SMILE (completa)
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SMILE (completa)
CAPITOLO 1
-Vuoi ballare??
Lo guardai stordito, lui sapeva che non mi piaceva ballare in quel modo, io avevo bisogno di musica più forte che ti colpisce dentro, musica che ti risveglia l'animo, non di quella roba sdolcinata. Lo guardai male come per dirgli "sei matto!!"
- E dai... so che non ti piace, però fallo almeno per me!!
Mi guardò con quegli occhi profondi... quasi bisognosi d'affetto!!
- Perchè mi provochi così? Lo sai che a quegli occhi non posso resistere!!........ E vabbè però mi devi un favore.
E soddisfatto mi fece un sorriso a trentadue denti, quei denti bianchi come la prima volta che ci siamo incontrati, eh si me lo ricordo ancora. Ero in ospedale per un controllo e avevo portato anche Tommy, mio cugino di 7 anni. E' inutile spiegare la vivacità dei bambini di7 anni, Tommy era uno di quelli..ancora più vivaci!! Uno di quelli che non sai più cosa fare per farli stare fermi, ma io quel giorno lo dovevo tenere perchè sua mamma doveva lavorare e non sapeva a chi lasciarlo.
- Tommy stai fermo!! Dove vai? Non te ne puoi andare dove vuoi, ci sono persone!!
- Prova a prendermi se ci riesci!!
- Cosaa?!?!? No Tommy fermati, fermati!! Finirai per...
non finì in tempo la mia frase che lo trovai a terra, si era scontrato con qualcuno.....
Mio Diooooooooooooooooo ma quello è....è..... quello è Michael Jackson!!!
- Lo... lo scusi signor Jackson...... sono sicura che non l'ha fatto di proposito!
Ed ecco il suo sorriso, a trentadue denti, proprio come ora che ormai stiamo ballando al centro della sala!! Mi sento leggera, una foglia, tra le sue braccia potenti che mi sorreggono e i suoi piedi che cercano di guidarmi in una danza che solo lui sa fare!! Mike è favoloso mi guarda negli occhi e fa scivolare il suo corpo solo, quasi non fosse lui a muoverlo, fa entrare anche me in quel vortice di grande passione per la danza!!
- Hey piccola, tutto ok?
- Cosa scusa?!? Piccola a me? ahahha ma se abbiamo soltanto un anno di differenza
- Appunto sei più piccola di me!!
Sprofondò in una risatina e io con uno sguardo lo fulminai facendolo smettere.
- Comunque non mi hai ancora risposto... ti rifacccio la domanda? Jessi stai bene?
Jessi è il mio soprannome, in realtà io mi chiamo Jessica ma vengo chiamata Jessi da poche persone, le più care a cui permetto loro di chiamarmi così. E Michael lo sapeva, egli sapeva che io lo ritenevo una persona speciale e ricambiava il mio affetto con altrettanto amore. Lui era un mio amico, il mio migliore amico e forse anche l'unico e vero, a parte Elly. Mia amica da sempre, con lei condividevo tutto, la nostra era un'amicizia intima così intima che sapeva tutto di me perfino le cose più personali.
- Si, perchè me lo chiedi?
- Così ti vedo strana
- Sono solo un pò stanca!! Mike ti dispiace se vado a dormire?
- Oh certo, certo..... vuoi restare qui....o....no?
- No grazie vado a casa
- Ok, come vuoi
Il suo sguardo così vivace si appassì, si stava divertendo, come me, stavamo ballando a casa sua, a Neverland. Presi la mia giacca e mi diressi verso l'uscita.
- Jessi fai buon viaggio....e pensami!
- Contaci....ci sentiamo Mike
Mi avvolse in un abbraccio e me ne andai.
CAPITOLO 2
In macchina ripensavo a quel pomeriggio passato con Mike, è sempre così gentile e disponibile con me.... Siamo amici da un anno ormai e sento che non ci staccheremo più. Tra di noi c'è stata subito una grande intesa. Michael è dolcissimo, sembra un bambino a volte... anzi lo è, e allo stesso tempo è un adulto responsabile. Sà mixare tutte le sue qualità e sà quale lato mostrare.
Sono tornata a casa stanchissima....
- Sono a casa!!!
- Eilà, è ritornata la mia Jessi, dove sei stata tutto questo tempo, sono stata per ore ad aspettarti a casa!!
- Elly non mi sgridare... mi sembra d'essere ritornata alla mia infanzia
- Sisi... piuttosto dove sei stata?
- Da Michael.... scusa ora sono stanca, vado a dormire
- Vai, vai... ma ricordati che ti sorveglio!!
Sapevo che Elly voleva conoscere Mike, per questo avevo deciso di organizzare una serata insieme. Ma non avevo la forza per pensare ai particolari, avevo sonno, ero stanca, mi accasciai sul letto e mi addormentai.
- Svegliati Jessi, svegliatiii è un ordine!
Le mie orecchie sentirono quella frase e preoccupata mi alzai
- Elly che succede?
- Sta per venire Michael!!
- Cosaa?!?!?
- Si, sta per venire Michael, ha telefonato e mi ha detto che stava venendo perchè aveva voglia di vederti, Jessy io devo andare al lavoro non posso restare qui.
- Ahhhhhhhhh questa me la paghi!! E ora? C'è tutta casa in disordine!!
- Si lo so, io ho sistemato un pò, ma adesso devo andare sono in un ritardo pazzesco!! Ciao.... fammi saspere com'è andata!!
Chiuse la porta e restai sola... ancora in pigiama, con i capelli disordinati, l'impronta del cuscino nella guancia. Andai in bagno, mi lavai i denti, sistemai i capelli togliendo i nodi che avevo. Tutto questo in poco più di dieci minuti. Michael dovrebbe essere già qui!!
DLIIINNNNNNNNNNNN DLOOOOOOOONNNNNNNN!!!!
CAPITOLO 3
Eccolo! Andai ad aprire
- Ciao piccola!
- Ciao Mike... entra, scusa il disordine ho saputo solo pochi minuti fa che saresti venuto....
- Lo vedo... ma se vuoi me ne vado
- No no scherzi?!? Resta pure
D'un tratto scoppiò a ridere.... che cavolo ha da ridere? Cos'è faccio così schifo?
- Scusa ma quel coniglietto che hai sulla maglietta è buffo
Oddio santo... mi ero dimenticata di andare a vestirmi... Ho indosso un pigiama a dir poco INESISTENTE.... la maglietta (se così si può chiamare) finisce al di sopra del mio ombelico e ha un coniglio gigante stampato, e ho dei pantaloncini minuscoli. Arrosii di colpo.... lui se ne accorse e scherzando mi disse:
- Comunque ti sta bene quella maglietta!!
- Dai smettila scemo
- Cosa scemo a me?? Ahaahahah questa non me l'aspettavo ..... Vabbè vai a cambiarti, ti concedo 10 minuti
- Agli ordini capo!!!
CAPITOLO 4
Dopo essere rientrati a casa, ci sedemmo nel divano... tutte due imbarazzati per quello che era successo, anzi per quello che stava succedendo. Siamo stati più di mezzora senza parlare, immersi nei nostri pensieri e a cercare una frase o semplicemente a cambiare discorso per risolvere la vicenda.
- Comunque..... scusa per prima
Abbassò lo sguardo
- Per cosa?
Feci finta di non capire...
- Beh..... per quello..... si insomma per quello che è successo fuori
- Michael spiegati cosa è successo fuori?
Lui capì che lo stavo facendo di proposito e imbarazzato mi fissò
- Per quel......
- Quel......??
- Dai Jessy non fare così l'hai capito...
