La mia storia su Michael
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La mia storia su Michael
Correva l'anno 1984.Mancava ancora una settimana ed il mio cuore già fremeva! Tutti i biglietti erano stati prenotati da settimane , io ero stata la prima a varcare la soglia della biglietteria e trionfante sventolare tra le mie dita quel biglietto.Il mio primo concerto!
Avevo 20 anni appena laureata in lingue.
Come regalo i miei mi pagarono il biglietto per assistere ad un concerto,non conoscevo bene l'artista ma mi ero informata sulla sua carriera.Era emerso che si chiamava Michael Jackson .Ad un primo impatto non mi sembrava nulla di particolare, pensavo
-il solito ragazzo insolitamente bravo nel canto beh, spero per lui che valga la pena assistere ad un suo concerto!
Poi approfondii la ricerca, vidi con mia grande sorpresa che aveva già sfondato con un album "Thriller"e che questo aveva sorvolato tutte le classifiche piazzandosi sempre al primo posto!
Evidentemente non era malaccio! Forse ero io che non volevo vedere la realtà. In effetti non me ne intendevo di queste cose!Infatti tutti i cantanti che allora conoscevo non avevano tutta questa bravura come si affermava! Tutte le sere mi guardavo quel biglietto e fantasticavo su quello che avrei visto e sentito quel giorno,fantasticavo sulla sua voce,sul suo aspetto.Lo immaginavo ansianotto,barba e baffi,ma ben presto mi resi conto che mi sbagliavo di grosso!
Ma non corriamo...
Era la sera dell'12 settembre 1984,io ero a casa stravaccata sulla mia poltroncina rossa a mò di nonno di campagna! Mi mancava solo la pipa!
Guardavo la televisione ma non ci facevo caso,bensì i miei pensieri viaggiavano ed io non riuscivo ad inseguirli,ero stata da poco scaricata dal mio ragazzo Mark ed ero in completa crisi.Mi aveva lasciata per Susan una ragazzona più grande di me,alta, bionda, occhi azzurri e forme da capogiro...Tutto il mio contario.
-Io non mi definisco "brutta" anche perchè secondo me non esiste la bruttezza,si è solo non perfetti , nessuno è perfetto.Si può essere brutti dentro,scarni,vuoti con il nulla che regna nell'animo,ma per me prima di giudicare una persona bisogna vedere cosa conserva dentro invece di fermarsi alle apparenze.
Io non ho gli occhi azzurri e non sono bionda,certo non sono bassa, ma ritengo di essere molto più vera di quella Susan!
Ero nel vuoto più totale...tutto era grigio senza di lui non sapevo che fare,ero sola senza amore,la mia anima era arida come un deserto,ma sentivo la presenza dei miei genitori Marie Jane e Rhnett,loro sapevano consolarmi e far scivolare giù un pò d'acqua in quel deserto desolato che era diventata la mia vita.Ma forse me la prendevo troppo,ci soffrivo troppo.Lui non era indegno di stare con me,non dovevo farmi trattare cosi! Nessuno può mettere i piedi in testa a Caroline!
Naturalmente la mia situazione sentimentale "precaria" venne aggravata da mio fratello Jonny,
uno svalvolato che aveca deciso di scappare di casa e fuggire in luoghi esotici,con belle donne e feste in spiaggia.Naturalmente quelle di Jo erano tutte fantasie che lui cercava di trasformare in realtà scappando ogni tanto,indovinate dove...??!! Nel parco dietro la mia casa di Los Angeles... Ormai non andavamo nemmeno a cercalo ,sapevamo che per forza di fame sarebbe tornato al massimo il giorno dopo. Del resto la mia vita era normalissima,circondata da molti amici tipici dell'adolescenza con cui trascorrevo metà delle mie giornate a passeggiare per le strade della capitale e a giocare nei parchi con la palla.
Finalmente dopo una lunga attesa era arrivato il giorno del concerto! Io ero tutta un brio, dalla mattina alle cinque e ventisei minuti i miei occhi erano spalancati e ed io mi ero preparata per l'evento dalle prime luci dell'alba.Ero vestita con una camicetta a quadri e jeans a tubo!
Indossavo i miei mocassini nero lucido comprati appositamente.I miei Ray Ban oro davano un tocco finale al mio abbigliamento.Mi precipitai lì nella piazza principale alle due del pomeriggio ma il concerto iniziava alle sei della sera. Beh ne approfittai per prendere i posti sotto al palco,agguantai le sbarre e mi ci aggrappai appoggiandoci tutto il mio peso.
Osservavo con curiosità tutti gli operatori intenti a sistemare le ultime cosucce.I musicisti accordavano i propri strumenti e ogni tanto le mie orecchie venivano scosse da forti stonature.
Ad un tratto mentre cercavo di decifrare fra le persone presenti il cantante,apparve come per incanto,un ragazzo.
Magro e incredibilmente affascinante. Era vestito con una camicetta nera ornata da paillettes che la facevano brillare alla luce fioca del Sole che ormai stava ritornando nella sua dimora,facendo spazio alla sua compagna Luna,pronta a rischiarare un'altra notte di stelle che sarebbero state ancora più luminose del solito. Portava dei pantaloni anch'essi neri ed uno strano guanto bianco alla mano sinistra. Io rimasi lì quasi paralizzata alla sua vista,sentivo che l'ossigeno non arrivava più al cervello ma rimasi immobile senza fiatare come una statua di cera. Lui si aggirava fra gli stage e il palco assicurandosi che tutto fosse a posto.
Il suo viso era così fresco e puro,in quel momento mi trovavo di fronte ad un angelo! Ed io che lo credevo un signore anziano con barba e baffi!
In un secondo lungo come una vita i nostri occhi si incrociarono ed io percepii come un senso di beatitudine ed estrema felicità.Lui mi guardò e sorrise,forse perchè ero l'unica ragazza che lo fissava tra centinaia di genti che, nel frattempo erano arrivate, e che ridevano e chiacchieravano tra loro.
Ero incapace di fare movimenti mi aveva come ipnotizata.Il suo splendido sorriso mi attraversò tutta la spina dorsale provocandomi un brivido che fece piombare nel mio deserto diecimila cascate d'acqua pura e trasparente che faceva fiorire gemme colorate e dai profumi intensi in quella valle desolata che era il mio cuore.
Non mi ero innamorata...ecco.....forse lui aveva già preso un posto importante nella mia anima.
Erano ormai le sei, e tutto era pronto.
La folla mia spingeva contro le transenne facendomi respirare a fatica ma io non avevo intenzione di cedere il posto a nessun altro,avevo capito che quel ragazzo non l'avrei abbandonato.
L'atmosfera si fece calda e le luci si spensero... si sentirono i TIC-TAC-TIC-TAC delle bacchete del batterista e tutto ebbe inizio!
L'angelo iniziò a cantare una splendida canzone e mentre intonava dolci parole i miei piedi sembravano impazziti! Non si fermavano più!
Tenevano il tempo in modo costante,ed io ero sempre più estasiata e avvolta da quella canzone...
"Billie Jean" era questo il suo nome, ascoltavo attentamente e lo guardavo fare facce buffe e ridevo e cantavo e mi muovevo in un ritmo incalzante. La sua voce mi emozionava .......
-She was more like a beauty qeen from a movie scene
-I said I don't mind,but what do you mean I am the one
-Who will dance on the floor in the round...
Il concerto proseguì colmo di splendide canzoni,
ormai si erano fatte le dieci di sera, ed eravamo arrivati all'ultima canzone.
Il ragazzo prima di cominciare a cantare guardò la folla sottostante ed io vidi ragazze svenire e schiacciarsi tra loro,pur di avvicinarsi al cantante.
Io non facevo parte di loro, me ne stavo lì ferma , aspettando un suo gesto anche il minimo, ma in quel momento lui si girò dalla mia parte e mi vide lì immobile...
Mi tese la mano ed io non sapevo che fare,pensavo
-vado o non vado... No se non vado me lo pentirò per tutto il resto della mia vita!!
Scavalcai le transenne fra le urla delle ragazze inferocite alle mie spalle, mi avvicinai timorosa a lui che con grande grazia e gentilezza prese la mia e disse
-Come sono andato?
Io gli risposi incantata
-b....be...bene...s.si..ben..issimo...uhm...
Lui sentiva tutta la mia emozione e cercava in tutti i modi di farmi calmare,con sorrisi e sguardi dolci...ma non capiva che cosi faceva PEGGIO!!!
La folla ci guardava ed io ero in imbarazzo di fronte a tutta quella gente ma soprattutto...di fronte a lui...!!!
Poco dopo mi lasciò scivolare giù dal palco e ritornare al mio posto. Ero tutta un tremore e avevo anche mal di stomaco per la tensione!
Dopo la canzone il concerto finì e tutta la folla cominciò a fluire verso le vie secondarie, ritornando alle abitazioni.
Piano,piano le grida si attenuarono ed io ero lì...seduta su quegli scalini gelidi che guardavo le persone camminare e commentare il concerto appena concluso.Ero ancora scossa da quel ragazzo così gentile ma anche cosi carismatico e pieno di forza... non sapevo a cosa pensare ma mi sentivo la ragazza più fortunata dell'intero universo!
Alle undici era tutto buio ed i lampioni illuminavano il contorno della piazza.Sentii il vento fresco attraversare i miei capelli e continuai a guardarmi intorno.
Ad un tratto mi accorsi che qualcuno mi si avvicinava,lentamente e silenziosamente...
Non mi interessava,volevo solo rimanere lì seduta a pensare all'accaduto... Involontariamente però mi voltai e vidi una figura scura alle mie spalle, non era molto vicina diciamo quasi a due metri di distanza,sembrava guardarmi.
Lo guardai attentamente e cercai di scorgere chi si nascondeva dietro a quel velo nero...Ad un tratto avanzò fin sotto il lampione e lì io vidi chi era veramente.
Lui...che dopo l'estenuante spettacolo era solito fare una passeggiatina al fresco,con un bicchiere di aranciata in mano.Era incuriosito dalla mia presenza ed era venuto a vedere chi era.
Io lo guardai ma non fui presa dalla solita emozione,no,ero molto calma.Lui si avvicinò sempre più, io credevo fosse più risevato con la gente ma in verità lui voleva stare con la gente...essere un tipo normale...avere degli amici.
Arrivò alle mie spalle e mi chiese
-tu sei la ragazza che ho invitato a salire sul palco?
Io risposi con un tono pacato
-Si...si....sono...sono...io
-Ehi ancora sei agitata?Ehehe
-Chi,io...no...no,no!
-Ahh,va bene...
Con riservatezza si sedette vicino a me,
precisamente due o tre scalini più in basso.
Poi mi chiese di nuovo
-Dai dimmi come sono andato...non mi capita spesso ma ero molto nervoso.
Io gli risposi attendendo qualche secondo.
-A me sei piaciuto...canti davvero bene!
-Grazie!
-E tu dimmi... come ti chiami?
-Io?Sono Caroline....Caroline Evans.
-Ahhh Caroline dico bene?
-Si...benissimo!
Quella notte non era stata delle migliori, ma tutto sommato quella giornata si era svolta in un modo grandioso.
Non ero riuscita ad addormentarmi anche con tutta la pace del mondo a me circostante,
pensavo e ripensavo a quel ragazzo che aveva lasciato un solco profondo nel mio piccolo cuore.Pensavo che quelle parole non avessero importanza,dette solo per parlare,o magari voleva veramente...chiedere un mio parere.
Magari ci teneva,bah! Forze ero io che avevo un disperato bisogno d'affetto e mi aggrappavo elle piccole cose di ogni giorno scambiandole per dichiarazioni d'amore.
La mattina del giorno seguente,mi alzai già stanca.
La mia voce si era smaterializzata completamente,
le uniche parole che riuscivo a malapena a dire erano
-Uhmmm;Ok e uno spento non lo so.
Durante il concerto mi ero talmente scatenata che ero tutta indolenzita.
Mi alzai alle 9.30 della mattina e mi trascinai a forza in cucina,per bere la mia solita tazzina di latte e cioccolato ma non trovai nessuno ad aspettarmi allora decisi di fare colazione in uno dei numerosi caffè presenti nella zona.
Mi vestii sobria ma allo stesso tempo appariscente e con i miei soliti Ray Ban oro che facevano ombra ai miei occhi assonnati.
Nella strada c'era molta gente che camminava,erano tutti così indaffarati nello scrutare nelle vetrine di mille negozi e pronti per strappare ai venditori articoli a prezzi "shock".
Io invece mi immaginavo ancora distesa sul mio morbido lettuccio...ed invece mi ritrovavo in mezzo ad una madria di persone comandate dalla voglia di acquistare,anche cose totalmente inutili...basta comprare.
Nel mio camminare distratto mi ritrovai nella piazza dove la sera precedente avevo assistito al concerto di Michael.
Mi fermai e guardai il palco,in via di smontaggio.
Ero delusa al pensiero che non avrei mai più rivisto quel viso d'angelo,ma proprio quando stavo per rassegnarmi alla triste verità,lo vidi seduto su quella sediolina!! Il cuore mi si riempì di gioia ma pensavo che già si fosse scordato di tutto...forse io gli avevo dato troppa importanza a quella piccola conversazione.
Mi avvicinai lentamente ma lui non si accorse della mia presenza,infatti era intento nel leggere un giornalino intitolato "Topolino il RE della scena".
Io lo guardai sorpresa,beh non immaginavo che un cantante della sua portata potesse leggere dei fumetti! Ma del resto lui era ancora un bambino infondo,infondo e poi noi ventenni possiamo permetterci di leggere ancora "Topolino"!! Non si è mai troppo vecchi per queste cose!
Lo guardai da lontano senza dare nell'occhio,seguivo tutti i suoi movimenti.
Fino a quando alzò la testa e i nostri sguardi si incrociarono nuovamente per una seconda splendida volta.
Non ebbi il coraggio di andare da lui,infondo ero una perfetta sconosciuta sarei stata presa a legnate dai bodigurd se solo mi fossi mossa di un passo o due.
Con mia grande sorpresa lo vidi sorridere,e guardarmi,allora anche io sorrisi.Ero impacciata in una situazione alquanto scomoda inquanto sola in una piazza appena coperta da una colonna di marmo.
Poi Michael si alzò e posò il suo giornalino sulla sedia,mi fece cenno di avanzare ma io non avevo il coraggio.
Continuò a chiamarmi con i dei gesti delle mani,ma io non volevo avvicinarmi sapevo che mi sarei imbattuta in una delle mie solite figuracce da emozione.
Finalmente si avvicinò lui a me con passi decisi,io mi nascosi dietro alla colonna per non farmi vedere ma lui mi trovò e quando mi vide lì imbarazzata si mise a ridere di cuore e disse
-Ehi,ma che fai?? Come mai ti faccio questo effetto?
-Io? Nulla...prendevo il sole,peccato fosse nuvoloso,comunque tu non mi fai nessun effetto...almeno credo...
-Ah si...? Uhmmm bene... sai ieri sono rimasto colpito...dalla nostra...ecco...piccola conversazione!
-Ah si?
-Si,sai anche io vorrei presentarmi visto che ieri...beh,Todd mi ha brutalmente allontanato da te. Beh piacere,io sono Michael Jackson.
-Oh Michael...
-Ehehe io sono sempre Caroline!
-Senti...uhmm...ti và di farmi un pò compagnia,tutti che sistemano...io rimango sempre solo!Dai ti faccio vedere gli stage.
-Ma... io per te sono una sconosciuta...
-No non è vero...sei una ragazza per bene e a me basta sapere questo...il resto,si vedrà!
-Ok...ma come posso venire con te...i tuoi body guard non mi faranno di certo passare!
-Tu non ti preoccupare di loro!!
-Va bene...ehi scusa...posso darti del "tu"?
-Ma certo!! Suppongo che anche io quindi possa darti del "tu"!
-Si!
-Ok allora andiamo...Caroline.
A quelle parole mi sentivo così imbarazzata,ma ero felice...e allo stesso tempo incredula difronte a quello che stava accadendo.
Lui si voltò e cominciò a camminare verso il palco,io lo seguii timorosa.
Arrivati lì subito mi fermarono dei ragazzonialti come armadi,che per guardali dovevo usare un binocolo!
Appena li vidi avvicinarsi chiamai Michael e gli dissi con un tono impaurito
-Ehmm , non vorrei disturbarti...mai non mi sento affatto sicura...sai quelli lì,mi puntano come cani da caccia!
Lui mi sorrise poi li guardò e gli fece cenno che tutto era apposto.
Io lo guardai,ogni volta che il mio sguardo lo sfiorava io rimanevo incantata,ma lui di questonon se ne accorgeva.
Sapevo che dentro di me qualcosa si stava muovendo,ma facevo di tutto per farlo stare fermo.
Continuammo la visita negli stage.Tutto era impolverato,c'erano cavi dappertutto.
Lui mi spiegava a cosa servivano determinate luci,e vari cavi ed io lo ascoltavo senza fiatare.
Ci fermammo,lui mi chiese
-Ti piace cantare?
-Ahh...beh...si devo ammettere che passo metà delle mie giornate attaccata alla radio.Ahaha lo sò cosa pensi..."Poverina,è proprio stupida"...!
-No invece,io non penso che tu sia stupida!Affatto!
Anzi...
Io arrossiì leggermente e ripresi a parlare
-Grazie!
Purtroppo a rovinare quel momento accadde la cosa che avevo previsto...
Io mi ero posizionata proprio su dei cavi molto grandi e pesanti,davanti a i miei piedi c'erano altri cavi curvi.
Feci un solo piccolo passo e... caddi e faccia in avanti, dando un incredibile facciata sul pavimento.
Michael mi si avvicinò subito,prese il mio braccio e mi sollevò dal terreno dicendo
-O mio Dio ... tutto bene? Ti sei fatta molto male? Voui che chiami un medico?
Io risposi dolorante
-Ahh che botta... no,non ti preoccupare nonmi sono fatta molto male,almeno spero... no, no chiamare un medico non ce nè bisogno!
-Sei sicura?
-Si,si tranquillo..
- Va bene...mi fido...
Ero rimasta impressionata dall'apprensione di Michael dopo la mia caduta,del resto non mi conosceva nemmeno,ma sembrava conoscermi da una vita.
Io mi sedetti su una poltroncina ancora dolorante e cominciai a ridere...mi era tornata in mente la mia orrida caduta.
Lui mi chiese con il sorriso sulle labbra
-Perchè ridi?
-Penso a come sono caduta...hahaha lo sapevo che mi sarebbe successo qualcosa di imbarazzante!
-No,non è stato imbarazzante!Sei caduta,punto.In un modo insolito,ma sei solamente caduta!
-Hahaha che facciata che ho dato! Sono un'imbranata!!
-Hahaha no non sei un'imbranata dai!!
-Va bene,ora usciamo da qui! No voglio che tu cada una seconda volta!
Io risposi
-Si neanche io!!
Uscimmo dagli stage e ci ritrovammo nell'altra parte della piazza.Di fronte a noi c'era una una grande terrazza che dava su un panorama bellissimo...da l' si vedeva tutta Los Angeles,con tutte le sue case e le sue luci.
Io mi sedetti sul muretto della terrazza e lui di conseguenza si sedette vicino a me.
Mi chiese
-Caroline,ti và di parlarmi un pò di te?
-Ma certo! Cosa vuoi sapere?
-Beh non lo sò... quello che mi vuoi dire!
- Uhmm...Ok. Allora ho 20 anni e mi sono appena diplomanta in lingue.Vivo qui a Los Angeles a pochi ettari dalla piaza in cui eravamo prima.Vivo con mia madre e mio padre e purtoppo anche con mio fratello!
-Perchè purtoppo? Non ti piace stare insieme a lui?
-Si, però alcune volte lo ucciderei!
-Ahaha
-Fortunatamente però,ho trovato una casetta in periferia.Frà pochi mesi sarà tutta mia! Non è grandissima,ma non mi lamento!
-Bene sono molto contento per te!
-Grazie!
-Ora tocca a te parlare, su racconta!
-Cosa ti devo dire...non so,sono il settimo di nove fratelli,tanti vero?
-Wow nove fratelli!!Pochini eh?
-Ehehe si in famiglia eravamo molto pochi.Prima vivevo a Gary in Indiana insieme a tutti loro!
Ora però vivo da solo!
-Ahh! Anche tu vuoi essere uno spirito libero eh?
-Si mi piace avere una casa tutta mia!
-E i tuoi amici, che dicono del tuo talento come cantante...sono felici?
-Beh...
-Beh cosa?
-Io non ho molti amici...del resto tutta la mia infanzia l'ho passata in sala di registrazione con i mie fratelli,quindi potevo giocare solo con loro! Non potevo certo permettermi di andare al parco,No! Dovevo registrare...
-Ohh...tutto ciò è triste...mi dispiace!
-Beh è il passato! Quello che è successo,è successo!
Si era fatto ormai mezzogiorno.
-Michael...io comincio ad avere fame.Ti và di mangiare qualcosa insieme?Cosi continuiamo a parlare e a conoscerci meglio!
-Uhmm ok! Ci stò! Ma dovrò mettermi qualcosa di meno appariscente,non voglio che ci fermino per la strada! Vedrò di trovare dei vestiti più "casual".
-Va bene...e....io che faccio nel frattempo?
-Mi aspetti negli stage!
-No io lì dentro non ci vado più!
-Ma dai!Su, perfavore!
Non potevo restistere a quegl'occhi,quindi accettai.
Aspettai mezz'ora fra cavi e cavetti e poi lo vidi arivare con dei jeans,camicia nera ed una coppola blu in testa.
Gli dissi sottovoce
-Scusa se mi permetto...ma che ti sei messo
in testa?
-Non lo vedi?Chiese con aria ironica.
-è una coppola!L'unica cosa che sono riuscito a trovare nei vari camerini! Ho saccheggiato gli armadietti di mezzo staff per vestirmi così,quindi devo accontentarmi!
-Non ci stai male,ansi ti dà un'aria più...ecco... vissuta!
-Mi stai forze dando del vecchio?
-Ma no! Non mi permetterei mai!
-Uhmm
Dopo di chè ci avviammo,sempre seguiti dai suoi armadi con le gambe,verso un ristorantino confortevole.
Ci sedemmo ad un tavolo vicino ad una grande vetrata,ordinammo un panino per uno e continuammola nostra conversazione
-Tu hai passato dei momenti brutti in questi ultimi tempi?Gli chiesi
-No tutto è andato abbastanza bene...e tu?
- Io si...
-Ti va di raccontarmi l'accaduto?
-Va bene,però promettimi che non lo dirai a nessuno!
-Te lo prometto!
-Sono stata appena lasciata da un ragazzo!
-Oh...mi dispiace!Se posso saperlo,come si chiamava?
-Marck!
-Mi ha lasciata per un'altra più grande di me...ci soffro ancora...
-Non è stato carino da parte sua...Non si feriscono le donne!
-Sei gentile!
-No sono giusto!Io non l'avrei mai fatto!Mi dispiace veramente!
-Non ti preoccupare!Sai sei molto gentile...anche prima quando sono caduta...ecco...mi hai raccolta da terra con tanta tenerezza...!
-Ahaha dai non esagerare!Ho fatto quello che ogni amico farebbe!
A quella parola io ebbi un sussulto dentro.
-Amico?
-Si,amico! Non vuoi che io sia un tuo amico?
-Beh cero che lo voglio...è solo che ci conosciamo da talmente poco tempo...
-Tu credi che io sia tuo amico?
-Si,lo credo!
-Questo basta!
-Io credo che tu sia un buo amico,non ti consco alla perfezione ma lo penso!
-Ti ringrazio...anche tu lo sei per me...
-Davvero?
-Si.
-Lo pendi veramente?
-Certo! Se non lo pensassi,non te lo avrei detto!
-Grazie!
-Grazie di cosa?
-Di essere mia amica!
-No devi ringraziarmi!
-Invece si,sei l'unica che non mi tratta come una figura celebre,bensì mi tratti come un tuo amico,come un ragazzo normalissimo,come quello che voglio essere...
-Michael le tue parole mi toccano il cuore...sappi che io sarò tua amica per sempre!
-Anche io lo sarò per te Caroline...io ci sarò sempre,per ogni cosa...
-Grazie Michael...quindi...posso DEFINIRMI TUA AMICA?
-Si Caroline...tu lo sarai per sempre!
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Re: La mia storia su Michael
Ci rivedremo mai?
La nostra conversazione durò allungo,ma io non mi stancavo mai di ascoltarlo,trovavo nelle sue parole molta calma e tranquillità,sarei stata ad ascoltarlo per ore,giorni,mesi!
Ad un tratto gli chiesi
-Quando finiranno di smontare il palco... tu andrai via di qui...vero?
-Si,e questo mi distrugge...ho trovato un'amica e sono subito costretto a lasciarla...
-Michael,lo sò che io non posso nemmeno lontanamente pensare di influire nella tua vita ma voglio dirti un cosa...
-Dimmi Caroline ti ascolto.
-Io non voglio che tu vada via...Lo sò che facendo così peggioro solo le cose...ma è strano detto da me...mi sono affezzionata a te!
-Oh Caroline...anche io....credimi!Ma non so che fare...fra più o meno due settimane mi aspetta un'altro concerto a Bucharest...ed una piccola esibizione per i Grammy Music Awards...credimi...mi dispiace tantissimo.
La mia giornata fu scaraventata a terra e calpestata da queste parole...tutto quello che provavo...gettato alle ortiche. Continuai
-Michael....sono triste...
-Anche io Caroline...ti ho rovinato la serata,perdonami...
-No Michael,smettila di far ricadere tutte le colpe su di te!Tu non hai colpe...
-Caroline...sei veramente....ecco.....così....vera e spontanea!Ti ringrazio per le cose che mi dici...Io vorrei farti venire con me a Bucharest,così potremo stare insieme!Mi vedrai ballare e cantare!
Tutto era diventato luminoso.C'era un paradiso nel mio cuore!Ero felice!
-Stai dicendo sul serio Michael?Non stai scherzando,vero?
-No, Caroline non stò scherzando!Mi farebbe molto piacere se tu venissi con me!
-Oh Michael...
Crebbe dentro di me l'istinto di gettarmi fra le sue braccia e abbracciarlo...ma cercai in tutti i modi di reprimerlo.
-Michael...perchè sei cosi...?
-Caroline ho forze detto qualcosa che non và?Se è così ti prego perdonami!
-No,Michael tu mi hai resa felice....credevo di doverti dire addio e invece...
-Caroline....vedi cosa mi piace di te...il fatto che sei vera!!Grazie di nuovo per essere mia amica!
-Michael qui a Los Angeles tu dove alloggi?
-Sto in un albergo in centro si chiama se non mi sbaglio "The red moon".Devo dire che l'interno è molto bello e raffinato!
-Wow,alloggi nell'albergo più lussuoso di tutta Los Angeles!Io non ci sono mai entrata in tutta la mia vita!
-Davvero? Se vuoi ti ci porto! Ti faccio vedere la mia stanza! C'è una televisione bellissima!
-Grazie,ma non credo mi facciano salire con te!
-Caroline tu non ti devi preoccupare di nulla...sei mia ospite!
Terminammo il nostro pasto e lui pagò il conto.
Uscimmo dal ristorante e salimmo su una limusine nera,lunghissima.
Dentro era tutto in pelle bianca,tutto di lusso.Mi sentivo quasi inappropriata a quell'auto!
Appena entrati dissi a Michael
-Michael è bellissima quest'auto!
-Ti piace?
-Se mi piace...è stupenda!
-Ne sono felice!
Io mi sedetti su uno dei tanti sedili stando attenta ad ogni movimento per non sporcare nulla.
Michael invece era letteralmente stravaccato sul sedile e vi ci appoggiava sopra persino le sue scarpe.
Ero molto felice dell'amicizia instaurata con Michael,finalmente il mio cuore desertico era ritornato ad essere colmo di splendidi fiori e verdi prati,in cui cominciavano a nascere le prime gemme dell'amore...
Dopo un breve tratto di strada arrivammo all'albergo.La facciata era tutta decorata e dall'entrata usciva un lungo tappeto rosso.
Michael uscì per primo dall'auto,mentre io scesi dopo di lui.Passammo sul tappeto rosso e entrammo.Uno dei body guard si avvicinò al bancone principale e si fece dare la chiave della stanza.Si trovava al nono piano,quindi prendemmo l'ascensore.
Io non fiatai per tutto il tragitto,mentre Michael se la rideva e parlava con i suoi armadi con le gambe.
Finalmente arrivammo davanti alla stanza,Michael apri la porta con le chiavi ed insieme entrammo.
Quella stanza era immensa con una tv al plasma attaccata alla parete e 2 biliardini.
C'era un enorme cucina e un bagno lussuoso più che mai.
La camera da letto era stupenda,con un letto matrimoniale e un armadio immenso.
Io dissi a Michael
-Tu alloggi qui?
-Si!Ti piace?è carina come stanza!
-Michael è bellissima! è dieci volte la mia casa! Wow non ho parole!
Michael mi sorrise compiaciuto poi si sedette sul divano ed accese la mega televisione.
Mise il canale dove trasmettevano i cartoni di "Tom and Gerry" e si mise a guardarli,ridendo alle loro cadute!
Io lo fissai divertita,quel ragazzo era così puro...
Lui si accorse che lo fissavo e mi disse
-Che c'è Caroline...? Qualcosa non và?
-No,va tutto benissimo!
Gli indicai il posto vuoto vicino a lui e gli chiesi
-Posso sedermi qui?
-Ma certo,Carol!
Io rimasi a bocca aperta quando sentii quella parola.
-Come mi hai chiamata? Gli dissi sbigottita.
-Carol!Non ti piace come abbreviazione del tuo nome? Se vuoi io non ti ci chiamo!
-No,Michael mi piace,mi piace molto!
Dopo mi sedetti accanto a lui e mi misi ad osservare il cartone animato e a farmi sfiorare l'animo dalle sue risa,così pure e delicate...
Erano le 7.45 della sera e Michael mi riaccompagnò a casa dei miei genitori.
Non prendemmo la limusine però,preferimmo andare a piedi e farci una passegiata.
Nel cielo c'erano molte stelle luminose che si mettevano in mostra,sfoggiando tutta la loro bellezza.Camminavamo a passo lento,era sera e nessuno si poteva accorgere di lui,quindi Michael abbandonò il suo travestimento.
Parlammo ancora lungo il tragitto,nulla di specifico.
Lui era così limpido e solare,tutte le cose alla sua presenza miglioravano anche le cose più belle e perfette,proprio come lui...
Ad un tratto mi fermai,guardai il cielo nero.
Lui mi chiese
-Caroline...cosa fai? Non vorrai fare tardi! A casa ti aspettano!
-Aspetta un attimo Michael...vorrei guardare un pò le stelle...mi piacciono molto!Le trovo stupende!
-Hai ragione Carol...sono bellissime!Ma non possiamo guardarle allungo devi tornare a casa in orario!
Io ero molto emozionata e presa dalla situazione,avevo voglia di farmi stringere fra le sue braccia...ma mi randevo conto che non era ancora giunto il momento.Avevo paura di ferirlo,per me lui era così delicato,avrei voluto proteggerlo da ogni cosa...persino da me stessa.
Volsi lo sguardo verso di lui,mi guardava con uno sguardo dolcissimo ed io mi sentivo "calda" standogli vicino.
Poi gli dissi con voce bassa
-Michael mi sembra tutto così strano...Ieri io nemmeno ti conoscevo e oggi siamo amici! Michael sono felice!
-Anche io Caroline,anche io sono felice!
-Dimmi una cosa...oh no,no niente...
-Che c'è!?
-Nulla,nulla...
-Dai,avanti dimmi...cosa c'è?
-Michael...
Finalmente le gemme dell'amore erano sbocciate nel mio cuore! Con calma strinsi la sua mano calda...e me la portai al petto...
Lui era visibilmente emozionato,ma era felice e mi assecondava con dolcezza.
-Michael,senti come batte?
-Certo Caroline!Lo sento!
La sua mano tremava allora per aiutarlo la presi tra le mie e aggiunsi
-Michael...io non so cosa dirti...mi sento strana...tu mi fai questo effetto!Dalla prima volta che ti ho visto questo cuore batte cosi...
Eravamo in una stradina,solo pochi ettari e sarei arrivata a casa.Davanti a noi c'erano molte case e la luna rischiarava la notte scura.
Lui prese la mia mano e la strinse forte poi mi disse
-Ora è meglio andare...Caroline o domani ti alzerai tardi...!
-Certo...andiamo.
Ero rimasta delusa dalla sua reazione,ma d'altronde non dovevo aspettarmi altro eravamo solo amici niente di più.
Arivammo davanti alla porta della mia casa.
Lui lasciò la mia mano accaldata e mi disse
-Buonanotte Caroline...fai tanti bei sogni!Falli per me!
-Si Michael, li farò per te!Ma anche tu devi sognare per me!Mi raccomando!
Lentamente si allontanò da me e ormai lontano aggiunse
-Anche il mio cuore batte forte,quando sono con te...
E li rimasi...immobile come la prima volta che lo vidi,senza fiatare.In quel momento era come se il mondo si prostrasse ai miei piedi...ma io non ci facevo caso,pensavo a lui...
Re dei miei pensieri,angelo dei miei sogni...
tooo!!!
La notte era terminata.Il sole era alto nel cielo e nella mia stanza entravano timidi,i suoi raggi.
Uno di loro si posò leggero sui miei occhi chiusi,disturbando il mio sonno.
Li aprii lentamente,la luce mi dava fastidio,mi alzai.Era una nuova giornata tutta da scoprire!
Tirai via le tende dalla finestra e lasciai passare l'aria fresca.Gli ucceli intonavano melodie felici ed io mi sentivo altrettanto.
Cercai le mie ciabatte a forma di orso ma non le trovai quindi dovetti scendere le scale a piedi nudi.
Come al solito la casa era vuota,stavano tutti chi a lavoro,chi a scuola.
-Ahhh per me invece tutta pacchia!Niente scuola!! Niente lavoro!!Niente stress!!!Siiiii domaniii parto con Michael,domani parto con Michael!!!
Saltellai per tutta la casa,accesi la radio e cominciai a ballare e cantare scatenatamente.L'indomani sarei partita insieme al mio angelo per Bucharest e l'avrei visto esibirsi!Ero euforica anche perchè aspettavo da un momento all'altro una sua telefonata,visto che la sera precedente gli avevo dato il mio numero.
Mi scatenai un pò,giusto per scaricare la tensione,poi mi preparai la mia solita tazza di latte,la bevvi e ritornai nella mia tana.
Mi misi all'opera,aprii l'armadio stracolmo di abiti e mi ci tuffai dentro alla ricerca di un vestito carino.Non trovando nulla di particolarmente adatto indossai una gonnellina nera e una camicetta bianca ornata da merletti color oro.
Beh mi piaceva vestirmi un pochino appariscente,ma non troppo.
Mi pettinai,indossai le mie scarpe lucide e scesi di nuovo nel salone in attesa della fatidica telefonata.
Il telefono stava sul mobile vicino al sofà,allora io mi sedetti,presi un giornalino e cominciai a leggere.
Passarono dieci minuti,ma nulla nessuna telefonata...
Cominciai a spazientirmi ma decisi di aspettare ancora qualche minuto.
All'improvviso il telefono squillò,io sobbalzai e subito con voce tremante risposi
-Pronto?
-Caroline? Sono io Michael!
-Buongiorno!Dissi esuberante,Buongiorno Michael!
-Buongiorno anche a te!
-Grazie!
-Figurati!
-Caroline...avevo pensato che questa mattina io e te potevamo...ecco...vederci!
Io non resistevo più quella dannata cornetta mi separava da lui!
-Ma certo!
-Vuoi vederti con me?
-Si!
-Ehmmm...allora dove potremmo incontrarci?
-Beh non saprei...fammi pensare...
-Al parco?Va bene al parco?
-Credo di si!Io precisamente non so dove si trovi ma spero che l'autista lo sappia!
-Ahahaha...lo spero anche io!
-Ok,Caroline allora è deciso...ci vediamo al parco!
-Va bene Michael,sono curiosa di vederti con un altro dei tuoi travestimenti!
-Vedrai,vedrai...non mi riconoscerai nemmeno!
-Ahaha,ci vediamo lì alle 10.00 va bene?
-Benissimo!
-Ok! Ciao!
-Ciao!
Il mio primo appuntamento con Michael! Evvai! Ero molto entusiasta ma sapevo che non dovevo montarmi la testa,lui era mio amico,nient'altro!
Sistemai le ultime cose e alle 9.45 usciì da casa.
Il parco si trovava dall'altra parte della città e per lui era facile arrivarci in auto,invece io dovevo camminare e anche un bel pò!
In 10 minuti ero lì pronta ad affrontare una nuova splendida giornata con Michael.
Ero seduta su un grande masso e lo vidi arrivare,i suoi body guard lo seguivano da lontano.
Non mi avvicinai,lasciai farlo a lui.
Quando mi fù vicino esclamò
-Eccomi qui!Buongiorno Caroline!
Era perfettamente riconscibile,direi che non si era nemmeno travestito,portava solo un cappello nero in testa e degli abiti scuri.
Gli dissi
-Buongiorno anche a te! Che bel cappello!
-Ti piace?
-Si!
-Sul serio?
-Si!!
-Non mi stai prendendo in giro vero??
-No,mi piace veramente!Sempre meglio della coppola blu di ieri!
-Ahaha!!
Io mi alzai ed insieme entrammo nel parco.Parlammo durante la passegiata.
-Alloora Michael...hai sognato questa notte?
-Si ho fatto un bel sogno! E tu? Hai sognato?
-Si anche io ho sognato!
-Cosa?
-Non lo so di preciso...era tutto bianco...io mi muovevo in questo spazio bianco!
-Che strano sogno!
-E tu cosa hai sognato?
-Posso non dirtelo?
-Perchè?
-Mi vergogno...
-Ma dai!Ti vergogni di un sogno?!!
-Si!
-Dai racconta...sono tua amica ti prometto che non riderò!
-Non c'è da ridere...
-Allora non dirò nulla...
-Va bene...ho sognato te.
Quelle parole attravesarono tutto il mio corpo.
Dissi
-Davvero mi hai sognata?
-Si,ti ho sognata!
-Cosa facevo?
-Nulla,mi guardavi.Stavi ferma,io ti salutavo ma tu non mi rispondevi...
-Uhmmm,sono stata maleducata.Dovevo salutarti!
-Ahaha forze non ne avevi voglia...!
-è molto bello questo parco non credi?Lo trovo estremamente rilassante...
-Si,poi è pulito,nell'erba non ci sono cartacce e nient'altro che possa inquinare l'ambiente.
Io mi sedetti sul manto erboso,compatto e soffice. Il cielo era blu,senza nemmeno una piccola nuvola.
Lo invitai a sedersi con me e lui lo fece.
A mio parere eravamo una coppia perfetta ma io Caroline non mi sono ancora descritta abbastanza...Allora
Sono alta più o meno 1 metro e 75 centimetri,i miei capelli sono color nocciola e mi arrivano alle spalle.I miei occhi sono grandi e luminosi anch'essi nocciola-verdi.Io mi definisco una persona molto solare ed amichevole.Adoro aiutare la gente in difficoltà e parlare lingue straniere.Mi piace confrontarmi con la gente ed esaminare nuovi punti di vista.Ho una predisposizione verso l'amore,infatti tendo ad innamorarmi spesso e delle persone sbagliate...
Lo guardavo, e provavo ad entrare nella sua mente per scoprire a cosa pensava,in fondo,in fondo mi sarebbe piaciuto scoprire che i suoi pensieri erano anche rivolti a me.
Dissi
-Michael...come ti sembro?
-Come mi sembri?Tu come persona o nel carattere?
-In tutte e due le cose...
-Ehhh,cosi mi metti in imbarazzo...
-Dai cosa ne pensi di me?Mi bastano poche parole...
-Francamente...io ti trovo "speciale"...
-Speciale?? Grazie,Michael...
-Prego. Ed io come ti sembro?
-Non sò...non sò come definirti...
-Ahh bene!Questo mi rassicura.Non ho una definizione.
-Ma no,è solo che non trovo le parole adatte...ecco per me sei "nuovo".
-Nuovo...in che senso nuovo?
-Devo scoprire molte cose ancora su di te...
-Ahhh
La mia risposta non andava bene,me lo sentivo,ma non sapevo cosa dire...certo non potevo dirgli"tu per me sei tutto"o"sei il mio amore"...
Ma quel "nuovo" era inadeguato.
Lo vidi,il suo volto si era scurito,gli chiesi
-Michael qualcosa non va?Cos'hai? Ti vedo cupo.
-Nulla
-No non è vero,cosa c'è?!
-Mi manchi...
-Ti manco? Ma sono qui,vicina a te!
-No,tu sei lontana,io non ti sento...vicina.
Mi sedetti ancora più vicina a lui e gli sfiorai per sbaglio la mano.La sua pelle era morbidissima,inondata da un profumo unico,un misto frà dolce e salato,indescrivibile.
Si voltò verso di me,allora io non riuscii a trattenermi e gli chiesi
-Michael è presto per dirtelo e a dirla tutta,mi vergogno anche un pò a chiedertelo...
-Dimmi,Caroline,avanti.
-Mi vuoi bene?
Tutto il peso che aveva dovuto sopportare il mio cuore,dopo le mie parole era completamente svanito.
Lui mi rispose con un tono imbarazzato
-Certamente...si...come ti vengono in mente queste domande...
-Volevo solo che tu me lo dicessi...grazie!
-Tu mi vuoi bene?
Avrei voluto dirgli "No Michael io non ti voglio bene...io ti amo"!Ma non potevo e questo mi rattristava moltissimo.
-Certo Michael,io ti voglio molto bene.Dalla prima volta che ti ho visto te ne ho voluto...
Lui rimase in silenzio ed io spostai lo sguardo imbarazzato da un'altra parte.
Una bolla d'imbarazzo mi racchiudeva in se.
Ad un tratto,sentii la sua mano avvicinarsi alla mia e con un gesto istintivo lo guardai.
Era così perfetto...
La sua mano si avvicinava e la mia tremava come non mai. La staccai dalle mie gambe e la avvicinai alla sua senza accorgermene.
In un attimo si toccarono,un attimo fatato,perfetto.Ero al settimo cielo.Lasciai tutte le mie paure e lo guardai fisso negli occhi scuri,mi avvicinai ancora un pò e lo abbracciai.Le sue mani mi stringevano al suo petto,sentivo il suo cuore battere forte ed il mio sembrava voler uscire fuori dal corpo.Mi appoggiai a lui senza proferir parola,non ce n'era bisogno,tutto portava a questo,aspettavamo solo il momento giusto.
Mi disse
-Ehi,Carol...cosa succede?
-Nulla,avevo voglia di abbracciarti...scusami...ma non ho potuto farne a meno!
-Anche io ne avevo voglia,ma credevo tu mi avessi scansato e a quel punto,ne sarei rimasto sicuramente male.
-No,Michael io non l'avrei mai fatto.
-Lo sò...
-Grazie per avermi permesso di abbracciarti,ne avevo bisogno.
-Carol...io...
Ormai era tardi ed io non mi accorsi che Michael stava per dirmi la cosa più importante di tutta la mia esistenza,allora mi alzai e dissi a voce alta
-Dopo questo abbraccio,io ti ringrazio ancora Michael,questa sera ti chiamerò,quindi rispondimi!
Ora però devo tornare a casa,tocca a me preparare il pranzo oggi.Ci sentiamo dopo...così ti informerò su cosa metterò nelle mie valigie!
Lui non rispose,gli si vedeva chiaro in faccia che voleva dirmi qualcosa di importante.Fino a quel giorno io avevo fremuto dentro alla sua vista,io mi ero tenuta tutto dentro lasciando trapelare poco o niente dei miei sentimenti verso di lui.Ora anche Michael aveva bisogno d'affetto ed io per distrazione mi lasciai scappare il giusto momento per dichiarargli l'amore che sentivo nei suoi confronti...
La nostra conversazione durò allungo,ma io non mi stancavo mai di ascoltarlo,trovavo nelle sue parole molta calma e tranquillità,sarei stata ad ascoltarlo per ore,giorni,mesi!
Ad un tratto gli chiesi
-Quando finiranno di smontare il palco... tu andrai via di qui...vero?
-Si,e questo mi distrugge...ho trovato un'amica e sono subito costretto a lasciarla...
-Michael,lo sò che io non posso nemmeno lontanamente pensare di influire nella tua vita ma voglio dirti un cosa...
-Dimmi Caroline ti ascolto.
-Io non voglio che tu vada via...Lo sò che facendo così peggioro solo le cose...ma è strano detto da me...mi sono affezzionata a te!
-Oh Caroline...anche io....credimi!Ma non so che fare...fra più o meno due settimane mi aspetta un'altro concerto a Bucharest...ed una piccola esibizione per i Grammy Music Awards...credimi...mi dispiace tantissimo.
La mia giornata fu scaraventata a terra e calpestata da queste parole...tutto quello che provavo...gettato alle ortiche. Continuai
-Michael....sono triste...
-Anche io Caroline...ti ho rovinato la serata,perdonami...
-No Michael,smettila di far ricadere tutte le colpe su di te!Tu non hai colpe...
-Caroline...sei veramente....ecco.....così....vera e spontanea!Ti ringrazio per le cose che mi dici...Io vorrei farti venire con me a Bucharest,così potremo stare insieme!Mi vedrai ballare e cantare!
Tutto era diventato luminoso.C'era un paradiso nel mio cuore!Ero felice!
-Stai dicendo sul serio Michael?Non stai scherzando,vero?
-No, Caroline non stò scherzando!Mi farebbe molto piacere se tu venissi con me!
-Oh Michael...
Crebbe dentro di me l'istinto di gettarmi fra le sue braccia e abbracciarlo...ma cercai in tutti i modi di reprimerlo.
-Michael...perchè sei cosi...?
-Caroline ho forze detto qualcosa che non và?Se è così ti prego perdonami!
-No,Michael tu mi hai resa felice....credevo di doverti dire addio e invece...
-Caroline....vedi cosa mi piace di te...il fatto che sei vera!!Grazie di nuovo per essere mia amica!
-Michael qui a Los Angeles tu dove alloggi?
-Sto in un albergo in centro si chiama se non mi sbaglio "The red moon".Devo dire che l'interno è molto bello e raffinato!
-Wow,alloggi nell'albergo più lussuoso di tutta Los Angeles!Io non ci sono mai entrata in tutta la mia vita!
-Davvero? Se vuoi ti ci porto! Ti faccio vedere la mia stanza! C'è una televisione bellissima!
-Grazie,ma non credo mi facciano salire con te!
-Caroline tu non ti devi preoccupare di nulla...sei mia ospite!
Terminammo il nostro pasto e lui pagò il conto.
Uscimmo dal ristorante e salimmo su una limusine nera,lunghissima.
Dentro era tutto in pelle bianca,tutto di lusso.Mi sentivo quasi inappropriata a quell'auto!
Appena entrati dissi a Michael
-Michael è bellissima quest'auto!
-Ti piace?
-Se mi piace...è stupenda!
-Ne sono felice!
Io mi sedetti su uno dei tanti sedili stando attenta ad ogni movimento per non sporcare nulla.
Michael invece era letteralmente stravaccato sul sedile e vi ci appoggiava sopra persino le sue scarpe.
Ero molto felice dell'amicizia instaurata con Michael,finalmente il mio cuore desertico era ritornato ad essere colmo di splendidi fiori e verdi prati,in cui cominciavano a nascere le prime gemme dell'amore...
Dopo un breve tratto di strada arrivammo all'albergo.La facciata era tutta decorata e dall'entrata usciva un lungo tappeto rosso.
Michael uscì per primo dall'auto,mentre io scesi dopo di lui.Passammo sul tappeto rosso e entrammo.Uno dei body guard si avvicinò al bancone principale e si fece dare la chiave della stanza.Si trovava al nono piano,quindi prendemmo l'ascensore.
Io non fiatai per tutto il tragitto,mentre Michael se la rideva e parlava con i suoi armadi con le gambe.
Finalmente arrivammo davanti alla stanza,Michael apri la porta con le chiavi ed insieme entrammo.
Quella stanza era immensa con una tv al plasma attaccata alla parete e 2 biliardini.
C'era un enorme cucina e un bagno lussuoso più che mai.
La camera da letto era stupenda,con un letto matrimoniale e un armadio immenso.
Io dissi a Michael
-Tu alloggi qui?
-Si!Ti piace?è carina come stanza!
-Michael è bellissima! è dieci volte la mia casa! Wow non ho parole!
