Il regista Rob Cohen ricorda il giovane Michael
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Il regista Rob Cohen ricorda il giovane Michael
szwaby82 Inviato: 20 Nov 2010 06:58 pm
Il regista Rob Cohen ricorda il giovane Michael
Il regista Rob Cohen incontrò Michael Jackson a New York nel 1978, durante la produzione di "The Wiz."
"Era un ragazzo talmente sensibile che quando uscivamo per cenare-era un vegetariano-si scusava con ogni verdura prima di mangiarla. Ordinava verdure cotte al vapore e diceva letteralmente, "Mi dispiace Sig. Carota" e "Mi dispiace Sig. Broccolo." Era così empatico con le persone e tutti gli esseri viventi-questo è quello che realmente ricordo di più di Michael, anche più del suo modo di ballare e cantare. Quando parlavi con Michael, sentivi davvero che riusciva a provare quello che stavi provando.
Ricordo la sessione di registrazione di una sera per "Ease On Down The Road" con Quincy (Jones) che buttava giù le tracce. Michael era lì con Diana (Ross) e Diana cantava la sua parte poi era la volta di MJ, "OK, Michael inseriamo la tua parte". Michael cantò un riff tratto da "Ease On Down The Road" con quella sua voce dolce ed angelica, e gli occhi di Quincy s'illuminarono-non lo dimenticherò mai. Era come guardare un leopardo che punta una capra. Quincy era semplicemente incredulo. E da quel momento in poi quei due furono uniti, e presto proseguirono col realizzare insieme "Off The Wall" e poi "Thriller", e tutto iniziò lì in quell'istante.
Amava New York. Trovammo a lui e a La Toya un appartamento che si affacciava sulla parte occidentale di Central Park e a volte andavo a prenderlo o ad accompagnarlo e notavo sempre un sacco di cassette d'acqua Perrier.
Finalmente, chiesi, "Michael, come mai tutta st'acqua Perrier?" e lui rispose, "Mi piace farmici il bagno. Mi piacciono le bollicine." Di tanto in tanto, riuscivo a convincerlo ad uscire con me durante una sera del week-end per andare allo Studio 54 dove ci recavamo sempre con un bel gruppo di modelle. Lui scendeva in pista ed incendiava il posto. Possedeva già quei movimenti, capisci? Non li inventò semplicemente per i suoi video. Allora non li aveva perfezionati, ma faceva già le giravolte ed il moonwalk, era un piccolo Fosse, un piccolo Astaire.
Non aveva alcuna idea dell'effetto che già allora avesse sulle persone. A fine serata, tornavamo alla limousine e gli dicevo, "Michael, ti rendi conto che saresti potuto tornare a casa con questa o quell'altra ragazza? Perchè non porti nessuna di queste ragazze con te?" e lui rispondeva, "Davvero? Pensi davvero che possa piacerle?"
Il regista Rob Cohen ricorda il giovane Michael
Il regista Rob Cohen incontrò Michael Jackson a New York nel 1978, durante la produzione di "The Wiz."
"Era un ragazzo talmente sensibile che quando uscivamo per cenare-era un vegetariano-si scusava con ogni verdura prima di mangiarla. Ordinava verdure cotte al vapore e diceva letteralmente, "Mi dispiace Sig. Carota" e "Mi dispiace Sig. Broccolo." Era così empatico con le persone e tutti gli esseri viventi-questo è quello che realmente ricordo di più di Michael, anche più del suo modo di ballare e cantare. Quando parlavi con Michael, sentivi davvero che riusciva a provare quello che stavi provando.
Ricordo la sessione di registrazione di una sera per "Ease On Down The Road" con Quincy (Jones) che buttava giù le tracce. Michael era lì con Diana (Ross) e Diana cantava la sua parte poi era la volta di MJ, "OK, Michael inseriamo la tua parte". Michael cantò un riff tratto da "Ease On Down The Road" con quella sua voce dolce ed angelica, e gli occhi di Quincy s'illuminarono-non lo dimenticherò mai. Era come guardare un leopardo che punta una capra. Quincy era semplicemente incredulo. E da quel momento in poi quei due furono uniti, e presto proseguirono col realizzare insieme "Off The Wall" e poi "Thriller", e tutto iniziò lì in quell'istante.
Amava New York. Trovammo a lui e a La Toya un appartamento che si affacciava sulla parte occidentale di Central Park e a volte andavo a prenderlo o ad accompagnarlo e notavo sempre un sacco di cassette d'acqua Perrier.
Finalmente, chiesi, "Michael, come mai tutta st'acqua Perrier?" e lui rispose, "Mi piace farmici il bagno. Mi piacciono le bollicine." Di tanto in tanto, riuscivo a convincerlo ad uscire con me durante una sera del week-end per andare allo Studio 54 dove ci recavamo sempre con un bel gruppo di modelle. Lui scendeva in pista ed incendiava il posto. Possedeva già quei movimenti, capisci? Non li inventò semplicemente per i suoi video. Allora non li aveva perfezionati, ma faceva già le giravolte ed il moonwalk, era un piccolo Fosse, un piccolo Astaire.
Non aveva alcuna idea dell'effetto che già allora avesse sulle persone. A fine serata, tornavamo alla limousine e gli dicevo, "Michael, ti rendi conto che saresti potuto tornare a casa con questa o quell'altra ragazza? Perchè non porti nessuna di queste ragazze con te?" e lui rispondeva, "Davvero? Pensi davvero che possa piacerle?"
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