Rassegna Stampa sulla prima giornata di processo:27-09-2011
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Rassegna Stampa sulla prima giornata di processo:27-09-2011
szwaby82 Inviato: 28 Set 2011 09:42 am
Il Corriere della sera.
il processo durerà cinque settimane
Michael Jakson, al via al processo
Il medico Murray rischia 4 anni e si commuove davanti alle foto choc del cantante morto. MILANO- Conrad Murray scoppia in lacrime. Non ce la fa a vedere le foto di Michael Jackson in fin di vita. Al via il processo sulla morte di Jacko, avvenuta il 25 giugno 2009. Il dottor Murray è l'imputato, accusato di omicidio involontario per aver procurato un'overdose di sedativo al cantante. E ora rischia 4 anni di carcere. Lui si è sempre dichiarato innocente.
IL PROCESSO- Ma l'accusa non ci sta. «Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Jackson e il medico si erano incontrati a Las Vegas tre anni prima della morte. Ed era stato assunto a maggio 2009 per seguire Michael Jackson durante il tour «This is It» che avrebbe dovuto iniziare a luglio a Londra. L'accusa ha anche spiegato che Murray aveva prima chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro, e che i due si erano poi accordati 150 mila dollari al mese. In aula sono stati mostrati i video e le foto degli ultimi istanti di vita del cantante. Il suo corpo all'ospedale. E audio in cui la voce di Jacko è deformato dalle droghe.LA DIFESA- Ed è su questo punto su cui si arrocca la difesa del medico. Jacko abusava dei calmanti. Ed è stato «lui a procurarsi l'ovordose, facendosi un'iniezione, dopo che il medico aveva lasciato la casa, per cercare di dormire». Due versione opposte. E la giuria avrà circa cinque settimane per decidere. Poi la sentenza.
http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_27/jackson-processo-foto_9bdce4ec-e949-11e0-ba74-9c3904dbbf99.shtml
La Stampa.
Via al processo Jackson, in aula le immagini choc.
Si è aperto con il discorso preliminare dell’accusa il processo a carico del Dottor Conrad Murray, il medico accusato d’omicidio involontario per aver procurato un’overdose di sedativo a Michael Jackson, nella mattina che ha condotto la pop star alla morte, il 25 giugno 2009. Mostrando diapositive, una di Michael Jackson vivo e vitale sul palco, l’altra con la pop star nella barella, ormai privo di vita l’accusa si è chiesta: «Cosa è successo nelle 24 ore che separano queste due foto? Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Per impressionare la giuria sono state mostrate. L’accusa ha anche spiegato che Murray aveva prima chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro accanto a Jackson, e che i due si erano poi accordati 150 mila dollari al mese. Poi è stato spiegato ai giurati cos’è il Propofol, il medicinale che è stato accertato essere la causa della morte di Jackson.
http://www.italysoft.com/news/la-stampa.php
La Repubblica.
Al via il processo sulla morte di Jacko
l'accusa mostra foto shock del cadavere
La prima udienza contro il medico Conrad Murray, che secondo il procuratore è colpevole di aver dato troppe medicine al re del pop e di non aver dato l'allarme in tempo. La difesa respinge tutte le accuse. In aula i genitori del cantante e le sorelle Janet e LaToya.
NEW YORK – “Voglio che la gente dica: non ho mai visto nulla di simile”. No, Michael, nessuno ha mai visto nulla di simile. “Voglio che la gente dica: è il più grande entertainer del mondo”. Sì, Michael, sei il più grande entertainer del mondo. “Voglio che la gente dica: è fantastico, mai visto nulla di simile in tutta la mia vita”. No, Michael: mai in tutta la tua vita. Perché lo spettacolo con cui sognavi il ritorno s’è trasformato nell’incubo della tua morte.
La voce di Michael Jackson rivive nell’aula dei tribunale di Los Angeles e nessuno riesce a trattenere le lacrime. Non resiste mamma Katherine che si toglie le lenti da sole per stropicciarsi gli occhi, non resiste LaToya che le tiene la mano, non resiste Janet lì vicino a papà Joe, il capotribù che trasformò quella nidiata di figli talentosi in un inferno di successo. La voce di Michael arriva dall’iPhone del suo dottore e due anni dopo la morte è un atto d’accusa tremendo con cui la procura prova a inchiodare per sempre il medico Conrad Murray.Perché il divo che farnetica così “al dottore nelle cui mani aveva riposto la propria vita” – come dice il procuratore David Walgren – parla con la voce impastata dalle droghe. Una registrazione fatta appena sei settimane prima della morte. Proprio nei giorni in cui Michael provava lo spettacolo che a luglio avrebbe segnato a Londra il suo grande ritorno. Proprio nei giorni in cui il dottor Murray ordinava quel quantitativo industriale di profanol che Michael chiamava “il mio latte”: quel latte per riuscire a dormire chiudendo gli occhi sugli incubi che lo accompagnavano da una vita. E che l’avrebbe ucciso.