Michael mi sorrise compiaciuto poi si sedette sul divano ed accese la mega televisione.
Mise il canale dove trasmettevano i cartoni di "Tom and Gerry" e si mise a guardarli,ridendo alle loro cadute!
Io lo fissai divertita,quel ragazzo era così puro...
Lui si accorse che lo fissavo e mi disse
-Che c'è Caroline...? Qualcosa non và?
-No,va tutto benissimo!
Gli indicai il posto vuoto vicino a lui e gli chiesi
-Posso sedermi qui?
-Ma certo,Carol!
Io rimasi a bocca aperta quando sentii quella parola.
-Come mi hai chiamata? Gli dissi sbigottita.
-Carol!Non ti piace come abbreviazione del tuo nome? Se vuoi io non ti ci chiamo!
-No,Michael mi piace,mi piace molto!
Dopo mi sedetti accanto a lui e mi misi ad osservare il cartone animato e a farmi sfiorare l'animo dalle sue risa,così pure e delicate...
Erano le 7.45 della sera e Michael mi riaccompagnò a casa dei miei genitori.
Non prendemmo la limusine però,preferimmo andare a piedi e farci una passegiata.
Nel cielo c'erano molte stelle luminose che si mettevano in mostra,sfoggiando tutta la loro bellezza.Camminavamo a passo lento,era sera e nessuno si poteva accorgere di lui,quindi Michael abbandonò il suo travestimento.
Parlammo ancora lungo il tragitto,nulla di specifico.
Lui era così limpido e solare,tutte le cose alla sua presenza miglioravano anche le cose più belle e perfette,proprio come lui...
Ad un tratto mi fermai,guardai il cielo nero.
Lui mi chiese
-Caroline...cosa fai? Non vorrai fare tardi! A casa ti aspettano!
-Aspetta un attimo Michael...vorrei guardare un pò le stelle...mi piacciono molto!Le trovo stupende!
-Hai ragione Carol...sono bellissime!Ma non possiamo guardarle allungo devi tornare a casa in orario!
Io ero molto emozionata e presa dalla situazione,avevo voglia di farmi stringere fra le sue braccia...ma mi randevo conto che non era ancora giunto il momento.Avevo paura di ferirlo,per me lui era così delicato,avrei voluto proteggerlo da ogni cosa...persino da me stessa.
Volsi lo sguardo verso di lui,mi guardava con uno sguardo dolcissimo ed io mi sentivo "calda" standogli vicino.
Poi gli dissi con voce bassa
-Michael mi sembra tutto così strano...Ieri io nemmeno ti conoscevo e oggi siamo amici! Michael sono felice!
-Anche io Caroline,anche io sono felice!
-Dimmi una cosa...oh no,no niente...
-Che c'è!?
-Nulla,nulla...
-Dai,avanti dimmi...cosa c'è?
-Michael...
Finalmente le gemme dell'amore erano sbocciate nel mio cuore! Con calma strinsi la sua mano calda...e me la portai al petto...
Lui era visibilmente emozionato,ma era felice e mi assecondava con dolcezza.
-Michael,senti come batte?
-Certo Caroline!Lo sento!
La sua mano tremava allora per aiutarlo la presi tra le mie e aggiunsi
-Michael...io non so cosa dirti...mi sento strana...tu mi fai questo effetto!Dalla prima volta che ti ho visto questo cuore batte cosi...
Eravamo in una stradina,solo pochi ettari e sarei arrivata a casa.Davanti a noi c'erano molte case e la luna rischiarava la notte scura.
Lui prese la mia mano e la strinse forte poi mi disse
-Ora è meglio andare...Caroline o domani ti alzerai tardi...!
-Certo...andiamo.
Ero rimasta delusa dalla sua reazione,ma d'altronde non dovevo aspettarmi altro eravamo solo amici niente di più.
Arivammo davanti alla porta della mia casa.
Lui lasciò la mia mano accaldata e mi disse
-Buonanotte Caroline...fai tanti bei sogni!Falli per me!
-Si Michael, li farò per te!Ma anche tu devi sognare per me!Mi raccomando!
Lentamente si allontanò da me e ormai lontano aggiunse
-Anche il mio cuore batte forte,quando sono con te...
E li rimasi...immobile come la prima volta che lo vidi,senza fiatare.In quel momento era come se il mondo si prostrasse ai miei piedi...ma io non ci facevo caso,pensavo a lui...
Re dei miei pensieri,angelo dei miei sogni...
tooo!!!
La notte era terminata.Il sole era alto nel cielo e nella mia stanza entravano timidi,i suoi raggi.
Uno di loro si posò leggero sui miei occhi chiusi,disturbando il mio sonno.
Li aprii lentamente,la luce mi dava fastidio,mi alzai.Era una nuova giornata tutta da scoprire!
Tirai via le tende dalla finestra e lasciai passare l'aria fresca.Gli ucceli intonavano melodie felici ed io mi sentivo altrettanto.
Cercai le mie ciabatte a forma di orso ma non le trovai quindi dovetti scendere le scale a piedi nudi.
Come al solito la casa era vuota,stavano tutti chi a lavoro,chi a scuola.
-Ahhh per me invece tutta pacchia!Niente scuola!! Niente lavoro!!Niente stress!!!Siiiii domaniii parto con Michael,domani parto con Michael!!!
Saltellai per tutta la casa,accesi la radio e cominciai a ballare e cantare scatenatamente.L'indomani sarei partita insieme al mio angelo per Bucharest e l'avrei visto esibirsi!Ero euforica anche perchè aspettavo da un momento all'altro una sua telefonata,visto che la sera precedente gli avevo dato il mio numero.
Mi scatenai un pò,giusto per scaricare la tensione,poi mi preparai la mia solita tazza di latte,la bevvi e ritornai nella mia tana.
Mi misi all'opera,aprii l'armadio stracolmo di abiti e mi ci tuffai dentro alla ricerca di un vestito carino.Non trovando nulla di particolarmente adatto indossai una gonnellina nera e una camicetta bianca ornata da merletti color oro.
Beh mi piaceva vestirmi un pochino appariscente,ma non troppo.
Mi pettinai,indossai le mie scarpe lucide e scesi di nuovo nel salone in attesa della fatidica telefonata.
Il telefono stava sul mobile vicino al sofà,allora io mi sedetti,presi un giornalino e cominciai a leggere.
Passarono dieci minuti,ma nulla nessuna telefonata...
Cominciai a spazientirmi ma decisi di aspettare ancora qualche minuto.
All'improvviso il telefono squillò,io sobbalzai e subito con voce tremante risposi
-Pronto?
-Caroline? Sono io Michael!
-Buongiorno!Dissi esuberante,Buongiorno Michael!
-Buongiorno anche a te!
-Grazie!
-Figurati!
-Caroline...avevo pensato che questa mattina io e te potevamo...ecco...vederci!
Io non resistevo più quella dannata cornetta mi separava da lui!
-Ma certo!
-Vuoi vederti con me?
-Si!
-Ehmmm...allora dove potremmo incontrarci?
-Beh non saprei...fammi pensare...
-Al parco?Va bene al parco?
-Credo di si!Io precisamente non so dove si trovi ma spero che l'autista lo sappia!
-Ahahaha...lo spero anche io!
-Ok,Caroline allora è deciso...ci vediamo al parco!
-Va bene Michael,sono curiosa di vederti con un altro dei tuoi travestimenti!
-Vedrai,vedrai...non mi riconoscerai nemmeno!
-Ahaha,ci vediamo lì alle 10.00 va bene?
-Benissimo!
-Ok! Ciao!
-Ciao!
Il mio primo appuntamento con Michael! Evvai! Ero molto entusiasta ma sapevo che non dovevo montarmi la testa,lui era mio amico,nient'altro!
Sistemai le ultime cose e alle 9.45 usciì da casa.
Il parco si trovava dall'altra parte della città e per lui era facile arrivarci in auto,invece io dovevo camminare e anche un bel pò!
In 10 minuti ero lì pronta ad affrontare una nuova splendida giornata con Michael.
Ero seduta su un grande masso e lo vidi arrivare,i suoi body guard lo seguivano da lontano.
Non mi avvicinai,lasciai farlo a lui.
Quando mi fù vicino esclamò
-Eccomi qui!Buongiorno Caroline!
Era perfettamente riconscibile,direi che non si era nemmeno travestito,portava solo un cappello nero in testa e degli abiti scuri.
Gli dissi
-Buongiorno anche a te! Che bel cappello!
-Ti piace?
-Si!
-Sul serio?
-Si!!
-Non mi stai prendendo in giro vero??
-No,mi piace veramente!Sempre meglio della coppola blu di ieri!
-Ahaha!!
Io mi alzai ed insieme entrammo nel parco.Parlammo durante la passegiata.
-Alloora Michael...hai sognato questa notte?
-Si ho fatto un bel sogno! E tu? Hai sognato?
-Si anche io ho sognato!
-Cosa?
-Non lo so di preciso...era tutto bianco...io mi muovevo in questo spazio bianco!
-Che strano sogno!
-E tu cosa hai sognato?
-Posso non dirtelo?
-Perchè?
-Mi vergogno...
-Ma dai!Ti vergogni di un sogno?!!
-Si!
-Dai racconta...sono tua amica ti prometto che non riderò!
-Non c'è da ridere...
-Allora non dirò nulla...
-Va bene...ho sognato te.
Quelle parole attravesarono tutto il mio corpo.
Dissi
-Davvero mi hai sognata?
-Si,ti ho sognata!
-Cosa facevo?
-Nulla,mi guardavi.Stavi ferma,io ti salutavo ma tu non mi rispondevi...
-Uhmmm,sono stata maleducata.Dovevo salutarti!
-Ahaha forze non ne avevi voglia...!
-è molto bello questo parco non credi?Lo trovo estremamente rilassante...
-Si,poi è pulito,nell'erba non ci sono cartacce e nient'altro che possa inquinare l'ambiente.
Io mi sedetti sul manto erboso,compatto e soffice. Il cielo era blu,senza nemmeno una piccola nuvola.
Lo invitai a sedersi con me e lui lo fece.
A mio parere eravamo una coppia perfetta ma io Caroline non mi sono ancora descritta abbastanza...Allora
Sono alta più o meno 1 metro e 75 centimetri,i miei capelli sono color nocciola e mi arrivano alle spalle.I miei occhi sono grandi e luminosi anch'essi nocciola-verdi.Io mi definisco una persona molto solare ed amichevole.Adoro aiutare la gente in difficoltà e parlare lingue straniere.Mi piace confrontarmi con la gente ed esaminare nuovi punti di vista.Ho una predisposizione verso l'amore,infatti tendo ad innamorarmi spesso e delle persone sbagliate...
Lo guardavo, e provavo ad entrare nella sua mente per scoprire a cosa pensava,in fondo,in fondo mi sarebbe piaciuto scoprire che i suoi pensieri erano anche rivolti a me.
Dissi
-Michael...come ti sembro?
-Come mi sembri?Tu come persona o nel carattere?
-In tutte e due le cose...
-Ehhh,cosi mi metti in imbarazzo...
-Dai cosa ne pensi di me?Mi bastano poche parole...
-Francamente...io ti trovo "speciale"...
-Speciale?? Grazie,Michael...
-Prego. Ed io come ti sembro?
-Non sò...non sò come definirti...
-Ahh bene!Questo mi rassicura.Non ho una definizione.
-Ma no,è solo che non trovo le parole adatte...ecco per me sei "nuovo".
-Nuovo...in che senso nuovo?
-Devo scoprire molte cose ancora su di te...
-Ahhh
La mia risposta non andava bene,me lo sentivo,ma non sapevo cosa dire...certo non potevo dirgli"tu per me sei tutto"o"sei il mio amore"...
Ma quel "nuovo" era inadeguato.
Lo vidi,il suo volto si era scurito,gli chiesi
-Michael qualcosa non va?Cos'hai? Ti vedo cupo.
-Nulla
-No non è vero,cosa c'è?!
-Mi manchi...
-Ti manco? Ma sono qui,vicina a te!
-No,tu sei lontana,io non ti sento...vicina.
Mi sedetti ancora più vicina a lui e gli sfiorai per sbaglio la mano.La sua pelle era morbidissima,inondata da un profumo unico,un misto frà dolce e salato,indescrivibile.
Si voltò verso di me,allora io non riuscii a trattenermi e gli chiesi
-Michael è presto per dirtelo e a dirla tutta,mi vergogno anche un pò a chiedertelo...
-Dimmi,Caroline,avanti.
-Mi vuoi bene?
Tutto il peso che aveva dovuto sopportare il mio cuore,dopo le mie parole era completamente svanito.
Lui mi rispose con un tono imbarazzato
-Certamente...si...come ti vengono in mente queste domande...
-Volevo solo che tu me lo dicessi...grazie!
-Tu mi vuoi bene?
Avrei voluto dirgli "No Michael io non ti voglio bene...io ti amo"!Ma non potevo e questo mi rattristava moltissimo.
-Certo Michael,io ti voglio molto bene.Dalla prima volta che ti ho visto te ne ho voluto...
Lui rimase in silenzio ed io spostai lo sguardo imbarazzato da un'altra parte.
Una bolla d'imbarazzo mi racchiudeva in se.
Ad un tratto,sentii la sua mano avvicinarsi alla mia e con un gesto istintivo lo guardai.
Era così perfetto...
La sua mano si avvicinava e la mia tremava come non mai. La staccai dalle mie gambe e la avvicinai alla sua senza accorgermene.
In un attimo si toccarono,un attimo fatato,perfetto.Ero al settimo cielo.Lasciai tutte le mie paure e lo guardai fisso negli occhi scuri,mi avvicinai ancora un pò e lo abbracciai.Le sue mani mi stringevano al suo petto,sentivo il suo cuore battere forte ed il mio sembrava voler uscire fuori dal corpo.Mi appoggiai a lui senza proferir parola,non ce n'era bisogno,tutto portava a questo,aspettavamo solo il momento giusto.
Mi disse
-Ehi,Carol...cosa succede?
-Nulla,avevo voglia di abbracciarti...scusami...ma non ho potuto farne a meno!
-Anche io ne avevo voglia,ma credevo tu mi avessi scansato e a quel punto,ne sarei rimasto sicuramente male.
-No,Michael io non l'avrei mai fatto.
-Lo sò...
-Grazie per avermi permesso di abbracciarti,ne avevo bisogno.
-Carol...io...
Ormai era tardi ed io non mi accorsi che Michael stava per dirmi la cosa più importante di tutta la mia esistenza,allora mi alzai e dissi a voce alta
-Dopo questo abbraccio,io ti ringrazio ancora Michael,questa sera ti chiamerò,quindi rispondimi!
Ora però devo tornare a casa,tocca a me preparare il pranzo oggi.Ci sentiamo dopo...così ti informerò su cosa metterò nelle mie valigie!
Lui non rispose,gli si vedeva chiaro in faccia che voleva dirmi qualcosa di importante.Fino a quel giorno io avevo fremuto dentro alla sua vista,io mi ero tenuta tutto dentro lasciando trapelare poco o niente dei miei sentimenti verso di lui.Ora anche Michael aveva bisogno d'affetto ed io per distrazione mi lasciai scappare il giusto momento per dichiarargli l'amore che sentivo nei suoi confronti...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Quelle due settimane di timidi sguardi e conversazioni che volgevano sempre sullo spigoloso tema dell'amore, passarono in fretta e furia.Troppo in fretta.
Io come sempre ero emozionata quella sera sarei partita con Michael,pensavo solo a questo,non c'era posto nella mia mente per altre cose.
Mi alzai impetuosa alle 7.57 della mattina,continuavo a ripetermi che non avevo tempo,non avevo tempo per nulla.Dovevo solo fare colazione,lavarmi,vestirmi e aspettare seduta su una poltrona le nove della sera.No! Dovevo fare molte cose,troppe cose.Le valige!
Mi ero completamente scordata delle valigie,loro mi aspettavano inermi,distese sul pavimento.
Io ero in pigiama,il mio bel pigiamone di flanella,decorato con degli orsacchiotti rosa.
Le guardai inorridita e pensai
-Lì dentro...cosa ci metto...?Uhmmm vediamo...
Sdradicai le povere ante dell'armadio,guardai all'interno:c'erano milioni di magliettine colorate che svolazzavano felici,pantaloni per tutti i gusti,gonne lunghe,corte,bianche,nere,bicolore,tricolore.
Ahhh,tutto tranne quello che dovevo mettere nelle valigie.Come dovevo vestirmi?
Dopo qualche minuto di terrore allo stato puro,decisi fra le urla,di mettere in valigia le solite cose.
Jeans blu, una T-shirt nera ed una bianca,una gonnellina nera e rosa,ed infine una camicietta oro.Non sapevo cosa farci...
Misi dentro,2 paia di scarpe dentifricio,spazzolino ed il mio adorato cappello nero.Inmancabile era Mr.Robin il mio orsacchiotto,mio fedele compagno sin dall'infanzia.Chiusi le cerniere e con fatica trasportai il bagaglio in salotto.
Erano le 8.35 ed io ero ancora tutta scapigliata e per di più in pigiama.
Scesi di nuovo in salotto,salutai mamma,papà e fratello,bevvi la tazzina di latte e cioccolato e con furia distruttiva saliì le scale dirigendomi nel paradiso chiamato "bagno".
Mi feci un bagno profumato,con il mio orgoglio:
il sapone alla vaniglia!
Profumavo molto,avrei avuto la tentazione di addentarmi un braccio,scambiandolo per del gelato alla vaniglia.
Indossai un completo di jeans,tirai sù i capelli in una coda e finalmente dopo ore usciì dal bagno,che era diventato un piccola sauna.Vetri appannati e tanto calore.Dovetti sopportare per la millesima volta la "ramanzina "di mamma,la quale mi chiedeva "cortesemente" di aprire la finestra per far fuoriuscire il vapore,ma io non ci facevo caso...la mia testa era concentrata su ben altro.
Ad un tratto il telefono squillò,io non vi ero vicina,
allora dovetti fare tutto il giro della stanza in preda al panico,dovevo raggiungere quel telefono,in fretta!Ci arrivai,finalmente.Risposi con voce calma
-Pronto!
-Caroline.
-Si...chi è?
-Come chi è sono Michael!
-Oh Michael scusami tanto,non ti avevo riconosciuto.
-Ahaha.
-Sei pronto?Oggi si parte,io sono impazziente.
-Ehehe...si anche io,questa notte non ho dormito molto.
-Davvero?Io si,come un grosso ghiro dormiglione.
-Ne sono felice,sarai più riposata!
-Michael,cosa hai messo nelle valigie?
-Vestiti,cosa sennò?
-Ma dai?Credevo degli elefanti!Certo,quali vestiti?
-Ahh,eheehe,scusami sono un pò assonnato...
-Tranquillo.
-Dai,non posso dirti tutto,sono molti vestiti...li vedrai.
-Uhmm...ok. Michael,senti,questa mattina cosa fai di bello?
-Io?
-Si.
-Mi annoio da solo in albergo e aspetto le nove di questa sera per partire.
-Ahh,ho capito.
-Come mai lo vuoi sapere?
-Così...tanto per dire...
-No,non è vero! Dai dimmi la verità.
-Beh io qui a casa mi annoio,poi sono sola...
-Ehehehe...ho capito.
-Cosa?
-Volevi vedermi!
-Uhmm,può darsi di si,può darsi di no.
-Come no?
-Cioè si...ehmm...
Ero impacciata,volevo vederlo ma mi vergognavo a dirglielo spudoratamente...
-Ok,Caroline,calmati...anche io ho voglia di vederti...
-Oh...davvero?
-Si...
-Ti và di venire qui a casa mia?
-A casa tua...? Ma non ci sono i tuoi genitori?
-Tranquillo,sono andati tutti via!
-Ah,non vorrei pensassero cose brutte...
-Cioè?Spiegati meglio.
A quelle parole ebbi un sussulto,forze non voleva sentirsi dire "Ehi ma tu sei il fidanzatino di Caroline?"Lui non lo era,ma mi sarebbe dispiaciuto vederlo così timoroso.
-Non vorrei pensassero che io ti faccia del male,o che ti costringo a vederci...
-Oh,Michael ma cosa vai a pensare!
-Ehehe...
-Ma dai...su,ho parlato loro di te,ti considerano un bravo ragazzo.
-Gli hai parlato di me?
-Si...uh,forze non dovevo farlo...scusami...
-No,no.Niente affatto.Cosa...gli hai detto?
-Beh...che sei un ragazzo molto simpatico e gentile.Affettuoso,e...
Questa parte non l'ho mai detta a nessuno.
-E...?
-Insomma...sei Michael!
-Dai...cosa gli hai detto poi?
-Come mai ti interessa tanto?
-Ecco...uhm...
-Dai dimmi.
-Vorrei sapere...cosa pensi di me...
-Ah....Dopo qualche secondo di pausa continuai
-Gli ho detto che con te mi sento sempre a casa,che con te mi sento felice,che tu sei...
-Sono?
-Ehmmm...
-Caroline,tutto bene?
-Oh,si,si...tutto a meraviglia...
-Cosa sono...?
-Sei...Michael,il mio migliore amico,sei Michael,la persona a qui io posso confidare tutti i miei segreti senza vederli svelati il giorno dopo.Sei Michael,un ragazzo...speciale...
Non sentiì più nessun rumore provenire dall'altra parte della cornetta,dopo le mie parole.Dissi
-Michael,Michael?Mi senti? Rispondi,Michael...Ho detto qualcosa che non va?Scusami Michael...io non volevo...
La mia voce tremava, non sapevo cosa pensare.Quando mi rispose...
-Caroline...
-Michael...credevo mi avessi attaccato in faccia...
-No....non l'avrei mai fatto....
-Cosa succede,sei così....così...oserei dire,sconvolto!
-Nulla....Mi è piaciuto quello che hai detto su di me...Ti ringrazio...
-Di nulla...non devi ringraziarmi,ho detto solo la verità...
-Oh....
-Bene...quando ci vediamo?
-Sempre alle 10.00 per te va bene?
-Oh si,va benissimo...dove?
-Hai detto a casa tua, no?
-Ah,si è vero. Va bene ti aspetto qui...
-Arrivo.
-Ok. Ciao Michael.
-Ciao,.
Passarono quindici minuti e arrivarono le dieci.
Io ero lì seduta sulla poltrona con le mani sudane in mezzo alle gambe serrate.
Sentii suonare il campanello,balzai in piedi e chiesi
-Chi è?
-Sono io...
Aprii,ogni volta che lo vedevo il mio cuore saltava di gioia.
-Ciao,Michael,benvenuto nella mia casetta.Oh meglio...dei miei genitori...
-Bellissima,molto accogliente! Complimenti.
-Grazie...siediti.Gli dissi indicando il sofà.
-Siediti qui...
-Si...
Ci sedemmo vicini,in un divano a due posti,stretto e caloroso.Eravamo tutti e due imabarazzati,ma nessuno voleva alzarsi.
-Uhmmm....di cosa...parliamo?
-Ehh...non lo so...tu di cosa vuoi parlare?
-Non lo so...è molto stretto questo divanino non trovi?
-Vuoi che mi alzi?
Si alzò,pronto a cedermi il suo posto,ma io con fretta gli presi il polso e dissi
-No,no...resta...qui...
-Oh...oh mio Dio...scusami ti ho stropicciato tutta la camicia...
Lui era rimasto immobile,mi guardava mentre io mi cimentavo a riaggiustargli la camicetta. Mi disse
-Dai Caroline non ti preoccupare...non fa nulla...
Mi alzai e dissi
-Oh Michael mi dispiace...tanto,sono troppo impulziva,avvolte...
-Non ti preoccupare...va tutto bene...
Eravamo così vicini...eppure così lontani...La mia mano era rimasta attaccata al suo polso, come paralizzata,non riuscivo a staccarla.Lo guardavo fisso negli occhi,così intensi e profondi che mi ci perdevo dentro.
Lui anche mi guardava...uno scenario perfetto per un timido bacio...ma nulla!Anche questa volta,mi ero fatta prendere dall'amore e non capivo che dovevo rimanere al mio posto...quello di fedele amica...punto.
Staccai a malincuore lo sguardo e mi risedetti sconsolata.Lui fece i miei stessi movimenti...io gli dissi
-Scusami Michael...non volevo metterti in imbarazzo...Devo rimanere al mio posto...è solo che,non ci riesco...
-Caroline,non è colpa tua...la colpa non è di nessuno...dai...vediamo un pò di televisione...
Mi accostai un pò ed insieme vedemmo la televisione fino a 12.38.Il tempo passava molto velocemente in sua compagnia,frà una risata e uno sguardo si era fatto tardi e Michael dovette tornare in albergo,ci saremmo rivisti quella sera alle nove di fronte al parco centrale.
Le ore passarono lente e scostanti mentre io attendevo pazientemente.
Mangiai,un panino...scialbo e privo di gusto.Ritornai di nuovo a sedermi su quel sofà,accarezzando il cuscino dove si era seduto Michael.Con lui non avevo di certo fatto una bella figura...
Finalmente arrivarono le otto.Io ero già pronta,indossavo già il cappotto e le valigie erano sistemante di fronte alla porta principale.I miei famigliari tornarono a casa,mi salutarono ma si resero conto che erano solo le 20.17.Attesi ancora e ancora.Non ce la facevo più,volevo partire!
Un'altra ora scivolò via fra le mie dita tremanti.
Le 21.34,accesi la televisione,guardai i cartoni animati per la precisione"Tom and Gerry Kids".Ero divertita,mi piacevano i cartoni.Tutti i problemi si dissolvevano quando li vedevo.Tornavo,in punta di piedi,nel magico mondo dei bambini e mi sentivo felice.
Le 2o.45 vado!
Salutai con un abbraccio mamma Marie Jane e papà.Jonny non era ancora tornato.
Presi le valigie e mi avviai verso la strada.
Faceva fresco,c'erano già le stelle in cielo.
Molta gente,stranamente,passeggiava senza fretta per la via,tutti si tenevanoper mano.Le coppie facevano passeggiate romantiche...un nodo mi si formò in gola.Mi ricordai di quando anche io facevo parte di quel calore che avvolgeva le coppie.Ma sentivo che sarebbe rinato per una seconda volta.
Arrivai al parco,la sua auto era già lì,sapeva che sarei arrivata puntuale.
Lo salutai da lontano,ma lui non mi vide,i vetri della macchina erano oscurati.
Mi avvicinai,lo guardai dal finestrino nero e lui aprì la portiera.Subito un ragazzone alto prese le mie valigie e le depose nel vano posteririore,io lo ringraziai ed entrai nell'auto.
Dissi
-Buonasera...Michael.
-Buonasera!Come và?
-Bene,bene grazie.E tu?
-Tutto bene.
-Sei pronta?Si parte.
-Si,sono prontissima!
La macchia partì e da quel momento io ero in viaggio con Michael.
Guardavo fuori dal finestrino,la città era così luminosa...le macchine sfrecciavano per le strade silenziose.
-Michael,che bello! Dimmi come si chiama l'albergo dove alloggerai?
-Dove allogerò?Dove allogeremo!
-Staremo nello stesso albergo?
-Si.
-Che bello!
-Si,si chiama"Prince Golden"
-Uhmm,non vedo l'ora!
-Mi hanno detto che è un posto carino.
-Lo sarà sicuramente!
Eravamo seduti vicini ai finestrini e tutte e due guardavamo il cielo stellato.
-Michael,quale sarà la mia stanza?
-Non te lo posso dire,è una sorpresa...
-No,dai...!
-No,no aspetta e vedrai.
Erano le 21.36.
Dissi
-Guarda,guarda che bel cielo...
-Si è bellissimo,così limpido...
-Hai ragione,poi ci sono molte stelle.Guarda come brillano,sono tantissime!
-Si,sono molte e brillano molto più che nelle altre sere...
Io rimasi in silenzio per qualche secondo poi continuai
-Dalla tua parte cosa c'è?
Mi avvicinai a lui tentando di scorgere qualcosa dal suo finestrino.
-Le solite cose...macchine, palazzi...Guarda Caroline...
-Cosa?Io non vedo nulla...
-Una macchina!Hahahahaha!
-Ma dai!Ehehe...
Era così spensierato...
Uscimmo dalla città,ora vicino a noi c'èrano molti campi coltivati e le stellesi vedevano ancora meglio senza le luci colorate della città.
Ritornai al mio posto,poi mi venne in mente un idea...Avrei finto di addormentarmi per vedere la sua reazione.
Mi girai dalla sua parte e mi rannicchiai chiudendo gli occhi.
Luimi guardò dicendo sottovoce
-Si è già addormentata...abbiamo una coperta,comincia a fare freddo.L'autista gli porse una coperta blu con un orletto grigio ai lati.
Lui me la mise sulla schiena e con timore mi mise un braccio attorno al collo.
Dentro di me ridevo dall'imbarazzo ma mi sforzavo di rimanere seria.Per complicare la cosa decisi di sdraiarmi sulle sue gambe e così feci.
Aprrofittai di uno sbalzo dell'auto per "cadere" sulle sue gambe.Lui mi guardò spaventato,ma era felice e sorrideva.Teneva la sua mano sulla mia schiena e con l'alta mi accarezzava ogni tanto i capelli.
Apriì di soppiatto un occhio e mi accorsi che aveva dei baffetti.Li avevo notati da tempo,ma voevo parlarne con lui.
Gli dissi
-Eheheh,Michael..hai i baffetti!
-Eh? Caroline ma non stavi dormendo?
-Io mi sveglio molto facilmente...ho il sonno leggero...
-Oh,Feci finta di non sapere che mi trovavo sulle sue gambe,scusami devo essere caduta mentre dormivo.Faccio pasticci anche quando dormo!
-Hahaha,non preoccuparti...
-Dicevo...ah,si...hai i baffetti!
-Si...non mi piacciono molto.Ti prego non prendermi in giro...
-Ahaha,non non lo farei mai,ma perchè non ti piacciono sono così piccolini...i baffettini.
-Ehehe...
-Posso?
-Puoi cosa?
-Posso toccarli?Dai sono così...ecco...ehmm.....carini!
-Ehehe,va bene!
Li toccai leggermente e mentrelo facevo dissi
-Ihihi,i baffettini...
Uhmmm,era bellissimo avrei voluto stringerlo forte,ed invece gli toccavo i baffetti...
Lui arrossì...ed io accorgendomene dissi
-Oh,scusa...non volevo imbarazzarti...
-No,non ti preoccupare...ehehe....
Io gli sorrisi ma abbassai subito lo sguardo.Lui invece continuò a guardare fuori dal finestrino...
Arivammo davanti all'albergo,io scesi e presi,aiutata da un body guard,le mie valigie.Il ragazzo mi disse che se volevo potevo lasciarle a lui , me le avrebbe portate su senza che io le portassi con me.Io glie le porsi e lo ringraziai poi raggiunsi Michael che mi aspettava davanti al bancone.Prese le chiavi della stanza ed io gli chiesi
-Scusa,Michael ma le mie chiavi?
-No,Carol,tu stai in stanza con me...! Ti va? Sennò non c'è problema prendiamo subito un'altra stanza per te.
-No,no va benissimo! Ero al ottavo cielo!
-Sei sicura ,non è che lo dici solo per farmi piacere?
-No,tranquillo va benissimo.
-Ok,andiamo allora,siamo tutti stanchi.
-Va bene,andiamo.
Prendemmo l'ascensore e salimmo al 10° piano,il penultimo.
Entrammo nella stanza ed io rimasi incantata.Di uo splendore unico...lusso dappertutto.
Presi le mie umili valigie e le trasportai nelle camera da letto,guardandomi in giro.C'erano due letti singoli e al centro un matrimoniale,che non serviva a nulla...
Posai i bagagli su uno dei due lettini e mi ci sedetti sopra.La camera era luminosa e c'erano molto quadri alle pareti.Anche Michael portò le sue valigie nella camera e mi disse
-Ti piace?
-Si,è bellissima...
-Lo sò,l'ho presa apposta per te,volevo una camera speciale.
-Ehehe,grazie.Michael,scusami,ma potresti uscire,cosi...beh...mi metto il pigiama?
-Ahh,scusami tu! Certo esco subito,avvertimi quando hai fatto.
-Si ci metto poco.
Apriì la valigia e tirai fuori il mio pigiamone di flanella con gli orsacchiotti,mi tolsi i vestiti e lo indossai.
-Michael ho fatto,vieni.
Lui aprì la porta ed entrò.
-Hai un pigiama di flanella?
-Si,ti piace?Ehehe con gli orsetti...
-Si è molto carino,adoro i piagiami di flanella...
-Sono caldissimi...è per questo che mi sono portato il mio...
Tirò fuori dalla valigia un pigiama blu con delle astronavi bianche.
-Ti piace?
-Si,ehehe con le astronavi!
-Ehehehe....
-Bene ora,si dorme,vado a lavarmi i denti...
Andai in bagno,mi lavai i denti e tornai trovandolo con il suo pigiamino da astronauta.
-Ora vado io.
Io intanto mi ero sdraiata su letto matrimoniale, al centro della stanza.Quando tornò,io mi ero già assopita,veramente.Allora mi guardò e sorrise dolcemente,sdraiandosi nel proprio lettino.
Poco dopo mi svegliai e mi resi conto che non ero nel mio letto singolo.Mi alzai e mi avvicinai a lui,che si era addormentato,gli sfiorai i capelli e il viso con una mano,poi mi lasciai libera e gli diedi un piccolo bacio sulla fronte,piccolissimo.Quanta perfezzione.
Spensi la luce e mi ritirai nel mio letto,senza accorgermi che Michael sorrideva...
Io come sempre ero emozionata quella sera sarei partita con Michael,pensavo solo a questo,non c'era posto nella mia mente per altre cose.
Mi alzai impetuosa alle 7.57 della mattina,continuavo a ripetermi che non avevo tempo,non avevo tempo per nulla.Dovevo solo fare colazione,lavarmi,vestirmi e aspettare seduta su una poltrona le nove della sera.No! Dovevo fare molte cose,troppe cose.Le valige!
Mi ero completamente scordata delle valigie,loro mi aspettavano inermi,distese sul pavimento.
Io ero in pigiama,il mio bel pigiamone di flanella,decorato con degli orsacchiotti rosa.
Le guardai inorridita e pensai
-Lì dentro...cosa ci metto...?Uhmmm vediamo...
Sdradicai le povere ante dell'armadio,guardai all'interno:c'erano milioni di magliettine colorate che svolazzavano felici,pantaloni per tutti i gusti,gonne lunghe,corte,bianche,nere,bicolore,tricolore.
Ahhh,tutto tranne quello che dovevo mettere nelle valigie.Come dovevo vestirmi?
Dopo qualche minuto di terrore allo stato puro,decisi fra le urla,di mettere in valigia le solite cose.
Jeans blu, una T-shirt nera ed una bianca,una gonnellina nera e rosa,ed infine una camicietta oro.Non sapevo cosa farci...
Misi dentro,2 paia di scarpe dentifricio,spazzolino ed il mio adorato cappello nero.Inmancabile era Mr.Robin il mio orsacchiotto,mio fedele compagno sin dall'infanzia.Chiusi le cerniere e con fatica trasportai il bagaglio in salotto.
Erano le 8.35 ed io ero ancora tutta scapigliata e per di più in pigiama.
Scesi di nuovo in salotto,salutai mamma,papà e fratello,bevvi la tazzina di latte e cioccolato e con furia distruttiva saliì le scale dirigendomi nel paradiso chiamato "bagno".
Mi feci un bagno profumato,con il mio orgoglio:
il sapone alla vaniglia!
Profumavo molto,avrei avuto la tentazione di addentarmi un braccio,scambiandolo per del gelato alla vaniglia.
Indossai un completo di jeans,tirai sù i capelli in una coda e finalmente dopo ore usciì dal bagno,che era diventato un piccola sauna.Vetri appannati e tanto calore.Dovetti sopportare per la millesima volta la "ramanzina "di mamma,la quale mi chiedeva "cortesemente" di aprire la finestra per far fuoriuscire il vapore,ma io non ci facevo caso...la mia testa era concentrata su ben altro.
Ad un tratto il telefono squillò,io non vi ero vicina,
allora dovetti fare tutto il giro della stanza in preda al panico,dovevo raggiungere quel telefono,in fretta!Ci arrivai,finalmente.Risposi con voce calma
-Pronto!
-Caroline.
-Si...chi è?
-Come chi è sono Michael!
-Oh Michael scusami tanto,non ti avevo riconosciuto.
-Ahaha.
-Sei pronto?Oggi si parte,io sono impazziente.
-Ehehe...si anche io,questa notte non ho dormito molto.
-Davvero?Io si,come un grosso ghiro dormiglione.
-Ne sono felice,sarai più riposata!
-Michael,cosa hai messo nelle valigie?
-Vestiti,cosa sennò?
-Ma dai?Credevo degli elefanti!Certo,quali vestiti?
-Ahh,eheehe,scusami sono un pò assonnato...
-Tranquillo.
-Dai,non posso dirti tutto,sono molti vestiti...li vedrai.
-Uhmm...ok. Michael,senti,questa mattina cosa fai di bello?
-Io?
-Si.
-Mi annoio da solo in albergo e aspetto le nove di questa sera per partire.
-Ahh,ho capito.
-Come mai lo vuoi sapere?
-Così...tanto per dire...
-No,non è vero! Dai dimmi la verità.
-Beh io qui a casa mi annoio,poi sono sola...
-Ehehehe...ho capito.
-Cosa?
-Volevi vedermi!
-Uhmm,può darsi di si,può darsi di no.
-Come no?
-Cioè si...ehmm...
Ero impacciata,volevo vederlo ma mi vergognavo a dirglielo spudoratamente...
-Ok,Caroline,calmati...anche io ho voglia di vederti...
-Oh...davvero?
-Si...
-Ti và di venire qui a casa mia?
-A casa tua...? Ma non ci sono i tuoi genitori?
-Tranquillo,sono andati tutti via!
-Ah,non vorrei pensassero cose brutte...
-Cioè?Spiegati meglio.
A quelle parole ebbi un sussulto,forze non voleva sentirsi dire "Ehi ma tu sei il fidanzatino di Caroline?"Lui non lo era,ma mi sarebbe dispiaciuto vederlo così timoroso.
-Non vorrei pensassero che io ti faccia del male,o che ti costringo a vederci...
-Oh,Michael ma cosa vai a pensare!
-Ehehe...
-Ma dai...su,ho parlato loro di te,ti considerano un bravo ragazzo.
-Gli hai parlato di me?
-Si...uh,forze non dovevo farlo...scusami...
-No,no.Niente affatto.Cosa...gli hai detto?
-Beh...che sei un ragazzo molto simpatico e gentile.Affettuoso,e...
Questa parte non l'ho mai detta a nessuno.
-E...?
-Insomma...sei Michael!
-Dai...cosa gli hai detto poi?
-Come mai ti interessa tanto?
-Ecco...uhm...
-Dai dimmi.
-Vorrei sapere...cosa pensi di me...
-Ah....Dopo qualche secondo di pausa continuai
-Gli ho detto che con te mi sento sempre a casa,che con te mi sento felice,che tu sei...
-Sono?
-Ehmmm...
-Caroline,tutto bene?
-Oh,si,si...tutto a meraviglia...
-Cosa sono...?
-Sei...Michael,il mio migliore amico,sei Michael,la persona a qui io posso confidare tutti i miei segreti senza vederli svelati il giorno dopo.Sei Michael,un ragazzo...speciale...
Non sentiì più nessun rumore provenire dall'altra parte della cornetta,dopo le mie parole.Dissi
-Michael,Michael?Mi senti? Rispondi,Michael...Ho detto qualcosa che non va?Scusami Michael...io non volevo...
La mia voce tremava, non sapevo cosa pensare.Quando mi rispose...
-Caroline...
-Michael...credevo mi avessi attaccato in faccia...
-No....non l'avrei mai fatto....
-Cosa succede,sei così....così...oserei dire,sconvolto!
-Nulla....Mi è piaciuto quello che hai detto su di me...Ti ringrazio...
-Di nulla...non devi ringraziarmi,ho detto solo la verità...
-Oh....
-Bene...quando ci vediamo?
-Sempre alle 10.00 per te va bene?
-Oh si,va benissimo...dove?
-Hai detto a casa tua, no?
-Ah,si è vero. Va bene ti aspetto qui...
-Arrivo.
-Ok. Ciao Michael.
-Ciao,.
Passarono quindici minuti e arrivarono le dieci.
Io ero lì seduta sulla poltrona con le mani sudane in mezzo alle gambe serrate.
Sentii suonare il campanello,balzai in piedi e chiesi
-Chi è?
-Sono io...
Aprii,ogni volta che lo vedevo il mio cuore saltava di gioia.
-Ciao,Michael,benvenuto nella mia casetta.Oh meglio...dei miei genitori...
-Bellissima,molto accogliente! Complimenti.
-Grazie...siediti.Gli dissi indicando il sofà.
-Siediti qui...
-Si...
Ci sedemmo vicini,in un divano a due posti,stretto e caloroso.Eravamo tutti e due imabarazzati,ma nessuno voleva alzarsi.
-Uhmmm....di cosa...parliamo?
-Ehh...non lo so...tu di cosa vuoi parlare?
-Non lo so...è molto stretto questo divanino non trovi?
-Vuoi che mi alzi?
Si alzò,pronto a cedermi il suo posto,ma io con fretta gli presi il polso e dissi
-No,no...resta...qui...
-Oh...oh mio Dio...scusami ti ho stropicciato tutta la camicia...
Lui era rimasto immobile,mi guardava mentre io mi cimentavo a riaggiustargli la camicetta. Mi disse
-Dai Caroline non ti preoccupare...non fa nulla...
Mi alzai e dissi
-Oh Michael mi dispiace...tanto,sono troppo impulziva,avvolte...
-Non ti preoccupare...va tutto bene...
Eravamo così vicini...eppure così lontani...La mia mano era rimasta attaccata al suo polso, come paralizzata,non riuscivo a staccarla.Lo guardavo fisso negli occhi,così intensi e profondi che mi ci perdevo dentro.
Lui anche mi guardava...uno scenario perfetto per un timido bacio...ma nulla!Anche questa volta,mi ero fatta prendere dall'amore e non capivo che dovevo rimanere al mio posto...quello di fedele amica...punto.
Staccai a malincuore lo sguardo e mi risedetti sconsolata.Lui fece i miei stessi movimenti...io gli dissi
-Scusami Michael...non volevo metterti in imbarazzo...Devo rimanere al mio posto...è solo che,non ci riesco...
-Caroline,non è colpa tua...la colpa non è di nessuno...dai...vediamo un pò di televisione...
Mi accostai un pò ed insieme vedemmo la televisione fino a 12.38.Il tempo passava molto velocemente in sua compagnia,frà una risata e uno sguardo si era fatto tardi e Michael dovette tornare in albergo,ci saremmo rivisti quella sera alle nove di fronte al parco centrale.
Le ore passarono lente e scostanti mentre io attendevo pazientemente.
Mangiai,un panino...scialbo e privo di gusto.Ritornai di nuovo a sedermi su quel sofà,accarezzando il cuscino dove si era seduto Michael.Con lui non avevo di certo fatto una bella figura...
Finalmente arrivarono le otto.Io ero già pronta,indossavo già il cappotto e le valigie erano sistemante di fronte alla porta principale.I miei famigliari tornarono a casa,mi salutarono ma si resero conto che erano solo le 20.17.Attesi ancora e ancora.Non ce la facevo più,volevo partire!
Un'altra ora scivolò via fra le mie dita tremanti.
Le 21.34,accesi la televisione,guardai i cartoni animati per la precisione"Tom and Gerry Kids".Ero divertita,mi piacevano i cartoni.Tutti i problemi si dissolvevano quando li vedevo.Tornavo,in punta di piedi,nel magico mondo dei bambini e mi sentivo felice.
Le 2o.45 vado!
Salutai con un abbraccio mamma Marie Jane e papà.Jonny non era ancora tornato.
Presi le valigie e mi avviai verso la strada.
Faceva fresco,c'erano già le stelle in cielo.
Molta gente,stranamente,passeggiava senza fretta per la via,tutti si tenevanoper mano.Le coppie facevano passeggiate romantiche...un nodo mi si formò in gola.Mi ricordai di quando anche io facevo parte di quel calore che avvolgeva le coppie.Ma sentivo che sarebbe rinato per una seconda volta.
Arrivai al parco,la sua auto era già lì,sapeva che sarei arrivata puntuale.
Lo salutai da lontano,ma lui non mi vide,i vetri della macchina erano oscurati.
Mi avvicinai,lo guardai dal finestrino nero e lui aprì la portiera.Subito un ragazzone alto prese le mie valigie e le depose nel vano posteririore,io lo ringraziai ed entrai nell'auto.
Dissi
-Buonasera...Michael.
-Buonasera!Come và?
-Bene,bene grazie.E tu?
-Tutto bene.
-Sei pronta?Si parte.
-Si,sono prontissima!
La macchia partì e da quel momento io ero in viaggio con Michael.
Guardavo fuori dal finestrino,la città era così luminosa...le macchine sfrecciavano per le strade silenziose.
-Michael,che bello! Dimmi come si chiama l'albergo dove alloggerai?
-Dove allogerò?Dove allogeremo!
-Staremo nello stesso albergo?
-Si.
-Che bello!
-Si,si chiama"Prince Golden"
-Uhmm,non vedo l'ora!
-Mi hanno detto che è un posto carino.
-Lo sarà sicuramente!
Eravamo seduti vicini ai finestrini e tutte e due guardavamo il cielo stellato.
-Michael,quale sarà la mia stanza?
-Non te lo posso dire,è una sorpresa...
-No,dai...!
-No,no aspetta e vedrai.
Erano le 21.36.
Dissi
-Guarda,guarda che bel cielo...
-Si è bellissimo,così limpido...
-Hai ragione,poi ci sono molte stelle.Guarda come brillano,sono tantissime!
-Si,sono molte e brillano molto più che nelle altre sere...
Io rimasi in silenzio per qualche secondo poi continuai
-Dalla tua parte cosa c'è?
Mi avvicinai a lui tentando di scorgere qualcosa dal suo finestrino.
-Le solite cose...macchine, palazzi...Guarda Caroline...
-Cosa?Io non vedo nulla...
-Una macchina!Hahahahaha!
-Ma dai!Ehehe...
Era così spensierato...
Uscimmo dalla città,ora vicino a noi c'èrano molti campi coltivati e le stellesi vedevano ancora meglio senza le luci colorate della città.
Ritornai al mio posto,poi mi venne in mente un idea...Avrei finto di addormentarmi per vedere la sua reazione.
Mi girai dalla sua parte e mi rannicchiai chiudendo gli occhi.
Luimi guardò dicendo sottovoce
-Si è già addormentata...abbiamo una coperta,comincia a fare freddo.L'autista gli porse una coperta blu con un orletto grigio ai lati.
Lui me la mise sulla schiena e con timore mi mise un braccio attorno al collo.
Dentro di me ridevo dall'imbarazzo ma mi sforzavo di rimanere seria.Per complicare la cosa decisi di sdraiarmi sulle sue gambe e così feci.
Aprrofittai di uno sbalzo dell'auto per "cadere" sulle sue gambe.Lui mi guardò spaventato,ma era felice e sorrideva.Teneva la sua mano sulla mia schiena e con l'alta mi accarezzava ogni tanto i capelli.
Apriì di soppiatto un occhio e mi accorsi che aveva dei baffetti.Li avevo notati da tempo,ma voevo parlarne con lui.
Gli dissi
-Eheheh,Michael..hai i baffetti!
-Eh? Caroline ma non stavi dormendo?
-Io mi sveglio molto facilmente...ho il sonno leggero...
-Oh,Feci finta di non sapere che mi trovavo sulle sue gambe,scusami devo essere caduta mentre dormivo.Faccio pasticci anche quando dormo!
-Hahaha,non preoccuparti...
-Dicevo...ah,si...hai i baffetti!
-Si...non mi piacciono molto.Ti prego non prendermi in giro...
-Ahaha,non non lo farei mai,ma perchè non ti piacciono sono così piccolini...i baffettini.
-Ehehe...
-Posso?
-Puoi cosa?
-Posso toccarli?Dai sono così...ecco...ehmm.....carini!
-Ehehe,va bene!
Li toccai leggermente e mentrelo facevo dissi
-Ihihi,i baffettini...
Uhmmm,era bellissimo avrei voluto stringerlo forte,ed invece gli toccavo i baffetti...
Lui arrossì...ed io accorgendomene dissi
-Oh,scusa...non volevo imbarazzarti...
-No,non ti preoccupare...ehehe....
