Aneddoti su Michael
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Incontri con Michael/Meet whit Michael :: Aneddoti su Michael/Stories about Michael
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Aneddoti su Michael
L'amore
Un matrimonio economico
Il matrimonio di Michael con Lisa Marie Presley è costato solo 50 dollari:la moneta della Repubblica Dominicana,dove si sono sposati,era in effetti di valore relativamente basso rispetto al dollaro. Imbarazzato del prezzo derisorio,la star ha tenuto a versare la somma di 2000 dollari al cancelliere che li ha uniti in matrimonio.
Furfanteria
LaToya Jackson,famosa per raccontare spesso aneddoti impertinenti (e inventati),descrive nel 1992 suo fratello come un “furfante”…Citazione,estratta dal suo libro “Crescendo nella famiglia Jackson(Growing Up in the Jackson Family”:”Sarà così a forza di frequentare i tanti musicisti?Michael aveva un altro strano modo di fare,era davvero un furfante con le ragazze. Una volta eravamo in crociera e vide una ragazza molto carina,e mi disse “Hai visto che meloni?”.Poi osservò il suo vestito,e dopo mi disse ridendo:”Indovina il colore della sua coulotte”.Non ero scioccata!Sapevo che aspettarmi da quel verme( )!Ma non associate male questi aneddoti all’immagine che voi avete di mio fratello.Vi assicuro,conosco il problema. Ho ancora oggi l’impressione che esistano due Michael Jackson,molto differenti l’uno dall’altro”…
Una passione divorante per Diana Ross
Qualche anno fa,Michael confidò ad una mia amica che Diana Ross era e resterà la donna della sua vita.Un’amore platonico che,ha confessato,lo ha fatto parecchio soffrire. Ha impiegato degli anni a cancellare questa passione divorante per la cantante.In infanzia,Michael rimase affascinato da Diana Ross sia per il talento che per la bellezza.Ha alloggiato per qualche tempo a casa sua in attesa che la madre lo raggiungesse,in California,alla fine degli anni 60. Nel 1996,alla cerimonia dei World Music Awards,Diana Ross si sedette sulle sue ginocchia cantandogli questa frase della canzone “Ain’t no mountain high enough”:”Poco importa dove ti trovi,poco importa la distanza,ti basta chiamare il mio nome e sarò lì”(“Just call my name and I’ll be there” è una frase della canzone “I’ll be there" dei Jackson 5).
Non ho bisogno di persone in Harley Davidson
Il matrimonio di Michael Jackson con Debbie Rowe ha sorpreso tutto il mondo:primo,perché Debbie Rowe era agli occhi del mondo intero una perfetta sconosciuta;poi,perché lei non era assolutamente il tipo di donna accanto alla quale si “abbinavano” le celebrità:Debbie Rowe era una fan delle moto e proprietaria di una Harley Davidson…che lei era ansiosa di far vedere a suo marito. Potete così vedere Michael sedere sulla Harley della sua donna,portando ancora il trucco del suo mini-film “Ghosts”(in fase di lavorazione all’epoca):quello di un cinquantenne trasformato in mostro!Molto discreto,non è vero?
Un divorzio doloroso
La separazione da Lisa Marie aveva condotto una bella confusione nei corridoi di un ospedale americano…In effetti,all’epoca,nel Dicembre 1995,il cantante entrò in ospedale dopo un malore durante le prove di un concerto. È stata una cosa assai preoccupante per i medici che notarono che lui era disidratato e il suo ritmo cardiaco era particolarmente elevato.
Lisa Marie gli annunciò che lei lo avrebbe lasciato quando lui era nel suo letto d’ospedale. Qui,quello che lei dichiarò in un’intervista alla rivista Newsweek:”Cominciai a domandargli qualcosa(sulle ragioni del suo trasferimento in ospedale,ndr),e lui cambiava ogni giorno risposta. Mi ha detto che io ‘causavo noie’ e che ‘provocavo problemi’. Mi disse ‘Tu fai aumentare il mio ritmo cardiaco’,mi disse di tornare a casa e io gli ho detto ‘Molto bene.Vorrei partire’.”
Apparentemente,la conversazione è stata piuttosto animata poi,come dicono i testimoni presenti all’epoca,le grida di Lisa Marie provenienti dalla stanza allertarono i medici. Proprio a loro lui chiese di partire alla fine,spiegando che Michael Jackson era troppo fragile per supportare questa contrarietà. Poco tempo dopo,il 18 Gennaio 1996,Lisa Marie deporrà una domanda di divorzio.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Un matrimonio economico
Il matrimonio di Michael con Lisa Marie Presley è costato solo 50 dollari:la moneta della Repubblica Dominicana,dove si sono sposati,era in effetti di valore relativamente basso rispetto al dollaro. Imbarazzato del prezzo derisorio,la star ha tenuto a versare la somma di 2000 dollari al cancelliere che li ha uniti in matrimonio.
Furfanteria
LaToya Jackson,famosa per raccontare spesso aneddoti impertinenti (e inventati),descrive nel 1992 suo fratello come un “furfante”…Citazione,estratta dal suo libro “Crescendo nella famiglia Jackson(Growing Up in the Jackson Family”:”Sarà così a forza di frequentare i tanti musicisti?Michael aveva un altro strano modo di fare,era davvero un furfante con le ragazze. Una volta eravamo in crociera e vide una ragazza molto carina,e mi disse “Hai visto che meloni?”.Poi osservò il suo vestito,e dopo mi disse ridendo:”Indovina il colore della sua coulotte”.Non ero scioccata!Sapevo che aspettarmi da quel verme( )!Ma non associate male questi aneddoti all’immagine che voi avete di mio fratello.Vi assicuro,conosco il problema. Ho ancora oggi l’impressione che esistano due Michael Jackson,molto differenti l’uno dall’altro”…
Una passione divorante per Diana Ross
Qualche anno fa,Michael confidò ad una mia amica che Diana Ross era e resterà la donna della sua vita.Un’amore platonico che,ha confessato,lo ha fatto parecchio soffrire. Ha impiegato degli anni a cancellare questa passione divorante per la cantante.In infanzia,Michael rimase affascinato da Diana Ross sia per il talento che per la bellezza.Ha alloggiato per qualche tempo a casa sua in attesa che la madre lo raggiungesse,in California,alla fine degli anni 60. Nel 1996,alla cerimonia dei World Music Awards,Diana Ross si sedette sulle sue ginocchia cantandogli questa frase della canzone “Ain’t no mountain high enough”:”Poco importa dove ti trovi,poco importa la distanza,ti basta chiamare il mio nome e sarò lì”(“Just call my name and I’ll be there” è una frase della canzone “I’ll be there" dei Jackson 5).
Non ho bisogno di persone in Harley Davidson
Il matrimonio di Michael Jackson con Debbie Rowe ha sorpreso tutto il mondo:primo,perché Debbie Rowe era agli occhi del mondo intero una perfetta sconosciuta;poi,perché lei non era assolutamente il tipo di donna accanto alla quale si “abbinavano” le celebrità:Debbie Rowe era una fan delle moto e proprietaria di una Harley Davidson…che lei era ansiosa di far vedere a suo marito. Potete così vedere Michael sedere sulla Harley della sua donna,portando ancora il trucco del suo mini-film “Ghosts”(in fase di lavorazione all’epoca):quello di un cinquantenne trasformato in mostro!Molto discreto,non è vero?
Un divorzio doloroso
La separazione da Lisa Marie aveva condotto una bella confusione nei corridoi di un ospedale americano…In effetti,all’epoca,nel Dicembre 1995,il cantante entrò in ospedale dopo un malore durante le prove di un concerto. È stata una cosa assai preoccupante per i medici che notarono che lui era disidratato e il suo ritmo cardiaco era particolarmente elevato.
Lisa Marie gli annunciò che lei lo avrebbe lasciato quando lui era nel suo letto d’ospedale. Qui,quello che lei dichiarò in un’intervista alla rivista Newsweek:”Cominciai a domandargli qualcosa(sulle ragioni del suo trasferimento in ospedale,ndr),e lui cambiava ogni giorno risposta. Mi ha detto che io ‘causavo noie’ e che ‘provocavo problemi’. Mi disse ‘Tu fai aumentare il mio ritmo cardiaco’,mi disse di tornare a casa e io gli ho detto ‘Molto bene.Vorrei partire’.”
Apparentemente,la conversazione è stata piuttosto animata poi,come dicono i testimoni presenti all’epoca,le grida di Lisa Marie provenienti dalla stanza allertarono i medici. Proprio a loro lui chiese di partire alla fine,spiegando che Michael Jackson era troppo fragile per supportare questa contrarietà. Poco tempo dopo,il 18 Gennaio 1996,Lisa Marie deporrà una domanda di divorzio.
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Re: Aneddoti su Michael
GLI ANIMALI
Bubbles privato di soggiorno in Inghilterra
Quando Michael Jackson è arrivato in Gran Bretagna per il BAD Tour (1987),ha avuto la sgradevole sorpresa d’apprendere che per ragione delle misure dei controlli sanitari molto precise nel paese,la sua scimmia Bubbles dovrà passare tutto il suo soggiorno in una gabbia!Difficile da concepire per la star e il suo scimpanzé…il quale era ancora abituato a essere trattato come un essere umano. Bubbles portava dei vestiti,andava da solo alla toilette,mangiava a tavola con una forchetta…Il cantante,piuttosto che vederlo restare in una gabbia,ha preferito riportarlo in California. Per consolarlo,i suoi amici gli hanno offerto uno scimpanzé di peluche battezzato Cuddles(Coccole).
Le star del video "Leave Me Alone"
Sapete che,nel video di “Leave Me Alone”,non era assolutamente previsto che il boa Muscles e lo scimpanzè Bubbles apparissero?Infatti,Michael Jackson aveva posato il serpente nello studio dove doveva girare una sequenza (quella del piccolo volo aereo)…Ha generato una bella scena di panico quando i membri dell’equipe hanno incrociato la passeggiata del boa…ma il regista Jerry Kramer ha trovato l’idea piuttosto interessante e ha deciso di includerla nel video. E improvvisamente,mentre si filmava la scena,Bubbles saltò dentro la “navicella” per unirsi al suo padrone…Ah,la vita da star…
Michael Jackson e i serpenti
Nel 1984,Michael Jackson concesse un’intervista in compagnia di Quincy Jones:seduto su un divano con lui,parlò del ritmo sostenuto che esigette la registrazione dell’album Thriller,mentre accarezzava l’oramai celebre Muscles,un boa constrictor lungo molti metri.”Lo ho da quasi un anno,lo ho da giusto poco prima di Thriller.Ho sempre amato i boa constrictor,sono affascinato dai serpenti”ha spiegato Michael Jackson. “Non credo che questi tipi di serpenti possano essere pericolosi…In fondo,sì,perché possono mordere molto forte,vi potrebbero spremere”.
Oltre a questo,il cantante possiede anche un boa albino pesante 130 chili!Questo interesse per i serpenti si spiega tramite il fatto che Michael Jackson ha un punto in comune con loro:lui dichiarò negli anni 80 che la maggior parte delle persone,nel corso della loro vita,”mutano”. Lui sentiva di aver veramente sperimentato una muta,una trasformazione completa,che lo fa sentire vicino ai rettili.
Paura dei cani
Anche se Michael Jackson è famoso per il suo affetto verso gli animali,lui ha paura particolarmente dei cani,come ha dichiarato nella trasmissione televisiva “Private Home Movies”. Ha posseduto molti di questi animali nella sua infanzia e adolescenza e ha cominciato ad averne paura dopo un incidente avvenuto nella dimora dei suoi genitori. Suo fratello Randy è stato morso gravemente da un cane sotto i suoi occhi,il giovane probabilmente è rimasto traumatizzato dalla scena.
Topi
Michael Jackson,durante la sua infanzia,ha smesso di allevare dei topi dopo un avvenimento sfortunato avvenuto un po’ di tempo dopo il trasferimento della famiglia Jackson in California.”C’era nebbia,questa specie di umidità dopo la pioggia,e i serpenti uscivano da tutti gli angoli per cercare di acchiappare i topi.E io,ero tra di loro.Una notte,arrivato a casa,sono andato a guardare le gabbie:i topi si stavano divorando l’un l’altro,il padre mangiava i suoi piccoli;mi sono sentito molto male. Ho lasciato la gabbia fuori,senza badare del freddo.Gabbie che sono ancora oggi del tutto congelate."
Crisi di adolescenza
Michael Jackson ha dovuto separarsi dal suo scimpanzé Bubbles su consiglio dell’aiutante che lo aiutava a occuparsi della scimmia. Aveva recuperato Bubbles quando era ancora un bebè,salvandolo da un laboratorio di ricerca dove la piccola scimmia era l’oggetto di esperimenti. Ma nella crescita,le scimmie passano per una fase nella quale si rivoltano contro i loro “genitori”…Per Bubbles,Michael era il solo “genitore” che lui conoscesse quindi un giorno gli si è ribellato…e uno schiaffo di uno scimpanzé è doloroso!Per ragioni di sicurezza,la star non ha più potuto tenere Bubbles con lui e l’ha confinata in uno zoo.
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Bubbles privato di soggiorno in Inghilterra
Quando Michael Jackson è arrivato in Gran Bretagna per il BAD Tour (1987),ha avuto la sgradevole sorpresa d’apprendere che per ragione delle misure dei controlli sanitari molto precise nel paese,la sua scimmia Bubbles dovrà passare tutto il suo soggiorno in una gabbia!Difficile da concepire per la star e il suo scimpanzé…il quale era ancora abituato a essere trattato come un essere umano. Bubbles portava dei vestiti,andava da solo alla toilette,mangiava a tavola con una forchetta…Il cantante,piuttosto che vederlo restare in una gabbia,ha preferito riportarlo in California. Per consolarlo,i suoi amici gli hanno offerto uno scimpanzé di peluche battezzato Cuddles(Coccole).
Le star del video "Leave Me Alone"
Sapete che,nel video di “Leave Me Alone”,non era assolutamente previsto che il boa Muscles e lo scimpanzè Bubbles apparissero?Infatti,Michael Jackson aveva posato il serpente nello studio dove doveva girare una sequenza (quella del piccolo volo aereo)…Ha generato una bella scena di panico quando i membri dell’equipe hanno incrociato la passeggiata del boa…ma il regista Jerry Kramer ha trovato l’idea piuttosto interessante e ha deciso di includerla nel video. E improvvisamente,mentre si filmava la scena,Bubbles saltò dentro la “navicella” per unirsi al suo padrone…Ah,la vita da star…
Michael Jackson e i serpenti
Nel 1984,Michael Jackson concesse un’intervista in compagnia di Quincy Jones:seduto su un divano con lui,parlò del ritmo sostenuto che esigette la registrazione dell’album Thriller,mentre accarezzava l’oramai celebre Muscles,un boa constrictor lungo molti metri.”Lo ho da quasi un anno,lo ho da giusto poco prima di Thriller.Ho sempre amato i boa constrictor,sono affascinato dai serpenti”ha spiegato Michael Jackson. “Non credo che questi tipi di serpenti possano essere pericolosi…In fondo,sì,perché possono mordere molto forte,vi potrebbero spremere”.
Oltre a questo,il cantante possiede anche un boa albino pesante 130 chili!Questo interesse per i serpenti si spiega tramite il fatto che Michael Jackson ha un punto in comune con loro:lui dichiarò negli anni 80 che la maggior parte delle persone,nel corso della loro vita,”mutano”. Lui sentiva di aver veramente sperimentato una muta,una trasformazione completa,che lo fa sentire vicino ai rettili.
Paura dei cani
Anche se Michael Jackson è famoso per il suo affetto verso gli animali,lui ha paura particolarmente dei cani,come ha dichiarato nella trasmissione televisiva “Private Home Movies”. Ha posseduto molti di questi animali nella sua infanzia e adolescenza e ha cominciato ad averne paura dopo un incidente avvenuto nella dimora dei suoi genitori. Suo fratello Randy è stato morso gravemente da un cane sotto i suoi occhi,il giovane probabilmente è rimasto traumatizzato dalla scena.
Topi
Michael Jackson,durante la sua infanzia,ha smesso di allevare dei topi dopo un avvenimento sfortunato avvenuto un po’ di tempo dopo il trasferimento della famiglia Jackson in California.”C’era nebbia,questa specie di umidità dopo la pioggia,e i serpenti uscivano da tutti gli angoli per cercare di acchiappare i topi.E io,ero tra di loro.Una notte,arrivato a casa,sono andato a guardare le gabbie:i topi si stavano divorando l’un l’altro,il padre mangiava i suoi piccoli;mi sono sentito molto male. Ho lasciato la gabbia fuori,senza badare del freddo.Gabbie che sono ancora oggi del tutto congelate."
Crisi di adolescenza
Michael Jackson ha dovuto separarsi dal suo scimpanzé Bubbles su consiglio dell’aiutante che lo aiutava a occuparsi della scimmia. Aveva recuperato Bubbles quando era ancora un bebè,salvandolo da un laboratorio di ricerca dove la piccola scimmia era l’oggetto di esperimenti. Ma nella crescita,le scimmie passano per una fase nella quale si rivoltano contro i loro “genitori”…Per Bubbles,Michael era il solo “genitore” che lui conoscesse quindi un giorno gli si è ribellato…e uno schiaffo di uno scimpanzé è doloroso!Per ragioni di sicurezza,la star non ha più potuto tenere Bubbles con lui e l’ha confinata in uno zoo.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
ASPETTO
Degli orli del pantalone molto corti
“Amo accentuare il movimento. Gli occhi spesso notano ciò che è bianco. Sapete,il guanto. E i piedi,se danzate,potete mettere un punto esclamativo al vostro movimento se c’è un po’ di luce diretta su quella zona. Allora io porto le calze bianche.”(Michael Jackson)
Tutto è spiegato in questa frase. Michael Jackson ha in effetti sottolineato che l’occhio dello spettatore guarda più le zone chiare dell’abbigliamento. La striscia bianca sui lati del suo pantalone permette allo sguardo di scivolare verso i piedi,mentre le calze bianche tengono gli occhi sul livello di quelle zone. Questo permette al pubblico di portare la sua attenzione unicamente sui passi di danza e di ignorare tutto ciò che è superficiale. È anche per questa ragione che gli orli del suo pantalone sono troppo corti,ciò mette in evidenza il bianco delle calze.
Una giacca a aria condizionata
Michael Jackson può essere il solo uomo al mondo a poter mettere una giacca molto pesante addosso in piena estate…E perché?Perchè degli stilisti hanno sviluppato per lui un sistema molto innovativo di giacca a aria condizionata,gli è sufficiente attivare il sistema tirando una leva e hop!La temperatura interna della giacca si regola in funzione al clima esterno. Il capo d’abbigliamento è stato chiamato “AC-7:il Miracolo del Cristallo”(AC sta a “Aria Condizionata”) ed è composta da 275000 gemme di cristallo tagliate in otto facce,per donare l’illusione di un’aura boreale.
Il guanto di Billie Jean
Michael Bush,il costumista di Michael Jackson,ha cucito a mano ciascuno strass sulle calze e sul guanto di Billie Jean. In totale,le calze gli hanno richiesto più settimane di duro lavoro (4500 strass sono cuciti su essi);il guanto ha necessitato di 80 ore di lavoro (1083 paillettes argentate)…
I capelli che valgono oro
Nel Febbraio 1988,Michael Jackson ha chiesto al suo barbiere di utilizzare un inceneritore dopo ogni colpo ai capelli…In effetti qualcuno dopo ha recuperato i suoi riccioli e li ha rivenduti molto molto cari…Quanto per le reliquie di San Michael?Ricordate,il suo profumo da bagno è stato venduto all’asta nel 1999,per la somma,all’epoca,di 2000 franchi…senza precisare se è stato dopo o prima che lui era entrato nella vasca!