La procura gioca duro: la registrazione svelata per la prima volta è un brivido nella schiena e l’immagine mai mostrata del cadavere di Michael nel letto dell’ospedale è uno shock davanti al quale anche Murray sembra per la prima volta abbassare gli occhi.
L’accusa sta disegnando un mostro: quest’uomo ha tradito la sua missione di medico per dedicarsi al re del pop per 150mila dollari al mese. E malgrado questo l’ha lasciato solo, dando l’allarme in ritardo per restare al telefono con la cameriera, conosciuta da poco, con la quale amoreggiava.
La difesa racconta ovviamente un’altra storia. Dice Ed Chernoff che in realtà Murray stava cercando di far disintossicare Michael. Era stato il medico Arnold Klein a introdurlo a quel profanol con cui tentava di curare l’insonnia e che s’era subito trasformato in una dipendenza.
Dice sempre la difesa che Jacko quella stessa notte tra il 24 e il 25 giugno aveva preso otto bottiglie di un’altra medicina: quel lorazepam “che sarebbero bastate a stendere sei adulti”. E dice anche che fu sempre Michael a iniettarsi quella dose fatale di profanol approfittando dell’assenza del medico che era in bagno: creando quella “tempesta perfetta che lo uccise istantaneamente”.
La linea è duplice. Uno: il re del pop si è ucciso da solo. Due: il suo medico non avrebbe potuto fare nulla per difenderlo perché la morte fu istantanea. Chi avrà la meglio in questo processo in cui il medico rischia la prigione per omicidio colposo e il povero Jacko di passare alla storia come il divo più grande ma anche il più malato?
Siamo appena agli inizi. Lo spettacolo è soltanto incominciato e le sorprese arriveranno nelle prossime udienze. Quando a testimoniare verrà chiamato anche il piccolo Prince: il figlio che accorse nella stanza del papà morente. “Dobbiamo essere fantastici”, ripete adesso la voce drogata di Jacko. “Prenderò quel denaro e... Un milione... Bambini... Sarò l’ospedale più grande del mondo. L’Ospedale per bambini Michael Jackson”. E invece no, Michael: non ci sarà nessun ospedale. Soltanto un milione di lacrime e un processo: comunque vada sarà soltanto orrore e pena.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/28/news/processo_michael_jackson-22336006/
Il Corriere della sera.
il processo durerà cinque settimane
Michael Jakson, al via al processo
Il medico Murray rischia 4 anni e si commuove davanti alle foto choc del cantante morto. MILANO- Conrad Murray scoppia in lacrime. Non ce la fa a vedere le foto di Michael Jackson in fin di vita. Al via il processo sulla morte di Jacko, avvenuta il 25 giugno 2009. Il dottor Murray è l'imputato, accusato di omicidio involontario per aver procurato un'overdose di sedativo al cantante. E ora rischia 4 anni di carcere. Lui si è sempre dichiarato innocente.
IL PROCESSO- Ma l'accusa non ci sta. «Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Jackson e il medico si erano incontrati a Las Vegas tre anni prima della morte. Ed era stato assunto a maggio 2009 per seguire Michael Jackson durante il tour «This is It» che avrebbe dovuto iniziare a luglio a Londra. L'accusa ha anche spiegato che Murray aveva prima chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro, e che i due si erano poi accordati 150 mila dollari al mese. In aula sono stati mostrati i video e le foto degli ultimi istanti di vita del cantante. Il suo corpo all'ospedale. E audio in cui la voce di Jacko è deformato dalle droghe.LA DIFESA- Ed è su questo punto su cui si arrocca la difesa del medico. Jacko abusava dei calmanti. Ed è stato «lui a procurarsi l'ovordose, facendosi un'iniezione, dopo che il medico aveva lasciato la casa, per cercare di dormire». Due versione opposte. E la giuria avrà circa cinque settimane per decidere. Poi la sentenza.
http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_27/jackson-processo-foto_9bdce4ec-e949-11e0-ba74-9c3904dbbf99.shtml
La Stampa.
Via al processo Jackson, in aula le immagini choc.
Si è aperto con il discorso preliminare dell’accusa il processo a carico del Dottor Conrad Murray, il medico accusato d’omicidio involontario per aver procurato un’overdose di sedativo a Michael Jackson, nella mattina che ha condotto la pop star alla morte, il 25 giugno 2009. Mostrando diapositive, una di Michael Jackson vivo e vitale sul palco, l’altra con la pop star nella barella, ormai privo di vita l’accusa si è chiesta: «Cosa è successo nelle 24 ore che separano queste due foto? Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Per impressionare la giuria sono state mostrate. L’accusa ha anche spiegato che Murray aveva prima chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro accanto a Jackson, e che i due si erano poi accordati 150 mila dollari al mese. Poi è stato spiegato ai giurati cos’è il Propofol, il medicinale che è stato accertato essere la causa della morte di Jackson.
http://www.italysoft.com/news/la-stampa.php
La Repubblica.
