lavorato con Madonna per molto tempo. Ma hai partecipato e ballato anche nel video "Blood on the dance floor" di Michael Jackson. Come è stata quell'esperienza artistica?
" Ricordo quell'esperienza con molto piacere; non solo perchè ho potuto ballare con il Re del pop, ma anche perchè fu lui a chiamarmi.
Mi aveva visto ballare con Madonna e mi dedicò molto spazio nel video. Mi voleva sempre vicino a lui. Diventammo molto amici e mi invitava continuamente a giocare con lui. Si confidava e mi faceva molta tenerezza."
> Della carriera di Michael, qual è stato il periodo artistico che hai più apprezzato?
" Ma di sicuro il suo repertorio anni '80 ma anche Ghost e Scream. C’è sempre stato qualcosa di speciale in tutto quello che ha fatto. Io ho sempre amato tutto di lui, anche i suoi difetti. "
> Qual è il tuo momento legato a Michael che ricordi maggiormente?
" C’era una cosa che faceva sul set del video: quando giravamo, mentre io ero di spalle, lui mi tirava dietro le caramelle ‘Tic Tac’ che teneva in tasca, e poi si nascondeva. Faceva delle cose veramente buffe e tutte le volte che ci ripenso, non riesco a fare a meno di sorridere. Era fissato con le Tic Tac e ne diventai dipente anch'io! "
> Qual è la tua opinione personale sulla vita di Michael?
" Innanzittutto credo che Michael non abbia fatto del male a nessuno.
Purtroppo, per mia esperienza personale, devo dire che i grandi artisti sono sempre segnati da passati difficili, che li rendono sensibili e fragili.
Lui è stato distrutto perchè non ha saputo costruire quella corazza di protezione che in questo mondo serve."
> Ho ritrovato sul web un tuo video del 1988 di in cui balli "I Just can't stop loving you" con Lorella Cuccarini nel programma Festival. Avevi solo 17 anni! E pensare che poi avresti ballato proprio per il tuo idolo!
" Si, effettivamente allora non immaginavo assolutamente che sarei arrivato a ballare con lui! Anche se nel cuore c’era già il forte desiderio e forse anche la speranza di arrivare a farlo.
Quando ballai nel 1987-88 era appena uscito quel disco e ricordo che lo ascoltavo con il mio walkman sempre... Anche quando dormivo!
Ho sempre creduto nei sogni, e ho sempre creduto che per raggiungerli bisogna coltivarli costantemente, pensarci quasi in modo ossessivo.
Credo che la mia sia quasi una malattia, ma mi ha portato a lavorare con lui e con tanti altri grandi artisti. "
> Lo stesso vale per la tua esperienza artistica con Lorella.
Durante i tuoi esordi, avresti mai pensato che in seguito avreste ancora lavorato insieme per così tanto tempo?
" Ricordo ancora la prima volta che l’ho vista: era seria, concentrata e non scherzava mai. Sempre con i capelli raccolti in una cipolla. Poi un giorno l’ho vista in un bar con il suo fidanzato: rideva e scherzava, con i capelli sciolti. Era sexy e bellissima. Da quel momento iniziai a pensare che sarebbe diventata sicuramente qualcuno. Quindi, automaticamente nella mia testa, si creò il mito di Lorella.
Oggi, dopo trent'anni di amicizia, credo di essere ancora succube di quella mia prima idea di lei. Per me e’ una sorella, una persona amica con cui posso parlare e lavorare.
Con lei non ci sono mai le gelosie tipiche nel nostro mondo.
Spesso, lei ed io, ci siamo “traditi” lavorando con altre persone, ma il nostro rapporto vola molto più in alto! Lei mi sta vicino nei momenti difficili ed io lo faccio con lei. Farei qualsiasi cosa per il suo bene.
Ricordando Michael Jackson
14 settembre 2009 - Intervista in esclusiva di Irene Romano
Ciao Luca
Tu sei stato uno dei pochi ballerini italiani che ha avuto l'onore e il piacere di ballare con il re del pop: Michael Jackson. E' stato un artista-icona per intere generazioni di ballerini. I suoi passi e le sue coreografie sono entrate nella storia del pop.
> Il suo stile è stato in qualche modo d'ispirazione per la tua carriera?
" Per me Michael è stato il massimo. Quando lavorai con lui ricordo che fui molto timido e tenevo lo sguardo basso; allora lui si avvicinò a me all'orecchio e mi disse: "Ricordati che quando balli devi sempre avere un segreto negli occhi, devi sempre guardare chi hai davanti e aggredirlo con lo sguardo, come se gli volessi dire qualcosa ma non puoi usare la parola".
Michael, Madonna e Prince sono stati il motivo per cui mi sono trasferito a Los Angeles. Michael ha sicuramente ispirato e piantato le radici per tutti noi nel mondo del pop, del videoclip e della coreografia.
Il suo stile è stato il primo DanceStreet portato al grande pubblico.
Lui, come tanti altri, si ispirava al passato: era appassionato di Musical (da Gene Kelly a Bob Fosse) e questa è stata per me una grande scuola; una grande scuola di pensiero che mi ha aiutato a strutturarmi. Mi ha aiutato a crescere, a capire come costruire una performance.
Si può e si deve sempre attingere anche dal passato. Noi, in fondo, continuiamo a scrivere un libro che è già stato iniziato da altri! "
> E' noto che tu hai lavorato con Madonna per molto tempo. Ma hai partecipato e ballato anche nel video "Blood on the dance floor" di Michael Jackson. Come è stata quell'esperienza artistica?
" Ricordo quell'esperienza con molto piacere; non solo perchè ho potuto ballare con il Re del pop, ma anche perchè fu lui a chiamarmi.