Michael Jackson e il fondotinta
Se avete guardato attentamente gli MTV Awards del 1995 (che appaiono nel DVD “HIStory On Film Volume II” di MJ,in commercio)…il cantante esegue coi suoi ballerini la coreografia di Dangerous. Tutto va bene ma prestate attenzione,circa 9 minuti e 30 dopo l’inizio,la star fa ruotare la sua testa da sinistra a destra con le sue mani. Lui ha “leggermente” esagerato col fondotinta e di colpo,ne ha le dita piene…e continua la coreografia.Subito dopo,lui si batte la coscia sinistra con la mano e lascia una bella macchia di fondotinta!
La fascia di Michael Jackson
La fascia al braccio che porta Michael Jackson è una fascia di lutto. Lui ha estratto questo tipico vestimento da tradizione molto antica nella quale gli uomini ne portavano una quando uno dei loro figli moriva (nello stesso modo in cui le donne portavano un velo a rete nero). Ha spiegato che la porterà al braccio finchè dei bambini nel mondo soffriranno e moriranno in tutto il mondo,in segno di solidarietà. All’inizio,questa fascia è stato spesso aggiunta all’abbigliamento. Oggi,è direttamente cucita sulla manica.
Collezione di spille
Michael Jackson colleziona cravatte e spille…A proposito,ha dichiarato alla fine degli anni 80 “La mia cravatta preferita ha la forma di una chitarra ma la più strana quella dov’è scritto “Associazione Americana degli Specialisti”,è fatta per il gruppo di esperti che fanno gli effetti speciali più complicati dei film,non è affatto facile averla!” Molte delle sue spille portano le sue iniziali.Nel 1996 ne ha offerta una al suo amico e vecchio collega Quincy Jones.
L'uomo che faceva compere con una maschera da sci
Nel febbraio 2004, Michael Jackson si è concesso qualche giorno di vacanza in montagna con i suoi figli ad Aspen, in colorado. Passava la maggior parte del suo tempo passeggiando, completametne vestito con una tuta da sci, portando un cappuccio e degli occhiali da sci. Un giorno, faceva compere vestito in quel modo quando un impiegato del supermercato, preoccupato di vederlo girare così nelle corsie, chiamò la polizia locale. Non fu arrestato, ma gli chiesero semplicemente di rivelare la sua identità. "La macchina della polizia si è accostata di fianco e gli hanno solo chiesto di mostrare il suo viso, tutto qui" a dichiarato Raymone Bain, portavoce, in merio a questo fatto.
L'incidente delle mutande
Sam L. Parity, impiegato in uno studio americano nell'epoca in cui Michael Jackson registrava l'album Dangerous, a raccontato che il cantante un giorno gli aveva chiesto di andargli a comprere delle mutande da J.C. Penney perchè era a corto di sottoabiti.. Spiega sul suo blog: "All'inizio mi ha solo detto che voleva dei sottoabiti. Quando gli ho chiesto che tipo di sotto abiti, lui ha semplicemente ripetuto "Dei sotto abiti"! Gli ho detto che non ero sua madre, che non sapevo cosa prendere, si è messo a ridere e mi ha detto: "delle Hanes, taglia 30, per favore" (nota: taglia 30 = taglia 38 in Europa). Avevo praticamente varcato la porta quando improvvisamente, è accorso gridando " Prendi piuttosto la 32, non voglio starci troppo stretto dentro"!.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Degli orli del pantalone molto corti
“Amo accentuare il movimento. Gli occhi spesso notano ciò che è bianco. Sapete,il guanto. E i piedi,se danzate,potete mettere un punto esclamativo al vostro movimento se c’è un po’ di luce diretta su quella zona. Allora io porto le calze bianche.”(Michael Jackson)
Tutto è spiegato in questa frase. Michael Jackson ha in effetti sottolineato che l’occhio dello spettatore guarda più le zone chiare dell’abbigliamento. La striscia bianca sui lati del suo pantalone permette allo sguardo di scivolare verso i piedi,mentre le calze bianche tengono gli occhi sul livello di quelle zone. Questo permette al pubblico di portare la sua attenzione unicamente sui passi di danza e di ignorare tutto ciò che è superficiale. È anche per questa ragione che gli orli del suo pantalone sono troppo corti,ciò mette in evidenza il bianco delle calze.
Una giacca a aria condizionata
Michael Jackson può essere il solo uomo al mondo a poter mettere una giacca molto pesante addosso in piena estate…E perché?Perchè degli stilisti hanno sviluppato per lui un sistema molto innovativo di giacca a aria condizionata,gli è sufficiente attivare il sistema tirando una leva e hop!La temperatura interna della giacca si regola in funzione al clima esterno. Il capo d’abbigliamento è stato chiamato “AC-7:il Miracolo del Cristallo”(AC sta a “Aria Condizionata”) ed è composta da 275000 gemme di cristallo tagliate in otto facce,per donare l’illusione di un’aura boreale.
Il guanto di Billie Jean
Michael Bush,il costumista di Michael Jackson,ha cucito a mano ciascuno strass sulle calze e sul guanto di Billie Jean. In totale,le calze gli hanno richiesto più settimane di duro lavoro (4500 strass sono cuciti su essi);il guanto ha necessitato di 80 ore di lavoro (1083 paillettes argentate)…
I capelli che valgono oro
Nel Febbraio 1988,Michael Jackson ha chiesto al suo barbiere di utilizzare un inceneritore dopo ogni colpo ai capelli…In effetti qualcuno dopo ha recuperato i suoi riccioli e li ha rivenduti molto molto cari…Quanto per le reliquie di San Michael?Ricordate,il suo profumo da bagno è stato venduto all’asta nel 1999,per la somma,all’epoca,di 2000 franchi…senza precisare se è stato dopo o prima che lui era entrato nella vasca!
Michael Jackson e il fondotinta
Se avete guardato attentamente gli MTV Awards del 1995 (che appaiono nel DVD “HIStory On Film Volume II” di MJ,in commercio)…il cantante esegue coi suoi ballerini la coreografia di Dangerous. Tutto va bene ma prestate attenzione,circa 9 minuti e 30 dopo l’inizio,la star fa ruotare la sua testa da sinistra a destra con le sue mani. Lui ha “leggermente” esagerato col fondotinta e di colpo,ne ha le dita piene…e continua la coreografia.Subito dopo,lui si batte la coscia sinistra con la mano e lascia una bella macchia di fondotinta!
La fascia di Michael Jackson
La fascia al braccio che porta Michael Jackson è una fascia di lutto. Lui ha estratto questo tipico vestimento da tradizione molto antica nella quale gli uomini ne portavano una quando uno dei loro figli moriva (nello stesso modo in cui le donne portavano un velo a rete nero). Ha spiegato che la porterà al braccio finchè dei bambini nel mondo soffriranno e moriranno in tutto il mondo,in segno di solidarietà. All’inizio,questa fascia è stato spesso aggiunta all’abbigliamento. Oggi,è direttamente cucita sulla manica.
Collezione di spille
Michael Jackson colleziona cravatte e spille…A proposito,ha dichiarato alla fine degli anni 80 “La mia cravatta preferita ha la forma di una chitarra ma la più strana quella dov’è scritto “Associazione Americana degli Specialisti”,è fatta per il gruppo di esperti che fanno gli effetti speciali più complicati dei film,non è affatto facile averla!” Molte delle sue spille portano le sue iniziali.Nel 1996 ne ha offerta una al suo amico e vecchio collega Quincy Jones.
L'uomo che faceva compere con una maschera da sci
Nel febbraio 2004, Michael Jackson si è concesso qualche giorno di vacanza in montagna con i suoi figli ad Aspen, in colorado. Passava la maggior parte del suo tempo passeggiando, completametne vestito con una tuta da sci, portando un cappuccio e degli occhiali da sci. Un giorno, faceva compere vestito in quel modo quando un impiegato del supermercato, preoccupato di vederlo girare così nelle corsie, chiamò la polizia locale. Non fu arrestato, ma gli chiesero semplicemente di rivelare la sua identità. "La macchina della polizia si è accostata di fianco e gli hanno solo chiesto di mostrare il suo viso, tutto qui" a dichiarato Raymone Bain, portavoce, in merio a questo fatto.
L'incidente delle mutande
Sam L. Parity, impiegato in uno studio americano nell'epoca in cui Michael Jackson registrava l'album Dangerous, a raccontato che il cantante un giorno gli aveva chiesto di andargli a comprere delle mutande da J.C. Penney perchè era a corto di sottoabiti.. Spiega sul suo blog: "All'inizio mi ha solo detto che voleva dei sottoabiti. Quando gli ho chiesto che tipo di sotto abiti, lui ha semplicemente ripetuto "Dei sotto abiti"! Gli ho detto che non ero sua madre, che non sapevo cosa prendere, si è messo a ridere e mi ha detto: "delle Hanes, taglia 30, per favore" (nota: taglia 30 = taglia 38 in Europa). Avevo praticamente varcato la porta quando improvvisamente, è accorso gridando " Prendi piuttosto la 32, non voglio starci troppo stretto dentro"!.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
CENTRI DI INTERESSE
L’arte
Michael Jackson si interessa ad una moltitudine di argomenti e particolarmente a tutto quello che riguarda l’arte. Apprezza molto la pittura (soprattutto Michelangelo) ed è lui stesso un buon disegnatore. Ama la musica classica (Tchaikovski, Rachmaninov..) il cinema (da questo punto di vista i suoi gusti sono molto vari, vanno dai cartoni animati ai film horror, tuttavia con un interesse particolare per Charlie Chaplin). Acquista molti oggetti d’arte di tutti i tipi (esempio: urne funerarie, quadri, vasi, sculture..)
Lo sport
Per quanto riguarda lo sport, Michael Jackson in genere non fa esercizi fisici all’infuori della danza. I soli sport che apprezza sono le arti marziali “perché assomigliano alla danza”. Altrimenti, apprezza il paracadute ascensionale. Il cantante è un ottimo nuotatore, ma sfortunatamente, a causa della sua malattia della pelle, gli è completamente vietato esporsi al sole, dunque non può più nuotare all’esterno, a meno che non si protegga integralmente con una protezione impermeabile.
Autori preferiti
Michael Jackson è un lettore vorace: a Neverland, possiede non meno di un milione di opere, alcune sono esposte in una biblioteca gigante, altre conservate in un posto riservato. Tra gli autori che dice di apprezzare:
- Washington Ring (19° secolo, americano, autore di racconti di fantasia)
- O. Henri (19° secolo, americano, autore di novelle umoristiche)
- Carl Sandburg (20° secolo, americano, poeta ispirato dall’urbanesimo e dall’industrializzazione)
- Somerset Maugham (20° secolo, britannico, autore di romanzi e opere teatrali inspirate all’altra società inglese e i paesi esotici.
- Ernest Hemingway (20° secolo, americano, romanziere, scrittore di novelle e poeta, mette l’accento sul lutto tra l’uomo e il mondo)
- Dr Wayne Dyer (americano, incita i suoi lettori a pensare positivamente, insiste sul ruolo della volontà)
James Matthew Barrie (20° secolo, britannico, a creato il personaggio di Peter Pan che gli ha inspirato dei romanzi e una commedia. Walt Disney trarrà dalle sue opere il suo cartone animato “Peter Pan” nel 1953)
- Mark Twain (19° secolo, americano, umorista e scrittore, fa scoprire l’America, i suoi paesaggi e le sue tradizioni attraverso bambini come Tom Sawyer o Huckleberry Finn)
- Walt Whitman (19° secolo, americano, poeta che elogia la sensualità e la libertà utilizzando un vocabolario popolare)
Michael Jackson a Disneyland Paris - Autista di carri
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
A proposito della voce che dice che ha già guidato dei carri da parate, confermo che questo è stato vero almeno una volta: era Elliot de la Main Electrical Parade! Ma bisogna sapere che non era da solo dentro! C’è posto per parecchie persone dentro.. E’ impressionante quello che si può fare a Disney se si hanno abbastanza soldi..
Michael Jackson a Disneyland Paris - In tutta discrezione
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Riguardo al fatto che Michael Jackson si sposta per i Backstage, questo si spiega: stranamente, non era venuto per la pre-apertura del parco, dove noi abbiamo visto sfilare, per tre giorni tutto il fior fiore dei personaggi del pianeta sotto i nostri occhi stupiti. No, è sbarcato alcuni mesi dopo, sicuramente persuaso di essere sconosciuto in Fracia, perché passeggiava in pieno giorno, con il suo vestito rosso e dorato, così poco vistoso e riconoscibile. Ovviamente, è stato circondato da una trentina di guardie del corpo e altrettanti manager Disney, ma questo non ha assolutamente impedito la confusione! Per darvi un’idea, gli ci è voluta mezz’ora per passare dall’uscita di Pinocchio a Peter Pan.
Ha voluto fare Orbitron, ma dopo nove rotazioni in aria, alla vista di tutti, c’era talmente tanta gente intorno alla giostra che la sicurezza ha quasi dovuto chiamare un elicottero per uscire da la!
Dopo poco, quando è arrivato a Star Tours, tutto il suo corteo era sfinito. Ci è stato stato chiesto di bloccare i curiosi in fondo al gruppo ( vale a dire in fondo alla fila di attesa), il tempo di metterlo nella cabina 6. Poi, alla fine del giro, eravamo tre membri del cast per fare blocco nel corridoio di uscita perché l agente andasse nella direzione giusta.. Vale a dire dalla parte opposta di Michael!! Dopo la sua visita alla VIP room, la sala privata dove si possono veder funzionare i simulatori, le sue guardie del corpo si sono premurate di farlo uscire dal backstage. La, in fondo alle scale alla fine del corridoio, lo aspettava una grossa macchina dove avrebbe potuto finalmente respirare. Ma il volo della cabina 2 stava per finire e molte persone avevano avuto il tempo di vederlo!
Facevamo una fatica incredibile per controllarli, uno dei miei colleghi gli diceva che era un sosia.. A corto di idee, ho inventato anche io una grossa bugia! Gli dicevo che era il proseguo 3D di Captain EO che era stato esteso al resto del parco.. Dopo poco, dicevo qualsiasi cosa per guadagnare tempo.. E con mia grande sorpresa, alcuni mi hanno creduto! Finalmente, se ne sono andati e il corridoio si è vuotato. Per curiosità, siamo andati a vedere la porta del Backstage per vedere se era riuscito ad andare.. E la nostra sorpresa fu grande nel vedere la macchina presa d’assalto dai membri del cast!! Erano una quindicina coricati sulla macchina gridando a pieni polmoni!! ..con grande dispiacere dei nostri manager!! La vergogna!!
Adesso capirete perché non viene più durante le ore di apertura (o si maschera). Visita il parco quando è chiuso, quando si vuota. Dice un po’ prima dove vuole andare e un piccolo gruppo di membri del cast si affrettando ad andare a riaprire l’attrazione o il negozio.
Michael Jackson a Disneyland Paris - Il lanciatore di cuscini
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Nel 1999, i suoi fan hanno saputo che era La. Circa 200 di loro hanno pagato un biglietto, giusto per potersi mettere sotto le finestre del Disneyland, con delle banderuole e degli striscioni dichiaranti il loro amore. Cantavano in coro le sue canzoni, sperando di attirare la sua attenzione, di intravederlo. All’epoca, guidavo le macchine di Main street e li sentivamo fino all’emporium! I curiosi mi chiedevano cosa succedeva, e questa volta, non avevo l’ordine di fermarli, e allora ho preso gusto a incitare l’ingrandimento della massa di fan.
Durante una pausa, io stesso ero stato a vedere. Era bello vederli così unito, cantando tutti insieme in un’armonia fraterna, condividendo la speranza di vederlo, fosse anche solo una mano con un guanto bianco. Una delle mie college e amiche, Maria Isabelle, aveva il compito di sorvegliare quella zona. Mi ha raccontato che improvvisamente, Michael aveva lanciato dalla sua finestra, un cuscino dove aveva scritto “I LOVE YOU”. Ha visto 200 persone gettarsi la sotto, strappandolo in una carneficina degna dei giochi dell’antica roma, e battersi per le piume che volavano ovunque! Addio l’amore e le canzoni, ciascuno viveva per se. Aspettando, Maria si preoccupava un po’ di vedere la sua zona così devastata.. Aveva torto, cinque minuti più tardi, c’erano alcuni lividi, alcune bandiere erano state strappate, ma tutte le piume erano sparite!! Dall’alto, Michael doveva divertirsi molto! Si diverte come può povero ragazzo!
Michael Jackson a Disneyland Paris - Pistole ad acqua
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Mi ricordo che giocava con delle pistole ad acqua fluorescenti in plastica nella sua camera.. E le aveva dimenticato prima di partire. Dovevamo trovargli una scatola per inviarle nuovamente negli Stati Uniti.. Non so se poi questo è stato fatto davvero.
Michael Jackson a Disneyland Paris - Prove
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Michael ha utilizzato le sale di prova di Disneyland nel 1997. E’ restato numerose settimane a Disneyland Paris per fare le prove da Marzo ad Aprile 1997 dell’HISTORY TOUR (dunque le prove della seconda parte dell’History Tour). Mi ricordo anche che quando ha lasciato la sua camera del Disneyland Hotel per venire al Georges V (Four Seasons adesso), travestito. Le persone che si occupavano di Michael avevano vestiti della sua tournée. A quel tempo non utilizzava più la Sleeping Beauty Suite, ma un’altra. Siccome erano i cinque anni di Disney, credo che il PDG di Disney, (l’altro Michael) occupava la suite presidenziale.
(Nota: il PDG di Disney si chiama Michael Eisner)
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
L’arte
Michael Jackson si interessa ad una moltitudine di argomenti e particolarmente a tutto quello che riguarda l’arte. Apprezza molto la pittura (soprattutto Michelangelo) ed è lui stesso un buon disegnatore. Ama la musica classica (Tchaikovski, Rachmaninov..) il cinema (da questo punto di vista i suoi gusti sono molto vari, vanno dai cartoni animati ai film horror, tuttavia con un interesse particolare per Charlie Chaplin). Acquista molti oggetti d’arte di tutti i tipi (esempio: urne funerarie, quadri, vasi, sculture..)
Lo sport
Per quanto riguarda lo sport, Michael Jackson in genere non fa esercizi fisici all’infuori della danza. I soli sport che apprezza sono le arti marziali “perché assomigliano alla danza”. Altrimenti, apprezza il paracadute ascensionale. Il cantante è un ottimo nuotatore, ma sfortunatamente, a causa della sua malattia della pelle, gli è completamente vietato esporsi al sole, dunque non può più nuotare all’esterno, a meno che non si protegga integralmente con una protezione impermeabile.
Autori preferiti
Michael Jackson è un lettore vorace: a Neverland, possiede non meno di un milione di opere, alcune sono esposte in una biblioteca gigante, altre conservate in un posto riservato. Tra gli autori che dice di apprezzare:
- Washington Ring (19° secolo, americano, autore di racconti di fantasia)
- O. Henri (19° secolo, americano, autore di novelle umoristiche)
- Carl Sandburg (20° secolo, americano, poeta ispirato dall’urbanesimo e dall’industrializzazione)
- Somerset Maugham (20° secolo, britannico, autore di romanzi e opere teatrali inspirate all’altra società inglese e i paesi esotici.
- Ernest Hemingway (20° secolo, americano, romanziere, scrittore di novelle e poeta, mette l’accento sul lutto tra l’uomo e il mondo)
- Dr Wayne Dyer (americano, incita i suoi lettori a pensare positivamente, insiste sul ruolo della volontà)
James Matthew Barrie (20° secolo, britannico, a creato il personaggio di Peter Pan che gli ha inspirato dei romanzi e una commedia. Walt Disney trarrà dalle sue opere il suo cartone animato “Peter Pan” nel 1953)
- Mark Twain (19° secolo, americano, umorista e scrittore, fa scoprire l’America, i suoi paesaggi e le sue tradizioni attraverso bambini come Tom Sawyer o Huckleberry Finn)
- Walt Whitman (19° secolo, americano, poeta che elogia la sensualità e la libertà utilizzando un vocabolario popolare)
Michael Jackson a Disneyland Paris - Autista di carri
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
A proposito della voce che dice che ha già guidato dei carri da parate, confermo che questo è stato vero almeno una volta: era Elliot de la Main Electrical Parade! Ma bisogna sapere che non era da solo dentro! C’è posto per parecchie persone dentro.. E’ impressionante quello che si può fare a Disney se si hanno abbastanza soldi..