- Voglio essere sicura che pensiamo la stessa cosa
- Ok allora scusami per quel.... quel bacio
Dopo aver pronunciato la parola "bacio", si liberò dal quel peso che lo affliggeva e anche io in un certo senso ero risollevata. Ma diventò tutto rosso in viso..... non l'avevo mai visto così imbarazzato!!
- Ah...... beh non ti preoccupare
- Voglio che capisci..... io non l'ho fatto di prorposito
- Si si certo.... tranquillo Mike non è successo niente!!
Ma che cavolo dici? "io non l'ho fatto di proposito" ... certo che l'hai fatto di proposito. Un omicida non ammazza e poi dice << Scusatemi non l'ho fatto di proposito>>. Col cavolo che non l'hai fatto di proposito, Mike ma perchè mi stavi per baciare? Ovviamente non dico nulla e sfodero il mio sorriso più bello e imbarazzato per non far sospettare nulla a Michael.
Per fortuna passarono delle ore serene, senza più imbarazzi o equivoci.... stava per andare quando gli venne la brillante idea di restare a dormire a casa mia. Io naturalmente accettai, ma mi dimenticai di una cosa, anzi di una persona!! Si si avete capito bene mi ero dimenticata di Elly!!
- Hey che dici se oggi resto a dormire qui da te?
- Oh, certo nessun problema, sei sempre il benvenuto!!
- Grazie!! Allora? Che facciamo?
- Mmmmm, non saprei ti va di giocare?
- Siiii e propongo di giocare a.....
- Nascondino?
- E sia... vada per il nascondino..... ma a patto che conto io
- Ok, pronti...... VIAAAA.... conta fino a 10
1,2,3
Mi nascosi sotto il letto e aspettai....
7,8,9, 10 Sto venendoooooooooooooooooo
Scrutò ogni parte della casa, senza tralasciare nulla, sapevo che se continuavo a restare li mi avrebbe scoperta di sicuro, l'unica cosa era scappare, scappare da sotto il letto e cercare di arrivare all'irrangiungibile: TINGOLO.
Mi mossi con cautela stando attenta a non fare rumore, ma fu impossibile poichè avevo i tacci e quelli si che fanno rumore!!! Malgrado ciò stavo arrivando alla parte del muro, quando mi sento prendere dai fianchi fermandomi
- Mi dispiace ma ti ho visto!!
Lo disse sussurrando mentre lentamente mi girava e tenendomi ancora stretta a lui. Si avvicinava sempre più, la sua bocca era a meno di 5 centimentri di distanza. Oh no dinuovo!! Togliti quelle mani dai miei fianchi e lascia il tuo viso a più di 60 centimetri di distanza prego. Però è così bellooo!! Basta Jessi lui è il tuo migiore amico e non può e non DEVE succedere nulla con lui! Prima mi attiri, poi ti togli scusandomi e adesso mi riattiri a te... ma cosa succede??
- Così mi confondi
Riuscii a dire solo questo, dicendolo sottovoce.... mentre lui avanzava pian piano tenendomi sempre più stretta i fianchi. Ma sentii un rumore di chiavi aprire la porta e....
- CIAOOOOOOOOOOOOOOOO.....
Era Elly, la sua faccia da euforica diventò seria, anzi sersissima, mentre io e Michael cerchevamo di coprire cosa stava succedendo
- Jessi hai qualcosa nell'occhio, aspetta che controllo
- Si Michael controlla, mi brucia
La vecchia storia della pagliuzza nell'occhio, non funziona mai!! Elly che ormai aveva capito cosa stava per succedere fece finta di niente ma con sarcasmo mi chiese
- Hey Jessi che hai? Qualcosa nell'occhio?
- Si ma ora grazie a Michael tutto risolto, grazie Mike
- Di niente
Ed ecco il solito silenzio imbarazzante, io fissavo Elly, Elly fissava Michael e Michael mi fissava!! Un giro di sguardi!!
marina56- Moderator
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Re: SMILE (completa)
CAPITOLO 5
Da quel maledetto giorno non ci sentimmo più. Erano passati giorni, settimana dalla nostra ultima discussione, dal nostro ultimo sorriso, dal nostro ultimo contatto. Mi mancava terribbilmente, ero come un cielo senza la sua stella. Quei giorni passati senza lui erano stati terribbili per me, al lavoro ero praticamente assente. Non passava giorno che non lo pensassi.... " e se magari??..... " Già nella mia mente risuonava una sola parola pensando a lui: AMORE. Mi ero innamorata di lui, e non era una cotta passeggiera, magari lo fosse!! Era come un primo amore, ma sapevo che tutto ciò che sognavo era impossibile, perciò accantonai l'idea nel tentativo di restare almeno una sua "amica". Intanto nella mia testa avevo moltissimi dubbi che giravano intorno ad un'unica domanda: "perchè non si è fatto più sentire?" Mille supposizioni mi ero fatta per cercare di darmi una spiegazione, intanto i giorni passavano senza di lui nella tristezza più totale. Mentre ripensavo decisi di vestirmi, nonchè erano le dieci di sera inoltrata. Non so cosa mi spinse ad uscire per la città di sera ma avevo bisogno di prendere una boccata d'aria. Presi il mio mp3 e ascoltando le canzoni che lo contenevano inizia a camminare per tutta città. Mi fermai ad una panchina, li seduta ad ammirare il parco, la illuminava soltanto la luna piena alta che splendeva in cielo. D'un tratto sull' mp3 era la volta della mia canzone preferita: man in the mirror. Mi piaceva tutto di quella canzone, il significato, il tempo, ma sopratutto la voce angelica di Michael. Mi ero innamorata, perdutamente innamorata, ma non di un' uomo qualsiasi, ma di Michael Jackson.
Mi distolse da quei pensieri una mano che mi tolse le auricolari e che comincio a cantare per me.... si era Michael e stava finendo le ultime note di Man in the mirror. Mi accorsi che stavo canticchiando e lui mi sentì, diventai rossa in viso.
- Piccola mi sei mancata!!
Anche tu Michael, più di ogni altra cosa,non posso stare senza te, ed in più ho scoperto di amarti, si, sotto quelle lenti scure che porti ci sono quegli occhi neri e dolci che tanto amo, che mi fanno sentire bene, me stessa. Appoggiai la testa alla sua spalla e gli diedi un tenero bacio sulla guancia.
- Perchè ci siamo lasciati Michael? Perchè sono settimane che non ci vediamo?
Esitò a rispondermi, forse doveva trovare le parole giuste, ma io avevo bisogno di una sua risposta e insistetti.
- Perchè??
- Ehm, suppongo per quello che è successo a casa tua giorni fa!
Piansi, non volevo che tutta la nostra amicizia si rovinasse così. Lui mi asciugò le lacrime e stringendomi più a se cercò di coccolarmi.
- Non voglio che si rovina tutto per una stupida cosa senza senso!! Michael non voglio, io..... io... ti voglio bene!!
- Shhhh, te ne voglio anchio e non sai quanto!! Ti prometto che non succederà mai più, è stato un mio impulso e nient'altro, scusami non lo farò mai più
- Promesso?
- Promesso!
Terminammo la discussione con un calorissimo abbraccio e la ripromessa di rivederci l'indomani mattina.
- Allora domani mi chiami?
- Certo piccola!
CAPITOLO 6
- Allora domani mi chiami?
