Michael Jackson Who Is It
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Past, Present and Future....( completa)

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Messaggio Da marina56 Mar Ott 11, 2011 9:22 am


Erano circa le 16:45...Come ogni giorno tornai affaticata da scuola e mi spaparanzai sulla mia comoda sedia Ikea a sentire la musica e a rilassarmi un po’… ovviamente tutta la Michael Jackson’s playlist . Ma ciò che non sapevo, era che quella giornata, una giornata come tutte le altre, un venerdi pomeriggio cupo e noioso, si sarebbe trasformata nell’inizio di qualcosa che avrebbe segnato la mia vita per sempre.
Pensavo tra me e me..."NOIA NOIA, MALEDETTA NOIA..."...Ciò che mi fa scampare alla noia è ascoltare ore e ore di musica … mi scalo tutti gli album di Michael e family, dal primo all’ultimo … e fu così che posai la freccetta del mio mouse Apple sulla prima canzone dei Jackson Five , “ABC 123...” socchiusi gli occhi, feci per premere il pulsante PLAY ma...non riuscii neanche ad alzare il volume che squillò il telefono di casa. Non ci feci caso, in genere lascio correre qualcun altro verso il fastidioso apparecchio squillante, ma poi sentii mia madre che urlava:
”Ludoooo, credo sia per te, è un ragazzo che parla inglese.”
Feci per alzarmi sbuffando e chiedendomi chi mai poteva essere quell’americano misterioso. Presi la cornetta in mano e cominciai a parlare:
” Hello, this is Ludovica!”
Dall’altro capo del telefono una voce maschile con entusiasmo mi rispose:
” Hello Ludo, this is Greg, Greg Phillinganes…Ti ricordi di me?”
In quel momento mi si illuminarono gli occhi … era Greg, un amico di mio padre. ci avevo parlato 1 paio di volte al telefono ma nulla di più. Nonostante ciò mi stava molto simpatico...( è il musical director e tastierista ufficiale di MJ). Ma chissà cosa aveva da chiedermi.
“Ciao Greg, come stai?” feci io…
" Tutto bene grazie … ti chiamo per comunicarti una cosa importante!” Io stupita e curiosa:” dimmi tutto…di che si tratta?”
“Ho in mente un progetto per il 50esimo compleanno di Michael … e per il tuo 15esimo, che renderà felici entrambi. Tuo padre mi ha detto che sei una sua grande fan. Ti ho sentito cantare a Los Angeles, quelle poche battute che sono riusciti a tirarti fuori Larry e JP e sei stata fantastica. Poi tuo padre mi ha fatto sentire la versione unpugghed di Man in the Mirror che avete registrato l’altro ieri … trovo che hai un grandissimo talento!”
Io arrosii , sono molto timida, amo cantare ma non in pubblico, e mi vergogno terribilmente di essere al centro dell'attenzione.
“il 29 agosto è vicino mancano pochi mesi. Ti offro l’opportunità di fare un regalo stupendo a Michael che sono certo apprezzerà molto. E chissà, magari potresti anche ritrovarti a duettare con lui nel suo tour del 2009! Che ne pensi?”
Io avevo il cuore in gola…rimasi pochi secondi in silenzio, secondi che pareva non passassero mai. “Hem … hem … Non saprei Greg…l’opportunità che mi offri è fantastica ma… Michael…non sono affatto al suo livello siamo sicuri che…” e m’interruppe
“Ma che c’entra! È un tributo che fai per lui … È sufficiente scegliere una decina di pezzi, vai da tuo papà in studio, li registri e mandi a me il cd! Alla produzione pensiamo noi … tu … tu magari scrivigli una lettera dolce, da vera fan, e magari mandami anche 1 pò di quella collezione di disegni jacksoniani che stai facendo…!”
Io ero confusissima … e se a Michael non fosse importato nulla? E se avesse pensato che era solo 1 modo per farmi produrre? “Greg io..” e Greg, interrompendomi di nuovo “ tu ami Michael … lo so … ho visto come lo veneri, come ne parli, come lo difendi … come lo canti!… e non ci sarebbe regalo più bello per lui da ricevere secondo me, soprattutto dopo gli eventi passati e soprattutto da una sua affezionata fan come te …. non fare la timida Lu. Fidati, andrà tutto alla grande! Allora ci stai mjfan?” pensai tra me e me…” hem…ok man, ci sto!” “ fantastic! Tanto a Michael ne avevo già parlato” e rise.
Io sbiancai “cosa hai fatto??? Dai man dici sul serio? Tu sei matto … lol” ridemmo insieme.
Dopo pochi minuti che ci accordavamo sulla faccenda ci salutammo. Non feci attempo ad attaccare che mi chiamò mio padre al cellulare.
“Ho saputo che hai parlato con Greg … cosa ne pensi?”
“E fantastico papà, ma siete sicuri di quello che fate? Io non sono una cantante professionista. Anzi sono alquanto scarsa …” e mio padre “ ma che stai a dì … smettila di sminuirti! Hai un grande talento, usalo! Non sprecarlo” mi rassegnai e dissi “ ok ci sto ma smettila di mettermi sul piedistallo d’argento … lo faccio solo per Michael, perché ho voglia di conoscerlo più d’ogni altra cosa al mondo!” …“ok mi sta bene anche se lo fai solo per lui !” salutai anche mio padre e con l’intento di sentirmi finalmente la prima canzone di Michael della giornata mi diressi verso camera mia.
Ma … non feci attempo a sedermi che mia madre mi chiamò dal piano di sotto … e mi toccò andar giù di nuovo! “uffa, ma non riesco proprio a rilassarmi due minuti??? Tutti adesso …”.