Io gli sorrisi ma abbassai subito lo sguardo.Lui invece continuò a guardare fuori dal finestrino...
Arivammo davanti all'albergo,io scesi e presi,aiutata da un body guard,le mie valigie.Il ragazzo mi disse che se volevo potevo lasciarle a lui , me le avrebbe portate su senza che io le portassi con me.Io glie le porsi e lo ringraziai poi raggiunsi Michael che mi aspettava davanti al bancone.Prese le chiavi della stanza ed io gli chiesi
-Scusa,Michael ma le mie chiavi?
-No,Carol,tu stai in stanza con me...! Ti va? Sennò non c'è problema prendiamo subito un'altra stanza per te.
-No,no va benissimo! Ero al ottavo cielo!
-Sei sicura ,non è che lo dici solo per farmi piacere?
-No,tranquillo va benissimo.
-Ok,andiamo allora,siamo tutti stanchi.
-Va bene,andiamo.
Prendemmo l'ascensore e salimmo al 10° piano,il penultimo.
Entrammo nella stanza ed io rimasi incantata.Di uo splendore unico...lusso dappertutto.
Presi le mie umili valigie e le trasportai nelle camera da letto,guardandomi in giro.C'erano due letti singoli e al centro un matrimoniale,che non serviva a nulla...
Posai i bagagli su uno dei due lettini e mi ci sedetti sopra.La camera era luminosa e c'erano molto quadri alle pareti.Anche Michael portò le sue valigie nella camera e mi disse
-Ti piace?
-Si,è bellissima...
-Lo sò,l'ho presa apposta per te,volevo una camera speciale.
-Ehehe,grazie.Michael,scusami,ma potresti uscire,cosi...beh...mi metto il pigiama?
-Ahh,scusami tu! Certo esco subito,avvertimi quando hai fatto.
-Si ci metto poco.
Apriì la valigia e tirai fuori il mio pigiamone di flanella con gli orsacchiotti,mi tolsi i vestiti e lo indossai.
-Michael ho fatto,vieni.
Lui aprì la porta ed entrò.
-Hai un pigiama di flanella?
-Si,ti piace?Ehehe con gli orsetti...
-Si è molto carino,adoro i piagiami di flanella...
-Sono caldissimi...è per questo che mi sono portato il mio...
Tirò fuori dalla valigia un pigiama blu con delle astronavi bianche.
-Ti piace?
-Si,ehehe con le astronavi!
-Ehehehe....
-Bene ora,si dorme,vado a lavarmi i denti...
Andai in bagno,mi lavai i denti e tornai trovandolo con il suo pigiamino da astronauta.
-Ora vado io.
Io intanto mi ero sdraiata su letto matrimoniale, al centro della stanza.Quando tornò,io mi ero già assopita,veramente.Allora mi guardò e sorrise dolcemente,sdraiandosi nel proprio lettino.
Poco dopo mi svegliai e mi resi conto che non ero nel mio letto singolo.Mi alzai e mi avvicinai a lui,che si era addormentato,gli sfiorai i capelli e il viso con una mano,poi mi lasciai libera e gli diedi un piccolo bacio sulla fronte,piccolissimo.Quanta perfezzione.
Spensi la luce e mi ritirai nel mio letto,senza accorgermi che Michael sorrideva...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Era mattina,non volevo alzarmi dal letto,non ne avevo voglia.Stavo così bene,non mi andava di affrontare un'altra giornata.
Aprii un occhio ma non vidi nulla di nuovo,la solita stanza d'albergo.Lasciai scorrere altri 10 minuti poi mi alzai.Guardai subito se Michael era nel suo letto ma non c'era...
All'inizio non ci feci quasi caso,poi ci pensai e mi attanagliò il pensiero che lui mi avesse lasciata lì da sola in quell'albergo vicino all'areoporto,infatti durante la mattinata avremmo preso l'aereo per Bucharest.
Sgombrai la mia mente da ogni pensiero e indossai dei pantaloni e una camicetta che mi ero portata nella valigia.Mi misi i miei mocassini lucidi,appoggiai gli occhiali sulla testa e scesi nella sala principale della struttura.Mi guardai in giro,ma non lo vidi da nessuna parte,feci una piccola colazione con un cornetto e un thè caldo al limone.Poi continuai le ricerche.Chiesi in giro ma nessuno lo aveva visto,nessuno voleva parlarne,avevano forse paura che io fossi una pazza pronta ad ucciderlo?Bah...
Non lo trovai,quindi decisi di tornare in camera,entrai e lo vidi seduto sul letto.Gli dissi a gran voce
-Ahh eccoti qui...ti ho cercato dappertutto...Ma dove ti eri cacciato?Credevo te ne fossi andato...Michael?Cosa succede?
-Caroline oggi non va bene...
-Che c'è?
-Oggi devo esibirmi a Bucharest...
-Non sei felice?
-No,sono molto teso...molto teso.
Mi avvicinai a lui e chiusi la porta.Mi sedetti su letto matrimoniale difronte al suo e continuai
-Vedrai che andrà tutto a meraviglia...ne sono sicura.Non hai nulla da temere...
-Invece si,posso sbagliare,invece tutto deve essere perfetto,impeccabile.
-Ma lo sarà!Lo sarà,tu sei bravissimo...avrai un grande successo...Comunque,scusami se prima ti ho trattato male,non credevo fossi così teso...
-No,hai ragione dovevo avvertirti che uscivo,ma dormivi così serenamente,non mi andava di disturbare il tuo sonno...questa notte io non ho dormito molto,anzi,quasi per niente...
-Potevi svegliarmi,ti avrei fatto compagnia...mi dispiace...io dormivo mentre tu pensavi al tuo concerto,pieno di domande che attendevano delle risposte...mi sento in colpa.
-No,non ti preoccupare...
-Invece si,non sono stata una brava amica,dovevo starti vicina...
-Caroline,eri stanca e affaticata,dovevi solo riposarti,io sto bene,e non sei stata una cattiva amica...non dire queste cose!
-Ora come stai? Sei ancora teso?
-Un pò...
-Uhmmm...vediamo per scaricare la tensione prima del concerto...mi hanno sempre detto che devi fare un forte urlo liberatorio.Ahahaha....Michael che urla!
-Un urlo? Dici che mi sentirò meglio?
-Io credo di si...dai urliamo insieme?
-Dai!
-Al mio tre...uno...due...e....tre!
-Aaaaaaaahhhhh!!!!
-Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!!!!!!
L'albergò tremò per qualche secondo.Sembravamo delle scimmie che combattevano fra loro.
-Ahahaha!
-Wow...si mi sento meglio...
-Davvero?
-Si.
-Evvai,ha funzionato!Il grido ha fatto il suo dovere.
-Ahahahaha...Grazie Carol,senza di te sarei ancora in preda al panico.
-Non c'è di chè!Tutto per un amico...
A quel punto calò un silenzio pesante su di noi...
-Ehmmm,allora...quando si parte?
-A mezzogiorno,il nostro volo è quello di mezzogiorno...
-Uhm...ho capito...
Mi sdraiai ed accesi la televisione,la stavo osservando quando mi accorsi che Michael aveva visto il mio orsacchiotto di peluche.Mi disse sorpreso
-Carol,lui chi è?
-Oh...dissi imbarazzata,lui è Mr.Robin il mio orsetto.
-è molto carino!
-Ti ringrazio...sai mi vergogno un pò ora...
-Perchè?
-Non è da tutti portare un orsacchiotto nella propria valigia...Sono un pò stupida lo sò...
-Ma no,non sei stupida!Infatti non è da tutti portare un orsetto nelle valigie è vero...ma ...tu sei....speciale....
-Oh Michael...riesci sempre a farmi sorridere...
Presi dalle sue mani l'orso e nella presa lo toccai...mi ero completamente dimenticata dell'orsetto e pensai alla sua mano,così morbida,vellutata...profumata.
Presi Mr.Robin e lo strinsi fra le mie braccia poi dissi
-Lui è stato mio amico,sin da quando ero piccina...Non mi ha mai tradito...lui mi capisce sempre, con il suo morbido pelo asciuga le mie lacrime amare...senza lasciare traccia...
-Che bello...Carol...
-Dimmi...
-Io potrò mai essere come Mr.Robin?
-Nei miei confronti?
-Si...
-Ma certo...
Avrei voluto dirgli," no tu sei di più,sei più di un orso tu sei tutto...tu sei il mio...amore...nascosto..."
-Dici?
-Sicuro...tu lo sei già...
-Davvero?Dici sul serio?
-Oh,si...è la verità!
Lui si era seduto sul mio letto e guardava l'orsacchiotto fra le mie braccia,io invece guardavo lui...lui con quello sguardo da bambino...così semplice.Sapeva farmi gioire con niente,con lui tutto era gioia...
A poco a poco riaffiorò anche il ricordo spiacevole di Mark...che mi trafiggeva impetuoso l'anima...
Cercai di coprire gli occhi lucidi,fingendo di baciare l'orso,ma la lucidità,si trasformò ben presto in vere e proprie lacrime che scendevano lente dai miei occhi...
Lui se ne accorse subito,ma preferì aspettare qualche secondo prima di parlare...Poi disse
-Carol...perchè piangi...?
-Oh,Michael...no,non stò piangendo...
-Perchè devi mentirmi...
-Oh....
-Cosa ti preoccupa?
-Nulla...Davvero...non ti stò mentendo...
Intanto le lacrime cadevano perpetue dai miei occhi.
-Caroline,mi spiace vederti così,sfogati come abbiamo fatto prima insieme...parlami di quello che ti provoca dolore...ti prego.
-Michael,ma ora dobbiamo partire...
-No,se non me lo dici non partiamo!
-Oh, ma dai!
Gli dissi con il sorriso sulle labbra,in tutti i modi riusciva a riportarlo sulla mia bocca.
-Forza...io aspetto...
-Ok...ti ricordi quando ti ho parlato di Mark...
-Quello che ti ha lasciata per una più grande?
Io annuii
-Si me lo ricordo...nel ristorante...
-Si,proprio lì...
-Cosa ti ha fatto?Ti ha maltrattata di nuovo?
-No,no...mi è ritornato in mente....lo fà spesso purtoppo.
-Uhm...ho capito...nient'altro?
-Nulla...ci mancherebbe...
-Eheheh...si scusami...
Ero orgogliosa del nostro rapporto,eravamo fiduciosi l'uno nell'altro,senza dubbi.
Mi si avvicinò e con un braccio mi strinse e mi disse
-Dai,non pensarci più.Poco fà eri così carismatica...ritorna come eri prima!
Come era bello stare tra le sue braccia,così avvolgenti... ci sarei rimasta per tutta la vita.
Gli dissi
-Si,Michael hai ragione non devo più pensare al passato...solo al presente!
-Bene,così va meglio!
Poco dopo,sistemai di nuovo il mio orsetto nella borsa e il mio sguardo,per caso,cadde su di lui.
Mi accorsi che stava salutando qualcuno,mi avvicinai e con circospezione spiai fuori dalla finestra.
Era una donna...Il mio cuore andò totalmente il delirio,eruttava lava!
La guardai con odio,odio puro!
Poi quando Michael tornò dentro gli chiesi
-Chi era?
-Chi era,chi?
-Quella ragazza...chi era?
-Ah, lei? Una mia amica...Perchè?
Volevo dirgli "Una tua cosa?Eh,no caro di amica qui ce nè una sola!"
-Ah...No,no così per chiedere...
Naturalmente,lui notò subito che in me c'era qualcosa di strano...i miei occhi avevano un "non so chè" di diabolico.Mi disse
-Ehehe...
-Che c'è...
-Ehehehehe...ti ho capita...
-No,non mi hai capita...
-Invece si!Sei una gelosona!
-Ma no,che dici! Non sono affatto gelosa...tu puoi avere tutte le amiche che vuoi...senza rendere conto a me,figurati.
-Si,si...
Mi guardava con uno sguardo di sfida ed io la colsi subito.
-Si,si...ho ragione,lo so.
Lui cominciò a canticchiare
-Carol,è gelosa...si,si,si.Carol,è gelosa...uhm,uhm,uhm.
Io ero irritata nel sentirlo prendermi in giro ma mi divertiva.Allora dissi
-Michael ha la ragazza...pa,pa,pero!!
-Cosa?
-Ha!
-Ho la ragazza?
-Dipende da quello che hai sentito...
-Dai Caroline,che hai detto...?
-Non te lo dirò mai!Anche a costo di essere torturata.
-Ah si?
-Si.
Lui urlò
-Caroline è gelosa della mia amica!
-Noooooo!
-Siiii!
-Ha...
-Hahah...
-Davvero sei gelosa?
-Uhmm,mi sedetti,no Michael non sono gelosa!
Anche lui si sedette davanti a me.
-Perchè? La conosco da molto tempo è un'amica di infanzia...
-Ma si,può essere anche la tua ragazza...per me non fa nulla...non sono gelosa.
Ahhh solo pronunciare quelle parole mi fece riempire di bolle la lingua.No,non accettavo che un'altra lo avesse salutato...e tanto meno la avrei accettata come sua "ragazza" Ma per mia fortuna non era così...
-Davvero?Nonti sarebbe importato se fosse stata la mia ragazza?
E ora che gli dicevo...
-Beh,sarei stata felice per te,Se...vabbè,almeno credo.Naturalmente...beh...come posso dire...
Lui attendeva la mia risposta,in silenzio.
-Va bene...la dico tutta....tanto non riesco a mentirti...sarei stata un pochino,ma un pochino, gelosa di lei...
-Ahhh,ehehe,mi pareva strano!
-Ma è normalissimo,che una ragazza sia un pò gelosa di quella del suo amico...specie se colui è...uhmm...carino!
-Carino?
-Ho detto carino?
-Si,hai detto proprio carino!
-Ah,ehehe...
Lui rimase in silenzio,con in volto un ghigno,che metteva allegria.
Gli dissi
-Ma non è ora di andare?
-Si direi di si.Hai rifatto le valigie?
-Io non le ho disfatte.
-Meglio.
-Eh si!
-Dai andiamo,o perderemo l'aereo...dopo sono guai!
-Ok sbrighiamoci.
Presi tra le mani il manico delle mie valigie e lo aspettai davanti alla porta, poi gli chiesi
-Ehi,hai fatto?
-Si,arrivo.
Aspettai ancora e lo vidi arrivare con il suo bagaglio,aprii la porta e dissi
-Bucharest,stiamo arrivando!
Lui rise e dopo entrammo nell'ascensore,lasciammo l'albergo e salimmo nella limusine nera.
Pochi minuti ed eravamo già arrivati all'areoporto.Scendemmo dall'auto e un ragazzo prese le nostre valigie e se le mise sulle spalle.
Entrammo nella struttura:c'era moltissima gente,che camminava con le proprie valigie.I cartelli illuminati di arrivo e andata degli aerei emettevano lucine colorate.Tutto quel frastuono mi faceva girare la testa.
Mi sedetti su una sedia blu e mi toccai le meningi...ero stressata da quella situazione,avrei voluto cacciare un'urlo pazzesco e far azzittire tutti,ma non potevo farlo.
Michael e un suo collaboratore stavano facendo i biglietti ed io li guardavo da seduta.Ad un certo punto ricevetti una telefonata.Il telefonino squillò;DRIN-DRIN-DRIN-DRIN.Io rimasi immobile,con lo sguardo paralizzato su quello schermo.Avevo visto quel nome...ancora quell'orrido e ripugnante nome...La mia ferita sembrava essersi rimarginata,ma ora si era lacerata ancora di più.
Decisi di rispondere ugualmente...era Mark...dissi
-Pronto.
-Carol,sono io.
-Io mi chiamo Caroline,non Carol.
-Ooh mamma mia!
-Che vuoi?
-Nulla.
-Allora perchè mi hai disturbata?
-Mi andava.
-Io non stò ai tuoi comodi!Nemmeno ti conosco!Qundi se non è morto qualcuno non chiamarmi più!
-Ora facciamo anche la preziosa!
-Non ti riguarda....non ti riguarda più nulla...
-Bene...io volevo invitarti al mio matrimonio...
Reagii passivamente a quelle parole,mi scivolarono nella mente seminando distruzione ovunque...
-Il...il tuo matrimonio?
-Si...il mio matrimonio con Susan,lei è incinta,sarà una bella femminuccia.
-Oh...
Una lacrima...rigò di nuovo il mio viso pallido.
-Vogliamo chiamarla Caroline...
-Cosa?Caroline...come me....
-Si...proprio cosi.
-No.
-Come no?
-No.
Credevo non potesse più ferirmi...lo aveva già fatto fin troppo.Ma questo fù il colpo decisivo.
-Lasciamo stare...il matrimonio si farà a Giugno verrai?
-Verrò?
-Non lo sò!Verrai?
Attaccai,il telefono con aria scostante...non capivo nulla.L'arroganza e presunzione di quell'individuo mi fece infuriare e diventare rossa come un peperone.
Finalmente Michael aveva fatto e mi si avvicinò.Mi vide lì,tremante di rabbia,rossa fuoco e mi chiese
-Va tutto bene?
-No...non va nulla bene.Poi urlai NULLA!!!
La mia parola risuonò,in tutto l'areoporto,tanto che alcune persone si girarono guardandomi incuriosite.Lui era visibilmente imbarazzato,allora mi prese per mano e mi portò all'imbarco dell'aereo.Feci vedere il mio passaporto,tutto regolare,sempre passivamente,non avevo più aperto bocca.Entrammo e lui mi chiese
-Carol vuoi sederti accanto a me?
Io annuì e lui mi preparò il posto vicino all'oblò.Sapeva che io amavo particolarmente osservare il panorama.Eravamo in 1°classe.I sedili erano di velluto rosso e gli schienali erano blu.
Mi sedetti,posai il mio zaino nero frà le gambe e allacciai la cintura di sicurezza.Lui si sedette e dietro di noi si erano seduti i suoi body guard.
L'hostess ci indicò le varie procedure in caso di emergenza e dopo alcuni minuti l'aereo partì.
Guardai fuori e vidi le nuvole,così vicine.Potevo toccarle se solo avessi voluto.Il mondo era piccino da lassù!Ad un tratto Michael mi chiese con cautela
-Carol,prima in areoporto cosa è accaduto?
Io rimasi zitta
-Carol?Mi ascolti?
Un'altra lacrima scivolò imperterrita dal mio viso bagnandomi il pantalone.
-Oh,stai piangendo...dai,cosa è successo Caroline dimmelo!
-Perchè...cosa ho fatto di male...
Mi appoggiai all'oblò e iniziai a piangere...di nuovo.Dissi con voce singhiozzante
-Oh,Michael sto piangendo di nuovo...non posso farlo...Perchè a me....tutto a me!Cosa ho fatto di male...
-Carol,dimmi cosa è successo avanti.
-No,no,no...poi dissi sottovoce-Io ti odio...
-Michael si scostò di scatto,credeva che quella parola fosse riferita a lui.Ma non era cosi!
-Carol...io....
Io continuai a piangere...poi mi accorsi che Michael non parlava più e gli chiesi
-Cosa hai fatto?
I miei occhi erano gonfi e rossi...volevano far uscire tante,tante lacrime ma io le tiravo dentro e non permettevo loro di venir fuori.
Lui non rispose,non mi degnava di uno sguardo.Mi sentii ancora peggio,tutto il mondo mi era crollato addosso.Poi lui mi chiese
-Tu mi odi,cosa ho fatto...
-No,non ti odio,ti prego non ti ci mettere anche tu...
Mi ricordai che avevo pronunciato un"TI ODIO" e allora dissi
-Michael,non era riferito a te...perdonami,non sò controllarmi.Presi la mia testa fra le mani e ripetei per varie volte "perdonami".Non ero cosciente di quello che facevo,non capivo nulla di quello che succedeva,erano le 14.08.Dissi
-No,questo è un incubo,non può essere la realtà...non può...
Michael volse lo sguardo su di me,non sapeva cosa fare,voleva aiutarmi ma aveva paura della mia reazione.Con voce calma mi disse
-Caroline...mi dispiace per quello che è accaduto...
La sua mano si avvicinò alla mia,bagnata dalle lacrime.
-Dammi la mano...
-Michael,aiutami!
Lui mi mise una mano dietro al collo e prese la mia mano.Mi abbracciò,in una stretta che faceva svanire tutti miei pensieri,ero in pace...con me stessa.Lo strinsi forte e dissi
-Aiutami...
-Sono qui,Carol,sono qui.
Appoggiò la sua testa sulla mia spalla e mi accarezzò la schiena con la mano.Quanta gentilezza e tenerezza nei suoi gesti,quanta purezza nei suoi pensieri.
-Oh,Dio...perchè succede tutto a me,cosa ho fatto...aiutami,ti supplico,non abbandonarmi.Mi agitai di nuovo.
-Calmati,va tutto bene,ci sono io.Non temere non ti abbandonerò.Ora dimmi,senza agitarti...cosa ti fà soffrire...?
-Michael...come ha potuto...io lo amavo capisci?Lo amavo!Non ho una vita...non ho più niente di bello...mi hanno pugnalato Michael...e ora sanguino...
-Carol...non è vero.Non dire queste cose,non voglio! Carol,basta reagisci!Raccontami.
Lo strinsi ancora più forte,mi sentivo al sicuro accanto a lui.
-Mi ha chiamata e mi ha invitata al matrimonio...e lei...è...è....incinta.Michael...tu non puoi capire,nessuno può farlo.
Mi resi conto che Mark mi aveva veramente ferita...e non sarei sopravvissuta senza Michael.Del resto,lui ormai era il mio nuovo mondo...ed io gli volevo bene,anche più di me stessa.Ci conoscevamo,da un mese appena...e il mio cuore era già invaso da molti sentimenti contrastanti.
Lui rimase in silenzio per evitare di aumentare la pesantezza dell'aria a noi circostante.Mi lasciò,ed io presi il mio zainetto e ritornai ad osservare il cielo sfuocato a causa delle lacrime.Mentre Michael osservava un foglio sul quale era stampata la scaletta delle canzoni del concerto e ogni tanto lanciava uno sguardo su di me.Non parlava,no sapevo cosa gli fosse successo,non era mica il suo fidanzato!Gli chiesi
-Perchè non parli più?
-Non lo so...
-Quando arriveremo prenderai una stanza per me nell'albergo?
-Si, se lo vorrai.
-Si lo voglio...
-Va bene...prenderò un'altra stanza.Ora riposati,hai gli occhi tutti rossi.Riposati.Dopo dovrai vedermi,e devi stare sveglia.
-Non riesco a riposarmi...oggi non è una bella giornata per me.
-Prova a chiudere gli occhi e pensa alle cose belle.
-Non mi viene in mente nulla,non ci sono cose belle.
-Non è vero,il mondo è pieno di cose belle,basta pensare alle piante e agli animali...
-Non vedo l'ora di vederti esibire!
-Arriverà il momento.
-Non sei stanco?
-No,mi godo il panorama,siamo quasi arrivati.
-Meno male!Cosa canterai?
-Ehhh,non posso dirtelo!
-Dai fammi vedere!
Tentai di agguantare il foglio,ma non ci riuscii.
-Ehi!Ahahaha!!
-Hahaha...
Gli occhi mi facevano ancora male,ma il peggio sembrava passato.Un'ora e saremmo arrivati a Bucharest.Alle 18.00 il concerto sarebbe iniziato e tutto doveva essere pronto.Quella giornata piena di impevisti sarebbe durata ancora a lungo.Sò per certo che sarebbe successo qualcosa...ma cosa...?
Aprii un occhio ma non vidi nulla di nuovo,la solita stanza d'albergo.Lasciai scorrere altri 10 minuti poi mi alzai.Guardai subito se Michael era nel suo letto ma non c'era...
All'inizio non ci feci quasi caso,poi ci pensai e mi attanagliò il pensiero che lui mi avesse lasciata lì da sola in quell'albergo vicino all'areoporto,infatti durante la mattinata avremmo preso l'aereo per Bucharest.
Sgombrai la mia mente da ogni pensiero e indossai dei pantaloni e una camicetta che mi ero portata nella valigia.Mi misi i miei mocassini lucidi,appoggiai gli occhiali sulla testa e scesi nella sala principale della struttura.Mi guardai in giro,ma non lo vidi da nessuna parte,feci una piccola colazione con un cornetto e un thè caldo al limone.Poi continuai le ricerche.Chiesi in giro ma nessuno lo aveva visto,nessuno voleva parlarne,avevano forse paura che io fossi una pazza pronta ad ucciderlo?Bah...
Non lo trovai,quindi decisi di tornare in camera,entrai e lo vidi seduto sul letto.Gli dissi a gran voce
-Ahh eccoti qui...ti ho cercato dappertutto...Ma dove ti eri cacciato?Credevo te ne fossi andato...Michael?Cosa succede?
-Caroline oggi non va bene...
-Che c'è?
-Oggi devo esibirmi a Bucharest...
-Non sei felice?
-No,sono molto teso...molto teso.
Mi avvicinai a lui e chiusi la porta.Mi sedetti su letto matrimoniale difronte al suo e continuai
-Vedrai che andrà tutto a meraviglia...ne sono sicura.Non hai nulla da temere...
-Invece si,posso sbagliare,invece tutto deve essere perfetto,impeccabile.
-Ma lo sarà!Lo sarà,tu sei bravissimo...avrai un grande successo...Comunque,scusami se prima ti ho trattato male,non credevo fossi così teso...
-No,hai ragione dovevo avvertirti che uscivo,ma dormivi così serenamente,non mi andava di disturbare il tuo sonno...questa notte io non ho dormito molto,anzi,quasi per niente...
-Potevi svegliarmi,ti avrei fatto compagnia...mi dispiace...io dormivo mentre tu pensavi al tuo concerto,pieno di domande che attendevano delle risposte...mi sento in colpa.
-No,non ti preoccupare...
-Invece si,non sono stata una brava amica,dovevo starti vicina...
-Caroline,eri stanca e affaticata,dovevi solo riposarti,io sto bene,e non sei stata una cattiva amica...non dire queste cose!
-Ora come stai? Sei ancora teso?
-Un pò...
-Uhmmm...vediamo per scaricare la tensione prima del concerto...mi hanno sempre detto che devi fare un forte urlo liberatorio.Ahahaha....Michael che urla!
-Un urlo? Dici che mi sentirò meglio?
-Io credo di si...dai urliamo insieme?
-Dai!
-Al mio tre...uno...due...e....tre!
-Aaaaaaaahhhhh!!!!
-Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!!!!!!
L'albergò tremò per qualche secondo.Sembravamo delle scimmie che combattevano fra loro.
-Ahahaha!
-Wow...si mi sento meglio...
-Davvero?
-Si.
-Evvai,ha funzionato!Il grido ha fatto il suo dovere.
-Ahahahaha...Grazie Carol,senza di te sarei ancora in preda al panico.
-Non c'è di chè!Tutto per un amico...
A quel punto calò un silenzio pesante su di noi...
-Ehmmm,allora...quando si parte?
-A mezzogiorno,il nostro volo è quello di mezzogiorno...
-Uhm...ho capito...
Mi sdraiai ed accesi la televisione,la stavo osservando quando mi accorsi che Michael aveva visto il mio orsacchiotto di peluche.Mi disse sorpreso
-Carol,lui chi è?
-Oh...dissi imbarazzata,lui è Mr.Robin il mio orsetto.
-è molto carino!
-Ti ringrazio...sai mi vergogno un pò ora...
-Perchè?
-Non è da tutti portare un orsacchiotto nella propria valigia...Sono un pò stupida lo sò...
-Ma no,non sei stupida!Infatti non è da tutti portare un orsetto nelle valigie è vero...ma ...tu sei....speciale....
-Oh Michael...riesci sempre a farmi sorridere...
Presi dalle sue mani l'orso e nella presa lo toccai...mi ero completamente dimenticata dell'orsetto e pensai alla sua mano,così morbida,vellutata...profumata.
Presi Mr.Robin e lo strinsi fra le mie braccia poi dissi
-Lui è stato mio amico,sin da quando ero piccina...Non mi ha mai tradito...lui mi capisce sempre, con il suo morbido pelo asciuga le mie lacrime amare...senza lasciare traccia...
-Che bello...Carol...
-Dimmi...
-Io potrò mai essere come Mr.Robin?
-Nei miei confronti?
-Si...
-Ma certo...
Avrei voluto dirgli," no tu sei di più,sei più di un orso tu sei tutto...tu sei il mio...amore...nascosto..."
-Dici?
-Sicuro...tu lo sei già...
-Davvero?Dici sul serio?
-Oh,si...è la verità!
Lui si era seduto sul mio letto e guardava l'orsacchiotto fra le mie braccia,io invece guardavo lui...lui con quello sguardo da bambino...così semplice.Sapeva farmi gioire con niente,con lui tutto era gioia...
A poco a poco riaffiorò anche il ricordo spiacevole di Mark...che mi trafiggeva impetuoso l'anima...
Cercai di coprire gli occhi lucidi,fingendo di baciare l'orso,ma la lucidità,si trasformò ben presto in vere e proprie lacrime che scendevano lente dai miei occhi...
Lui se ne accorse subito,ma preferì aspettare qualche secondo prima di parlare...Poi disse
-Carol...perchè piangi...?
-Oh,Michael...no,non stò piangendo...
-Perchè devi mentirmi...
-Oh....
-Cosa ti preoccupa?
-Nulla...Davvero...non ti stò mentendo...
Intanto le lacrime cadevano perpetue dai miei occhi.
-Caroline,mi spiace vederti così,sfogati come abbiamo fatto prima insieme...parlami di quello che ti provoca dolore...ti prego.
-Michael,ma ora dobbiamo partire...
-No,se non me lo dici non partiamo!
-Oh, ma dai!
Gli dissi con il sorriso sulle labbra,in tutti i modi riusciva a riportarlo sulla mia bocca.
-Forza...io aspetto...
-Ok...ti ricordi quando ti ho parlato di Mark...
-Quello che ti ha lasciata per una più grande?
Io annuii
-Si me lo ricordo...nel ristorante...
-Si,proprio lì...
-Cosa ti ha fatto?Ti ha maltrattata di nuovo?
-No,no...mi è ritornato in mente....lo fà spesso purtoppo.
-Uhm...ho capito...nient'altro?
-Nulla...ci mancherebbe...
-Eheheh...si scusami...
Ero orgogliosa del nostro rapporto,eravamo fiduciosi l'uno nell'altro,senza dubbi.
Mi si avvicinò e con un braccio mi strinse e mi disse
-Dai,non pensarci più.Poco fà eri così carismatica...ritorna come eri prima!
Come era bello stare tra le sue braccia,così avvolgenti... ci sarei rimasta per tutta la vita.
Gli dissi
-Si,Michael hai ragione non devo più pensare al passato...solo al presente!
-Bene,così va meglio!
Poco dopo,sistemai di nuovo il mio orsetto nella borsa e il mio sguardo,per caso,cadde su di lui.
Mi accorsi che stava salutando qualcuno,mi avvicinai e con circospezione spiai fuori dalla finestra.
Era una donna...Il mio cuore andò totalmente il delirio,eruttava lava!
La guardai con odio,odio puro!
Poi quando Michael tornò dentro gli chiesi
-Chi era?
-Chi era,chi?
-Quella ragazza...chi era?
-Ah, lei? Una mia amica...Perchè?
Volevo dirgli "Una tua cosa?Eh,no caro di amica qui ce nè una sola!"
-Ah...No,no così per chiedere...
Naturalmente,lui notò subito che in me c'era qualcosa di strano...i miei occhi avevano un "non so chè" di diabolico.Mi disse
-Ehehe...
-Che c'è...
-Ehehehehe...ti ho capita...
-No,non mi hai capita...
-Invece si!Sei una gelosona!
-Ma no,che dici! Non sono affatto gelosa...tu puoi avere tutte le amiche che vuoi...senza rendere conto a me,figurati.
-Si,si...
Mi guardava con uno sguardo di sfida ed io la colsi subito.
-Si,si...ho ragione,lo so.
Lui cominciò a canticchiare
-Carol,è gelosa...si,si,si.Carol,è gelosa...uhm,uhm,uhm.
Io ero irritata nel sentirlo prendermi in giro ma mi divertiva.Allora dissi
-Michael ha la ragazza...pa,pa,pero!!
-Cosa?
-Ha!
-Ho la ragazza?
-Dipende da quello che hai sentito...
-Dai Caroline,che hai detto...?
-Non te lo dirò mai!Anche a costo di essere torturata.
-Ah si?
-Si.
Lui urlò
-Caroline è gelosa della mia amica!
-Noooooo!
-Siiii!
-Ha...
-Hahah...
-Davvero sei gelosa?
-Uhmm,mi sedetti,no Michael non sono gelosa!
Anche lui si sedette davanti a me.
-Perchè? La conosco da molto tempo è un'amica di infanzia...
-Ma si,può essere anche la tua ragazza...per me non fa nulla...non sono gelosa.
Ahhh solo pronunciare quelle parole mi fece riempire di bolle la lingua.No,non accettavo che un'altra lo avesse salutato...e tanto meno la avrei accettata come sua "ragazza" Ma per mia fortuna non era così...
-Davvero?Nonti sarebbe importato se fosse stata la mia ragazza?
E ora che gli dicevo...
-Beh,sarei stata felice per te,Se...vabbè,almeno credo.Naturalmente...beh...come posso dire...
Lui attendeva la mia risposta,in silenzio.
-Va bene...la dico tutta....tanto non riesco a mentirti...sarei stata un pochino,ma un pochino, gelosa di lei...
-Ahhh,ehehe,mi pareva strano!
-Ma è normalissimo,che una ragazza sia un pò gelosa di quella del suo amico...specie se colui è...uhmm...carino!
-Carino?
-Ho detto carino?
-Si,hai detto proprio carino!
-Ah,ehehe...
Lui rimase in silenzio,con in volto un ghigno,che metteva allegria.
Gli dissi
-Ma non è ora di andare?
-Si direi di si.Hai rifatto le valigie?
-Io non le ho disfatte.
-Meglio.
-Eh si!
-Dai andiamo,o perderemo l'aereo...dopo sono guai!
-Ok sbrighiamoci.
Presi tra le mani il manico delle mie valigie e lo aspettai davanti alla porta, poi gli chiesi
-Ehi,hai fatto?
-Si,arrivo.
Aspettai ancora e lo vidi arrivare con il suo bagaglio,aprii la porta e dissi
-Bucharest,stiamo arrivando!
Lui rise e dopo entrammo nell'ascensore,lasciammo l'albergo e salimmo nella limusine nera.
Pochi minuti ed eravamo già arrivati all'areoporto.Scendemmo dall'auto e un ragazzo prese le nostre valigie e se le mise sulle spalle.
Entrammo nella struttura:c'era moltissima gente,che camminava con le proprie valigie.I cartelli illuminati di arrivo e andata degli aerei emettevano lucine colorate.Tutto quel frastuono mi faceva girare la testa.
Mi sedetti su una sedia blu e mi toccai le meningi...ero stressata da quella situazione,avrei voluto cacciare un'urlo pazzesco e far azzittire tutti,ma non potevo farlo.
Michael e un suo collaboratore stavano facendo i biglietti ed io li guardavo da seduta.Ad un certo punto ricevetti una telefonata.Il telefonino squillò;DRIN-DRIN-DRIN-DRIN.Io rimasi immobile,con lo sguardo paralizzato su quello schermo.Avevo visto quel nome...ancora quell'orrido e ripugnante nome...La mia ferita sembrava essersi rimarginata,ma ora si era lacerata ancora di più.
Decisi di rispondere ugualmente...era Mark...dissi
-Pronto.
-Carol,sono io.
-Io mi chiamo Caroline,non Carol.
-Ooh mamma mia!
-Che vuoi?
-Nulla.
-Allora perchè mi hai disturbata?
-Mi andava.
-Io non stò ai tuoi comodi!Nemmeno ti conosco!Qundi se non è morto qualcuno non chiamarmi più!
-Ora facciamo anche la preziosa!
-Non ti riguarda....non ti riguarda più nulla...
-Bene...io volevo invitarti al mio matrimonio...
Reagii passivamente a quelle parole,mi scivolarono nella mente seminando distruzione ovunque...
-Il...il tuo matrimonio?
-Si...il mio matrimonio con Susan,lei è incinta,sarà una bella femminuccia.
-Oh...
Una lacrima...rigò di nuovo il mio viso pallido.
-Vogliamo chiamarla Caroline...
-Cosa?Caroline...come me....
-Si...proprio cosi.
-No.
-Come no?
-No.
Credevo non potesse più ferirmi...lo aveva già fatto fin troppo.Ma questo fù il colpo decisivo.
-Lasciamo stare...il matrimonio si farà a Giugno verrai?
-Verrò?
-Non lo sò!Verrai?
Attaccai,il telefono con aria scostante...non capivo nulla.L'arroganza e presunzione di quell'individuo mi fece infuriare e diventare rossa come un peperone.
Finalmente Michael aveva fatto e mi si avvicinò.Mi vide lì,tremante di rabbia,rossa fuoco e mi chiese
-Va tutto bene?
-No...non va nulla bene.Poi urlai NULLA!!!
La mia parola risuonò,in tutto l'areoporto,tanto che alcune persone si girarono guardandomi incuriosite.Lui era visibilmente imbarazzato,allora mi prese per mano e mi portò all'imbarco dell'aereo.Feci vedere il mio passaporto,tutto regolare,sempre passivamente,non avevo più aperto bocca.Entrammo e lui mi chiese
-Carol vuoi sederti accanto a me?
Io annuì e lui mi preparò il posto vicino all'oblò.Sapeva che io amavo particolarmente osservare il panorama.Eravamo in 1°classe.I sedili erano di velluto rosso e gli schienali erano blu.
Mi sedetti,posai il mio zaino nero frà le gambe e allacciai la cintura di sicurezza.Lui si sedette e dietro di noi si erano seduti i suoi body guard.
L'hostess ci indicò le varie procedure in caso di emergenza e dopo alcuni minuti l'aereo partì.
Guardai fuori e vidi le nuvole,così vicine.Potevo toccarle se solo avessi voluto.Il mondo era piccino da lassù!Ad un tratto Michael mi chiese con cautela
-Carol,prima in areoporto cosa è accaduto?
Io rimasi zitta
-Carol?Mi ascolti?
Un'altra lacrima scivolò imperterrita dal mio viso bagnandomi il pantalone.
-Oh,stai piangendo...dai,cosa è successo Caroline dimmelo!
-Perchè...cosa ho fatto di male...
Mi appoggiai all'oblò e iniziai a piangere...di nuovo.Dissi con voce singhiozzante
-Oh,Michael sto piangendo di nuovo...non posso farlo...Perchè a me....tutto a me!Cosa ho fatto di male...
-Carol,dimmi cosa è successo avanti.
-No,no,no...poi dissi sottovoce-Io ti odio...
-Michael si scostò di scatto,credeva che quella parola fosse riferita a lui.Ma non era cosi!
-Carol...io....
Io continuai a piangere...poi mi accorsi che Michael non parlava più e gli chiesi
-Cosa hai fatto?
I miei occhi erano gonfi e rossi...volevano far uscire tante,tante lacrime ma io le tiravo dentro e non permettevo loro di venir fuori.
Lui non rispose,non mi degnava di uno sguardo.Mi sentii ancora peggio,tutto il mondo mi era crollato addosso.Poi lui mi chiese
-Tu mi odi,cosa ho fatto...
-No,non ti odio,ti prego non ti ci mettere anche tu...
Mi ricordai che avevo pronunciato un"TI ODIO" e allora dissi
-Michael,non era riferito a te...perdonami,non sò controllarmi.Presi la mia testa fra le mani e ripetei per varie volte "perdonami".Non ero cosciente di quello che facevo,non capivo nulla di quello che succedeva,erano le 14.08.Dissi
-No,questo è un incubo,non può essere la realtà...non può...
Michael volse lo sguardo su di me,non sapeva cosa fare,voleva aiutarmi ma aveva paura della mia reazione.Con voce calma mi disse
-Caroline...mi dispiace per quello che è accaduto...
La sua mano si avvicinò alla mia,bagnata dalle lacrime.
-Dammi la mano...
-Michael,aiutami!
Lui mi mise una mano dietro al collo e prese la mia mano.Mi abbracciò,in una stretta che faceva svanire tutti miei pensieri,ero in pace...con me stessa.Lo strinsi forte e dissi
-Aiutami...
-Sono qui,Carol,sono qui.
Appoggiò la sua testa sulla mia spalla e mi accarezzò la schiena con la mano.Quanta gentilezza e tenerezza nei suoi gesti,quanta purezza nei suoi pensieri.
-Oh,Dio...perchè succede tutto a me,cosa ho fatto...aiutami,ti supplico,non abbandonarmi.Mi agitai di nuovo.
-Calmati,va tutto bene,ci sono io.Non temere non ti abbandonerò.Ora dimmi,senza agitarti...cosa ti fà soffrire...?
-Michael...come ha potuto...io lo amavo capisci?Lo amavo!Non ho una vita...non ho più niente di bello...mi hanno pugnalato Michael...e ora sanguino...
-Carol...non è vero.Non dire queste cose,non voglio! Carol,basta reagisci!Raccontami.
Lo strinsi ancora più forte,mi sentivo al sicuro accanto a lui.
-Mi ha chiamata e mi ha invitata al matrimonio...e lei...è...è....incinta.Michael...tu non puoi capire,nessuno può farlo.
Mi resi conto che Mark mi aveva veramente ferita...e non sarei sopravvissuta senza Michael.Del resto,lui ormai era il mio nuovo mondo...ed io gli volevo bene,anche più di me stessa.Ci conoscevamo,da un mese appena...e il mio cuore era già invaso da molti sentimenti contrastanti.
Lui rimase in silenzio per evitare di aumentare la pesantezza dell'aria a noi circostante.Mi lasciò,ed io presi il mio zainetto e ritornai ad osservare il cielo sfuocato a causa delle lacrime.Mentre Michael osservava un foglio sul quale era stampata la scaletta delle canzoni del concerto e ogni tanto lanciava uno sguardo su di me.Non parlava,no sapevo cosa gli fosse successo,non era mica il suo fidanzato!Gli chiesi
-Perchè non parli più?
-Non lo so...
-Quando arriveremo prenderai una stanza per me nell'albergo?
-Si, se lo vorrai.
-Si lo voglio...
-Va bene...prenderò un'altra stanza.Ora riposati,hai gli occhi tutti rossi.Riposati.Dopo dovrai vedermi,e devi stare sveglia.
-Non riesco a riposarmi...oggi non è una bella giornata per me.
-Prova a chiudere gli occhi e pensa alle cose belle.
-Non mi viene in mente nulla,non ci sono cose belle.
-Non è vero,il mondo è pieno di cose belle,basta pensare alle piante e agli animali...
-Non vedo l'ora di vederti esibire!
-Arriverà il momento.
-Non sei stanco?
-No,mi godo il panorama,siamo quasi arrivati.
-Meno male!Cosa canterai?
-Ehhh,non posso dirtelo!
-Dai fammi vedere!
Tentai di agguantare il foglio,ma non ci riuscii.
-Ehi!Ahahaha!!
-Hahaha...
Gli occhi mi facevano ancora male,ma il peggio sembrava passato.Un'ora e saremmo arrivati a Bucharest.Alle 18.00 il concerto sarebbe iniziato e tutto doveva essere pronto.Quella giornata piena di impevisti sarebbe durata ancora a lungo.Sò per certo che sarebbe successo qualcosa...ma cosa...?
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Arrivammo a Bucharest.L'aereo atterrò silenzioso in un vortice d'aria,sulla pista, il silenzio.Il Sole splendeva alto e le nuvole facevano capolino ai lati del cielo terso.Piano,piano ci fermammo.Io stavo ancora guardando fuori,quando Michael mi disse
-Carol,dai prendi lo zaino ci siamo fermati,ora dobbiamo scendere.
Mi girai verso di lui
-Oh,si ok...
Presi lo zainetto e me lo misi sulle spalle.Io e lui ci scambiavamo rapide occhiate,eravamo imbarazzati entrambi della situazione...l'abbraccio,tutto così in fretta.Dopo alcuni minuti scendemmo dall'aereo.Scendemmo da una scaletta di ferro e intorno a noi c'erano molti,moltissimi ragazzi che lo acclamavano e lo applaudivano.Decisi,quindi,di passare nell'ultima fila del piccolo "corteo" e di lasciare in pace Michael e fargli godere il suo momento di gloria.Li salutava con gioia,agitava le mani e mandava numerosi baci alle fans,scriveva autografi...era molto entusiasta ed io preferii non interferire nella sua gioia.Venni letteralmente schiacciata dai body guard che proteggevano Michael dai fan più "intraprendenti".Riuscii comunque ad sfuggire alla loro furia schiacciatrice e arrivai all'ultima fila.Michael non se ne era nemmeno accorto.Arrivammo vicino ad una limusine e lui vi salì all'interno,io rimasi sbalordita...cosa dovevo fare?Un uomo mi prese per il braccio e mi spinse a forza in un'altra auto.Dissi
-Ehi calmo!
-Dovreste ringraziare il Signor Jackson che vi ha invitata, io vi avrei lasciata volentieri là.
-Vi ringrazio per l'apprezzamento verso i miei confronti...lei è molto garbato.
Mi sedetti composta,ero a disagio.Presi lo zaino e lo appoggiai sulle mie gambe.Guardai la sua auto...era lontana da noi...pensai
-Se ne sarà accorto che io sono qui..?Oppure è lui che non mi ha voluta al suo fianco?Bah...
Mi rivolsi all'uomo delle caverne vicino a me e chiesi
-Mi scusi,dove siamo diretti?
-Uhmmm,andiamo bene!Ma tu qui che ci fai?Sei un tecnico dell'audio o cosa?Credi di essere in vacanza?
"Tecnico dell'audio...io non sono un tecnico dell'audio"...pensai.
-Ripeto...dove siamo diretti?
-Andiamo allo stadio...dove il Signor Jackson si esibirà...questi giovani...borbottò.
-Ahh...
Passarono i minuti e la permanenza in quella macchina si rese sempre più insopportabile.Finalmente arrivammo allo stadio...una struttura molto imponente e massiccia.
Scesi dall'auto e entrammo nello stadio.Dentro era immenso...il palco era già stato montato e i tecnici stavano sistemando le ultime luci.Quando Michael fece il suo ingresso,tutti applaudirono e sorrisero inneggiandolo "Viva Michael,viva Michael"!Lui come al solito sorrise e salutò con un grande entusiasmo.
Non sapevo come comportarmi allora mi sedetti su una sediolina e aspettai istruzioni dalla prima anima PIA che voleva aiutarmi.Nessuno...erano tutti indaffarati non si accorgevano nemmeno di me.Michael intanto stava provando le canzoni che avrebbe dovuto cantare durante l'esibizione.Lo guardavo e sorridevo.Tenevo il tempo con il piede e applaudivo al termine di ogni brano.Era bravissimo!
Arrivarono le 18.00 della sera e un ragazzo molto gentile mi fece accomodare dietro le quinte.Posizionai la sedia in modo che potessi osservare il palco,quindi che potessi vedere Michael cantare.Lo vidi con i suoi nuovi vestiti...era semplicemente magnifico.Brillava.Uscì dal suo camerino e arrivò fino alle quinte,lì mi vide seduta,intenta a fissare la folla rumorosa di fronte al palco.Mi chiamò
-Psssss,Caroline,Caroline...
-Michael!
Mi avvicinai a lui ma mi fece cenno di fermarmi.
-Carol,non possiamo parlare,devo esibirmi...augurami buona fortuna!
-Ah,buona fortuna Michael,canta anche per me!
Lui mi sorrise e fece il suo ingresso sul palco.Il buio era già sceso sulla terra e aveva oscurato il cielo limpido della mattinata.Le prime stelle brillavano timidamente,nascondendosi tra le nuvole di passaggio.
Si scatenò il finimondo,tutti urlavano di gioia alla sua vista,Michael era felice.Io lo guardavo,seduta su quella sedia,con le gambe che tremavano per l'adrenalina.Battevo le mani ma mi dissero di fare silenzio e quindi mi fermai.Mi sentivo oppressa da quei tecnici...lo sò...facevano il loro lavoro...però...ci vuole vita!Eravamo all'inizio della quinta canzone ed io ricevetti un messaggio al telefono.
"Tà-TARA-Tà-Tà-Tà-Tà-Tà-TARAA"La mia tasca vibrò,presi il telefono e vidi chi era.Sempre lui...ancora non aveva finito di ossessionarmi.