Michael Jackson a Disneyland Paris - In tutta discrezione
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Riguardo al fatto che Michael Jackson si sposta per i Backstage, questo si spiega: stranamente, non era venuto per la pre-apertura del parco, dove noi abbiamo visto sfilare, per tre giorni tutto il fior fiore dei personaggi del pianeta sotto i nostri occhi stupiti. No, è sbarcato alcuni mesi dopo, sicuramente persuaso di essere sconosciuto in Fracia, perché passeggiava in pieno giorno, con il suo vestito rosso e dorato, così poco vistoso e riconoscibile. Ovviamente, è stato circondato da una trentina di guardie del corpo e altrettanti manager Disney, ma questo non ha assolutamente impedito la confusione! Per darvi un’idea, gli ci è voluta mezz’ora per passare dall’uscita di Pinocchio a Peter Pan.
Ha voluto fare Orbitron, ma dopo nove rotazioni in aria, alla vista di tutti, c’era talmente tanta gente intorno alla giostra che la sicurezza ha quasi dovuto chiamare un elicottero per uscire da la!
Dopo poco, quando è arrivato a Star Tours, tutto il suo corteo era sfinito. Ci è stato stato chiesto di bloccare i curiosi in fondo al gruppo ( vale a dire in fondo alla fila di attesa), il tempo di metterlo nella cabina 6. Poi, alla fine del giro, eravamo tre membri del cast per fare blocco nel corridoio di uscita perché l agente andasse nella direzione giusta.. Vale a dire dalla parte opposta di Michael!! Dopo la sua visita alla VIP room, la sala privata dove si possono veder funzionare i simulatori, le sue guardie del corpo si sono premurate di farlo uscire dal backstage. La, in fondo alle scale alla fine del corridoio, lo aspettava una grossa macchina dove avrebbe potuto finalmente respirare. Ma il volo della cabina 2 stava per finire e molte persone avevano avuto il tempo di vederlo!
Facevamo una fatica incredibile per controllarli, uno dei miei colleghi gli diceva che era un sosia.. A corto di idee, ho inventato anche io una grossa bugia! Gli dicevo che era il proseguo 3D di Captain EO che era stato esteso al resto del parco.. Dopo poco, dicevo qualsiasi cosa per guadagnare tempo.. E con mia grande sorpresa, alcuni mi hanno creduto! Finalmente, se ne sono andati e il corridoio si è vuotato. Per curiosità, siamo andati a vedere la porta del Backstage per vedere se era riuscito ad andare.. E la nostra sorpresa fu grande nel vedere la macchina presa d’assalto dai membri del cast!! Erano una quindicina coricati sulla macchina gridando a pieni polmoni!! ..con grande dispiacere dei nostri manager!! La vergogna!!
Adesso capirete perché non viene più durante le ore di apertura (o si maschera). Visita il parco quando è chiuso, quando si vuota. Dice un po’ prima dove vuole andare e un piccolo gruppo di membri del cast si affrettando ad andare a riaprire l’attrazione o il negozio.
Michael Jackson a Disneyland Paris - Il lanciatore di cuscini
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Nel 1999, i suoi fan hanno saputo che era La. Circa 200 di loro hanno pagato un biglietto, giusto per potersi mettere sotto le finestre del Disneyland, con delle banderuole e degli striscioni dichiaranti il loro amore. Cantavano in coro le sue canzoni, sperando di attirare la sua attenzione, di intravederlo. All’epoca, guidavo le macchine di Main street e li sentivamo fino all’emporium! I curiosi mi chiedevano cosa succedeva, e questa volta, non avevo l’ordine di fermarli, e allora ho preso gusto a incitare l’ingrandimento della massa di fan.
Durante una pausa, io stesso ero stato a vedere. Era bello vederli così unito, cantando tutti insieme in un’armonia fraterna, condividendo la speranza di vederlo, fosse anche solo una mano con un guanto bianco. Una delle mie college e amiche, Maria Isabelle, aveva il compito di sorvegliare quella zona. Mi ha raccontato che improvvisamente, Michael aveva lanciato dalla sua finestra, un cuscino dove aveva scritto “I LOVE YOU”. Ha visto 200 persone gettarsi la sotto, strappandolo in una carneficina degna dei giochi dell’antica roma, e battersi per le piume che volavano ovunque! Addio l’amore e le canzoni, ciascuno viveva per se. Aspettando, Maria si preoccupava un po’ di vedere la sua zona così devastata.. Aveva torto, cinque minuti più tardi, c’erano alcuni lividi, alcune bandiere erano state strappate, ma tutte le piume erano sparite!! Dall’alto, Michael doveva divertirsi molto! Si diverte come può povero ragazzo!
Michael Jackson a Disneyland Paris - Pistole ad acqua
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Mi ricordo che giocava con delle pistole ad acqua fluorescenti in plastica nella sua camera.. E le aveva dimenticato prima di partire. Dovevamo trovargli una scatola per inviarle nuovamente negli Stati Uniti.. Non so se poi questo è stato fatto davvero.
Michael Jackson a Disneyland Paris - Prove
Ogni aneddoto raccontato su Disneyland Paris è stato raccontato da un impiegato di Disneyland Paris e trascritto nella sua versione originale
Michael ha utilizzato le sale di prova di Disneyland nel 1997. E’ restato numerose settimane a Disneyland Paris per fare le prove da Marzo ad Aprile 1997 dell’HISTORY TOUR (dunque le prove della seconda parte dell’History Tour). Mi ricordo anche che quando ha lasciato la sua camera del Disneyland Hotel per venire al Georges V (Four Seasons adesso), travestito. Le persone che si occupavano di Michael avevano vestiti della sua tournée. A quel tempo non utilizzava più la Sleeping Beauty Suite, ma un’altra. Siccome erano i cinque anni di Disney, credo che il PDG di Disney, (l’altro Michael) occupava la suite presidenziale.
(Nota: il PDG di Disney si chiama Michael Eisner)
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
VARI
Michael la faina
Nella sua autobiografia, Katherine Jackson (la mamma di Michael Jackson) evoca un piccolo difetto di suo figlio: spiega che adora curiosare dappertutto, guardare quello che le persone hanno nei loro mobili. Un giorno, mentre si trovavano da suo fratello Randy, il ragazzo, conformemente alle sue abitudini, cominciò ad aprire i cassetti per guardare cosa ci teneva suo fratello. In uno dei cassetti, Randy aveva lasciato un piccolo biglietto: “Michael, non venire a ficcare la tua testa di faina qui!” Katherine Jackson, che riporta l’aneddoto, racconta che suo figlio venne preso da un terribile attacco di ridarola..
Michael Jackson - un americano a Parigi
Durante la tournée History 1997, dopo ogni concerto dell’estate 1997, Michael Jackson tornava tutti i giorni a Parigi. Abitava in un appartamento privato sugli Champs-Elysées. La sua sicurezza era gestita da John alias “Albator” e Frank, due persone della sicurezza di Disneyland Paris.
L’origine del soprannome Bambi
Questo soprannome è apparso nel 1983. Con il successo di Thriller, i giornali parlavano sempre di più di Michael Jackson e dovevano evitare di ripetere il suo nome troppe volte nello stesso articoli. La stampa ha dunque inventato dei soprannomi. Alcuni gli erano sfavorevili, come “Wacko Jacko” (Jacko lo strambo), “il mutante”, “la mummia”.. Altri erano più simpatici: Peter Pan, Bambi..
Bambi è un simbolo d’innocenza, di dolcezza, di grazia e è un personaggio di Walt Disney. Questo corrisponde all’immagine che Michael Jackson voleva dare di lui al mondo in cui viveva.
Un po’ di umorismo nero
Buenos Aires, Argentina, 9 Ottobre 1993. Michael Jackson è accusato di pedofilia nei confronti di un ragazzo di 13 anni, Jordan Chandler. E’ nel ben mezzo della bufera, e offrirà un bello spunto ai giornalisti. La villa che ha affittato in stile hotel è assaltata dai fan e dalla stampa. Alla fine, la star socchiude le persiane e, col sorriso sulle labbra, resta alcune decine di secondi con le braccia tese, un giornale in mano. Quale? “Child”, un famoso giornale americano sull’infanzia. Titolo? “46 giochi divertenti che potete fare con il vostro bambino”. Come si dice, umorismo nero!
I Michael Jackson
Un’inchiesta realizzata nel 1984 a mostrato che dalla creazione degli Stati Uniti, 600.000 persone hanno portato il nome “Michael Jackson”. Non tutti hanno lasciato la stessa traccia nella storia. Un celebre omonimo era specialista della birra..
Un altro omonimo del King of Pop ha testimoniato al suo quotidiano: un giovane americano di 25 anni, vice responsabile di un garage in una piccola cittadina nell’interno dell’Ohio. Ci ha spiegato che il suo nome gli ha causato a volte alcune problemi e ha raccontato una piccola disavventura amorosa: la sua ragazza un giorno ha prenotato un tavolo al ristorante e, volendo creare un effetto sorpresa, a effettuato questa prenotazione a nome di “Michael Jackson”. Naturalmente, il proprietario del ristorante ha manifestato un certo interesse e, quando arrivarono al ristorante, la ragazza andò a comunicare al bancone che “Michael Jackson è arrivato”. Il proprietario e molti camerieri si presentarono per riservargli un’accoglienza trionfale.. E ebbero una grossa delusione quando si accorsero che il Michael Jackson non era quello che si aspettavano. Non si può evitare di pensare alle parole di Michael Jackson (La star):
“E’ difficile essere nella mia posizione. Cerco di vivere come gli altri. Ma sono loro che mi vedono come una persona diversa. Non mi parlano come farebbero con il loro vicino. Quando vedono che sono Michael Jackson cambiano l’atteggiamento (Michael Jackson, 1980)
Celebri risate a crepapelle
- Negli anni 90, Michael Jackson accorda un’intervista alla televisione giapponese, il giornalista l’intervista in giapponese e una persona traduce. Apparentemente, il cantante trova qualche difficoltà a concentrarsi perché ci sono altre persone nella stanza dove si svolge l’intervista. Si agita un po’, scherza timidamente.. E di colpo, un cellulare si è mette a suonare. Esce dal suo letargo e canticchia “Diling diling diling diling! What is it?” (imitando il suono del telefono con una sorprendente serietà). Poi inizia a ridere, prima timidamente, poi senza riuscire a contenere il suo attacco di ridarola. Appena il giornalista cerca di rimanere calmo, lui ricomincia a ridere. I minuti passano ed è consapevole che deve calmarsi per riuscire a rispondere alla domanda posta. Quando sente che sta per rimettersi a ridere, cerca di impedirselo.. E questo dona alla sua risata una tonalità molto.. Esilarante.
- Nel 2003, Michael Jackson registra un piccolo messaggio di ringraziamento per un trofeo che ha ricevuto. E’ filmanto davanti al camino, nel suo ranch di Neverland ed è visibilmente a disagio. Nemmeno un sorriso, una voce un po’ triste e improvvisamente, sorride un po’ e dice “scusatemi, credo di avere il singhiozzo”. Poi continua i suoi ringraziamenti.. E alla fine del messaggio, dice con un tono molto triste ed imbarazzato “Arrivederci e scusate per il singhiozzo” scatenando le risate tra il pubblico dove si svolge la cerimonia (e dove il suo messaggio è stato trasmesso).
Incidente della cerniera
Michael Jackosn era sul palco durante il Bad tour, entra, molto deciso e inizia a cantare Another part of Me. “We’re takin’ over, we have the truth. This is the mission to see it through. Don’t point your finger, not dangerous..” e improvvisamente, un musicista gli fa segno di abbassare gli occhi. Non avete, signore, dimenticato un dettaglio? Per esempio.. Di chiudere la vostra cerniera? Ne uno, ne due, il sorriso sulle labbra, si gira spalle al pubblico e, fingendo di ballare, corregge “discretamente” questo piccolo problema di abbigliamento.
Rumori
Michael Jackson è un rumorista senza pari, è celebre per la sua Human Beat Boz (imitazione delle percussioni con la bocca).. Ma sa anche imitare molte altre cose!! L’intervista più ricca di rumori è senza alcun dubbio quella di Barbara Walters nel 1997.. E quella di Martin Bashir nel 2003. Nell’ordine: rumore di una lampada che si rompe, di una macchina che frena, del flash delle macchine fotografiche, senza contare le onomatopee “Youhou”, “Abou abou” e la musica dei pub “Géant Vert” e molti altri..
La musica, si, la musica
Se i fan, loro, conoscono spesso tutte le parole delle canzoni a memoria, non è il caso di Michael Jackson. In effetti, compone tantissime canzoni. Prendiamo un esempio concreto: se doveva cantare la canzone “Ghosts” sul palco.. Quella del 1997, è dell’album Blood on the dance floor. Dopo, c’è stato l’album Invincible e per i fan, non sono che 16 canzoni di più da imparare.. Ma per quanto riguarda Michael Jackson, a comporto per Invincible più di 120 canzoni.. Dunque nella sua memoria, “Ghosts” è già moooolto lontana.
Alla fine, questo genere di cose, possono dare luogo ad alcune dimenticanze. Tra le più celebri, rientra la dimenticanza di Dirty Diana durante il BAD Tour di Yokohama, parole sostituite con “Hey baby do Chat you want, I’ll be Word night lonini, I’ll be the finanana, I don’t care wanounai, nanyenanye tou fa, I’ll be you nanani, je na ne ni nou haaaa” (il cantante si ricordava dei suoi che doveva fare ma non delle parole esatte). Quello di Beat It.. Per il quale Michael Jackson ha trovato una soluzione semplice: siccome aveva dimenticato le parole del 2° verso, ha cantato due volte il primo..
Infine, il 21 Ottobre 2001, ha partecipato ad un concerto speciale in favore delle vittime degli attentati dell’11 settembre (United we stand: what more can I give). E’ nel pieno del pezzo Man in the Mirror quando di colpo, si interrompe e si scusa: “Scusate ma.. Qualcuno potrebbe portarmi le parole della canzone? E’ talmente tanto tempo che non la canto che non me la ricordo più”.
Million Dollar Walker
Michael Jackson detiene un record molto strano: quello del prezzo più alto mai pagato per vedere una persona camminare. 350 dollari per circa quattro minuti. Un abitante di Santa Maria possedeva una casa con vista sul tribunale dove era stato processato per le sue accuse di pedofilia reclamava questa somma ad ogni fan o giornalista che voleva affittare il tetto di casa sua per vedere bene le entrate e le uscite del cantante dal tribunale.. Erano circa 2 minuti per entrare, 2 minuti per uscire ogni giorno. Per informazione, sappiate anche che l’uomo affittava la finestra del suo salotto e del suo garage.
Facendo confusione
Interrogato sullo stato di salute di Michael Jackson, il suo portavoce Raymone Bain a risposto: “Michael Jackson is fan” (Michael Jackson è fan).. Invece di “Michael Jackson is fine” (Michael Jackson sta bene). Come si dice, deformazione professionale!
Schiaffeggiato da una cameriera
David Gest, amico di lunga data di Michael Jackson, a raccontato l’aneddoto seguente, una dolorosa uscita al ristorante all’epoca in cui il cantante era ancora adolescente!
“Un giorno, siamo andati tutti insieme a mangiare dei pancakes [Nota: lui e i suoi amici, tra i quali molti Jacksons]. Stavamo scherzando quando siamo entrati nel ristorante. La cameriera non aveva nessuna idea di chi fossimo, compreso Michael. Allora ci siamo seduti, doveva essere l’una del mattino e lei ci ha chiesto “Che cosa vi porto?”. Ho risposto dicendo una parola che non voleva dire niente. Michael ha iniziato a scherzare. Lei gli ha datto un grande schiaffo dicendo: “Non ti prendere gioco di lui, viene da un paese straniero! Probabilmente è originario dell’Irak, non devi prenderti gioco di lui!”
Cambio di nome!
All’epoca dei Jackson 5, i cinque ragazzi erano frequentemente paragonati ad un altro gruppo famigliare, gli Osmonds. Il leader, Donny Osmond, comparve per la prima volta in televisione all’età di quattro anni. In seguito, inizierà una carriera da solista durante la sua adolescenza continuando parallelamente a cantare con i suoi fratelli (esattamente come Michael Jackson). Poco a poco, sentiva che la sua popolarità si stava abbassando e andò a chiedere consiglio a Michael Jackson per tentare di salvare la sua carriera. Risposta senza equivoci: “Cambia nome, il tuo nome è un veleno”.
Un giornalista inviato a Neverland
Ecco un piccolo aneddoto rimasto molto segreto ma che illustra la “vera personalità” di Michael Jackson: dopo essere stato accusato di pedofilia nel 2003, un buon numero di giornalisti si sono immediatamente schierati e lo hanno dichiarato colpevole. Un giorno, ferito dal commento di uno di loro alla televisione, il cantante ha semplicemente alzato la cornetta del telefono. Non per insultare il giornalista indelicato.. Ma per proporgli di andare a passare una settimana con lui, a Neverland, al fine di fare meglio conoscenza. Michael Jackson pensava veramente che questo avrebbe dato al giornalista di fondare le sue opinioni su delle impressioni reali e non su dei sentito dire o delle voci che circolavano in proposito. Ignoriamo se l’uomo abbia dato un seguito alla proposta.
Gaffe di una fan
Ogni fan sogna che il suo incontro con Michael Jackson sia memorabile.. Solo che, a volte, questo non accade sempre come abbiamo previsto.. Soprattutto quando il o la fan in questione non ha molta maestria con la lingua di Shakespeare. Questo aneddoto illustra quello che può succedere quando si parla male inglese..
Siamo negli anni 90. Michael Jackson soggiorna in Europa. Dei fan sono riusciti ad eludere il controllo della sicurezza e incontrano il cantante mentre si appresta a lasciare l’hotel. Una delle fan del gruppo voleva chiedergli “Posso scendere con te?” (voleva accompagnarlo solo fino alla macchina, il parcheggio era situato nel sottosuolo dell’hotel). Ma si è sbagliata nella sua traduzione e gli ha detto: “Can I go down on you..” che è quello che chiede una ragazza quando vuole fare delle coccole al suo ragazzo.. Immaginate la sopresa di Michael e l’imbarazzo della sfortunata fan quando si è accorta del suo errore!
Generosità
Il professore di canto di Michael Jackson, Seth Riggs, un giorno ha raccontato l’aneddoto seguente: “Durante la tournée (Nota: bad tour) le sere in cui non faceva concerti, andava a volte in un negozio di giocattoli, comprava dieci giochi di qui, dieci giochi di la e in seguito, restava sveglio tutta la notte a mettere le pile nei giochi, ad assicurarsi che tutto funzionava come dovesse per poterli offrire ai bambini dietro le quinte il giorno dopo”.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Michael la faina
Nella sua autobiografia, Katherine Jackson (la mamma di Michael Jackson) evoca un piccolo difetto di suo figlio: spiega che adora curiosare dappertutto, guardare quello che le persone hanno nei loro mobili. Un giorno, mentre si trovavano da suo fratello Randy, il ragazzo, conformemente alle sue abitudini, cominciò ad aprire i cassetti per guardare cosa ci teneva suo fratello. In uno dei cassetti, Randy aveva lasciato un piccolo biglietto: “Michael, non venire a ficcare la tua testa di faina qui!” Katherine Jackson, che riporta l’aneddoto, racconta che suo figlio venne preso da un terribile attacco di ridarola..
Michael Jackson - un americano a Parigi
Durante la tournée History 1997, dopo ogni concerto dell’estate 1997, Michael Jackson tornava tutti i giorni a Parigi. Abitava in un appartamento privato sugli Champs-Elysées. La sua sicurezza era gestita da John alias “Albator” e Frank, due persone della sicurezza di Disneyland Paris.
L’origine del soprannome Bambi
Questo soprannome è apparso nel 1983. Con il successo di Thriller, i giornali parlavano sempre di più di Michael Jackson e dovevano evitare di ripetere il suo nome troppe volte nello stesso articoli. La stampa ha dunque inventato dei soprannomi. Alcuni gli erano sfavorevili, come “Wacko Jacko” (Jacko lo strambo), “il mutante”, “la mummia”.. Altri erano più simpatici: Peter Pan, Bambi..
