Dr. Freeze racconta del progetto con Michael Jackson
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Dr. Freeze racconta del progetto con Michael Jackson
marina56 Inviato: 01 Feb 2011 12:11 am
Straits Elliott, conosciuto come Dr. Freeze, è l'uomo che ha prodotto "Break of Dawn", "A Place With No Name" e "Blue Gangsta".
Dr. Freeze ha lavorato in studio con Michael Jackson e ha rilasciato un’intervista molto interessante per i fan.
Dr. Freeze parla in modo approfondito delle registrazioni avute con il Re del Pop e del prossimo progetto in fase di lavorazione.
Prima parte
Q: Non vedo l'ora di sapere come hai iniziato a lavorare con Michael Jackson e come ti ha contattato.
Freeze: Il suo manager, John McClain, stava lavorando su un mio album insieme ai miei altri collaboratori. Purtroppo il progetto non andò come previsto e dovetti cancellare la sua uscita. Ero molto turbato. John McClain mi disse: "Non ti preoccupare Freeze. Ho un altro progetto per te. Sono in affari con Michael Jackson". Io gli dissi: "Michael... chi?" e lui: "Michael Jackson". In un primo momento non ci credevo e pensavo che stesse scherzando. Poi un giorno ero a telefono con mio padre quando qualcuno mi telefonò sulla seconda linea... era Michael!. Ecco come tutto è cominciato. Ho scritto alcune canzoni per Michael. Lui le adorava. Michael ed io abbiamo una concezione del suono molto simile. Così, ogni volta che gli proponevo una canzone, lui era felice di lavorarci sopra poiché proveniva da una mente simile alla sua. Ecco come ci siamo incontrati.
Q: Parlando di "Break of Dawn", è davvero una grande canzone. Penso che sia una delle canzoni più sensuali che abbia mai fatto ed è fantastico sentirla cantare da Michael. Era la prima volta che il tema di una canzone fosse fare l'amore. Avete affrontato la questione tu e Michael?
F: (ride) Sì, grazie. Era la sua canzone preferita.
D: Ti ricordi il numero preciso di canzoni cui avete lavorato?
F: Gli presentai molte canzoni. Le canzoni principali su cui abbiamo lavorato sono "Break of Dawn", "A Place With No Name" e "Blue Gangsta". Queste tre canzoni sono state le nostre priorità assolute. "Break of Dawn" è una delle canzoni che fu finalizzata. Altre sono state rilasciate in seguito. Le altre sono ancora oggi tenute in archivio.
D: Quindi tu proponevi delle canzoni e Michael ti diceva quale gli piaceva in modo particolare? Mi sembra di capire che amava in modo particolare "Break Of Dawn", e da lì ha deciso di puntare su quella canzone. Che cosa è successo dopo?
F: Abbiamo registrato molte canzoni. Sai, "A Place With No Name" e "Blue Gangsta" sono state registrate nello stesso tempo. Ci sono anche altre canzoni finite ma adesso non posso parlare. Abbiamo lavorato su molte canzoni ma queste tre furono i nostri obiettivi principali.
D: Qual è stato il tuo rapporto nel primo giorno in studio con lui? Come vi sentivate?
F: Era molto difficile per me! Sentivo di non sapere più nulla riguardo alla produzione e di essere tornato un allievo di scuola! In Michael ho riscoperto molto. Per noi produttori era come affrontare un insegnante molto severo. Con Michael, era come se non sapessimo più nulla dei nostri lavori. Abbiamo dovuto ricominciare da capo e imparare di nuovo tutto. Ci ha insegnato a fare tutto al meglio. Michael era un perfezionista e abbiamo dovuto iniziare da zero per produrre le musiche nel miglior modo possibile. Ero molto nervoso, molto nervoso, ma molto onorato! E' stata una delle persone più meravigliose con cui non avrei potuto mai lavorare. E' stato fantastico! Sapeva tutto sull'industria della musica, tutto di tutto, mi ha insegnato molto. Era molto umile e creativo. E' stato davvero bello lavorare con lui.
D: Tu gli hai presentato "Break of Dawn" e la canzone è stata rifatta seguendo i suoi consigli?
F: No, lui doveva solo registrare la voce e aggiungere la sua magia! E' stato come far nascere un fiore in una canzone. L'ha cantata ed è diventata magica. Era impressionante.
D: Quindi tutte le parti musicali ei testi, sono state completate già prima che Michael ci lavorasse sopra?
F: Sì, gli piaceva la canzone così com'era! Tutto quello che avevo fatto su quel pezzo, nessuno lo poteva cambiare. Lui non ha voluto cambiare nulla, ha voluto mantenere la magia della canzone assolutamente intatta. Quella che si sente su Invincible è esattamente la versione che gli diedi prima che lui la cantasse.
D: Quanto tempo è durata la registrazione del brano?
F: Ci volle tempo perché cercava armonia nella voce per il ritornello. C'è voluto tempo. Il processo è stato lungo come girare un film.
D: A quel tempo, hai lavorato anche su altre canzoni di Invincible?
F: Sì.
D: Quindi ha registrato il brano e ha poi iniziato a lavorare su altre canzoni dell'album, in modo non continuo?
F: Sì. A volte registravamo le parti vocali, a volte solo il ritornello. Ha anche ascoltato diversi mix e cambiato alcuni dettagli qua e là. Era in pieno processo creativo. Volevamo che la canzone fosse perfetta, era come un regista, cercava di migliorare il suo film modificando lo script o cambiare attori. Tutto l'album Invincible è stato sottoposto a questo processo.
D: Quindi, lavorava su un brano e il giorno dopo, magari, lo ricambiava?
F: Sì. Quando furono proposte tutte le modifiche e le idee, ascoltai con molta attenzione. In pratica, tutte le decisioni le prendeva sempre lui. Lui era il capo. Era aperto a qualsiasi critica o suggerimento utile per la canzone. Tutto ciò che gli interessava, era quello di avere il potere sulla decisione finale.
D: Chi ha avuto l'idea riguardo al brano "A Place With No Name"?
F: Sono stato io. Ancora una volta, feci tutta la musica e lui doveva solo imparare il testo. Il brano non fu completato per intero. Michael ci lavorò poi in un secondo momento.
D: Era prevista per l'album Invincible o in un altro progetto?
F: Inizialmente era prevista per Invincible. Alla fine non fu pubblicata come neanche "Blue Gangsta".
D: Lasciando stare gli spezzoni di queste canzoni trapelate su internet, possiamo aspettarci qualcosa in futuro?
F: Sì, quella che si può ascoltare adesso fa parte della vecchia registrazione. Presto potrete ascoltare la versione definitiva.
D: Hai detto presto? Vorrei sapere di più.