- Certo piccola
Queste le nostre ultime parole, ma dal quel giorno io non lo vidi per ben due giorni. Epurre me l'aveva assicurato!! Perchè non mi aveva chiamata? Attraversata dai miei pensieri accendo la tv sul tg.... (mi piace sentire cosa accade nel mondo)
<< Il Dangeorus World Tour è un tour mondiale della superstar Michael Jackson inizierà il 27 giugno a Monaco di Baviera in Germania e terminerà l'11 novembre 1993 a Bucarest. >>
Cosa?!? Noo non può essere, domani Mike parte e io non lo rivedrò più per tantissimo tempo!! Noo non può essere è tutto un sogno! Ma mi do un pizzicotto invano facendomi anche male, ora resta soltanto una cosa da fare, devo chiamare Michael e sapere perchè in questi giorni non mi ha cercata. Lo chiamo al telefono.
Nel frattempo Michael
Chissà cosa starà facendo la mia piccola in questo momento!! Scusa se non ti ho chiamata in questi giorni ma è meglio che mi allontani da te, sei così ingenua. Tu mi piaci e anche molto, ma non ho e non trovo il coraggio di dirtelo e anche se fosse non ti coinvolgerei mai nella mia vita, verresti ingiustamente perseguitata e io non lo permetterò. E poi non ho tempo da dedicare ad una probabile "ragazza" al mio fianco. Sono pieno fino al collo dal lavoro. E questo tour piccola mi aiuterà ad allontanarti da te perchè è giusto così. Ti amo!!
Jessy
Non risponde, ce l'ha con me per qualche cosa ma io devo sapere perchè lo devo sapere! Non voglio far finire così la nostra amicizia. Chiamo Billy, la guardia del corpo di Michael.
- Pronto
- Billy finalmente sono Jessy, Billy per favore ma veramente domani Michael parte?
- Si Jessy
- E a che ora partite?
- Mi dispiace non sono tenuto a dirtelo
- Ti prego Billy è importante, non voglio perderlo lui è.... lui è tutto per me, è il mio migliore amico!!
- Lo faccio solo per te, ricordatelo!! Partiamo col jet privato di Michael verso le cinque di mattina
- Grazie sei un angelo mi hai salvato la vita!!
CAPITOLO 7
Avevo progettato di andare a casa di Mike quella sera, dovevo parlargli,mi misi un jeans e una camicetta con i primi bottoni sbottonati, trucco leggero e partii. Arrivata a Neverland parcheggiai la mia auto al solito posto ma prima di avanzare aspettai un pò. Feci un sopiro, chiusi gli occhi non sapevo cosa dirgli esattamente, avrei improvvisato, mi massaggiai le tempie ed entrai in casa. Il sorriso di una domestica mi accolse e io ricambiandolo chiesi dove avrei potuto trovare Michael, lei mi rispose che propabilmente era in stanza, così mi avviai verso la sua lussuosa camera.
Ero davanti la porta praticamente da un quarto d'ora, il cuore mi batteva forte, ero emozionata come una bambina al suo primo giorno di scuola. Cercavo di percepire qualche suo movimento attraverso la porta, spiai persino dal buco, ma niente non vidi niente e non sentii niente.
TOC TOC
Avevo bussato, passò un pieno minuto, finalemente sentii una voce
- Avanti
Presi un bel respiro ed entrai. Appena mi vide si alzò di scatto dal letto. Indossava un pigiama a righe blu e celesti, capelli legati da un elastico, come sempre. Mi guardava fisso senza emettere un rumore, mi avvicinai a lui, lo guardai negli occhi e non resistetti ad abbracciarlo. Lo abbracciai così forte che forse gli feci un pò male ma lui ricambio la stretta con un altro altrettanto "degno" della mio, inizia a piangere, non ce la facevo più. Mi mancava terribilmente, mi resi conto che senza di lui non potevo vivere, respiravo il suo profumo chiudendo gli occhi.
- Perchè Michael, perchè? Perchè non mi hai più chiamata?
Mi liberai dall'abbraccio, volevo guardarlo negli occhi, vedere la sua espressione.
- Scusami io..... scusami
Abbassò lo sguardo, le mie lacrime continuarono a sgorgare, così mi sedetti sul letto, lui si mise accanto a me. Un altro minuti di silenzio
- Michael io voglio sapere una risposta plausibile..... cos'è? non mi vuoi più come amica?
- No no
- Ti sto antipatica?
- No
- E allora, Mike spiegami ti prego io non ci capisco più niente. Dannazione tu parti domani e io non ti rivedrò più per un bel pezzo. Cos'hai?
Fece un bel respiro ed iniziò a parlare.... Sembrava arrabbiato....
- Secondo te perchè quei giorni che ero a casa tua ti ho baciata?
Non mi meritavo quel tono, così duro, ero diventata io adesso ad essere l'indagata
- Michael non lo so e comunque poi ti sei scusato
- Jessy, piccola.... Mi fece una carezza sulla guancia, ora il tono dolce, chiusi gli occhi per godermi quel contatto.... - Io non so come dirtelo..... beh....
- Parla Michael ti prego
Lo guardai con aria da cucciola, sempre con gli occhi lucidi
- Piccola, tu mi piaci e anche molto. Non so da quanto tempo, so solo che non te sto benissimo, io non ti ho chiamato perchè tu non puoi stare con me, conosco quelli li fuori di manderebbero in frantuni con un solo articolo di giornale, e poi quando ti ho baciata è perchè io non ti so resistere...... Jessy ti amo, so che tu non ricambi ma ti prego non dire niente.....
Avevo sentito bene?? Spero di si..... lo guardai dritto agli occhi con uno sguardo profondo, lui dopo non resse il mio sguardo e calò il viso. A quel punto non resistetti, sembrava un bambino, era un pò rosso sulle guancia, mi parve così tenero, sorrisi. Le mie dita si mossero da sole, non controllare, presi il volto di Michael con l'indice e il medio sotto il mento e il pollice che si pose su di esso. Gli alzai lo sguardo, vidi un cucciolo mortificato e allo stesso tempo imbarazzato. Non ce la facevo più, dovevo farlo, così avvicinai il suo viso al mio. Le nostre labbra si incrociarono in un bacio dapprima timido, le sue labbra erano calde. Dischiusi le labbra e lasciai che la sua lingua entrò nella mia bocca, lui scrutò ogni angolo della mia bocca fino ad incrociare la mia lingua. Il contatto fu dolce, ma passionale. Pian piano ci staccammo l'uno dall'altra.
Da quel maledetto giorno non ci sentimmo più. Erano passati giorni, settimana dalla nostra ultima discussione, dal nostro ultimo sorriso, dal nostro ultimo contatto. Mi mancava terribbilmente, ero come un cielo senza la sua stella. Quei giorni passati senza lui erano stati terribbili per me, al lavoro ero praticamente assente. Non passava giorno che non lo pensassi.... " e se magari??..... " Già nella mia mente risuonava una sola parola pensando a lui: AMORE. Mi ero innamorata di lui, e non era una cotta passeggiera, magari lo fosse!! Era come un primo amore, ma sapevo che tutto ciò che sognavo era impossibile, perciò accantonai l'idea nel tentativo di restare almeno una sua "amica". Intanto nella mia testa avevo moltissimi dubbi che giravano intorno ad un'unica domanda: "perchè non si è fatto più sentire?" Mille supposizioni mi ero fatta per cercare di darmi una spiegazione, intanto i giorni passavano senza di lui nella tristezza più totale. Mentre ripensavo decisi di vestirmi, nonchè erano le dieci di sera inoltrata. Non so cosa mi spinse ad uscire per la città di sera ma avevo bisogno di prendere una boccata d'aria. Presi il mio mp3 e ascoltando le canzoni che lo contenevano inizia a camminare per tutta città. Mi fermai ad una panchina, li seduta ad ammirare il parco, la illuminava soltanto la luna piena alta che splendeva in cielo. D'un tratto sull' mp3 era la volta della mia canzone preferita: man in the mirror. Mi piaceva tutto di quella canzone, il significato, il tempo, ma sopratutto la voce angelica di Michael. Mi ero innamorata, perdutamente innamorata, ma non di un' uomo qualsiasi, ma di Michael Jackson.