Bambi è un simbolo d’innocenza, di dolcezza, di grazia e è un personaggio di Walt Disney. Questo corrisponde all’immagine che Michael Jackson voleva dare di lui al mondo in cui viveva.
Un po’ di umorismo nero
Buenos Aires, Argentina, 9 Ottobre 1993. Michael Jackson è accusato di pedofilia nei confronti di un ragazzo di 13 anni, Jordan Chandler. E’ nel ben mezzo della bufera, e offrirà un bello spunto ai giornalisti. La villa che ha affittato in stile hotel è assaltata dai fan e dalla stampa. Alla fine, la star socchiude le persiane e, col sorriso sulle labbra, resta alcune decine di secondi con le braccia tese, un giornale in mano. Quale? “Child”, un famoso giornale americano sull’infanzia. Titolo? “46 giochi divertenti che potete fare con il vostro bambino”. Come si dice, umorismo nero!
I Michael Jackson
Un’inchiesta realizzata nel 1984 a mostrato che dalla creazione degli Stati Uniti, 600.000 persone hanno portato il nome “Michael Jackson”. Non tutti hanno lasciato la stessa traccia nella storia. Un celebre omonimo era specialista della birra..
Un altro omonimo del King of Pop ha testimoniato al suo quotidiano: un giovane americano di 25 anni, vice responsabile di un garage in una piccola cittadina nell’interno dell’Ohio. Ci ha spiegato che il suo nome gli ha causato a volte alcune problemi e ha raccontato una piccola disavventura amorosa: la sua ragazza un giorno ha prenotato un tavolo al ristorante e, volendo creare un effetto sorpresa, a effettuato questa prenotazione a nome di “Michael Jackson”. Naturalmente, il proprietario del ristorante ha manifestato un certo interesse e, quando arrivarono al ristorante, la ragazza andò a comunicare al bancone che “Michael Jackson è arrivato”. Il proprietario e molti camerieri si presentarono per riservargli un’accoglienza trionfale.. E ebbero una grossa delusione quando si accorsero che il Michael Jackson non era quello che si aspettavano. Non si può evitare di pensare alle parole di Michael Jackson (La star):
“E’ difficile essere nella mia posizione. Cerco di vivere come gli altri. Ma sono loro che mi vedono come una persona diversa. Non mi parlano come farebbero con il loro vicino. Quando vedono che sono Michael Jackson cambiano l’atteggiamento (Michael Jackson, 1980)
Celebri risate a crepapelle
- Negli anni 90, Michael Jackson accorda un’intervista alla televisione giapponese, il giornalista l’intervista in giapponese e una persona traduce. Apparentemente, il cantante trova qualche difficoltà a concentrarsi perché ci sono altre persone nella stanza dove si svolge l’intervista. Si agita un po’, scherza timidamente.. E di colpo, un cellulare si è mette a suonare. Esce dal suo letargo e canticchia “Diling diling diling diling! What is it?” (imitando il suono del telefono con una sorprendente serietà). Poi inizia a ridere, prima timidamente, poi senza riuscire a contenere il suo attacco di ridarola. Appena il giornalista cerca di rimanere calmo, lui ricomincia a ridere. I minuti passano ed è consapevole che deve calmarsi per riuscire a rispondere alla domanda posta. Quando sente che sta per rimettersi a ridere, cerca di impedirselo.. E questo dona alla sua risata una tonalità molto.. Esilarante.
- Nel 2003, Michael Jackson registra un piccolo messaggio di ringraziamento per un trofeo che ha ricevuto. E’ filmanto davanti al camino, nel suo ranch di Neverland ed è visibilmente a disagio. Nemmeno un sorriso, una voce un po’ triste e improvvisamente, sorride un po’ e dice “scusatemi, credo di avere il singhiozzo”. Poi continua i suoi ringraziamenti.. E alla fine del messaggio, dice con un tono molto triste ed imbarazzato “Arrivederci e scusate per il singhiozzo” scatenando le risate tra il pubblico dove si svolge la cerimonia (e dove il suo messaggio è stato trasmesso).
Incidente della cerniera
Michael Jackosn era sul palco durante il Bad tour, entra, molto deciso e inizia a cantare Another part of Me. “We’re takin’ over, we have the truth. This is the mission to see it through. Don’t point your finger, not dangerous..” e improvvisamente, un musicista gli fa segno di abbassare gli occhi. Non avete, signore, dimenticato un dettaglio? Per esempio.. Di chiudere la vostra cerniera? Ne uno, ne due, il sorriso sulle labbra, si gira spalle al pubblico e, fingendo di ballare, corregge “discretamente” questo piccolo problema di abbigliamento.
Rumori
Michael Jackson è un rumorista senza pari, è celebre per la sua Human Beat Boz (imitazione delle percussioni con la bocca).. Ma sa anche imitare molte altre cose!! L’intervista più ricca di rumori è senza alcun dubbio quella di Barbara Walters nel 1997.. E quella di Martin Bashir nel 2003. Nell’ordine: rumore di una lampada che si rompe, di una macchina che frena, del flash delle macchine fotografiche, senza contare le onomatopee “Youhou”, “Abou abou” e la musica dei pub “Géant Vert” e molti altri..
La musica, si, la musica
Se i fan, loro, conoscono spesso tutte le parole delle canzoni a memoria, non è il caso di Michael Jackson. In effetti, compone tantissime canzoni. Prendiamo un esempio concreto: se doveva cantare la canzone “Ghosts” sul palco.. Quella del 1997, è dell’album Blood on the dance floor. Dopo, c’è stato l’album Invincible e per i fan, non sono che 16 canzoni di più da imparare.. Ma per quanto riguarda Michael Jackson, a comporto per Invincible più di 120 canzoni.. Dunque nella sua memoria, “Ghosts” è già moooolto lontana.
Alla fine, questo genere di cose, possono dare luogo ad alcune dimenticanze. Tra le più celebri, rientra la dimenticanza di Dirty Diana durante il BAD Tour di Yokohama, parole sostituite con “Hey baby do Chat you want, I’ll be Word night lonini, I’ll be the finanana, I don’t care wanounai, nanyenanye tou fa, I’ll be you nanani, je na ne ni nou haaaa” (il cantante si ricordava dei suoi che doveva fare ma non delle parole esatte). Quello di Beat It.. Per il quale Michael Jackson ha trovato una soluzione semplice: siccome aveva dimenticato le parole del 2° verso, ha cantato due volte il primo..
Infine, il 21 Ottobre 2001, ha partecipato ad un concerto speciale in favore delle vittime degli attentati dell’11 settembre (United we stand: what more can I give). E’ nel pieno del pezzo Man in the Mirror quando di colpo, si interrompe e si scusa: “Scusate ma.. Qualcuno potrebbe portarmi le parole della canzone? E’ talmente tanto tempo che non la canto che non me la ricordo più”.
Million Dollar Walker
Michael Jackson detiene un record molto strano: quello del prezzo più alto mai pagato per vedere una persona camminare. 350 dollari per circa quattro minuti. Un abitante di Santa Maria possedeva una casa con vista sul tribunale dove era stato processato per le sue accuse di pedofilia reclamava questa somma ad ogni fan o giornalista che voleva affittare il tetto di casa sua per vedere bene le entrate e le uscite del cantante dal tribunale.. Erano circa 2 minuti per entrare, 2 minuti per uscire ogni giorno. Per informazione, sappiate anche che l’uomo affittava la finestra del suo salotto e del suo garage.
Facendo confusione
Interrogato sullo stato di salute di Michael Jackson, il suo portavoce Raymone Bain a risposto: “Michael Jackson is fan” (Michael Jackson è fan).. Invece di “Michael Jackson is fine” (Michael Jackson sta bene). Come si dice, deformazione professionale!
Schiaffeggiato da una cameriera
David Gest, amico di lunga data di Michael Jackson, a raccontato l’aneddoto seguente, una dolorosa uscita al ristorante all’epoca in cui il cantante era ancora adolescente!
“Un giorno, siamo andati tutti insieme a mangiare dei pancakes [Nota: lui e i suoi amici, tra i quali molti Jacksons]. Stavamo scherzando quando siamo entrati nel ristorante. La cameriera non aveva nessuna idea di chi fossimo, compreso Michael. Allora ci siamo seduti, doveva essere l’una del mattino e lei ci ha chiesto “Che cosa vi porto?”. Ho risposto dicendo una parola che non voleva dire niente. Michael ha iniziato a scherzare. Lei gli ha datto un grande schiaffo dicendo: “Non ti prendere gioco di lui, viene da un paese straniero! Probabilmente è originario dell’Irak, non devi prenderti gioco di lui!”
Cambio di nome!
All’epoca dei Jackson 5, i cinque ragazzi erano frequentemente paragonati ad un altro gruppo famigliare, gli Osmonds. Il leader, Donny Osmond, comparve per la prima volta in televisione all’età di quattro anni. In seguito, inizierà una carriera da solista durante la sua adolescenza continuando parallelamente a cantare con i suoi fratelli (esattamente come Michael Jackson). Poco a poco, sentiva che la sua popolarità si stava abbassando e andò a chiedere consiglio a Michael Jackson per tentare di salvare la sua carriera. Risposta senza equivoci: “Cambia nome, il tuo nome è un veleno”.
Un giornalista inviato a Neverland
Ecco un piccolo aneddoto rimasto molto segreto ma che illustra la “vera personalità” di Michael Jackson: dopo essere stato accusato di pedofilia nel 2003, un buon numero di giornalisti si sono immediatamente schierati e lo hanno dichiarato colpevole. Un giorno, ferito dal commento di uno di loro alla televisione, il cantante ha semplicemente alzato la cornetta del telefono. Non per insultare il giornalista indelicato.. Ma per proporgli di andare a passare una settimana con lui, a Neverland, al fine di fare meglio conoscenza. Michael Jackson pensava veramente che questo avrebbe dato al giornalista di fondare le sue opinioni su delle impressioni reali e non su dei sentito dire o delle voci che circolavano in proposito. Ignoriamo se l’uomo abbia dato un seguito alla proposta.
Gaffe di una fan
Ogni fan sogna che il suo incontro con Michael Jackson sia memorabile.. Solo che, a volte, questo non accade sempre come abbiamo previsto.. Soprattutto quando il o la fan in questione non ha molta maestria con la lingua di Shakespeare. Questo aneddoto illustra quello che può succedere quando si parla male inglese..
Siamo negli anni 90. Michael Jackson soggiorna in Europa. Dei fan sono riusciti ad eludere il controllo della sicurezza e incontrano il cantante mentre si appresta a lasciare l’hotel. Una delle fan del gruppo voleva chiedergli “Posso scendere con te?” (voleva accompagnarlo solo fino alla macchina, il parcheggio era situato nel sottosuolo dell’hotel). Ma si è sbagliata nella sua traduzione e gli ha detto: “Can I go down on you..” che è quello che chiede una ragazza quando vuole fare delle coccole al suo ragazzo.. Immaginate la sopresa di Michael e l’imbarazzo della sfortunata fan quando si è accorta del suo errore!
Generosità
Il professore di canto di Michael Jackson, Seth Riggs, un giorno ha raccontato l’aneddoto seguente: “Durante la tournée (Nota: bad tour) le sere in cui non faceva concerti, andava a volte in un negozio di giocattoli, comprava dieci giochi di qui, dieci giochi di la e in seguito, restava sveglio tutta la notte a mettere le pile nei giochi, ad assicurarsi che tutto funzionava come dovesse per poterli offrire ai bambini dietro le quinte il giorno dopo”.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
GIUSTIZIA
Grazie
Tra ringraziamenti del disco “Thriller 25th Anniversary” si possono leggere i nomi dei tre avvocati che avevano difeso Michael Jackson durante il suo processo per le accuse di pedofilia nel 2005: Thomas Mesereau, Susan Yu e Robert Sanger.
Problemi di memoria
All’inizio degli anni 90, Michael Jackson testimonia in uno dei numerosi processi di plagio che hanno costellato la sua carriera.. L’avvocato generale gli fa una moltitudine di domande piuttosto complesse e precise su quello che aveva fatto in quella circostanza. Ogni volta, il cantante risponde “I don’t remember” (non mi ricordo). Ad un certo punto, l’avvocato, stanco gli chiede “Signor Jackson, ha dei problemi di memoria?”.
Dopo un attimo di riflessione, quest’ultimo risponde semplicemente “Non che io ricordi.”..
Rimprovero giudiziario
La scena si svolge alla corte di Denver, in Colorado, negli Stati Uniti, il 14 febbraio 1994. Michael Jackson è nel pieno di un processo, accusato da Crystal Cartier di aver plagiato la canzone “Dangerous”.
L’Avvocato: cito la deposizione del Signor Jackson, pagina 94, da riga 15 a riga 18: domanda “chi ha accesso alla cassaforte?” Risposta: “Norma”. Domanda: “Norma, qual è il suo cognome?”. Risposta: “Staikos”. Ora, Signor Jackson, Norma Staikos da l’autorizzazione ad altre persone di accedere alla cassaforte?
MJ: A volte, ma dipende da cosa intendete voi per cassaforte. Per esempio, se voi prendete el canzoni che sono sull’album Dangerous, beh certamente alcune sono attualmente in cassaforte, ma altre sono sempre allo studio perché anche se l’album è uscito da più di un anno, si possono ancora realizzare dei “dance mixes”, dei remix per le discoteche, questo vuol dire che bisogna mixare gli stumenti diversamente. Di conseguenza, gli ingegneri devono poter avere accesso costantemente ai pezzi per poter fare delle copie, ne hanno bisogno allo studio e..
Il giudice (saltandogli sulla voce in modo molto severo): Signor Jackson, si limiti a rispondere alla domanda!
MJ: cercavo di spiegarle come funzionano le cose..
Il giudice (con aria autoritaria): si limiti a rispondere alla domanda.
MJ: Sto rispondendo alla domanda
Il giudice (irritato): è falso, lei non sta rispondendo!
MJ: ci provo..
Il giudice (game, set, match): non ci è riuscito
L’accusato scoppia a ridere. Vincerà il processo alcune settimane più tardi.
Morris Williams, una guardia del corpo “ben informata”Nel 1993, questa guardia del corpo affermò che aveva sorpreso il suo ex capo Michael Jackson in compagnia di un giovane ragazzo, in una posizione compromettente. Convocato davanti alla giustizia, finì per confessare:
- Quello che so, lo ho scoperto ascoltando quello che dicevano gli altri.
- Ma a parte queste testimonianze, lei non ha nessuna informazione su Michael Jackson e questo ragazzo?
- No.
- Ha mai parlato con un bambino che si sia lamentato del comportamento del Signor Jackson?
- Mai.
- Su cosa si basa per dire che il Signor Jackson ha un comportamento inappropriato con alcuni ragazzi?
- Su quello che ho sentito dai giornali e su quello che ho visto.
- Ci siamo. Che cosa ha visto?
Risposta di Morris Williams: “Niente”.
Bisogno di revisione
L’ex moglie di Michael Jackson, Debbie Rowe è chiamata alla sbarra dall’accusa nel 2005 per testimoniare contro il suo ex marito, accusato di abusi sessuali sui minori. La prima situazione piuttosto comica è che la sua testimonianza si è rivelata interamente favorevole a Michael Jackson mentre si pensava che avrebbe parlato male di lui. Lei lo ha dipinto come un tipo naif alle prese con degli “avvoltoi opportunisti” che girano intorno a lui per rubargli i soldi. Ancora più comico, al momento di spiegare le circostanze nelle quali si sono conosciuti, lei si è subito girata verso la star, immobile e muta sulla sua sedia e gli ha chiesto “Com’era il nome della tournee che hai fatto dopo il Bad Tour?”. Le persone presenti nella sala non hanno potuto fare a meno di sorridere..
Il processo, è di una noia.. Mortale!
Accusatore di Michael Jackson nel 2005 per abusi sessuali sui minori, Gavin Arvizo si annoiava in modo molto evidente al tribunale dove era andato a testimoniare. A un certo momento, mentre Tom Sneddon lo interroga su un referto giudiziario, è visibilmente assopito e dopo un lungo momento, risponde”Si, vedo di cosa si tratta. Mi scusi”. Sneddon chiede allora “E’ chiaro che la sto annoiando non è vero?”. Risposta dell’adolescente di 15 anni: “Tutto quello che voglio, è un cuscino”.
Prigione di lusso!
Al momento del processo del 2005, la madre di un giovane ragazzo che accusava Michael Jackson di pedofilia ha finto, in modo molto serio, di aver pensato di uscire da Neverland in Mongolfiera, affermando che la star la teneva prigioniera. Poco tempo dopo, gli avvocati della difesa hanno mostrato delle fatture che provavano che la prigioniera era tranquillamente uscita dal ranch per andare a farsi depilare le ascelle in una città vicina utilizzando la carta di credito di Michael Jackson.. E una delle sue macchine! Bisogna ammettere che la mongolfiera non è molto pratica per parcheggiare davanti all’estetista.
Abracadabra!
Michael Jackson scatena le risate dei presenti il 14 Novembre 2002. Testimoniando in un processo contro il promotore Marcel Avram, era accusato di aver annullato due concerti previsti per il passaggio nel secondo Millenio, generando pesanti perdite finanziarie per l’uomo d’affari. L’avvocato gli chiede “Cosa doveva succedere nella scaletta di questi spettacoli?” Michael Jackson risponde “della danza e della magia”. L’avvocato chiede “della magia? Cosa vuole dire con questo?”. E il cantante spiega convinto “beh si, della magia, dai, come abracadabra!”
Litigi tra avvocati!
Robert Sanger, avvocato, e Tom Sneddon, procuratore, non hanno smesso di stuzzicarsi durante tutto il processo per pedofilia nel 2005. Nell’estratto di un duell, Mr Sanger, vuole portare un testimone a precisare alcuni punti della sua deposizione. Siccome questa si basa su un video, dice che sarebbe più semplice riavvolgere la cassetta per arrivare direttamente ai passaggi che vuole precisare.
Mr Sanger: propongo di riavvolgere rapidamente la cassetta e andare direttamente ai punti che voglio chiarire, se questo non vi causa dei problemi.
La Corte: molto bene.
Tom Sneddon (si mette a ridere): ho piuttosto interesse a non fare obiezione
Mr Sanger: Oh, Signor Sneddon è libero di riguardarsi la cassetta interamente se vuole
Tom Sneddon: Non sono stupido fino a questo punto..
Altro duello, sempre i soliti protagonisti
Mr Sanger: Signor Sneddon, posso prendere in prestito il suo puntatore laser?
Tom Sneddon: non ce l’ho.
Mr Sanger: è proprio li.
Tom Sneddon: Ah, si. Non è il mio, paga le tasse, questo appartiene alla Corte.
Mr Sanger: Oh,andiamo.
Tom Sneddon: penso che lei paghi le tasse, vero?
Mr Sanger: devo prima di tutto capire come funziona questo puntatore..
Tom Sneddon non ama gli occhiali da sole
Il venerdì 28 gennaio 2005, il giudice Melville, il procuratore Tom Sneddon e i protagonisti del processo per pedofilia erano riuniti in tribunale per un’ultima messa a punto prima dell’apertura del processo di Michael Jackson e l’inizio della selezione dei giurati. Dopo aver stabilito le modalità di questa procedura, il giudice inizia un dialogo molto divertente con Tom Sneddon, riguardante l’abbigliamento dell’accusato. La scena fu raccontata dai testimoni in questo modo:
“Finendo la giornata in modo rilassato, un Melville deconcentrato a passato gli ultimi quindici minuti a stabilire quelli che potrebbero essere dei dettagli senza importanza. Ma niente è senza importanza nel processo di un uomo come Michael Jackson. Nemmeno gli occhiali da sole. Si, proprio questo, gli occhiali da sole. Alla fine della giornata, il procuratore Tom Sneddon si è alzato per esprimere il suo disaccordo con il comportamento dell’accusato in tribunale. Sneddon ha accusato Michael Jackson di violare le regole che Melville aveva stabilito prima della loro udienza. Queste regole limitavano il comportamento di ognuno nella sala dell’udienza e sono veramente troppo restrittive. Ma sono fatte in modo per far si che la situazione, già di per sé tesa, si mostrasse il più calma possibile.