C'era sritto:
Ciao Caroline,sono Mark..ti ricordi di me? Il mio matrimonio è stato spostato.Non si farà più a Giugno bensì a Settembre...la piccola stà per nascere.Susan non vuole chiamarla Caroline,le stai antipatica!Vuole chiamarla Benedecta...bel nome eh?A me piace!Ora ti saluto non voglio disturbarti,ci vediamo.Ciao.
Non riuscivo a leggerlo..."La piccola stà per nascere..."Dove erano stati gettati tutti i bei momenti passati insieme...in quale cassetto era stato rinchiuso tutto il nostro amore...o meglio,il mio amore?
Mi sentivo male....ma non potevo farci nulla ormai era successo...non si poteva più rimediare.Non dovevo portarlo,quella sera,al cinema...dovevamo stare a casa e tutto questo non sarebbe successo....Ma facendo così,non avrei incontrato Michael...no....sei questo è il mio destino....io devo accettarlo...e non posso fare altro.Spensi il telefono e lo chiusi nella borsa.Continuai ad osservare Michael che si esibiva.Erano le 23.55.Il tempo era trascorso molto velocemente.Ad un certo punto le luci si spensero,Michael aveva terminato l'ultima canzone,entrò nelle quinte.Era tutto sudato e accaldato.Chiese con garbo una bottiglia d'acqua e subito la sua richiesta venne soddisfatta.Era lontano da me,ed io lo gaurdavo,aspettando un suo gesto per avvicinarmi.Aveva la camicia strappata,appena me ne accorsi arrossii un pò e volsi lo sguardo da un'altra parte.Un sorriso mi prese le labbra.
Mi chiamò
-Caroline,vieni.
Io accorsi,prendendo lo zaino di sfuggita.Gli dissi
-Dimmi...
-Come sono andato?
-Bravo,Michael,hai cantato magnificamente.Però...dopo o...quando hai del tempo libero vorrei parlarti...
-Parla ti ascolto...
-Non...davanti a tutti...è una cosa personale.
-Oh,va bene...
-Nell'albergo...potrei avere una stanza per me?Vorrei stare un pò da sola...riflettere...
-Caroline così mi preoccupi...comunque,certo che puoi avere una tua stanza ci mancherebbe altro!
-Grazie...
-Prego.
Prese la mia mano e mi disse
-Lascia che almeno ti accompagni all'albergo...
-Ma certo!
-Andiamo,allora.
Scendemmo delle scale che portavano ad una strada dietro al palco.Salimmo su un'altra auto e ci avviammo verso l'albergo.Era notte e l'aria frasca entrava con piccoli spifferi dal finestrino semi aperto.Io ero seduta e guardavo fuori,c'erano molte macchine e le luci della città mi davano fastidio agli occhi facendoli lacrimare.
Michael mi vide e mi chiese
-Ehi,Carol...stai di nuovo piangendo?
-Oh,no,no...le luci mi danno fastidio...non stò piangendo.
Mi voltai di nuovo verso la strada e osservai l'auto al nostro fianco,poi posai il mio sguardo su Michael,si vedeva che era stanco,infatti i suoi splendidi occhi ogni tanto si chiudevano e lui se li strofinava spesso.Gli chiesi
-Michael,sei stanco?
-Io?No...non tanto...
-Bugiardo...dissi col sorriso sulle labbra
-No...perchè?Non sono stanco...
-Uhmmm,guarda che ti vedo che ogni tanto chiudi gli occhi!è normale stancarsi...io lo sono...se dovessi alzarmi,non sò se ce la farei...
-Ehehe...
L'aria era fresca e dei brividi di tanto in tanto mi attraversavano la schiena.
-Hai freddo?Mi chiese.
-No...stò bene...
-Sei sicura?
-Sii,stò bene!
Era così bello...l'avrei stretto in un abbraccio...ma non potevo...D'altronde noi due c'eravamo già abbracciati...e quelle strette di calore e dolcezza, non potevano essere dimenticate.
Passarono i minuti e arrivammo all'albergo,proprio al centro della città.Si chiamava"The red heart".Presi lo zainetto e scesi con discrezione dall'auto.Questa volta le stanze erano già state prenotate...Appena entrati io chiesi a Michael
-Michael,dove si trova la mia stanza?
-Oh,è vero...vieni ti accompagno.
Si trovava al 8° piano...
Prendemmo come sempre l'ascensore,faceva molto caldo... Era la camera numero 1202.La vidi ed esclamai
-Eccola!
-Ah,eccola qui.
Aprii la porta,ed era bellissima...Ampia e accogliente.Entrai e dissi a Michael che era rimasto fuori
-Vuoi entrare...?
-Si...eccomi.
-è bellissima...molto colorata!
-Si è molto bella...
-Dimmi...di cosa volevi parlarmi?
-Io?Ah,si...
Il mio sguardo si fece cupo.
-Beh,durante il tuo concerto ho ricevuto un messaggio...da lui...
-Che c'era scritto?
-Il suo matrimonio non si farà più a Giungno...ma a Settembre...sua figlia di chiamerà Benedecta...Ancora non ha finito di farmi soffrire a quanto vedo...
-Mi dispiace...questo uomo...è veramente spregevole.Non ha un briciolo di rispetto per te...Carol,lascialo perdere o ne soffrirai sempre di più.
-Si hai ragione...ma...non ci riesco.Tento di dimenticarlo ma,lui torna sempre...non sò più cosa fare...
Lui rimase in silenzio ma quando vide un'altra lacrima precipitare giù dal mio viso si alzò dal sofà e mi disse avvicinandosi a me
-Carol,basta piangere...non mi piaci quando piangi...poi divento triste anche io...
Io risposi singhiozzando
-Scusami...non piangerò più...
Sfiorò il mio volto con la sua mano e mi asciugò una lacrima amara...e continuò
-Dai ritorna la ragazza allegra e spensierata che ho conosciuto un mese fà...ma è come se fosse ieri.
-Oh,Michael, sussurrai imbarazzata...
Il mio cuore cominciò a battere forte quasi mi ero dimenticata di Mark.Era così perfetto e armonioso.
Ad un tratto mi disse...
-Vieni qui...
Voleva che lo abbracciassi,che bello!
Mi avvicinai lentamente verso di lui e mi feci stringere dalle sue braccia forti e calde.
Mi accostai al suo petto con leggerezza e appoggiai la testa sulla sua spalla.Insintivamente accarezzai i suoi bei riccioli tenendoli tra le dita.
-Michael...tu sei il mio migliore amico...
-Anche tu lo sei per me...se la mia migliore amica Carol...
In quel momento io sollevai la testa.Eravamo vicinissimi,troppo vicini,splendidamente vicini.Lo guardai fisso negli occhi,così...unici...
Lui mi disse,stringendomi più forte
-Non piangere più...rendimi felice...
-Va b...bene...
Il mio cuore era impazzito,ancora un pò e sarei dovuta essere ricoverata d'urgenza per "arresto cardiaco".
Non avevo il coraggio di avvicinarmi ancora a lui...avrei potuto metterlo in imbarazzo...ed io sarei caduta nella vergogna più nera.
Lo feci ugualmente,avvicinai il mio viso ancora...forse di qualche centimentro.
Non sapevo cosa fare.Dovevo avvicinarmi ancora un pò e....tutto sarebbe scoccato...
Con mia grande sorpresa,fu lui che si avvicinò,ancora e ancora.I cuori si fusero l'uno con l'altro.Le nostre labbra si incontrarono con timidezza.Chiusi gli occhi,ero troppo imbarazzata per aprirli.Finalmente il momento era arrivato,il momento per eccellenza,magico,perfetto,assolutamente unico.
Lo strinsi forte anche io e lo tenni stretto a me.
Mi accarezzava la schiena con dolcezza e giocava con i miei capelli boccolati.Lo lasciai e lo guardai.Sorrideva.Gli dissi...
-Michael...io...ehmmm....
-Shhhhh....calmati Carol....scusami,devi scusarmi...mi sono fatto trasportare dalla situazione...
-No,Michael...non dire così...
Credevo che mi avesse baciata solo per compassione...
-Carol...
-Michael...cosa è successo...io non me lo so spiegare...mi rendo conto che è stata una cosa bellissima...e che non la dimenticherò mai...
-Carol...noi ci siamo baciati...io ti ho tradita come amico.Ma non ho saputo resistere...
-No,non mi hai tradita....sono felicissima!Lui sorrise e mi disse...
-Carol...sei bellissima...
Questa notte di Luna d'argento termina così,cullata dall'amore di due ragazzi,due stelle nel cielo unite per sempre...
-Carol,dai prendi lo zaino ci siamo fermati,ora dobbiamo scendere.
Mi girai verso di lui
-Oh,si ok...
Presi lo zainetto e me lo misi sulle spalle.Io e lui ci scambiavamo rapide occhiate,eravamo imbarazzati entrambi della situazione...l'abbraccio,tutto così in fretta.Dopo alcuni minuti scendemmo dall'aereo.Scendemmo da una scaletta di ferro e intorno a noi c'erano molti,moltissimi ragazzi che lo acclamavano e lo applaudivano.Decisi,quindi,di passare nell'ultima fila del piccolo "corteo" e di lasciare in pace Michael e fargli godere il suo momento di gloria.Li salutava con gioia,agitava le mani e mandava numerosi baci alle fans,scriveva autografi...era molto entusiasta ed io preferii non interferire nella sua gioia.Venni letteralmente schiacciata dai body guard che proteggevano Michael dai fan più "intraprendenti".Riuscii comunque ad sfuggire alla loro furia schiacciatrice e arrivai all'ultima fila.Michael non se ne era nemmeno accorto.Arrivammo vicino ad una limusine e lui vi salì all'interno,io rimasi sbalordita...cosa dovevo fare?Un uomo mi prese per il braccio e mi spinse a forza in un'altra auto.Dissi
-Ehi calmo!
-Dovreste ringraziare il Signor Jackson che vi ha invitata, io vi avrei lasciata volentieri là.
-Vi ringrazio per l'apprezzamento verso i miei confronti...lei è molto garbato.
Mi sedetti composta,ero a disagio.Presi lo zaino e lo appoggiai sulle mie gambe.Guardai la sua auto...era lontana da noi...pensai
-Se ne sarà accorto che io sono qui..?Oppure è lui che non mi ha voluta al suo fianco?Bah...
Mi rivolsi all'uomo delle caverne vicino a me e chiesi
-Mi scusi,dove siamo diretti?
-Uhmmm,andiamo bene!Ma tu qui che ci fai?Sei un tecnico dell'audio o cosa?Credi di essere in vacanza?
"Tecnico dell'audio...io non sono un tecnico dell'audio"...pensai.
-Ripeto...dove siamo diretti?
-Andiamo allo stadio...dove il Signor Jackson si esibirà...questi giovani...borbottò.
-Ahh...
Passarono i minuti e la permanenza in quella macchina si rese sempre più insopportabile.Finalmente arrivammo allo stadio...una struttura molto imponente e massiccia.
Scesi dall'auto e entrammo nello stadio.Dentro era immenso...il palco era già stato montato e i tecnici stavano sistemando le ultime luci.Quando Michael fece il suo ingresso,tutti applaudirono e sorrisero inneggiandolo "Viva Michael,viva Michael"!Lui come al solito sorrise e salutò con un grande entusiasmo.
Non sapevo come comportarmi allora mi sedetti su una sediolina e aspettai istruzioni dalla prima anima PIA che voleva aiutarmi.Nessuno...erano tutti indaffarati non si accorgevano nemmeno di me.Michael intanto stava provando le canzoni che avrebbe dovuto cantare durante l'esibizione.Lo guardavo e sorridevo.Tenevo il tempo con il piede e applaudivo al termine di ogni brano.Era bravissimo!
Arrivarono le 18.00 della sera e un ragazzo molto gentile mi fece accomodare dietro le quinte.Posizionai la sedia in modo che potessi osservare il palco,quindi che potessi vedere Michael cantare.Lo vidi con i suoi nuovi vestiti...era semplicemente magnifico.Brillava.Uscì dal suo camerino e arrivò fino alle quinte,lì mi vide seduta,intenta a fissare la folla rumorosa di fronte al palco.Mi chiamò
-Psssss,Caroline,Caroline...
-Michael!
Mi avvicinai a lui ma mi fece cenno di fermarmi.
-Carol,non possiamo parlare,devo esibirmi...augurami buona fortuna!
-Ah,buona fortuna Michael,canta anche per me!
Lui mi sorrise e fece il suo ingresso sul palco.Il buio era già sceso sulla terra e aveva oscurato il cielo limpido della mattinata.Le prime stelle brillavano timidamente,nascondendosi tra le nuvole di passaggio.
Si scatenò il finimondo,tutti urlavano di gioia alla sua vista,Michael era felice.Io lo guardavo,seduta su quella sedia,con le gambe che tremavano per l'adrenalina.Battevo le mani ma mi dissero di fare silenzio e quindi mi fermai.Mi sentivo oppressa da quei tecnici...lo sò...facevano il loro lavoro...però...ci vuole vita!Eravamo all'inizio della quinta canzone ed io ricevetti un messaggio al telefono.
"Tà-TARA-Tà-Tà-Tà-Tà-Tà-TARAA"La mia tasca vibrò,presi il telefono e vidi chi era.Sempre lui...ancora non aveva finito di ossessionarmi.
C'era sritto:
Ciao Caroline,sono Mark..ti ricordi di me? Il mio matrimonio è stato spostato.Non si farà più a Giugno bensì a Settembre...la piccola stà per nascere.Susan non vuole chiamarla Caroline,le stai antipatica!Vuole chiamarla Benedecta...bel nome eh?A me piace!Ora ti saluto non voglio disturbarti,ci vediamo.Ciao.
Non riuscivo a leggerlo..."La piccola stà per nascere..."Dove erano stati gettati tutti i bei momenti passati insieme...in quale cassetto era stato rinchiuso tutto il nostro amore...o meglio,il mio amore?
Mi sentivo male....ma non potevo farci nulla ormai era successo...non si poteva più rimediare.Non dovevo portarlo,quella sera,al cinema...dovevamo stare a casa e tutto questo non sarebbe successo....Ma facendo così,non avrei incontrato Michael...no....sei questo è il mio destino....io devo accettarlo...e non posso fare altro.Spensi il telefono e lo chiusi nella borsa.Continuai ad osservare Michael che si esibiva.Erano le 23.55.Il tempo era trascorso molto velocemente.Ad un certo punto le luci si spensero,Michael aveva terminato l'ultima canzone,entrò nelle quinte.Era tutto sudato e accaldato.Chiese con garbo una bottiglia d'acqua e subito la sua richiesta venne soddisfatta.Era lontano da me,ed io lo gaurdavo,aspettando un suo gesto per avvicinarmi.Aveva la camicia strappata,appena me ne accorsi arrossii un pò e volsi lo sguardo da un'altra parte.Un sorriso mi prese le labbra.
Mi chiamò
-Caroline,vieni.
Io accorsi,prendendo lo zaino di sfuggita.Gli dissi
-Dimmi...
-Come sono andato?
-Bravo,Michael,hai cantato magnificamente.Però...dopo o...quando hai del tempo libero vorrei parlarti...
-Parla ti ascolto...
-Non...davanti a tutti...è una cosa personale.
-Oh,va bene...
-Nell'albergo...potrei avere una stanza per me?Vorrei stare un pò da sola...riflettere...
-Caroline così mi preoccupi...comunque,certo che puoi avere una tua stanza ci mancherebbe altro!
-Grazie...
-Prego.
Prese la mia mano e mi disse
-Lascia che almeno ti accompagni all'albergo...
-Ma certo!
-Andiamo,allora.
Scendemmo delle scale che portavano ad una strada dietro al palco.Salimmo su un'altra auto e ci avviammo verso l'albergo.Era notte e l'aria frasca entrava con piccoli spifferi dal finestrino semi aperto.Io ero seduta e guardavo fuori,c'erano molte macchine e le luci della città mi davano fastidio agli occhi facendoli lacrimare.
Michael mi vide e mi chiese
-Ehi,Carol...stai di nuovo piangendo?
-Oh,no,no...le luci mi danno fastidio...non stò piangendo.
Mi voltai di nuovo verso la strada e osservai l'auto al nostro fianco,poi posai il mio sguardo su Michael,si vedeva che era stanco,infatti i suoi splendidi occhi ogni tanto si chiudevano e lui se li strofinava spesso.Gli chiesi
-Michael,sei stanco?
-Io?No...non tanto...
-Bugiardo...dissi col sorriso sulle labbra
-No...perchè?Non sono stanco...
-Uhmmm,guarda che ti vedo che ogni tanto chiudi gli occhi!è normale stancarsi...io lo sono...se dovessi alzarmi,non sò se ce la farei...
-Ehehe...
L'aria era fresca e dei brividi di tanto in tanto mi attraversavano la schiena.
-Hai freddo?Mi chiese.
-No...stò bene...
-Sei sicura?
-Sii,stò bene!
Era così bello...l'avrei stretto in un abbraccio...ma non potevo...D'altronde noi due c'eravamo già abbracciati...e quelle strette di calore e dolcezza, non potevano essere dimenticate.
Passarono i minuti e arrivammo all'albergo,proprio al centro della città.Si chiamava"The red heart".Presi lo zainetto e scesi con discrezione dall'auto.Questa volta le stanze erano già state prenotate...Appena entrati io chiesi a Michael
-Michael,dove si trova la mia stanza?
-Oh,è vero...vieni ti accompagno.
Si trovava al 8° piano...
Prendemmo come sempre l'ascensore,faceva molto caldo... Era la camera numero 1202.La vidi ed esclamai
-Eccola!
-Ah,eccola qui.
Aprii la porta,ed era bellissima...Ampia e accogliente.Entrai e dissi a Michael che era rimasto fuori
-Vuoi entrare...?
-Si...eccomi.
-è bellissima...molto colorata!
-Si è molto bella...
-Dimmi...di cosa volevi parlarmi?
-Io?Ah,si...
Il mio sguardo si fece cupo.
-Beh,durante il tuo concerto ho ricevuto un messaggio...da lui...
-Che c'era scritto?
-Il suo matrimonio non si farà più a Giungno...ma a Settembre...sua figlia di chiamerà Benedecta...Ancora non ha finito di farmi soffrire a quanto vedo...
-Mi dispiace...questo uomo...è veramente spregevole.Non ha un briciolo di rispetto per te...Carol,lascialo perdere o ne soffrirai sempre di più.
-Si hai ragione...ma...non ci riesco.Tento di dimenticarlo ma,lui torna sempre...non sò più cosa fare...
Lui rimase in silenzio ma quando vide un'altra lacrima precipitare giù dal mio viso si alzò dal sofà e mi disse avvicinandosi a me
-Carol,basta piangere...non mi piaci quando piangi...poi divento triste anche io...
Io risposi singhiozzando
-Scusami...non piangerò più...
Sfiorò il mio volto con la sua mano e mi asciugò una lacrima amara...e continuò
-Dai ritorna la ragazza allegra e spensierata che ho conosciuto un mese fà...ma è come se fosse ieri.
-Oh,Michael, sussurrai imbarazzata...
Il mio cuore cominciò a battere forte quasi mi ero dimenticata di Mark.Era così perfetto e armonioso.
Ad un tratto mi disse...
-Vieni qui...
Voleva che lo abbracciassi,che bello!
Mi avvicinai lentamente verso di lui e mi feci stringere dalle sue braccia forti e calde.
Mi accostai al suo petto con leggerezza e appoggiai la testa sulla sua spalla.Insintivamente accarezzai i suoi bei riccioli tenendoli tra le dita.
-Michael...tu sei il mio migliore amico...
-Anche tu lo sei per me...se la mia migliore amica Carol...
In quel momento io sollevai la testa.Eravamo vicinissimi,troppo vicini,splendidamente vicini.Lo guardai fisso negli occhi,così...unici...
Lui mi disse,stringendomi più forte
-Non piangere più...rendimi felice...
-Va b...bene...
Il mio cuore era impazzito,ancora un pò e sarei dovuta essere ricoverata d'urgenza per "arresto cardiaco".
Non avevo il coraggio di avvicinarmi ancora a lui...avrei potuto metterlo in imbarazzo...ed io sarei caduta nella vergogna più nera.
Lo feci ugualmente,avvicinai il mio viso ancora...forse di qualche centimentro.
Non sapevo cosa fare.Dovevo avvicinarmi ancora un pò e....tutto sarebbe scoccato...
Con mia grande sorpresa,fu lui che si avvicinò,ancora e ancora.I cuori si fusero l'uno con l'altro.Le nostre labbra si incontrarono con timidezza.Chiusi gli occhi,ero troppo imbarazzata per aprirli.Finalmente il momento era arrivato,il momento per eccellenza,magico,perfetto,assolutamente unico.
Lo strinsi forte anche io e lo tenni stretto a me.
Mi accarezzava la schiena con dolcezza e giocava con i miei capelli boccolati.Lo lasciai e lo guardai.Sorrideva.Gli dissi...
-Michael...io...ehmmm....
-Shhhhh....calmati Carol....scusami,devi scusarmi...mi sono fatto trasportare dalla situazione...
-No,Michael...non dire così...
Credevo che mi avesse baciata solo per compassione...
-Carol...
-Michael...cosa è successo...io non me lo so spiegare...mi rendo conto che è stata una cosa bellissima...e che non la dimenticherò mai...
-Carol...noi ci siamo baciati...io ti ho tradita come amico.Ma non ho saputo resistere...
-No,non mi hai tradita....sono felicissima!Lui sorrise e mi disse...
-Carol...sei bellissima...
Questa notte di Luna d'argento termina così,cullata dall'amore di due ragazzi,due stelle nel cielo unite per sempre...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
l tuo profumo sulla mia pelle.
There'll be no darkness tonight
Lady our love will shine
Just put your trust in my heart
And meet me in paradise
You're every wonder in this world to me
A treasure time won't steal away
So listen to my heart
Lay your body next to mine
Let me fill you with my dreams
I can make you feel so right
And baby through the years
Gonna love you more each day
So I promise you tonight
That you'll always be the lady in my life
Lay back in my tenderness
Let's make this a night we won't forget
Girl, I need your sweet caress
Reach out to a fantasy
Two hearts on the beat of ecstasy
Come to me
And I will keep you warm
Through the shadows of the night
Let me touch you with my love
I can make you feel so right
And baby through the years
Even when we're old and gray
I will love you more each day
'Cause you will always be the lady in my life...
Quella sera passò veloce...lui andò via,lasciandomi da sola seduta su quel sofà che seguivo i suoi movimenti con lo sguardo.Non volevo che se ne andasse ma non potevo fermarlo...per quella sera avevo già fatto fin troppo,ora dovevo solo rilassarmi ed addormentarmi in vista del giorno seguente. Mi assopii,vestita, sul letto.La sera prima non avevo avuto voglia nemmeno di spogliarmi.
Volsi lo sguardo appannato sull'orologio,segnava le 8.56.Miseriaccia!Era tardi!Mi alzai dal letto ed aprii la borsa,tirai fuori altri vestiti e in un lampo ero già lavata e vestita e profumata.Non avevo voglia di fare colazione,il mio stomaco si era chiuso dopo quel bacio...che evidentemente non avrebbe dovuto lasciare le mie labbra.Mi ero promessa di rimanere nel mio bel posticino da "amica",ed invece mi ero teletrasportata nello scalino superiore,spero,quello della AMICA-TROPPO AMICA.Ma del resto mi piaceva questo nuovo posto...da quando l'avevo conosciuto avevo sognato per notti e notti questo posto e non volevo sprecarlo ora che avevo ricevuto il "miracolo"di appartenergli.
Aprii la finestra e respirai a pieni polmoni l'aria fresca che entrava nella stanza.Mi appoggiai con i gomiti sul bordo della finestra e continuai a guardare le auto che passavano continuamente, sotto,nella strada.
Ad un tratto mi apparve di sentire il cigolio della porta e mi girai verso l'entrata della stanza.Lì,immobile c'era lui che mi guardava sorridente.Non ebbi il coraggio di avvicinarmi,quindi mi limitai a sorridergli e poi continuai a guardare fuori dalla finestra.Lui si avvicinò e mi disse.
-Buongiorno,Caroline...come và?
-Bene,bene...grazie.E tu?
-Bene...
Non volevo discutere dell'accaduto,non me la sentivo...avevo paura che tutto potesse finire...avevo timore di riprendere posto nella scalino dell'amica.
Poi aspettando qualche minuto continuai.
-Michael...hai sognato questa notte?
-Io?Oh....non me lo ricordo...non credo di aver sognato affatto.
-Uhmmm.
-Tu,hai sognato?
-No...non mi ricordo nulla...
Dopo decisi di parlare della sera precedente...non potevo continuare a vivere con questo dubbio.Gli chiesi.
-Senti...cosa ne pensi di quello che è accaduto ieri sera?
-Cosa dovrei pensare...prima o poi doveva accadere...non ti si può resistere...
-Hahaha...-dissi imbarazzata-ma dai...
-Non non stò scherzando...
-Beh...la cosa è reciproca...se posso permettermi.
-Come se puoi permetterti...ma certo...
Io rimasi in silenzio...poi aggiunsi.
-Oggi che si fà?
-Non lo sò...vogliamo uscire?
-Noi due?
-Si...
-Uhmm...dove possiamo andare?
-Non ne ho idea...
Mentre guardavo l'orizzonte lo sentivo canticchiare le note delle sue canzoni...Mi parve di ascolatare le parole della canzone "The lady in my life".
Tenevo il tempo con il piede e mi lasciavo trasportare dalle parole.Mi disse.
-Ti piace questa canzone?
-Si,è veramente splendida...
-Dici...?
-Si,fortunata la persona a cui l'hai dedicata.
-Beh,allora dovresti ritenerti fortunata...
-Perchè...?No!Non mi dire...è per me?
-Ehehe...si.
-Che bello!Dai,davvero...è bellissima!
Il mio cuore era in festa,che bello Michael mi aveva dedicato una canzone...che bello!A me...una persona qualunque...o meglio.... la sua amica o meglio...la sua più che amica.Mi avvicinai a lui e lo abbracciai con una forte stretta di calore.Lui per un attimo rimase impacciato ed immobile.Poi dopo qualche secondo sollevò le sue braccia e mi strinse la vita.
Gli dissi sottovoce,con il volto accarezzato dai suoi riccioli.
-Grazie,Michael,che bello...sono felicissima...
-Ma dai su...non è niente.Sono felice che ti piaccia.
-Michael cosa ne pensi di quello che è successo ieri sera?
-Oh,Carol,cosa ne penso?
-Si...cosa provi.
-Non lo so...Caroline,mi sento strano.
-Michael anche io...anche io!Non so come spiegarmelo...
Intanto il mio corpo tremava di felicità,l'avevo baciato...e ancora non ci credevo.Per lui invece tutto pareva naturale,era calmo,non come me che sembravo una scimmia affamata in attesa di una bella gialla.Gli dissi sottovoce.
-Michael,cosa sono io per te?
Alle mie parole vidi il suo viso arrossire leggermente.
-Uhmmm...Carol...mamma mia...ma che domande!
-Dai...
-Carol tu mi piaci...molto...
-Davvero?
-Ma certo.
-Davvero,davvero?
Lui annuì.
-Oh,che bello!Anche tu,anche tu!
Mi gettai,di nuovo, frà le sue braccia calde e lasciai scivolare la mia testa sul suo petto.Sentivo il cuore battere forte.
Mi strinse.
Gli dissi.
-Sei bellissimo...baffetti compresi!Ho sempre sognato di dirtelo.
-Caroline,così mi fai arrossire.Tu sei bellissima...sotto ogni aspetto.
-Uhmm....mi hai detto che sono bella?Ho sentito bene?Io...bella?
-Si,anzi,sei stupenda!
Mentre lo abbracciavo,lui mi accarezzava i capelli e la nuca.Poi mi chiese.
-Mi vergogno un pò a chiedertelo...
-Cosa?
-Uhmm....
-Dai...
-Vorresti baciarmi....di nuovo?
Rimasi di stucco,come una statua di pietra.Ma certo!Che domande!Anche due,tre quattro,cinque volte!
-Ma sono cose da chiedere?
-Hai ragione...devo stare zitto.Che domande...Che stupido che sono,perdonami.
-Ma no,è ovvio che voglio.Chi non vorrebbe!Io sono la ragazza più fortunata dell'universo!
-Hahaha....si,si.
Sinceramente,non sapevo come comportarmi.Che faccio?Aspetto che lui si avvicini o stò ferma...?Oooo che faccio?!
Si avvicinò e mi prese il viso,frà le sue mani morbide e profumate,mi disse.
-Sei pronta?
-Chi io?Io...si...e tu?
-Come non mai!
Si avvicinò,lentamente,alle mie labbra e si adagiò angelicamente su di esse.
Chiusi subito gli occhi,non avevo il coraggio di aprirli.Mi resi conto che tenevo fra le mani i suoi riccioli,così ben definiti.Dopo alcuni istanti,tutto finì ed io rimasi lì,appiccicata come un mitile.Non riuscivo e non volevo staccarmi da lui,temevo potessi perderlo.Gli chiesi.
-Ehehe...come sono andata?
-Bene...ed io?
-Benissimo.Come sempre!
-Carol,allora tu batteresti tutti i record.
-H!Sei troppo carino.
-Grazie...Beh,ora sarà meglio andare a mangiare.Non ho alcuna voglia di rimanere digiuno.
-Si,anche io...ho un certo languorino.
Presi la borsetta e lo feci uscire dalla stanza,poi chiusi e insieme scendemmo nella sala principale.
Arrivati lì,ci sedemmo ad un tavolo circolare proprio nel centro della sala.Era 12.55 della mattinata.
Mi scostò la sedia e mi accompagnò al tavolo.Michael era così gentile...nulla e nessuno era meglio di lui.Era proprio un angelo...venuto apposta per me.Mi sentivo veramente,veramente la donna più felice del mondo.Vederlo così,pieno di gioia mi rendeva serena.Ma il solo pensiero che un giorno tutto questo sarebbe finito,mi faceva sprofondare nell'inferno più scuro.Era proprio un ragazzo d'oro.
Ed io l'amavo come non avevo mai amato nessuno,con un amore puro e semplice...come lui.
Mangiammo,dopo lui avrebbe affrontato un altro concerto,ma io decisi di attendere il suo ritorno in albergo.Non mi sentivo in piena forma e non volevo pagarne le conseguenze.Decisi di riguardarmi.
Il mio naso raffreddato,quel giorno,gocciolava più che mai.Mi accompagnò di nuovo nella mia stanza e appena entrati mi disse.
-Mi raccomando,resta qui,buona,buona e non fare danni!Aspettami e cerca di rimanere sveglia per il mio ritorno.
-Uhmm,va bene,ma non sono una bambina piccola,sò rimanere a casa da sola papino!
-Ahaha figliola mia!
-Canta bene e fatti onore!
-Contaci.
Usci dalla stanza e mi guardò con la coda dell'occhio.Con quei suoi splendidi,unici, occhi che mi facevano sognare.
Mi abbandonai alla noia,accesi la televisione, osservai passivamente i vari programmi e le publicità.Finalmente ne trovai uno "guardabile",ma solo dopo due minuti..."Volete un aspirapolvere potente e manegevole"??
Uh....?Ma io non stavo guardando un documentario?Non mi interessa un aspirapolvere.
Passarono le ore,facevo avanti e indietro frà il sofà e la finestra.Piano,piano il Sole era scomparso e tutte le luci della città si erano animate.Le auto sfrecciavano veloci e la gente camminava a testa bassa.Erano giunte oramai le 18.34.
Che noia! Presi il mio Mr.Robin e accarezzai il suo pelo morbido e fulvo.Quegli occhietti furbi mi rallegravano.Ero stanca e raffreddata,passavo ogni minuto a soffiarmi il naso che era divenuto rosso fuoco,come un peperone.Presi allora una pasticca anti-influenzale e mi misi a letto,bella calda e sotto le coperte,naturalmente avvolta dal mio bel pigiama di flanella con gli orsetti.
Si fecero le 21.12.Ormai Michael doveva giungere a momenti,ma ancora non arrivava nessuno...21.36:Il nulla.
21.45...finalmente qualcuno bussò alla porta.
Stancamente mi sollevai dal letto e andai ad aprire,chiesi.
-Chi è?
-Sono io Carol.
Aprii e Michael mi guardava con le mani dietro alla schiena.
Gli dissi.
-'Sera...
-Buonasera Carol,come va?
-Così e così...ho il naso in fiamme.
-Lo vedo...Ehehehe.
-Ma che ti ridi,vorrei vedere te.-Gli risposi sorridendo-.
-Scusami se ho fatto tardi ma...l'ho fatto per una buona causa.
-Non ti preoccupare...
Poi mi accorsi che teneva gelosamente nascosto un "qualcosa"dietro la schiena.Così,curiosa come sono,gli chiesi.
-Cos'è?
-Cos'è cosa?
-Quello che tieni lì dietro...cos'è?
-Nulla,non tengo nulla.
-Daaaiiii,fammi vedere.-Cominciai a sbraitare da tutte la parti-.
-Fammi vedere,fammi vedere.
-Noo,nooo.
-Uffaaa.Daiii.
-Aspetta un attimo...siediti sul divano.
-Ok,ok...mi siedo.
-Però devi chiudere gli occhi.
-E noo,non vale.
-Si che vale. Forza chiudi,sbarra tutto.
-Ehehe...va bene.
Chiusi gli occhi e attesi le sue istruzioni.
-Ora allunga le mani,ma non aprire gli occhi,ti prego.
-Va bene.-Decisi di obbedire-.
Allungai le mani e aspettai paziente.
Mi posò,una scatolina di velluto rosso,rettangolare.
Appena la percepii il mio cuore cominciò ad accelerare i battiti,la pressione saliva...
Poi mi disse.
-Bene...adesso puoi aprire,ma lentamente.
Aprii gli occhi ed esclamai.
-Daii,cos'è...
-Apri.-Mi disse lui-.
Dentro c'era una collanina d'oro,con una farfallina come pendente.Le ali erano blu cobalto,tutta d'oro...era stupenda.
-Michael,è...è bellissima...
-Ti piace?
-Si,grazie,grazie tantoo!
-Prego Carol...non c'è di che.
-Me la metteresti?
-Si,girati che la chiudo.
Mi alzai e lui la chiuse intorno al mio collo.
-Michael,ma tu sei troppo carino con me...che bella,è bellissima.-Dissi guardando la collanina-.
-Figurati,per te questo ed altro.
-Michael,ma quanto ti voglio bene!
Gli posai un bacio sulla guancia vellutata.
-Grazie...Anche io te ne voglio molto...
-Ehehe.Sorrisi imbarazzata.
-Ecco perchè sei arrivato un pò in ritardo.
-Si,non sapevo che scegliere,ho preso la cosa più semplice e la più bella,sapevo che ti sarebbe piaciuta.Erano le 22.15. Guardai l'orologio e dissi.
-Bene,è tardi ed io sono colma di germi,quindi,è ora che io vada a dormire,e anche tu,non ti vorrai ammalare come me,spero.
-Si,hai ragione,vai a riposarti,non voglio che il tuo raffreddore peggiori.
Lo accompagnai fino alla porta,poi dissi.
-Grazie ancora...
-Prego...
-Beh...allora... .
-Si, anche a te.Dormi bene Carol.
-'Notte Michael.
Non volevo che se ne andasse,ma oramai non potevo più fermarlo.
Mi salutò ancora ed io gli mandai un bacio attraverso l'aria,lui anche lo fece.Era così carino...
Ritornai in camera...spensi la luce e mi addormentai cullata dal suo pensiero...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
La notte passò veloce,laciandomi inerme nel letto.
Alla mattina,i raggi del Sole,fecero aprire i miei timidi occhi per la prima volta.Scorsi da lontano,fuori dalla finestra,un nuvola.Candida e soffice,aveva preso le sembianze del mio Michael...era proprio come lui...identica....
Aprii gli occhi.Michael era lì,davanti a me,seduto ai piedi del mio letto,che mi fissava intensamente.
Allora era tutto un sogno...niente nuvola...pensai dentro di me.Con voce spenta gli dissi.
-Oh,buongiorno...
-Buongiorno,piccolina.
Piccolina???!!!Avevo udito bene? Si,proprio così...che bello,eravamo due teneri innamorati,pronti a fare tutto per il benessere dell'altro.
-Michael...che...che ore sono?
-è tardi Carol...oggi dobbiamo cambiare albergo ricordi...oggi dobbiamo andare a Mosca...frà due giorni ci sarà un altro concerto...quindi dobbiamo sbrigarci se non vogliamo far saltare tutti i piani ai tecnici.Dai alzai,piccolina sù.
-Uhmmm...non mi và...dai Michael...spegni la luce.
-No,no...devi alzarti...alzati.
-Michael...uffa.
Si avvicinò al mio volto e lentamente spostò i miei boccoli.Poi mi sussurrò...
-Io mi sono svegliato all'alba,per vederti...e mi vuoi lasciare qui solo, soletto mentre dormi?
-No...va bane...mi alzo.Ma è contro la mia volontà!
-Dai,fallo per me!
Era così persuasivo,con quella sua faccina da cucciolotto...i suoi occhi caldi...non riuscii a resistere.
-Ehehehe,non mi fare quella faccia,briccone...non ci resisto...
-Ehehhehe...lo so...
-Ok,ok mi alzo,mi alzo,però...mi devi aiutare...non voglio cadere.Sai di mattina non collego il cervello agli arti.
-Ok,ti aiuto io.
Sollevò le coperte e prese le mie mani.Mi alzai e dissi ridendo.
-Non è vero che non collego il cervello di mattina,volevo solo che...mi toccassi.
-Oh...Carol...ma perchè ti vergogni ancora...sono sempre io.
Ad un tratto cominciai ad arrossire.
-Beh,ora sei rossa come un palloncino.
Poi venne vicino e mi disse all'orecchio.
-Sei incantevole anche in pigiama.
A quel punto il mio cuore cominciò battere forte ed io ero in preda all'imbarazzo.Presi dei vestiti e mi chiusi in bagno.Davanti allo specchio cominciai a ridere a crepapelle senza rendermene conto.Ero ancora imbarazzata.Fuori Michael mi sentiva e si chiedeva cosa stessi facendo.
-Carol,Carol,che succede?
-Nulla,tranquillo...un piccolo sfogo...
-Ehehe,ok.
Uscii dal bagno,lavata e profumata.
-Eccomi,qui.Pronta.
Un sottile "wow"fuoriuscì dalle labbra di Michael,che era rimasto immobile davanti a me.
-Michael,tutto bene?
-...si,si...benissimo...
-Perchè sei rimasto così?
Non rispose.Io avevo capito...così decisi di prenderlo per mano e farlo sedere sul divano.
-Dai,vieni con me.
Ci sedemmo.
-Mi dici che c'è?
Ora lui era divenuto rosso.
-Ahh...ho capito...anche se non riesci a parlare...ti ringrazio...sei sempre molto carino con me.
-P...pr...preg..prego...
Io cominciai a ridere,non riuscivo a contenermi.
-Ahahahaha...Michael...mi metti in imbarazzo!
-Scusami...-disse sorridendo-
Abbandonatami alla dolcezza decisi di avvicinarmi ancora un pò a lui,che sedeva composto e teso.
Mi guardò e mi cinse le spalle con un braccio.Io anche lo guardai e in quel preciso istante le sue labbra toccarono la mia fronte.
-Carol,ti voglio bene...Tanto bene...credo proprio di essermi innamorato di te...
-Anche io ti voglio bene...
-Carol...mi vergogno molto a chiedertelo...però...
-Dimmi...
-Carol,io...io...ti amo...vorresti essere la mia ragazza?
-Oh,Michael-Aggiunsi con gli occhi lucidi-Si,si,si...si Michael,si!
Continuai a ripeterlo ancora,finchè la sua mano chiuse la mia bocca e portò la mia testa sul suo petto.Gli dissi.
-Non voglio che questo sogno finisca...Michael...ma questo pensiero mi disturba.
-No,non finirà...te lo prometto,piccola.Non voglio perderti,mai.
-Non farmi male...come Mark...ti prego Michael...non potrei sopportarlo da te.
-No,non pensarlo nemmeno...Carol,io ti amo...non ti ferirei mai e poi mai...
-Grazie...sono così felice!
-Anche io!Ora però è davvero tardi,ci staranno già attendendo nella Hall.Scendiamo.
-Si,andiamo dai.
Presi la mia valigia e chiusi la stanza.Arrivati nella Hall,Michael consegnò le chiavi della mia stanza ad un ragazzo,così entrammo nell'auto e ci mettemmo in viaggio verso l'areoporto.
Il tragitto fu breve,dieci minuti ed eravamo arrivati.Ci imbarcammo sull'aereo in 1°classe.Mi sedetti,come sempre,vicino all'oblò e lui al mio fianco.Mi addormentai subito,mentre Michael studiava la scaletta del concerto.Anche dormendo,lo sentivo parlare,ridere e scherzare con i suoi colleghi.Dopo 3 ore e 45 minuti di volo,arrivammo all'aereoporto di Mosca,capitale della Russia.Scesi dalla scaletta ancora insonnolita e venni subito "travolta"dalla furia dei body guard che tenevano la folla a distanza.Scaraventata a terra,riuscii a mettere in salvo il mio amato zainetto,così lo rimisi sulle spalle e seguii il corteo.Questa volta Michael aveva esplicitamente chiesto ai suoi autisti di poter stare in auto con me,allora fummo fatti salire su un'altra limusine e trasportati allo stadio.Venni a sapere che lo spettacolo era stato anticipato alla sera stessa,infatti,Michael era molto teso ed agitato.Mi accomodai dietro le quinte,dove ero solita posizionarmi,lì non davo fastidio a nessuno.Invece no!C'era una donna,bassa,grassa e bionda che pretendeva ad alti toni il mio spostamento.La assecondai e mi spostai,ma anche lì non andava bene.Mi disse.
-Senti pupa,vedi di levarti sennò sono guai per te.
-Scusi,mai io mi sono già spostata.
-No,ti sei messa in mezzo,e non fare la finta tonta con me,bella,ti spezzo come uno stuzzica-denti.
-Non vedo il motivo per cui lei mi debba offendere...
-è arrivata la colta...inchinatevi!
-Mi scusi ma ora stà esagerando,torni da dove è venuta e abbassi la voce.
-Ma come ti permetti!
-Ma come si permette lei!
-Senti brutta pidocchiosa...
A quella parola andai su tutte le furie.
-Senti:
1°bella lo dici a tua madre;
2°torna a pulire i bagni perfavore e non ti azzardare più a rivolgerti a me così, brutta cicciona piena di grasso che non sei altro!
Lei non rispose,se ne andò via stizzita,col naso all'insù.
Io sorrisi e mi risedetti comodamente.
Intanto tutti si preparavano e sistemavano,Michael si stava provando il costume di scena ed io lo guardavo, stava senza la maglietta...
Imbarazzata spostai lo sguardo altrove.
Le 20.23.Avevo appena cenato con un panino al prosciutto crudo,una bontà,per i palati fini.
Uscì dal camerino e mi si avvicinò.
-Hei,Carol,tutto bene?
-Si,si.Wow che bel vestito!
-Ahaha,bello è?
-Ok io vado...ci vediamo dopo...portami fortuna.
-Sempre!Vai!
Fuori,c'era tanta gente che urlava e sbraitava.Migliaia di persone ammassate intonavano cori e canzoni.Tantissimi cartelloni e striscioni sventolavano nel cielo:"MICHAEL JACKSON...THE KING OF POP";"MICHAEL WE LOVE YOU"ecc.
Finalmente le luci si spensero, Michael cominciò a cantare la prima canzone.Le urla si moltiplicarono per la seconda canzone.Sin dal principio,proprio in prima fila,avevo notato una ragazza un tantino esuberante...decisi quindi di avvertire la guardia, ma non feci in tempo a voltarmi che proprio lei era riuscita a salire sul palco,ed ora era abbracciata a Michael.Continuai a fissarla con occhi fuori dalle orbite,si avvicinava sempre più alla bocca di Michael,dico...stiamo scherzando?Lui è mioo!Michael la teneva forte e tutte le volte che lei cercava di baciarlo,voltava la testa ma...un ultima volta la ragazza riusci a baciarlo.Non era un bacio a stampo...e lui non si staccava...sembrava non importargli della mia presenza.Lei lo toccava e anche...anche lui...No,ora basta!La folla era in delirio.
Mi alzai e mi diressi verso il suo camerino,non volevo restare a vedere quella scena nemmeno un minuto di più.Mi chiusi dentro.Passò un ora.Ero rimasta seduta su quella poltrona per un ora intera.Non volevo piangere,ero infuriata.La musica si fermò,il concerto era terminato.Sentii dei passi che si avvicinavano,la porta si aprì.Era lui.
Mi disse.
-Carol,come mai sei qui?Non ti trovavo.
-Sei stato bravo,complimenti Michael...
-Carol,cosa succede.
-Lo sai benissimo,cosa accade Michael...Me lo avevi promesso...siete tutti uguali...
-Ti riferisci alla ragazza del palco?Ma Carol,è una fan...non è...nemmeno lontanamente paragonabile a te.
-Non mi interessa,potevi benissimo allontanarla...ma non lo hai fatto.Perchè?Sapevi che voleva baciarti,ma non lo hai fatto.
-Ma...
-Niente ma...ho visto come la toccavi...per tua sfortuna ho visto tutto.Io non me lo aspettavo da te...eri speciale,ora sei tornato nei canoni degli uomini comuni...
-No,Carol,non fare così ti prego...
-Non devi pregarmi di nulla...mi hai tradita...anche volontariamente.
-No,non è vero!
Scoppiai a piangere,la tensione era talmente alta in qualche modo dovevo sfogarmi.
-Perchè,anche tu...Mi avevi appena dichiarato tutto...perchè hai ucciso questo sogno.
-Carol,mi dispiace...ma non ho saputo controllarla,credevo fosse un gesto sgradevole
farla portare giù.
-Invece farti baciare era meglio,certo,che stupida eh...
-No,Carol,ti prego...vieni qui...
-No,io non vengo proprio da nessuna parte!Tu mi hai tradita Michael non scordarlo,hai ferito me e il nostro rapporto.
-Ma era una fan,Carol,solo una fan.
Ora voglio andare in albergo,domani torno a Los Angeles...dai miei genitori.
-No...Carol,non puoi fare così,calmati.
-Io sono calmissima,ora andiamo oppure prendo un taxi e vado da sola.
-Ok,ok andiamo...
Mi disse, con il volto scuro.Soffriva,il mio angelo soffriva.Ma non era colpa sua...non voleva ferire la sua fan,ma aveva ferito la sua ragazza...
Mi sedetti nell'auto...occhi bassi e gambe strette.
Anche lui si sedette le mani gli tremavano,non voleva perdermi...sapevo che ci sarebbe rimasto molto,molto male.Ma non riuscivo a perdonarlo.
Rimasi in silenzio per tutto il viaggio e anche lui.
Ogni tanto passava un dito sopra agli occhi,forse stava piangendo,ma non riuscii a vedere.Arrivammo, chiesi una stanza separata.Lui mi accompagnò fino alla porta e mi disse.
-Carol...non abbandonarmi cosi...io so sono stato un incapace...mi dispiace ma non andare via...
Lo guardai negli occhi neri,profondissimi,e subito i miei si coprirono di un manto di lacrime.Gli dissi.
-Non rieso a perdonarti...sono troppo arrabiata. Feci per chiudere la porta ma lui mi fermò con una mano:
-No,Caroline ti prego,non fare così,parliamo...
-Io non ho nulla da dirti...
-Ma io si...Carol,ascoltami.Non mi importa cosa pensi di me in questo momento...posso essere un lurido verme...ma voglio che tu sappia che il verme che hai davanti...ti ama più di ogni altra cosa al mondo,il verme che hai davanti si sveglia pensando al tuo sorriso radiante,il verme che ti parla si sente in paradiso quando lo baci...quel verme si merita tutte le cose più brutte per come si è comportato ed è giusto che sia così...perchè ti ha fatto soffrire,ma quel verme senza di te,senza il tuo profumo,il tuo calore,non può continuare a vivere...vuoi davvero che muoia così,senza un briciolo di speranza?
Rimasi impietrita,non riuscivo a muovermi.Era pentito,forse anche più del dovuto...mi amava veramente...sinceramente.Poi questi inconvenienti potevano capitare a qualunque star...
Gli dissi.
-No,tu non sei un verme...
-Perdonami,Carol...io ti supplico...no farmi morire,così...
-Michael,io non so che dirti...non ce la faccio a perdonarti ora come ora...dammi del tempo.Domani prenderò un volo per Los Angeles,quando mi sarò calmata decideremo insieme cosa ne vogliamo fare della nostra relazione...