Mi distolse da quei pensieri una mano che mi tolse le auricolari e che comincio a cantare per me.... si era Michael e stava finendo le ultime note di Man in the mirror. Mi accorsi che stavo canticchiando e lui mi sentì, diventai rossa in viso.
- Piccola mi sei mancata!!
Anche tu Michael, più di ogni altra cosa,non posso stare senza te, ed in più ho scoperto di amarti, si, sotto quelle lenti scure che porti ci sono quegli occhi neri e dolci che tanto amo, che mi fanno sentire bene, me stessa. Appoggiai la testa alla sua spalla e gli diedi un tenero bacio sulla guancia.
- Perchè ci siamo lasciati Michael? Perchè sono settimane che non ci vediamo?
Esitò a rispondermi, forse doveva trovare le parole giuste, ma io avevo bisogno di una sua risposta e insistetti.
- Perchè??
- Ehm, suppongo per quello che è successo a casa tua giorni fa!
Piansi, non volevo che tutta la nostra amicizia si rovinasse così. Lui mi asciugò le lacrime e stringendomi più a se cercò di coccolarmi.
- Non voglio che si rovina tutto per una stupida cosa senza senso!! Michael non voglio, io..... io... ti voglio bene!!
- Shhhh, te ne voglio anchio e non sai quanto!! Ti prometto che non succederà mai più, è stato un mio impulso e nient'altro, scusami non lo farò mai più
- Promesso?
- Promesso!
Terminammo la discussione con un calorissimo abbraccio e la ripromessa di rivederci l'indomani mattina.
- Allora domani mi chiami?
- Certo piccola!
CAPITOLO 6
- Allora domani mi chiami?
- Certo piccola
Queste le nostre ultime parole, ma dal quel giorno io non lo vidi per ben due giorni. Epurre me l'aveva assicurato!! Perchè non mi aveva chiamata? Attraversata dai miei pensieri accendo la tv sul tg.... (mi piace sentire cosa accade nel mondo)
<< Il Dangeorus World Tour è un tour mondiale della superstar Michael Jackson inizierà il 27 giugno a Monaco di Baviera in Germania e terminerà l'11 novembre 1993 a Bucarest. >>
Cosa?!? Noo non può essere, domani Mike parte e io non lo rivedrò più per tantissimo tempo!! Noo non può essere è tutto un sogno! Ma mi do un pizzicotto invano facendomi anche male, ora resta soltanto una cosa da fare, devo chiamare Michael e sapere perchè in questi giorni non mi ha cercata. Lo chiamo al telefono.
Nel frattempo Michael
Chissà cosa starà facendo la mia piccola in questo momento!! Scusa se non ti ho chiamata in questi giorni ma è meglio che mi allontani da te, sei così ingenua. Tu mi piaci e anche molto, ma non ho e non trovo il coraggio di dirtelo e anche se fosse non ti coinvolgerei mai nella mia vita, verresti ingiustamente perseguitata e io non lo permetterò. E poi non ho tempo da dedicare ad una probabile "ragazza" al mio fianco. Sono pieno fino al collo dal lavoro. E questo tour piccola mi aiuterà ad allontanarti da te perchè è giusto così. Ti amo!!
Jessy
Non risponde, ce l'ha con me per qualche cosa ma io devo sapere perchè lo devo sapere! Non voglio far finire così la nostra amicizia. Chiamo Billy, la guardia del corpo di Michael.
- Pronto
- Billy finalmente sono Jessy, Billy per favore ma veramente domani Michael parte?
- Si Jessy
- E a che ora partite?
- Mi dispiace non sono tenuto a dirtelo
- Ti prego Billy è importante, non voglio perderlo lui è.... lui è tutto per me, è il mio migliore amico!!
- Lo faccio solo per te, ricordatelo!! Partiamo col jet privato di Michael verso le cinque di mattina
- Grazie sei un angelo mi hai salvato la vita!!
CAPITOLO 7
Avevo progettato di andare a casa di Mike quella sera, dovevo parlargli,mi misi un jeans e una camicetta con i primi bottoni sbottonati, trucco leggero e partii. Arrivata a Neverland parcheggiai la mia auto al solito posto ma prima di avanzare aspettai un pò. Feci un sopiro, chiusi gli occhi non sapevo cosa dirgli esattamente, avrei improvvisato, mi massaggiai le tempie ed entrai in casa. Il sorriso di una domestica mi accolse e io ricambiandolo chiesi dove avrei potuto trovare Michael, lei mi rispose che propabilmente era in stanza, così mi avviai verso la sua lussuosa camera.
Ero davanti la porta praticamente da un quarto d'ora, il cuore mi batteva forte, ero emozionata come una bambina al suo primo giorno di scuola. Cercavo di percepire qualche suo movimento attraverso la porta, spiai persino dal buco, ma niente non vidi niente e non sentii niente.
TOC TOC
Avevo bussato, passò un pieno minuto, finalemente sentii una voce
- Avanti
Presi un bel respiro ed entrai. Appena mi vide si alzò di scatto dal letto. Indossava un pigiama a righe blu e celesti, capelli legati da un elastico, come sempre. Mi guardava fisso senza emettere un rumore, mi avvicinai a lui, lo guardai negli occhi e non resistetti ad abbracciarlo. Lo abbracciai così forte che forse gli feci un pò male ma lui ricambio la stretta con un altro altrettanto "degno" della mio, inizia a piangere, non ce la facevo più. Mi mancava terribilmente, mi resi conto che senza di lui non potevo vivere, respiravo il suo profumo chiudendo gli occhi.
- Perchè Michael, perchè? Perchè non mi hai più chiamata?
Mi liberai dall'abbraccio, volevo guardarlo negli occhi, vedere la sua espressione.
- Scusami io..... scusami
Abbassò lo sguardo, le mie lacrime continuarono a sgorgare, così mi sedetti sul letto, lui si mise accanto a me. Un altro minuti di silenzio
- Michael io voglio sapere una risposta plausibile..... cos'è? non mi vuoi più come amica?
- No no
- Ti sto antipatica?
- No
- E allora, Mike spiegami ti prego io non ci capisco più niente. Dannazione tu parti domani e io non ti rivedrò più per un bel pezzo. Cos'hai?
Fece un bel respiro ed iniziò a parlare.... Sembrava arrabbiato....
- Secondo te perchè quei giorni che ero a casa tua ti ho baciata?
Non mi meritavo quel tono, così duro, ero diventata io adesso ad essere l'indagata
- Michael non lo so e comunque poi ti sei scusato
- Jessy, piccola.... Mi fece una carezza sulla guancia, ora il tono dolce, chiusi gli occhi per godermi quel contatto.... - Io non so come dirtelo..... beh....
- Parla Michael ti prego
Lo guardai con aria da cucciola, sempre con gli occhi lucidi
- Piccola, tu mi piaci e anche molto. Non so da quanto tempo, so solo che non te sto benissimo, io non ti ho chiamato perchè tu non puoi stare con me, conosco quelli li fuori di manderebbero in frantuni con un solo articolo di giornale, e poi quando ti ho baciata è perchè io non ti so resistere...... Jessy ti amo, so che tu non ricambi ma ti prego non dire niente.....