Sneddon ha accusato Jackson di portare degli occhiali da sole in aula. L’avvocato della difesa, Brian Oxman, è sembrato disgustato e ha scosso la tessa. Il procuratore ha anche accusato Jackson di portare una fascia al fraccio bordata col numero 777 e ha spiegato che si tratta di un messaggio biblico. Apparentemente, Sneddon pensava che questo messaggio potesse influenzare i giurati. Melville ha risposto che non vedeva alcun problema se Michael Jackson portava un vestito con una fascia. Sneddon si. Allora ha insistito un po’. < Penso che il tribunale gli dia più importanza di quanta non meriti > ha detto a proposito di Michael Jackson. Ha poi chiesto a Melville perché non gli desse fastidio che il cantante violasse le regole stabilite per il pubblico presente. Se Melville l’ha sentito.. Non ha risposto. L’avvocato della difesa Robert Sanger si è allora alzato in piedi per contestare la rivendicazione di Sneddon: < Si, il mio cliente porta degli occhiali da sole > ha detto < Ma se li toglie entrando nel tribunale >. Sneddon, che quel giorno era veramente in forma, a severamente criticato e insistito sul fatto che un giorno, Jackson aveva tenuto i suoi occhiali da sole durante l’intera udienza. Melville sembrava un po’ preso alla sprovvista. Ha detto che non se lo ricordava. Sembrava molto più preoccupato del fatto che gli spettatori presenti nell’aula rispettassero le regole.. Piuttosto che stare attento ai vestiti indossati dall’accusato.
Ha raccontato che un giorno aveva presieduto ad un processo riguardante una giovane ragazza che era stata gravemente ferita. Molti dei suoi difensori arrivarono in tribunale portando delle primule e delle margherite per mostrargli il loro sostegno. < Avevo proibito di farli entrare. Pensavo che questo potesse influenzare la giuria > ha spiegato Melville. In fin dei conti, è tutta una questione di protocollo.. È tutta una questione di stile.. >
Robert Snager minaccia il giudice di fare domande idiote
15 Maggio 2005, processo di Michael Jackson.
Mr Sanger (Avvocato della star): Rimangono tre minuti di udienza. Ascoltate, Vostro Onore, il Detective Robel ha bisogno di esaminare i referti. E non posso, non voglio continuare a fargli tre minuti di domande idiote mentre lo fa. Vi risparmio questa cosa.
Il giudice: sta minacciando di fare domande idiote?
Mr Sanger: esattamente.
Il giudice: Lei non ha l’aria di scherzare, quindi credo che chiuderemo qui l’udienza..
La sindrome di Pinocchio
Alcune persone non sanno mentire. Gavin Arvizio, per esempio, che affermava che Michael Jackson gli aveva mostrato dei giornalini porno. Al momento del processo per pedofilia, gli avvocati presentarono quindi al ragazzo un insieme di giornali.. Chiedendogli di riconoscere quelli che gli aveva mostrato il cantante. Lui ne indica uno. “Il Signor Jackson le ha mostrato questo giornale nel Marzo del 2003?” chiede l’avvocato. “Si”, risponde il ragazzo con convinzione. “In questo caso, come ci spiega che il giornale è stato pubblicato solamente nell’agosto del 2003?” Sbagliato, Gavin..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Grazie
Tra ringraziamenti del disco “Thriller 25th Anniversary” si possono leggere i nomi dei tre avvocati che avevano difeso Michael Jackson durante il suo processo per le accuse di pedofilia nel 2005: Thomas Mesereau, Susan Yu e Robert Sanger.
Problemi di memoria
All’inizio degli anni 90, Michael Jackson testimonia in uno dei numerosi processi di plagio che hanno costellato la sua carriera.. L’avvocato generale gli fa una moltitudine di domande piuttosto complesse e precise su quello che aveva fatto in quella circostanza. Ogni volta, il cantante risponde “I don’t remember” (non mi ricordo). Ad un certo punto, l’avvocato, stanco gli chiede “Signor Jackson, ha dei problemi di memoria?”.
Dopo un attimo di riflessione, quest’ultimo risponde semplicemente “Non che io ricordi.”..
Rimprovero giudiziario
La scena si svolge alla corte di Denver, in Colorado, negli Stati Uniti, il 14 febbraio 1994. Michael Jackson è nel pieno di un processo, accusato da Crystal Cartier di aver plagiato la canzone “Dangerous”.
L’Avvocato: cito la deposizione del Signor Jackson, pagina 94, da riga 15 a riga 18: domanda “chi ha accesso alla cassaforte?” Risposta: “Norma”. Domanda: “Norma, qual è il suo cognome?”. Risposta: “Staikos”. Ora, Signor Jackson, Norma Staikos da l’autorizzazione ad altre persone di accedere alla cassaforte?
MJ: A volte, ma dipende da cosa intendete voi per cassaforte. Per esempio, se voi prendete el canzoni che sono sull’album Dangerous, beh certamente alcune sono attualmente in cassaforte, ma altre sono sempre allo studio perché anche se l’album è uscito da più di un anno, si possono ancora realizzare dei “dance mixes”, dei remix per le discoteche, questo vuol dire che bisogna mixare gli stumenti diversamente. Di conseguenza, gli ingegneri devono poter avere accesso costantemente ai pezzi per poter fare delle copie, ne hanno bisogno allo studio e..
Il giudice (saltandogli sulla voce in modo molto severo): Signor Jackson, si limiti a rispondere alla domanda!
MJ: cercavo di spiegarle come funzionano le cose..
Il giudice (con aria autoritaria): si limiti a rispondere alla domanda.
MJ: Sto rispondendo alla domanda
Il giudice (irritato): è falso, lei non sta rispondendo!
MJ: ci provo..
Il giudice (game, set, match): non ci è riuscito
L’accusato scoppia a ridere. Vincerà il processo alcune settimane più tardi.
Morris Williams, una guardia del corpo “ben informata”Nel 1993, questa guardia del corpo affermò che aveva sorpreso il suo ex capo Michael Jackson in compagnia di un giovane ragazzo, in una posizione compromettente. Convocato davanti alla giustizia, finì per confessare:
- Quello che so, lo ho scoperto ascoltando quello che dicevano gli altri.
- Ma a parte queste testimonianze, lei non ha nessuna informazione su Michael Jackson e questo ragazzo?
- No.
- Ha mai parlato con un bambino che si sia lamentato del comportamento del Signor Jackson?
- Mai.
- Su cosa si basa per dire che il Signor Jackson ha un comportamento inappropriato con alcuni ragazzi?
- Su quello che ho sentito dai giornali e su quello che ho visto.
- Ci siamo. Che cosa ha visto?
Risposta di Morris Williams: “Niente”.
Bisogno di revisione
L’ex moglie di Michael Jackson, Debbie Rowe è chiamata alla sbarra dall’accusa nel 2005 per testimoniare contro il suo ex marito, accusato di abusi sessuali sui minori. La prima situazione piuttosto comica è che la sua testimonianza si è rivelata interamente favorevole a Michael Jackson mentre si pensava che avrebbe parlato male di lui. Lei lo ha dipinto come un tipo naif alle prese con degli “avvoltoi opportunisti” che girano intorno a lui per rubargli i soldi. Ancora più comico, al momento di spiegare le circostanze nelle quali si sono conosciuti, lei si è subito girata verso la star, immobile e muta sulla sua sedia e gli ha chiesto “Com’era il nome della tournee che hai fatto dopo il Bad Tour?”. Le persone presenti nella sala non hanno potuto fare a meno di sorridere..
Il processo, è di una noia.. Mortale!
Accusatore di Michael Jackson nel 2005 per abusi sessuali sui minori, Gavin Arvizo si annoiava in modo molto evidente al tribunale dove era andato a testimoniare. A un certo momento, mentre Tom Sneddon lo interroga su un referto giudiziario, è visibilmente assopito e dopo un lungo momento, risponde”Si, vedo di cosa si tratta. Mi scusi”. Sneddon chiede allora “E’ chiaro che la sto annoiando non è vero?”. Risposta dell’adolescente di 15 anni: “Tutto quello che voglio, è un cuscino”.
Prigione di lusso!
Al momento del processo del 2005, la madre di un giovane ragazzo che accusava Michael Jackson di pedofilia ha finto, in modo molto serio, di aver pensato di uscire da Neverland in Mongolfiera, affermando che la star la teneva prigioniera. Poco tempo dopo, gli avvocati della difesa hanno mostrato delle fatture che provavano che la prigioniera era tranquillamente uscita dal ranch per andare a farsi depilare le ascelle in una città vicina utilizzando la carta di credito di Michael Jackson.. E una delle sue macchine! Bisogna ammettere che la mongolfiera non è molto pratica per parcheggiare davanti all’estetista.
Abracadabra!
Michael Jackson scatena le risate dei presenti il 14 Novembre 2002. Testimoniando in un processo contro il promotore Marcel Avram, era accusato di aver annullato due concerti previsti per il passaggio nel secondo Millenio, generando pesanti perdite finanziarie per l’uomo d’affari. L’avvocato gli chiede “Cosa doveva succedere nella scaletta di questi spettacoli?” Michael Jackson risponde “della danza e della magia”. L’avvocato chiede “della magia? Cosa vuole dire con questo?”. E il cantante spiega convinto “beh si, della magia, dai, come abracadabra!”
Litigi tra avvocati!
Robert Sanger, avvocato, e Tom Sneddon, procuratore, non hanno smesso di stuzzicarsi durante tutto il processo per pedofilia nel 2005. Nell’estratto di un duell, Mr Sanger, vuole portare un testimone a precisare alcuni punti della sua deposizione. Siccome questa si basa su un video, dice che sarebbe più semplice riavvolgere la cassetta per arrivare direttamente ai passaggi che vuole precisare.
Mr Sanger: propongo di riavvolgere rapidamente la cassetta e andare direttamente ai punti che voglio chiarire, se questo non vi causa dei problemi.
La Corte: molto bene.
Tom Sneddon (si mette a ridere): ho piuttosto interesse a non fare obiezione
Mr Sanger: Oh, Signor Sneddon è libero di riguardarsi la cassetta interamente se vuole
Tom Sneddon: Non sono stupido fino a questo punto..
Altro duello, sempre i soliti protagonisti
Mr Sanger: Signor Sneddon, posso prendere in prestito il suo puntatore laser?
Tom Sneddon: non ce l’ho.
Mr Sanger: è proprio li.
Tom Sneddon: Ah, si. Non è il mio, paga le tasse, questo appartiene alla Corte.
Mr Sanger: Oh,andiamo.
Tom Sneddon: penso che lei paghi le tasse, vero?
Mr Sanger: devo prima di tutto capire come funziona questo puntatore..
Tom Sneddon non ama gli occhiali da sole
Il venerdì 28 gennaio 2005, il giudice Melville, il procuratore Tom Sneddon e i protagonisti del processo per pedofilia erano riuniti in tribunale per un’ultima messa a punto prima dell’apertura del processo di Michael Jackson e l’inizio della selezione dei giurati. Dopo aver stabilito le modalità di questa procedura, il giudice inizia un dialogo molto divertente con Tom Sneddon, riguardante l’abbigliamento dell’accusato. La scena fu raccontata dai testimoni in questo modo:
“Finendo la giornata in modo rilassato, un Melville deconcentrato a passato gli ultimi quindici minuti a stabilire quelli che potrebbero essere dei dettagli senza importanza. Ma niente è senza importanza nel processo di un uomo come Michael Jackson. Nemmeno gli occhiali da sole. Si, proprio questo, gli occhiali da sole. Alla fine della giornata, il procuratore Tom Sneddon si è alzato per esprimere il suo disaccordo con il comportamento dell’accusato in tribunale. Sneddon ha accusato Michael Jackson di violare le regole che Melville aveva stabilito prima della loro udienza. Queste regole limitavano il comportamento di ognuno nella sala dell’udienza e sono veramente troppo restrittive. Ma sono fatte in modo per far si che la situazione, già di per sé tesa, si mostrasse il più calma possibile.
Sneddon ha accusato Jackson di portare degli occhiali da sole in aula. L’avvocato della difesa, Brian Oxman, è sembrato disgustato e ha scosso la tessa. Il procuratore ha anche accusato Jackson di portare una fascia al fraccio bordata col numero 777 e ha spiegato che si tratta di un messaggio biblico. Apparentemente, Sneddon pensava che questo messaggio potesse influenzare i giurati. Melville ha risposto che non vedeva alcun problema se Michael Jackson portava un vestito con una fascia. Sneddon si. Allora ha insistito un po’. < Penso che il tribunale gli dia più importanza di quanta non meriti > ha detto a proposito di Michael Jackson. Ha poi chiesto a Melville perché non gli desse fastidio che il cantante violasse le regole stabilite per il pubblico presente. Se Melville l’ha sentito.. Non ha risposto. L’avvocato della difesa Robert Sanger si è allora alzato in piedi per contestare la rivendicazione di Sneddon: < Si, il mio cliente porta degli occhiali da sole > ha detto < Ma se li toglie entrando nel tribunale >. Sneddon, che quel giorno era veramente in forma, a severamente criticato e insistito sul fatto che un giorno, Jackson aveva tenuto i suoi occhiali da sole durante l’intera udienza. Melville sembrava un po’ preso alla sprovvista. Ha detto che non se lo ricordava. Sembrava molto più preoccupato del fatto che gli spettatori presenti nell’aula rispettassero le regole.. Piuttosto che stare attento ai vestiti indossati dall’accusato.
Ha raccontato che un giorno aveva presieduto ad un processo riguardante una giovane ragazza che era stata gravemente ferita. Molti dei suoi difensori arrivarono in tribunale portando delle primule e delle margherite per mostrargli il loro sostegno. < Avevo proibito di farli entrare. Pensavo che questo potesse influenzare la giuria > ha spiegato Melville. In fin dei conti, è tutta una questione di protocollo.. È tutta una questione di stile.. >
Robert Snager minaccia il giudice di fare domande idiote
15 Maggio 2005, processo di Michael Jackson.
Mr Sanger (Avvocato della star): Rimangono tre minuti di udienza. Ascoltate, Vostro Onore, il Detective Robel ha bisogno di esaminare i referti. E non posso, non voglio continuare a fargli tre minuti di domande idiote mentre lo fa. Vi risparmio questa cosa.
Il giudice: sta minacciando di fare domande idiote?
Mr Sanger: esattamente.
Il giudice: Lei non ha l’aria di scherzare, quindi credo che chiuderemo qui l’udienza..
La sindrome di Pinocchio
Alcune persone non sanno mentire. Gavin Arvizio, per esempio, che affermava che Michael Jackson gli aveva mostrato dei giornalini porno. Al momento del processo per pedofilia, gli avvocati presentarono quindi al ragazzo un insieme di giornali.. Chiedendogli di riconoscere quelli che gli aveva mostrato il cantante. Lui ne indica uno. “Il Signor Jackson le ha mostrato questo giornale nel Marzo del 2003?” chiede l’avvocato. “Si”, risponde il ragazzo con convinzione. “In questo caso, come ci spiega che il giornale è stato pubblicato solamente nell’agosto del 2003?” Sbagliato, Gavin..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
L’ARTISTA
Una possibile interpretazione di Smooth Criminal
Per molti fan, la canzone Smooth Criminal evoca non un omicidio ma uno stupro.. In ogni caso, esiste un’altra interpretazione: alcune persone affermano che Michael Jackson si è ispirato ad una storia vera in cui una ragazzina chiamata Annie si è annegata in una piscina. In seguito a questo terribile incidente, il padre di Annie ha inventato dei manichini che permettono l’insegnamento delle procedure di rianimazione cardio-respiratoria, che sono chiamati Annie. La frase “Annie are you Ok” (Anni come stai?) è molto frequentemente impiegata negli stages di formazione di primo soccorso per chiedere alla vittima se è cosciente.
Rosa Parks e il video Bad
Avete sicuramente sentito parlare di Rosa Parks. Morta nel 2005, questa stilista nera era diventata l’emblema della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti. Il primo dicembre 2005, a Montgomery (Alabama), mentre era seduta in un autobus, entrò un passeggero bianco. Il conduttore dell’autobus, James Blake, gli ordinò allora di cedere il posto come esigeva il regolamento dell’epoca (I neri dovevano sedersi in fondo all’autobus). Rosa Parks si rifiutò, venne arrestata dalla polizia e condannata.
Su iniziativa di Martin Luter King, i bus di Montgomery saranno in seguito boicottati dai neri per 381 giorni. Finalmente, questa lotta umanitaria finirà per portare i suoi frutti poiché i razzisti furono decretati anticostituzionali nel 1956. Nel suo cortometraggio “BAD”, una scena ricorda fortemente una foto di Rosa Parks scattata dall’agente Corbis. Confrontate le due foto qui sotto, e noterete una somiglianza impressionante: la foto di sinistra rappresenta Rosa Parks seduta su un autobus, la foto a destra, Michael Jackson, all’inizio di BAD, seduto su un treni di periferia.
La dedica di Invincible
L’album Invincible (uscito nel 2001) è stato dedicato a Benjamin Hermansen. Questo giovane norvegese di 15 anni è stato picchiato a morte da un gruppo di neo-nazisti nel gennaio del 2000, a causa del colore della sua pelle.
E’ stato Omer Bhatti, amico di Benjamin e conoscente di Michael Jackson (di cui è anche sosia fin da quando era piccolo) che gli ha parlato di questo dramma. Il cantante ha scritto nel libretto di Invincible: “Non dimentichiamo che non bisogna giudicare un essere umano dal colore della sua pelle ma dal contenuto della sua anima. Benjamin, ti amiamo, riposa in pace”.
Inoltre, nei ringraziamenti dell’album, è anche scritta questa frase “Vi amo Jabbar e Gipsy”: Jabbar è la giraffa della star, Gipsy è il suo elefante, che gli è stato regalato da Elizabeth Taylor..
Un grosso bacio Zouzou
Tra i ringraziamenti dell’album Bad figura questo strano messaggio “Un grosso bacio zouzou” indirizzato ad una certa Christine Decroix. Chi è dunque? E’ un’amica belga del produttore e musicista Quincy Jones che ha incontrato Michael Jackson per mezzo di amici comuni.
E’ lei che ha composto le parole per la versione francese di “I Just Can’t Stop Loving You” (“Je ne veux pas la fin de nous”). Questa versione è stata registrata nel Luglio 1987 e finita i primi di settembre dopo un periodo di interruzione (a causa delle prove del Bad Tour). Non è mai stata messa ufficialmente in commercio ma circola tra i navigatori in internet.
Per quanto riguarda Christine Decroiz, è sfortunatamente morta di cancro a metà degli anni 90.
L’orecchio musicale
Michael Jackson ha l’orecchio musicale, come prova prendiamo questa testimonianza di Sam Browm, direttore musicale dei Jackson Five:
“Quando gli ho fatto ascoltare per la prima volta la canzone One Day In Your Life, si è messo le cuffie sulle orecchie e mi ha fatto segno di far partire la cassetta. Di tanto in tanto, mi diceva “Torna un po’ indietro”. In seguito, si è tolto le cuffie e mi ha detto che era pronto per fare la prima prova della canzone. L’ha cantata perfettamente nonostante qualche minuto prima non la conoscesse affatto. Aveva imparato ogni frase alla perfezione, con una correttezza e un’energia.. Era straordinario! Gli ho detto che era geniale e subito dopo, mi ha chiesto: “Adesso posso cantarla a modo mio?”. E l’ha fatta in un modo completamente diverso. Era fe-no-me-na-le!”.
Corsi di canto
Michael Jackson ha iniziato a seguire dei corsi di canto solo nel 1973, alla Dick Grove School of Music (a Van Nuys, nella periferia di Los Angeles). Dopo gli inizi della sua carriera da adulto, lavorò sulla sua voce con Seth Riggs, professore di canto. E’ risaputo che sia lui ad aver insegnato alla star a mantenere il suo falsetto (la sua voce acuta) mentre parla. Perché la “vera” voce di Michael Jackson è molto più grave (è quella che sentiamo nel suo cortometraggio “Ghosts” quando interpreta il ruolo del Sindaco).