Quella giornata passò in fretta e dormii sopra la proposta che mi era stata fatta. Il mattino seguente, un sabato, mi ritrovai già in studio con le cuffie a portata di mano ed il microfono alla mia altezza … pensando a Michael sentii il delicato tiepidio di una lacrima che, rigandomi il viso, scendeva lenta …"si, credo di potercela fare...."

...Tentai di riprendermi da quel momento di debolezza ed emotività …
Vidi entrare mio padre e mia madre. Io li guardavo attraverso quel vetro insonorizzato.
Loro … così tranquilli a un metro da me … solo un muro di 40cm di spessore a dividerci, eppure in quella stanzetta ovattata aleggiava tanta tensione, quasi da tagliarla con il coltello.
Ritornai alla realtà quando sentii mio padre che battendo due dita sul vetro mi disse
“Metti le cuffie, senti com’è l’audio”
io eseguii e cominciai a parlare nel microfono …”a … a … prova! Perfetto ci sento!”
Mio padre fece cenno con la testa e si avvicinò alla tastiera. “in che tonalità??” mi chiese …
”hem … quella di Michael …” fece un altro cenno e cercò la nota sulla tastiera.
Cominciò a suonare, mi diede l’attacco della canzone Man in the mirror … io avevo il cuore in gola. Sapevo a memoria la canzone, l’avevo già registrata qualche giorno prima, ma l’emozione questa volta era tanta … dovevo dare il meglio di me … per Michael! Mi feci forza e pensai a lui, il suo primo giorno in studio di registrazione, alla tenera età di 7 anni … mi chiedevo se avesse provato le mie stesse sensazioni … poi mi resi conto che in meno di 3…2…1…sarebbe arrivato l’intro della canzone … così aprii la bocca e iniziai a cantare. Man mano che le parole scorrevano sul microfono mi sentivo meglio … arrivai ad avere una totale sicurezza e cantai il ritornello con voce forte e chiara … si, ce l’avevo fatta.
La canzone si concluse con successo e dopo 1 giorno di lavoro sul sound passammo alla successiva, la mia preferita in assoluto … Heal the world. L’emozione mi prese una seconda volta … era domenica mattina, una domenica da non dimenticare. Quanto piansi (se non si è capito sono moooolto emotiva!) non facevo che pensare a Michael, e al solo pensiero le sacche lacrimali esplodevano … per questo io amo Michael Jackson … è l’unico che è riuscito a darmi emozioni, a farmi piangere. Comunque, nonostante i miei piagnucolii il pezzo venne fuori alla grande e la mia soddisfazione era alle stelle. Pensai “..mm potrei anche abituarmici tutto sommato!”


