Renée-Lea Thackham :racconto del suo incontro con Michael
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Incontri con Michael/Meet whit Michael
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Renée-Lea Thackham :racconto del suo incontro con Michael
szwaby82 Inviato: 21 Lug 2011 10:45 pm
Renée-Lea Thackham :racconto del suo incontro con Michael Jackson in Giappone
Michael Jackson e Richard Branson sono i due uomini la cui ispirazione mi ha reso chi sono oggi. Michael è innovativo, un perfezionista, uno che lavora duro, è passione, creatività ed è un grande umanitario. In questo momento in cui così tante persone stanno riflettendo sulla sua carriera e la sua vita, volevo condividere la storia del mio incontro nel 2007 per dare un altro punto di vista della leggenda.
Natale 2006, 8:30 e io sono al telefono con il numero di Tokyo mezz'ora prima che i biglietti siano messi in vendita: 200 opportunità per incontrare il Re del Pop al 25° anniversario di Thriller Party a Tokyo, non sarei mancata a questo appuntamento per niente al mondo. L'unico modo per ottenere i biglietti era il telefono ed ero determinata a riuscirci.
Ho fatto il numero, agganciato, rifatto il numero, riagganciato... dopo ore di messaggi registrati, messaggi registrati, messaggi registrati, occupato, occupato, occupato...
I miei coinquilini dell'epoca hanno tirato fuori il cellulare e si sono uniti a me componendo lo stesso numero più e più volte per circa 15 minuti. A questo punto avevo il cuore in gola, ho iniziato a pensare 'i concerti fanno il tutto esaurito più velocemente di così, non ce l'ho fatta, come è potuto accadere?', ma cercando di rimanere positiva ho continuato a comporre il numero.
Improvvisamente, ha cominciato a squillare. Mi sembrava di sentire il battito del mio cuore, non appena la donna ha risposto sono sbottata 'Ce n'è ancora qualcuno?Ti prego, dimmi ce n'è ancora uno!'e la risposta che ho ricevuto non era quella che speravo: 'soorwy, nor inglish' (scusa, non parlo inglese). Che cosa? Sicuramente i fan di tutto il mondo cercavano di questi biglietti! Forse non sono stati pubblicizzati al di fuori del Giappone, ma tutti i fan che si tenevano aggiornati erano a conoscenza del party. Mica potevo essere l'unica fan di lingua inglese che stava cercando di ottenerli??
'Michael Jackson... biglietto per Michael Jackson' ho detto, e lei è scomparsa. Sono rimasta al telefono cercando di sentire quello che stava succedendo, per nessun motivo al mondo avrei riagganciato. Un'altra signora ha preso il telefono, aveva problemi con l'inglese, ma il nome di Michael Jackson è lo stesso in qualsiasi lingua. Ho fatto lo spelling del mio indirizzo e-mail con molta attenzione e lei mi ha inviato le istruzioni di pagamento. In un inglese stentato era spiegato che avevo un biglietto prenotato e una settimana per pagare. Inutile dire che è stato il miglior Natale di sempre, in poco meno di 3 mesi di tempo avrei incontrato uno dei miei eroi faccia a faccia.
Dato che ero presidente di un fan club di Michael Jackson al momento, ho passato i 3 mesi precedenti facendo sapere a più fan che potevo che avevano l'opportunità di far consegnare a mano una lettera a Michael. Anche se non potevo portarli tutti con me, stavo per dare loro qualcosa che è molto difficile da ottenre da fan di Michael Jackson - e questo è un modo garantito di potergli consegnare della posta. Ho raccolto centinaia di lettere per posta da tutto il mondo, i fans avevano ricoperto le buste con francobolli che ho tenuto e ha dato ad un ente di beneficenza che li ripuliva e li vendeva.
Tutte le lettere sono state messe in un grande cartella bianca, pronta per la consegna.
Marzo, Tokyo 10:00 - Sono qui per 3 giorni in tutto, da sola in una grande città e devo incontrare Michael Jackson domani sera. Ancora un po' stanca per il volo vado dritta al mio albergo e studio la mappa della metropolitana che ho preso quando sono atterrata. Potrei iniziare ad esplorare la città, ma l'unica cosa che ho nella mia mente è di prendere un treno andata e ritorno per il luogo dell'incontro, così se dovessi perdermi oggi mi succederebbe in una giornata che non ha importanza. Dopo aver fatto andata e ritorno e ritorno e incontrato un sacco di gente cool lungo la strada, vado a letto presto per essere in forma per la giornata emozionante.
Il grande giorno - faccio colazione da McDonalds perchè posso letteralmente vederlo dal mio albergo e non vi è alcuna possibilità di perdermi e fare tardi. Un po' paranoicoaforse, dato che l'evento non sarebbe iniziato fino allle 5 di pomeriggio, ma quando si tratta dell'occasione che capita una volta nella vita di incontrare il tuo eroe non voglio che ci siano contrattempi. Mi sono preparate e ho seguito lo stesso percorso che avevo fatto il giorno prima, quasi non riconoscevo il posto quando sono arrivata.