Avevo sentito bene?? Spero di si..... lo guardai dritto agli occhi con uno sguardo profondo, lui dopo non resse il mio sguardo e calò il viso. A quel punto non resistetti, sembrava un bambino, era un pò rosso sulle guancia, mi parve così tenero, sorrisi. Le mie dita si mossero da sole, non controllare, presi il volto di Michael con l'indice e il medio sotto il mento e il pollice che si pose su di esso. Gli alzai lo sguardo, vidi un cucciolo mortificato e allo stesso tempo imbarazzato. Non ce la facevo più, dovevo farlo, così avvicinai il suo viso al mio. Le nostre labbra si incrociarono in un bacio dapprima timido, le sue labbra erano calde. Dischiusi le labbra e lasciai che la sua lingua entrò nella mia bocca, lui scrutò ogni angolo della mia bocca fino ad incrociare la mia lingua. Il contatto fu dolce, ma passionale. Pian piano ci staccammo l'uno dall'altra.
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Re: SMILE (completa)
CAPITOLO 8
Nei pensieri di Michael
Mi ha baciato... un bacio così dolce, appassionante, unico. Un bacio che non vorrei che finisse mai. Un bacio che mi risveglia l'animo. Quello non era un semplice bacio, no quella era la mia anima che toccava la sua. Quando sono con lei sto benissimo, mi sento vivo, mi sento semplicemente....io... semplicemente Michael. Credo di averla trovata, è lei che riempirà ogni giorno della mia che non mi farà più sentire solo e che soltanto con il suo bacio riuscirà a farmi toccare con un dito il cielo.
P.O.V. Jessy
Finalmente posso baciarlo senza la paura di una sua respinta. Il nostro primo bacio, è così puro. Ci stacchiamo l'uno dall'altra e Michael mi tiene la testa con le mani e appoggia la sua fronte contro la mia lasciando appena pochissimo spazio dalle nostre labbra. Posso respirare il suo odore, così forte e così dolce. - Piccola sono tuo.... Questo è tutto ciò che riesco a sentire, inebriata dal suo profumo. Incomincia a baciarmi il collo e io tiro la testa all'indietro per far uscire qualche sospiro, poi sento la sua mano che slaccia pian piano i bottoni della mia camicetta, gli accarezzo dolcemente la guancia e poso di nuovo le mie labbra sulle sue. Adesso mi inclina verso il letto e mi fa sdraiare, lui con molta cura si adagia sopra a me, sento chiaramente la sua eccitazione attraverso il tessuto dei pantaloni. Gli sfilo la camicia e la canottiera fino a scoprire il suo petto. Piccoli e umidi baci accarezzano la sua pelle, mentre lui mi accarezza i capelli, mi soffermo all'ombelico con cui ci gioco un pò, risalgo nervosamente alla sua bocca che mi accoglie dentro e mi fa capire che lui è mio e io sono sua. Adesso è lui che abilmente scioglie il mio regiseno e scopre così i miei seni. Non mi sento in imbarazzo, lui resta un pò a fissarmi poi si precipita a leccare tutto il mio corpo dall'obo dell'orecchio all'ombelico. Si ferma ai miei jeans, me li sbottona e li lascia cadere ai piedi del letto dopodichè mi massaggia le coscie continuando a baciarmi. Non ce la faccio più lo voglio, lo voglio subito. Così gli tolgo i pantaloni e boxer. Siamo completamente nudi, in tutti i sensi possibili, nudi di anima e corpo. Lo sento dentro di me, chiudo gli occhi e intreccio la sua mano nella mia. Mi scappa un gemito e lui si avvicina alla mia bocca - Ti amo piccola.... gli rispondo semplicemente con un "anchio" ancora intenta a quell'immenso piacere che è dentro me.
****
Sento accarezarmi la guancia apro gli occhi e lo vedo. Sono felice, non era un sogno, abbiamo fatto l'amore e sorrido senza accorgermene.
- Buon giorno piccola . Mi bacia
- Buon giorno Mike..
- Allora? dormito bene?
- Splendidamente grazie.
Non so più cosa dire, mi imbarazza parlare della scorsa notte, forse lui si accorge del mio imabarazzo e mi accarezza i fianchi ancora nudi.
- E' stato bellissimo ieri.... Ti amo
- Ti amo anche io
Di nuovo le nostre bocche si intrecciano in un'altro bacio
- Amore adesso ci dobbiamo alzare l'aereo parte fra un ora e mezzo, vai a farti una doccia... i tuoi bagagli sono già pronti gli ho fatti preparare ieri da Billy.
- Grazie
Impacciata scendo dal letto e mi dirigo verso la doccia.
CAPITOLO 9
- Quanto manca ancora??
- Stiamo per arrivare all'aereoporto, mi raccomando ci saranno tantissimi fan tieniti stretta a me
Gli sorrido ingenua, avevo passato molte volte con lui il "bagno" nella folla dei fans ma questa volta era diverso. Questa volta stavamo insieme, eravamo una coppia anzichè due buonissimi amici. Finalmente arrivammo all'aereoporto e naturalmente c'erano centinaia di fans. Le guardie del corpo erano intente a proteggerci e io non potevo fare a meno di guardare Michael preoccupata come tutte le volte. Prima di scendere mi aveva raccomandato di mettermi gli occhiali da sole, servivano a proteggermi dai flash, per mantenere quella privacy che a lui gli fu negata. Forse sentì la mia tensione infatti mi prese la mano e me la strinse come per volermi tranquillizzare. Molti fans cominciarono ad urlare il suo nome e lui dolcemente li salutò con un cenno. Finalmente raggiungemmo il jet privato e Michael si sedette in un posto accanto al finestrino, probabilmente riservato e mi invitò a sedermi accanto a lui.
I giorni scorrevano e Michaele io eravamo sempre più affiatati, non stavamo mai un minuto soli se non quando lui andava sul palco. Ma io lo sentivo anche lì, ero certa che stava cantando pensando a me e mi sentii lusingata perciò quando finiva ogni sua esibizione cercavo di dare il massimo per farlo rilassare. Certo stare insieme a lui era molto difficile perchè ti scombussolava la vita, avevi degli orari fuori dal normale, con i fusi orari ogni giorno eri sempre più stanca. Sapevo che a Michael non piaceva fare i tuor ma soltanto perchè poteva interagire con i fans forse era soltanto questo il motivo che lo spingeva a sopportare tutto quello strazio. Mi mancava moltissimo casa e lui lo capì, tanto che ogni volta che mi vedeva giù mi diceva che sarebbe durato poco e finiva la frase puntualmente con un "sorridi". Mi coonsolava sempre e ci riusciva pienamente. Ricordo che un giorno mi fece una sorpresa dimostrandomi per l'ennesima volta il suo amore. Mi disse che dopo il concerto non avrei dovuto aspettarlo in camerino, come facevo sempre, ma in macchina. Era notte ormai e il concerto era finito, finalemente lo vidi apparire dal buio della notte ed entrare in macchina.
- Mike non capisco perchè mi hai fatto venire direttamente qui, comunque finalmente si ritorna in albergo!!
- No mi dispiace niente albergo per questa sera
- Cosa? E dove andiamo?
- Mi dispiace è un segreto
Impiegai tutto il tragitto a fargli domande sul posto ma niente, non voleva cedere. Perciò mi sistemai sui morbidi cuscivi del SUV nero e fantasticai a cosa sarebbe potuto succedere quella sera. Pensavo ad una cenetta romantica magari sulla spiaggia ma mi sbagliavo. Non sapevo fino a che limiti si poteva spingere la mente di Michael, analizzava i minimi particolari e tutto doveva essere perfetto. Daltronde era un perfezionista ma non soltanto nella musica anche nella vita. Quando spostai lo sguardo verso di lui lo trovai visibilmente eccitato e per un momento pensai pensieri non molto casti ma faci infretta ad accantonarli.