Passata una settimana eravamo già a buon punto … la scaletta dei pezzi era stata fatta, e, andando per ordine, i primi 3 erano già stati registrati. Ho scelto le canzoni in base alla semplicità, alla bellezza e a ciò che ogni pezzo rappresenta …

-Man in the mirror
-Heal the world
-Human nature
-Will you be there
-You are not alone
-Don’t walk away
-You are my life
-Speechless
-I just can’t stop loving you

Nessun pezzo complicato o troppo “veloce”, anche se devo ammettere, mi piangeva il cuore ad aver lasciato fuori Billie Jean … lol
Comunque … andammo avanti … ogni canzone diventava più semplice … ormai, dopo quasi un mese di lavoro in studio, mi ero rassegnata al fatto che la mia vita non avrebbe avuto senso se non avessi almeno tentato di conoscere il mio angelo custode … ed ero pienamente intenzionata a farcela questa volta … è nata una nuova Ludovica, una Ludovica più sicura di se e più convinta di ciò che fa … che lotta per raggiungere un obiettivo importante … forse il più importante …

Fine Luglio 2008
Erano passati 2 mesi circa da quella famosa telefonata … le tracce audio erano quasi complete e il mio senso di “ansia da microfono” era passato del tutto. Cantare quei capolavori, mi faceva sentire onorata! Mai sarei riuscita a mettere la stessa passione di Michael ma le interpretazioni non erano venute fuori male. Fatto sta che, arrivati a metà luglio (scuola finita, finalmente la libertà!) mio padre mi chiamò per andare in studio … doveva parlarmi.
“ Lu, so che ci rimarrai male, ma … ecco, Michael ha detto che non sarà qui a roma il 29 agosto e che comunque non è interessato al cd … e quindi non si fa più nulla!”
Io la presi come una burla, Greg mi aveva fatto uno scherzo quando aveva detto di averne parlato a Michael…o forse no?
“Papà cosa dici, Greg non ne ha parlato con Michael. Doveva essere una sorpresa … chi ti ha detto che …”
“ MI DISPIACE TESORO … IL CD OVVIAMENTE LO FACCIAMO PRODURRE LO STESSO … MAGARI MICHAEL CAMBIA IDEA!”
… Ero incredula “MA COSA DICI PAPà … NON DEVE PRODURMI, è UN REGALO PER LUI … IO NON TI CREDO!” le lacrime sovrastavano i miei occhi truccati…non riuscivo a crederci, era un orribile incubo.”MA IL DISCO…” e lo interruppi ”no papà … lascia stare” delusa, corsi via… salii la rampa di scale a chiocciola in ferro … aprii la porta principale e me ne andai…da sola, per il paese…a riflettere! “che ingenua sono stata, a pensare di aggiungere ulteriori problemi ad 1 uomo che di problemi ne ha da vendere, non dovevo neanche dire di SI a questa proposta folle …” La gente non si accorgeva del mio stato d’animo, finchè non cominciarono a scendere fiumi di gocce da sotto i ray-ban neri. Mi sedetti su una panchina a vedere il lago … a pensare … a piangere.
Passò un ora circa…io ero immersa nei miei pensieri come un biscotto nel latte caldo…
ad un tartto squillò il mio cellulare…sullo schermo apparve la scritta PRIVATE NUMBER (ho il cellulare settato in inglese!)…non avevo voglia di parlare con nessuno, quindi lo spensi e non ci feci caso…pensai “FORSE è CECILIA CHE MI DEVE CHIEDERE I COMPITI ANCHE D’ESTATE…VABBE!” Chiamai mia madre, mi feci venire a prendere e tornai a casa.
Il mattino seguente mi arrivò un'altra telefonata, sempre da questo PRIVATE NUMBER. Il mio telefono non faceva che squillare “but if you thinkin’ about my baby it don’t matter if you’re black or white….” E io non potevo sopportare una dose in più di Michael Jackson (questa poi… io nn sto maco 10 minuti senza l’ipod nelle orecchie con MJ a palla!!!). Dopo 1 minuto di squillo insistente mi toccò rispondere…
” Pronto, chi è?” …
“hey Ludovica…” disse solo il mio nome…ma riconobbi quella voce!
Mi cadde il cellulare dalla mano…lo raccolsi in fretta e furia e lo rimisi all’orecchio…LA VOCE DALL’ALTRO CAPO DEL CELLULARE ”hey, what happened (cosa è successo)” io balbettando…”hem…hem nothing nothing…who are you (chi sei)” anche se sospettavo, non ne avevo la certezza…” This is Greg…!”….a quel punto non sapevo se ridere o piangere…se vivere o morire…se BLACK OR WHITE…non sapevo nulla! “ Greg, ci risentiamo…!” “oh yes…ho sentito i tuoi pezzi…ottimo lavoro mjfan…verrà un disco stupendo!” “Greg io non credo di volere la produzione del disco, doveva essere un regalo per Mike, ma se a lui non interessa non voglio proprio entrarci dentro!”…”Lu, smettila di piangerti addosso, quel cd va prodotto, è uno spreco tenuto nel Macintosh di tuo padre, va fatto sentire!” “Greg…l’unico motivo per cui ho accettato è stato per conoscere Michael Jackson, non per essere utilizzata l’ennesima volta come burattino! sai che me ne frega molto poco di essere prodotta... io non ho intenzione di fare la cantante! smettetela di decidere del mio futuro. io voglio solo conoscere michael...stop!”…”Non importa, almeno potrai dire di averci provato…” “ok Greg, a presto!”….quella brutta telefonata finì così…e io mi sentivo ancora più sotto un treno…il mio compleanno e quello di Michael erano vicini…ma c’era poco da festeggiare…
Fatto sta che io non sapevo una cosa: dietro a questa triste situazione, aleggiava ancora una luce di speranza…