F: "A Place With No Name" e "Gangsta Blue", saranno entrambi sul prossimo album di Michael. "A Place With No Name" sarà diversa dalla versione che gira su internet. Per "Blue Gangsta" sarà aggiunta anche una parte strumentale. Ci saranno molti cambiamenti.
D: Hai completato questa canzone quando Michael era ancora in vita?
F: Assolutamente sì.
D: Quali erano le tue sensazioni su Michael quando hai avuto modo di conoscerlo meglio?
F: E' stato come un insegnante. Mi ha insegnato non solo a creare una canzone in modo corretto, ma mi ha anche dato consigli su l'industria musicale. La mia sensazione principale è che lui era un genio assoluto. Ho avuto la fortuna di imparare da uno dei più grandi. Cerco di applicare quei consigli sui progetti di oggi. Cerco di mantenere vivo lo spirito artistico di Michael Jackson. E' come se mi fossi laureato al college musical di Michael Jackson. Comunque, tornando alla tua domanda, non c'è parola abbastanza forte da descrivere quello che ho imparato e vissuto con il Re del Pop.
D: Hai qualche aneddoto sulle vostre sessioni in studio?
F: Non proprio. Mi sono divertito molto a lavorare con lui. Michael amava fare scherzi e divertirsi. Giocava, rideva, scherzava e poi riprendeva di nuovo il suo lavoro. Siamo rimasti tutti stupiti per le sue prestazioni.
D: Ha riscaldato molto la sua voce durante le registrazioni?
F: Non lo abbiamo mai visto fare esercizi vocali. Entrava in studio, in piedi davanti al microfono e registrava la canzone. Nel frattempo le nostre mascelle erano a terra dallo stupore. E' stato davvero impressionante.
http://mjfrance.com/actu/index.php?post/2011/01/28/Interview-exclusive%3A-Dr.-Freeze-fait-des-r%C3%A9v%C3%A9lations-sur-le-prochain-album.../3233
Seconda parte
Q: Come ho detto prima "Break of Dawn" contiene parole chiave molto specifiche. Quando ha fatto le registrazioni, in quale stato d'animo era? Ci sono state richieste particolari durante queste sessioni?
F: No, mi ha detto che amava la canzone. Io non gli davo direttive, lui sapeva esattamente cosa fare. Ha preso il controllo di tutto.
Q: A proposito, ti chiamava Elliot?
F: No, mi ha sempre chiamato "Freeze".
Q: Anche tu l'hai subito chiamato per nome?
F: Assolutamente! Eravamo veramente molto vicini. In realtà, per essere precisi, l'ho chiamato con il suo soprannome Mike, invece di Michael.
Q: Ci hai detto che Michael prima di ogni registrazione amava giocare. Ti ricordi con cosa ha giocato?
F: Nella sua casa erano presenti un sacco di videogiochi. Street Fighter, Mortal Kombat e anche Flight Simulator. Abbiamo speso un sacco di tempo a giocare.
Q: Giocavate in studio o a Neverland?
F: Andava a Neverland per rilassarsi e poi lavorare. Abbiamo lavorato molto lì. Aveva uno studio privato e a volte mi diceva: "Vieni Freeze, ci stiamo riposando divertiamoci un po’, andiamo allo zoo". Neverland era un po’ come una seconda casa per me.
Q: Non sapevo che hai lavorato a Neverland! E' interessante perché non abbiamo molti dettagli sullo studio di Neverland. Era uno studio professionale?
F: Sì, assolutamente, c'erano molte attrezzature professionali, Pro Tools (è uno degli strumenti software più usati per l'elaborazione e la produzione digitale di musica, sia a livello amatoriale sia professionale ndt), cose del genere, sai?
Q: Lo avete usato molto quello studio?
F: Assolutamente, Michael era imbattibile quando era in studio.
Q: In realtà, sappiamo che non sapeva suonare uno strumento, così ci siamo sempre chiesti se era in grado di registrare qualsiasi cosa anche da solo, senza l'aiuto di un produttore o musicista.
F: Sì, poteva fare tutto da solo. Sai, Michael era uno "strumento vivente". Faceva qualche accordo su una tastiera piuttosto bene.
Q: Tornando a "Break of Dawn", mi puoi dire perché Michael Jackson non canta il ritornello di questa canzone?
F: Beh, perché gli piaceva la mia versione del coro. L'ha trovato molto bello e voleva lasciarlo così com'era. Gli piaceva il mio modo di lavorare.
Q: Da dove viene l'ispirazione per canzoni come "Break of Dawn", "Blue Gangsta" e "A Place With No Name"? Come funziona il vostro processo creativo?
F: "Break of Dawn" è solo una ballata romantica che ho scritto un giorno. Per "Blue Gangsta" volevo fare una nuova "Smooth Criminal". Qualcosa di più moderno e radicato negli anni 2000. Penso sia stata l'idea più grande che mi potesse venire. "A Place With No Name" è una specie di fuga dalla realtà, una canzone in cui è sufficiente chiudere gli occhi per ritrovarsi istantaneamente in un mondo meraviglioso. In realtà, questa canzone è ispirata a "A Horse With No Name" di un gruppo americano. Le parole di questa canzone sono molto profonde. Volevo aggiornare il testo originale e farne una versione degli anni 2000.
Q: Hai ottenuto in fretta i diritti dalla band americana? Hai chiesto il permesso?
F: Oh, assolutamente, il gruppo americano ha amato l'idea. Hanno trovato questo aggiornamento assolutamente meraviglioso. Sono stati davvero entusiasti di questo progetto. Rispetto alla versione che gira su internet, molte altre cose meravigliose sono state aggiunte alla canzone. E' molto più densa. Credetemi, quando si sentirà, non potrete fare a meno di ballare.
Q: Quindi sarà pubblicato il brano che hai portato a termine con lui?
F: Sarà rilasciata l'ultima versione su cui abbiamo lavorato Michael ed io. Sarà molto diversa da quella estratta su internet nel luglio 2009. In realtà, questa canzone è molto cinematografica. Sarebbe stato un brano perfetto per un film come Avatar, perché ci mostra un meraviglioso mondo strano, dove le persone sono diverse ma felici. Questa canzone è come una fuga dalla vita quotidiana, è un brano dove si è letteralmente trasportati.
Q: A proposito di "Blue Gangsta", un remix è stato fatto da Tempamental sotto il nome di "No Friend Of Mine".
F: Questo non è il vero nome della canzone, è solo una frase che si trova nel ritornello. Il vero titolo è "Blue Gangsta". Quando ho sentito questo remix, io non riuscivo a crederci. Molte persone mi chiamarono e non capivo cosa fosse successo. La cosa buffa è che io non so neanche chi ha rilasciato la canzone! Rimane un mistero. Perché l’hanno fatto? Da dove viene questa canzone rap? Come sono riusciti ad avere un estratto del brano? In realtà, Michael ed io non sapevamo nulla di questa storia. Davvero non sappiamo come questa fuga del brano possa essere avvenuta.