-Va bene...fai quello che ritieni giusto...io ti prego solo di non abbandonarmi, chiamami...
-Si lo farò...quando lo riterrò opportuno.Ora vado a dormine...
Lui non rispose,rimase in silenzio.Il volto era cupo,oscurato da un drappo nero come la notte.Le mani congiunte,tremavano.Io lo guardavo ma non riuscivo a fare movimenti verso di lui.Lo amavo,lo amavo ancora.Forse più di quanto lo avessi amato in tutta la nostra conoscenza.Chiusi la porta e cominciai a piangere.Anche io non volevo perderlo,ma era troppo tardi per tornare indietro.Intanto Michael era rimasto lì fermo,aspettando che la porta si riaprisse e che io l'avessi abbracciato ma non ci fu nulla di tutto questo.Rimasi per tutta la notte,accovacciata dietro quella porta di legno,con il trucco colato e i pantaloni bagnati di lacrime.La luce soffusa della Luna rischiarava il mio viso umido,segnato dalla stanchezza.Non potevo lasciare che tutto finisse così,nel peggiore dei modi ma dovevo solo aspettare che il vento curasse le mie ferite...
Rimasi per tutta la notte accovacciata dietro alla porta,non potevo e non dovevo muovermi.Erano le 7.56.Aprii la porta e scrutai il corridoio alla ricerca della sua presenza,nulla,nessuno.Un vuoto incolmabile aveva inondato il mio cuore.Rientrai,Michael non c'era.Mi sarei aspettata di trovarmelo davanti,sorridente,solare,invece non c'era nessuno.
Continuai a piangere.Forse ero stata troppo dura con lui...Mi sedetti abbattuta sul divano e continuai a pensare.
Ad un tratto sentii bussare...Mi alzai,guardai fuori l'occhiello...Era lui,incosapevolmente il mio cuore si era sollevato.Decisi di aprire. Mi guardò negli occhi.
-Ciao...
Non risposi,non avevo il coraggio di guardarlo,cominciai di nuovo a piangere.Lasciai la porta semiaperta e mi gettai sul divano.Lui con cutela entrò e vedendom lì sdraiata si avvicinò lentamente.
-Perdonami Carol,ti prego.Non gettare tutto al vento.
Mi asciugai gli occhi e dissi.
-Sono in ritardo...
-No Carol,aspetta!
Mi mostrò un'altra scatolina bianca,di pelle.
La guardai,volevo abbracciarlo,dimenticare tutto,ma non era da me.
-Tieni,ti prego accettalo...volevo dartelo dopo il concerto di ieri sera,ma tutto si è rovinato...Aprilo.
Riuscii finalmente a guardarlo.Così galante e pieno di dolcezza,come avevo potuto ferirlo...
Aprii la scatolina con mani tremanti.Dentro,vi era custodito un anello...di oro bianco e tre diamanti che brillavano davanti ai miei occhi.Lo presi con delicatezza e lo indossai.
-Ti piace?
-Si molto...ti ringrazio...
-Non devi.
-Invece si,grazie è bellissimo.
Guardai anche la collanina e aggiunsi.
-Due regali...uno più bello dell'altro.
Michael sorrise leggermente ed anche io sorrisi.
Erano le 8.35 e l'aereo partiva alle 9.00 in punto.
-Michael,io devo andare...è tardi, veramente.Mi volati e mi diressi verso la valigia pronta.Mi fermò,prendendomi per il polso.
-No,non andare...tutto si risolverà Carol,vedrai...
-Michael,io devo stare un pò da sola...a pensare...
-Capisco,posso chiederti una cosa?
-Cosa...
-Tu mi ami ancora?
Rimasi per qualche secondo zitta,poi continuai.
-So,ti amo ancora... e tu?
-Più di qualsiasi cosa al mondo...sei il mio miracolo Carol...
-Grazie...
-Tutto andrà bene e potremo stare ancora insieme...io e te.
-Lo spero,ma mi hai ferita...Mi rendo conto che è stata una cosa stupida,involontaria da parte tua...ma mi ha fatto male...molto male.
-Non finirò mai di chiederti perdono...-Ora devo andare.
-Promettimi che mi chiamerai...ti prego.
-Si lo farò,te lo prometto.
Presi la valigia e chiusi la stanza,lui mi seguiva a passi incerti.Il taxi era arrivato.Mi voltai verso Michael,che mi guardava tristemente,quasi sull'orlo di un pianto.Mi avvicinai a lui che mi disse.
-Ricordati che ti amo Carol...non dimenticarti di me...
-No,stai tranquillo...
Mi prese la mano e la baciò,volevo baciarlo anche io,ma sarebbe stato un contro-senso...
Ma ormai,nulla aveva più senso senza di lui...Mi sedetti nella vettura e lo guardai allontanarsi come i grattacieli e le auto vuote,come il mio cuore...
Alla mattina,i raggi del Sole,fecero aprire i miei timidi occhi per la prima volta.Scorsi da lontano,fuori dalla finestra,un nuvola.Candida e soffice,aveva preso le sembianze del mio Michael...era proprio come lui...identica....
Aprii gli occhi.Michael era lì,davanti a me,seduto ai piedi del mio letto,che mi fissava intensamente.
Allora era tutto un sogno...niente nuvola...pensai dentro di me.Con voce spenta gli dissi.
-Oh,buongiorno...
-Buongiorno,piccolina.
Piccolina???!!!Avevo udito bene? Si,proprio così...che bello,eravamo due teneri innamorati,pronti a fare tutto per il benessere dell'altro.
-Michael...che...che ore sono?
-è tardi Carol...oggi dobbiamo cambiare albergo ricordi...oggi dobbiamo andare a Mosca...frà due giorni ci sarà un altro concerto...quindi dobbiamo sbrigarci se non vogliamo far saltare tutti i piani ai tecnici.Dai alzai,piccolina sù.
-Uhmmm...non mi và...dai Michael...spegni la luce.
-No,no...devi alzarti...alzati.
-Michael...uffa.
Si avvicinò al mio volto e lentamente spostò i miei boccoli.Poi mi sussurrò...
-Io mi sono svegliato all'alba,per vederti...e mi vuoi lasciare qui solo, soletto mentre dormi?
-No...va bane...mi alzo.Ma è contro la mia volontà!
-Dai,fallo per me!
Era così persuasivo,con quella sua faccina da cucciolotto...i suoi occhi caldi...non riuscii a resistere.
-Ehehehe,non mi fare quella faccia,briccone...non ci resisto...
-Ehehhehe...lo so...
-Ok,ok mi alzo,mi alzo,però...mi devi aiutare...non voglio cadere.Sai di mattina non collego il cervello agli arti.
-Ok,ti aiuto io.
Sollevò le coperte e prese le mie mani.Mi alzai e dissi ridendo.
-Non è vero che non collego il cervello di mattina,volevo solo che...mi toccassi.
-Oh...Carol...ma perchè ti vergogni ancora...sono sempre io.
Ad un tratto cominciai ad arrossire.
-Beh,ora sei rossa come un palloncino.
Poi venne vicino e mi disse all'orecchio.
-Sei incantevole anche in pigiama.
A quel punto il mio cuore cominciò battere forte ed io ero in preda all'imbarazzo.Presi dei vestiti e mi chiusi in bagno.Davanti allo specchio cominciai a ridere a crepapelle senza rendermene conto.Ero ancora imbarazzata.Fuori Michael mi sentiva e si chiedeva cosa stessi facendo.
-Carol,Carol,che succede?
-Nulla,tranquillo...un piccolo sfogo...
-Ehehe,ok.
Uscii dal bagno,lavata e profumata.
-Eccomi,qui.Pronta.
Un sottile "wow"fuoriuscì dalle labbra di Michael,che era rimasto immobile davanti a me.
-Michael,tutto bene?
-...si,si...benissimo...
-Perchè sei rimasto così?
Non rispose.Io avevo capito...così decisi di prenderlo per mano e farlo sedere sul divano.
-Dai,vieni con me.
Ci sedemmo.
-Mi dici che c'è?
Ora lui era divenuto rosso.
-Ahh...ho capito...anche se non riesci a parlare...ti ringrazio...sei sempre molto carino con me.
-P...pr...preg..prego...
Io cominciai a ridere,non riuscivo a contenermi.
-Ahahahaha...Michael...mi metti in imbarazzo!
-Scusami...-disse sorridendo-
Abbandonatami alla dolcezza decisi di avvicinarmi ancora un pò a lui,che sedeva composto e teso.
Mi guardò e mi cinse le spalle con un braccio.Io anche lo guardai e in quel preciso istante le sue labbra toccarono la mia fronte.
-Carol,ti voglio bene...Tanto bene...credo proprio di essermi innamorato di te...
-Anche io ti voglio bene...
-Carol...mi vergogno molto a chiedertelo...però...
-Dimmi...
-Carol,io...io...ti amo...vorresti essere la mia ragazza?
-Oh,Michael-Aggiunsi con gli occhi lucidi-Si,si,si...si Michael,si!
Continuai a ripeterlo ancora,finchè la sua mano chiuse la mia bocca e portò la mia testa sul suo petto.Gli dissi.
-Non voglio che questo sogno finisca...Michael...ma questo pensiero mi disturba.
-No,non finirà...te lo prometto,piccola.Non voglio perderti,mai.
-Non farmi male...come Mark...ti prego Michael...non potrei sopportarlo da te.
-No,non pensarlo nemmeno...Carol,io ti amo...non ti ferirei mai e poi mai...
-Grazie...sono così felice!
-Anche io!Ora però è davvero tardi,ci staranno già attendendo nella Hall.Scendiamo.
-Si,andiamo dai.
Presi la mia valigia e chiusi la stanza.Arrivati nella Hall,Michael consegnò le chiavi della mia stanza ad un ragazzo,così entrammo nell'auto e ci mettemmo in viaggio verso l'areoporto.
Il tragitto fu breve,dieci minuti ed eravamo arrivati.Ci imbarcammo sull'aereo in 1°classe.Mi sedetti,come sempre,vicino all'oblò e lui al mio fianco.Mi addormentai subito,mentre Michael studiava la scaletta del concerto.Anche dormendo,lo sentivo parlare,ridere e scherzare con i suoi colleghi.Dopo 3 ore e 45 minuti di volo,arrivammo all'aereoporto di Mosca,capitale della Russia.Scesi dalla scaletta ancora insonnolita e venni subito "travolta"dalla furia dei body guard che tenevano la folla a distanza.Scaraventata a terra,riuscii a mettere in salvo il mio amato zainetto,così lo rimisi sulle spalle e seguii il corteo.Questa volta Michael aveva esplicitamente chiesto ai suoi autisti di poter stare in auto con me,allora fummo fatti salire su un'altra limusine e trasportati allo stadio.Venni a sapere che lo spettacolo era stato anticipato alla sera stessa,infatti,Michael era molto teso ed agitato.Mi accomodai dietro le quinte,dove ero solita posizionarmi,lì non davo fastidio a nessuno.Invece no!C'era una donna,bassa,grassa e bionda che pretendeva ad alti toni il mio spostamento.La assecondai e mi spostai,ma anche lì non andava bene.Mi disse.
-Senti pupa,vedi di levarti sennò sono guai per te.
-Scusi,mai io mi sono già spostata.
-No,ti sei messa in mezzo,e non fare la finta tonta con me,bella,ti spezzo come uno stuzzica-denti.
-Non vedo il motivo per cui lei mi debba offendere...
-è arrivata la colta...inchinatevi!
-Mi scusi ma ora stà esagerando,torni da dove è venuta e abbassi la voce.
-Ma come ti permetti!
-Ma come si permette lei!
-Senti brutta pidocchiosa...
A quella parola andai su tutte le furie.
-Senti:
1°bella lo dici a tua madre;
2°torna a pulire i bagni perfavore e non ti azzardare più a rivolgerti a me così, brutta cicciona piena di grasso che non sei altro!
Lei non rispose,se ne andò via stizzita,col naso all'insù.
Io sorrisi e mi risedetti comodamente.
Intanto tutti si preparavano e sistemavano,Michael si stava provando il costume di scena ed io lo guardavo, stava senza la maglietta...
Imbarazzata spostai lo sguardo altrove.
Le 20.23.Avevo appena cenato con un panino al prosciutto crudo,una bontà,per i palati fini.
Uscì dal camerino e mi si avvicinò.
-Hei,Carol,tutto bene?
-Si,si.Wow che bel vestito!
-Ahaha,bello è?
-Ok io vado...ci vediamo dopo...portami fortuna.
-Sempre!Vai!
Fuori,c'era tanta gente che urlava e sbraitava.Migliaia di persone ammassate intonavano cori e canzoni.Tantissimi cartelloni e striscioni sventolavano nel cielo:"MICHAEL JACKSON...THE KING OF POP";"MICHAEL WE LOVE YOU"ecc.
Finalmente le luci si spensero, Michael cominciò a cantare la prima canzone.Le urla si moltiplicarono per la seconda canzone.Sin dal principio,proprio in prima fila,avevo notato una ragazza un tantino esuberante...decisi quindi di avvertire la guardia, ma non feci in tempo a voltarmi che proprio lei era riuscita a salire sul palco,ed ora era abbracciata a Michael.Continuai a fissarla con occhi fuori dalle orbite,si avvicinava sempre più alla bocca di Michael,dico...stiamo scherzando?Lui è mioo!Michael la teneva forte e tutte le volte che lei cercava di baciarlo,voltava la testa ma...un ultima volta la ragazza riusci a baciarlo.Non era un bacio a stampo...e lui non si staccava...sembrava non importargli della mia presenza.Lei lo toccava e anche...anche lui...No,ora basta!La folla era in delirio.
Mi alzai e mi diressi verso il suo camerino,non volevo restare a vedere quella scena nemmeno un minuto di più.Mi chiusi dentro.Passò un ora.Ero rimasta seduta su quella poltrona per un ora intera.Non volevo piangere,ero infuriata.La musica si fermò,il concerto era terminato.Sentii dei passi che si avvicinavano,la porta si aprì.Era lui.
Mi disse.
-Carol,come mai sei qui?Non ti trovavo.
-Sei stato bravo,complimenti Michael...
-Carol,cosa succede.
-Lo sai benissimo,cosa accade Michael...Me lo avevi promesso...siete tutti uguali...
-Ti riferisci alla ragazza del palco?Ma Carol,è una fan...non è...nemmeno lontanamente paragonabile a te.
-Non mi interessa,potevi benissimo allontanarla...ma non lo hai fatto.Perchè?Sapevi che voleva baciarti,ma non lo hai fatto.
-Ma...
-Niente ma...ho visto come la toccavi...per tua sfortuna ho visto tutto.Io non me lo aspettavo da te...eri speciale,ora sei tornato nei canoni degli uomini comuni...
-No,Carol,non fare così ti prego...
-Non devi pregarmi di nulla...mi hai tradita...anche volontariamente.
-No,non è vero!
Scoppiai a piangere,la tensione era talmente alta in qualche modo dovevo sfogarmi.
-Perchè,anche tu...Mi avevi appena dichiarato tutto...perchè hai ucciso questo sogno.
-Carol,mi dispiace...ma non ho saputo controllarla,credevo fosse un gesto sgradevole
farla portare giù.
-Invece farti baciare era meglio,certo,che stupida eh...
-No,Carol,ti prego...vieni qui...
-No,io non vengo proprio da nessuna parte!Tu mi hai tradita Michael non scordarlo,hai ferito me e il nostro rapporto.
-Ma era una fan,Carol,solo una fan.
Ora voglio andare in albergo,domani torno a Los Angeles...dai miei genitori.
-No...Carol,non puoi fare così,calmati.
-Io sono calmissima,ora andiamo oppure prendo un taxi e vado da sola.
-Ok,ok andiamo...
Mi disse, con il volto scuro.Soffriva,il mio angelo soffriva.Ma non era colpa sua...non voleva ferire la sua fan,ma aveva ferito la sua ragazza...
Mi sedetti nell'auto...occhi bassi e gambe strette.
Anche lui si sedette le mani gli tremavano,non voleva perdermi...sapevo che ci sarebbe rimasto molto,molto male.Ma non riuscivo a perdonarlo.
Rimasi in silenzio per tutto il viaggio e anche lui.
Ogni tanto passava un dito sopra agli occhi,forse stava piangendo,ma non riuscii a vedere.Arrivammo, chiesi una stanza separata.Lui mi accompagnò fino alla porta e mi disse.
-Carol...non abbandonarmi cosi...io so sono stato un incapace...mi dispiace ma non andare via...
Lo guardai negli occhi neri,profondissimi,e subito i miei si coprirono di un manto di lacrime.Gli dissi.
-Non rieso a perdonarti...sono troppo arrabiata. Feci per chiudere la porta ma lui mi fermò con una mano:
-No,Caroline ti prego,non fare così,parliamo...
-Io non ho nulla da dirti...
-Ma io si...Carol,ascoltami.Non mi importa cosa pensi di me in questo momento...posso essere un lurido verme...ma voglio che tu sappia che il verme che hai davanti...ti ama più di ogni altra cosa al mondo,il verme che hai davanti si sveglia pensando al tuo sorriso radiante,il verme che ti parla si sente in paradiso quando lo baci...quel verme si merita tutte le cose più brutte per come si è comportato ed è giusto che sia così...perchè ti ha fatto soffrire,ma quel verme senza di te,senza il tuo profumo,il tuo calore,non può continuare a vivere...vuoi davvero che muoia così,senza un briciolo di speranza?
Rimasi impietrita,non riuscivo a muovermi.Era pentito,forse anche più del dovuto...mi amava veramente...sinceramente.Poi questi inconvenienti potevano capitare a qualunque star...
Gli dissi.
-No,tu non sei un verme...
-Perdonami,Carol...io ti supplico...no farmi morire,così...
-Michael,io non so che dirti...non ce la faccio a perdonarti ora come ora...dammi del tempo.Domani prenderò un volo per Los Angeles,quando mi sarò calmata decideremo insieme cosa ne vogliamo fare della nostra relazione...
-Va bene...fai quello che ritieni giusto...io ti prego solo di non abbandonarmi, chiamami...
-Si lo farò...quando lo riterrò opportuno.Ora vado a dormine...
Lui non rispose,rimase in silenzio.Il volto era cupo,oscurato da un drappo nero come la notte.Le mani congiunte,tremavano.Io lo guardavo ma non riuscivo a fare movimenti verso di lui.Lo amavo,lo amavo ancora.Forse più di quanto lo avessi amato in tutta la nostra conoscenza.Chiusi la porta e cominciai a piangere.Anche io non volevo perderlo,ma era troppo tardi per tornare indietro.Intanto Michael era rimasto lì fermo,aspettando che la porta si riaprisse e che io l'avessi abbracciato ma non ci fu nulla di tutto questo.Rimasi per tutta la notte,accovacciata dietro quella porta di legno,con il trucco colato e i pantaloni bagnati di lacrime.La luce soffusa della Luna rischiarava il mio viso umido,segnato dalla stanchezza.Non potevo lasciare che tutto finisse così,nel peggiore dei modi ma dovevo solo aspettare che il vento curasse le mie ferite...
Rimasi per tutta la notte accovacciata dietro alla porta,non potevo e non dovevo muovermi.Erano le 7.56.Aprii la porta e scrutai il corridoio alla ricerca della sua presenza,nulla,nessuno.Un vuoto incolmabile aveva inondato il mio cuore.Rientrai,Michael non c'era.Mi sarei aspettata di trovarmelo davanti,sorridente,solare,invece non c'era nessuno.
Continuai a piangere.Forse ero stata troppo dura con lui...Mi sedetti abbattuta sul divano e continuai a pensare.
Ad un tratto sentii bussare...Mi alzai,guardai fuori l'occhiello...Era lui,incosapevolmente il mio cuore si era sollevato.Decisi di aprire. Mi guardò negli occhi.
-Ciao...
Non risposi,non avevo il coraggio di guardarlo,cominciai di nuovo a piangere.Lasciai la porta semiaperta e mi gettai sul divano.Lui con cutela entrò e vedendom lì sdraiata si avvicinò lentamente.
-Perdonami Carol,ti prego.Non gettare tutto al vento.
Mi asciugai gli occhi e dissi.
-Sono in ritardo...
-No Carol,aspetta!
Mi mostrò un'altra scatolina bianca,di pelle.
La guardai,volevo abbracciarlo,dimenticare tutto,ma non era da me.
-Tieni,ti prego accettalo...volevo dartelo dopo il concerto di ieri sera,ma tutto si è rovinato...Aprilo.
Riuscii finalmente a guardarlo.Così galante e pieno di dolcezza,come avevo potuto ferirlo...
Aprii la scatolina con mani tremanti.Dentro,vi era custodito un anello...di oro bianco e tre diamanti che brillavano davanti ai miei occhi.Lo presi con delicatezza e lo indossai.
-Ti piace?
-Si molto...ti ringrazio...
-Non devi.
-Invece si,grazie è bellissimo.
Guardai anche la collanina e aggiunsi.
-Due regali...uno più bello dell'altro.
Michael sorrise leggermente ed anche io sorrisi.
Erano le 8.35 e l'aereo partiva alle 9.00 in punto.
-Michael,io devo andare...è tardi, veramente.Mi volati e mi diressi verso la valigia pronta.Mi fermò,prendendomi per il polso.
-No,non andare...tutto si risolverà Carol,vedrai...
-Michael,io devo stare un pò da sola...a pensare...
-Capisco,posso chiederti una cosa?
-Cosa...
-Tu mi ami ancora?
Rimasi per qualche secondo zitta,poi continuai.
-So,ti amo ancora... e tu?
-Più di qualsiasi cosa al mondo...sei il mio miracolo Carol...
-Grazie...
-Tutto andrà bene e potremo stare ancora insieme...io e te.
-Lo spero,ma mi hai ferita...Mi rendo conto che è stata una cosa stupida,involontaria da parte tua...ma mi ha fatto male...molto male.
-Non finirò mai di chiederti perdono...-Ora devo andare.
-Promettimi che mi chiamerai...ti prego.
-Si lo farò,te lo prometto.
Presi la valigia e chiusi la stanza,lui mi seguiva a passi incerti.Il taxi era arrivato.Mi voltai verso Michael,che mi guardava tristemente,quasi sull'orlo di un pianto.Mi avvicinai a lui che mi disse.
-Ricordati che ti amo Carol...non dimenticarti di me...
-No,stai tranquillo...
Mi prese la mano e la baciò,volevo baciarlo anche io,ma sarebbe stato un contro-senso...
Ma ormai,nulla aveva più senso senza di lui...Mi sedetti nella vettura e lo guardai allontanarsi come i grattacieli e le auto vuote,come il mio cuore...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Ero arrivata a Los Angeles,era notte,Le 22.56.La città era silenziosa,non un rumore.Presi la valigia e mi diressi verso casa.Passai proprio davanti al parco,dove qualche mese fà, avevo trascorso una splendida giornata con Michael.Una lacrima fece il suo percorso sul mio viso,la asciugai subito.Ero quasi arrivata,solo pochi ettari,la intravedevo già dietro gli alberi.
Aprii la porta ed entrai.Le luci erano spente,tutti erano a letto.Chiusi lentamente e andai nella mia camera.La mia cameretta.Tutti i peluche mi guardavano.Mi accorsi che sopra il comodino,oscurata dal pelo di un gattino bianco,vi era una foto di Michael.-Ah,si-.Me l'aveva regalata prima della nostra partenza.La tenevo vicino al mio letto,così tutte le sere,potevo assopirmi sotto la sua protezione.-Come faccio ora...-Pensai dentro di me.-Senza di lui...come faccio...-
Mi sedetti sul letto,era tardi per chiamarlo?
-Ma si,è troppo tardi...-
Mi addormentai con il telefono in mano...e la sua foto sul cuscino,solo così potevo sentirlo vicino.
L'indomani mattina...
-Buongiorno.
Una voce mi distrasse dal sonno,chiesi.
-Uhmm,chi sei.
-Ora non riconosci nemmeno tua madre?
-Oh,mamma.Entra.
Posai il telefono.
-Tesoro,come mai sei qui?Non mi hai avvertita del tuo ritorno.
-Si,è stata una cosa inaspettata...
-Cosa è accaduto,Caroline,dillo a mamma tua!
-Hahaha...beh,ho avuto un piccolo litigio con Michael.Questa mattina voglio chiamarlo...
-Oh,mi dispiace.Brava,chiamalo,solo con il dialogo si possono sistemare le cose...
-Lo so,ma avvolte il dialogo viene reso difficile dalle circostanze...Papà?Jonny?
-Tuo padre è uscito,tuo fratello dorme ancora...del resto è sabato anche per lui!
-Và bene,ora mi alzo...
Scesi giù e feci colazione.Poi mi vestii e presi il telefono...346430282.
Attesi...TU...TU...-Dai rispondimi...-
-Pronto...
Una voce bassa rispose.
-Pronto Michael...
-Caroline!
-Ciao...Michael,come va?
-Male,da quando non sei più qui...
Rimasi stizzita,ero felice che lui mi pensasse.Ora potevo riappacificarmi con lui...mi sentivo pronta e non volevo perdere nemmeno un altro secondo della mia vita senza di lui.
-Michael,mi sono resa conto di essermi comportata ingiustamente nei tuoi confronti.Mi dispiace.Volevi solo trattare bene quella ragazza e non mortificarla...mi dispiace per le parole che ti ho detto.
-Tu non devi scusarti di nulla Carol,io ho sbagliato,non tu.Mi dispiace...
-No,non ti dispiacere.Abbiamo sbagliato entrambi,succede...Ora dobbiamo ricominciare.
-Si,si.Io voglio ricominciare....
-Anche io,Michael...mi manchi.Appena sono arrivata,ho capito che avevo fatto un grande sbaglio.Ho trovato la tua foto nella mia camera.Tutto si è fatto chiaro.
-Oh,Carol...io voglio vederti.
-Anche io...ma sei lontano...non dovevo andarmene.
-Troveremo un modo...a me basta sapere che mi ami ancora,per far tornare il Sole nella mia vita...
-Si,ti amo.Michael,ti amo ancora più di prima...il mio piccolino!
-Hahaha...Grazie.Anche io,come vorrei stare lì vicino a te per stringerti forte...mi manca tutto di te...
-Michael...
Attaccai...
Presi le valigie che ancora non avevo disfatto,non salutai nemmeno mia madre,aprii la porta e presi il primo taxi libero.Arrivai all'areoporto.Mi imbarcai.
-Ma da tanti posti,proprio a Mosca tu...-
Dopo 3 ore di viaggio,si era fatta 1.23.Scesi dall'aereo e presi un altro taxi.Tutto accadeva velocemente,i taxi sembravano essere messi lì apposta per portarmi da lui...-Michael,arrivo!-
Lo chiamai di nuovo.
-Pronto...
-Michael,dove si trova il tuo albergo?
Chiesi frettolosa.
-Come?Il mio albergo?
-Si,dai.Dove si trova.
-Non lo sò...davanti c'è un parco molto grande.Con una fontana nel centro...
-Ah,ok...ti trovi ancora lì?
-Si...perchè?
-Nulla...
-Dai...
-No...Shhh.Aspetta,sei nella tua stanza?
-Hahaha,si ma che stai facendo?
-Nulla...aspetta lì e stai buono.
Attaccai senza dargli il tempo di rispondere.
-Può portarmi davanti ad un albergo,nel cuore della città,dove c'è un grande parco?
-Beh,è un pò vaga come indicazione...
-La prego,in fretta..
-Ahh,ho capito "L'albergo blu".
-Si,si.Proprio quello.
Mi ricordavo che la facciata era blu,come non notarlo...
Arrivai.Entrai nella Hall.Cercai di passare inosservata dalle guardie.Riuscii a salire al piano di Michael...Nove piani di scale...
Bussai...l'adrenalina alle stelle...
-Brad,sei tu?
-Phsss,Michael...
-Oh,chi è?
-Michael...sono io...Caroline!
-Caroline!
Subito aprì la porta e con un sorriso a 45 denti mi abbracciò.
-Mi mancava questo abbraccio caldo,Michael...
-Caroline...mi hai reso l'uomo più felice del mondo.Ti adoro!
-Oh,Michael...per te questo ed altro.
Lo baciai...mi mancava il sapore dolce delle sue labbra...mi mancava lui...il mio angelo.
-Questo è stato il bacio più bello di tutta la mia vita...Michael,tu sei il mio angelo.
-Caroline...io non ho parole...per descrivere come mi sento...
Cominciò a saltellare per tutta le stanza.Saltò sul sofà,sul letto.Non si fermava più.Intanto io ridevo.Il mio cuore era colmo di gioia...non potevo desiderare più felicità.
-Michael,calmati!Hahaha.
-Carol,che bello,Che bello,che bello!
-Ha!
Mi abbracciò di nuovo...
-Ti devo chiedere scusa,Michael,sono stata una stupida,orgogliosa...
-No, Carol...io amo la mia stupida orgogliosa...Tu sei troppo per me!
-No,tu sei troppo per me.Sei troppo perfetto.
-Hahaha,la cosa è reciproca.Sei bellissima.
Guardai l'anello che mi aveva regalato.
-Poi,non parliamo di questo anello...è troppo per me!
-Non ti piace?
-è bellissimo...troppo bello!
-Nulla in confronto alla tua bellezza.
-Daiii....Non fare il galante che mi imbarazzi!
-Eheheh...
Mi sedetti...
-E ora che si fà?
-Ci si rilassa e si scarica la tensione.
-La mia stanza?
-L'hanno data ad un'altra persona,visto che tu non c'eri più. Ne vuoi un'altra?
-Oh...che dici?
-Non lo so...come vuole lei...
-Hahah...non lo so...
Mi vergognavo a chiedergli se potevo dormire nella sua stanza.
-Uhmmm...senti...
-Dimmi Carol...
-Io mi chiedevo se...
-Se?
-Ecco...Posso dormire qui?
-Hahah,ma certo!
-Naturalmente prendo l'altro lettino.
-Si,lo prepariamo insieme.Ehi,hai portato Mr.Robin?
-Si è rimasto nella valigia.Vieni andiamo a preparare
il letto.
-Si.
Mi alzai e insieme mettemmo delle coperte pulite sull'letto.Mi sedetti,ma non lo vidi più,chiamai.
-Michael dove sei?
-Uhuuuuuu!
-Hahaha.Ma che fai!
Era spuntato fuori con le coperte sulla testa e si fingeva un fantasma.Ballonzolava di quà e di là.
-Uhuuuuuuu...
-Come stà Signor Fantasma Michael?
-Beeeene...signoriiiiinaaaa....e leeeeiii???
-Io?Beeeneee!Hahaha!
Si tolse la coperta e la gettò su di me.Poi mi si sedette vicino.
-Che fai?
-Ti guardo.Tu?
-Anche io...e più mi convinco che sei bellissima.
-Michael!Basta complimenti!Sennò divento tutta rossa!
-Hahaha...
-Io sono stanca...-Sbadigliai-
-Riposati un pochino,così verso le sei,scendiamo e beviamo qualcosa.Mi devi raccontare come hai fatto ad arrivare qui così velocemente...
-Io sono una maga...faccio molti prodigi.
-Ahh...capisco...Bene,riposati un pò...se mi cerchi io sono dillà a guardare la TV.
-Noo...resti qui con me?Perfavore!
-Ma che faccio...se ti addormenti?
-Mi stai vicino...poi la TV c'è anche qui...
-Ah,è vero!Va bene...mi metto qui vicino.Caroline si sente sola,soletta...
-Ihihi!Grazie,Michael...ti voglio qui vicino a me...voglio sentire il tuo calore...
-Hahaha,va bene.
Mi rannicchiai vicino a lui e piano,piano mi assopii,mentre lui guardava la televisione e spesso spostava lo sguardo su di me e mi osservava incantato...
Aprii la porta ed entrai.Le luci erano spente,tutti erano a letto.Chiusi lentamente e andai nella mia camera.La mia cameretta.Tutti i peluche mi guardavano.Mi accorsi che sopra il comodino,oscurata dal pelo di un gattino bianco,vi era una foto di Michael.-Ah,si-.Me l'aveva regalata prima della nostra partenza.La tenevo vicino al mio letto,così tutte le sere,potevo assopirmi sotto la sua protezione.-Come faccio ora...-Pensai dentro di me.-Senza di lui...come faccio...-
Mi sedetti sul letto,era tardi per chiamarlo?
-Ma si,è troppo tardi...-
Mi addormentai con il telefono in mano...e la sua foto sul cuscino,solo così potevo sentirlo vicino.
L'indomani mattina...
-Buongiorno.
Una voce mi distrasse dal sonno,chiesi.
-Uhmm,chi sei.
-Ora non riconosci nemmeno tua madre?
-Oh,mamma.Entra.
Posai il telefono.
-Tesoro,come mai sei qui?Non mi hai avvertita del tuo ritorno.
-Si,è stata una cosa inaspettata...
-Cosa è accaduto,Caroline,dillo a mamma tua!
-Hahaha...beh,ho avuto un piccolo litigio con Michael.Questa mattina voglio chiamarlo...
-Oh,mi dispiace.Brava,chiamalo,solo con il dialogo si possono sistemare le cose...
-Lo so,ma avvolte il dialogo viene reso difficile dalle circostanze...Papà?Jonny?
-Tuo padre è uscito,tuo fratello dorme ancora...del resto è sabato anche per lui!
-Và bene,ora mi alzo...
Scesi giù e feci colazione.Poi mi vestii e presi il telefono...346430282.
Attesi...TU...TU...-Dai rispondimi...-
-Pronto...
Una voce bassa rispose.
-Pronto Michael...
-Caroline!
-Ciao...Michael,come va?
-Male,da quando non sei più qui...
Rimasi stizzita,ero felice che lui mi pensasse.Ora potevo riappacificarmi con lui...mi sentivo pronta e non volevo perdere nemmeno un altro secondo della mia vita senza di lui.
-Michael,mi sono resa conto di essermi comportata ingiustamente nei tuoi confronti.Mi dispiace.Volevi solo trattare bene quella ragazza e non mortificarla...mi dispiace per le parole che ti ho detto.
-Tu non devi scusarti di nulla Carol,io ho sbagliato,non tu.Mi dispiace...
-No,non ti dispiacere.Abbiamo sbagliato entrambi,succede...Ora dobbiamo ricominciare.
-Si,si.Io voglio ricominciare....
-Anche io,Michael...mi manchi.Appena sono arrivata,ho capito che avevo fatto un grande sbaglio.Ho trovato la tua foto nella mia camera.Tutto si è fatto chiaro.
-Oh,Carol...io voglio vederti.
-Anche io...ma sei lontano...non dovevo andarmene.
-Troveremo un modo...a me basta sapere che mi ami ancora,per far tornare il Sole nella mia vita...
-Si,ti amo.Michael,ti amo ancora più di prima...il mio piccolino!
-Hahaha...Grazie.Anche io,come vorrei stare lì vicino a te per stringerti forte...mi manca tutto di te...
-Michael...
Attaccai...
Presi le valigie che ancora non avevo disfatto,non salutai nemmeno mia madre,aprii la porta e presi il primo taxi libero.Arrivai all'areoporto.Mi imbarcai.
-Ma da tanti posti,proprio a Mosca tu...-
Dopo 3 ore di viaggio,si era fatta 1.23.Scesi dall'aereo e presi un altro taxi.Tutto accadeva velocemente,i taxi sembravano essere messi lì apposta per portarmi da lui...-Michael,arrivo!-
Lo chiamai di nuovo.
-Pronto...
-Michael,dove si trova il tuo albergo?
Chiesi frettolosa.
-Come?Il mio albergo?
-Si,dai.Dove si trova.
-Non lo sò...davanti c'è un parco molto grande.Con una fontana nel centro...
-Ah,ok...ti trovi ancora lì?
-Si...perchè?
-Nulla...
-Dai...
-No...Shhh.Aspetta,sei nella tua stanza?
-Hahaha,si ma che stai facendo?
-Nulla...aspetta lì e stai buono.
Attaccai senza dargli il tempo di rispondere.
-Può portarmi davanti ad un albergo,nel cuore della città,dove c'è un grande parco?
-Beh,è un pò vaga come indicazione...
-La prego,in fretta..
-Ahh,ho capito "L'albergo blu".
-Si,si.Proprio quello.
Mi ricordavo che la facciata era blu,come non notarlo...
Arrivai.Entrai nella Hall.Cercai di passare inosservata dalle guardie.Riuscii a salire al piano di Michael...Nove piani di scale...
Bussai...l'adrenalina alle stelle...
-Brad,sei tu?
-Phsss,Michael...
-Oh,chi è?
-Michael...sono io...Caroline!
-Caroline!
Subito aprì la porta e con un sorriso a 45 denti mi abbracciò.
-Mi mancava questo abbraccio caldo,Michael...
-Caroline...mi hai reso l'uomo più felice del mondo.Ti adoro!
-Oh,Michael...per te questo ed altro.
Lo baciai...mi mancava il sapore dolce delle sue labbra...mi mancava lui...il mio angelo.
-Questo è stato il bacio più bello di tutta la mia vita...Michael,tu sei il mio angelo.
-Caroline...io non ho parole...per descrivere come mi sento...
Cominciò a saltellare per tutta le stanza.Saltò sul sofà,sul letto.Non si fermava più.Intanto io ridevo.Il mio cuore era colmo di gioia...non potevo desiderare più felicità.
-Michael,calmati!Hahaha.
-Carol,che bello,Che bello,che bello!
-Ha!
Mi abbracciò di nuovo...
-Ti devo chiedere scusa,Michael,sono stata una stupida,orgogliosa...
-No, Carol...io amo la mia stupida orgogliosa...Tu sei troppo per me!
-No,tu sei troppo per me.Sei troppo perfetto.
-Hahaha,la cosa è reciproca.Sei bellissima.
Guardai l'anello che mi aveva regalato.
-Poi,non parliamo di questo anello...è troppo per me!
-Non ti piace?
-è bellissimo...troppo bello!
-Nulla in confronto alla tua bellezza.
-Daiii....Non fare il galante che mi imbarazzi!
-Eheheh...
Mi sedetti...
-E ora che si fà?
-Ci si rilassa e si scarica la tensione.
-La mia stanza?
-L'hanno data ad un'altra persona,visto che tu non c'eri più. Ne vuoi un'altra?
-Oh...che dici?
-Non lo so...come vuole lei...
-Hahah...non lo so...
Mi vergognavo a chiedergli se potevo dormire nella sua stanza.
-Uhmmm...senti...
-Dimmi Carol...
-Io mi chiedevo se...
-Se?
-Ecco...Posso dormire qui?
-Hahah,ma certo!
-Naturalmente prendo l'altro lettino.
-Si,lo prepariamo insieme.Ehi,hai portato Mr.Robin?
-Si è rimasto nella valigia.Vieni andiamo a preparare
il letto.
-Si.
Mi alzai e insieme mettemmo delle coperte pulite sull'letto.Mi sedetti,ma non lo vidi più,chiamai.
-Michael dove sei?
-Uhuuuuuu!
-Hahaha.Ma che fai!
Era spuntato fuori con le coperte sulla testa e si fingeva un fantasma.Ballonzolava di quà e di là.
-Uhuuuuuuu...
-Come stà Signor Fantasma Michael?
-Beeeene...signoriiiiinaaaa....e leeeeiii???
-Io?Beeeneee!Hahaha!
Si tolse la coperta e la gettò su di me.Poi mi si sedette vicino.
-Che fai?
-Ti guardo.Tu?
-Anche io...e più mi convinco che sei bellissima.
-Michael!Basta complimenti!Sennò divento tutta rossa!
-Hahaha...
-Io sono stanca...-Sbadigliai-
-Riposati un pochino,così verso le sei,scendiamo e beviamo qualcosa.Mi devi raccontare come hai fatto ad arrivare qui così velocemente...
-Io sono una maga...faccio molti prodigi.
-Ahh...capisco...Bene,riposati un pò...se mi cerchi io sono dillà a guardare la TV.
-Noo...resti qui con me?Perfavore!
-Ma che faccio...se ti addormenti?
-Mi stai vicino...poi la TV c'è anche qui...
-Ah,è vero!Va bene...mi metto qui vicino.Caroline si sente sola,soletta...
-Ihihi!Grazie,Michael...ti voglio qui vicino a me...voglio sentire il tuo calore...
-Hahaha,va bene.
Mi rannicchiai vicino a lui e piano,piano mi assopii,mentre lui guardava la televisione e spesso spostava lo sguardo su di me e mi osservava incantato...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Erano le 17.05.Mi svegliai.Michael si era addormentato vicino a me,con una mano stretta alla mia.Mi girai verso di lui.Gli accarezzai il volto,così vellutato.I suoi riccioli si srotolavano sul cuscino e si mischiavano ai miei capelli.Il suo respiro mi riscaldava il cuore.Era bellissimo,rimasi a contemplarlo per circa tre o quattro minuti.Poi lo scossi leggermente e gli dissi sottovoce.
-Michael,svegliati...
Aprì gli occhi.
-Oh?Caroline...devo essermi addormentato.Scusami.
-Nulla...
Appoggiai la mia testa sul suo petto e lui mi accarezzò le spalle.
-Sei così carino quando dormi...
-Ahaha...grazie!
Mi strinse le spalle.Lo guardai e gli accarezzai un ricciolo.Lui mi passò una mano lungo tutta la schiena e mi accarezzava la spalla dolcemente.
-Michael,sei felice?
-Al settimo cielo.
-Anche io!Sono felicissima.
Si avvicinò molto al mio volto.Gli chiesi.
-Qual è la tua donna ideale?
-Sei tu.
-Ehehe,lo so.Ma nell'aspetto fisico...come deve essere?
-Come te!
-Dai! Se tu non mi avessi mai conosciuta...come sarebbe stata la tua donna ideale?
-Ahhh...dunque...uhmmmm....una ragazza semplice,umile,che si entusiasma anche con le piccole cose.Una ragazza intelligente,che non si arrende facilmente.Una coccolona...e una bella donna.Proprio come te!
-Ahahaha!
-Il tuo ragazzo ideale invece?
-Eccolo qui!-Dissi indicandolo-Ahaha...allora,moro,alto,occhi scuri e baffetti.Un grande cuore,un incredibile talento...e tanto,tanto bello!Il mio uomo ideale!
-Sono ioo!E tu sei solo miaa!
-E di chi sennò!Come potrei lasciare te per un altro...poi per chi?!Non c'è nessuno meglio di te...
-Caroline...ti amo tanto,lo sai?
-Si lo sò...anche io ti amo tanto...non posso vivere senza di te...
Si spostò leggermente e mi baciò.Un bacio lungo,caldo...Poi un pò frastornata aggiunsi.
-Wow...
-Ehehe...mi hai provocato.
-Devo cominciare a provocarti più spesso,hahaha!
Sorrise.
-Sei così bella...
-Dissi ridendo
-Uhmmm...Michael,niente complimenti!Arrossisco!
-E daii...va bene...
-Anche tu sei bellissimo...hai degli occhi stupendi...ma tu sei tutto stupendo!
-Ha...Carol,ti dispiace se non scendiamo nella Hall,non ne ho molta voglia...tutti quei giornalisti,autografi...STOP.Voglio stare solo con te.Ci facciamo portare qui la cena...ok?
-Si và benissimo!Stiamo qui vicini,vicini.
Lui sorrise.
Davanti all'occhio un ricciolino pendeva,allora io con una mano delicatamente lo spostai e lui la prese,la accarezzo,falange per falange...Pensai-Che emozioneee!!-
La baciò...ancora,ancora...
-Che belle mani che hai...perfette.
-Grazie...Troppo gentile...
Gli accarezzai il volto.
-Tu invece hai una splendida pelle...uno splendido viso,uno splendido sorriso...tutto splendido.
-Grazie Caroline...sei sempre così dolce...Mi disse a voce bassa.
Percepivo che c'era qualcosa che non andava bene.
-Michael,cosa succede?
-Nulla...
-Michael...avanti.
-Ho paura che un giorno tutto questo possa finire, che io debba provare lo stesso dolore se non di più,come quando te ne sei andata...
-No,Michael,non lo farò più.Sono stata una stolta a lasciarti così.Non ti farò più del male...non ti farò più soffrire...
-Nemmeno io...piccola...ma ho paura.
-Non devi.
-Ho paura che anche un piccolo gesto possa compromettere il nostro amore,di nuovo.Non potrei sopportarlo ancora.
-No,è stato un momento.Basta,stop,chiuso...non accadrà più.Io non posso vivere senza di te.
Mi sedetti e lo guardai neglio occhi lucidi.
-Io non posso vivere senza di te.Ho sbagliato,perdonami.Ma io senza di te...non sò...non esisto è poco.
-Caroline,io...io,spero di essere sempre amato da te,qualunque cosa accada...ho bisogno del tuo amore.
-Si,io ci sarò sempre...tranquillo...
Lo abbracciai,lo strinsi forte a me.Lui era solo mio...di nessun'altra.Michael era molto sensibile ed aveva bisogno di tanto amore...
Mi chiese.
-Tu mi ami davvero?O vuoi solo i miei soldi...provi davvero qualcosa per me?
-Michael stai scherzando?-Esclamai-
-Ti prego rispondimi.
-Michael ma...tu stai scherzando?Come puoi pensare queste cose...Michael...
Mi girai e chiusi il volto frà le mani.
Lui si avvicinò e mi strinse.
-Oh,mio Dio...perdonami...no Caroline...scusami,come ho potuto dubitare di te.Caroline,girati,Caroline...
-Michael...tu mi credi davvero così?Io non vivo senza te e tu mi dici se mi interessano i tuoi soldi?Michael...
-No,cancella tutto.No Carol,non è successo nulla.
Mi prese la testa e la portò al suo petto.
-Non fare così,sono uno stupido.
-Si,Michael,io ti amo e non me ne può importare di meno dei tuoi soldi.L'amore non è fatto di soldi...tu mi piaci perchè sei così,gentile,premuroso...tu sei il mio Michael.Non mi fare mai più queste domande...
-Grazie,grazie...non ti dispiacere più,piccolina,sorridi.Mi dispiace...
-Shhhh...non ti scusare...stammi vicino...ascolta il silenzio.
Rimanemmo zitti,ascoltavo il suo respiro,il suo battito...le sue carezze.
Ad un tratto il silenzio fù interrotto dalla suoneria del mio telefono.Tarà-tara-tà,tarà-tara-tà...
Lo presi in mano e vidi chi mi stava chiamando.Mark.Ancora lui.Sempre lui.
-Michael,è Mark...
-Ohh,mi ha stancato questo Mark...
-Rispondo?
-Dai sentiamo che ti deve dire...
-Pronto.
-Carol!
-Sono Caroline.
-Uhmmm...Caroline...perchè non sei venuta al mio matrimonio?
-Ero obbligata?
-Si.
-E chi lo ha detto?
-Io.
-Tu chi sei,chi ti conosce...
-Io sono il tuo ex-fidanzato.
-No,tu non sei più nulla...lasciami in pace.
-Oh,la ragazza gioca a fare la preziosa...mi ha detto tua madre che ti sei messa con un altro...
-Beh?Sono affari miei...
-Ah,sono affari tuoi eh?Ora chi farai soffrire?
-Stai zitto...stai zitto,stai zitto!
Michael mi prese il telefono dalle mani ed esclamò.
-La vuoi lasciare in pace?Pezzente che non sei altro?Non sei in grado di portarle rispetto e tornare nella tua nullità?Non sei in grado di pensare a tua figlia e rimanere in silenzio nella tua vergogna?Stai zitto!
Attaccò.Io lo guardavo...senza parole...
-Mi dispiace che tu mi abbia visto così...ma non lo sopportavo più...ed ora che tu sei la mia ragazza,ci sono io a proteggerti.
-Michael...io ti ringrazio...Quanto ti amo!
-Anche io...tantissimo...
La sera passò velocemente.Cenammo in camera,poi io mi misi il piagiama.Ero appena uscita dal bagno,lo vidi seduto sul letto,a braccia conserte,senza camicia...Un velo di imbarazzo si posò su di me.Stava guardando la televisione...
Mi avvicinai e feci finta di schiarirmi la voce...
-Uhm,uhm...
Lui si girò.
-Oh...?Scusami...-Cercò frettolosamente di infilarsi la camicia del piagiama,ma non ci riuscì-.
-Aspetta che ti aiuto...
Non lo avevo mai visto così vicino,senza la camicia...che immagine celestiale.
-Wow che pettorali!
-Ehehehe...grazie.
-Prego.
Gli infilai la camicia...
-Grazie,sono un imbranato...
-Ahaha...ma dai,per una camicia.Sai che non ti avevo mai visto senza maglietta?
-Davvero?C'è sempre una prima volta...