Eccoci arrivati al 28 agosto…

“non ho voglia di fare nulla domani” continuavo a ripetere ai miei genitori….”e invece si” insistevano…”ti abbiamo fatto una grande sorpresa…comincia a preparare le valige, l’aereo è alle 16:30” Wow…non immaginavo proprio un viaggetto…ma…”dov’è ke andiamo di preciso?” mio padre, che aiuta sempre molto con le sue rispostine “ti do qualche indizio…voliamo con la British Airless…il nostro albergo Hilton affaccia su un fiume famoso e siamo vicinissimi ad un enorme arena per i concerti…!” io per prenderlo 1 po in giro “seeee e dove mi porti…all’hilton de roma vicino all’olimpico che affaccia sul tevere con l’aereo privato della regina elisabetta???” ahahaaha ridemmo un po…ma io avevo capito…destinazione PARADISO…no makkè paradiso Very Happy:D LONDRA!
All’aeroporto internazionale di Londra c’era un gran via vai…era pieno di gente che si accalcava e non riuscivo a capirne il motivo…”mah, ci saranno i tokio hotel in concert…che emozione” ho pensato con sarcasmo!
Arrivammo in albergo e ci sistemammo per bene…pronti per andare a cena…
Mio padre insisteva “siamo a Londra, domani è il tuo compleanno…” mmm…insistevaaaaa! Io ero triste ancora per quella storia di Michael (che poi alla fine il cd mel’hanno prodotto lo stesso, e i disegni li ho mandati a Greg sotto costrizione…) “mamma, papà…tutto ciò che voglio è passare un compleanno tranquillo con voi…” chinai un pochino la testa…ero triste…ma non volevo farlo vedere…loro erano stati così carini a portarmi fino in Inghilterra…non volevo deluderli affatto. “beh domani sera ho già prenotato in un ristorantino esclusivo…da vera VIP…che ne dici?” abbozzai 1 sorriso e li ringraziai entrambi, stavano facendo il massimo per rendermi felice. “va bene papà…grazie!” nonostante la situazione un po tristanzuola vedevo che i miei parlavano molto alle mie spalle e facevano strani PROGETTI…mmm…che mi stavano nascondendo di così segreto?? Vabbe non mi impicciai più di tanto…
Il mattino seguente uscii con mamma a fare un po di shopping per i fashon shops di londra…era fantastico c’era un sacco di roba interessante e gli inglesi erano tutti molto simpatici. Imboccammo in un negozietto esclusivo chiamato “more than accessorize!” notai vari accessori jacksoniani tra cui il cappello, il guanto e l’armbrace. Chiesi al negoziante come mai tutta questa varietà di roba alla Michael Jackson e lui mi rispose:” beh! Sta facendo scalpore per Londra mi sembra!”… alzai un sopracciglio in segno che non riuscivo a capire grankè della situazione, ma presa dalle attrazioni della città salutai e scappai dal negozietto (in cui intanto avevo comprato il 3° cappello alla Billie Jean!). esauste tornammo in albergo con le varie bustone di roba e regalucci per il mio 15°esimo e ci spaparanzammo sul letto a riposarci. Faceva molto caldo…aprii la finestra e vidi un centinaio di giornalisti e paparazzi che si appostavano intorno all’hilton e vicinanze. Io, sempre molto diplomatica…” yuppeee che bello i tokio hotel stanno anche nel nostro stesso HOTEL!” (Premetto che io i tokio hotel non li posso vedere e mi scuso con i loro fan!) comunque…
Arrivò la grande serata…io ero vestita molto jackson’s style ovviamente…cappello, ricciolo pendente e guantino erano il mio cavallo di battaglia. Entrammo in questo grazioso locale molto appartato…molto vip. C’era anche un sacco di gente famosa…quella sera incontrai anche liz taylor a cena…che bello! Appena entrati mi si parò un ragazzone di colore davanti che mi abbracciò e mi disse “HAPPY BIRTHDAY LUDOVICA!” “Greg…cosa ci fai qui!” ero sorpresissima (ma qualcosa di simile mel’aspettavo!) “hey hey sono venuto a festeggiare insieme a voi il tuo compleanno…e mi sono portato da los angeles un po di amici “JP, LARRY, WOL, che bello rivedervi…ma…non dovevate” JP mi abbracciò e disse “certo che dovevamo tutto per la nostra cantante 15enne preferita…” io arrossii ma ero felicissima di vederli… parlammo del più e del meno ma il nostro discorso fu interrotto dallo squillo del telefono di Greg che aveva come suoneria AFRICA dei TOTO… “hello?....oh yes….yes yes man….ah o..ok hem…wait just a moment!” notai