Una parte sonnolenta po' fuori Tokyo era diventato un pandemonio di fan, stampa, sicurezza e fotografi. Ho cominciato ad avvicinarmi e sono stata fermata dalla sicurezza a circa 50 metri, hanno guardato nella mia cartella delle lettere, nella mia borsa, in tasca, giusto per assicurarsi che non stavo portando dentro qualcosa di pericoloso o tagliente. E' stato un piacere incontrare un paio di persone che parlavano inglese così ho detto loro tutto sulle lettere dei fan, di dove ero e quanto ero emozionata, loro avevano già visto tutto questo prima e mi hanno augurato buona fortuna.
Dopo aver atteso fuori sul tappeto rosso per circa 40 minuti tutti siamo entrati e ci siamo trovati un posto a sedere, al piano di sotto c'erano tavole rotonde e sedie di fronte a un grande palcoscenico. Abbiamo apprezzato i video musicali di Michael Jackson e ci siamo conosciuti, tutti quelli che parlavano inglese si sono messi vicini ed eravamo tutti eccitati che Michael stesse per arrivare. Tutti erano gentili, tutti avevano storie diverse sul perché erano venuti, forse uno o due di 'quei' fans che ci fanno sembrare tutti pazzi, ma per la maggior parte, gente deliziosa.
Poi è arrivato Michael.
La onversazione tra gli ospiti si è trasformata in urla, pianti, emozioni, quasi panico tra la folla. Michael era al piano di sopra e non faceva altro che salutare e mandare baci, ma la folla si comportava come se stesse facendo il moonwalk sul soffitto.
La cosa successiva di cui mi rendo conto è che sono in coda al piano di sopra secondo il numero del biglietto (avevo l'11!) per incontrare Michael. L'atmosfera era elettrica, come essere allo stadio, non potevi fare a meno di farti trasportare da coloro che avevi intorno che erano così emozionate e nervose. Alcune persone erano già in lacrime, altri guardavano soltanto le reazioni delle persone che andavano e venivano. Risate, pianti, svenimenti, urla e calci per tornare dentro ed essere trascinati via dalla sicurezza, e tutto il resto.
Le scale erano vicino alla porta della stanza di Michael, eravamo in fila al livello superiore e via via chela gente usciva dopo l'incontro con lui andava giù per le scale per unirsi alla folla di sotto e prendere un pacco dono. In fondo alle scale c'era una zona in cui sdraiarsi in caso di svenimenti (e a qualcuno è successo!). E c'era la sicurezza dentro e fuori dalla porta di Michael. Erano preparati.
La ragazza di fronte a me è entrata nella stanza e io ero lì, fuori dalla porta, per il turno successivo. Oh mio Dio, avete mai fatto bungee jumping? Stare in piedi proprio lì sul bordo e il tuo corpo si rende conto che stai per farlo e inizia a diventare di gelatina? Ero piena di adrenalina, ma anche incredibilmente felice di aver avuto questa rara occasione.
La ragazza è uscita ed è scesa per le scale, 'sei pronta?' Ho guardato la guardia di sicurezza e ho annuito, mi ha presa per il braccio e mi ha accompagnata nella stanza. C'era Michael Jackson, a soli due metri da me a braccia aperte e con un grande sorriso. Mi sono fatta avvolgere nel suo abbraccio e ho messo la mia testa sulla sua spalla e il mio braccio intorno alla sua vita minuta. Profumava di fresco e pulito e i suoi capelli sembravano appena usciti dalla pubblicità di uno shampoo.
Mi ha lasciata andare, ha fatto un passo indietro e mi ha dato un'occhiata, poi ha chiesto il mio nome, poi da dove venivo. Mi ricordo a malapena di aver risposto alle domande, lui ha detto che aveva fatto degli show in Australia e ha chiesto se c'ero stata. Gli ho detto che avevo solo 12 anni durante l'HIStory Tour e ha fatto una battuta che lui lavorava da quando era piccolo e io non avevo scuse. Le sue guardie hanno iniziato a ridere e così ho fatto anch'io, e sono diventata inaspettatamente calma: questo era un ragazzo vero che si stava divertendo ad una festa.
Uno dei ragazzi nella stanza ha chiesto la mia macchina fotografica e io e Michael abbiamo posato per un paio di foto, Mi ricordo il momento in cui la foto è stata scattata, eravamo ancora in piedi molto vicini e ho guardato verso di lui, ho cercato di immergermi inogni dettaglio. Mi ha permesso di ammirare il suo volto sorridente per un attimo e poi ha messo l'altro braccio intorno a me e mi ha abbracciato di nuovo.
Quando mi ha lasciato andare gli ho mostrato il regalo che avevo per lui, tutte le lettere dei fans. Poi ho chiesto se potevo leggere la mia lettera e lui ha detto 'certo, naturalmente' con la sua voce inconfondibile; non so perché, ma ricordo in modo vivido che disse quelle parole, anche se ha detto molto di più mentre eravamo insieme.