CAPITOLO 10
La macchina si arrestò e vidi che Michael si stava mordendo un labbro, poi prese una benda e me la mise agli occhi.
- Shh non voglio svelare adesso la sorpresa, fidati segui i miei passi
Annuii solamente. Sentii che mi guidava uscendo dalla macchina e camminare sempre più avanti. Poi d'un tratto si fermò e sentii cingermi i fianchi.
- Sei pronta?
Annuii. Mi tolse la benda e per l'emozione una lacrima rigò il mio volto. Ci trovavamo davanti una ruota panoramica davanti un cielo stellato. Sentii che mi baciava il collo con piccoli baci fino a risalire alla mia bocca. A quel punto mi fece voltare in sua direzione e a un millimetro dal mio volto mi sussurrò: - Ti piace?.... - Ma è tutto per me? - Si....
Non parlammo più ed a pensare a spezzare il silenzio furono i nostri gemiti che uscivano involontariamente dalla bocca. Poi mi prese per mano e salimmo sulla grande giostra.
- Grazie.. così mi sento più a casa
- Lo sapevo, sapevo che il gioco più amato da te a Neverland è la ruota panoramica perciò ti ho portato qui per farti sentire in qualche modo a casa.
Mi limitai a sorridere e andargli incontro con sorriso malizioso gli sfiorai il naso e lo baciai con foga, per ringraziarlo di quel meraviglioso gesto. Stettimo così abbracciati per molto tempo e quando scendemmo Michael iniziò a sorridere malizioso.
Mi prese per mano e ancora con quel sorriso aprii una porta di una casetta in legno. Era una sola stanza, al centro un tavolo apparecchiato e due candele illuminavano a stento la stanza. La luce della luna passava dalla finestra riflettendo sui nostri volti e contornando i nostri profili.
- Hai fame?
- Per la verità non molta
- Speravo lo dicessi..... si morse il labbro inferiore e si avvicinò a me facendomi indietreggiare fino a toccare la parete fredda della stanza. Mi baciò di nuovo, questa volta però il bacio era appassionato ma dolce, tanto dolce da fammi sospirare per la felicità.
Quella notte facemmo di nuovo l'amore, con tutta passione e vigore che avevamo in corpo, con tutti noi stessi.
Purtroppo però quelle furono le ultime ore passate serene poichè i giorni passavano e Michael era sempre più agitato e carico di adrenalina per le prove. Poi incontrò quella Lisa Marie che pian piano me lo portò via, lui stava sempre con lei e ormai non aveva più tempo per me. Forse era davvero innamorato, pensai questo quando me ne andai lasciando un biglietto sulla scrivania di Michael, furiosa ma consapevole della mia scelta.
Amore,
credo che ormai qui non servirei più a nulla perciò ho deciso di andare. Sai vi ho visti tu e Lisa e ti prego non complichiamo le cose, ho capito cosa provi per lei. Non hai mai del tempo da dedicarmi, ci vediamo a stento la sera nella tua stanza di sera, il tuo tempo ora va esclusivamente a lei. Ho preso questa decisione perchè non ce la facevo più, non ce la facevo vederti con lei sorridente, non ce la faccio ad aspettarti la sera con un sorriso, non ce la faccio a vederti felice.... con me. Probabilmente quando leggerai questa lettera io sarò già in Italia. Già, ritorno nel mio amato paese dopo dieci anni che vivo in America. Ti prego di essere felice, sorridi. Ricordi? Lo ripetevi sempre a me adesso sono io che lo sto dicendo a te. Ti auguro tutta la felicità che il mondo ti possa dare. Però voglio una promessa da te... ti prego portami nel tuo cuore, porta i momenti felici, non mi cancellare dalla tua vita senza un ricordo. Per questo ho preso una foto di noi due e l'ho strappata a metà. Una metà ce l'hai tu... così ti ricorderai di me spero in positivo. La troverai dentro questa busta. Ti prego non mi dimenticare.
Ti amo
La tua Jessy
Nei pensieri di Michael
Mi ha baciato... un bacio così dolce, appassionante, unico. Un bacio che non vorrei che finisse mai. Un bacio che mi risveglia l'animo. Quello non era un semplice bacio, no quella era la mia anima che toccava la sua. Quando sono con lei sto benissimo, mi sento vivo, mi sento semplicemente....io... semplicemente Michael. Credo di averla trovata, è lei che riempirà ogni giorno della mia che non mi farà più sentire solo e che soltanto con il suo bacio riuscirà a farmi toccare con un dito il cielo.
P.O.V. Jessy
Finalmente posso baciarlo senza la paura di una sua respinta. Il nostro primo bacio, è così puro. Ci stacchiamo l'uno dall'altra e Michael mi tiene la testa con le mani e appoggia la sua fronte contro la mia lasciando appena pochissimo spazio dalle nostre labbra. Posso respirare il suo odore, così forte e così dolce. - Piccola sono tuo.... Questo è tutto ciò che riesco a sentire, inebriata dal suo profumo. Incomincia a baciarmi il collo e io tiro la testa all'indietro per far uscire qualche sospiro, poi sento la sua mano che slaccia pian piano i bottoni della mia camicetta, gli accarezzo dolcemente la guancia e poso di nuovo le mie labbra sulle sue. Adesso mi inclina verso il letto e mi fa sdraiare, lui con molta cura si adagia sopra a me, sento chiaramente la sua eccitazione attraverso il tessuto dei pantaloni. Gli sfilo la camicia e la canottiera fino a scoprire il suo petto. Piccoli e umidi baci accarezzano la sua pelle, mentre lui mi accarezza i capelli, mi soffermo all'ombelico con cui ci gioco un pò, risalgo nervosamente alla sua bocca che mi accoglie dentro e mi fa capire che lui è mio e io sono sua. Adesso è lui che abilmente scioglie il mio regiseno e scopre così i miei seni. Non mi sento in imbarazzo, lui resta un pò a fissarmi poi si precipita a leccare tutto il mio corpo dall'obo dell'orecchio all'ombelico. Si ferma ai miei jeans, me li sbottona e li lascia cadere ai piedi del letto dopodichè mi massaggia le coscie continuando a baciarmi. Non ce la faccio più lo voglio, lo voglio subito. Così gli tolgo i pantaloni e boxer. Siamo completamente nudi, in tutti i sensi possibili, nudi di anima e corpo. Lo sento dentro di me, chiudo gli occhi e intreccio la sua mano nella mia. Mi scappa un gemito e lui si avvicina alla mia bocca - Ti amo piccola.... gli rispondo semplicemente con un "anchio" ancora intenta a quell'immenso piacere che è dentro me.
****
Sento accarezarmi la guancia apro gli occhi e lo vedo. Sono felice, non era un sogno, abbiamo fatto l'amore e sorrido senza accorgermene.
- Buon giorno piccola . Mi bacia
- Buon giorno Mike..
- Allora? dormito bene?
- Splendidamente grazie.
Non so più cosa dire, mi imbarazza parlare della scorsa notte, forse lui si accorge del mio imabarazzo e mi accarezza i fianchi ancora nudi.
- E' stato bellissimo ieri.... Ti amo
- Ti amo anche io
Di nuovo le nostre bocche si intrecciano in un'altro bacio
- Amore adesso ci dobbiamo alzare l'aereo parte fra un ora e mezzo, vai a farti una doccia... i tuoi bagagli sono già pronti gli ho fatti preparare ieri da Billy.