un cambio d’atmosfera intorno a me…avevano alzato il volume della musica e riconobbi alla prima nota di che canzone si trattava…” Another day has gone, i’m still all alone, how could this be, you’re not here with me”…. Canticchiai YANA chiedendomi come mai fosse stata passata alla radio PROPRIO in quel preciso momento… ad un certo punto Greg mi passò il suo cellulare…”è per te! Cè qualcuno che ti vorrebbe fare gli auguri a tempo di musica!” io ero perplessissima…ma chi era??? Bah risposi al telefono “Hello…ludovica’s speaking” “HELLO GIRL…JUST WANT TO SAY HAPPY BIRTHDAY TO YOU…AND TO ME!” (A questo punto avete capito!) io diventai di ghiaccio…o di fuoco…beh non mi ricordo molto bene ma so solo che la sensazione che provai in quel momento non l’ho mai più provata, neanche quando…ops! No! è una sorpresa anche per voi lettori! Hihi comunque…”M..Michael???” chiesi io balbettandoo con gli occhi fuori dalle orbite…”Yes baby…” oh mamma ragazzi stavo parlando con MICHAEL JACKSON???" guardai i miei che ridevano insieme ai nostri amici "era tutto organizzato? ragazzi io..." i miei annuirono felici ed io ripresi a parlare al telefono“M…M..MM MICHAEL..hem…non so cosa dire” lui con voce tenera mi rispose…”Non servono le parole…basta che ti giri!” lentamente mi girai…ero sul punto di avere un infarto quando mi resi conto che nel ristorante non c’era più gente e che…fermo come una statua con le braccia aperte davanti a me c’era il mio angelo custode…il mio più grande amore, il mio re! era vestito in un modo incantevole...una camicia rossa nei pantaloni neri attillati...i suoi mocassini da 10 e lode con i calzettoni bianchi...e il cappello nero... era perfetto! Mi cadde una seconda volta il telefono dalle mani e Greg ridendo disse “hey baby, quello me lo devi ripagare!” ma io ero talmente presa da Michael che non ci feci caso! Mi alzai in fretta e furia e corsi ad abbracciarlo…piansi…e piansi ancora…e lui tentò di tranquillizzarmi…mi sussurrava parole dolci e mi diede un bacio! Io mi sciolsi…non credevo a ciò che stava succedendo. Non parlammo…restammo abbracciati per 10 minuti (e non faccio esagerazioni) finchè lui iniziò a cantare…”EACH TIME THE WIND BLOWS, I HEAR YOUR VOICE SO, I CALL YOUR NAME…THIS TIME IS FOREVER, LOVE IS THE ANSWER…” e mi fece cenno di continuare…” I HEAR YOUR VOICE NOW, YOU ARE MY CHOICE NOW, THE LOVE YOU BRING….” Cantammo insieme ininterrottamente…ballando un lento! IO OVVIAMENTE PIANGEVO COME FONTANA DI TREVI…ma Michael…era così stupendo!
Dall’alto della sua spalla a cui ero appoggiata con la testa scrutavo la situazione…tutti sen’erano andati…eravamo rimasti solo io e lui. Fu in quel momento che mi guardò negli occhi, ancora gonfi d’acqua, e mi disse “ho sentito le tue demo…sei una jackson nata! Ti andrebbe di cantare con me nel prossimo tour del 2009? Ne sarei onorato!” lo guardai dritto in quei bellissimi occhi neri…”ne sarei onorata IO! Ma certo, per te tutto!” sorrise, con uno dei sorrisi che solo lui sa fare…e mi fece impazzire! Oddeus quanto lo amo…ancora lo ricordo quel suo sorriso smagliante! Mi riabbracciò, prese il mio cellulare dalla tasca dei miei jeans e cominciò a smanettare “cosa fai??” “ beh, prima di tutto osservo quello che sta nel tuo sfondo…ma chi è? Sembra appena uscito da sister act 2…” e rise…” mah è uno…che ho incontrato al ristorante!” gli dissi io…e lui ”beh, c’è poco da fidarsi di uno così”…”macchè diciiiiii! Io mi fido di te più di ogni altra persona al mondo!” e sorrisi!...”oh, ma davvero? E allora non ti dispiace se mi segno il tuo numero di telefono e ti lascio il mio…ti manderò al più presto i testi e le demo del nuovo album…e ho bisogno di comunicare con te per accordarci! Poi beh dovrò anche parlare con i tuoi…e…” lo interruppi io “sono fiera di essere una tua fan!”..."ti ringrazio...quel cd è il più bel regalo di compleanno che ho mai ricevuto! sei un artista nata MISSJACKSON!" oh mamma...io piansi come 1 fontana..." Happy birthdat Sweet Luly" mi sussurrò..."Happy birthday my love!" ci emozionammo entrambi…e rimanemmo insieme per quasi tutta la notte…a parlare, a cantare…a piangere…volevo che non finisse più….