Per quanto riguarda il solfeggio, non sa ne leggere ne scrivere la musica. Ha imparato soltanto, imitando a orecchio, a suonare il piano, la chitarra, l’arpa e la batteria ma non ha mai seguito dei corsi. Allora, come fa per comporre le sue canzoni? Utilizza uno stereo multidisco. Su ogni disco registra uno strumento diverso (che spesso imita con la sua bocca: Human Beat Box) e poi mixa il tutto. In seguito può fare ascoltare le sue composizioni a dei musicisti professionisti che le risuonano. Ultimo dettaglio: nemmeno James Brown, l’idolo di Michael Jackson, o John Lennon non sapevano leggere e scrivere la musica.
La televisione francese saluta Michael Jackson
Michael Jackson è in piena turnée mondiale (BAD Tour) ed è di passaggio a Parigi. La trasmissione “Les Enfants du Rock” presentata da Philippe Manovre è dedicata a lui in questa occasione. Mentre l’animatore presente, dei messaggi in inglese per Michael Jackson compaiono in basso al teleschermo, perché, spiega il presentatore “C’è il 50% delle possibilità che un giovane uomo di 29 anni, tutto solo nella sua camera dell’albergo Crillon, seduto sul bordo del suo letto, sita guardando la vostra stessa trasmissione” I messaggi? “Ciao Michael, sappiamo che stai guardando questo programma! Spero che ti piaccia!” (Ciao Michael, sappiamo che stai guardando questo programma! Speriamo che ti piaccia!).
All’esercito piace Michael Jackson
Il 29 Dicemvre 1989, il Washington Times pubblica un articolo nel quale rivela che le forze d’intervento speciali americane dell’Esercito Americano a Panama hanno nella loro playlist la canzone “Beat it” di Michael Jackson! Al suo fianco troviamo una canzone di Linda Rondstadt (“You’re no godo”), una delle Marvelettes (“Nowhere to Run”), la celebre “Voodoo Child” di Jimi Hendrix e “I Fought the Law” di Bobby Fuller Four.
Pronto, il 911?
Nel gennaio 2008, una piccola radio americana chiamata Z89 ha avuto l’idea di diffondere per 24 ore di seguito la canzone “Beat it” per far sapere agli ascoltatori che prendeva un nuovo orientamento musicale. Se lo scopo era di fare parlare il pubblico, ha funzionato: in effetti, la radio è stata bombardata di messaggi che chiedevano cosa stesse succedendo: alcuni ascoltatori pensavano si trattasse di un problema tecnico, altri, di un’operazione di beneficenza per raccogliere fondi. Un ascoltatore, ha anche alzato il telefono e ha chiamato il 911 (numero della polizia americana), convinto che la radio fosse stata presa in ostaggio..
Un duetto forzato con Rockwell
Era il 1984, il figlio di Berry Gordy, Rockwell, pubblicò un disco infantile intitolato “Somebody’s watching me”. Questo titolo è diffuso ancora oggi sulle radio e nelle discoteche e sono molti quelli che credono che questa canzone sia un duo tra Michael Jackson e Rockwell. Non è il caso. In effetti, Bambi aveva registrato solo il coro del pezzo, con altri artisti. Ma Rockwell, felicissimo di avere la più grande star planetaria del momento sul suo album e, al momento del montaggio finale, tolse tutte le voci degli altri coristi per tenere solo quella di Michael Jackson. Il disco, presentato successivamente come un duetto, riportò un grande successo. Michael Jackson, così come gli artisti danneggiati, non apprezzò il “gioco di prestigio” di Rockwell.
La isla bonita
Sapevate voi che la canzone “La Isla Bonita” che fa parte dei successi di Madonna era stata inizialmente composta per Michael Jackson? Patrick Léonard, autore della canzone che ha lavorato con i Jacksons durante il Victory tour, aveva scritto la canzone pensando al Re del Pop. Alla fine fu Madonna che deciso di registrarla nel 1986 dopo aver scritto alcune parole..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Una possibile interpretazione di Smooth Criminal
Per molti fan, la canzone Smooth Criminal evoca non un omicidio ma uno stupro.. In ogni caso, esiste un’altra interpretazione: alcune persone affermano che Michael Jackson si è ispirato ad una storia vera in cui una ragazzina chiamata Annie si è annegata in una piscina. In seguito a questo terribile incidente, il padre di Annie ha inventato dei manichini che permettono l’insegnamento delle procedure di rianimazione cardio-respiratoria, che sono chiamati Annie. La frase “Annie are you Ok” (Anni come stai?) è molto frequentemente impiegata negli stages di formazione di primo soccorso per chiedere alla vittima se è cosciente.
Rosa Parks e il video Bad
Avete sicuramente sentito parlare di Rosa Parks. Morta nel 2005, questa stilista nera era diventata l’emblema della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti. Il primo dicembre 2005, a Montgomery (Alabama), mentre era seduta in un autobus, entrò un passeggero bianco. Il conduttore dell’autobus, James Blake, gli ordinò allora di cedere il posto come esigeva il regolamento dell’epoca (I neri dovevano sedersi in fondo all’autobus). Rosa Parks si rifiutò, venne arrestata dalla polizia e condannata.
Su iniziativa di Martin Luter King, i bus di Montgomery saranno in seguito boicottati dai neri per 381 giorni. Finalmente, questa lotta umanitaria finirà per portare i suoi frutti poiché i razzisti furono decretati anticostituzionali nel 1956. Nel suo cortometraggio “BAD”, una scena ricorda fortemente una foto di Rosa Parks scattata dall’agente Corbis. Confrontate le due foto qui sotto, e noterete una somiglianza impressionante: la foto di sinistra rappresenta Rosa Parks seduta su un autobus, la foto a destra, Michael Jackson, all’inizio di BAD, seduto su un treni di periferia.
La dedica di Invincible
L’album Invincible (uscito nel 2001) è stato dedicato a Benjamin Hermansen. Questo giovane norvegese di 15 anni è stato picchiato a morte da un gruppo di neo-nazisti nel gennaio del 2000, a causa del colore della sua pelle.
E’ stato Omer Bhatti, amico di Benjamin e conoscente di Michael Jackson (di cui è anche sosia fin da quando era piccolo) che gli ha parlato di questo dramma. Il cantante ha scritto nel libretto di Invincible: “Non dimentichiamo che non bisogna giudicare un essere umano dal colore della sua pelle ma dal contenuto della sua anima. Benjamin, ti amiamo, riposa in pace”.
Inoltre, nei ringraziamenti dell’album, è anche scritta questa frase “Vi amo Jabbar e Gipsy”: Jabbar è la giraffa della star, Gipsy è il suo elefante, che gli è stato regalato da Elizabeth Taylor..
Un grosso bacio Zouzou
Tra i ringraziamenti dell’album Bad figura questo strano messaggio “Un grosso bacio zouzou” indirizzato ad una certa Christine Decroix. Chi è dunque? E’ un’amica belga del produttore e musicista Quincy Jones che ha incontrato Michael Jackson per mezzo di amici comuni.
E’ lei che ha composto le parole per la versione francese di “I Just Can’t Stop Loving You” (“Je ne veux pas la fin de nous”). Questa versione è stata registrata nel Luglio 1987 e finita i primi di settembre dopo un periodo di interruzione (a causa delle prove del Bad Tour). Non è mai stata messa ufficialmente in commercio ma circola tra i navigatori in internet.
Per quanto riguarda Christine Decroiz, è sfortunatamente morta di cancro a metà degli anni 90.
L’orecchio musicale
Michael Jackson ha l’orecchio musicale, come prova prendiamo questa testimonianza di Sam Browm, direttore musicale dei Jackson Five:
“Quando gli ho fatto ascoltare per la prima volta la canzone One Day In Your Life, si è messo le cuffie sulle orecchie e mi ha fatto segno di far partire la cassetta. Di tanto in tanto, mi diceva “Torna un po’ indietro”. In seguito, si è tolto le cuffie e mi ha detto che era pronto per fare la prima prova della canzone. L’ha cantata perfettamente nonostante qualche minuto prima non la conoscesse affatto. Aveva imparato ogni frase alla perfezione, con una correttezza e un’energia.. Era straordinario! Gli ho detto che era geniale e subito dopo, mi ha chiesto: “Adesso posso cantarla a modo mio?”. E l’ha fatta in un modo completamente diverso. Era fe-no-me-na-le!”.
Corsi di canto
Michael Jackson ha iniziato a seguire dei corsi di canto solo nel 1973, alla Dick Grove School of Music (a Van Nuys, nella periferia di Los Angeles). Dopo gli inizi della sua carriera da adulto, lavorò sulla sua voce con Seth Riggs, professore di canto. E’ risaputo che sia lui ad aver insegnato alla star a mantenere il suo falsetto (la sua voce acuta) mentre parla. Perché la “vera” voce di Michael Jackson è molto più grave (è quella che sentiamo nel suo cortometraggio “Ghosts” quando interpreta il ruolo del Sindaco).
Per quanto riguarda il solfeggio, non sa ne leggere ne scrivere la musica. Ha imparato soltanto, imitando a orecchio, a suonare il piano, la chitarra, l’arpa e la batteria ma non ha mai seguito dei corsi. Allora, come fa per comporre le sue canzoni? Utilizza uno stereo multidisco. Su ogni disco registra uno strumento diverso (che spesso imita con la sua bocca: Human Beat Box) e poi mixa il tutto. In seguito può fare ascoltare le sue composizioni a dei musicisti professionisti che le risuonano. Ultimo dettaglio: nemmeno James Brown, l’idolo di Michael Jackson, o John Lennon non sapevano leggere e scrivere la musica.
La televisione francese saluta Michael Jackson
Michael Jackson è in piena turnée mondiale (BAD Tour) ed è di passaggio a Parigi. La trasmissione “Les Enfants du Rock” presentata da Philippe Manovre è dedicata a lui in questa occasione. Mentre l’animatore presente, dei messaggi in inglese per Michael Jackson compaiono in basso al teleschermo, perché, spiega il presentatore “C’è il 50% delle possibilità che un giovane uomo di 29 anni, tutto solo nella sua camera dell’albergo Crillon, seduto sul bordo del suo letto, sita guardando la vostra stessa trasmissione” I messaggi? “Ciao Michael, sappiamo che stai guardando questo programma! Spero che ti piaccia!” (Ciao Michael, sappiamo che stai guardando questo programma! Speriamo che ti piaccia!).
All’esercito piace Michael Jackson
Il 29 Dicemvre 1989, il Washington Times pubblica un articolo nel quale rivela che le forze d’intervento speciali americane dell’Esercito Americano a Panama hanno nella loro playlist la canzone “Beat it” di Michael Jackson! Al suo fianco troviamo una canzone di Linda Rondstadt (“You’re no godo”), una delle Marvelettes (“Nowhere to Run”), la celebre “Voodoo Child” di Jimi Hendrix e “I Fought the Law” di Bobby Fuller Four.
Pronto, il 911?
Nel gennaio 2008, una piccola radio americana chiamata Z89 ha avuto l’idea di diffondere per 24 ore di seguito la canzone “Beat it” per far sapere agli ascoltatori che prendeva un nuovo orientamento musicale. Se lo scopo era di fare parlare il pubblico, ha funzionato: in effetti, la radio è stata bombardata di messaggi che chiedevano cosa stesse succedendo: alcuni ascoltatori pensavano si trattasse di un problema tecnico, altri, di un’operazione di beneficenza per raccogliere fondi. Un ascoltatore, ha anche alzato il telefono e ha chiamato il 911 (numero della polizia americana), convinto che la radio fosse stata presa in ostaggio..
Un duetto forzato con Rockwell
Era il 1984, il figlio di Berry Gordy, Rockwell, pubblicò un disco infantile intitolato “Somebody’s watching me”. Questo titolo è diffuso ancora oggi sulle radio e nelle discoteche e sono molti quelli che credono che questa canzone sia un duo tra Michael Jackson e Rockwell. Non è il caso. In effetti, Bambi aveva registrato solo il coro del pezzo, con altri artisti. Ma Rockwell, felicissimo di avere la più grande star planetaria del momento sul suo album e, al momento del montaggio finale, tolse tutte le voci degli altri coristi per tenere solo quella di Michael Jackson. Il disco, presentato successivamente come un duetto, riportò un grande successo. Michael Jackson, così come gli artisti danneggiati, non apprezzò il “gioco di prestigio” di Rockwell.
La isla bonita
Sapevate voi che la canzone “La Isla Bonita” che fa parte dei successi di Madonna era stata inizialmente composta per Michael Jackson? Patrick Léonard, autore della canzone che ha lavorato con i Jacksons durante il Victory tour, aveva scritto la canzone pensando al Re del Pop. Alla fine fu Madonna che deciso di registrarla nel 1986 dopo aver scritto alcune parole..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
ALIMENTAZIONE
Le bevande preferite di Michael Jackson
Le bevande preferite di Michael Jackson sono il Gatorade all’arancia (bevanda energetica che lo aiuta a resistere quando deve fare uno sforzo fisico intenso, per esempio durante i concerti); il 7up (limonata); il succo di frutta; i succhi di carote; le acque francesi (notoriamente Evian e Perrier) e l’Orange Crush (soda all’arancia).
Alcolici preferiti
Per molto tempo, si è detto che Michael Jackson non consumasse bevande alcoliche. Il giornalista Stéphane Bern l’aveva anche soprannominato “L’uomo che beve solo acqua”. In realtà, il cantante beve occasionalmente anche dell’alcool, notoriamente del vino bianco. Tra gli alcolici forti che apprezza, possiamo citare la tequila, il gin, la vodka e il whisky.
Cucina giapponese
Nel settembre del 1987, al momento del lancio della tournée Bad in Giappone, Michael Jackson a ingaggiato un cuoco giapponese. Ogni giorno, gli faceva scoprire delle specialità giapponesi. Da lì in avanti, uno dei piatti preferiti di Michael Jackson è il sushi (palline di riso e di pesce crudo arrotolati in una foglia d’alga).
Del pollo, ancora del pollo, sempre del pollo
Michael Jackson, anche se è abituato a mangiare in palazzi o ristoranti lussiosi, apprezza anche la cucina “veloce”.. Apprezza particolarmente il pollo Kentucky Fried Chicken, notoriamente le ali del pollo KFC, che mangia a tutti i pasti, compresa la colazione.
Digiuno domenicale
Michael Jackson, durante un periodo della sua vita, aveva fatto la scelta di non mangiare la domenica. Per mantenere la linea? Per credenza religiosa? No!
“Digiuno tutte le domeniche, non mangio niente, mi nutro di succo di frutta. Questo pulisce tutto il sistema digestivo, è fantastico. Bisogna fare soprattutto attenzione al colon e al retto, che funzionano come la valvola di scolo del corpo. Bisogna pulirle con la stessa cura che si riserva alla parte esterna del corpo. I brufoli, le malattie, mostrano che non è pulito all’interno.. E le impurità devono uscire in un modo o nell’altro” (Michael Jackson, anni 80)
Michael Jackson in Sud Africa
David, proprietario di un hotel a Sun City (Sud Africa), intervistato al quotidiano “Cape Argus”:
Michael è venuto recentemente (Nota: nel 1999) con i suoi figli Prince e Paris. Erano sempre con il loro papà ma avevano anche una tata e un tutore con loro. Avevano molti bagagli, che riempivano una stanza intera. Una persona aveva come solo compito di occuparsi dei loro bagagli.; puliva anche i vestiti di Michael e li stirava con un ferro usato appositamente per lui. Quando mi hanno annunciato il suo arrivo nell’hotel, ho preparato la sua suite e installato tutte le cose che aveva chiesto durante il suo soggiorno precedente: delle bevande importate dagli USA e dei pacchetti di M&M’s. Quando Michael è entrato nella suite, mi ha detto di levare tutti i dolci perché i suoi bambini non dovevano mangiarne. Le sole cose dolci che i suoi bambini avevano il diritto di mangiare sono dei frutti. Bevono dei succhi di frutta e molta acqua. Michael è andato a comprare dei giochi per loro tre volte durante il suo soggiorno e ogni volta, ha offerto dei giochi a tutti i bambini del negozio. Ama molto i pop-corn, ne mangia come se da loro dipendesse la sua vita. Mi ha mandato a mandato a prendere delle pizze e del pollo da Kentucky Fried Chicken. Le sue colazioni sono molto leggere: succo d’arancia fresco, uova strapazzate e toast di farina integrale senza burro. E’ molto generoso e mi lascia delle mance di circa 300 euro” (Nota: conversione monetaria effettuata)
Spiderman dal deputato
Questo aneddoto è stato riportato da Steve Lavagnino, Vice direttore del comune di Elton Gallegly, repubblicano della camera dei Rappresentanti. Primi di maggio 2003, Michael Jackson si è recato nel comune di questo deputato di Solvang, il piccolo paese vicino a Neverland. Mascherato con una maschera di spiderman blu e rossa, è arrivato nell’ufficio di Lavagnino chiedendo perché la città non avesse un fast food. Davanti all’incredulità del politico, si è poi tolto la maschera e il deputato ha esclamato “Oh, ma vi ho già visto in televisione!”. Il cantante ha allora risposto “Non creda a tutto quello che vede in televisione”. Constatando che non c’era nient’altro che un piccolo bar che vendeva panini in città, ha firmato un autografo al deputato e se ne è andato nella sua Bentley nera per andare a mangiare in un Taco Bell/Pizza Hut di Buelton, un altro paese non lontano da li.
Il deputato ha dichiarato “E’ difficile fare meglio. E’ la mia prima settimana in questo ufficio e ho incontrato l’uomo più famoso del mondo”. Ana Torres, vice direttrice del Pizza Hut, a sua volta ha detto: “E’ stato particolarmente gentile. Aspettando che preparassimo il pranzo per lui e per suo figlio Prince Michael, ha firmato autografi per gli impiegati e ha chiacchierato un po’ con i clienti. Quanto a suo figlio, a stupito: aveva i capelli biondissimi, era veramente carino”. Il cantante era seduto sul sedile del passeggero in macchina. Ha ordinato due pizze al formaggio, delle baghette, dell’acqua e tre tacos al pollo (i tacos sono un elemento della cucina tradizionale messicana: sono delle crépes di farina di mais guarnite generalmente di carne, formaggio e salsa piccante).
Ricordi di scolaro
Rose Fine fu l’insegnante privata dei ragazzi Jackson da quando la loro celebrità gli impediva di frequentare una scuola normale. Riguardo a questo, ecco un aneddoto riportato da LaToya Jackson:
“Ogni mattina, dopo la colazione, Mme Fine ci chiedeva se avevamo mangiato. Ovviamente, Jaermaine e Randy rispondevano No. Così, le nostre lezioni iniziavano più tardi. Allora lei, che non capiva come potessimo studiare con lo stomaco vuoto, ci ordinava da mangiare. Morivamo dal ridere. Era un po’ la nostra seconda mamma. Per questo, Michael si è organizzato per inviargli dei fiori il giorno della festa della Mamma”.
Problemi alimentari
Michael Jackson è sempre stato molto magro e nel 2005 ha ammesso che per lui il mangiare non era una fonte di piacere, che si alimentava più per necessità che per voglia. Perde rapidamente peso quando un evento stressante si presenta nella sua vita e questo è stato particolarmente evidente al momento del suo processo nel 2005. Il suo nutrizionista, invitato dall’emissione televisiva americana “Extra!” ha dichiarato che durante il processo, il peso del cantante era sceso fino a 42.6 (94 pounds) a causa di una disidratazione acuta e di un’alimentazione insufficiente:
“E’ stato il padre di Michael, Joseph, che mi ha chiamato per chiedermi di aiutare suo figlio. Mi ha detto che Michael era chiuso nella sua camera da 30 giorni e rifiutava di mangiare. Sono rimasto stupefatto, ci sono volute quattro iniezioni in indovena per reidratarlo. In seguito ho fatto tre ore di corso di cucina ai suoi cuochi per insegnargli a mescolare vitamine e erbe aromatiche al suo mangiare perché ritrovasse le forze e per far si che il suo peso si stabilizzasse. Era più forte in tribunale di quanto non lo fosse rientrando a casa dopo le udienze. Era una volta arrivato a casa che poteva crollare, lasciarsi invadere dal dolore e sentire il dolore del suo corpo. Era uno zombie. Non aveva assolutamente appetito e non mangiava più. Non c’era niente da fare per potergli far tornare l’appetito. Era così disidratato che pensavo potesse sviluppare dei calcoli renali”.