Q: Nessuno sapeva qual era la vera origine di questa canzone e come Michael Jackson ne fosse stato coinvolto.
F: Sì, è pazzesco. Il nome della canzone non era nemmeno buono! [Dr. Freeze canticchia il ritornello della canzone al telefono]. E' solo un ritornello. Questo evidenzia l'ignoranza di persone che spacciano i pezzi su internet. Si fanno trapelare delle canzoni senza sapere neanche da dove provengono.
Q: Per i fans la faccenda era molto strana. Avevamo il sospetto che qualcosa non andava, ma non sapevamo esattamente cosa.
F: Sì, la canzone non è stata presentata al pubblico come doveva. Un ragazzo ha rubato la canzone, ha aggiunto un rap, e l'ha diffusa su internet. Non era nemmeno accreditata. L'ha diffusa senza alcuna spiegazione logica.
Q: Hai composto altre canzoni con Michael Jackson oltre questi tre brani?
F: Sì, abbiamo creato altre canzoni ma non abbiamo mai concluso nulla. Purtroppo non posso dirvi molto.
Q: Approssimativamente, quante canzoni hai scritto per Michael?
F: Oh, una trentina. Le salvammo solo cinque o sei.
Q: Queste canzoni sono in tuo possesso, oggi?
F: La maggior parte di quei pezzi sono in archivio. Non abbiamo però alcun controllo su di esse.
Q: Quindi è l'Estate che le controlla?
F: Si, assolutamente. E' John McClain il loro responsabile.
Q: E' il capo.
F: Sì, il capo!
Q: Sei riuscito a sentire le nuove canzoni?
F: Sì, ho potuto ascoltare la maggior parte di esse. Ma non posso dire nulla, mi spiace. Non sono autorizzato a rivelare nulla.
Q: Facciamo un gioco, ti dico i nomi di alcune canzoni di Michael Jackson e tu mi dici se ne hai sentito parlare. Conosci "Escape"?
F: "Escape"? Questa non mi dice nulla.
Q: "Fear", "Face", ti dicono qualcosa?
F: No, niente di niente.
Q: Conosci "Do you know where your children are"?
F: Sì, ho sentito la demo.
Q: "Crack Kills"? La conosci?
F: Mai sentito parlare di questa canzone.
Q: Di "The Gloved One"?
F: No, niente.
Q: Forse sarebbe più facile se sia tu a darci il nome di un brano inedito.
F: C'è una canzone che abbiamo fatto insieme, ma non ricordo se Michael registrò le parti vocali. Si chiama "Rise Above It All". E' una canzone che ho scritto e su cui abbiamo lavorato.
Q: Di cosa parlava?
F: E' una canzone allegra. Se ti senti male, la cosa positiva è cercare di essere più felici possibili, lasciando da parte tutte le cose negative. Abbandonare la negatività, andare oltre la noia del mondo, le guerre e di tutte queste cose brutte. Radunatevi, tenetevi la mano e alzatele in cielo. Tutto passerà. E' una canzone con un grande tema principale. Non posso dirvi se aveva registrato la canzone, in ogni caso, fu uno dei brani su cui lavorammo. Ci sono altre canzoni su cui abbiamo lavorato. Sulla maggior parte di queste canzoni abbiamo spesso davvero molto tempo, ma non posso dirvi nulla.
Terza parte
D – Ha parlato con John McClain delle canzoni che avete registrato con Michael e di quello che
lui voleva fare?
R – No. E’ difficile entrare direttamente in contatto con John McClain, è molto occupato. Il
soggetto non è ancora stato affrontato.
D – Come sa che “A place with no name” e “Blue Gangsta” saranno sul prossimo album?
R – Lo so, è confermato.
D – Bene, non vedo l’ora di sentirle! Ha intenzione di ritoccare la canzone “Blue Gangsta”, di
“rinfrescarla”?
R – A dire il vero è già fatto per “Blue Gangsta”. L’ho già “rinfrescata”, la canzone è finita,
pronta per uscire. Sarà completamente diversa dalla versione filtrata in internet. E’
perfettamente calibrata per essere suonata in un night club. Ha un suono molto europeo,
nello stile delle produzioni di Kraftwerk.
D – Mantiene la base della canzone?
R – Assolutamente, tutto è tale, ma suona poù attuale.
D – Ha accelerato il ritmo?
R – No, no. Tutto è esattamente tale.
D – Molto bene. Dunque, per riassumere, ha solo aggiunto qualche suono supplementare e
Apportato qualche ritocco per “rinfrescarla”.
R – E’ esattamente così. Per fare un’analogia, è un po’ come se aveste girato un film e lo faceste
poi ri-uscire in 3D.
D – Filmavate le vostre sessioni di registrazione?
R – No, nessuna telecamera era autorizzata. Sapete, non amava essere ripreso in foto ed essere
filmato in studio. Di conseguenza, era vietato.
D – Prima dell’intervista, ha detto che accennava a suonare la tastiera davanti a voi. Potete dirci
di più?
R – A volte creava del tutto naturalmente delle canoni e, quando me le faceva sentire, ero
sbalordito. Essenzialmente, si trattava solo di idee lanciate qua e là, in funzione
dell’emozione che provava. Si era in processo creativo e lui lo adorava. Dalla sera alla
mattina, creava delle canzoni, delle melodie, delle armonie. E’ stata una esperienza sacra da
vivere per me. Ho appreso molto al suo fianco.
D – In quali studios registravate a quell’epoca?
R – Si registrava in diversi studios. A volte a New York, a volte in California. Abbiamo passato
molto tempo al ranch. Infatti, la scelta dello studio dipendeva soprattutto dalla posizione in
cui si trovava geograficamente parlando. Siamo passati attraverso la Hit Factory a New York
e al Record One a Los Angeles. Abbiamo anche utilizzato lo studio di John McClain e si è
registrato a Neverland.
D – Ci sono delle parti registrate a Neverland che sono state registrate nel miraggio finale di una
delle canzoni?
R – Per quello che concerne le mie registrazioni, tutto proviene dai grandi studios. Ma lui ha
registrato delle canzoni con altri produttori a Neverland. Sfortunatamente, non so dirvi quali
canzoni esattamente. Ah sì, mi ricordo di una canzone che è presente sul suo ultimo disco. Si
chiama “Hollywood” credo e mi ricordo che lavorava su questa a Neverland.
D – Quindi lavorava ad altri progetti quando lei era là?