-Che prima volta!-Dissi ridendo-
Poi mi sedetti sul mio lettino,vicino a quello di Michael.Li avevamo avvicinati per non stare troppo distanti...Lo guardai,guardai come si muoveva,che faceva.Presi dalla borsa il mio orso e lo misi vicino al cuscino,mi infilai sotto le coperte e cominciai a guardare la tv.Lui spense le luci e si mise sotto le coperte.Erano le 23.10.
Mi guardò...
-Buonanotte piccola.
-Buonanotte Michael,ci vediamo domani.
Piano,piano mi addormentai...pensando al giorno morente e a quello nascente.
-Michael,svegliati...
Aprì gli occhi.
-Oh?Caroline...devo essermi addormentato.Scusami.
-Nulla...
Appoggiai la mia testa sul suo petto e lui mi accarezzò le spalle.
-Sei così carino quando dormi...
-Ahaha...grazie!
Mi strinse le spalle.Lo guardai e gli accarezzai un ricciolo.Lui mi passò una mano lungo tutta la schiena e mi accarezzava la spalla dolcemente.
-Michael,sei felice?
-Al settimo cielo.
-Anche io!Sono felicissima.
Si avvicinò molto al mio volto.Gli chiesi.
-Qual è la tua donna ideale?
-Sei tu.
-Ehehe,lo so.Ma nell'aspetto fisico...come deve essere?
-Come te!
-Dai! Se tu non mi avessi mai conosciuta...come sarebbe stata la tua donna ideale?
-Ahhh...dunque...uhmmmm....una ragazza semplice,umile,che si entusiasma anche con le piccole cose.Una ragazza intelligente,che non si arrende facilmente.Una coccolona...e una bella donna.Proprio come te!
-Ahahaha!
-Il tuo ragazzo ideale invece?
-Eccolo qui!-Dissi indicandolo-Ahaha...allora,moro,alto,occhi scuri e baffetti.Un grande cuore,un incredibile talento...e tanto,tanto bello!Il mio uomo ideale!
-Sono ioo!E tu sei solo miaa!
-E di chi sennò!Come potrei lasciare te per un altro...poi per chi?!Non c'è nessuno meglio di te...
-Caroline...ti amo tanto,lo sai?
-Si lo sò...anche io ti amo tanto...non posso vivere senza di te...
Si spostò leggermente e mi baciò.Un bacio lungo,caldo...Poi un pò frastornata aggiunsi.
-Wow...
-Ehehe...mi hai provocato.
-Devo cominciare a provocarti più spesso,hahaha!
Sorrise.
-Sei così bella...
-Dissi ridendo
-Uhmmm...Michael,niente complimenti!Arrossisco!
-E daii...va bene...
-Anche tu sei bellissimo...hai degli occhi stupendi...ma tu sei tutto stupendo!
-Ha...Carol,ti dispiace se non scendiamo nella Hall,non ne ho molta voglia...tutti quei giornalisti,autografi...STOP.Voglio stare solo con te.Ci facciamo portare qui la cena...ok?
-Si và benissimo!Stiamo qui vicini,vicini.
Lui sorrise.
Davanti all'occhio un ricciolino pendeva,allora io con una mano delicatamente lo spostai e lui la prese,la accarezzo,falange per falange...Pensai-Che emozioneee!!-
La baciò...ancora,ancora...
-Che belle mani che hai...perfette.
-Grazie...Troppo gentile...
Gli accarezzai il volto.
-Tu invece hai una splendida pelle...uno splendido viso,uno splendido sorriso...tutto splendido.
-Grazie Caroline...sei sempre così dolce...Mi disse a voce bassa.
Percepivo che c'era qualcosa che non andava bene.
-Michael,cosa succede?
-Nulla...
-Michael...avanti.
-Ho paura che un giorno tutto questo possa finire, che io debba provare lo stesso dolore se non di più,come quando te ne sei andata...
-No,Michael,non lo farò più.Sono stata una stolta a lasciarti così.Non ti farò più del male...non ti farò più soffrire...
-Nemmeno io...piccola...ma ho paura.
-Non devi.
-Ho paura che anche un piccolo gesto possa compromettere il nostro amore,di nuovo.Non potrei sopportarlo ancora.
-No,è stato un momento.Basta,stop,chiuso...non accadrà più.Io non posso vivere senza di te.
Mi sedetti e lo guardai neglio occhi lucidi.
-Io non posso vivere senza di te.Ho sbagliato,perdonami.Ma io senza di te...non sò...non esisto è poco.
-Caroline,io...io,spero di essere sempre amato da te,qualunque cosa accada...ho bisogno del tuo amore.
-Si,io ci sarò sempre...tranquillo...
Lo abbracciai,lo strinsi forte a me.Lui era solo mio...di nessun'altra.Michael era molto sensibile ed aveva bisogno di tanto amore...
Mi chiese.
-Tu mi ami davvero?O vuoi solo i miei soldi...provi davvero qualcosa per me?
-Michael stai scherzando?-Esclamai-
-Ti prego rispondimi.
-Michael ma...tu stai scherzando?Come puoi pensare queste cose...Michael...
Mi girai e chiusi il volto frà le mani.
Lui si avvicinò e mi strinse.
-Oh,mio Dio...perdonami...no Caroline...scusami,come ho potuto dubitare di te.Caroline,girati,Caroline...
-Michael...tu mi credi davvero così?Io non vivo senza te e tu mi dici se mi interessano i tuoi soldi?Michael...
-No,cancella tutto.No Carol,non è successo nulla.
Mi prese la testa e la portò al suo petto.
-Non fare così,sono uno stupido.
-Si,Michael,io ti amo e non me ne può importare di meno dei tuoi soldi.L'amore non è fatto di soldi...tu mi piaci perchè sei così,gentile,premuroso...tu sei il mio Michael.Non mi fare mai più queste domande...
-Grazie,grazie...non ti dispiacere più,piccolina,sorridi.Mi dispiace...
-Shhhh...non ti scusare...stammi vicino...ascolta il silenzio.
Rimanemmo zitti,ascoltavo il suo respiro,il suo battito...le sue carezze.
Ad un tratto il silenzio fù interrotto dalla suoneria del mio telefono.Tarà-tara-tà,tarà-tara-tà...
Lo presi in mano e vidi chi mi stava chiamando.Mark.Ancora lui.Sempre lui.
-Michael,è Mark...
-Ohh,mi ha stancato questo Mark...
-Rispondo?
-Dai sentiamo che ti deve dire...
-Pronto.
-Carol!
-Sono Caroline.
-Uhmmm...Caroline...perchè non sei venuta al mio matrimonio?
-Ero obbligata?
-Si.
-E chi lo ha detto?
-Io.
-Tu chi sei,chi ti conosce...
-Io sono il tuo ex-fidanzato.
-No,tu non sei più nulla...lasciami in pace.
-Oh,la ragazza gioca a fare la preziosa...mi ha detto tua madre che ti sei messa con un altro...
-Beh?Sono affari miei...
-Ah,sono affari tuoi eh?Ora chi farai soffrire?
-Stai zitto...stai zitto,stai zitto!
Michael mi prese il telefono dalle mani ed esclamò.
-La vuoi lasciare in pace?Pezzente che non sei altro?Non sei in grado di portarle rispetto e tornare nella tua nullità?Non sei in grado di pensare a tua figlia e rimanere in silenzio nella tua vergogna?Stai zitto!
Attaccò.Io lo guardavo...senza parole...
-Mi dispiace che tu mi abbia visto così...ma non lo sopportavo più...ed ora che tu sei la mia ragazza,ci sono io a proteggerti.
-Michael...io ti ringrazio...Quanto ti amo!
-Anche io...tantissimo...
La sera passò velocemente.Cenammo in camera,poi io mi misi il piagiama.Ero appena uscita dal bagno,lo vidi seduto sul letto,a braccia conserte,senza camicia...Un velo di imbarazzo si posò su di me.Stava guardando la televisione...
Mi avvicinai e feci finta di schiarirmi la voce...
-Uhm,uhm...
Lui si girò.
-Oh...?Scusami...-Cercò frettolosamente di infilarsi la camicia del piagiama,ma non ci riuscì-.
-Aspetta che ti aiuto...
Non lo avevo mai visto così vicino,senza la camicia...che immagine celestiale.
-Wow che pettorali!
-Ehehehe...grazie.
-Prego.
Gli infilai la camicia...
-Grazie,sono un imbranato...
-Ahaha...ma dai,per una camicia.Sai che non ti avevo mai visto senza maglietta?
-Davvero?C'è sempre una prima volta...
-Che prima volta!-Dissi ridendo-
Poi mi sedetti sul mio lettino,vicino a quello di Michael.Li avevamo avvicinati per non stare troppo distanti...Lo guardai,guardai come si muoveva,che faceva.Presi dalla borsa il mio orso e lo misi vicino al cuscino,mi infilai sotto le coperte e cominciai a guardare la tv.Lui spense le luci e si mise sotto le coperte.Erano le 23.10.
Mi guardò...
-Buonanotte piccola.
-Buonanotte Michael,ci vediamo domani.
Piano,piano mi addormentai...pensando al giorno morente e a quello nascente.
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Invincible Fan
18/12/2009 15.48
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Ahhhhhhhhhhhhhhhhh...ragazze non potete capire..per scrivere questo cappy....colante di sudore però...l'ho terminato!Tutti i miei piani per l'evoluzione della storia sono stati sconvolti...Credò che lo avrò scritto e cancellato tre o quattro volte... Va bene ora ve lo posto...ma non sono sicura di come sia venuto!Sorry a tutti per gli errori!!
Cap.15 Un giorno a Neverland
Mi alzai dal letto.Erano le 6.34.Guardai l'orologio...-Ma è prestissimo...-
Cercai per la stanza Michael,gli occhi erano ancora semi-chusi e non riuscivo a vedere bene.
-Michael,Michael dove sei?
Lo cercai per tutta la suite,poi vidi la tenda muoversi,dietro al divano.Mi avvicinai lentamente.
Urlai a sguarcia gola.
-Oh mio Dio Michael!!
Michael,stava steso sul pavimento inerme.
-Michael,Oh Dio,
Michael...Rispondimi,Michael,tesoro mio,rispondimi...
Poi lui cominciò a ridere e aprì gli occhi.
-Ahahahaha!Che faccia!Ha!!
-Michael...tu un giorno di questi mi farai morire di infarto.Me lo sento.
-Ha!Sei troppo divertente...
-Uffa...mi hai fatta spaventare a morte,sei uno scemo quando fai così.Ma ti sembrano scherzi da fare?-Dissi col sorriso sulle labbra.-
-Oh,va bene,scusami...ma volevo vedere la tua reazione.Ha,mi fai morire dalle risate!
Mi alzai e mi diressi verso la piccola cucina.
-Io mi preparo del latte,lo vuoi?Io non so resistere la mattina senza latte...
-No grazie...io prendo un aranciata fresca.
Lui non si era ancora vestito,eravamo ancora tutti e due in pigiama.
Mi stavo preparando la colazione e lui dietro di me,si stava inpicciando.
Gli chiesi.
-Ma che ti guardi?
-Ahaha...che fai?
-Preparo il latte...Lo vuoi?è buonoo!
Gli misi il bicchiere sotto il naso e cominciai a ridere.
-No,no,grazie...eheh...
Sentivo il suo respiro sul collo.
-Michael...mi stai accaldando...
-Io sono un fuoco!
-Se,se...come no.
-Ahaha.
Poi sentii una musica...un lento.
-Ma chi è?
-Vuoi ballare?
Michael era proprio imprevedibile,aveva acceso lo stereo della camera e aveva messo una canzone di coppia...Pensai-Che romanticone!-
-Io?Ballare?Eheh...non mi conosci proprio...
-Dai...balliamo...
-Uhm...ok,ma stai attento ai tuoi piedi...
-Ahaha,va bene.
Gli misi le mani intorno al collo e lui le mise sui miei fianchi...
-Complimenti,sei bravo a ballare...
-Me la cavo,ma anche tu non sei malaccio dai.
-Se lo dici tu,io ci credo.
Passarono i minuti e la canzone finì.
-Come sei bravo...
-Grazie...
-Ora mi vado a vestire,sennò...qui facciamo notte.Anche tu dovresti vestirti.
-Si,ora mi vesto anche io...ma questo pigiama è molto comodo!
-Ehhh,lo so.
Andai in camera e tirai fuori dei vestiti dalla valigia,entrai in bagno e mi vestii e lavai.
Lui,invece,stava parlando con Mr.Robin...Come era bello...così grande ma anche così bambino...
Uscii e gli dissi.
-Ehi,ho fatto,puoi andare tu ora.
-Ok,vado.
Mi guardò...
-Bel vestito... sei bella tu!
-Ahaha,daii.
Entrò in bagno.Io intanto mi cimentavo a far entrare il pigiama e Mr.Robin nella borsa.-Come sei uscito devi entrare...io ti faccio a pezzeti piccoli,piccoli...ti conviene sbrigarti!-
Dopo qualche minuto uscì anche lui...Vestito con una strana camicia nera ornata da merletti color oro.Era splendido.
-Che bella camicia...mi piace.
-Davvero?
-Si,si.è molto bella.
-Grazie.
-Michael,io devo chiamare mia madre...ma oggi che si fà?
-Beh,oggi si torna a Los Angeles...voglio farti conoscere un mio carissimo amico.
-Ah,ok...allora la chiamo.
Attesi...
-Pronto Caroline.
-Oi mamma.
-Ma dove ti sei cacciata?
-Io,sono con Michael...torno oggi.Questa sera...
-Ah,ok...ma avvertimi quando vai via,torni...
-Va bene mammina...stai tranquilla.
-Ciao Carol.
-Ciao mà.
Attaccai e misi il telefono nella tasca.
-Ecco fatto...tutto a posto.
-Che ti ha detto?
-Ah,devo avvertirla quando,vado,vengo...sennò si preoccupa.
-Eh si,ma non si deve preoccupare,sua figlia stà con me...
-Ahh...sono in buone mani.
-Perchè ne dubiti?
-Ahahaha,no,no.
-Uhm,mi pareva.
Gli sorrisi e lui si avvicinò.
Mi abbracciò.
-Ti voglio bene...
-Anche io,tantissimo.
-Ora andiamo o faremo tardi.Il mio amico non aspetta.
-No,non facciamolo aspettare.Ma chi è?
-Lo vedrai.
-No,dai dimmi...non tenermi sulle spine.
-Noooo.
-Uffaaaaa...
-Cammina,andiamo.
-Eccomi.
Presi la valigia e uscii dalla camera.Lui chiuse e scendemmo di sotto.
Sulle scale,inciampai e mi feci un intero piano a ruzzoloni...come sempre,le mie solite belle figure.
Ci aspettava la limusine,ed entrammo.
Mi sedetti e guardai fuori dal finestrino la facciata blu dell'albergo.Tornavo a Los Angeles...a casa mia.
Anche Michael entrò nell'auto.
Gli dissi.
-Sai,mi mancheranno gli alberghi...
-Perchè?
-Mi hai baciata,per la prima volta,in un albergo.Ricordi?
-Oh,si.Come scordarlo...
-Io non lo dimenticherò mai...
-Io nemmeno,vieni qui.
Mi avvicinai e lui mi strinse forte.Rimanemmo abbracciati per tutto il viaggio...Come si stava bene.
Una mezzora di macchina e tre ore di aereo.-Che noia!-
Arrivammo all'areoporto della città e scendemmo dall'aereo.Come al solito,una folla ci attendeva sulla pista.Questa volta scesi per ultima,per evitare cadute,spinte e quant'altro.
Prendemmo un altra macchina.Non sapevo dove ci stessimo dirigendo.
-Michael,dove andiamo?
-A casa mia.
-Casa tua?Davvero?
-Si,proprio a casa mia.
-Che bello.
Passarono i minuti.L'auto si fermò dinnanzi ad un grande cancello decorato.Stupendo.Entrammo.
-Michael...è,è...questa casa tua?
-Si è bellissima vero?
-Io sono senza parole!
Dal finestrino,vedevo una immensa distesa erbosa,tante statue di bambini,giochi.Tutto era così...magico.
Scesi dalla macchina e osservai la sua casa vera e propria.Rimasi stupefatta.I prati,i laghetti,le statue,i fiori...non riuscivo più a parlare.
-Carol,ti piace?
-Michael...io,io....boh.
-Hahaha!Dai vieni con me.
Mi prese la mano e mi portò con se.
Ci avvicinammo ad un grande box di legno.
Lui bussò su una parete e chiamò.
-Louis,Louis,vieni fuori.
-Ah,il tuo amico.
Poco dopo mi accorsi che non era di certo un essere umano...era un animale,un lama bianco.
Con il suo musetto uscì fuori dal box.Michael lo prese per le briglie e lo portò vicino a me.
-Presentati Louis.Bene,lui è il mio caro amico.Louis...
-Wow,che bello.Che occhi splendidi.
Gli accarezzò la testolina pelosa e lo baciò.
-Ahaha,dai accarezzalo.
-Oh,va bene.
Mi avvicinai con cautela e lentamente accarezzai il dorso dell'animale.
Il pelo era morbidissimo,quasi non si percepiva al tatto.
-Michael,è un amore.Senti il pelo... è morbidissimo.
-Bello vero?!Gli voglio molto bene.Non è finita qui.Vieni.
Mi prese di nuovo la mano ed insieme a Louis mi condusse a tanti altri box,dove c'erano cavalli e altri animali,anche esotici.
-Michael,tu mi sorprendi sempre più.Sono bellissimi!
-Ora facciamo un giro a cavallo ti và?
-Ma certo.
Lasciò Louis ad un suo collaboratore e montò su uno splendido cavallo bianco e marrone.
Io salìì su un cavallo nero.
Percorremmo tutto il parco...era così bello.Tutto pulito,perfetto,giocoso...
Tornammo nelle vicinanze dell'abitazione.Posammo i cavalli ed entrammo nella casa.
Immensa,luminosa.Riccamente decorata,con tappeti,dipinti,statue.
Si fecero le 18.43.
-Michael...io devo tornare nella mia umile dimora.
-Oh,già?
-Si,sono le sei,dopo si fà buio...ed io ho paura!
-Ahaha,no dai.Non andare via.
-Lo so...Michael,credimi,non vorrei andare.Ma ormai mi stanno aspettando.
-Uhm...
-Mi dispiace...non fare quella faccetta triste.
Mi guardava con una faccia a cui non potevo resistere.L'avrei sbaciucchiato tutto.Ma non potevo.Dovevo rispettare le mie parole...
-Dai,Michael.Non mi guardare così...
-Rimani qui.
-Michael,non posso.Tornerò domani...con il primo taxi. è quasi estate...devi andare in qualche città?
-No,ora ho un mese di riposo...poi devo ricominciare.
-Bene allora aspettami,domani tornerò.Ti chiamo domani mattina.
-Va bene...stai attenta.
-Si...però non fare quella faccia triste dai,chiamami per qualunque cosa.
-Si,ma chiamarti non è come averti accanto.
-Michael...ma io ti sono sempre accanto.Poi non è che parto per il Polo Sud.Torno solo a casa.
-Però mi dispiace.
-Dai fatti coraggio...Ho intenzione di cercare un lavoro,non posso rimanere nullafacente per tutta la vita.Io devo lavorare.
-Hai ragione...va bene.Ti accompagno?
-Certo.
Uscimmo mano per mano dalla casa e salimmo su un altra macchina.Solo pochi minuti e scendemmo.Scesi insieme a lui pochi ettari prima della mia casa.
Lo presi per il braccio e mi appoggiai a lui.
-Carol,che hai fatto?
-Mi dispiace di doverti lasciare...
-Ma come,prima mi fai forza a me e poi ti abbatti tu?Ahaha,dai è solo una notte.
-Uhm...che noia.Non vedo l'ora che la mia casa sia completamente ristrutturata.Voglio assolutamente fartela vedere.
-Si,sono curioso.Ahh...che bella serata.Quante stelle splendide.
-Anche io vorrei una stella.Ti immagini?La stella Caroline.
-Sarebbe bellissimo,che bella stella.
-Quanti complimenti...non ne ho mai ricevuti così tanti in tutta la mia vita.
-Può darsi che nessuno ti abbia mai guardata come ti guardo io.
-Il tuo è uno sguardo speciale.
-Sai...io vorrei che tu esprimessi i tuoi pensieri sulla nostra relazione...
-Ahahaha,ma che vuoi che ti dica?-Dissi sorridendo-
-Beh...che ne pensi.Lo so che te l'ho chiesto molte volte,ma vorrei risentirlo.
-Ehmm...io sono felice.Perchè finalmente ho trovato una persona che mi ama veramente.
Lui chinò il capo e arrossì leggermente.
Teneva lo sguardo basso,si fissava le scarpe.
Gli accarezzai la guancia.
-Michael,che c'è?
-Nulla.Sai la mia vita è veramente ecco...migliorata da quando ti ho conosciuta.Tu riempi le mie giornate di allegria e io mi sento protetto da te...Lo sò che può sembrare strano...
-Oh,no...non è strano.Michael io ti voglio bene e farei qualsiasi cosa per proteggerti.
Stavamo tutti e due in piedi davanti alla porta della mia casa.
Si guardò intorno.
- Siamo già arrivati...ok,Carol.Buonanotte...
-Ti voglio tanto bene,Michael.
-Anche io Carol...dormi serenamente.
Entrai in casa e lo salutai dalla finestra,e saliì in camera mia...mi addormentai lentamente, pensando alle sue parole dolci.
L'indomani mattina...
-Pronto.
-Pronto Carol.
-Ah,eccoti Michael...non ti fare attendere.
-Ehh,scusami.Stavo per andare in bagno,ma con il tuo tempismo mi hai fermato.
-Ops,scusami...Ahaha.
-Hai dormito bene?
-Ma certo!Ti ho sognato.
-Davvero?
-Si,si.Va bene,ascoltami,chiamo un taxi e arrivo.Come promesso.
-Ok,ti aspetto.Ah,senti...portati un vestito di ricambio.
-Uhm?Perchè?
-Tu fallo...Ciao,.
-Ok...o!
Attaccai.Misi il telefono nella tasca del pantalone e uscìì di casa.Per mia fortuna proprio lì fuori un tassista giaceva senza impegni.Ne approfittai.
-Ehm..scusi.è libero?
-Prego entri.
Mi sedetti nell'auto.Gli indicai la via ed in pochi minuti mi trovai sul posto.Avevo intenzione di chiedergli a cosa si stava riferendo la sera prima con quelle parole.Mi aveva lasciata perplessa.
Rimasi in piedi davanti al grande cancello,in attesa che qualcuno mi aprisse...nemmeno un anima viva...il vuoto...-Mah...staranno ancora dormendo.-
Presi di nuovo il telefono e lo tirai fuori dalla tasca.
-Michael.
-Carol,dove sei?
-Qui fuori,da dieci minuti...aspettando che qualcuno mi apra...
-Oh mio Dio...ragazzi volete aprire il cancello??C'è gente che aspetta di fuori...Scusa Carol...
-Nulla...Ah eccoli...arrivo.
Attaccai e mi avvicinai al cancello.
-Mi perdoni signorina.
-No,non si preoccupi.Non è molto che aspetto...si figuri!
-Mi segua.
Mi incamminai nel ranch,fra i verdi prati e i maestosi alberi.Arrivai di fronte alla casa.
Guardando la facciata scorsi Michael mi salutava da una finestra.Lo salutai anche io.
Attesi alcuni minuti,seduta sugli scalini dell'entrata.Stavo giocando con i fili d'erba.
Ad un tratto volsi lo sguardo verso la porta e lo vidi uscire e corrermi incontro.
-Ehi,Carol!
-Buongiorno!
Mi posò un leggero bacio sulle labbra.
-Dai entra,ti faccio vedere la casa.
Entrai e con occhi sgranati osservai l'interno dell'abitazione.Mi mostrò immense camerate,stanze luminose con televisioni gigantesche.Statue bizzarre dappertutto.Poi dei suoi ritratti e molti,moltissimi dipinti.
-Michael,la tua casa è bellissima...
-Ti ringrazio.Lei mi rappresenta,la mia casa è me...rappresenta quello che sono.
-Ah ecco...infatti sei splendido,come lei!
-Ahaha...Ora ti mostro la mia camera da letto.Di solito è una camera molto privata,nella quale non faccio entrare mai nessuno ma visto che sei tu...te la mostro.
Salimmo una rampa di scale.Avevo come l'impressione che le statue mi fissassero...pensavo
-Sono proprio una matta...-
Lui aprì la porta ed io silenziosamente entrai.Era enorme,unica.Indescrivibile.Così...così...piena di giochi.Mi affascinava il suo modo di ritornare continuamente all'infanzia,perchè lui dentro era ancora un bambino.Amava i bambini,li amava con tutto il suo cuore.Il suo mondo erano loro...così puri e semplici,gentili,senza peli sulla lingua,mai crudeli...mai falzi...semplicemente bambini...gli angeli che mandano avanti questa Terra stanca,stanca delle prepotenze,malvagità che ogni giorno si rendono protagoniste nelle nostre vite...Loro sono le fiamme che risaldano le spaccature del nostro cuore.Con il loro sorriso,illuminano la vita di tutti,ma c'è ancora gente che non fa proprio il sorriso e l'amore dei bambini,no...lo usa contro di loro...lo usa contro Michael...
Giocammo a scacchi.
Naturalmente persi,forse perchè non ci sapevo giocare,persi più o meno quattro volte...ero proprio un asso negli scacchi.
Nel ranch vi erano molte piscine e laghetti.Passeggiando nel parco arrivai sino al bordo di una delle tante piscine.
Mi misi a giocare con l'acqua.Non mi accorsi che dietro di me Michael,furtivamente,si avvicinava.Aveva un fare un poco inquietante.Si avvicinava a passo felpato.Arrivando quasi a toccare la mia schiena.
Non udìì i suoi passi.Passarono alcuni secondi e con un dito Michael spinse la mia schiena.Inesorabilmente io caddi dentro l'acqua limpida della piscina.
-Michaeeeeel!!!Io ti uccidoooo!
-Ahahahahahahahaha!Ha visto a cosa servivano i vestiti?
-Noooooo!Michael,questa me la paghi!Ci puoi scommettere!
-Ahahahaha,com'era l'acqua?Calda?
-Ahhh,zittoooo!Fatti prendere e te la faccio sentire io l'acqua!
Lo rincorsi per tutto il prato.Con i vestiti che gocciolavano ed i capelli zuppi.
Ad un tratto,mi nascosi dietro un albero.
Lui da lontano si volse indietro e non vedendomi più ritornò sui suoi passi.Non mi vide.
-Carol,ma dove sei?
Io trattenni le risa.Aspettai il momento opportuno.Quando si girò gli saltai addosso e gli presi le maniche della camicia,immobilizzandolo.
-Ahahah,tu vuoi giocare con il fuoco?Ora ti faccio vedere io!
-Noooo,Carol...ahahahaha,perfavore!
Trascinandolo ritornai nei pressi della piscina,arrivata sul bordo lo gettai dentro ridendo con gusto.
Michael cadde in acqua e quando riemerse cominciò a ridere.
-Carol,sei cattiva.
-Direi quasi quanto te!
Uscì dalla piscina.Si era fatta 1.45.Il Sole illuminava tutta la tenuta,riscaldando le fronde più alte degli alberi.
Pranzammo poi passai la serata lì con lui...a parlare.Facemmo una visitina a Louis che, come al solito,brucava l'erbetta fresca.
Stavamo seduti nel prato.La brezza attraversava i miei capelli.Era passata una splendida giornata...mi sentivo "soddisfatta",un senso di beatitudine mi rinfrancava l'animo.Lo osservavo spesso e mi incantava guardarlo.Alcune volte si girava verso di me e mi vedeva fissarlo,allora scoppiava a ridere imbarazzato.Mi divertivo a giocare con lui,mi ricorreva nei prati e lo rincorrevo anche io. Giocavamo molto insieme,come due bambini e questo era speciale.Mi sentivo veramente a casa mia stando con lui,mi sentivo "bene".
Era sera,precisamente le 21.54.Le stelle splendevano già sul loro tappeto di pelle nera.Stavamo sdraiati sul prato.Tante margherite si ergevano fragili dal terreno.
L'aria era fresca anche essendo in estate.
Ogni tanto qualche brivido percorreva le mie braccia.
-Carol hai freddo?
-No,no.Va tutto bene.
-Sei sicura?
Io annuìì...
-Prendila ugualmente.
Mi porse la sua giacca.
-Ma no...davvero,non ho freddo.
-Prendila...
-Ok...
La presi e me la misi sulle spalle.
-Grazie.
-Prego...
Continuai a guardare le stelle,pensando al mio futuro,a quello che avrei dovuto fare.Alla mia vita.Dovevo cominciare a guadagnarmi da vivere con le mie forze.Non potevo più cadere sulle spalle della mia famiglia.
-Michael,domani devo assolutamente cercare un lavoro.Spedirò a qualcuno il mio curriculum, a qualche azienda...spero che troverò presto un posto...è da un pò di tempo che nell'agenzia di viaggi vicino a casa mia è esposto un cartello"CERCASI AGENTE DI VIAGGIO" ahh...spero che mi prendano.
-Ma si,vedrai faranno la fila per assumerti.Domani sarà un nuovo giorno,eheh...sono sicuro che troverai un posticino.
-Speriamo bene...Ehi...che ne dici se entriamo nella tua piccola e dico piccolissima casetta.Nella quale centro a malapena?
-Oh,ma certo!Dovrò prima far spostare la mucca dalla camera da letto!
-Ahahahah!
-Va bene,andiamo.
Ci avviammo verso la casa.Entrai dentro e lui insistette per farmi dormire nel suo letto, che era matrimoniale,voleva dormire nell'altro letto.
-Michael,ma ci dormo io lì...questo è il tuo letto.
-Dormi tu lì io sto bene qui.Quel letto è più comodo e lo lascio a te.
-Ma...Michael...io sono l'ospite.Perchè devo dormire nel tuo letto...
-Stai tranquilla ed ora...!
-Uhm....ok...se lo dici tu.Buonanotte Michael.
-'Notte...
Tirai su le coperte ed abbracciai il cuscino freddo.
In pochi minuti mi addormentai.I miei pensieri si focalizzavano tutti su Michael...oramai il mio mondo era lui.Tutto girava intorno a lui.Mi assopìì cullata dalle sue parole,dalle sue canzoni dolci e piene di sentimento.
18/12/2009 15.48
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Ahhhhhhhhhhhhhhhhh...ragazze non potete capire..per scrivere questo cappy....colante di sudore però...l'ho terminato!Tutti i miei piani per l'evoluzione della storia sono stati sconvolti...Credò che lo avrò scritto e cancellato tre o quattro volte... Va bene ora ve lo posto...ma non sono sicura di come sia venuto!Sorry a tutti per gli errori!!
Cap.15 Un giorno a Neverland
Mi alzai dal letto.Erano le 6.34.Guardai l'orologio...-Ma è prestissimo...-
Cercai per la stanza Michael,gli occhi erano ancora semi-chusi e non riuscivo a vedere bene.
-Michael,Michael dove sei?
Lo cercai per tutta la suite,poi vidi la tenda muoversi,dietro al divano.Mi avvicinai lentamente.
Urlai a sguarcia gola.
-Oh mio Dio Michael!!
Michael,stava steso sul pavimento inerme.
-Michael,Oh Dio,
Michael...Rispondimi,Michael,tesoro mio,rispondimi...
Poi lui cominciò a ridere e aprì gli occhi.
-Ahahahaha!Che faccia!Ha!!
-Michael...tu un giorno di questi mi farai morire di infarto.Me lo sento.
-Ha!Sei troppo divertente...
-Uffa...mi hai fatta spaventare a morte,sei uno scemo quando fai così.Ma ti sembrano scherzi da fare?-Dissi col sorriso sulle labbra.-
-Oh,va bene,scusami...ma volevo vedere la tua reazione.Ha,mi fai morire dalle risate!
Mi alzai e mi diressi verso la piccola cucina.
-Io mi preparo del latte,lo vuoi?Io non so resistere la mattina senza latte...
-No grazie...io prendo un aranciata fresca.
Lui non si era ancora vestito,eravamo ancora tutti e due in pigiama.
Mi stavo preparando la colazione e lui dietro di me,si stava inpicciando.
Gli chiesi.
-Ma che ti guardi?
-Ahaha...che fai?
-Preparo il latte...Lo vuoi?è buonoo!
Gli misi il bicchiere sotto il naso e cominciai a ridere.
-No,no,grazie...eheh...
Sentivo il suo respiro sul collo.
-Michael...mi stai accaldando...
-Io sono un fuoco!
-Se,se...come no.
-Ahaha.
Poi sentii una musica...un lento.
-Ma chi è?
-Vuoi ballare?
Michael era proprio imprevedibile,aveva acceso lo stereo della camera e aveva messo una canzone di coppia...Pensai-Che romanticone!-
-Io?Ballare?Eheh...non mi conosci proprio...
-Dai...balliamo...
-Uhm...ok,ma stai attento ai tuoi piedi...
-Ahaha,va bene.
Gli misi le mani intorno al collo e lui le mise sui miei fianchi...
-Complimenti,sei bravo a ballare...
-Me la cavo,ma anche tu non sei malaccio dai.
-Se lo dici tu,io ci credo.
Passarono i minuti e la canzone finì.
-Come sei bravo...
-Grazie...
-Ora mi vado a vestire,sennò...qui facciamo notte.Anche tu dovresti vestirti.
-Si,ora mi vesto anche io...ma questo pigiama è molto comodo!
-Ehhh,lo so.
Andai in camera e tirai fuori dei vestiti dalla valigia,entrai in bagno e mi vestii e lavai.
Lui,invece,stava parlando con Mr.Robin...Come era bello...così grande ma anche così bambino...
Uscii e gli dissi.
-Ehi,ho fatto,puoi andare tu ora.
-Ok,vado.
Mi guardò...
-Bel vestito... sei bella tu!
-Ahaha,daii.
Entrò in bagno.Io intanto mi cimentavo a far entrare il pigiama e Mr.Robin nella borsa.-Come sei uscito devi entrare...io ti faccio a pezzeti piccoli,piccoli...ti conviene sbrigarti!-
Dopo qualche minuto uscì anche lui...Vestito con una strana camicia nera ornata da merletti color oro.Era splendido.
-Che bella camicia...mi piace.
-Davvero?
-Si,si.è molto bella.
-Grazie.
-Michael,io devo chiamare mia madre...ma oggi che si fà?
-Beh,oggi si torna a Los Angeles...voglio farti conoscere un mio carissimo amico.
-Ah,ok...allora la chiamo.
Attesi...
-Pronto Caroline.
-Oi mamma.
-Ma dove ti sei cacciata?
-Io,sono con Michael...torno oggi.Questa sera...
-Ah,ok...ma avvertimi quando vai via,torni...
-Va bene mammina...stai tranquilla.
-Ciao Carol.
-Ciao mà.
Attaccai e misi il telefono nella tasca.
-Ecco fatto...tutto a posto.
-Che ti ha detto?
-Ah,devo avvertirla quando,vado,vengo...sennò si preoccupa.
-Eh si,ma non si deve preoccupare,sua figlia stà con me...
-Ahh...sono in buone mani.
-Perchè ne dubiti?
-Ahahaha,no,no.
-Uhm,mi pareva.
Gli sorrisi e lui si avvicinò.
Mi abbracciò.
-Ti voglio bene...
-Anche io,tantissimo.
-Ora andiamo o faremo tardi.Il mio amico non aspetta.
-No,non facciamolo aspettare.Ma chi è?
-Lo vedrai.
-No,dai dimmi...non tenermi sulle spine.
-Noooo.
-Uffaaaaa...
-Cammina,andiamo.
-Eccomi.
Presi la valigia e uscii dalla camera.Lui chiuse e scendemmo di sotto.
Sulle scale,inciampai e mi feci un intero piano a ruzzoloni...come sempre,le mie solite belle figure.
Ci aspettava la limusine,ed entrammo.
Mi sedetti e guardai fuori dal finestrino la facciata blu dell'albergo.Tornavo a Los Angeles...a casa mia.
Anche Michael entrò nell'auto.
Gli dissi.
-Sai,mi mancheranno gli alberghi...
-Perchè?
-Mi hai baciata,per la prima volta,in un albergo.Ricordi?
-Oh,si.Come scordarlo...
-Io non lo dimenticherò mai...
-Io nemmeno,vieni qui.
Mi avvicinai e lui mi strinse forte.Rimanemmo abbracciati per tutto il viaggio...Come si stava bene.
Una mezzora di macchina e tre ore di aereo.-Che noia!-
Arrivammo all'areoporto della città e scendemmo dall'aereo.Come al solito,una folla ci attendeva sulla pista.Questa volta scesi per ultima,per evitare cadute,spinte e quant'altro.
Prendemmo un altra macchina.Non sapevo dove ci stessimo dirigendo.
-Michael,dove andiamo?
-A casa mia.
-Casa tua?Davvero?
-Si,proprio a casa mia.
-Che bello.
Passarono i minuti.L'auto si fermò dinnanzi ad un grande cancello decorato.Stupendo.Entrammo.
-Michael...è,è...questa casa tua?
-Si è bellissima vero?
-Io sono senza parole!
Dal finestrino,vedevo una immensa distesa erbosa,tante statue di bambini,giochi.Tutto era così...magico.
Scesi dalla macchina e osservai la sua casa vera e propria.Rimasi stupefatta.I prati,i laghetti,le statue,i fiori...non riuscivo più a parlare.
-Carol,ti piace?
-Michael...io,io....boh.
-Hahaha!Dai vieni con me.
Mi prese la mano e mi portò con se.
Ci avvicinammo ad un grande box di legno.
Lui bussò su una parete e chiamò.
-Louis,Louis,vieni fuori.
-Ah,il tuo amico.
Poco dopo mi accorsi che non era di certo un essere umano...era un animale,un lama bianco.
Con il suo musetto uscì fuori dal box.Michael lo prese per le briglie e lo portò vicino a me.
-Presentati Louis.Bene,lui è il mio caro amico.Louis...
-Wow,che bello.Che occhi splendidi.
Gli accarezzò la testolina pelosa e lo baciò.
-Ahaha,dai accarezzalo.
-Oh,va bene.
Mi avvicinai con cautela e lentamente accarezzai il dorso dell'animale.
Il pelo era morbidissimo,quasi non si percepiva al tatto.
-Michael,è un amore.Senti il pelo... è morbidissimo.
-Bello vero?!Gli voglio molto bene.Non è finita qui.Vieni.
Mi prese di nuovo la mano ed insieme a Louis mi condusse a tanti altri box,dove c'erano cavalli e altri animali,anche esotici.
-Michael,tu mi sorprendi sempre più.Sono bellissimi!
-Ora facciamo un giro a cavallo ti và?
-Ma certo.
Lasciò Louis ad un suo collaboratore e montò su uno splendido cavallo bianco e marrone.
Io salìì su un cavallo nero.
Percorremmo tutto il parco...era così bello.Tutto pulito,perfetto,giocoso...
Tornammo nelle vicinanze dell'abitazione.Posammo i cavalli ed entrammo nella casa.
Immensa,luminosa.Riccamente decorata,con tappeti,dipinti,statue.
Si fecero le 18.43.
-Michael...io devo tornare nella mia umile dimora.
-Oh,già?
-Si,sono le sei,dopo si fà buio...ed io ho paura!
-Ahaha,no dai.Non andare via.
-Lo so...Michael,credimi,non vorrei andare.Ma ormai mi stanno aspettando.
-Uhm...
-Mi dispiace...non fare quella faccetta triste.
Mi guardava con una faccia a cui non potevo resistere.L'avrei sbaciucchiato tutto.Ma non potevo.Dovevo rispettare le mie parole...
-Dai,Michael.Non mi guardare così...
-Rimani qui.
-Michael,non posso.Tornerò domani...con il primo taxi. è quasi estate...devi andare in qualche città?
-No,ora ho un mese di riposo...poi devo ricominciare.
-Bene allora aspettami,domani tornerò.Ti chiamo domani mattina.
-Va bene...stai attenta.
-Si...però non fare quella faccia triste dai,chiamami per qualunque cosa.
-Si,ma chiamarti non è come averti accanto.
-Michael...ma io ti sono sempre accanto.Poi non è che parto per il Polo Sud.Torno solo a casa.
-Però mi dispiace.
-Dai fatti coraggio...Ho intenzione di cercare un lavoro,non posso rimanere nullafacente per tutta la vita.Io devo lavorare.
-Hai ragione...va bene.Ti accompagno?
-Certo.
Uscimmo mano per mano dalla casa e salimmo su un altra macchina.Solo pochi minuti e scendemmo.Scesi insieme a lui pochi ettari prima della mia casa.
Lo presi per il braccio e mi appoggiai a lui.
-Carol,che hai fatto?
-Mi dispiace di doverti lasciare...
-Ma come,prima mi fai forza a me e poi ti abbatti tu?Ahaha,dai è solo una notte.
-Uhm...che noia.Non vedo l'ora che la mia casa sia completamente ristrutturata.Voglio assolutamente fartela vedere.
-Si,sono curioso.Ahh...che bella serata.Quante stelle splendide.
-Anche io vorrei una stella.Ti immagini?La stella Caroline.
-Sarebbe bellissimo,che bella stella.
-Quanti complimenti...non ne ho mai ricevuti così tanti in tutta la mia vita.
-Può darsi che nessuno ti abbia mai guardata come ti guardo io.
-Il tuo è uno sguardo speciale.
-Sai...io vorrei che tu esprimessi i tuoi pensieri sulla nostra relazione...
-Ahahaha,ma che vuoi che ti dica?-Dissi sorridendo-
-Beh...che ne pensi.Lo so che te l'ho chiesto molte volte,ma vorrei risentirlo.
-Ehmm...io sono felice.Perchè finalmente ho trovato una persona che mi ama veramente.
Lui chinò il capo e arrossì leggermente.
Teneva lo sguardo basso,si fissava le scarpe.
Gli accarezzai la guancia.
-Michael,che c'è?
-Nulla.Sai la mia vita è veramente ecco...migliorata da quando ti ho conosciuta.Tu riempi le mie giornate di allegria e io mi sento protetto da te...Lo sò che può sembrare strano...
-Oh,no...non è strano.Michael io ti voglio bene e farei qualsiasi cosa per proteggerti.
Stavamo tutti e due in piedi davanti alla porta della mia casa.
Si guardò intorno.
- Siamo già arrivati...ok,Carol.Buonanotte...
-Ti voglio tanto bene,Michael.
-Anche io Carol...dormi serenamente.
Entrai in casa e lo salutai dalla finestra,e saliì in camera mia...mi addormentai lentamente, pensando alle sue parole dolci.
L'indomani mattina...
-Pronto.
-Pronto Carol.
-Ah,eccoti Michael...non ti fare attendere.
-Ehh,scusami.Stavo per andare in bagno,ma con il tuo tempismo mi hai fermato.
-Ops,scusami...Ahaha.
-Hai dormito bene?
-Ma certo!Ti ho sognato.
-Davvero?
-Si,si.Va bene,ascoltami,chiamo un taxi e arrivo.Come promesso.
-Ok,ti aspetto.Ah,senti...portati un vestito di ricambio.
-Uhm?Perchè?
-Tu fallo...Ciao,.
-Ok...o!
Attaccai.Misi il telefono nella tasca del pantalone e uscìì di casa.Per mia fortuna proprio lì fuori un tassista giaceva senza impegni.Ne approfittai.
-Ehm..scusi.è libero?
-Prego entri.
Mi sedetti nell'auto.Gli indicai la via ed in pochi minuti mi trovai sul posto.Avevo intenzione di chiedergli a cosa si stava riferendo la sera prima con quelle parole.Mi aveva lasciata perplessa.
Rimasi in piedi davanti al grande cancello,in attesa che qualcuno mi aprisse...nemmeno un anima viva...il vuoto...-Mah...staranno ancora dormendo.-
Presi di nuovo il telefono e lo tirai fuori dalla tasca.
-Michael.
-Carol,dove sei?
-Qui fuori,da dieci minuti...aspettando che qualcuno mi apra...
-Oh mio Dio...ragazzi volete aprire il cancello??C'è gente che aspetta di fuori...Scusa Carol...
-Nulla...Ah eccoli...arrivo.
Attaccai e mi avvicinai al cancello.
-Mi perdoni signorina.
-No,non si preoccupi.Non è molto che aspetto...si figuri!
-Mi segua.
Mi incamminai nel ranch,fra i verdi prati e i maestosi alberi.Arrivai di fronte alla casa.
Guardando la facciata scorsi Michael mi salutava da una finestra.Lo salutai anche io.
Attesi alcuni minuti,seduta sugli scalini dell'entrata.Stavo giocando con i fili d'erba.
Ad un tratto volsi lo sguardo verso la porta e lo vidi uscire e corrermi incontro.
-Ehi,Carol!
-Buongiorno!
Mi posò un leggero bacio sulle labbra.
-Dai entra,ti faccio vedere la casa.
Entrai e con occhi sgranati osservai l'interno dell'abitazione.Mi mostrò immense camerate,stanze luminose con televisioni gigantesche.Statue bizzarre dappertutto.Poi dei suoi ritratti e molti,moltissimi dipinti.
-Michael,la tua casa è bellissima...
-Ti ringrazio.Lei mi rappresenta,la mia casa è me...rappresenta quello che sono.
-Ah ecco...infatti sei splendido,come lei!
-Ahaha...Ora ti mostro la mia camera da letto.Di solito è una camera molto privata,nella quale non faccio entrare mai nessuno ma visto che sei tu...te la mostro.
Salimmo una rampa di scale.Avevo come l'impressione che le statue mi fissassero...pensavo
-Sono proprio una matta...-
Lui aprì la porta ed io silenziosamente entrai.Era enorme,unica.Indescrivibile.Così...così...piena di giochi.Mi affascinava il suo modo di ritornare continuamente all'infanzia,perchè lui dentro era ancora un bambino.Amava i bambini,li amava con tutto il suo cuore.Il suo mondo erano loro...così puri e semplici,gentili,senza peli sulla lingua,mai crudeli...mai falzi...semplicemente bambini...gli angeli che mandano avanti questa Terra stanca,stanca delle prepotenze,malvagità che ogni giorno si rendono protagoniste nelle nostre vite...Loro sono le fiamme che risaldano le spaccature del nostro cuore.Con il loro sorriso,illuminano la vita di tutti,ma c'è ancora gente che non fa proprio il sorriso e l'amore dei bambini,no...lo usa contro di loro...lo usa contro Michael...
Giocammo a scacchi.
Naturalmente persi,forse perchè non ci sapevo giocare,persi più o meno quattro volte...ero proprio un asso negli scacchi.
Nel ranch vi erano molte piscine e laghetti.Passeggiando nel parco arrivai sino al bordo di una delle tante piscine.
Mi misi a giocare con l'acqua.Non mi accorsi che dietro di me Michael,furtivamente,si avvicinava.Aveva un fare un poco inquietante.Si avvicinava a passo felpato.Arrivando quasi a toccare la mia schiena.
Non udìì i suoi passi.Passarono alcuni secondi e con un dito Michael spinse la mia schiena.Inesorabilmente io caddi dentro l'acqua limpida della piscina.
-Michaeeeeel!!!Io ti uccidoooo!
-Ahahahahahahahaha!Ha visto a cosa servivano i vestiti?
-Noooooo!Michael,questa me la paghi!Ci puoi scommettere!
-Ahahahaha,com'era l'acqua?Calda?
-Ahhh,zittoooo!Fatti prendere e te la faccio sentire io l'acqua!
Lo rincorsi per tutto il prato.Con i vestiti che gocciolavano ed i capelli zuppi.
Ad un tratto,mi nascosi dietro un albero.
Lui da lontano si volse indietro e non vedendomi più ritornò sui suoi passi.Non mi vide.
-Carol,ma dove sei?
Io trattenni le risa.Aspettai il momento opportuno.Quando si girò gli saltai addosso e gli presi le maniche della camicia,immobilizzandolo.
-Ahahah,tu vuoi giocare con il fuoco?Ora ti faccio vedere io!
-Noooo,Carol...ahahahaha,perfavore!
Trascinandolo ritornai nei pressi della piscina,arrivata sul bordo lo gettai dentro ridendo con gusto.
Michael cadde in acqua e quando riemerse cominciò a ridere.
-Carol,sei cattiva.
-Direi quasi quanto te!
Uscì dalla piscina.Si era fatta 1.45.Il Sole illuminava tutta la tenuta,riscaldando le fronde più alte degli alberi.