Il cantante americano era spesso soggetto a dei periodi di disidratazione acuta (come ad esempio nel 1993, quando fu obbligato ad annullare numerosi concerti della sua tournée Dangerous; oppure nel 1995 quando svenne sul palco del Beacon Theater mentre faceva le prove per un concerto speciale che doveva essere diffuso sul canale HBO).
I giurati affamati
Il 15 Marzo 2005, Michael Jackson è in tribunale, accusato di pedofilia da un adolescente di 15 anni, Gavin Arvizio. Dopo la sospensione regolamentare dell’udienza (solo un quarto d’ora sulle sei ore di undienza), il giudice riprende la direzione dei dibattiti con un piccolo discorso di scuse:
“Non so se lo sapete ma questa mattina, abbiamo fatto una pausa un po’ più lunga del solito perché il ristorante Olive Garden ha letto un articolo della CNN che diceva che i giurati morivano di fame. E possono ringraziare la CNN perché Olive Garden gli ha inviato una montagna di pizze e hanno inviato uno squadrone di attacco e mi hanno minacciato di morte se non li avessi lasciati mangiare le pizze.. Di colpo.. Si sono saziati. Lasciate che vi segnali questo pericolo, adesso. Sono giudice da molti anni e il miglior consiglio che posso dare a un giurato è il seguente: non mangiate troppo a mezzogiorno!”
Quello che non bisogna servire a Michael Jackson se lo invitate a cena
Nel 2003, il profilo passeggero di Michael Jackson sulla compagnia aerea Xtrajet precisava le abitudini culinarie del cantante.. E quello che non ama mangiare. Erano citati anche il cioccolato, burro di arachidi, i broccoli e i “cibi con odori forti”.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Le bevande preferite di Michael Jackson
Le bevande preferite di Michael Jackson sono il Gatorade all’arancia (bevanda energetica che lo aiuta a resistere quando deve fare uno sforzo fisico intenso, per esempio durante i concerti); il 7up (limonata); il succo di frutta; i succhi di carote; le acque francesi (notoriamente Evian e Perrier) e l’Orange Crush (soda all’arancia).
Alcolici preferiti
Per molto tempo, si è detto che Michael Jackson non consumasse bevande alcoliche. Il giornalista Stéphane Bern l’aveva anche soprannominato “L’uomo che beve solo acqua”. In realtà, il cantante beve occasionalmente anche dell’alcool, notoriamente del vino bianco. Tra gli alcolici forti che apprezza, possiamo citare la tequila, il gin, la vodka e il whisky.
Cucina giapponese
Nel settembre del 1987, al momento del lancio della tournée Bad in Giappone, Michael Jackson a ingaggiato un cuoco giapponese. Ogni giorno, gli faceva scoprire delle specialità giapponesi. Da lì in avanti, uno dei piatti preferiti di Michael Jackson è il sushi (palline di riso e di pesce crudo arrotolati in una foglia d’alga).
Del pollo, ancora del pollo, sempre del pollo
Michael Jackson, anche se è abituato a mangiare in palazzi o ristoranti lussiosi, apprezza anche la cucina “veloce”.. Apprezza particolarmente il pollo Kentucky Fried Chicken, notoriamente le ali del pollo KFC, che mangia a tutti i pasti, compresa la colazione.
Digiuno domenicale
Michael Jackson, durante un periodo della sua vita, aveva fatto la scelta di non mangiare la domenica. Per mantenere la linea? Per credenza religiosa? No!
“Digiuno tutte le domeniche, non mangio niente, mi nutro di succo di frutta. Questo pulisce tutto il sistema digestivo, è fantastico. Bisogna fare soprattutto attenzione al colon e al retto, che funzionano come la valvola di scolo del corpo. Bisogna pulirle con la stessa cura che si riserva alla parte esterna del corpo. I brufoli, le malattie, mostrano che non è pulito all’interno.. E le impurità devono uscire in un modo o nell’altro” (Michael Jackson, anni 80)
Michael Jackson in Sud Africa
David, proprietario di un hotel a Sun City (Sud Africa), intervistato al quotidiano “Cape Argus”:
Michael è venuto recentemente (Nota: nel 1999) con i suoi figli Prince e Paris. Erano sempre con il loro papà ma avevano anche una tata e un tutore con loro. Avevano molti bagagli, che riempivano una stanza intera. Una persona aveva come solo compito di occuparsi dei loro bagagli.; puliva anche i vestiti di Michael e li stirava con un ferro usato appositamente per lui. Quando mi hanno annunciato il suo arrivo nell’hotel, ho preparato la sua suite e installato tutte le cose che aveva chiesto durante il suo soggiorno precedente: delle bevande importate dagli USA e dei pacchetti di M&M’s. Quando Michael è entrato nella suite, mi ha detto di levare tutti i dolci perché i suoi bambini non dovevano mangiarne. Le sole cose dolci che i suoi bambini avevano il diritto di mangiare sono dei frutti. Bevono dei succhi di frutta e molta acqua. Michael è andato a comprare dei giochi per loro tre volte durante il suo soggiorno e ogni volta, ha offerto dei giochi a tutti i bambini del negozio. Ama molto i pop-corn, ne mangia come se da loro dipendesse la sua vita. Mi ha mandato a mandato a prendere delle pizze e del pollo da Kentucky Fried Chicken. Le sue colazioni sono molto leggere: succo d’arancia fresco, uova strapazzate e toast di farina integrale senza burro. E’ molto generoso e mi lascia delle mance di circa 300 euro” (Nota: conversione monetaria effettuata)
Spiderman dal deputato
Questo aneddoto è stato riportato da Steve Lavagnino, Vice direttore del comune di Elton Gallegly, repubblicano della camera dei Rappresentanti. Primi di maggio 2003, Michael Jackson si è recato nel comune di questo deputato di Solvang, il piccolo paese vicino a Neverland. Mascherato con una maschera di spiderman blu e rossa, è arrivato nell’ufficio di Lavagnino chiedendo perché la città non avesse un fast food. Davanti all’incredulità del politico, si è poi tolto la maschera e il deputato ha esclamato “Oh, ma vi ho già visto in televisione!”. Il cantante ha allora risposto “Non creda a tutto quello che vede in televisione”. Constatando che non c’era nient’altro che un piccolo bar che vendeva panini in città, ha firmato un autografo al deputato e se ne è andato nella sua Bentley nera per andare a mangiare in un Taco Bell/Pizza Hut di Buelton, un altro paese non lontano da li.
Il deputato ha dichiarato “E’ difficile fare meglio. E’ la mia prima settimana in questo ufficio e ho incontrato l’uomo più famoso del mondo”. Ana Torres, vice direttrice del Pizza Hut, a sua volta ha detto: “E’ stato particolarmente gentile. Aspettando che preparassimo il pranzo per lui e per suo figlio Prince Michael, ha firmato autografi per gli impiegati e ha chiacchierato un po’ con i clienti. Quanto a suo figlio, a stupito: aveva i capelli biondissimi, era veramente carino”. Il cantante era seduto sul sedile del passeggero in macchina. Ha ordinato due pizze al formaggio, delle baghette, dell’acqua e tre tacos al pollo (i tacos sono un elemento della cucina tradizionale messicana: sono delle crépes di farina di mais guarnite generalmente di carne, formaggio e salsa piccante).
Ricordi di scolaro
Rose Fine fu l’insegnante privata dei ragazzi Jackson da quando la loro celebrità gli impediva di frequentare una scuola normale. Riguardo a questo, ecco un aneddoto riportato da LaToya Jackson:
“Ogni mattina, dopo la colazione, Mme Fine ci chiedeva se avevamo mangiato. Ovviamente, Jaermaine e Randy rispondevano No. Così, le nostre lezioni iniziavano più tardi. Allora lei, che non capiva come potessimo studiare con lo stomaco vuoto, ci ordinava da mangiare. Morivamo dal ridere. Era un po’ la nostra seconda mamma. Per questo, Michael si è organizzato per inviargli dei fiori il giorno della festa della Mamma”.
Problemi alimentari
Michael Jackson è sempre stato molto magro e nel 2005 ha ammesso che per lui il mangiare non era una fonte di piacere, che si alimentava più per necessità che per voglia. Perde rapidamente peso quando un evento stressante si presenta nella sua vita e questo è stato particolarmente evidente al momento del suo processo nel 2005. Il suo nutrizionista, invitato dall’emissione televisiva americana “Extra!” ha dichiarato che durante il processo, il peso del cantante era sceso fino a 42.6 (94 pounds) a causa di una disidratazione acuta e di un’alimentazione insufficiente:
“E’ stato il padre di Michael, Joseph, che mi ha chiamato per chiedermi di aiutare suo figlio. Mi ha detto che Michael era chiuso nella sua camera da 30 giorni e rifiutava di mangiare. Sono rimasto stupefatto, ci sono volute quattro iniezioni in indovena per reidratarlo. In seguito ho fatto tre ore di corso di cucina ai suoi cuochi per insegnargli a mescolare vitamine e erbe aromatiche al suo mangiare perché ritrovasse le forze e per far si che il suo peso si stabilizzasse. Era più forte in tribunale di quanto non lo fosse rientrando a casa dopo le udienze. Era una volta arrivato a casa che poteva crollare, lasciarsi invadere dal dolore e sentire il dolore del suo corpo. Era uno zombie. Non aveva assolutamente appetito e non mangiava più. Non c’era niente da fare per potergli far tornare l’appetito. Era così disidratato che pensavo potesse sviluppare dei calcoli renali”.
Il cantante americano era spesso soggetto a dei periodi di disidratazione acuta (come ad esempio nel 1993, quando fu obbligato ad annullare numerosi concerti della sua tournée Dangerous; oppure nel 1995 quando svenne sul palco del Beacon Theater mentre faceva le prove per un concerto speciale che doveva essere diffuso sul canale HBO).
I giurati affamati
Il 15 Marzo 2005, Michael Jackson è in tribunale, accusato di pedofilia da un adolescente di 15 anni, Gavin Arvizio. Dopo la sospensione regolamentare dell’udienza (solo un quarto d’ora sulle sei ore di undienza), il giudice riprende la direzione dei dibattiti con un piccolo discorso di scuse:
“Non so se lo sapete ma questa mattina, abbiamo fatto una pausa un po’ più lunga del solito perché il ristorante Olive Garden ha letto un articolo della CNN che diceva che i giurati morivano di fame. E possono ringraziare la CNN perché Olive Garden gli ha inviato una montagna di pizze e hanno inviato uno squadrone di attacco e mi hanno minacciato di morte se non li avessi lasciati mangiare le pizze.. Di colpo.. Si sono saziati. Lasciate che vi segnali questo pericolo, adesso. Sono giudice da molti anni e il miglior consiglio che posso dare a un giurato è il seguente: non mangiate troppo a mezzogiorno!”
Quello che non bisogna servire a Michael Jackson se lo invitate a cena
Nel 2003, il profilo passeggero di Michael Jackson sulla compagnia aerea Xtrajet precisava le abitudini culinarie del cantante.. E quello che non ama mangiare. Erano citati anche il cioccolato, burro di arachidi, i broccoli e i “cibi con odori forti”.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
LA RELIGIONE
Il primo Natale di Michael Jackson
Michael Jackson ha festeggiato il suo primo Natale all’età di 35 anni. In effetti, essendo stato cresciuto secondo i principi dei testimoni di Jehovah, fino ad allora non aveva mai festeggiato il Natale. E’ stata la sua amica Elizabeth Taylor che, mentre lui dormiva, ha decorato interamente casa sua. Al suo risveglio, ha scoperto la sorpresa. Ha spiegato: “Ero molto felice ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa. Dopo, sono andato in bagno a piangere”.
Michael Jackson e il suo compleanno
Michael Jackson non festeggia mai il suo compleanno. Spesso, sono i fanno che lo fanno per lui. A Copenaghen nel 1997, la sera dei suoi 39 anni, la star era sul palco per la sua tournée HIStory. Improvvisamente, degli assistenti hanno portato sul palco un’enorme torta di compleanno e l’intero stadio (molte decine di migliaia di fan) si è messo a cantare “Happy Birthday”.. Alla pop star è stato inculcato il culto Jehovista (essendo stato allevato da una madre Testimone di Jehovah) ma si guarda bene dal privare i suoi figli dalle gioie che a lui stesso sono state negate: così, Prince, Paris e Blanket hanno diritto a dei veri compleanni durante i quali invitano i loro amici e ricevono dei regali.
Michael Jackson si chiude nella sua cabina per meditare
Quando erano piccoli, i nipoti di Michael Jackson Jeremy e Jourdynn ebbero l’occasione di fare un viaggio in treno verso Minneapolis in compagnia del loro celebre zio. Una sera, telefonarono alla loro madre spiegando che il loro zio si era chiuso a chiave nella sua cabina e si rifiutava di lasciarli entrare. Jeremy dichiarò: “Medita”. Sua madre gli chiese allora se conosceva il senso della parola meditare. Jeremy rispose: “Meditare, è quando zio Michael si chiude a chiave nella usa camera, al buio, e ci chiede di non fare rumore”.
Le meditazioni di Michael Jackson non gli impedirono di occuparsi dei suoi nipoti. Quando lui e i bambini tornarono dal viaggio, la loro madre scoprì che tutti i compiti scolastici erano stati fatti con impegno. “Chi vi ha aiutato?” chiese loro. Jeremy e Jourdynn esclamarono in coro “Zio Michael”!
Nel 1984, Michael Jackson rifiuta di giurare fedeltà alla bandiera americana
I testimoni di Jehovah rifiutano di servire sotto la bandiera del loro paese. Negli Stati Uniti, la tradizione vuole ugualmente che si canti l’Inno Nazionale in occasione degli avvenimenti importanti e che si giuri fedeltà alla bandiera americana. In quanto Testimone di Jehovah, Michael Jackson rifiutò, negli anni 80, di sottomettersi a questa usanza.
In occasione della cena organizzata nell’Aprile del 1984 dalla fondazione T. J. Martell in onore di Walter Yetnikoff (presidente di CBS), Michael Jackson rifiutò di prendere posto tra gli invitati prima che tutti avessero finito di cantare l’Inno americano e giurato fedeltà alla bandiera.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Il primo Natale di Michael Jackson
Michael Jackson ha festeggiato il suo primo Natale all’età di 35 anni. In effetti, essendo stato cresciuto secondo i principi dei testimoni di Jehovah, fino ad allora non aveva mai festeggiato il Natale. E’ stata la sua amica Elizabeth Taylor che, mentre lui dormiva, ha decorato interamente casa sua. Al suo risveglio, ha scoperto la sorpresa. Ha spiegato: “Ero molto felice ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa. Dopo, sono andato in bagno a piangere”.
Michael Jackson e il suo compleanno
Michael Jackson non festeggia mai il suo compleanno. Spesso, sono i fanno che lo fanno per lui. A Copenaghen nel 1997, la sera dei suoi 39 anni, la star era sul palco per la sua tournée HIStory. Improvvisamente, degli assistenti hanno portato sul palco un’enorme torta di compleanno e l’intero stadio (molte decine di migliaia di fan) si è messo a cantare “Happy Birthday”.. Alla pop star è stato inculcato il culto Jehovista (essendo stato allevato da una madre Testimone di Jehovah) ma si guarda bene dal privare i suoi figli dalle gioie che a lui stesso sono state negate: così, Prince, Paris e Blanket hanno diritto a dei veri compleanni durante i quali invitano i loro amici e ricevono dei regali.
Michael Jackson si chiude nella sua cabina per meditare
Quando erano piccoli, i nipoti di Michael Jackson Jeremy e Jourdynn ebbero l’occasione di fare un viaggio in treno verso Minneapolis in compagnia del loro celebre zio. Una sera, telefonarono alla loro madre spiegando che il loro zio si era chiuso a chiave nella sua cabina e si rifiutava di lasciarli entrare. Jeremy dichiarò: “Medita”. Sua madre gli chiese allora se conosceva il senso della parola meditare. Jeremy rispose: “Meditare, è quando zio Michael si chiude a chiave nella usa camera, al buio, e ci chiede di non fare rumore”.
Le meditazioni di Michael Jackson non gli impedirono di occuparsi dei suoi nipoti. Quando lui e i bambini tornarono dal viaggio, la loro madre scoprì che tutti i compiti scolastici erano stati fatti con impegno. “Chi vi ha aiutato?” chiese loro. Jeremy e Jourdynn esclamarono in coro “Zio Michael”!
Nel 1984, Michael Jackson rifiuta di giurare fedeltà alla bandiera americana
I testimoni di Jehovah rifiutano di servire sotto la bandiera del loro paese. Negli Stati Uniti, la tradizione vuole ugualmente che si canti l’Inno Nazionale in occasione degli avvenimenti importanti e che si giuri fedeltà alla bandiera americana. In quanto Testimone di Jehovah, Michael Jackson rifiutò, negli anni 80, di sottomettersi a questa usanza.
In occasione della cena organizzata nell’Aprile del 1984 dalla fondazione T. J. Martell in onore di Walter Yetnikoff (presidente di CBS), Michael Jackson rifiutò di prendere posto tra gli invitati prima che tutti avessero finito di cantare l’Inno americano e giurato fedeltà alla bandiera.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
LA SALUTE
Incidente sul set della pubblicità della Pepsi
Il 27 Gennaio 1984, Michael Jackson gira con i suoi fratelli il loro secondo spot pubblicitario per la Pepsi, allo Shrine Auditorium di Los Angeles, davanti a 3000 spettatori. I sei Jacksons cantano la versione speciale di Billie Jean scritta per l’occasione: “You’re the whole new generation”. Michael Jackson deve scendere una scalinata, accerchiato da delle esplosioni di fumogeni. Sono state realizzate diverse riprese senza alcun problema ma, all’inizio della sesta, dopo aver effettuato un “stop on the tose” (immobilizzazione sulla punta dei piedi), si mette a urlare. Cerca di togliersi la giacca. Nessuno sul palco ha reagito, la maggior parte degli spettatori pensavano che gli qualcuno gli avesse sparato. Si lascia cadere chiamando suo fratello Tito in soccorso. Miko Brando, sua guardia del corpo, è il primo a capire quello che sta succedendo, ha il riflesso di stringere il ragazzo a se e di sfregargli la testa per spegnere le fiamme. Se l’è cavata con delle leggere ustioni alle mani.
I soccorsi arrivarono e applicarono del ghiaccio sulla testa della star. In stato di choc, si lascia spogliare dai medici e gli chiede semplicemente di non togliergli il guanto, dando luogo a delle immagini che faranno il giro del mondo: Michael Jackson sulla barella, che saluta la folla con un tremolante guanto con le paillettes. All’ospedale, viene preso in cura dal chirurgo plastico Steven Hoeffin (che sarà anche il suo chirurgo e il suo medico ufficiale negli anni 90). Bilancio: una bruciatura di 5cm su 12 dietro la testa, secondo e terzo grado, che necessitò in seguito di un operazione di chirurgia ricostruttrice. E’ in seguito a questo incidente che Michael Jackson ha iniziato a prendere degli analgesizi (tipo Demerol). Nel 1993, spiegherà che ne è progressivamente diventato dipendente.
Michael Jackson vieta alla Pepsi di diffondere le riprese dell’incidente alla televisione e riceve in cambio un risarcimento di un milione e mezzo di dollari. Ha donato l’intera somma all’ospedale Brotman che lo ha curato: il “Michael Jackson Burn Center” è stato fondato grazie a questi soldi.