R – Sì, lavorava su altre canzoni. Qualche volta mi domandava la mia opinione. Mi capitava,
allora, qualche volta, di collaborare un po’ con lui. Ma non ero il solo. Aveva qualche altro
produttore con lui che faceva lo stesso.
D – Quando finiva le sessioni con lui, sapeva che erano finite o aspettava quello che diceva per
Lavorare su altre canzoni?
R – Non appena abbiamo iniziato a registrare insieme, ho saputo che mi consacravo totalmente.
Non volevo lavorare con nessun’altro che Michael. Gli avevo promesso che non avrei
lavorato con nessun’altro. Era un lavoro a tempo pieno. Ho lavorato con lui per degli anni.
Ero in studio con lui poco tempo prima della sua morte.
D – Era in studio con lui poco prima della sua morte?
R – Infatti, ne discutevamo molto ed eravamo sul punto di rientrare in studio. Per essere precisi,
mi ricordo di essere andato a vederlo nella sua residenza a las Vegas e là aveva uno studio.
Era poco prima che ci lasciasse.
D – Avete registrato qualche cosa?
R – No, non si è registrato niente, Si è solo scambiato delle idee. Si è stati sul punto di iniziare
le sessioni di registrazione, eravamo pronti e abbiamo preparato l’attrezzatura per lo studio.
Gli ho proposto qualche nuova canzone che avevo scritto in particolare per lui. Le amava
molto, le voleva registrare, ma è morto.
D – Le aveva parlato del suo futuro album? Le aveva detto in quale momento sarebbe uscito?
R – No, non ha mai affrontato questo argomento.
D – Torniamo a “Blue Gangsta”, ha avuto l’idea della fisarmonica e dei fischi alla Ennio
Morricone?
R – Sì, ho avuto l’idea dei fischi dal film “Il buono, il brutto e il cattivo” (fischia la melodia al
telefono). Come ho detto, volevo fare un nuovo “Smooth Criminal”. Era il nostro obiettivo:
il nuovo “Smooth Criminal”.
D – E quello che si ricorda della sua impressione del vostro primo incontro? Era come se lo
immaginava? Era sorpreso o deluso dal personaggio?
R – Sapevo già che Michael era la più umile delle persone che potevate incontrare. Era il mio
migliore amico, il più bell’incontro della mia vita. E’ un po’ come l’incontro con il capitano
Kirk: francamente, chi non vuole incontrare il capitano kirk? Questo personaggio di finzione
era calmo, amichevole ed era un tipi chic. E Michael era un po’ così. Come potete
immaginare, sono un vero fan di Star Trek ed è per questo che parlo del capitano Kirk…
Incontrare Michael è stato un po’ come se avessi incontrato il capitano Kirk, è stato
semplicemente incredibile. Oggi non esistono più delle star con la stessa aura. Ero
veramente stupefatto quando l’ho incontrato e i miei genitori sono molto fieri di me: non
solo, sono riuscito a lavorare con il re del pop, ma questo non è solo limitato a una semplice
relazione professionale. Sono diventato suo amico, suo migliore amico. L’amo da morire,
ancora oggi. Eravamo come fratelli, molto vicini, dunque ecco, per riassumere, il mio
incontro con Michael , è stato come se fosse diventato amico del capitano Kirk!
D – Michael è universalmente conosciuto come il più grande degli artisti. L’ha incontrato ed è
diventato uno dei suoi amici. Ha degli aneddoti su di lui che non si conoscono?
R – Era incredibile, un genio. Era un angelo, questo è il otivo per cui si chiamava Michael. Sì,
era veramente un angelo.
D – Domandava del materiale specifico per le registrazioni, come per esempio dei microfoni o
degli strumenti precisi? Aveva delle esigenze particolari?
R – No, se ne infischiava, bastava che suonassero bene. Avrebbe potuto cantare qualcosa nel suo
portatile e registrarlo così, non gli dava fastidio come fosse una buona melodia.
D – Si ricorda del microfono utilizzato per “Break Of Down”?
R – No, ce n’erano così tanti in studio…E’ una domanda che dovreste fare agli ingegneri del
suono: avevano ciascuno le loro attrezzature e non ricordo di preciso che cosa avessero.
D – Quali ingegneri hanno partecipato alle vostre sessioni di registrazione?
R – Se mi ricordo, c’erano Michael Prince, Brad Buxer e Mike Dean. C’era anche Bruce
Swedien, certo. Non ho lavorato direttamente con lui, ma lo conosco molto bene, è molto
calmo. Un altro genio.
D – Ha ultimato alcune delle vostre canzoni, o le ha ultimate lei tutto da solo, miraggio incluso?
R – Ci sono degli ingegneri che hanno ri-lavorato alcune canzoni. Non so chi abbia realizzato gli
ultimi miraggi. Bisognerebe che domandassi a John McClain…Non so chi ha lavorato su
queste canzoni con Michael, non ero fisicamente presente.
D – Qual è la cosa che l’ha impressionata di più di Michael, artisticamente parlando?
R - Michael amava i suoi fans, amava la sua musica e adorava fare musica per i suoi fans.
Amava donare amore e gioia di vivere alla gente. Era la sua missione. Era molto devoto e
leale. Era una cosa che voleva fare o che doveva fare. Amava la gente dal più profondo della
sua anima. E quando faceva questa musica, la faceva per noi.
D – Qual è il suo album preferito di Michael?
R - Li amo tutti. Con Michael Jackson è impossibile avere una canzone o un album preferiti.
Comunque, quando ero bambino la mia canzone preferita era “Rock with you”. La trovavo
veramente incredibile…Sì, era sicuramente una delle mie preferite.
D – Si ricorda della sua ultima discussione con Michael?
R – Era semplicemente sulla registrazione del nuovo album e quando ha sentito le mie canzoni
mi ha detto di sbrigarmi a farle uscire il più presto possibile all’estero. Amava le mie
nuove produzioni. Fu la nostra ultima discussione. Mi ha detto “Ti amo” e così era finità.
D – Cosa intendeva dire esattamente con “all’estero” in quel momento’
R – La musica che faccio in questo momento uscirà all’estero. Seguo le istruzioni di Michael alla
lettera. Mi ha detto di prendere l’album che realizzo in questo momento e di venderlo
all’estero, ed è ciò che faccio. Sapete, sapeva fare bene gli affari, dunque seguo i suoi
consigli. Ecco, è un’informazione che vi rivelo in esclusiva: il mio album arriva
prossimamente.
D – Quando uscirà?
R – E’ previsto il rilascio del singolo nella primavera 2011. Si chiama “We are the robots”.
http://mjfrance.com/actu/index.php?post/2011/01/29/Interview-exclusive%3A-Dr.-Freeze-se-livre-%3A-Rencontrer-Michael%2C-c-%C3%A9tait-comme-rencontrer-le-capitaine-Kirk-%21/3235
Straits Elliott, conosciuto come Dr. Freeze, è l'uomo che ha prodotto "Break of Dawn", "A Place With No Name" e "Blue Gangsta".