- Grazie
Impacciata scendo dal letto e mi dirigo verso la doccia.
CAPITOLO 9
- Quanto manca ancora??
- Stiamo per arrivare all'aereoporto, mi raccomando ci saranno tantissimi fan tieniti stretta a me
Gli sorrido ingenua, avevo passato molte volte con lui il "bagno" nella folla dei fans ma questa volta era diverso. Questa volta stavamo insieme, eravamo una coppia anzichè due buonissimi amici. Finalmente arrivammo all'aereoporto e naturalmente c'erano centinaia di fans. Le guardie del corpo erano intente a proteggerci e io non potevo fare a meno di guardare Michael preoccupata come tutte le volte. Prima di scendere mi aveva raccomandato di mettermi gli occhiali da sole, servivano a proteggermi dai flash, per mantenere quella privacy che a lui gli fu negata. Forse sentì la mia tensione infatti mi prese la mano e me la strinse come per volermi tranquillizzare. Molti fans cominciarono ad urlare il suo nome e lui dolcemente li salutò con un cenno. Finalmente raggiungemmo il jet privato e Michael si sedette in un posto accanto al finestrino, probabilmente riservato e mi invitò a sedermi accanto a lui.
I giorni scorrevano e Michaele io eravamo sempre più affiatati, non stavamo mai un minuto soli se non quando lui andava sul palco. Ma io lo sentivo anche lì, ero certa che stava cantando pensando a me e mi sentii lusingata perciò quando finiva ogni sua esibizione cercavo di dare il massimo per farlo rilassare. Certo stare insieme a lui era molto difficile perchè ti scombussolava la vita, avevi degli orari fuori dal normale, con i fusi orari ogni giorno eri sempre più stanca. Sapevo che a Michael non piaceva fare i tuor ma soltanto perchè poteva interagire con i fans forse era soltanto questo il motivo che lo spingeva a sopportare tutto quello strazio. Mi mancava moltissimo casa e lui lo capì, tanto che ogni volta che mi vedeva giù mi diceva che sarebbe durato poco e finiva la frase puntualmente con un "sorridi". Mi coonsolava sempre e ci riusciva pienamente. Ricordo che un giorno mi fece una sorpresa dimostrandomi per l'ennesima volta il suo amore. Mi disse che dopo il concerto non avrei dovuto aspettarlo in camerino, come facevo sempre, ma in macchina. Era notte ormai e il concerto era finito, finalemente lo vidi apparire dal buio della notte ed entrare in macchina.
- Mike non capisco perchè mi hai fatto venire direttamente qui, comunque finalmente si ritorna in albergo!!
- No mi dispiace niente albergo per questa sera
- Cosa? E dove andiamo?
- Mi dispiace è un segreto
Impiegai tutto il tragitto a fargli domande sul posto ma niente, non voleva cedere. Perciò mi sistemai sui morbidi cuscivi del SUV nero e fantasticai a cosa sarebbe potuto succedere quella sera. Pensavo ad una cenetta romantica magari sulla spiaggia ma mi sbagliavo. Non sapevo fino a che limiti si poteva spingere la mente di Michael, analizzava i minimi particolari e tutto doveva essere perfetto. Daltronde era un perfezionista ma non soltanto nella musica anche nella vita. Quando spostai lo sguardo verso di lui lo trovai visibilmente eccitato e per un momento pensai pensieri non molto casti ma faci infretta ad accantonarli.
CAPITOLO 10
La macchina si arrestò e vidi che Michael si stava mordendo un labbro, poi prese una benda e me la mise agli occhi.
- Shh non voglio svelare adesso la sorpresa, fidati segui i miei passi
Annuii solamente. Sentii che mi guidava uscendo dalla macchina e camminare sempre più avanti. Poi d'un tratto si fermò e sentii cingermi i fianchi.
- Sei pronta?
Annuii. Mi tolse la benda e per l'emozione una lacrima rigò il mio volto. Ci trovavamo davanti una ruota panoramica davanti un cielo stellato. Sentii che mi baciava il collo con piccoli baci fino a risalire alla mia bocca. A quel punto mi fece voltare in sua direzione e a un millimetro dal mio volto mi sussurrò: - Ti piace?.... - Ma è tutto per me? - Si....
Non parlammo più ed a pensare a spezzare il silenzio furono i nostri gemiti che uscivano involontariamente dalla bocca. Poi mi prese per mano e salimmo sulla grande giostra.
- Grazie.. così mi sento più a casa
- Lo sapevo, sapevo che il gioco più amato da te a Neverland è la ruota panoramica perciò ti ho portato qui per farti sentire in qualche modo a casa.
Mi limitai a sorridere e andargli incontro con sorriso malizioso gli sfiorai il naso e lo baciai con foga, per ringraziarlo di quel meraviglioso gesto. Stettimo così abbracciati per molto tempo e quando scendemmo Michael iniziò a sorridere malizioso.
Mi prese per mano e ancora con quel sorriso aprii una porta di una casetta in legno. Era una sola stanza, al centro un tavolo apparecchiato e due candele illuminavano a stento la stanza. La luce della luna passava dalla finestra riflettendo sui nostri volti e contornando i nostri profili.
- Hai fame?
- Per la verità non molta
- Speravo lo dicessi..... si morse il labbro inferiore e si avvicinò a me facendomi indietreggiare fino a toccare la parete fredda della stanza. Mi baciò di nuovo, questa volta però il bacio era appassionato ma dolce, tanto dolce da fammi sospirare per la felicità.
Quella notte facemmo di nuovo l'amore, con tutta passione e vigore che avevamo in corpo, con tutti noi stessi.
Purtroppo però quelle furono le ultime ore passate serene poichè i giorni passavano e Michael era sempre più agitato e carico di adrenalina per le prove. Poi incontrò quella Lisa Marie che pian piano me lo portò via, lui stava sempre con lei e ormai non aveva più tempo per me. Forse era davvero innamorato, pensai questo quando me ne andai lasciando un biglietto sulla scrivania di Michael, furiosa ma consapevole della mia scelta.
Amore,
credo che ormai qui non servirei più a nulla perciò ho deciso di andare. Sai vi ho visti tu e Lisa e ti prego non complichiamo le cose, ho capito cosa provi per lei. Non hai mai del tempo da dedicarmi, ci vediamo a stento la sera nella tua stanza di sera, il tuo tempo ora va esclusivamente a lei. Ho preso questa decisione perchè non ce la facevo più, non ce la facevo vederti con lei sorridente, non ce la faccio ad aspettarti la sera con un sorriso, non ce la faccio a vederti felice.... con me. Probabilmente quando leggerai questa lettera io sarò già in Italia. Già, ritorno nel mio amato paese dopo dieci anni che vivo in America. Ti prego di essere felice, sorridi. Ricordi? Lo ripetevi sempre a me adesso sono io che lo sto dicendo a te. Ti auguro tutta la felicità che il mondo ti possa dare. Però voglio una promessa da te... ti prego portami nel tuo cuore, porta i momenti felici, non mi cancellare dalla tua vita senza un ricordo. Per questo ho preso una foto di noi due e l'ho strappata a metà. Una metà ce l'hai tu... così ti ricorderai di me spero in positivo. La troverai dentro questa busta. Ti prego non mi dimenticare.