Incidente sul set di Captain Eo
Il 30 Luglio 1985, Michael Jackson stava provando la coreografia di We Are Here To Change the World quando è caduto (la seconda volta in pochi giorni) e ha sentito un forte dolore. E’ quindi stato portato all’ospedale per fare qualche esame. Alla fine, non molta sfortuna, niente fratture, ma l’occasione per lui di visitare il centro degli ustionati gravi creato all’ospedale Brotman con il milione e mezzo di dollari che aveva donato.
Niente vale un buon massaggio
Alla fine degli anni 80, Michael Jackson aveva fatto assumere Julie Chertow.. Per un ruolo che farà impallidire di invidia le sue fans femmine. Per massaggiarlo. Questo gli permetteva di distendere i suoi muscoli e di evitare le contratture e i crampi dopo i concerti del BAD Tour. Julie Chertow ha avuto tra le mani anche Madonna e Dustin Hoffman.
Durante le tournée..
Michael Jackson ha avuto non pochi problemi di salute durante il Dangerous Tour (1992-1993): disidratazione, emicrania, forte mal di denti.. Questi problemi si sono presentati nello stesso periodo delle accuse di pedofilia fatte contro di lui dalla famiglia di Jordan Chandler. E’ fortemente probabile che queste ultime abbiano avuto un forte impatto sulla sua salute fisica. Finalmente, ha annunciato la fine della tournée per potersi curare e disintossicarsi dalla sua dipendenza dal Demerol.
Anche durante l’HIStory Tour a Mizza ha sofferto di un forte mal di denti.. Che ha costretto i suoi collaboratori a chiamare un dentista con urgenza la notte in seguito al concerto.
Per finire con qualcosa di più allegro, sappiate che il King of Pop perde circa 3 chili a concerto, semplicemente sudando. Questo spiega senza dubbio perché non ha mai rischiato l’obesità.
La prestazione ai Soul Train Awards 1993
Ai Soul Train Awards 1993, Michael Jackson si è esibito nella canzone Remember the Time. Niente di straordinario, se non fosse che era immobilizzato su una poltrona scorrevole da una brutta frattura. Sembrava molto frustrato, è stato costretto a ballare seduto.. In seguito, delle notizie hanno affermato che tutto questo era solo una messa in scena per attirare l’attenzione (e che la suddetta frattura era solo un’operazione di pubbliche relazioni).
Incidente in occasione del concerto Michael Jackson and Friends
Durante l’esibizione di Earth Song” durante il concerto benefico, Michael Jackson doveva salire su un ponte chiamato “ponte di non ritorno”. La parte centrale del ponte può sollevarsi e abbassarsi per rimettersi al suo posto. Ma a Monaco, mentre il cantante era salito su questa parte mobile del ponte, si è verificato un incidente che avrebbe potuto costargli la vita. Invece di scendere alla pari delle altre due parti del ponte, la parte centrale è caduta dritta verso il suole, a causa di un guasto dei motori che controllavano i cavi di sostegno. Fortunatamente, i cavi non si sono rotti, così il ponte è stato quanto meno rallentato nella sua caduta. Ha urtato violentemente il suolo.
Karen Faye, la truccatrice di Michael Jackson, era dietro le quinte ed ha assistito all’incidente. Ha detto: “Ho visto il ponte crollare e dal punto in cui ero non vedevo il suolo. Mi sono messa ad urlare, ci siamo tutti abbracciati gli uni con gli altri dietro le quinte, pensavamo che Michael si fosse ucciso. Volevo correre sul palco ma qualcuno mi ha fermato. E di colpo, abbiamo visto Michael salire sul palco e continuare la sua esibizione come se niente fosse successo, nonostante avesse appena fatto una caduta di diversi metri. Eravamo sbalorditi. Subito dopo, quando è tornato dietro le quinte, gli abbiamo detto di fermare il concerto e ci ha semplicemente detto: “Mio padre mi diceva sempre di continuare qualsiasi cosa succeda” ed è tornato sul palco per cantare You Are Not Alone”.
Tuttavia, il cantante non si è cambiato tra le due esibizioni. E’ dopo il concerto, quando è calata le tensione, che le conseguenze della sua caduta si sono fatte sentire: è svenuto nella macchina che lo stava portando all’ospedale e i medici hanno preferito tenerlo tutta la notte sotto osservazione. Se l’è cavata con una frattura della caviglia e dei problemi alla schiena.
Un ragno mostruoso
Nel 2003, mentre Michael Jackson dormiva tranquillamente nel suo ranch di Neverland, in California, è stato attaccato da un ragno velenoso, una “regina bruna” che lo ha morso all’altezza del piede, della gamba e della mano. Sentendo le dimensioni della ferita (sei centimetri di diametro secondo i medici), immaginiamo la taglia del ragno..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Incidente sul set della pubblicità della Pepsi
Il 27 Gennaio 1984, Michael Jackson gira con i suoi fratelli il loro secondo spot pubblicitario per la Pepsi, allo Shrine Auditorium di Los Angeles, davanti a 3000 spettatori. I sei Jacksons cantano la versione speciale di Billie Jean scritta per l’occasione: “You’re the whole new generation”. Michael Jackson deve scendere una scalinata, accerchiato da delle esplosioni di fumogeni. Sono state realizzate diverse riprese senza alcun problema ma, all’inizio della sesta, dopo aver effettuato un “stop on the tose” (immobilizzazione sulla punta dei piedi), si mette a urlare. Cerca di togliersi la giacca. Nessuno sul palco ha reagito, la maggior parte degli spettatori pensavano che gli qualcuno gli avesse sparato. Si lascia cadere chiamando suo fratello Tito in soccorso. Miko Brando, sua guardia del corpo, è il primo a capire quello che sta succedendo, ha il riflesso di stringere il ragazzo a se e di sfregargli la testa per spegnere le fiamme. Se l’è cavata con delle leggere ustioni alle mani.
I soccorsi arrivarono e applicarono del ghiaccio sulla testa della star. In stato di choc, si lascia spogliare dai medici e gli chiede semplicemente di non togliergli il guanto, dando luogo a delle immagini che faranno il giro del mondo: Michael Jackson sulla barella, che saluta la folla con un tremolante guanto con le paillettes. All’ospedale, viene preso in cura dal chirurgo plastico Steven Hoeffin (che sarà anche il suo chirurgo e il suo medico ufficiale negli anni 90). Bilancio: una bruciatura di 5cm su 12 dietro la testa, secondo e terzo grado, che necessitò in seguito di un operazione di chirurgia ricostruttrice. E’ in seguito a questo incidente che Michael Jackson ha iniziato a prendere degli analgesizi (tipo Demerol). Nel 1993, spiegherà che ne è progressivamente diventato dipendente.
Michael Jackson vieta alla Pepsi di diffondere le riprese dell’incidente alla televisione e riceve in cambio un risarcimento di un milione e mezzo di dollari. Ha donato l’intera somma all’ospedale Brotman che lo ha curato: il “Michael Jackson Burn Center” è stato fondato grazie a questi soldi.
Incidente sul set di Captain Eo
Il 30 Luglio 1985, Michael Jackson stava provando la coreografia di We Are Here To Change the World quando è caduto (la seconda volta in pochi giorni) e ha sentito un forte dolore. E’ quindi stato portato all’ospedale per fare qualche esame. Alla fine, non molta sfortuna, niente fratture, ma l’occasione per lui di visitare il centro degli ustionati gravi creato all’ospedale Brotman con il milione e mezzo di dollari che aveva donato.
Niente vale un buon massaggio
Alla fine degli anni 80, Michael Jackson aveva fatto assumere Julie Chertow.. Per un ruolo che farà impallidire di invidia le sue fans femmine. Per massaggiarlo. Questo gli permetteva di distendere i suoi muscoli e di evitare le contratture e i crampi dopo i concerti del BAD Tour. Julie Chertow ha avuto tra le mani anche Madonna e Dustin Hoffman.
Durante le tournée..
Michael Jackson ha avuto non pochi problemi di salute durante il Dangerous Tour (1992-1993): disidratazione, emicrania, forte mal di denti.. Questi problemi si sono presentati nello stesso periodo delle accuse di pedofilia fatte contro di lui dalla famiglia di Jordan Chandler. E’ fortemente probabile che queste ultime abbiano avuto un forte impatto sulla sua salute fisica. Finalmente, ha annunciato la fine della tournée per potersi curare e disintossicarsi dalla sua dipendenza dal Demerol.
Anche durante l’HIStory Tour a Mizza ha sofferto di un forte mal di denti.. Che ha costretto i suoi collaboratori a chiamare un dentista con urgenza la notte in seguito al concerto.
Per finire con qualcosa di più allegro, sappiate che il King of Pop perde circa 3 chili a concerto, semplicemente sudando. Questo spiega senza dubbio perché non ha mai rischiato l’obesità.
La prestazione ai Soul Train Awards 1993
Ai Soul Train Awards 1993, Michael Jackson si è esibito nella canzone Remember the Time. Niente di straordinario, se non fosse che era immobilizzato su una poltrona scorrevole da una brutta frattura. Sembrava molto frustrato, è stato costretto a ballare seduto.. In seguito, delle notizie hanno affermato che tutto questo era solo una messa in scena per attirare l’attenzione (e che la suddetta frattura era solo un’operazione di pubbliche relazioni).
Incidente in occasione del concerto Michael Jackson and Friends
Durante l’esibizione di Earth Song” durante il concerto benefico, Michael Jackson doveva salire su un ponte chiamato “ponte di non ritorno”. La parte centrale del ponte può sollevarsi e abbassarsi per rimettersi al suo posto. Ma a Monaco, mentre il cantante era salito su questa parte mobile del ponte, si è verificato un incidente che avrebbe potuto costargli la vita. Invece di scendere alla pari delle altre due parti del ponte, la parte centrale è caduta dritta verso il suole, a causa di un guasto dei motori che controllavano i cavi di sostegno. Fortunatamente, i cavi non si sono rotti, così il ponte è stato quanto meno rallentato nella sua caduta. Ha urtato violentemente il suolo.
Karen Faye, la truccatrice di Michael Jackson, era dietro le quinte ed ha assistito all’incidente. Ha detto: “Ho visto il ponte crollare e dal punto in cui ero non vedevo il suolo. Mi sono messa ad urlare, ci siamo tutti abbracciati gli uni con gli altri dietro le quinte, pensavamo che Michael si fosse ucciso. Volevo correre sul palco ma qualcuno mi ha fermato. E di colpo, abbiamo visto Michael salire sul palco e continuare la sua esibizione come se niente fosse successo, nonostante avesse appena fatto una caduta di diversi metri. Eravamo sbalorditi. Subito dopo, quando è tornato dietro le quinte, gli abbiamo detto di fermare il concerto e ci ha semplicemente detto: “Mio padre mi diceva sempre di continuare qualsiasi cosa succeda” ed è tornato sul palco per cantare You Are Not Alone”.
Tuttavia, il cantante non si è cambiato tra le due esibizioni. E’ dopo il concerto, quando è calata le tensione, che le conseguenze della sua caduta si sono fatte sentire: è svenuto nella macchina che lo stava portando all’ospedale e i medici hanno preferito tenerlo tutta la notte sotto osservazione. Se l’è cavata con una frattura della caviglia e dei problemi alla schiena.
Un ragno mostruoso
Nel 2003, mentre Michael Jackson dormiva tranquillamente nel suo ranch di Neverland, in California, è stato attaccato da un ragno velenoso, una “regina bruna” che lo ha morso all’altezza del piede, della gamba e della mano. Sentendo le dimensioni della ferita (sei centimetri di diametro secondo i medici), immaginiamo la taglia del ragno..
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Re: Aneddoti su Michael
- Prima di girare lo spot per la pepsi, Michael disse che doveva andare in bagno. Andò in quello del suo camerino da dove, dopo qualche secondo, si sentì un urlo terrificante. Tutti si precipitarono, temmendo il peggio. michael aprì lentamente la porta del bagno e spiegò cos'era successo: il suo celebre guanto di paillettes era caduto nel water. Fu subito avviata una caccia a una gruccia o a qualunque oggetto a forma di gancio con cui recuperarlo.Ma alla fine Michael disse: "Lasciate perdere". Mise la mano nel water, prese il suo guanto e disse: "Nessuno ha un asciugacapelli?".
- Pochi anni fa Michael vide un quadro che gli piaceva molto in un negozio di antiquariato. Entrò con il suo assistente e decise di comperarlo, dopo aver saputo che il prezzo era di 100$. Quando si accorse che l'assistente stava pagando invece 106$, fermò subito l'acquisto. I 6$ erano praticamente l'IVA sul costo del quadro, ma lui si sentì preso in giro. Uno degli uomini che ha guadagnato più al mondo si rifiutava di pagare una differenza di 6$! Alla fine il negoziante gli lasciò l'opera per 100$ e Michael fu felice come un bambino, convinto di aver fatto un grande affare.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
- Pochi anni fa Michael vide un quadro che gli piaceva molto in un negozio di antiquariato. Entrò con il suo assistente e decise di comperarlo, dopo aver saputo che il prezzo era di 100$. Quando si accorse che l'assistente stava pagando invece 106$, fermò subito l'acquisto. I 6$ erano praticamente l'IVA sul costo del quadro, ma lui si sentì preso in giro. Uno degli uomini che ha guadagnato più al mondo si rifiutava di pagare una differenza di 6$! Alla fine il negoziante gli lasciò l'opera per 100$ e Michael fu felice come un bambino, convinto di aver fatto un grande affare.
NB: Il materiale non deve essere copiato,chi volesse usufruirne è pregato di usare il link diretto
Seth Riggs- vocal coach di Michael
Seth Riggs- vocal coach di Michael
“Sai, ci fu un momento. Stavo suonando il pianoforte, e Michael era in piedi accanto a me. Tutto ad un tratto, si mise a mani giunte e guardò verso l'alto. Mi sembrava che fosse molto importante per lui. Decisi di uscire dalla stanza e abbassai le luci. Dopo mezz'ora tornai nella stanza...stava sussurrando: “Grazie per il mio talento Grazie per tutto quello che ho avuto Grazie per tutte le persone che mi vogliono bene Dimmi cosa devo fare, ed io lo farò...." in quel momento capii che stava comunicando con Dio.
“Sai, ci fu un momento. Stavo suonando il pianoforte, e Michael era in piedi accanto a me. Tutto ad un tratto, si mise a mani giunte e guardò verso l'alto. Mi sembrava che fosse molto importante per lui. Decisi di uscire dalla stanza e abbassai le luci. Dopo mezz'ora tornai nella stanza...stava sussurrando: “Grazie per il mio talento Grazie per tutto quello che ho avuto Grazie per tutte le persone che mi vogliono bene Dimmi cosa devo fare, ed io lo farò...." in quel momento capii che stava comunicando con Dio.
Re: Aneddoti su Michael
Gokor, il Driver armeno di Michael racconta:
Il conducente e amico di Michael Gokor è stato intervistato da un canale locale armeno poco dopo il memorial (Gokor è armeno). Un giorno, Gokor portò Michael ad una riunione importante, Mike come al solito stava guardando la gente fuori dal finestrino quando scattò la luce rossa del semaforo.
C'era una bambina con la sua mamma sul marciapiede, stava giocando con la palla mentre la sua mamma era impegnata a parlare al telefono. Ad un tratto, la palla della bimba rotolò sull'autostrada e la bambina le corse dietro per riprenderla; mentre cercava di recuperarla, scattò la luce verde e una macchina cominciò a procedere in direzione della bambina.
Mike, che aveva assistito a tutto, aprì la portiera in quel momento e corse fuori dalla sua auto per salvare la bambina. Gokor non ebbe il tempo sufficiente per capire cosa stava accadendo, tutto quello che riuscì a vedere era una macchina che stava investendo MJ e pensò che stesse per morire. Fortunatamente, entrambi riuscirono a saltare dall'altra parte della strada e anche la madre riuscì a intervenire e tirar via la figlia.
Quando Michael tornò in macchina, lui e Gokor erano scioccati e tremavano, Mike era in lacrime al pensiero che l'auto avrebbe potuto travolgere la bambina, in quel momento Michael non aveva a cuore la propria vita, era pronto a salvare la piccola.
Il conducente ha raccontato anche che Michael utilizzava dei travestimenti per uscire in mini taxi con Gokor anche solo per andare a prendere un gelato e mentre aspettavano in coda nessuno avrebbe mai saputo che Michael Jackson era stato vicino a loro.
Una volta mentre erano in fila, in attesa, Michael chiese a Gokor di dire ad una anziana signora che era accanto a loro che lui (Gokor) avrebbe pagato per lei. La donna, inveì diverse volte contro Gokor, infine Gokor si voltò verso Michael e disse ad alta voce: "Vedi MICHAEL JACKSON, lei non vuole."
A quel punto tutti si voltarono a guardarli e l’anziana signora non riusciva a crederci, si mise in ginocchio, tremava e piangeva per lo shock. Michael l’aiutò ad alzarsi, la strinse, la baciò e poi pagò il gelato a tutti i presenti nel negozio.
Dopo un concerto, Michael Jackson e il suo entourage si precipitarono in una limousine, subito inseguiti da molti fan. Una di loro, cercando disperatamente di intravedere il Re del Pop, si avvicinò così tanto alla macchina che rimase leggermente ferita. Quando il cantante capì quello che stava accadendo, andò in collera contro la sicurezza e contro Gokor, minacciò di licenziare tutti e decise di invitare la fan a passare la giornata con lui per scusarsi. La fece salire sulla sua limousine e le parlò liberamente della sua vita e della sua carriera per le ore che seguirono.
Il conducente e amico di Michael Gokor è stato intervistato da un canale locale armeno poco dopo il memorial (Gokor è armeno). Un giorno, Gokor portò Michael ad una riunione importante, Mike come al solito stava guardando la gente fuori dal finestrino quando scattò la luce rossa del semaforo.
C'era una bambina con la sua mamma sul marciapiede, stava giocando con la palla mentre la sua mamma era impegnata a parlare al telefono. Ad un tratto, la palla della bimba rotolò sull'autostrada e la bambina le corse dietro per riprenderla; mentre cercava di recuperarla, scattò la luce verde e una macchina cominciò a procedere in direzione della bambina.
Mike, che aveva assistito a tutto, aprì la portiera in quel momento e corse fuori dalla sua auto per salvare la bambina. Gokor non ebbe il tempo sufficiente per capire cosa stava accadendo, tutto quello che riuscì a vedere era una macchina che stava investendo MJ e pensò che stesse per morire. Fortunatamente, entrambi riuscirono a saltare dall'altra parte della strada e anche la madre riuscì a intervenire e tirar via la figlia.
Quando Michael tornò in macchina, lui e Gokor erano scioccati e tremavano, Mike era in lacrime al pensiero che l'auto avrebbe potuto travolgere la bambina, in quel momento Michael non aveva a cuore la propria vita, era pronto a salvare la piccola.
Il conducente ha raccontato anche che Michael utilizzava dei travestimenti per uscire in mini taxi con Gokor anche solo per andare a prendere un gelato e mentre aspettavano in coda nessuno avrebbe mai saputo che Michael Jackson era stato vicino a loro.
Una volta mentre erano in fila, in attesa, Michael chiese a Gokor di dire ad una anziana signora che era accanto a loro che lui (Gokor) avrebbe pagato per lei. La donna, inveì diverse volte contro Gokor, infine Gokor si voltò verso Michael e disse ad alta voce: "Vedi MICHAEL JACKSON, lei non vuole."
A quel punto tutti si voltarono a guardarli e l’anziana signora non riusciva a crederci, si mise in ginocchio, tremava e piangeva per lo shock. Michael l’aiutò ad alzarsi, la strinse, la baciò e poi pagò il gelato a tutti i presenti nel negozio.
Dopo un concerto, Michael Jackson e il suo entourage si precipitarono in una limousine, subito inseguiti da molti fan. Una di loro, cercando disperatamente di intravedere il Re del Pop, si avvicinò così tanto alla macchina che rimase leggermente ferita. Quando il cantante capì quello che stava accadendo, andò in collera contro la sicurezza e contro Gokor, minacciò di licenziare tutti e decise di invitare la fan a passare la giornata con lui per scusarsi. La fece salire sulla sua limousine e le parlò liberamente della sua vita e della sua carriera per le ore che seguirono.
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