Dr. Freeze ha lavorato in studio con Michael Jackson e ha rilasciato un’intervista molto interessante per i fan.
Dr. Freeze parla in modo approfondito delle registrazioni avute con il Re del Pop e del prossimo progetto in fase di lavorazione.
Prima parte
Q: Non vedo l'ora di sapere come hai iniziato a lavorare con Michael Jackson e come ti ha contattato.
Freeze: Il suo manager, John McClain, stava lavorando su un mio album insieme ai miei altri collaboratori. Purtroppo il progetto non andò come previsto e dovetti cancellare la sua uscita. Ero molto turbato. John McClain mi disse: "Non ti preoccupare Freeze. Ho un altro progetto per te. Sono in affari con Michael Jackson". Io gli dissi: "Michael... chi?" e lui: "Michael Jackson". In un primo momento non ci credevo e pensavo che stesse scherzando. Poi un giorno ero a telefono con mio padre quando qualcuno mi telefonò sulla seconda linea... era Michael!. Ecco come tutto è cominciato. Ho scritto alcune canzoni per Michael. Lui le adorava. Michael ed io abbiamo una concezione del suono molto simile. Così, ogni volta che gli proponevo una canzone, lui era felice di lavorarci sopra poiché proveniva da una mente simile alla sua. Ecco come ci siamo incontrati.
Q: Parlando di "Break of Dawn", è davvero una grande canzone. Penso che sia una delle canzoni più sensuali che abbia mai fatto ed è fantastico sentirla cantare da Michael. Era la prima volta che il tema di una canzone fosse fare l'amore. Avete affrontato la questione tu e Michael?
F: (ride) Sì, grazie. Era la sua canzone preferita.
D: Ti ricordi il numero preciso di canzoni cui avete lavorato?
F: Gli presentai molte canzoni. Le canzoni principali su cui abbiamo lavorato sono "Break of Dawn", "A Place With No Name" e "Blue Gangsta". Queste tre canzoni sono state le nostre priorità assolute. "Break of Dawn" è una delle canzoni che fu finalizzata. Altre sono state rilasciate in seguito. Le altre sono ancora oggi tenute in archivio.
D: Quindi tu proponevi delle canzoni e Michael ti diceva quale gli piaceva in modo particolare? Mi sembra di capire che amava in modo particolare "Break Of Dawn", e da lì ha deciso di puntare su quella canzone. Che cosa è successo dopo?
F: Abbiamo registrato molte canzoni. Sai, "A Place With No Name" e "Blue Gangsta" sono state registrate nello stesso tempo. Ci sono anche altre canzoni finite ma adesso non posso parlare. Abbiamo lavorato su molte canzoni ma queste tre furono i nostri obiettivi principali.
D: Qual è stato il tuo rapporto nel primo giorno in studio con lui? Come vi sentivate?
F: Era molto difficile per me! Sentivo di non sapere più nulla riguardo alla produzione e di essere tornato un allievo di scuola! In Michael ho riscoperto molto. Per noi produttori era come affrontare un insegnante molto severo. Con Michael, era come se non sapessimo più nulla dei nostri lavori. Abbiamo dovuto ricominciare da capo e imparare di nuovo tutto. Ci ha insegnato a fare tutto al meglio. Michael era un perfezionista e abbiamo dovuto iniziare da zero per produrre le musiche nel miglior modo possibile. Ero molto nervoso, molto nervoso, ma molto onorato! E' stata una delle persone più meravigliose con cui non avrei potuto mai lavorare. E' stato fantastico! Sapeva tutto sull'industria della musica, tutto di tutto, mi ha insegnato molto. Era molto umile e creativo. E' stato davvero bello lavorare con lui.
D: Tu gli hai presentato "Break of Dawn" e la canzone è stata rifatta seguendo i suoi consigli?
F: No, lui doveva solo registrare la voce e aggiungere la sua magia! E' stato come far nascere un fiore in una canzone. L'ha cantata ed è diventata magica. Era impressionante.
D: Quindi tutte le parti musicali ei testi, sono state completate già prima che Michael ci lavorasse sopra?
F: Sì, gli piaceva la canzone così com'era! Tutto quello che avevo fatto su quel pezzo, nessuno lo poteva cambiare. Lui non ha voluto cambiare nulla, ha voluto mantenere la magia della canzone assolutamente intatta. Quella che si sente su Invincible è esattamente la versione che gli diedi prima che lui la cantasse.
D: Quanto tempo è durata la registrazione del brano?
F: Ci volle tempo perché cercava armonia nella voce per il ritornello. C'è voluto tempo. Il processo è stato lungo come girare un film.
D: A quel tempo, hai lavorato anche su altre canzoni di Invincible?
F: Sì.
D: Quindi ha registrato il brano e ha poi iniziato a lavorare su altre canzoni dell'album, in modo non continuo?
F: Sì. A volte registravamo le parti vocali, a volte solo il ritornello. Ha anche ascoltato diversi mix e cambiato alcuni dettagli qua e là. Era in pieno processo creativo. Volevamo che la canzone fosse perfetta, era come un regista, cercava di migliorare il suo film modificando lo script o cambiare attori. Tutto l'album Invincible è stato sottoposto a questo processo.
D: Quindi, lavorava su un brano e il giorno dopo, magari, lo ricambiava?
F: Sì. Quando furono proposte tutte le modifiche e le idee, ascoltai con molta attenzione. In pratica, tutte le decisioni le prendeva sempre lui. Lui era il capo. Era aperto a qualsiasi critica o suggerimento utile per la canzone. Tutto ciò che gli interessava, era quello di avere il potere sulla decisione finale.
D: Chi ha avuto l'idea riguardo al brano "A Place With No Name"?
F: Sono stato io. Ancora una volta, feci tutta la musica e lui doveva solo imparare il testo. Il brano non fu completato per intero. Michael ci lavorò poi in un secondo momento.
D: Era prevista per l'album Invincible o in un altro progetto?
F: Inizialmente era prevista per Invincible. Alla fine non fu pubblicata come neanche "Blue Gangsta".
D: Lasciando stare gli spezzoni di queste canzoni trapelate su internet, possiamo aspettarci qualcosa in futuro?
F: Sì, quella che si può ascoltare adesso fa parte della vecchia registrazione. Presto potrete ascoltare la versione definitiva.
D: Hai detto presto? Vorrei sapere di più.