Quella fu una serata indimenticabile che restò nel mio cuore per sempre. Io e Michael continuammo a sentirci, un po per passare del tempo insieme, un po per provare alcune canzoni del nuovo album (non vi dico ancora come si chiama, è una sorpresa!)…
Venne a trovarci in studio a roma, ovviamente facendosi strada tra fans urlanti e paparazzi…
Lo ospitammo a casa per un po’…almeno finchè non finimmo di pianificare per bene questo “world tour”….”La mia idea è di farti partecipare come corista e con un duetto che ho scritto appositamente…un po come Siedah nel dangerous tour…che ne dici?” mi disse. “ ehm…a me basterebbe anche solo un pass per il backstage…” e rise.
l’emozione ovviamente era alle stelle x ogni suo respiro, per ogni sua parola, per ogni suo sguardo o sorriso…ad ogni momento passato con lui mi rendevo conto che era davvero una persona speciale, capace di rendere un oggetto semplice un tesoro meraviglioso…in grado di far ridere, di far piangere, di guarire… come se fosse magico, come peterpan….
Step finale…il grande evento…ciò che tutti i fans aspettavano, ciò che tutti gli HATERZ non si aspettavano e ciò che io semplicemente da una vita sognavo! Non dimenticherò mai quella data… 29 agosto 2009… IL NOSTRO COMPLEANNO…I SUOI 51, I MIEI 16 E…IL NOSTRO 1° ANNO DA QUANDO C’ERAVAMO CONOSCIUTI….
La prima tappa?? Ovviamente Roma….e la metà dei biglietti andarono tra AMICI FANS (tutti gli amici del forum ☺) PARENTI VARI e AMICI GENERALI….il concerto era stato allestito alla grandissima, il palco era stupefacente ed io sapevo a memoria tutte le canzoni dell’album. La band era simpaticissima…la mitica Jennifer Batten sempre in pista…Greg ovviamente alle tastiere (con un piccolo aiutino di mio padre per la direzione musicale!) e beh…tutti gli atri fantastici componenti! Michael era emozionantissimo…questo era il suo grande ritorno, il ritorno del Re.
A 10 minuti dall’inizio io ero tesissima, e Michael mi rassicurò alla grande…”Sai, successe la stessa cosa anche a me…il primo concerto del primo tour da solista…senza l’aiuto di Randy e Ttito che mi confortavano…senza l’aiuto di Jermaine che mi supportava, o di Marlon che mi SOPPORTAVA…” e ridemmo “…senza l’aiuto dei miei 4 fratelli mi sentivo perso…ma ora ci sono io con te…e ti supporterò fino alla fine…promesso!”..”Grazie Michael, ti voglio bene!” Lui si stupì, e si emozionò…”Davvero?” mi disse…”Ma certo! È la pura e semplice verità…” sorrise dolcemente, mi diede un bacio sulla fronte, mi prese per mano e…”ANDIAMO A FAR VEDERE A QUESTI ROMANI CHI SONO I VERI JACKSON…” Ridemmo entrambi e ci avviammo verso il palco...
Scrutai l’atmosfera OUTSIDE THE BACKSTAGE…tanta, tantissima TROPPA gente venne quella sera…mi feci forza, avevamo provato tanto…era ormai quasi un anno che provavamo…per questo grande evento, per questo grande ritorno…
Lo spettacolo andò alla grande…la gente impazziva…scene di panico che al Dangerous Tour facevano un baffo…chi sveniva, chi urlava, chi piangeva…tutto semplicemente unico…