Al via il processo sulla morte di Jacko
l'accusa mostra foto shock del cadavere
La prima udienza contro il medico Conrad Murray, che secondo il procuratore è colpevole di aver dato troppe medicine al re del pop e di non aver dato l'allarme in tempo. La difesa respinge tutte le accuse. In aula i genitori del cantante e le sorelle Janet e LaToya.
NEW YORK – “Voglio che la gente dica: non ho mai visto nulla di simile”. No, Michael, nessuno ha mai visto nulla di simile. “Voglio che la gente dica: è il più grande entertainer del mondo”. Sì, Michael, sei il più grande entertainer del mondo. “Voglio che la gente dica: è fantastico, mai visto nulla di simile in tutta la mia vita”. No, Michael: mai in tutta la tua vita. Perché lo spettacolo con cui sognavi il ritorno s’è trasformato nell’incubo della tua morte.
La voce di Michael Jackson rivive nell’aula dei tribunale di Los Angeles e nessuno riesce a trattenere le lacrime. Non resiste mamma Katherine che si toglie le lenti da sole per stropicciarsi gli occhi, non resiste LaToya che le tiene la mano, non resiste Janet lì vicino a papà Joe, il capotribù che trasformò quella nidiata di figli talentosi in un inferno di successo. La voce di Michael arriva dall’iPhone del suo dottore e due anni dopo la morte è un atto d’accusa tremendo con cui la procura prova a inchiodare per sempre il medico Conrad Murray.Perché il divo che farnetica così “al dottore nelle cui mani aveva riposto la propria vita” – come dice il procuratore David Walgren – parla con la voce impastata dalle droghe. Una registrazione fatta appena sei settimane prima della morte. Proprio nei giorni in cui Michael provava lo spettacolo che a luglio avrebbe segnato a Londra il suo grande ritorno. Proprio nei giorni in cui il dottor Murray ordinava quel quantitativo industriale di profanol che Michael chiamava “il mio latte”: quel latte per riuscire a dormire chiudendo gli occhi sugli incubi che lo accompagnavano da una vita. E che l’avrebbe ucciso.
La procura gioca duro: la registrazione svelata per la prima volta è un brivido nella schiena e l’immagine mai mostrata del cadavere di Michael nel letto dell’ospedale è uno shock davanti al quale anche Murray sembra per la prima volta abbassare gli occhi.
L’accusa sta disegnando un mostro: quest’uomo ha tradito la sua missione di medico per dedicarsi al re del pop per 150mila dollari al mese. E malgrado questo l’ha lasciato solo, dando l’allarme in ritardo per restare al telefono con la cameriera, conosciuta da poco, con la quale amoreggiava.
La difesa racconta ovviamente un’altra storia. Dice Ed Chernoff che in realtà Murray stava cercando di far disintossicare Michael. Era stato il medico Arnold Klein a introdurlo a quel profanol con cui tentava di curare l’insonnia e che s’era subito trasformato in una dipendenza.
Dice sempre la difesa che Jacko quella stessa notte tra il 24 e il 25 giugno aveva preso otto bottiglie di un’altra medicina: quel lorazepam “che sarebbero bastate a stendere sei adulti”. E dice anche che fu sempre Michael a iniettarsi quella dose fatale di profanol approfittando dell’assenza del medico che era in bagno: creando quella “tempesta perfetta che lo uccise istantaneamente”.
La linea è duplice. Uno: il re del pop si è ucciso da solo. Due: il suo medico non avrebbe potuto fare nulla per difenderlo perché la morte fu istantanea. Chi avrà la meglio in questo processo in cui il medico rischia la prigione per omicidio colposo e il povero Jacko di passare alla storia come il divo più grande ma anche il più malato?
Siamo appena agli inizi. Lo spettacolo è soltanto incominciato e le sorprese arriveranno nelle prossime udienze. Quando a testimoniare verrà chiamato anche il piccolo Prince: il figlio che accorse nella stanza del papà morente. “Dobbiamo essere fantastici”, ripete adesso la voce drogata di Jacko. “Prenderò quel denaro e... Un milione... Bambini... Sarò l’ospedale più grande del mondo. L’Ospedale per bambini Michael Jackson”. E invece no, Michael: non ci sarà nessun ospedale. Soltanto un milione di lacrime e un processo: comunque vada sarà soltanto orrore e pena.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/28/news/processo_michael_jackson-22336006/
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