F: "A Place With No Name" e "Gangsta Blue", saranno entrambi sul prossimo album di Michael. "A Place With No Name" sarà diversa dalla versione che gira su internet. Per "Blue Gangsta" sarà aggiunta anche una parte strumentale. Ci saranno molti cambiamenti.
D: Hai completato questa canzone quando Michael era ancora in vita?
F: Assolutamente sì.
D: Quali erano le tue sensazioni su Michael quando hai avuto modo di conoscerlo meglio?
F: E' stato come un insegnante. Mi ha insegnato non solo a creare una canzone in modo corretto, ma mi ha anche dato consigli su l'industria musicale. La mia sensazione principale è che lui era un genio assoluto. Ho avuto la fortuna di imparare da uno dei più grandi. Cerco di applicare quei consigli sui progetti di oggi. Cerco di mantenere vivo lo spirito artistico di Michael Jackson. E' come se mi fossi laureato al college musical di Michael Jackson. Comunque, tornando alla tua domanda, non c'è parola abbastanza forte da descrivere quello che ho imparato e vissuto con il Re del Pop.
D: Hai qualche aneddoto sulle vostre sessioni in studio?
F: Non proprio. Mi sono divertito molto a lavorare con lui. Michael amava fare scherzi e divertirsi. Giocava, rideva, scherzava e poi riprendeva di nuovo il suo lavoro. Siamo rimasti tutti stupiti per le sue prestazioni.
D: Ha riscaldato molto la sua voce durante le registrazioni?
F: Non lo abbiamo mai visto fare esercizi vocali. Entrava in studio, in piedi davanti al microfono e registrava la canzone. Nel frattempo le nostre mascelle erano a terra dallo stupore. E' stato davvero impressionante.
http://mjfrance.com/actu/index.php?post/2011/01/28/Interview-exclusive%3A-Dr.-Freeze-fait-des-r%C3%A9v%C3%A9lations-sur-le-prochain-album.../3233
Seconda parte
Q: Come ho detto prima "Break of Dawn" contiene parole chiave molto specifiche. Quando ha fatto le registrazioni, in quale stato d'animo era? Ci sono state richieste particolari durante queste sessioni?
F: No, mi ha detto che amava la canzone. Io non gli davo direttive, lui sapeva esattamente cosa fare. Ha preso il controllo di tutto.
Q: A proposito, ti chiamava Elliot?
F: No, mi ha sempre chiamato "Freeze".
Q: Anche tu l'hai subito chiamato per nome?
F: Assolutamente! Eravamo veramente molto vicini. In realtà, per essere precisi, l'ho chiamato con il suo soprannome Mike, invece di Michael.
Q: Ci hai detto che Michael prima di ogni registrazione amava giocare. Ti ricordi con cosa ha giocato?
F: Nella sua casa erano presenti un sacco di videogiochi. Street Fighter, Mortal Kombat e anche Flight Simulator. Abbiamo speso un sacco di tempo a giocare.
Q: Giocavate in studio o a Neverland?
F: Andava a Neverland per rilassarsi e poi lavorare. Abbiamo lavorato molto lì. Aveva uno studio privato e a volte mi diceva: "Vieni Freeze, ci stiamo riposando divertiamoci un po’, andiamo allo zoo". Neverland era un po’ come una seconda casa per me.
Q: Non sapevo che hai lavorato a Neverland! E' interessante perché non abbiamo molti dettagli sullo studio di Neverland. Era uno studio professionale?
F: Sì, assolutamente, c'erano molte attrezzature professionali, Pro Tools (è uno degli strumenti software più usati per l'elaborazione e la produzione digitale di musica, sia a livello amatoriale sia professionale ndt), cose del genere, sai?
Q: Lo avete usato molto quello studio?
F: Assolutamente, Michael era imbattibile quando era in studio.
Q: In realtà, sappiamo che non sapeva suonare uno strumento, così ci siamo sempre chiesti se era in grado di registrare qualsiasi cosa anche da solo, senza l'aiuto di un produttore o musicista.
F: Sì, poteva fare tutto da solo. Sai, Michael era uno "strumento vivente". Faceva qualche accordo su una tastiera piuttosto bene.
Q: Tornando a "Break of Dawn", mi puoi dire perché Michael Jackson non canta il ritornello di questa canzone?
F: Beh, perché gli piaceva la mia versione del coro. L'ha trovato molto bello e voleva lasciarlo così com'era. Gli piaceva il mio modo di lavorare.
Q: Da dove viene l'ispirazione per canzoni come "Break of Dawn", "Blue Gangsta" e "A Place With No Name"? Come funziona il vostro processo creativo?
F: "Break of Dawn" è solo una ballata romantica che ho scritto un giorno. Per "Blue Gangsta" volevo fare una nuova "Smooth Criminal". Qualcosa di più moderno e radicato negli anni 2000. Penso sia stata l'idea più grande che mi potesse venire. "A Place With No Name" è una specie di fuga dalla realtà, una canzone in cui è sufficiente chiudere gli occhi per ritrovarsi istantaneamente in un mondo meraviglioso. In realtà, questa canzone è ispirata a "A Horse With No Name" di un gruppo americano. Le parole di questa canzone sono molto profonde. Volevo aggiornare il testo originale e farne una versione degli anni 2000.
Q: Hai ottenuto in fretta i diritti dalla band americana? Hai chiesto il permesso?
F: Oh, assolutamente, il gruppo americano ha amato l'idea. Hanno trovato questo aggiornamento assolutamente meraviglioso. Sono stati davvero entusiasti di questo progetto. Rispetto alla versione che gira su internet, molte altre cose meravigliose sono state aggiunte alla canzone. E' molto più densa. Credetemi, quando si sentirà, non potrete fare a meno di ballare.
Q: Quindi sarà pubblicato il brano che hai portato a termine con lui?
F: Sarà rilasciata l'ultima versione su cui abbiamo lavorato Michael ed io. Sarà molto diversa da quella estratta su internet nel luglio 2009. In realtà, questa canzone è molto cinematografica. Sarebbe stato un brano perfetto per un film come Avatar, perché ci mostra un meraviglioso mondo strano, dove le persone sono diverse ma felici. Questa canzone è come una fuga dalla vita quotidiana, è un brano dove si è letteralmente trasportati.
Q: A proposito di "Blue Gangsta", un remix è stato fatto da Tempamental sotto il nome di "No Friend Of Mine".
F: Questo non è il vero nome della canzone, è solo una frase che si trova nel ritornello. Il vero titolo è "Blue Gangsta". Quando ho sentito questo remix, io non riuscivo a crederci. Molte persone mi chiamarono e non capivo cosa fosse successo. La cosa buffa è che io non so neanche chi ha rilasciato la canzone! Rimane un mistero. Perché l’hanno fatto? Da dove viene questa canzone rap? Come sono riusciti ad avere un estratto del brano? In realtà, Michael ed io non sapevamo nulla di questa storia. Davvero non sappiamo come questa fuga del brano possa essere avvenuta.