Ti amo
La tua Jessy
marina56- Moderator
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Data d'iscrizione : 10.10.11
Località : Torino
Re: SMILE (completa)
CAPITOLO 11
13 anni sono passati ormai ed io mi sono rifatta una vita ed ho un bambino, Michael, sono felicemente divorziata. Mio figlio l'ho voluto chiamare Michael per poter rivedere il suo sorriso per fortuna il mio ex marito acconsentii poichè anche a lui piaceva quel nome. Fino adesso ho seguito Michael come una fan, persino mio figlio lo è. Ma lui non sa nulla di quello che la mamma ha passato. So che Mike si è fatto una vita, giustamente, e che ora ha tre bambini.
Adesso sono su un taxi, meta? Neverland. Si, voglio fare una sorpresa a Michael andandoci per scopi lavorativi.
Sono le dieci di sera e mi accosto davanti al cancello, ricordo bene quel posto. I cancellieri dopo avermi interrogato si ricordarono di me e mi aprirono. Andai a riabbracciare Billy, la guardia del corpo complice del nostro amore.
- Jessy da quanto tempo! Ma che ci fai qui?
- Sono venuta a vedere Michael, però non lo avvisare che sono qui. Sai dove posso trovarlo?
- Si a quest'orario starà facendo un giro nel parco, prova a vedere
- Grazie.... Sorrisi e mi diressi verso il suo albero preferito, sapevo che sarebbe andato li prima o poi. Ancora non c'era perciò mi sedetti e lo aspettai. Finalmente vidi una figura magra venire incontro a quell'albero, guardandomi in aria interrogativa
- Scusi ma lei chi è? E che ci fa qui?
Eccolo... finalmente dopo tutti questi anni lo posso rivedere. Era cambiato, i suoi capelli erano diventati ormai lisci e gli era spuntata un barbetta dal viso. Era un bel 48enne.
Feci un sorriso
- Davvero non ti ricordi di me?
Guardai in basso ma sentivo i suoi occhi scrutarmi
- Mi dispiace.... non mi ricordo
- uhm... ok allora ti do un indizio
Lo guardai sembrava eccitato a quel "indovina chi". Cercai di non fare troppo peso al suo sguardo che mi scrutava, estratti dalla mia tasca una foto. Quella mezza foto strappata che metà l'avrebbe dovuta avere lui e gliela porsi. Pian piano il suo sorriso divertito svani e il suo volto divento serio. Non disse nulla, mi abbracciò solamente, aveva capito.
- Jessy?
- Indovinato
- Jessy io.... scusami scusami per tutto avrei voluto parlarti ma...
- Shh è tutto passato adesso
Si allontanò da me con le lacrime agli occhi e ricominciò a parlare
- No tu devi sapere, io ti ho cercata ma non ti trovavo, al telefono non rispondevi mai e a casa non c'eri. Ma dov'eri? Avrei voluto spiegarti tutto.
- No ti prego non dire niente
- Volevo spiegarti che mi ero innamorato ma non è colpa tua, tu mi facevi stare da Dio ma...
- si lo so c'era lei
Riprese a riabbracciarmi più forte e mi sussurrava sempre "scusa, scusa, scusa". Gli asciugai le lacrime e gli feci una carezza sul volto
- Shh, non fa niente
- E adesso? Come stai? Sei sposata?
Risi...
- Si mi sono sposata ma ho divorziato e...
- mi dispiace
- ed ho un bambino
- che bello e come si chiama?
- Michael
A quel nome sbarrò gli occhi e mi prese le mani
- Michael?
- Si, si chiama Michael. L'ho chiamato così perchè in un certo senso io non ti ho lasciato mai. Sei rimasto sempre qui dentro, nel mio cuore.
Sorrise e mi riabbracciò.
- Jessy ma che ci fai qui?
- Beh ho letto che cerchi un' insegnante per i tuoi figli così..
- Ho capito allora ti porto a conosciere i tuoi nuovi allievi.
Sorrise, mi baciò un tempia e prendendomi per mano mi portò dentro casa.
fine
13 anni sono passati ormai ed io mi sono rifatta una vita ed ho un bambino, Michael, sono felicemente divorziata. Mio figlio l'ho voluto chiamare Michael per poter rivedere il suo sorriso per fortuna il mio ex marito acconsentii poichè anche a lui piaceva quel nome. Fino adesso ho seguito Michael come una fan, persino mio figlio lo è. Ma lui non sa nulla di quello che la mamma ha passato. So che Mike si è fatto una vita, giustamente, e che ora ha tre bambini.
Adesso sono su un taxi, meta? Neverland. Si, voglio fare una sorpresa a Michael andandoci per scopi lavorativi.
Sono le dieci di sera e mi accosto davanti al cancello, ricordo bene quel posto. I cancellieri dopo avermi interrogato si ricordarono di me e mi aprirono. Andai a riabbracciare Billy, la guardia del corpo complice del nostro amore.
- Jessy da quanto tempo! Ma che ci fai qui?
- Sono venuta a vedere Michael, però non lo avvisare che sono qui. Sai dove posso trovarlo?
- Si a quest'orario starà facendo un giro nel parco, prova a vedere
- Grazie.... Sorrisi e mi diressi verso il suo albero preferito, sapevo che sarebbe andato li prima o poi. Ancora non c'era perciò mi sedetti e lo aspettai. Finalmente vidi una figura magra venire incontro a quell'albero, guardandomi in aria interrogativa
- Scusi ma lei chi è? E che ci fa qui?
Eccolo... finalmente dopo tutti questi anni lo posso rivedere. Era cambiato, i suoi capelli erano diventati ormai lisci e gli era spuntata un barbetta dal viso. Era un bel 48enne.
Feci un sorriso
- Davvero non ti ricordi di me?
Guardai in basso ma sentivo i suoi occhi scrutarmi
- Mi dispiace.... non mi ricordo
- uhm... ok allora ti do un indizio
Lo guardai sembrava eccitato a quel "indovina chi". Cercai di non fare troppo peso al suo sguardo che mi scrutava, estratti dalla mia tasca una foto. Quella mezza foto strappata che metà l'avrebbe dovuta avere lui e gliela porsi. Pian piano il suo sorriso divertito svani e il suo volto divento serio. Non disse nulla, mi abbracciò solamente, aveva capito.
- Jessy?
- Indovinato
- Jessy io.... scusami scusami per tutto avrei voluto parlarti ma...
- Shh è tutto passato adesso
Si allontanò da me con le lacrime agli occhi e ricominciò a parlare
- No tu devi sapere, io ti ho cercata ma non ti trovavo, al telefono non rispondevi mai e a casa non c'eri. Ma dov'eri? Avrei voluto spiegarti tutto.
- No ti prego non dire niente
- Volevo spiegarti che mi ero innamorato ma non è colpa tua, tu mi facevi stare da Dio ma...
- si lo so c'era lei
Riprese a riabbracciarmi più forte e mi sussurrava sempre "scusa, scusa, scusa". Gli asciugai le lacrime e gli feci una carezza sul volto
- Shh, non fa niente
- E adesso? Come stai? Sei sposata?
Risi...
- Si mi sono sposata ma ho divorziato e...
- mi dispiace
- ed ho un bambino
- che bello e come si chiama?
- Michael
A quel nome sbarrò gli occhi e mi prese le mani
- Michael?
- Si, si chiama Michael. L'ho chiamato così perchè in un certo senso io non ti ho lasciato mai. Sei rimasto sempre qui dentro, nel mio cuore.
Sorrise e mi riabbracciò.
- Jessy ma che ci fai qui?
- Beh ho letto che cerchi un' insegnante per i tuoi figli così..
- Ho capito allora ti porto a conosciere i tuoi nuovi allievi.
Sorrise, mi baciò un tempia e prendendomi per mano mi portò dentro casa.
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