Jimmy Osmond Racconta Michael

Da szwaby82 Lun Ott 17, 2011 5:42 pm

szwaby82 Inviato: 27 Mag 2011 12:43 pm

Jimmy Osmond recalls friendship with Jackson
Deseret News

As they rose through the various stages of stardom in the '70s, the Osmonds and the Jacksons were often seen as competitors. But Provo native Jimmy Osmond says the two families were "always friendly."

"It's a huge loss for every one of us," he said regarding the Thursday death of Michael Jackson.

Osmond said his only regret is not keeping in contact with Jackson after the 2005 court trial in which Jackson was acquitted of various sex abuse allegations. "But I relish the days I did have an association with him."

ImageAfter their first introduction at the Canadian National Exhibition in Toronto, the two families of singers — which showcased much the same dynamic then — vied for the hearts of music lovers everywhere. Osmond said "One Bad Apple," one of the greatest hits of his brother, Donny Osmond, was actually a tune that the Jackson family passed on. But Donny still grew to be good friends with Michael Jackson, sharing a stage with him at the fist American Music Awards created by Dick Clark in 1973.

Over the years, Jimmy Osmond, now 46, said his family kept in touch with Jackson, who occasionally offered them professional advice, but always respected them and their own track to fame.

"Michael reached a whole different level of celebrity," Jimmy Osmond said. "He did things that were so revolutionary and so on the edge. We've never gone there."

The youngest Osmond brother recalls playing soccer with the Jackson Five "in the halls of a hotel, while 5,000 girls were outside screaming in hysteria." He remembers going swimming at the Jackson home in California decades ago, and remembers the King of Pop as having a "huge heart."

"The entertainment business can be such a phony, fake business, but as a human being, he was wonderful," he said.

Jackson later accepted one of Osmond's brokering deals when his album "Bad" was released overseas in 1987. The move bolstered the relatively young broker's career, giving him even more opportunity than he believes he would have had without working with such a popular man or event.

"Because he took a shot with me in the past, and took a couple of my deals, he really blessed my personal life," Osmond said. "He opened up a whole world of credibility for me, not only being a performer but brokering other high-end deals for performers."

Osmond said he would often defend his showbiz friend when others would criticize various actions or habits lit up by the media. He always believed Jackson was "severely misunderstood."

"He is a good person," he said. "He was in a weird business where sometimes you've got to create something unique to get attention for a specific project. Michael was just who he was. He was a media magnet, and he knew how to do things that were fun for him but yet were so out of the ordinary that he created such a stir. But he had the talent to back it up."

Osmond, who just finished a long run of theatrical performances in England, said Jackson's career epitomized the "perfect combination" of being media-savvy, talented and having the ability to move and also to see a trend and go with it.

"He just had it all."

Jimmy Osmond Racconta Michael

Mentre attraversavano varie fasi della celebrità negli anni '70, “The Osmonds” e “The Jacksons” sono stati spesso visti come concorrenti. Ma Jimmy Osmond, nato a Provo (Utah), dice che i rapporti tra le due famiglie sono sempre stati cordiali.
"E' una perdita enorme per tutti noi", ha detto per quanto riguarda la morte di Michael Jackson, avvenuta giovedì.
Osmond ha detto che il suo unico rammarico è di non essere restato in contatto con Michael dopo il processo del 2005, in cui Jackson fu assolto da varie accuse di abusi sessuali. "Ma io ricordo ancora con piacere i giorni in cui avevo un legame con lui."
Dopo la loro prima introduzione alla Canadian National Exhibition di Toronto, le due famiglie di cantanti - che mostravano le stesse dinamiche (d’esibizione, ndt) - gareggiarono per conquistare il cuore degli appassionati di musica ovunque. Osmond ha dichiarato che "One Bad Apple", uno dei più grandi successi di suo fratello, Donny Osmond, era in realtà un pezzo che la famiglia Jackson gli passò. Ma Donny crebbe essendo buon amico di Michael Jackson, e i due condivisero il palco al primo American Music Awards creato da Dick Clark nel 1973.
Nel corso degli anni, Jimmy Osmond, ora 46enne, ha detto che la sua famiglia è rimasta in contatto con Jackson, che di tanto in tanto ha offerto loro consigli professionali, ma sempre rispettando loro e il percorso della loro carriera.
"Michael ha raggiunto un livello completamente diverso di celebrità", ha detto Jimmy Osmond. "Ha fatto cose che sono state così rivoluzionarie e così al limite. Noi non ci siamo mai arrivati."
Il più giovane dei fratelli Osmond ricorda quando giocavano a calcio con i Jackson Five "nelle sale di un albergo, mentre 5.000 ragazze erano fuori e urlavano istericamente". Ricorda anche di quando andava a nuotare nella casa dei Jackson in California decenni fa, e ricorda come il Re del Pop avesse un "cuore grande". "Il mondo dello spettacolo può essere finto, artificiale, ma come essere umano (Michael), era meraviglioso", ha detto.
Jackson in seguito accettò una delle offerte di intermediazione di Osmond quando il suo album "Bad" uscì nel 1987. La mossa sostenne la sua nuova carriera di broker, dandogli ancora più possibilità di quante ne avrebbe avute se non avesse lavorato con un uomo e per un evento così famosi.
"Per il fatto di aver fatto una foto con me in passato, e di aver preso un paio di miei affari, ha davvero benedetto la mia vita personale", ha detto Osmond. "Mi ha aperto un mondo intero di credibilità, non solo come performer ma come business manager e intermediario di fascia alta per altri artisti."
Osmond ha detto che spesso ha difeso il suo amico quando altri ne criticavano varie azioni o le abitudini riportate dai media. Ha sempre creduto che Jackson sia stato "gravemente frainteso".
"Lui è una brava persona", ha detto. "Era in un business strano dove a volte devi creare qualcosa di unico per ottenere attenzione per un progetto specifico. Michael era quello che era. Era un magnete per i media, e sapeva come fare cose divertenti per lui eppure così fuori dal comune e che creavano tanto scalpore. Ma aveva il talento di renderle credibili".
Osmond, che ha appena finito una lunga serie di spettacoli teatrali in Inghilterra, ha detto che la carriera di Jackson rappresenta la "combinazione perfetta" tra essere esperti di media, avere talento, avere la capacità di creare e anche di vedere una tendenza e seguirla.
"Lui aveva tutto".

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