Arrivammo al duetto, dopo circa 5 canzoni dall’inizio…presi il microfono mi avvicinai a Michael che mi prese per mano…ed iniziò a cantare…
Quella stupenda canzone, parla di due ragazzi che si dichiarano il proprio amore a vicenda…e il ritornello dice “’CAUSE YOU WERE MY PAST, YOU ARE MY PRESENT AND WILL BE MY FUTURE…” attaccai a cantare poco dopo michael…con il cuore in gola…Michael mi guardava e mentre cantavo piangeva…piangeva come un bambino! Lo guardavo dritto negli occhi…un bagliore gli avvolgeva quelle bellissime pupille nere mentre cantava al mio fianco…fu in quel momento, in quel preciso momento che mi resi conto di quanto importante fosse stata quella telefonata di Greg…di quel venerdi pomeriggio, cupo e noioso come gli altri….

PS beh, ora? Ora il tour è finito…ormai è passato 1 anno e mezzo e sono qui, a scrivervi le mie vicende, al computer e Michael è al mio fianco, che ride come un pazzo per come l’ho descritto in questa storiella… ah a proposito VI SALUTA FROM THE BOTTON OF HIS HEART!

Questa storia si chiama PAST PRESENT AND FUTURE perché ciò che vorrei dire a Michael è esattamente questo (il ritornello della song!) TU ERI IL MIO PASSATO, SEI IL MIO PRESENTE E SARAI IL MIO FUTURO PER SEMPRE…



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