Pranzammo poi passai la serata lì con lui...a parlare.Facemmo una visitina a Louis che, come al solito,brucava l'erbetta fresca.
Stavamo seduti nel prato.La brezza attraversava i miei capelli.Era passata una splendida giornata...mi sentivo "soddisfatta",un senso di beatitudine mi rinfrancava l'animo.Lo osservavo spesso e mi incantava guardarlo.Alcune volte si girava verso di me e mi vedeva fissarlo,allora scoppiava a ridere imbarazzato.Mi divertivo a giocare con lui,mi ricorreva nei prati e lo rincorrevo anche io. Giocavamo molto insieme,come due bambini e questo era speciale.Mi sentivo veramente a casa mia stando con lui,mi sentivo "bene".
Era sera,precisamente le 21.54.Le stelle splendevano già sul loro tappeto di pelle nera.Stavamo sdraiati sul prato.Tante margherite si ergevano fragili dal terreno.
L'aria era fresca anche essendo in estate.
Ogni tanto qualche brivido percorreva le mie braccia.
-Carol hai freddo?
-No,no.Va tutto bene.
-Sei sicura?
Io annuìì...
-Prendila ugualmente.
Mi porse la sua giacca.
-Ma no...davvero,non ho freddo.
-Prendila...
-Ok...
La presi e me la misi sulle spalle.
-Grazie.
-Prego...
Continuai a guardare le stelle,pensando al mio futuro,a quello che avrei dovuto fare.Alla mia vita.Dovevo cominciare a guadagnarmi da vivere con le mie forze.Non potevo più cadere sulle spalle della mia famiglia.
-Michael,domani devo assolutamente cercare un lavoro.Spedirò a qualcuno il mio curriculum, a qualche azienda...spero che troverò presto un posto...è da un pò di tempo che nell'agenzia di viaggi vicino a casa mia è esposto un cartello"CERCASI AGENTE DI VIAGGIO" ahh...spero che mi prendano.
-Ma si,vedrai faranno la fila per assumerti.Domani sarà un nuovo giorno,eheh...sono sicuro che troverai un posticino.
-Speriamo bene...Ehi...che ne dici se entriamo nella tua piccola e dico piccolissima casetta.Nella quale centro a malapena?
-Oh,ma certo!Dovrò prima far spostare la mucca dalla camera da letto!
-Ahahahah!
-Va bene,andiamo.
Ci avviammo verso la casa.Entrai dentro e lui insistette per farmi dormire nel suo letto, che era matrimoniale,voleva dormire nell'altro letto.
-Michael,ma ci dormo io lì...questo è il tuo letto.
-Dormi tu lì io sto bene qui.Quel letto è più comodo e lo lascio a te.
-Ma...Michael...io sono l'ospite.Perchè devo dormire nel tuo letto...
-Stai tranquilla ed ora...!
-Uhm....ok...se lo dici tu.Buonanotte Michael.
-'Notte...
Tirai su le coperte ed abbracciai il cuscino freddo.
In pochi minuti mi addormentai.I miei pensieri si focalizzavano tutti su Michael...oramai il mio mondo era lui.Tutto girava intorno a lui.Mi assopìì cullata dalle sue parole,dalle sue canzoni dolci e piene di sentimento.
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Passarono due mesi...arrivò l'inverno portando via le gemme rosse nei prati freschi e facendo posto alle foglie infuocate cadute dagli alberi stanchi.Io avevo trovato un impiego da giornalista.Partecipavo a molte conferenze importanti.Quel lavoro mi soddisfaceva molto e riempiva una gran parte delle ore della mia giornata.Tra me e Michael molte cose erano cambiate e non in meglio purtroppo...
I nostri incontri si facevano via,via sempre più rari e spenti.I nostri lavori richiamavano le nostre attenzioni non lasciando spazio alla vita personale.
Quando lo vedevo,quelle poche volte,parlavamo della nostra vita e dei nostri pensieri.Mi dispiaceva non poter passare tutto il mio tempo con lui ma dovevo anche pensare al mio futuro.
In un pomeriggio particolarmente freddo,decisi di chiamarlo.Oramai era tempo che avevamo questa relazione a "distanza".Io non ne potevo più.Avevo bisogno di lui...ma sostenere una storia in queste condizioni non era possibile.
-Michael...
-Ciao Carol...come va?
-Uhm...non molto bene,direi.
-Oh,mi dispiace.Cosa c'è che non va?
-Michael,non possiamo continuare ad avere una relazione così...distante...io sono la tua fidanzata vero?
-Ma certo.Ma come a distanza...?
-Si Michael...ci vediamo si e no tre volte alla settimana...Siamo talmente lontani...
-Carol...io non so che fare,sai come è il mio lavoro...
-Beh...si lo so.Anche io, di questi tempi sono molto impegnata.Lo devo dire.
-Che noia...deve sempre esserci qualcosa che ci impedisca di stare insieme.
-Michael,devo vederti.Non possiamo parlare di queste cose al telefono.Devo vederti in faccia.Dobbiamo decidere che cosa fare.
-Ma come facciamo...Io non posso raggiungerti.
-Si...sei troppo lontano anche per poterti raggiungere io.Va bene non fà niente.Ma non possiamo andare avanti così.Michael,prendiamoci un piccolo momento di riflessione.
-Una riflessione?
-Si,un periodo per pensare a noi...
-Ok...
-Mi dispiace.
-No,di cosa...avremo del tempo per pensare...
-Ciao,Michael.Ti voglio bene.
-Anche io Carol...
Attaccai.
Caddi sul sofà.Sospirai affannosamente.La mia casetta era finalmente arredata e ristrutturata.Devo dire che era molto carina e accogliente.Volsi lo sguardo fuori dalla finestra.Il mio vicino stava tagliando l'erba del giardino.
Mi chiesi-Se fosse venuta l'ora di andare ognuno per la sua strada?Io e Michael separati...-
Scossi la testa.Come potevo pensare certe cose...io senza Michael...eppure tutti i miei pensieri mi portavano a questa conclusione..."due strade diverse"...
Tutti i miei giorni erano scanditi da molte ore di duro lavoro.Sempre lì a stamapare,digitare parole e parole sulla tastiera e metterle insieme su insulsi fogli bianchi.
Continuai ad osservare fuori dalla finestra.Il Sole si stava spegnendo piano,piano.
Erano le 17.56.Tutta la mia vita,anche la quotidianità era divenuta spenta senza la presenza di Michael.Mi sentivo come isolata dal mondo,sola,in compagnia del mio lavoro che mi permetteva di lasciare per un pò la realtà e concentrarmi solo e unicamente sulle parole.Molte di esse però mi riportavano a lui,in tutte loro vedevo il suo sorriso ed i suoi occhi,quegli occhi profondi e pietrificanti che non avrei mai più scordato.
Le settimane scorrevano imperterrite.Io e Michael non ci sentivamo più...la nostra relazione sembrava "morta".Non avevo più sue notizie...era arrivata l'ora di separarci...per un ultima volta.La decisiva.
Mi sentivo male al solo pensiero di dover pronunciare quelle parole.Di doverle dire a lui...Ma il tempo aveva fatto il suo corso e non aveva rispolverato i nostri cuori.
Era sera.Accesi la luce del soggiorno.Mi avvicinai al telefono cordless,nero,splendente.Lo presi e piggiai delicatamente i numeri...
Attesi...due,tre,quattro secondi interminabili.
-Pronto?
-Michael...sono io.
-Carol...da quanto tempo...
-Si...
-Allora...ehm...hai pensato,a noi?
-Si,ho pensato molto...ma...
-Anche io Carol...
-Senti Michael...è quasi un mese che non ti vedo.Ormai non ci parliamo più...ci stiamo lasciando allontanare dal lavoro.Ma io non posso lasciarlo,non posso permettermelo.Mi dispiace Michael...io credo sia giunta l'ora di separarci...
Michael sospirò dall'altra parte della cornetta...
-Michael...non stare male.Non devi stare male.Vivi la tua vita,continua a cantare con la stessa bravura con cui ti ho conosciuto...
-Si Caroline...hai ragione.Va bene...
-Ti prego non stare male quando attaccherò...farlo per me.
-Va bene,va bene.
-Ok Michael...ricordati che io ti voglio sempre bene e te ne vorrò sempre.Spero che un giorno io e te ci rincontreremo...lo spero davvero.E magari chi lo sà...ritroveremo la nostra vita di sempre...
-Io e te...?
-Oh,Michael...lo spero...
-Ciao Carol...ti voglio bene...
-Ciao Michael...ricordati di me.
I miei occhi si velarono di lacrime poco prima che chiudessi la telefonata.Guaradai l'anello che mi aveva regalato.Una lacrima lo bagnò...cadendo.
Io che gli avevo fatto forza...stavo piangendo...
Mi immaginavo il suo volto...lui che piangeva...come avrei voluto averlo accanto per sentire per un ultima volta il suo profumo.Il calore del suo abbraccio e tutto quello che era il mio Michael.Ma ora non potevo fare altro che starmene seduta lì a pensare alla mia vita,a tutti gli sbagli commessi,le parole non uscite dalla bocca,le azioni...tutto quel meraviglioso tempo passato con lui...avevo gettato tutto al vento...facendo cadere il mio cuore come una foglia secca,ma ancora innamorata...in una sera di autunno.
Tre anni volarono via.
Il 1987 un anno nuovo e pieno di impegni.Dovevo partecipare a molte conferenze.Mi ero specializzata nell'ambito musicale e dovevo scrivere articoli su molti cantanti.Tutti i giorni pensavo- E se oggi mi capita Michael?Che cosa faccio?Morirei...-
Avevo già intervistato dei cantanti famosi con buoni risultati,quindi il mio capo mi aveva affidato un ufficio tutto mio,conquistato con estrema fatica.
Ora ero una vera e propria giornalista,con il classico cappello e il taccuino sempre a portata di mano.
Era mattina...le 8.12.Un altra giornata mi attendeva.Gli orari erano pazzeschi ma dovevo rispettarli,appunto...quella mattina era tardissimo!
Mi aggiravo per la casa senza una meta,con una scarpa ed una ciabatta...-Uhm...che devo fare?-
Guardai l'orologio e lasciai fuoriuscire dalla bocca un urlo.Presi il giaccone e mi diedi una sistemata ai capelli di fretta e furia.Uscìì di casa.Fuori per la strada il clima natalizio aleggiava nell'aria.Le lucine colorate illuminavano l'asfalto umido della rugiada mattutina.Chiusi i bottoni e cominciai a camminare.La mia vita si era stabilizzata fino ad allora,tutto andava per il verso giusto,fortunatamente.Sentivo molto parlare di Michael,articoli su tutti i giornali e le sue canzoni alla radio.Guardai la strada,passavano molte auto.Chiamai un taxi che mi portò a lavoro.In pochi minuti arrivai.Salutai alcuni miei colleghi che fumavano una sigaretta prima di cominciare a lavorare,entrai spedita.Attraversai tutto il corridoio fra squilli di telefono,parole e grida del capo che tutti i santi giorni doveva urlare contro qualcuno.Già stressata,mi sedetti sulla mia sedia nera e mi avviai verso la giornata lavorativa.Il mio entusiasmo,però, fu bloccato dalla voce bassa e risuonante del mio superiore.
-Caroline,ho un lavoro per te.
Pensai-Ti pareva...-Mi dica signor Meddley,di cosa si tratta?
-Di cosa si tratta? Dell'intervista del secolo,mia cara.Una vera bomba.
Dissi sottovoce-Mi immagino-Beh chi è?
-Una super star!Ma che dico...una super,super star.
-Beh?
-Michael Jackson!
A quelle parole rimasi ammutolita ed immobile.Da tanti cantanti proprio lui...proprio il mio Michael?
Tre anni erano trascorsi dalla fine della nostra storia.Ma non avrei mai immaginato di doverlo incontrare,anche se tutti i giorni speravo nella sua visita.
-Caroline,presto vai!Le star non aspettano!Devi sbrigarti.
-Eh,eh...si ma...dove devo andare?
-Dirigiti agli Studios Universal,lì ti diranno loro cosa fare.Vai e sorprendici come sempre.
-Ok...faccio il mio dovere...però...
-Non però e non perchè!Vai e basta.
Sbuffai e presi di nuovo il mio cappotto,attravesando la sala,dirigendomi verso il primo piano.
Scesi con cautela la branca di scale e ne approfittai facendomi dare un passaggio per gli Studios da Sarah,una mia cara amica di infanzia.
Salìì nell'auto.
-Ehi Carol,dove te ne vai a fare danno oggi?
-Eh...-Sbuffai-devo fare un intervista...
-E non sei contenta?Io ci ho messo due anni per farmene assegnare una...che oltretutto è andata pure male...
-Si...va bene...
-Bah...tu sei tutta strana.
Passarono dieci minuti contati ed ero arrivata.
Entrai nella struttura,tutta impolverata e piena zeppa di cavi...proprio uguale alle quinte dove parlai per la prima volta con Michael.Feci attenzione a non calpestare i cavi.Arrivai vicino ad altre persone.Tenevo la certellina stretta al petto,non riuscivo a tenere ferme le gambe,che tremavano.Chiesi con voce bassa.
-Mi scusi...io...io...dovrei intervistare il Signor Jackson...
-Ah...si.Lei è la giornalista...Bene...mi segua e faccia presto.Stiamo lavorando.
Io imbarazzata risposi.
-Anche io sto lavorando... ma stia tranquillo farò subitissimo.
Dopo aver camminato per alcuni metri lo vidi,seduto su quella poltrona rosso carminio,con le gambe accavallate.Per un attimo il respirò si fermò.
Era così diverso...semplicemente splendido.Il suo sguardo incrociò il mio per un secondo.
La sudorazione era alta.Mi passai una mano sulla fronte...stavo letteralmente prendendo fuoco...sarà stato il calore delle luci e dei cavi...ma non mi sentivo per nulla bene.Stirai un pò la gonna sgualcita dal viaggio in auto e mi avvicinai.Tenevo lo sguardo basso.Dissi.
-Buongiorno...
Lui non sapeva il mio nome.Nessuno lo aveva informato.
-Buongiorno.
Mi schiarìì la voce freneticamente...
-Bene...uhm...possiamo cominciare.
Presi maldestramente la cartellina,che mi cadde vicino ai piedi di Michael.
Lui la raccolse...
-Ops...le è caduta questa.
Me la porse e guardandomi il viso rimase immobile.Doveva avermi riconosciuta.
-Grazie-Dissi balbettando-Allora...signor Jackson...vorrei porle alcune domande...
-Si...la ascolto.
-Visto tutto il suo successo nell'ambito musicale,come sta vivendo la sua celebrità nella vita?
-Oh,beh...Sono a dir poco onorato di avere così tante persone che mi vogliono bene..in tutto il mondo.Sono onorato di poter trasmettere i dono che ho ricevuto a tutte queste persone.Mi piace molto intattenere la gente,amo farlo.Amo vedere la gente divertirsi e cantare...
-Con il tuo ultimo disco "Bad" hai sfondato le casse di molti discografici.Sei felice del successo della tua creazione?
-Si,tantissimo.Non credevo possibile vendere così tanti dischi,ne sono rimasto molto sorpreso...Una grande gioia...
-Raccontaci un pò la tua storia...
-Ah...la mia storia...è una storia come tutte.Non sono nato capace..ero un bambino come tanti altri.
Mio padre lavorava in una acciaieria...ed io vivevo in una casetta a Gary con i mei fratelli e le mie sorelle.Mi esibivo già da piccolino con il gruppo di famiglia i "Jackson 5" cantavamo per delle inaugurazioni,abbiamo fatto di tutto...poi ho intrapreso la mia carriera da solista...ed eccomi qui...Ehehehe...non sò più che dire...
Appena Michael ebbe finito di parlare,un tecnico disse a voce alta.
-Stooop...per ora fermiamoci qui.Pausa per dieci minuti.
Io accavallai l'altra gamba e rimasi immobile a fissare la mia cartellina blu.Togliendo con l'unghia del dito indice una parte di un cuore stiker's attaccato sopra.
Lui non osava guardarmi,si vergognava molto.Era stato tutto così improvviso.
Ad un tratto mi alzai,lui mi guardò.Lasciai la certellina sulla sedia e presi un bicchiere d'acqua fredda,dal distributore.La bevvi tutta d'un sorso.Sentivo molto caldo.Mi legai i capelli,fino ad allora sciolti,in una coda e ritornai al mio posto...
Mi sedetti e lui mi chiese.
-Ehm...lei..lei come fà di cognome?
-Evans...
-Oh...grazie.
-Prego...
Michael era molto cambiato dall'ultima volta che lo vidi.Ma era splendido...Inutile negare che il mio cuore riprese a battere forte alla sua vista...
-Uhm...che...che domande mi farà dopo?
-Io?Ecco...Credo sulle sue numerose fan...cosa prova a vederle tutte così scatenate quando lei si esibisce.Tutte così attratte da lei.
-Ah...
-Continuai a voce bassa-Chi non lo sarebbe...-
-Cosa?
-Eh?Io non ho parlato.
Mi guardò e mi sorrise imbarazzato.
Dei boccoli scendevano sopra le spalle e qualcuno scendeva coprendo quei meravigliosi occhi.
Il mio sguardo si posò su quell'anello...che proprio lui,mi aveva regalato.Lo guardai toccando le gemme scintillanti.Anche lui lo guardò...
Non sapevamo cosa fare...ci rimanevano tre minuti di pausa...non potevo sprecarli.Altre due domande e non l'avrei visto mai più.
-Signor Jackson...lei cosa prova vedendo le sue fan?Si sente imbarazzato?
-A...alcune volte può capitare.Sono molto felice di avere tante ammiratrici!Ahahaha...
Sorrisi...
-Adesso una domanda più personale...si è mai innamorato di una sua fan?
Sapeva benissimo che quella fan ero proprio io...
-Beh...ma non ha altre domande da farmi?-Mi chiese ridendo-
-Mi scusi...
Abbassai di nuovo lo sguardo...
-Ok si torna tutti al lavorooo!Fine della pausa.Tutti alle luci e riflettori,forzaaa!-Esclamò ancora il tecnico-
Io sospirai...non mi aveva riconosciuta...oppure non voleva riconoscermi.
-Andiamo avanti...signor Jackson...cosa prova vedendo tutte le sue fan ecco...quasi strapparsi i capelli per lei?
-Sono un pò imbarazzato...ma continuo ad intrattenerle perchè sono felici di vedermi, ed io di vedere loro...
Non riuscivo più a parlare,decisi di finire lì l'intervista...
-Ok...ho finito...La ringrazio signor Jackson...
-No c'è di che...-Sottovoce aggiunse-Aspetti...io...io...devo parlarle...la prego di aspettarmi...fra qualche minuto dovrei aver terminato...mi aspetti la prego.
-Va bene...
Allora non si era dimenticato di me...Voleva parlarmi...per dirmi cosa?
Ero emozionata,presi la cartellina e mi misi in un angolo...nella penombra...in mezzo a molti cavi impolverati.Lo guardai...era bellissimo...ogni tanto anche lui mi guardava...e sorrideva abbassando lo sguardo.
Mi rimisi una ciocca di capelli pendente dietro all'orecchio e continuai ad osservare.
Scivolarono via alcuni minuti,Michael con la mano mi faceva segno di attendere ancora un pò.
Dopo,finalmente,lo lasciarono andare.Mi disse di seguirlo.Non me lo feci ripetere due volte...mi portò in un altra parte degli Studios,dove c'era meno gente.Non vi ero mai stata in quel posto e mi guardavo intorno.
Arrivai vicino a lui...
-Mi scusi se l'ho trattenuta qui...
-No,non si preoccupi.Mi dica...cosa voleva dirmi?
-Beh...poco fa,lei mi ha detto di chiamarsi Evans...vero?
Sapevo a cosa volesse arrivare...ma continuai il suo gioco.
-Certo!
-Vede...lei assomiglia terribilmente ad una mia...ecco...conoscenza.
Mi aveva definita conoscenza...Il mio visò si fece più scuro.
-Oh,davvero?Come si chiamava questa sua conoscenza?
-...Perchè lo vuole sapere?
-Magari la conosco...non si sà mai...
-Caroline,Caroline Evans...
Tirai fuori dalla giacca il mio cartellino di riconoscimento...
-Legga qui...
Glielo mostrai.Lui rimase sbigottito.
-C...Ca...Caroline?Sei davvero tu?
Un grande sorriso si rivelò sul suo splendido viso.
-Eh,si...sono io.Te l'avevo detto che ci saremmo rincontrati no?
-Oddio...non ci posso credere.
Mi abbracciò...Dio solo sà,quanto mi era mancato quell'abbraccio,quanto aveva sofferto il mio cuore al pensiero di non riceverlo più.
Lasciai andare la mia testa sulla sua spalla.
-Poi continuai.
-Credevo che non mi avessi riconosciuta...
-Me ne sono accorto dal primo momento che ti ho vista.
-Immaginavo...
-Allora...tutto bene?Che mi racconti di nuovo?Abbiamo,sicuramente,molte cose da dirci.
-Si,si tutto bene...la mia casetta finalmente è terminata.
-Ah...quella da ristrutturare?
-Si,si proprio quella.
-Bene...sono contento.Senti non voglio perdere le tue tracce di nuovo...quindi...Eh...quando finisci di lavorare?
-In teoria...avrei terminato da...due secondi!
-Ahh,benissimo!Ti va...se questa sera...ceniamo insieme?Così possiamo raccontarci tutte le cose che vogliamo.
Tentennai un pò all'inizio...
-Beh...perchè no!
-Uhm...allo Chef Poiroit?
-Ma no...il ristorante più bello!Si,si va benissimo!Ma...come devo vestirmi?
-Ahahaha...rimani sempre la solita...come vuoi...Allora...ti aspetto lì.
-Ma ci saranno molte celebrità...ed io...
-Tu non hai nulla di meno...
-Anche tu non sei cambiato affatto...sempre il solito galante...
-Ti ringrazio...
-Ci vediamo lì...
Presi la cartellina e feci per andarmene poi mi girai verso di lui,che mi guardava andare via.Vestito con pantaloni neri e giacca bianca...brillava come una stella.
Gli sorrisi e andai via.
Arrivata a casa,mi misi,subito,in cerca di un bel vestito elegante per la serata.Svuotai l'intero armadio...feci mille accostamenti...ma nulla era adeguato.Insomma dovevano esserci della star...ed io non potevo presentarmi in jeans e maglietta.
Rovistai ancora un pò poi,finalmente,trovai un bel vestito serale.Lungo e nero.Anche un tantino scollato...Lo indossai e feci delle prove davanti allo specchio per vedere come mi stava.-Beh,niente male direi...-Cominciai a ridere...ero proprio una pazza.
Rimasi con il vestito addosso,aveva una spaccatura che faceva vedere metà della mia gamba...ma io non me ne accorsi.
Lavai i capelli e li lasciai sciolti sulle spalle,molti boccoli cadevano leggeri,coprendo le spalline della veste.Erano le 21.23Dovevo sbrigarmi o avrei fatto tardi.Presi il giaccone e la borsetta e uscìì di casa.
Chiamai un taxi e con attenzione mi sedetti al suo interno.Qualche minuto ed arrivai al famosissimo e lussuosissimo ristorante.Un lungo tappeto rosso era disteso davanti all'entrata.Lì i personaggi famosi erano di casa.Entrai,mi sentivo quasi inadeguata alla lussuosità di quel posto.
Mi sedetti al tavolo con il cartellino "Jackson",lo riconobbi anche perchè c'erano solo due posti a sedere.Mi tolsi il giaccone e mi sedetti sulla sedia di destra.Su tavolo c'era una candela e un bel cestino decorato a fili d'argento,che conteneva una splendida composizione floreale.Rose rosse, bianche e blu inondavano di profumo l'aria intorno al mio tavolo.Passarono alcuni minuti.Rimasi seduta ad osservare l'interno del ristornate.Poco dopo udìì un frastuono.Mani che applaudivano e gente che urlava.Mi parve di sentire il nome "Michael".
Allora mi alzai e nello stesso tempo fece il suo ingresso nel locale lui...che emanava un aura di splendore,candido come la Luna.Si avvicinò.Io rimasi impalata.Come era bello...
Mi disse.
-Wow...Sei incantevole questa sera Carol...
Io sorrisi chinando il capo,poi sibilai.
-Oh...grazie Michael.
Il suo sguardo era così intenso che mi faceva quasi calare la pressione...Quegli occhi mi sostenevano il cuore e lo facevano battere forte e amare.
Mi sedetti,facendomi cadere,letteralmente,sulla sedia.Anche lui si sedette.
-Cosa vuoi che ordiniamo?
-Non...non lo so...quello che vuoi tu.
-No...decidi tu.Assolutamente.
-Uhm...allora io prendo un risotto alla salsa di ostriche...E tu?
-Bah...sinceramente non lo so.Un risotto alle erbe.
-Ottima scelta!
-Bene...allora ordiniamo.Chiamo il cammeriere.
Sentendo la voce di Michael,subito,un uomo vestito di bianco,molto elegante,si apprestò al nostro tavolo.Ci chiese,educatamente,quasi con sottomissione, i nomi dei piatti che avevamo scelto.Poi si ritirò nelle cucine.
-Allora,Carol...abbiamo molte cose da dirci...
-Si...due anni non sono pochi.Hai fatto molto successo...complimenti!Mi piacciono le tue canzoni...avrò comprato si e no una decina dei tuoi CD.Canti davvero splendidamente.
-Sono felice che ti piaccia la mia musica.Ma dimmi...come hai fatto a prevedere che ci saremmo rincontrati.
-Me lo sentivo...Pensai dentro di me-Io non posso vivere senza te.-
-Sono felicissimo di averti rivista Carol...
-Anche io.Molto.Però non me lo aspettavo,sai...da un giorno all'altro...
-Sono rimasto di stucco quando ti ho vista varcare quella porta.Credevo addirittura che fosse la mia immaginazione a giocarmi brutti scherzi.
-Questa mattina tutto è accaduto frettolosamente.Non sapevo più dove guardare cosa fare...ma quando il mio capo ha pronunciato il tuo nome...beh...lì.Mi sono cominciate a tremare le gambe e ho quasi avuto un mancamento.
-Ma dai...davvero?
-Si...si...
Lui sorrise compiaciuto e lentamente avvicinò la sua mano alla mia.Lo guardai e presi un bicchiere d'acqua.Tirò di nuovo indietro la mano ed io posai il bicchiere sul tavolo.Passarono dei minuti e finalmente il cameriere ci servì,portandoci i nostri risotti.Mangiammo con gusto,il cibo era squisito,ma appena scoccate le 23.00 entrò nel locale una donna.Seguita e protetta da molto body guard.Michael si girò verso di lei e la guardò.
Era Madonna,la celebre cantante Pop.Si aggirava nella sala con fare sfarzoso vestita di una pelliccia bianca e lucente.I suoi capelli biondi si snodavano sulle splalle.La osservai anche io.Michael si girò verso di me,ma non disse nulla.Si schiarì la voce e continuò a mangiare.Io invece fissavo incessantemente quella donna...che fissava "incessantemente" Michael...Pensai.-Se solo prova ad avvicinarsi,le faccio mangiare quella pelliccia.-
Il fato volle che lei si avvicinò.
-Michael!Che piacere vederti.-Disse festosa e ammaliante.-
-Oh,Buona sera...il piacere è mio.
-Che ci fai qui...con...questa ragazza?
-Beh...lei è una mia amica e siamo venuti qui a fare due chiacchiere e cenare insieme.
-Ah,si?Beh se erano solo due chiacchiere allora non le dispiacerà se glielo rubo,per qualche minuto vero?
Io la guardai negli occhi.
-Non si preoccupi...
Michael mi guardò con sguardo dispiaciuto e si allontanò con la donna,sedendosi al suo tavolo.
Ero terribilmente adirata,avrei voluto strapparle quella parruccha che teneva in testa e cacciarla dal locale...ma non potevo.
Rimasi seduta e terminai il mio pasto.Presi la borsetta e chiamai un taxi.Poi,dopo poco tempo,quando arrivò,mi alzai e feci per andarmene.
Per tutta la serata Michael mi aveva guardata,seduta lì da sola...mentre quella donna rideva e scherzava con le altre persone e lo aveva portato via da me...
Ad un tratto,lui,si alzò e mi seguì.Madonna disse.
-Ehi,Mike...ma dove vai?
-Lei se ne andata...non posso lasciarla andare via così...
-Ma cosa ti importa di quella.Andiamo,vieni qui.
-Non hai il diritto di parlare così...Grazie per la serata...ma avrei preferito passarla con lei.
Lei scosse la testa e resto allibita.
Michael uscì dal ristorante seguito dalla solita folla.
Io ero già fuori,ma mi ero sbagliata,perchè il mio taxi non era ancora arrivato,quindi, vagavo triste per il marciapiede.
-Carol...Perchè sei andata via...
-Secondo te?
-Oh,perfavore...Scusa ti ho rovinato tutta la serata.
-Ma non sei stato tu...anche se potevi benissimo dirle che volevi restare al tuo tavolo.Ma questi non sono affari miei.Comunque grazie per la cena.Ed ora me ne torno a casa.Sono felice di averti rincontrato Michael...
Cominciò a tuonare e qualche goccia scese dal cielo.Poi le gocce si fecero tante e iniziò a piovere.
Io dissi.
-Bene,ci mancava solo la pioggia.
-Noi..non ci vedremo più?
-Non lo so...-Dissi,passandomi una mano sopra la fronte bagnata.
Eravamo rimasti tutti e due sotto la pioggia,non volevamo muoverci.
-Come non lo sai...?Già...ho fatto la mia ennesima figuraccia...Forse non siamo destinati nemmeno a provare...
-Provare?
-Riprovare a stare insieme...ed essere felici.Forse sono io che non sono adatto a te.
La pioggia cadeva sopra il mio viso,il vestito era a dir poco uno straccio.
-Ma che dici...l'unica che non è adatta qui,sono solo io.Non puoi capire quanto sono stata felice quando ti ho visto...ma...sei troppo lontano da me...troppo distante...sei Michael Jackson...ed io,una qualsiasi.Nulla di più.
-No,Carol,tu non sei una qualsiasi...non per me.Non lo sei mai stata e mai lo sarai.Finchè avrò vita...
Una lacrima si mescolò alla pioggia e cadde dal mio viso.Anche Michael era bagnato.
-Mi dispiace di averti fatto bagnare...
-Non ti preoccupare.Non è questo che conta.
-Io non sarò mai come quella donna...nemmeno un suo quarto.Non lo vedi?Non sono come lei...
-Carol,ma tu non devi essere come lei...Tu sei unica e nessuno potrà essere come te.E tu non devi essere come nessuno.Carol,non sentirti meno di quello che sei...perchè,vali e anche molto.Poi per quello che mi riguarda...sei di gran lunga più bella di lei.
Mi asciugai il viso e sorrisi.
-Michael se non ci fossi tu...quanto sei caro...
-No,non caro...io sono innamorato.
Lo abbracciai,forte.
-Michael,mi sei mancato tanto!
-Anche tu Carol,non puoi capire quanto.
-Io...ti...
Lui mi sussurrò alla orecchio.
-Io ti amo...Carol...dalla prima volta che ti ho vista e per sempre.
Lo baciai sulla guancia,ma non ebbi il coraggio di parlare.Era la sera del 18 Dicembre 1987.
Con la voce tremante aggiunsi.
-Ehm...Michael,io...io tornerei a casa...lo so che è venerdì e che domani non lavoro...ma...vorrei asciugarmi un pò.
-Si,si...posso accompagnarti?
-Volentieri,grazie...
-Di nulla.
Si fece dare un ombrello da un suo uomo ed interrogativa io gli chiesi.
-Michael ma non prendiamo l'auto?
-Ti va se facciamo due passi?
-Oh,va bene.
Prese l'ombrello e sorridente mi venne incontro.In quel preciso istante,uscì dal ristorante anche quella donna che altezzosamente rincorse Michael dicendo.
-Michael,Michael...sei qui!Caro,dai vieni,accompagnami in albergo,ti prego.
-No,no,mi dispiace non posso.
-Uhm...e allora !
Rassegnata la donna andò via imbronciata.
Michael mi si avvicinò.
-Ecco fatto,possiamo andare.
Mi prese sottobraccio e ci incamminammo,sorvegliati da uno squadrone di body guard sempre presenti.
-è bella quella donna,vero Michael?
-Non più di tanto...
-Lo so che lo fai solo per farmi sentire importante...
-No,non è vero.è una bella donna...come tante altre.
Chinai il capo.Stavo sottobraccio al mio Michael...sotto la pioggia battente...nulla di più romantico...
Dei brividi mi attravesarono la schiena,lui se ne accorse e mi chiese.
-Carol,hai freddo?
-Beh,non fa caldo...
-Dai aspetta.Mi tese l'ombrello ed io lo presi.Si tolse la giacca e me la porse.
-Prendi dai,mettila sulle spalle.Almeno fino a casa starai al caldo.
-Grazie Michael...ma così prenderai freddo tu.
-Non ti preoccupare...siamo quasi arrivati vero?
-Si,si...manca poco.
Mancavano pochi isolati,Michael lungo il tragitto,mi strinse a se...come se non volesse lasciarmi andare.
Arrivammo di fronte alla casa.
-Michael vuoi entrare?
-Si...posso?
-Ma certo.
La pioggia cadeva imperterrita sul terreno,bagnando la strada e i tetti delle case.
Aprìì la porta ed entrai,lui mi seguì.
-Eccola qui la mia casetta...
-Che bella!L'hai arredata tu?
-Oh,si.
-Sei bravissima.
-Grazie...
Posai la sua giacca sopra al sofà e andai in bagno a prendere qualche asciugamano per asciugarci.
Ne presi tre.
Uno lo porsi a Michael.
-Tieni Michael...prendi,asciugati un pò...
-Grazie Carol.
Presi anche io un panno e me lo passai fra i capelli,tamponandoli e sistemandolo a mò di "turbante".
-Vuoi che ti aiuto?
-Ad asciugarmi i capelli?Si grazie...dopo un pò che tengo le braccia alzate mi cominciamo a far male.
-Succede anche a me...dai faccio io.
Presi l'ascuigamano e lo passai sulla sua testa.Arrufandogli tutta la capigliatura.Dopo pochi minuti io nostri capelli si erano quasi asciugati.Io li lasciai così.
-Che barba questa pioggia...mi mette tristezza...
-Carol,hai fatto l'albero di Natale?
-Si eccolo lì...
-Che bello...
-Grazie...
-Questo cosa è?-Mi chiese indicando una piantina-
-Ahahaha,quello è vischio...l'ho comprato qualche tempo fà...è una pianta molto romantica sai?
-Si lo so...-Disse sorridendo-
-Cosa ridi?-Sorrisi anche io-
Cominciò a girare per tutta la casa e a curiosare di quà e di là.Poi si sedette sul sofà,dove anche io ero seduta.
-A cosa pensi?
-Io?Nulla...perchè?
-Cosi...
-E tu?A cosa stai pensando?
-Niente di particolare...
Michael mi si avvicinò...come era bello,quegli occhi splendevano ed alcuni boccoli si permettevano di coprirli.
-Michael...
-Dimmi.
-Secondo te era destino che ci saremmo incontrati di nuovo?
-Oh,si...per me si.Come è stato bravo questo destino...
Io annuìì
Guardai l'orologio,segnava 24.10.
-Michael è mezzanotte...
-Davvero?Beh...sarà meglio che vada...
Prese la sua giacca e si incamminò verso la porta.
-Aspettami...ti accompagno.
Lo accompagnai fino all'uscio.
-Grazie...per questa serata...
-Io tingrazio te Carol...ma non vorrei che questa sia l'ultima che ci vediamo...
-Spero di no...
-Carol...non posso lasciarti così...
-Cosa vuol dire?
-Possiamo rivederci un giorno di questi,se ti va?
-Si Michael,certamente...-Come dire di no ad una offerta del genere...-
-Questa serata è stata molto bella...sempre meno di te però...
-Michael...io...non so cosa dire.Mi spiazzi con questi complimenti.Sei sempre dolcissimo...
Il suo sguardo cadde sulla mia mano destra,dove portavo il suo anello...
-Hai ancora l'anello che ti ho regalato...
-Si...è bellissimo.Non lo toglierò mai.
-Carol...io voglio dirti una cosa...
-Dimmi Michael.
-Sarei l'uomo più felice del mondo se...ecco...fra noi due...potesse di nuovo nascere...qualcosa.
Solo una stupida non salterebbe addosso ad un uomo del genere,con una tale sensibilità ed un fascino...da brivido.
Io non resistetti più...mi lanciai letteralmente tra le sue braccia e dissi.
-Michael...io non ho mai smesso di amarti...mai.Oddio che angelo che sei...
Mi strinse forte e mi baciò la guancia.
-Carol...solo il mio cuore può sapere cosa provo in questo momento...Quanti sentimenti si affollano dentro di me...Caroline,quanto posso amarti...
-Michael...
Si chinò leggermente in cerca del mio viso che era appoggiato dulla sua spalla.Lo guardai fisso negli occhi,quegli occhi che mi mandavano a fuoco...Lo baciai con passione.Una passione che non avevo mai provato in tutta la mia vita.
-No Michael...non andare via...
-Come potrei...e lasciarti qui da sola...ora che ti ho qui vicina a me,questa notte,non ti lascerò mai...
Gli dissi.
-Michael,sei bellissimo...
-Shhh...
Mi fece sedere sul sofà e lui si appoggiò sopra di me con delicatezza...
-Carol...
Io risposi a voce bassa.
-D...dimmi Michael...
-Tu sei bellissima...
Accennai ad un sorriso che venne subito amorevolmente sommerso in un altro suo bacio,ed un altro...
Mi sembrava un sogno...
Si sbottonò la giacca e la gettò su una sedia poi mi disse...
-Con questo vestito sei...
-Ahahah...sono cosa?
-Incredibilmente attraente.
-Grazie...ma tu non sei da meno.
Si avvicinò ancora era sempre più avvenente e "caldo"nei miei confronti.
Non l'avevo mai visto così...passionale.
Per l'imabarazzo cominciai a ridere di cuore,la tensione mi provocava questo effetto,anche Michael cominciò a ridere.
-Michael...in questi due anni, hai frequentato delle altre donne?
-Io? No,no...nessuna.
-Davvero?Non ci credo nemmeno un pochino...
-è vero,verissimo.Ho sempre pensato che la mia unica donna dovessi essere tu.
-Si,si...-Accennai un sorriso-
-Non ci credi?
-si...ci credo...
Era notte e fuori il vento urlava e soffiava rumorosamente.La pioggia non aveva alcun intenzione di smettere la sua attraversata del cielo.
Michael mi era seduto accanto e con un braccio mi stringeva le spalle...
-Prima di me...avevi amato un altra donna?
-No...non avevo avuto una fidanzata prima di te...
-Michael,quanto sei dolce...non so come ho potuto vivere due anni in tua assenza...
Ad un tratto mi prese le spalle e mi portò ad avvicinarmi al suo angelicato volto.Lo guardai di nuovo negli occhi...
-Michael...il mio cuore ti appartiene...
-Il mio ti è sempre appartenuto e mai nessun'altra potrà prendere il tuo posto.
Arrivai a sfiorare le sue labbra e dissi.
-Ti amo...
Michael non rispose,mi baciò.Stringendomi a sè.Accarezzandomi i capelli...
Poco dopo mi alzai e andai nella camera da letto...il mio povero vestito era ridotto veramente molto male.Michael mi seguì.
-Carol,che fai?
-Mi tolgo questo vestito...è umido anzi è proprio bagnato.
-Posso...ehm...posso darti una mano??
-Si,potresti slacciarmi la cerniera?
Lui annuì.Delicatamente la aprì...senza parlare.
-Grazie...
-Di nulla...
Mi vergognavo a spogliarmi davanti a lui...
-Michael...puoi girarti?
-Scusami...hai ragione...
Si voltò,emozionato.
Volevo fare qualcosa... mi infilai in fretta la camicia da notte,di pizzo,nera.
-Ecco fatto.
Michael si girò,cadendo sul letto.
-Carol...mi stai facendo sudare...
-Ahaha...
-Non vorrei apparire come...un uomo volgare,rude e quant'altro...ma...
-Ma?
-Con la tua bellezza in più vestita così...
-Eh...
-Tu...mi....attiri molto.
Non volevo essere una "trasgressiva" e non volevo sedurlo...ero troppo timida per farlo.
-Vuol dire che ti piaccio?
-Terribilmente...
Ero imbarazzata,Michael teneva il suo sguardo puntato si di me.Mi sedetti vicino a lui...il suo profumo era inebriante...Mi mise una mano sopra alla gamba sinistra.La guardai.Mi accarezzava le gambe...La presi tra le mie e la portai sul mio petto...
-Mi batte forte il cuore...
-Lo sento...
Si tolse le scarpe...e con disinvoltura mi baciò di nuovo...ero sotto il suo controllo...mi facevo trasportare dai suoi movimenti...il calore,in quella stanza aumentò...Sentivo il suo respiro sul mio collo...
Gli toccai il petto,nascosto da quella sua maglietta bianca...i suoi boccoli neri, si intersecavano con i miei capelli...
Il resto venne da sè...
Quella notte passò,impetuosa,portando un aria di passione nella mia vita...ero finalmente e completamente innamorata...Non esisteva nessuno al di fuori di lui...della sua gentilezza e del suo splendore...
I nostri incontri si facevano via,via sempre più rari e spenti.I nostri lavori richiamavano le nostre attenzioni non lasciando spazio alla vita personale.
Quando lo vedevo,quelle poche volte,parlavamo della nostra vita e dei nostri pensieri.Mi dispiaceva non poter passare tutto il mio tempo con lui ma dovevo anche pensare al mio futuro.
In un pomeriggio particolarmente freddo,decisi di chiamarlo.Oramai era tempo che avevamo questa relazione a "distanza".Io non ne potevo più.Avevo bisogno di lui...ma sostenere una storia in queste condizioni non era possibile.
-Michael...
-Ciao Carol...come va?
-Uhm...non molto bene,direi.
-Oh,mi dispiace.Cosa c'è che non va?
-Michael,non possiamo continuare ad avere una relazione così...distante...io sono la tua fidanzata vero?
-Ma certo.Ma come a distanza...?
-Si Michael...ci vediamo si e no tre volte alla settimana...Siamo talmente lontani...
-Carol...io non so che fare,sai come è il mio lavoro...
-Beh...si lo so.Anche io, di questi tempi sono molto impegnata.Lo devo dire.
-Che noia...deve sempre esserci qualcosa che ci impedisca di stare insieme.
-Michael,devo vederti.Non possiamo parlare di queste cose al telefono.Devo vederti in faccia.Dobbiamo decidere che cosa fare.
-Ma come facciamo...Io non posso raggiungerti.
-Si...sei troppo lontano anche per poterti raggiungere io.Va bene non fà niente.Ma non possiamo andare avanti così.Michael,prendiamoci un piccolo momento di riflessione.
-Una riflessione?
-Si,un periodo per pensare a noi...
-Ok...
-Mi dispiace.
-No,di cosa...avremo del tempo per pensare...
-Ciao,Michael.Ti voglio bene.
-Anche io Carol...
Attaccai.
Caddi sul sofà.Sospirai affannosamente.La mia casetta era finalmente arredata e ristrutturata.Devo dire che era molto carina e accogliente.Volsi lo sguardo fuori dalla finestra.Il mio vicino stava tagliando l'erba del giardino.
Mi chiesi-Se fosse venuta l'ora di andare ognuno per la sua strada?Io e Michael separati...-
Scossi la testa.Come potevo pensare certe cose...io senza Michael...eppure tutti i miei pensieri mi portavano a questa conclusione..."due strade diverse"...
Tutti i miei giorni erano scanditi da molte ore di duro lavoro.Sempre lì a stamapare,digitare parole e parole sulla tastiera e metterle insieme su insulsi fogli bianchi.
Continuai ad osservare fuori dalla finestra.Il Sole si stava spegnendo piano,piano.
Erano le 17.56.Tutta la mia vita,anche la quotidianità era divenuta spenta senza la presenza di Michael.Mi sentivo come isolata dal mondo,sola,in compagnia del mio lavoro che mi permetteva di lasciare per un pò la realtà e concentrarmi solo e unicamente sulle parole.Molte di esse però mi riportavano a lui,in tutte loro vedevo il suo sorriso ed i suoi occhi,quegli occhi profondi e pietrificanti che non avrei mai più scordato.
Le settimane scorrevano imperterrite.Io e Michael non ci sentivamo più...la nostra relazione sembrava "morta".Non avevo più sue notizie...era arrivata l'ora di separarci...per un ultima volta.La decisiva.
Mi sentivo male al solo pensiero di dover pronunciare quelle parole.Di doverle dire a lui...Ma il tempo aveva fatto il suo corso e non aveva rispolverato i nostri cuori.
Era sera.Accesi la luce del soggiorno.Mi avvicinai al telefono cordless,nero,splendente.Lo presi e piggiai delicatamente i numeri...
Attesi...due,tre,quattro secondi interminabili.
-Pronto?
-Michael...sono io.
-Carol...da quanto tempo...
-Si...
-Allora...ehm...hai pensato,a noi?
-Si,ho pensato molto...ma...
-Anche io Carol...
-Senti Michael...è quasi un mese che non ti vedo.Ormai non ci parliamo più...ci stiamo lasciando allontanare dal lavoro.Ma io non posso lasciarlo,non posso permettermelo.Mi dispiace Michael...io credo sia giunta l'ora di separarci...
Michael sospirò dall'altra parte della cornetta...
-Michael...non stare male.Non devi stare male.Vivi la tua vita,continua a cantare con la stessa bravura con cui ti ho conosciuto...
-Si Caroline...hai ragione.Va bene...
-Ti prego non stare male quando attaccherò...farlo per me.
-Va bene,va bene.
-Ok Michael...ricordati che io ti voglio sempre bene e te ne vorrò sempre.Spero che un giorno io e te ci rincontreremo...lo spero davvero.E magari chi lo sà...ritroveremo la nostra vita di sempre...
-Io e te...?
-Oh,Michael...lo spero...
-Ciao Carol...ti voglio bene...
-Ciao Michael...ricordati di me.
I miei occhi si velarono di lacrime poco prima che chiudessi la telefonata.Guaradai l'anello che mi aveva regalato.Una lacrima lo bagnò...cadendo.
Io che gli avevo fatto forza...stavo piangendo...
Mi immaginavo il suo volto...lui che piangeva...come avrei voluto averlo accanto per sentire per un ultima volta il suo profumo.Il calore del suo abbraccio e tutto quello che era il mio Michael.Ma ora non potevo fare altro che starmene seduta lì a pensare alla mia vita,a tutti gli sbagli commessi,le parole non uscite dalla bocca,le azioni...tutto quel meraviglioso tempo passato con lui...avevo gettato tutto al vento...facendo cadere il mio cuore come una foglia secca,ma ancora innamorata...in una sera di autunno.
Tre anni volarono via.
Il 1987 un anno nuovo e pieno di impegni.Dovevo partecipare a molte conferenze.Mi ero specializzata nell'ambito musicale e dovevo scrivere articoli su molti cantanti.Tutti i giorni pensavo- E se oggi mi capita Michael?Che cosa faccio?Morirei...-
Avevo già intervistato dei cantanti famosi con buoni risultati,quindi il mio capo mi aveva affidato un ufficio tutto mio,conquistato con estrema fatica.
Ora ero una vera e propria giornalista,con il classico cappello e il taccuino sempre a portata di mano.
Era mattina...le 8.12.Un altra giornata mi attendeva.Gli orari erano pazzeschi ma dovevo rispettarli,appunto...quella mattina era tardissimo!
Mi aggiravo per la casa senza una meta,con una scarpa ed una ciabatta...-Uhm...che devo fare?-
Guardai l'orologio e lasciai fuoriuscire dalla bocca un urlo.Presi il giaccone e mi diedi una sistemata ai capelli di fretta e furia.Uscìì di casa.Fuori per la strada il clima natalizio aleggiava nell'aria.Le lucine colorate illuminavano l'asfalto umido della rugiada mattutina.Chiusi i bottoni e cominciai a camminare.La mia vita si era stabilizzata fino ad allora,tutto andava per il verso giusto,fortunatamente.Sentivo molto parlare di Michael,articoli su tutti i giornali e le sue canzoni alla radio.Guardai la strada,passavano molte auto.Chiamai un taxi che mi portò a lavoro.In pochi minuti arrivai.Salutai alcuni miei colleghi che fumavano una sigaretta prima di cominciare a lavorare,entrai spedita.Attraversai tutto il corridoio fra squilli di telefono,parole e grida del capo che tutti i santi giorni doveva urlare contro qualcuno.Già stressata,mi sedetti sulla mia sedia nera e mi avviai verso la giornata lavorativa.Il mio entusiasmo,però, fu bloccato dalla voce bassa e risuonante del mio superiore.