Mi aveva visto ballare con Madonna e mi dedicò molto spazio nel video. Mi voleva sempre vicino a lui. Diventammo molto amici e mi invitava continuamente a giocare con lui. Si confidava e mi faceva molta tenerezza."
> Della carriera di Michael, qual è stato il periodo artistico che hai più apprezzato?
" Ma di sicuro il suo repertorio anni '80 ma anche Ghost e Scream. C’è sempre stato qualcosa di speciale in tutto quello che ha fatto. Io ho sempre amato tutto di lui, anche i suoi difetti. "
> Qual è il tuo momento legato a Michael che ricordi maggiormente?
" C’era una cosa che faceva sul set del video: quando giravamo, mentre io ero di spalle, lui mi tirava dietro le caramelle ‘Tic Tac’ che teneva in tasca, e poi si nascondeva. Faceva delle cose veramente buffe e tutte le volte che ci ripenso, non riesco a fare a meno di sorridere. Era fissato con le Tic Tac e ne diventai dipente anch'io! "
> Qual è la tua opinione personale sulla vita di Michael?
" Innanzittutto credo che Michael non abbia fatto del male a nessuno.
Purtroppo, per mia esperienza personale, devo dire che i grandi artisti sono sempre segnati da passati difficili, che li rendono sensibili e fragili.
Lui è stato distrutto perchè non ha saputo costruire quella corazza di protezione che in questo mondo serve."
Immagine privata di Luca Tommassini e
Michael Jackson scattata durante le riprese
del video "Blood on the Dance Floor"
> Ho ritrovato sul web un tuo video del 1988 di in cui balli "I Just can't stop loving you" con Lorella Cuccarini nel programma Festival. Avevi solo 17 anni! E pensare che poi avresti ballato proprio per il tuo idolo!
" Si, effettivamente allora non immaginavo assolutamente che sarei arrivato a ballare con lui! Anche se nel cuore c’era già il forte desiderio e forse anche la speranza di arrivare a farlo.
Quando ballai nel 1987-88 era appena uscito quel disco e ricordo che lo ascoltavo con il mio walkman sempre... Anche quando dormivo!
Ho sempre creduto nei sogni, e ho sempre creduto che per raggiungerli bisogna coltivarli costantemente, pensarci quasi in modo ossessivo.
Credo che la mia sia quasi una malattia, ma mi ha portato a lavorare con lui e con tanti altri grandi artisti. "
> Lo stesso vale per la tua esperienza artistica con Lorella.
Durante i tuoi esordi, avresti mai pensato che in seguito avreste ancora lavorato insieme per così tanto tempo?
" Ricordo ancora la prima volta che l’ho vista: era seria, concentrata e non scherzava mai. Sempre con i capelli raccolti in una cipolla. Poi un giorno l’ho vista in un bar con il suo fidanzato: rideva e scherzava, con i capelli sciolti. Era sexy e bellissima. Da quel momento iniziai a pensare che sarebbe diventata sicuramente qualcuno. Quindi, automaticamente nella mia testa, si creò il mito di Lorella.
Oggi, dopo trent'anni di amicizia, credo di essere ancora succube di quella mia prima idea di lei. Per me e’ una sorella, una persona amica con cui posso parlare e lavorare.
Con lei non ci sono mai le gelosie tipiche nel nostro mondo.
Spesso, lei ed io, ci siamo “traditi” lavorando con altre persone, ma il nostro rapporto vola molto più in alto! Lei mi sta vicino nei momenti difficili ed io lo faccio con lei. Farei qualsiasi cosa per il suo bene.
> Tu lavori ogni giorno con artisti affermati e anche con artisti emergenti in italia e all'estero. Credi che tra loro ci sia un "eventuale" artista completo come Michael?
" Come lui non c'è e non ci sarà mai nessuno!
Ci sono tante persone artisticamente complete e che trovo interessanti, ma lui era veramente un artista speciale. "
> Quali sono secondo te le doti per diventare un artista di successo?
" Facendo riferimento alla mia esperienza personale, credo che una delle doti più importanti (che ogni individuo dovrebbe avere) è la tenacia. Infatti, ripensando a tutte le volte che facevo i provini, probabilmente c’erano ballerini più bravi di me, ma la mia tenacia e la mia volontà di farcela mi metteva un passo davanti a loro, e questo faceva in modo che l’artista del momento mi notasse di più, fino a scegliermi.
Durante un'audizione a me non interessa principalmente la tecnica ma l’anima e la passione. Voglio emozione e voglio darne.
Spesso preferisco persone che non hanno studiato, non perche’ sia sbagliato studiare (anzi!) ma perchè chi lo ha fatto molto solitamente non riesce più a “sentire”. Bisogna in qualche modo conservare la purezza."
> Sei spesso impegnato in diversi progetti artistici. Quali sono i prossimi? Sappiamo che sei nuovamente nel cast di X Factor.
" Si, anche nella terza edizione di X Factor sono stato confermato come direttore creativo e coreografo. Non mi piace ripetere le stesse esperienze ma in questo programma mi trovo molto bene.
Poi farò il musical “Il Pianeta Proibito” di cui sono regista e coreografo; debutterà a Bologna il 19 gennaio 2010 con i ragazzi di X Factor. Sarà uno spettacolo innovativo; voglio che lasci un bel segno!
Sto inoltre per girare il prossimo spot natalizio per il marchio Pupa e sto preparando delle cose con la cantante Elisa.
Sono in cantiere anche altri importanti progetti che mi vedranno impegnato anche e soprattutto come regista ... Ma ora preferisco non parlarne per scaramanzia!!! "
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