Q: Nessuno sapeva qual era la vera origine di questa canzone e come Michael Jackson ne fosse stato coinvolto.
F: Sì, è pazzesco. Il nome della canzone non era nemmeno buono! [Dr. Freeze canticchia il ritornello della canzone al telefono]. E' solo un ritornello. Questo evidenzia l'ignoranza di persone che spacciano i pezzi su internet. Si fanno trapelare delle canzoni senza sapere neanche da dove provengono.
Q: Per i fans la faccenda era molto strana. Avevamo il sospetto che qualcosa non andava, ma non sapevamo esattamente cosa.
F: Sì, la canzone non è stata presentata al pubblico come doveva. Un ragazzo ha rubato la canzone, ha aggiunto un rap, e l'ha diffusa su internet. Non era nemmeno accreditata. L'ha diffusa senza alcuna spiegazione logica.
Q: Hai composto altre canzoni con Michael Jackson oltre questi tre brani?
F: Sì, abbiamo creato altre canzoni ma non abbiamo mai concluso nulla. Purtroppo non posso dirvi molto.
Q: Approssimativamente, quante canzoni hai scritto per Michael?
F: Oh, una trentina. Le salvammo solo cinque o sei.
Q: Queste canzoni sono in tuo possesso, oggi?
F: La maggior parte di quei pezzi sono in archivio. Non abbiamo però alcun controllo su di esse.
Q: Quindi è l'Estate che le controlla?
F: Si, assolutamente. E' John McClain il loro responsabile.
Q: E' il capo.
F: Sì, il capo!
Q: Sei riuscito a sentire le nuove canzoni?
F: Sì, ho potuto ascoltare la maggior parte di esse. Ma non posso dire nulla, mi spiace. Non sono autorizzato a rivelare nulla.
Q: Facciamo un gioco, ti dico i nomi di alcune canzoni di Michael Jackson e tu mi dici se ne hai sentito parlare. Conosci "Escape"?
F: "Escape"? Questa non mi dice nulla.
Q: "Fear", "Face", ti dicono qualcosa?
F: No, niente di niente.
Q: Conosci "Do you know where your children are"?
F: Sì, ho sentito la demo.
Q: "Crack Kills"? La conosci?
F: Mai sentito parlare di questa canzone.
Q: Di "The Gloved One"?
F: No, niente.
Q: Forse sarebbe più facile se sia tu a darci il nome di un brano inedito.
F: C'è una canzone che abbiamo fatto insieme, ma non ricordo se Michael registrò le parti vocali. Si chiama "Rise Above It All". E' una canzone che ho scritto e su cui abbiamo lavorato.
Q: Di cosa parlava?
F: E' una canzone allegra. Se ti senti male, la cosa positiva è cercare di essere più felici possibili, lasciando da parte tutte le cose negative. Abbandonare la negatività, andare oltre la noia del mondo, le guerre e di tutte queste cose brutte. Radunatevi, tenetevi la mano e alzatele in cielo. Tutto passerà. E' una canzone con un grande tema principale. Non posso dirvi se aveva registrato la canzone, in ogni caso, fu uno dei brani su cui lavorammo. Ci sono altre canzoni su cui abbiamo lavorato. Sulla maggior parte di queste canzoni abbiamo spesso davvero molto tempo, ma non posso dirvi nulla.
Terza parte
D – Ha parlato con John McClain delle canzoni che avete registrato con Michael e di quello che
lui voleva fare?
R – No. E’ difficile entrare direttamente in contatto con John McClain, è molto occupato. Il
soggetto non è ancora stato affrontato.
D – Come sa che “A place with no name” e “Blue Gangsta” saranno sul prossimo album?
R – Lo so, è confermato.
D – Bene, non vedo l’ora di sentirle! Ha intenzione di ritoccare la canzone “Blue Gangsta”, di
“rinfrescarla”?
R – A dire il vero è già fatto per “Blue Gangsta”. L’ho già “rinfrescata”, la canzone è finita,
pronta per uscire. Sarà completamente diversa dalla versione filtrata in internet. E’
perfettamente calibrata per essere suonata in un night club. Ha un suono molto europeo,
nello stile delle produzioni di Kraftwerk.
D – Mantiene la base della canzone?
R – Assolutamente, tutto è tale, ma suona poù attuale.
D – Ha accelerato il ritmo?
R – No, no. Tutto è esattamente tale.
D – Molto bene. Dunque, per riassumere, ha solo aggiunto qualche suono supplementare e
Apportato qualche ritocco per “rinfrescarla”.
R – E’ esattamente così. Per fare un’analogia, è un po’ come se aveste girato un film e lo faceste
poi ri-uscire in 3D.
D – Filmavate le vostre sessioni di registrazione?
R – No, nessuna telecamera era autorizzata. Sapete, non amava essere ripreso in foto ed essere
filmato in studio. Di conseguenza, era vietato.
D – Prima dell’intervista, ha detto che accennava a suonare la tastiera davanti a voi. Potete dirci
di più?
R – A volte creava del tutto naturalmente delle canoni e, quando me le faceva sentire, ero
sbalordito. Essenzialmente, si trattava solo di idee lanciate qua e là, in funzione
dell’emozione che provava. Si era in processo creativo e lui lo adorava. Dalla sera alla
mattina, creava delle canzoni, delle melodie, delle armonie. E’ stata una esperienza sacra da
vivere per me. Ho appreso molto al suo fianco.
D – In quali studios registravate a quell’epoca?
R – Si registrava in diversi studios. A volte a New York, a volte in California. Abbiamo passato
molto tempo al ranch. Infatti, la scelta dello studio dipendeva soprattutto dalla posizione in
cui si trovava geograficamente parlando. Siamo passati attraverso la Hit Factory a New York
e al Record One a Los Angeles. Abbiamo anche utilizzato lo studio di John McClain e si è
registrato a Neverland.
D – Ci sono delle parti registrate a Neverland che sono state registrate nel miraggio finale di una
delle canzoni?
R – Per quello che concerne le mie registrazioni, tutto proviene dai grandi studios. Ma lui ha
registrato delle canzoni con altri produttori a Neverland. Sfortunatamente, non so dirvi quali
canzoni esattamente. Ah sì, mi ricordo di una canzone che è presente sul suo ultimo disco. Si
chiama “Hollywood” credo e mi ricordo che lavorava su questa a Neverland.
D – Quindi lavorava ad altri progetti quando lei era là?
R – Sì, lavorava su altre canzoni. Qualche volta mi domandava la mia opinione. Mi capitava,
allora, qualche volta, di collaborare un po’ con lui. Ma non ero il solo. Aveva qualche altro
produttore con lui che faceva lo stesso.