-Caroline,ho un lavoro per te.
Pensai-Ti pareva...-Mi dica signor Meddley,di cosa si tratta?
-Di cosa si tratta? Dell'intervista del secolo,mia cara.Una vera bomba.
Dissi sottovoce-Mi immagino-Beh chi è?
-Una super star!Ma che dico...una super,super star.
-Beh?
-Michael Jackson!
A quelle parole rimasi ammutolita ed immobile.Da tanti cantanti proprio lui...proprio il mio Michael?
Tre anni erano trascorsi dalla fine della nostra storia.Ma non avrei mai immaginato di doverlo incontrare,anche se tutti i giorni speravo nella sua visita.
-Caroline,presto vai!Le star non aspettano!Devi sbrigarti.
-Eh,eh...si ma...dove devo andare?
-Dirigiti agli Studios Universal,lì ti diranno loro cosa fare.Vai e sorprendici come sempre.
-Ok...faccio il mio dovere...però...
-Non però e non perchè!Vai e basta.
Sbuffai e presi di nuovo il mio cappotto,attravesando la sala,dirigendomi verso il primo piano.
Scesi con cautela la branca di scale e ne approfittai facendomi dare un passaggio per gli Studios da Sarah,una mia cara amica di infanzia.
Salìì nell'auto.
-Ehi Carol,dove te ne vai a fare danno oggi?
-Eh...-Sbuffai-devo fare un intervista...
-E non sei contenta?Io ci ho messo due anni per farmene assegnare una...che oltretutto è andata pure male...
-Si...va bene...
-Bah...tu sei tutta strana.
Passarono dieci minuti contati ed ero arrivata.
Entrai nella struttura,tutta impolverata e piena zeppa di cavi...proprio uguale alle quinte dove parlai per la prima volta con Michael.Feci attenzione a non calpestare i cavi.Arrivai vicino ad altre persone.Tenevo la certellina stretta al petto,non riuscivo a tenere ferme le gambe,che tremavano.Chiesi con voce bassa.
-Mi scusi...io...io...dovrei intervistare il Signor Jackson...
-Ah...si.Lei è la giornalista...Bene...mi segua e faccia presto.Stiamo lavorando.
Io imbarazzata risposi.
-Anche io sto lavorando... ma stia tranquillo farò subitissimo.
Dopo aver camminato per alcuni metri lo vidi,seduto su quella poltrona rosso carminio,con le gambe accavallate.Per un attimo il respirò si fermò.
Era così diverso...semplicemente splendido.Il suo sguardo incrociò il mio per un secondo.
La sudorazione era alta.Mi passai una mano sulla fronte...stavo letteralmente prendendo fuoco...sarà stato il calore delle luci e dei cavi...ma non mi sentivo per nulla bene.Stirai un pò la gonna sgualcita dal viaggio in auto e mi avvicinai.Tenevo lo sguardo basso.Dissi.
-Buongiorno...
Lui non sapeva il mio nome.Nessuno lo aveva informato.
-Buongiorno.
Mi schiarìì la voce freneticamente...
-Bene...uhm...possiamo cominciare.
Presi maldestramente la cartellina,che mi cadde vicino ai piedi di Michael.
Lui la raccolse...
-Ops...le è caduta questa.
Me la porse e guardandomi il viso rimase immobile.Doveva avermi riconosciuta.
-Grazie-Dissi balbettando-Allora...signor Jackson...vorrei porle alcune domande...
-Si...la ascolto.
-Visto tutto il suo successo nell'ambito musicale,come sta vivendo la sua celebrità nella vita?
-Oh,beh...Sono a dir poco onorato di avere così tante persone che mi vogliono bene..in tutto il mondo.Sono onorato di poter trasmettere i dono che ho ricevuto a tutte queste persone.Mi piace molto intattenere la gente,amo farlo.Amo vedere la gente divertirsi e cantare...
-Con il tuo ultimo disco "Bad" hai sfondato le casse di molti discografici.Sei felice del successo della tua creazione?
-Si,tantissimo.Non credevo possibile vendere così tanti dischi,ne sono rimasto molto sorpreso...Una grande gioia...
-Raccontaci un pò la tua storia...
-Ah...la mia storia...è una storia come tutte.Non sono nato capace..ero un bambino come tanti altri.
Mio padre lavorava in una acciaieria...ed io vivevo in una casetta a Gary con i mei fratelli e le mie sorelle.Mi esibivo già da piccolino con il gruppo di famiglia i "Jackson 5" cantavamo per delle inaugurazioni,abbiamo fatto di tutto...poi ho intrapreso la mia carriera da solista...ed eccomi qui...Ehehehe...non sò più che dire...
Appena Michael ebbe finito di parlare,un tecnico disse a voce alta.
-Stooop...per ora fermiamoci qui.Pausa per dieci minuti.
Io accavallai l'altra gamba e rimasi immobile a fissare la mia cartellina blu.Togliendo con l'unghia del dito indice una parte di un cuore stiker's attaccato sopra.
Lui non osava guardarmi,si vergognava molto.Era stato tutto così improvviso.
Ad un tratto mi alzai,lui mi guardò.Lasciai la certellina sulla sedia e presi un bicchiere d'acqua fredda,dal distributore.La bevvi tutta d'un sorso.Sentivo molto caldo.Mi legai i capelli,fino ad allora sciolti,in una coda e ritornai al mio posto...
Mi sedetti e lui mi chiese.
-Ehm...lei..lei come fà di cognome?
-Evans...
-Oh...grazie.
-Prego...
Michael era molto cambiato dall'ultima volta che lo vidi.Ma era splendido...Inutile negare che il mio cuore riprese a battere forte alla sua vista...
-Uhm...che...che domande mi farà dopo?
-Io?Ecco...Credo sulle sue numerose fan...cosa prova a vederle tutte così scatenate quando lei si esibisce.Tutte così attratte da lei.
-Ah...
-Continuai a voce bassa-Chi non lo sarebbe...-
-Cosa?
-Eh?Io non ho parlato.
Mi guardò e mi sorrise imbarazzato.
Dei boccoli scendevano sopra le spalle e qualcuno scendeva coprendo quei meravigliosi occhi.
Il mio sguardo si posò su quell'anello...che proprio lui,mi aveva regalato.Lo guardai toccando le gemme scintillanti.Anche lui lo guardò...
Non sapevamo cosa fare...ci rimanevano tre minuti di pausa...non potevo sprecarli.Altre due domande e non l'avrei visto mai più.
-Signor Jackson...lei cosa prova vedendo le sue fan?Si sente imbarazzato?
-A...alcune volte può capitare.Sono molto felice di avere tante ammiratrici!Ahahaha...
Sorrisi...
-Adesso una domanda più personale...si è mai innamorato di una sua fan?
Sapeva benissimo che quella fan ero proprio io...
-Beh...ma non ha altre domande da farmi?-Mi chiese ridendo-
-Mi scusi...
Abbassai di nuovo lo sguardo...
-Ok si torna tutti al lavorooo!Fine della pausa.Tutti alle luci e riflettori,forzaaa!-Esclamò ancora il tecnico-
Io sospirai...non mi aveva riconosciuta...oppure non voleva riconoscermi.
-Andiamo avanti...signor Jackson...cosa prova vedendo tutte le sue fan ecco...quasi strapparsi i capelli per lei?
-Sono un pò imbarazzato...ma continuo ad intrattenerle perchè sono felici di vedermi, ed io di vedere loro...
Non riuscivo più a parlare,decisi di finire lì l'intervista...
-Ok...ho finito...La ringrazio signor Jackson...
-No c'è di che...-Sottovoce aggiunse-Aspetti...io...io...devo parlarle...la prego di aspettarmi...fra qualche minuto dovrei aver terminato...mi aspetti la prego.
-Va bene...
Allora non si era dimenticato di me...Voleva parlarmi...per dirmi cosa?
Ero emozionata,presi la cartellina e mi misi in un angolo...nella penombra...in mezzo a molti cavi impolverati.Lo guardai...era bellissimo...ogni tanto anche lui mi guardava...e sorrideva abbassando lo sguardo.
Mi rimisi una ciocca di capelli pendente dietro all'orecchio e continuai ad osservare.
Scivolarono via alcuni minuti,Michael con la mano mi faceva segno di attendere ancora un pò.
Dopo,finalmente,lo lasciarono andare.Mi disse di seguirlo.Non me lo feci ripetere due volte...mi portò in un altra parte degli Studios,dove c'era meno gente.Non vi ero mai stata in quel posto e mi guardavo intorno.
Arrivai vicino a lui...
-Mi scusi se l'ho trattenuta qui...
-No,non si preoccupi.Mi dica...cosa voleva dirmi?
-Beh...poco fa,lei mi ha detto di chiamarsi Evans...vero?
Sapevo a cosa volesse arrivare...ma continuai il suo gioco.
-Certo!
-Vede...lei assomiglia terribilmente ad una mia...ecco...conoscenza.
Mi aveva definita conoscenza...Il mio visò si fece più scuro.
-Oh,davvero?Come si chiamava questa sua conoscenza?
-...Perchè lo vuole sapere?
-Magari la conosco...non si sà mai...
-Caroline,Caroline Evans...
Tirai fuori dalla giacca il mio cartellino di riconoscimento...
-Legga qui...
Glielo mostrai.Lui rimase sbigottito.
-C...Ca...Caroline?Sei davvero tu?
Un grande sorriso si rivelò sul suo splendido viso.
-Eh,si...sono io.Te l'avevo detto che ci saremmo rincontrati no?
-Oddio...non ci posso credere.
Mi abbracciò...Dio solo sà,quanto mi era mancato quell'abbraccio,quanto aveva sofferto il mio cuore al pensiero di non riceverlo più.
Lasciai andare la mia testa sulla sua spalla.
-Poi continuai.
-Credevo che non mi avessi riconosciuta...
-Me ne sono accorto dal primo momento che ti ho vista.
-Immaginavo...
-Allora...tutto bene?Che mi racconti di nuovo?Abbiamo,sicuramente,molte cose da dirci.
-Si,si tutto bene...la mia casetta finalmente è terminata.
-Ah...quella da ristrutturare?
-Si,si proprio quella.
-Bene...sono contento.Senti non voglio perdere le tue tracce di nuovo...quindi...Eh...quando finisci di lavorare?
-In teoria...avrei terminato da...due secondi!
-Ahh,benissimo!Ti va...se questa sera...ceniamo insieme?Così possiamo raccontarci tutte le cose che vogliamo.
Tentennai un pò all'inizio...
-Beh...perchè no!
-Uhm...allo Chef Poiroit?
-Ma no...il ristorante più bello!Si,si va benissimo!Ma...come devo vestirmi?
-Ahahaha...rimani sempre la solita...come vuoi...Allora...ti aspetto lì.
-Ma ci saranno molte celebrità...ed io...
-Tu non hai nulla di meno...
-Anche tu non sei cambiato affatto...sempre il solito galante...
-Ti ringrazio...
-Ci vediamo lì...
Presi la cartellina e feci per andarmene poi mi girai verso di lui,che mi guardava andare via.Vestito con pantaloni neri e giacca bianca...brillava come una stella.
Gli sorrisi e andai via.
Arrivata a casa,mi misi,subito,in cerca di un bel vestito elegante per la serata.Svuotai l'intero armadio...feci mille accostamenti...ma nulla era adeguato.Insomma dovevano esserci della star...ed io non potevo presentarmi in jeans e maglietta.
Rovistai ancora un pò poi,finalmente,trovai un bel vestito serale.Lungo e nero.Anche un tantino scollato...Lo indossai e feci delle prove davanti allo specchio per vedere come mi stava.-Beh,niente male direi...-Cominciai a ridere...ero proprio una pazza.
Rimasi con il vestito addosso,aveva una spaccatura che faceva vedere metà della mia gamba...ma io non me ne accorsi.
Lavai i capelli e li lasciai sciolti sulle spalle,molti boccoli cadevano leggeri,coprendo le spalline della veste.Erano le 21.23Dovevo sbrigarmi o avrei fatto tardi.Presi il giaccone e la borsetta e uscìì di casa.
Chiamai un taxi e con attenzione mi sedetti al suo interno.Qualche minuto ed arrivai al famosissimo e lussuosissimo ristorante.Un lungo tappeto rosso era disteso davanti all'entrata.Lì i personaggi famosi erano di casa.Entrai,mi sentivo quasi inadeguata alla lussuosità di quel posto.
Mi sedetti al tavolo con il cartellino "Jackson",lo riconobbi anche perchè c'erano solo due posti a sedere.Mi tolsi il giaccone e mi sedetti sulla sedia di destra.Su tavolo c'era una candela e un bel cestino decorato a fili d'argento,che conteneva una splendida composizione floreale.Rose rosse, bianche e blu inondavano di profumo l'aria intorno al mio tavolo.Passarono alcuni minuti.Rimasi seduta ad osservare l'interno del ristornate.Poco dopo udìì un frastuono.Mani che applaudivano e gente che urlava.Mi parve di sentire il nome "Michael".
Allora mi alzai e nello stesso tempo fece il suo ingresso nel locale lui...che emanava un aura di splendore,candido come la Luna.Si avvicinò.Io rimasi impalata.Come era bello...
Mi disse.
-Wow...Sei incantevole questa sera Carol...
Io sorrisi chinando il capo,poi sibilai.
-Oh...grazie Michael.
Il suo sguardo era così intenso che mi faceva quasi calare la pressione...Quegli occhi mi sostenevano il cuore e lo facevano battere forte e amare.
Mi sedetti,facendomi cadere,letteralmente,sulla sedia.Anche lui si sedette.
-Cosa vuoi che ordiniamo?
-Non...non lo so...quello che vuoi tu.
-No...decidi tu.Assolutamente.
-Uhm...allora io prendo un risotto alla salsa di ostriche...E tu?
-Bah...sinceramente non lo so.Un risotto alle erbe.
-Ottima scelta!
-Bene...allora ordiniamo.Chiamo il cammeriere.
Sentendo la voce di Michael,subito,un uomo vestito di bianco,molto elegante,si apprestò al nostro tavolo.Ci chiese,educatamente,quasi con sottomissione, i nomi dei piatti che avevamo scelto.Poi si ritirò nelle cucine.
-Allora,Carol...abbiamo molte cose da dirci...
-Si...due anni non sono pochi.Hai fatto molto successo...complimenti!Mi piacciono le tue canzoni...avrò comprato si e no una decina dei tuoi CD.Canti davvero splendidamente.
-Sono felice che ti piaccia la mia musica.Ma dimmi...come hai fatto a prevedere che ci saremmo rincontrati.
-Me lo sentivo...Pensai dentro di me-Io non posso vivere senza te.-
-Sono felicissimo di averti rivista Carol...
-Anche io.Molto.Però non me lo aspettavo,sai...da un giorno all'altro...
-Sono rimasto di stucco quando ti ho vista varcare quella porta.Credevo addirittura che fosse la mia immaginazione a giocarmi brutti scherzi.
-Questa mattina tutto è accaduto frettolosamente.Non sapevo più dove guardare cosa fare...ma quando il mio capo ha pronunciato il tuo nome...beh...lì.Mi sono cominciate a tremare le gambe e ho quasi avuto un mancamento.
-Ma dai...davvero?
-Si...si...
Lui sorrise compiaciuto e lentamente avvicinò la sua mano alla mia.Lo guardai e presi un bicchiere d'acqua.Tirò di nuovo indietro la mano ed io posai il bicchiere sul tavolo.Passarono dei minuti e finalmente il cameriere ci servì,portandoci i nostri risotti.Mangiammo con gusto,il cibo era squisito,ma appena scoccate le 23.00 entrò nel locale una donna.Seguita e protetta da molto body guard.Michael si girò verso di lei e la guardò.
Era Madonna,la celebre cantante Pop.Si aggirava nella sala con fare sfarzoso vestita di una pelliccia bianca e lucente.I suoi capelli biondi si snodavano sulle splalle.La osservai anche io.Michael si girò verso di me,ma non disse nulla.Si schiarì la voce e continuò a mangiare.Io invece fissavo incessantemente quella donna...che fissava "incessantemente" Michael...Pensai.-Se solo prova ad avvicinarsi,le faccio mangiare quella pelliccia.-
Il fato volle che lei si avvicinò.
-Michael!Che piacere vederti.-Disse festosa e ammaliante.-
-Oh,Buona sera...il piacere è mio.
-Che ci fai qui...con...questa ragazza?
-Beh...lei è una mia amica e siamo venuti qui a fare due chiacchiere e cenare insieme.
-Ah,si?Beh se erano solo due chiacchiere allora non le dispiacerà se glielo rubo,per qualche minuto vero?
Io la guardai negli occhi.
-Non si preoccupi...
Michael mi guardò con sguardo dispiaciuto e si allontanò con la donna,sedendosi al suo tavolo.
Ero terribilmente adirata,avrei voluto strapparle quella parruccha che teneva in testa e cacciarla dal locale...ma non potevo.
Rimasi seduta e terminai il mio pasto.Presi la borsetta e chiamai un taxi.Poi,dopo poco tempo,quando arrivò,mi alzai e feci per andarmene.
Per tutta la serata Michael mi aveva guardata,seduta lì da sola...mentre quella donna rideva e scherzava con le altre persone e lo aveva portato via da me...
Ad un tratto,lui,si alzò e mi seguì.Madonna disse.
-Ehi,Mike...ma dove vai?
-Lei se ne andata...non posso lasciarla andare via così...
-Ma cosa ti importa di quella.Andiamo,vieni qui.
-Non hai il diritto di parlare così...Grazie per la serata...ma avrei preferito passarla con lei.
Lei scosse la testa e resto allibita.
Michael uscì dal ristorante seguito dalla solita folla.
Io ero già fuori,ma mi ero sbagliata,perchè il mio taxi non era ancora arrivato,quindi, vagavo triste per il marciapiede.
-Carol...Perchè sei andata via...
-Secondo te?
-Oh,perfavore...Scusa ti ho rovinato tutta la serata.
-Ma non sei stato tu...anche se potevi benissimo dirle che volevi restare al tuo tavolo.Ma questi non sono affari miei.Comunque grazie per la cena.Ed ora me ne torno a casa.Sono felice di averti rincontrato Michael...
Cominciò a tuonare e qualche goccia scese dal cielo.Poi le gocce si fecero tante e iniziò a piovere.
Io dissi.
-Bene,ci mancava solo la pioggia.
-Noi..non ci vedremo più?
-Non lo so...-Dissi,passandomi una mano sopra la fronte bagnata.
Eravamo rimasti tutti e due sotto la pioggia,non volevamo muoverci.
-Come non lo sai...?Già...ho fatto la mia ennesima figuraccia...Forse non siamo destinati nemmeno a provare...
-Provare?
-Riprovare a stare insieme...ed essere felici.Forse sono io che non sono adatto a te.
La pioggia cadeva sopra il mio viso,il vestito era a dir poco uno straccio.
-Ma che dici...l'unica che non è adatta qui,sono solo io.Non puoi capire quanto sono stata felice quando ti ho visto...ma...sei troppo lontano da me...troppo distante...sei Michael Jackson...ed io,una qualsiasi.Nulla di più.
-No,Carol,tu non sei una qualsiasi...non per me.Non lo sei mai stata e mai lo sarai.Finchè avrò vita...
Una lacrima si mescolò alla pioggia e cadde dal mio viso.Anche Michael era bagnato.
-Mi dispiace di averti fatto bagnare...
-Non ti preoccupare.Non è questo che conta.
-Io non sarò mai come quella donna...nemmeno un suo quarto.Non lo vedi?Non sono come lei...
-Carol,ma tu non devi essere come lei...Tu sei unica e nessuno potrà essere come te.E tu non devi essere come nessuno.Carol,non sentirti meno di quello che sei...perchè,vali e anche molto.Poi per quello che mi riguarda...sei di gran lunga più bella di lei.
Mi asciugai il viso e sorrisi.
-Michael se non ci fossi tu...quanto sei caro...
-No,non caro...io sono innamorato.
Lo abbracciai,forte.
-Michael,mi sei mancato tanto!
-Anche tu Carol,non puoi capire quanto.
-Io...ti...
Lui mi sussurrò alla orecchio.
-Io ti amo...Carol...dalla prima volta che ti ho vista e per sempre.
Lo baciai sulla guancia,ma non ebbi il coraggio di parlare.Era la sera del 18 Dicembre 1987.
Con la voce tremante aggiunsi.
-Ehm...Michael,io...io tornerei a casa...lo so che è venerdì e che domani non lavoro...ma...vorrei asciugarmi un pò.
-Si,si...posso accompagnarti?
-Volentieri,grazie...
-Di nulla.
Si fece dare un ombrello da un suo uomo ed interrogativa io gli chiesi.
-Michael ma non prendiamo l'auto?
-Ti va se facciamo due passi?
-Oh,va bene.
Prese l'ombrello e sorridente mi venne incontro.In quel preciso istante,uscì dal ristorante anche quella donna che altezzosamente rincorse Michael dicendo.
-Michael,Michael...sei qui!Caro,dai vieni,accompagnami in albergo,ti prego.
-No,no,mi dispiace non posso.
-Uhm...e allora !
Rassegnata la donna andò via imbronciata.
Michael mi si avvicinò.
-Ecco fatto,possiamo andare.
Mi prese sottobraccio e ci incamminammo,sorvegliati da uno squadrone di body guard sempre presenti.
-è bella quella donna,vero Michael?
-Non più di tanto...
-Lo so che lo fai solo per farmi sentire importante...
-No,non è vero.è una bella donna...come tante altre.
Chinai il capo.Stavo sottobraccio al mio Michael...sotto la pioggia battente...nulla di più romantico...
Dei brividi mi attravesarono la schiena,lui se ne accorse e mi chiese.
-Carol,hai freddo?
-Beh,non fa caldo...
-Dai aspetta.Mi tese l'ombrello ed io lo presi.Si tolse la giacca e me la porse.
-Prendi dai,mettila sulle spalle.Almeno fino a casa starai al caldo.
-Grazie Michael...ma così prenderai freddo tu.
-Non ti preoccupare...siamo quasi arrivati vero?
-Si,si...manca poco.
Mancavano pochi isolati,Michael lungo il tragitto,mi strinse a se...come se non volesse lasciarmi andare.
Arrivammo di fronte alla casa.
-Michael vuoi entrare?
-Si...posso?
-Ma certo.
La pioggia cadeva imperterrita sul terreno,bagnando la strada e i tetti delle case.
Aprìì la porta ed entrai,lui mi seguì.
-Eccola qui la mia casetta...
-Che bella!L'hai arredata tu?
-Oh,si.
-Sei bravissima.
-Grazie...
Posai la sua giacca sopra al sofà e andai in bagno a prendere qualche asciugamano per asciugarci.
Ne presi tre.
Uno lo porsi a Michael.
-Tieni Michael...prendi,asciugati un pò...
-Grazie Carol.
Presi anche io un panno e me lo passai fra i capelli,tamponandoli e sistemandolo a mò di "turbante".
-Vuoi che ti aiuto?
-Ad asciugarmi i capelli?Si grazie...dopo un pò che tengo le braccia alzate mi cominciamo a far male.
-Succede anche a me...dai faccio io.
Presi l'ascuigamano e lo passai sulla sua testa.Arrufandogli tutta la capigliatura.Dopo pochi minuti io nostri capelli si erano quasi asciugati.Io li lasciai così.
-Che barba questa pioggia...mi mette tristezza...
-Carol,hai fatto l'albero di Natale?
-Si eccolo lì...
-Che bello...
-Grazie...
-Questo cosa è?-Mi chiese indicando una piantina-
-Ahahaha,quello è vischio...l'ho comprato qualche tempo fà...è una pianta molto romantica sai?
-Si lo so...-Disse sorridendo-
-Cosa ridi?-Sorrisi anche io-
Cominciò a girare per tutta la casa e a curiosare di quà e di là.Poi si sedette sul sofà,dove anche io ero seduta.
-A cosa pensi?
-Io?Nulla...perchè?
-Cosi...
-E tu?A cosa stai pensando?
-Niente di particolare...
Michael mi si avvicinò...come era bello,quegli occhi splendevano ed alcuni boccoli si permettevano di coprirli.
-Michael...
-Dimmi.
-Secondo te era destino che ci saremmo incontrati di nuovo?
-Oh,si...per me si.Come è stato bravo questo destino...
Io annuìì
Guardai l'orologio,segnava 24.10.
-Michael è mezzanotte...
-Davvero?Beh...sarà meglio che vada...
Prese la sua giacca e si incamminò verso la porta.
-Aspettami...ti accompagno.
Lo accompagnai fino all'uscio.
-Grazie...per questa serata...
-Io tingrazio te Carol...ma non vorrei che questa sia l'ultima che ci vediamo...
-Spero di no...
-Carol...non posso lasciarti così...
-Cosa vuol dire?
-Possiamo rivederci un giorno di questi,se ti va?
-Si Michael,certamente...-Come dire di no ad una offerta del genere...-
-Questa serata è stata molto bella...sempre meno di te però...
-Michael...io...non so cosa dire.Mi spiazzi con questi complimenti.Sei sempre dolcissimo...
Il suo sguardo cadde sulla mia mano destra,dove portavo il suo anello...
-Hai ancora l'anello che ti ho regalato...
-Si...è bellissimo.Non lo toglierò mai.
-Carol...io voglio dirti una cosa...
-Dimmi Michael.
-Sarei l'uomo più felice del mondo se...ecco...fra noi due...potesse di nuovo nascere...qualcosa.
Solo una stupida non salterebbe addosso ad un uomo del genere,con una tale sensibilità ed un fascino...da brivido.
Io non resistetti più...mi lanciai letteralmente tra le sue braccia e dissi.
-Michael...io non ho mai smesso di amarti...mai.Oddio che angelo che sei...
Mi strinse forte e mi baciò la guancia.
-Carol...solo il mio cuore può sapere cosa provo in questo momento...Quanti sentimenti si affollano dentro di me...Caroline,quanto posso amarti...
-Michael...
Si chinò leggermente in cerca del mio viso che era appoggiato dulla sua spalla.Lo guardai fisso negli occhi,quegli occhi che mi mandavano a fuoco...Lo baciai con passione.Una passione che non avevo mai provato in tutta la mia vita.
-No Michael...non andare via...
-Come potrei...e lasciarti qui da sola...ora che ti ho qui vicina a me,questa notte,non ti lascerò mai...
Gli dissi.
-Michael,sei bellissimo...
-Shhh...
Mi fece sedere sul sofà e lui si appoggiò sopra di me con delicatezza...
-Carol...
Io risposi a voce bassa.
-D...dimmi Michael...
-Tu sei bellissima...
Accennai ad un sorriso che venne subito amorevolmente sommerso in un altro suo bacio,ed un altro...
Mi sembrava un sogno...
Si sbottonò la giacca e la gettò su una sedia poi mi disse...
-Con questo vestito sei...
-Ahahah...sono cosa?
-Incredibilmente attraente.
-Grazie...ma tu non sei da meno.
Si avvicinò ancora era sempre più avvenente e "caldo"nei miei confronti.
Non l'avevo mai visto così...passionale.
Per l'imabarazzo cominciai a ridere di cuore,la tensione mi provocava questo effetto,anche Michael cominciò a ridere.
-Michael...in questi due anni, hai frequentato delle altre donne?
-Io? No,no...nessuna.
-Davvero?Non ci credo nemmeno un pochino...
-è vero,verissimo.Ho sempre pensato che la mia unica donna dovessi essere tu.
-Si,si...-Accennai un sorriso-
-Non ci credi?
-si...ci credo...
Era notte e fuori il vento urlava e soffiava rumorosamente.La pioggia non aveva alcun intenzione di smettere la sua attraversata del cielo.
Michael mi era seduto accanto e con un braccio mi stringeva le spalle...
-Prima di me...avevi amato un altra donna?
-No...non avevo avuto una fidanzata prima di te...
-Michael,quanto sei dolce...non so come ho potuto vivere due anni in tua assenza...
Ad un tratto mi prese le spalle e mi portò ad avvicinarmi al suo angelicato volto.Lo guardai di nuovo negli occhi...
-Michael...il mio cuore ti appartiene...
-Il mio ti è sempre appartenuto e mai nessun'altra potrà prendere il tuo posto.
Arrivai a sfiorare le sue labbra e dissi.
-Ti amo...
Michael non rispose,mi baciò.Stringendomi a sè.Accarezzandomi i capelli...
Poco dopo mi alzai e andai nella camera da letto...il mio povero vestito era ridotto veramente molto male.Michael mi seguì.
-Carol,che fai?
-Mi tolgo questo vestito...è umido anzi è proprio bagnato.
-Posso...ehm...posso darti una mano??
-Si,potresti slacciarmi la cerniera?
Lui annuì.Delicatamente la aprì...senza parlare.
-Grazie...
-Di nulla...
Mi vergognavo a spogliarmi davanti a lui...
-Michael...puoi girarti?
-Scusami...hai ragione...
Si voltò,emozionato.
Volevo fare qualcosa... mi infilai in fretta la camicia da notte,di pizzo,nera.
-Ecco fatto.
Michael si girò,cadendo sul letto.
-Carol...mi stai facendo sudare...
-Ahaha...
-Non vorrei apparire come...un uomo volgare,rude e quant'altro...ma...
-Ma?
-Con la tua bellezza in più vestita così...
-Eh...
-Tu...mi....attiri molto.
Non volevo essere una "trasgressiva" e non volevo sedurlo...ero troppo timida per farlo.
-Vuol dire che ti piaccio?
-Terribilmente...
Ero imbarazzata,Michael teneva il suo sguardo puntato si di me.Mi sedetti vicino a lui...il suo profumo era inebriante...Mi mise una mano sopra alla gamba sinistra.La guardai.Mi accarezzava le gambe...La presi tra le mie e la portai sul mio petto...
-Mi batte forte il cuore...
-Lo sento...
Si tolse le scarpe...e con disinvoltura mi baciò di nuovo...ero sotto il suo controllo...mi facevo trasportare dai suoi movimenti...il calore,in quella stanza aumentò...Sentivo il suo respiro sul mio collo...
Gli toccai il petto,nascosto da quella sua maglietta bianca...i suoi boccoli neri, si intersecavano con i miei capelli...
Il resto venne da sè...
Quella notte passò,impetuosa,portando un aria di passione nella mia vita...ero finalmente e completamente innamorata...Non esisteva nessuno al di fuori di lui...della sua gentilezza e del suo splendore...
marina56- Moderator
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Re: La mia storia su Michael
Il Sole splendeva già alto,illuminando le strade e i tetti delle case.Un uccellino,fuori la finestra,intonava dolci canti...conciliando il mio sonno.Dopo alcuni minuti mi svegliai.Michael stava ancora dormendo e mi riscaldava con il suo calore.Aprii lentamente gli occhi...e posai lo sguardo su quel ragazzo,sul suo viso angelico e puro,che riposava silenziosamente.
Sorrisi e delicatamente gli accarezzai la fronte...
-Michael...Michael,svegliati...è tardi.-
Si scosse un pò.
-No...è presto.-
-Michael...dai.-
Abbatuto,aprì gli occhi...-
-Uhm...-Disse stiracchiandosi-Carol...Buongiorno.-
-Buongiorno a te.-
-Da quanto sei sveglia?-
-Da poco...-
Mi alzai.
-Se vuoi rimanere a letto ancora un pò...rimani pure.-
-Ok...giusto qualche minuto...-
Si girò e si rimboccò le coperte.
Io andai in cucina e preparai una tazza di latte,la bevvi.Guardai l'orologio,erano le 8.34.Aprii una finestra e respirai l'aria fresca.La giornata era meravigliosa e dava pace al cuore.Mi diressi di nuovo verso la camera da letto.Michael si era addormentato un altra volta.
Decisi di non svegliarlo,era troppo bello quando dormiva.
Mi sedetti sul letto,vicino a lui e continuai a guardarlo.Era divino...un essere che non poteva essere umano,era troppo superiore...
Mi incantai nell'osservarlo.
Poi,percependo un ombra,Michael aprì stancamente una palpebra...
-Carol...mi sono di nuovo addormentato...scusami.-
-Non fa nulla...però ora si è fatto veramente tardi.Dai alzati.-
Sollevò le coperte e si mise in piedi,in cerca di un paio di ciabatte.Le presi dal ripostiglio e gliele portai.
-Tieni...-
-Grazie.-Rispose insonnolito-
-Dai,oggi è una bellissima giornata.Guarda che Sole...non c'è nemmeno una nuvola...-
Vedevo che non mi rispondeva e si teneva in piedi come fosse caduto in coma...Gli accarezzai la guancia.
-Michael?-
-Eh?Oh,si,si...la tavola...la compriamo...-
-Tavola?Che compriamo?-
-La tavola...-Continuò sbadigliando e tenendo gli occhi chiusi-
Assomigliava ad un appendiabiti.
-Ma che dici!Ho detto nuvola,non tavola...Michael,svegliati,non dormire in piedi.
-Si,si...compriamo anche quella...-
-Va bene...!-
Andai nell'altra stanza e lui si gettò ancora sul letto.Non aveva intenzione di svegliarsi.
Presi dei vestiti e mi diedi una sistematina.Verso le 9.15 ero pronta...a differenza di Michael,che russava come un vaporetto...
Decisi di usare le cattive maniere,visto che funzionavano solo quelle,di scatto aprii le tende della finestra,lasciando entrare la luce bianca del mattino...
-Nooooooo...-Mugolò-
-Oh,si...per fortuna solo qualche minuto eh?-
-Ok,calma...mi alzo,mi stò alzando...sono in piedi...-
Intanto rimaneva lì sdraiato.
-L'hai voluta tu...-
Lo presi per un braccio e lo trascinai giù dal letto...-
-Ma sei...perfida...-
-Oh,scusami ti ho fatto male...?-
Mi chinai su di lui.
-No,no...cattiva!-
-Ma tu non ti svegli...-
-Uhm...ma io dormivo tanto bene...-
-Michael...scusa...-
-Ora mi alzo...-
Finalmente si svegliò...che suonino le campane!
Devo dire che era molto veloce nel prepararsi,infatti,qualche minuto ed era pronto.
-Certo che sei duro...per svegliarti...-
-Lo so...-
-La prossima volta compero una tromba,così vediamo un pò...-
Si mise a ridere ed anche io sorrisi.
-Sai che sei bellissimo quando dormi?-
Arrossì un poco.
-Grazie...-
Si avvicinò e mi baciò delicatamente le labbra...come una farfalla che non vuole danneggiare il suo bel fiore,ma allo stesso tempo,lo ama e vuole stringerlo forte a sè.
-Oggi,che programmi abbiamo?-
-Io,nulla...oggi non lavoro.-
-Oh Mio Dio...il concerto!-
-Quando?-
-Alle cinque...Dobbiamo andare.-
Prese il telefono e chiamò un suo collaboratore.
-Bene...ora ci vengono a prendere...-
Attendemmo e con una limusine arrivammo ad un grande Stadio,veramente immenso,dove si esibivano molti cartelloni e striscioni,che vedevano protagonista il nome di Michael Jackson:Bad World Tour.
Alzai la testa e li guardai.Entrammo nella struttura.Sentivo Michael scusarsi con degli uomini per il ritardo.Osservavo l'interno dell stadio e il grande palcoscenico nel mezzo.Fra la folla che già attendeva impazziente,mi feci largo ed arrivai a salire sul palco...-Wow,quanto è alto...-
Non avrei avuto il coraggio nemmeno di cantare "Buon Compleanno" su un palco...con tutta quella gente che ti guarda,non puoi sbagliare.Ma io l'avrei fatto di sicuro.
Scesi e mi ritrovai in una valanga di gente,riuscii ad uscire,spintonando le persone.A quel punto,sentii qualcuno che tirava i miei pantaloni...
Impaurita,mi girai.Era uno scimpanzè...tenerissimo.Indossava una magliettina rossa e dei pantaloncini blu.Gli dissi.
-Ciao,piccolino...-
Mi prese la mano ed io lo presi in braccio.
-Ma sei bellissimo!-
Continuai,accarezzandogli la testolina.
-Vieni,andiamo a cercare il tuo padrone...-
Mi aggirai per lo stadio con la scimmietta in braccio,sino a chè non incontrai Michael...
-Uhm...uhm...Ho trovato questa scimmietta.-
-Bubbless!-Gridò-Ma lo sai da quanto ti cerco?-Mattacchione!Dove ti eri cacciato?!-
-Grazie Carol...-
-Prego...è tuo?-
-Oh,si...lui è il mio scimpanzè...Bubbless.-
-è bellissimo...-
-Ti ringrazio...Ascoltami,per il concerto...potresti tenerlo tu?-
-Ma si,certamente!-
Presi lo scimpanzè nelle mie braccia.Michael si avvicinò a me,come se volesse baciarmi ma la scimmia si mise fra noi..."bloccando il passaggio".
-Bubbless,togliti...-
Sorrisi.
Decisi di fare io la prima mossa,purtroppo dovetti baciarlo su una guancia...
Il Sole stava lentamente calando.Si avvicinava l'ora "X".Tutti erano molto tesi.Ci sarebbe stata un gran numero di persone e tutti i minimi particolari dovevano essere perfetti.Nulla era lasciato al caso.
Infatti...la cantante che doveva accompagnare la voce di Michael nella canzone "I just can't stop loving you"non si era presentata e Michael era nel caos più totale,veramente imbestialito.
Volevo partecipare io ma...mi vergognavo troppo,anche solo per cantare poche parole.
Mi avevano sentito molte volte cantare ed ero sempre stata sommersa da complimenti,ma come sempre la mia timidezza prendeva il sopravvento.
Mi sedetti con Bubbless in braccio,in attesa che il concerto avesse inizio.Pochi minuti e si spensero le luci.
Anche Bubbless sembrava eccitato...
Scese lentamente un telo davanti a Michael,quindi,davanti al pubblico.
La massa si accalcava,la gente faceva fatica a respirare,vedevo i volti sofferenti,ma percepivo la felicità di trovarsi lì in quel momento.Come erano contenti e soddisfatti.Purtoppo,non potevo dire la stessa cosa di Michael,che perfezionista come era,non aveva accettato la disorganizzazione della cantante e si era amareggiato.
Il coro cominciò a cantare:Tu-ru...-Tu-ru...
Mentre lui si esibiva nei suoi passi e movense,dietro al telo.
Le luci blu,illuminavano tutta la piazza,gremita di persone.Striscioni e manifesti fluttuavano su milioni di teste.
Io impotente,seduta su quella sediolina,mi sentivo piccola di fronte alla folla.Accarezzai di nuovo Bubbless e gli dissi.
-Ora vediamo il tuo papà ballare,ti và?-
La scimmietta accennò ad un primitivo sorriso e si voltò.
Ad un tratto un "Aaow" sorprese tutti ed ebbe inizio la canzone "Bad":
Your Butt Is Mine
Gonna Take You Right
Just Show Your Face
In Broad Daylight
I'm Telling You
On How I Feel
Gonna Hurt Your Mind
Don't Shoot To Kill
Come On, Come On,
Lay It On Me All Right...
I'm Giving You
On Count Of Three
To Show Your Stuff
Or Let It Be...
I'm Telling You
Just Watch Your Mouth
I Know Your Game
What You're About
Well They Say The Sky's
The Limit
And To Me That's Really True
But My Friend You Have
Seen Nothing
Just Wait 'Til I Get Through...
Because I'm Bad, I'm Bad
Come On...
Spettacolare.La folla era semplicemente impazzita,donne che urlavano,ragazzi che piangevano.Mi emozionavo anche io nell'osservarli.
Terminò anche "Bad",negli applausi e grida.Nella pausa Michael,parlò con il pubblico....con molta naturalezza riusciva a mantenere,saldamente, milioni e milioni di occhi su di lui...era veramente magico.Si asciugò in fretta il sudore e attaccò con"The Way You Make Me Feel".Mi piaceva da morire questa canzone e tutte le mattine mi cimentavo nel cantarla.Mi divertivo troppo.
Hee-hee!
Ooh!
Go on girl!
Aaow!
Hey pretty baby with the
High heels on
You give me fever
Like Ive never, ever known
Youre just a product of
Loveliness
I like the groove of
Your walk,
Your talk, your dress
I feel your fever
From miles around
Ill pick you up in my car and well paint the town
Just kiss me baby
And tell me twice
That youre the one for me
The way you make me feel...
Metteva il cuore nelle sue canzoni,vi spendeva tutta la sua energia.Amava ciò che faceva e voleva superare ogni suo limite,spingendo al massimo.Tutti applaudirono incantati.Le ragazze venivano estratte dai propri corpi e catapultate sul palco...anche io partecipavo alla loro euforia e attrazione.Era bellissimo...Si avvicinava però,il momento critico...il momento di "I just Can't Stop Loving You".-Cosa dovevo fare?-Dovevo cantare o no?- Per amor suo,decisi di mettere da parte la timidezza e cantare.Mi accorsi che nei miei paraggi giaceva un microfono apparentemente inutilizzato.Lo presi e lo tenni stretto tra le dita.
-Tu mi farai cantare...bene...-
Con rassegnazione,Michael,cominciò a cantare.
Each Time The Wind Blows
I Hear Your Voice So
I Call Your Name . . .
Whispers At Morning
Our Love Is Dawning
Heaven's Glad You Came . . .
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I'm So Proud To Say
I Love You
Your Love's Got Me High
I Long To Get By
This Time Is Forever
Love Is The Answer ...
Con calma accesi il microfono ed attaccai, avvicinandomi al palco,ma sempre tenendomi nell'oscurità.
I Hear Your Voice Now
You Are My Choice Now
The Love You Bring
Heaven's In My Heart
At Your Call
I Hear Harps,
And Angels Sing ...
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I Can't Live My Life
Without You ...
Rimase sorpreso e sorrise compiaciuto,continuò.
I Just Can't Hold On...
Ed io...
I Feel We Belong...
La sapevo tutta a memoria...
Sorridendo andò avanti.
My Life Ain't Worth Living
If I Can't Be With You...
Ed insieme.
I Just Can't Stop Loving You...
Passai la serata più bella di tutta la mia vita...L'energia faceva il giro del mio corpo,percorrendo tutti i vasi sanguigni.Mi sentivo estremamente "frizzante".Al pubblico era piaciuta la mia voce,ero stata utile anche a Michael...avevo superato la mia paura e timidezza.Alla fine,si spensero le luci e venne dietro le quinte.Io ero seduta e tenevo ancora in braccio Bubbless.
-Carol...sei piena di sorprese...-
-Ti ringrazio,sono felice di esserti stata utile.-
-Sono io che devo ringraziarti,davvero.Mi hai salvato lo spettacolo,poi...che dire.Forse è proprio per questo che ti amo...
Arrossii leggermente.
-Ora...devo lasciarti.-Dissi con il volto basso.-Domani devo andare a lavoro ed è già molto tardi...ho paura di non svegliarmi affatto.Scusami...-
-Non ti preoccupare...aspetta almeno che ti accompagni.-
-Si,ti aspetto qui...-Poi presi lo scimpanzè e mi accostai ad una parete-
Un tecnico mi fece dei complimenti,io ci rimasi di stucco.Però,era bello sentirsi dire:"Brava,ci hai fatto sognare".Lo trovavo anche un pò esagerato nei miei confronti.Sono sempre stata abituata ed educata all'umiltà e non faccio l'orecchio a molti complimenti.Devo fare il mio dovere e basta,non ho bisogno di incoraggiamenti.Ma quella volta sentii il mio cuore ingrandirsi notevolmente...
Michael si era appena rinfrescato,mi venne accanto e mi prese la mano:Mi disse.
-Andiamo,sei stanca...ti vedo che ti stroppicci gli occhi...-
Lasciai trapelare un leggero sorriso e ci avviammo verso l'auto che ci attendeva sulla strada dietro alle quinte.Passai tutto il viaggio con la testa appoggiata al finestrino.Ero molto stanca e il pensiero di dover lavorare il giorno seguente mi demoralizzava ancor di più.Prese una coperta e me la mise sopra la schiena.
-Prendi,Carol,l'aria è fresca...-
-Grazie.-
-Sai...durante l'esibizione,avrei voluto prenderti per mano e portarti sul palco.Per farti vedere alla folla.Ma sapevo che se l'avessi fatto,tu mi avresti odiato a morte per tutta la vita.-
-Bravo...è proprio così...è stata dura anche cantare dietro ad una tenda,figurati davanti a milioni di persone.Mi sarei sciolta come neve al Sole.-
-Ma sei bravissima,canti divinamente.Perchè non mi hai mai mostrato questa tua dote?-
-Michael,mi vergogno...-
-Anche di me?-
-No,di te no...però...sono molto restìa a mostrare le mie potenzialità.Ho paura di essere giudicata...-
-Già...spesso accade che la gente ti giudichi per quello che non sei...che ti giuduchi anche quando non ti conosce...si permette di scrivere falsità sul tuo conto,senza alcun interesse e ritegno per la vita altrui.-Mi guardò negli occhi.
-Michael,non hai cantato Dirty Diana...-
-No,non l'ho inserita nella scaletta...perchè?-
-Mi piaceva...-
-Si,anche a me piace.E' una delle canzoni che amo...ma ormai era troppo tardi per inserirla,ho dovuto rinunciare-
-Peccato...sarà per un altra volta.-
Guardò fuori dal finestrino e continuò.
-Carol,siamo arrivati...-
-Uhm...allora scendo.-
Presi la borsa e Michael mi seguì accompagnandomi sino all'uscio.Quando fummo arrivati lì mi disse.
-Sei stata grande questa sera...mi sei piaciuta veramente tanto.-
-Grazie,anche tu sei stato bravissimo,come sempre.-
-Buonanotte piccola...-
-Da quanto tempo non mi chiamavi così...-Sorrisi-
-Si...da molto tempo-
-Buonanotte Michael...sogni d'oro-
Mi prese le mani e mi baciò,come solo lui sapeva fare...con quella delicatezza ma anche passione,così travolgente e penetrante.Negli attimi in cui ci baciammo,i miei occhi si aprirono leggermente,scorsi i suoi...chiusi.Le sue mani tenevano strette le mie,accaldate.Le stringevano,una stretta che come una carezza,le immobilizzava.Quando mi lasciò,lo abbracciai.Tenendomi al suo petto.Il cappello nero,di raso,cadde a terra.Ma a lui parve non importare,era concentrato su di me.Non guardava altro,non accettava l'intromissione di altro.Dovevamo essere solo io e lui.Mi aggrappai alla giacca,anch'essa nera,stringendo le sue spalle a me.
-Non lasciarmi mai più,Michael...mai...-
-No,non lo farò...non potrei mai farlo.-
-Dimmi che non è un sogno,dimmi che è realtà.Non stò sognando.Sono veramente tra le tue braccia.Come sono fortunata...-
-Non è un sogno...ma l'unico fortunato sono io...ti ho incontrata.Spesso mi chiedo come abbia fatto,Marck...vero?-
-Si.-
-Come abbia fatto a ferirti in tale modo.A non avere nemmeno un briciolo di rispetto nei tuoi confronti.Una ragazza,ma che dico,una donna come te.Con quale coraggio...-
-Ho commesso io uno sbaglio.Mi sono fidata di lui...ma ero innamorata e all'Amor non si comanda...-
-Sei innamorata di me,come lo eri di Marck?-
-Ma no...che dici.Non ha nulla a che vedere con quell'amore...questo è intenso,profondo...non so come spiegarlo...Per te,darei e farei qualsiasi cosa...-
-Come sei dolce...mi piace sentirti parlare.Ascoltare la tua voce...Di notte,quando vado a letto,mi immagino di averti accanto.Di sentire il tuo profumo e farmi riscaldare dal tuo calore.Poi tocco le coperte e tutto è freddo,come nella realtà.-
-Vorrei poterti stare accanto anche questa notte...ma devo andare,perchè non posso mancare ai miei doveri.Ma preferirei di granlunga rimanere abbracciata a te,per sempre.-
-Dai Carol,entra in casa,ci sentiamo domani.Fammi sapere quando hai finito di lavorare...va bene?-
-Si...va bene.A domani,.-
-Buonanotte piccola...-
Si voltò e si allontanò entrando nella macchina e varcando l'asfalto umido della sera.Entrai in casa e mi spogliai.La notte era limpida e chiara.Mi addormentai subito.Cullata dalle stelle che splendevano nel cielo d'Autunno.
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