D – Quando finiva le sessioni con lui, sapeva che erano finite o aspettava quello che diceva per
Lavorare su altre canzoni?
R – Non appena abbiamo iniziato a registrare insieme, ho saputo che mi consacravo totalmente.
Non volevo lavorare con nessun’altro che Michael. Gli avevo promesso che non avrei
lavorato con nessun’altro. Era un lavoro a tempo pieno. Ho lavorato con lui per degli anni.
Ero in studio con lui poco tempo prima della sua morte.
D – Era in studio con lui poco prima della sua morte?
R – Infatti, ne discutevamo molto ed eravamo sul punto di rientrare in studio. Per essere precisi,
mi ricordo di essere andato a vederlo nella sua residenza a las Vegas e là aveva uno studio.
Era poco prima che ci lasciasse.
D – Avete registrato qualche cosa?
R – No, non si è registrato niente, Si è solo scambiato delle idee. Si è stati sul punto di iniziare
le sessioni di registrazione, eravamo pronti e abbiamo preparato l’attrezzatura per lo studio.
Gli ho proposto qualche nuova canzone che avevo scritto in particolare per lui. Le amava
molto, le voleva registrare, ma è morto.
D – Le aveva parlato del suo futuro album? Le aveva detto in quale momento sarebbe uscito?
R – No, non ha mai affrontato questo argomento.
D – Torniamo a “Blue Gangsta”, ha avuto l’idea della fisarmonica e dei fischi alla Ennio
Morricone?
R – Sì, ho avuto l’idea dei fischi dal film “Il buono, il brutto e il cattivo” (fischia la melodia al
telefono). Come ho detto, volevo fare un nuovo “Smooth Criminal”. Era il nostro obiettivo:
il nuovo “Smooth Criminal”.
D – E quello che si ricorda della sua impressione del vostro primo incontro? Era come se lo
immaginava? Era sorpreso o deluso dal personaggio?
R – Sapevo già che Michael era la più umile delle persone che potevate incontrare. Era il mio
migliore amico, il più bell’incontro della mia vita. E’ un po’ come l’incontro con il capitano
Kirk: francamente, chi non vuole incontrare il capitano kirk? Questo personaggio di finzione
era calmo, amichevole ed era un tipi chic. E Michael era un po’ così. Come potete
immaginare, sono un vero fan di Star Trek ed è per questo che parlo del capitano Kirk…
Incontrare Michael è stato un po’ come se avessi incontrato il capitano Kirk, è stato
semplicemente incredibile. Oggi non esistono più delle star con la stessa aura. Ero
veramente stupefatto quando l’ho incontrato e i miei genitori sono molto fieri di me: non
solo, sono riuscito a lavorare con il re del pop, ma questo non è solo limitato a una semplice
relazione professionale. Sono diventato suo amico, suo migliore amico. L’amo da morire,
ancora oggi. Eravamo come fratelli, molto vicini, dunque ecco, per riassumere, il mio
incontro con Michael , è stato come se fosse diventato amico del capitano Kirk!
D – Michael è universalmente conosciuto come il più grande degli artisti. L’ha incontrato ed è
diventato uno dei suoi amici. Ha degli aneddoti su di lui che non si conoscono?
R – Era incredibile, un genio. Era un angelo, questo è il otivo per cui si chiamava Michael. Sì,
era veramente un angelo.
D – Domandava del materiale specifico per le registrazioni, come per esempio dei microfoni o
degli strumenti precisi? Aveva delle esigenze particolari?
R – No, se ne infischiava, bastava che suonassero bene. Avrebbe potuto cantare qualcosa nel suo
portatile e registrarlo così, non gli dava fastidio come fosse una buona melodia.
D – Si ricorda del microfono utilizzato per “Break Of Down”?
R – No, ce n’erano così tanti in studio…E’ una domanda che dovreste fare agli ingegneri del
suono: avevano ciascuno le loro attrezzature e non ricordo di preciso che cosa avessero.
D – Quali ingegneri hanno partecipato alle vostre sessioni di registrazione?
R – Se mi ricordo, c’erano Michael Prince, Brad Buxer e Mike Dean. C’era anche Bruce
Swedien, certo. Non ho lavorato direttamente con lui, ma lo conosco molto bene, è molto
calmo. Un altro genio.
D – Ha ultimato alcune delle vostre canzoni, o le ha ultimate lei tutto da solo, miraggio incluso?
R – Ci sono degli ingegneri che hanno ri-lavorato alcune canzoni. Non so chi abbia realizzato gli
ultimi miraggi. Bisognerebe che domandassi a John McClain…Non so chi ha lavorato su
queste canzoni con Michael, non ero fisicamente presente.
D – Qual è la cosa che l’ha impressionata di più di Michael, artisticamente parlando?
R - Michael amava i suoi fans, amava la sua musica e adorava fare musica per i suoi fans.
Amava donare amore e gioia di vivere alla gente. Era la sua missione. Era molto devoto e
leale. Era una cosa che voleva fare o che doveva fare. Amava la gente dal più profondo della
sua anima. E quando faceva questa musica, la faceva per noi.
D – Qual è il suo album preferito di Michael?
R - Li amo tutti. Con Michael Jackson è impossibile avere una canzone o un album preferiti.
Comunque, quando ero bambino la mia canzone preferita era “Rock with you”. La trovavo
veramente incredibile…Sì, era sicuramente una delle mie preferite.
D – Si ricorda della sua ultima discussione con Michael?
R – Era semplicemente sulla registrazione del nuovo album e quando ha sentito le mie canzoni
mi ha detto di sbrigarmi a farle uscire il più presto possibile all’estero. Amava le mie
nuove produzioni. Fu la nostra ultima discussione. Mi ha detto “Ti amo” e così era finità.
D – Cosa intendeva dire esattamente con “all’estero” in quel momento’
R – La musica che faccio in questo momento uscirà all’estero. Seguo le istruzioni di Michael alla
lettera. Mi ha detto di prendere l’album che realizzo in questo momento e di venderlo
all’estero, ed è ciò che faccio. Sapete, sapeva fare bene gli affari, dunque seguo i suoi
consigli. Ecco, è un’informazione che vi rivelo in esclusiva: il mio album arriva
prossimamente.
D – Quando uscirà?
R – E’ previsto il rilascio del singolo nella primavera 2011. Si chiama “We are the robots”.
http://mjfrance.com/actu/index.php?post/2011/01/29/Interview-exclusive%3A-Dr.-Freeze-se-livre-%3A-Rencontrer-Michael%2C-c-%C3%A9tait-comme-rencontrer-le-capitaine-Kirk-%21/3235
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