La mia lettera era breve e dolce, lui mi sorrideva mentre gliela leggevo. Gli ho detto che mi ha ispirato molto e che lui e Richard Branson erano i miei eroi e questo lo fece ridere. Ho finito dicendo che non saprà mai l'impatto che ha avuto su di me e su innumerevoli altri e che è apprezzato e amato più di quanto possa comprendere. A questo punto mi ha ha abbracciato e mi ha ringraziato. Ha preso la cartella e ha detto 'non mettere questa con le altre' e l'ha messa su uno sgabello con un drink e una custodia degli occhiali da sole.
Mi ha ringraziato di nuovo, mi ha abbracciato di nuovo e mi sono resa conto che il mio tempo era finito. Una delle sue guardie mi ha preso per il braccio e mi ha messo la mia macchina fotografica in mano, ho detto 'sei il migliore Michael' e lui ha detto 'grazie, ti amo' e sono uscita dalla stanza. Una volta che la porta è stata chiusa dietro di me mi sono buttata sulla guardia di sicurezza più vicina e l'ho abbracciata. 'Gli è piaciuta?' mi ha chiesto: 'Credo di sì, ha detto di non metterla con le altre!' ho detto. Ho guardato la foto sul mio telefono e gliel'ho mostrata. Tutte le sue guardie erano dei tesori, probabilmente avevano a che fare con così tanti fan eccitati, ma lui ha avuto comunque il tempo di guardare la mia foto e dirmi che era meraviglioso.
Che eccitazione, sono andata al piano di sotto dove ho incontrato il piccolo gruppo che lo aveva incontrato prima di me e ci siamo mostrati le foto a vicenda e abbiamo condiviso le storie di quello che era successo lì dentro.Tutti dicevano che Michael aveva detto che li amava, tutti hanno raccontato di quantità industriali di abbracci e abbiamo avuto tutti il suo autografo e una bottiglia di champagne nel nostro pacco dono. Era finita, ma io non ero affatto triste - mi era stato dato qualcosa di speciale che non mi potrà mai essere portato via, un momento con un uomo che mi ha ispirato a ballare, donare, lavorare duro, amare e superare gli ostacoli.
Ho festeggiato tutta la notte con i miei nuovi amici e sono tornata in Australia con un po' di magia di Michael Jackson nel mio cuore.
Vederlo esibirsi dal vivo sul palco sarebbe stato il prossimo sogno che diventava realtà, i miei voli per Londra erano tutti pagati e avevo un biglietto per gli spettacoli del 30 luglio, 1 agosto e 3 agosto. E' una tragedia così grande che ci sia stato portato via prima di avere l'occasione di calcare il palco di nuovo; con 50 spettacoli andati sold out in un attimo, il mondo lo stava per accogliere nuovamente sotto i riflettori.
Fonte: MJJPhothos
Renée-Lea Thackham :racconto del suo incontro con Michael Jackson in Giappone
Michael Jackson e Richard Branson sono i due uomini la cui ispirazione mi ha reso chi sono oggi. Michael è innovativo, un perfezionista, uno che lavora duro, è passione, creatività ed è un grande umanitario. In questo momento in cui così tante persone stanno riflettendo sulla sua carriera e la sua vita, volevo condividere la storia del mio incontro nel 2007 per dare un altro punto di vista della leggenda.
Natale 2006, 8:30 e io sono al telefono con il numero di Tokyo mezz'ora prima che i biglietti siano messi in vendita: 200 opportunità per incontrare il Re del Pop al 25° anniversario di Thriller Party a Tokyo, non sarei mancata a questo appuntamento per niente al mondo. L'unico modo per ottenere i biglietti era il telefono ed ero determinata a riuscirci.
Ho fatto il numero, agganciato, rifatto il numero, riagganciato... dopo ore di messaggi registrati, messaggi registrati, messaggi registrati, occupato, occupato, occupato...
I miei coinquilini dell'epoca hanno tirato fuori il cellulare e si sono uniti a me componendo lo stesso numero più e più volte per circa 15 minuti. A questo punto avevo il cuore in gola, ho iniziato a pensare 'i concerti fanno il tutto esaurito più velocemente di così, non ce l'ho fatta, come è potuto accadere?', ma cercando di rimanere positiva ho continuato a comporre il numero.
Improvvisamente, ha cominciato a squillare. Mi sembrava di sentire il battito del mio cuore, non appena la donna ha risposto sono sbottata 'Ce n'è ancora qualcuno?Ti prego, dimmi ce n'è ancora uno!'e la risposta che ho ricevuto non era quella che speravo: 'soorwy, nor inglish' (scusa, non parlo inglese). Che cosa? Sicuramente i fan di tutto il mondo cercavano di questi biglietti! Forse non sono stati pubblicizzati al di fuori del Giappone, ma tutti i fan che si tenevano aggiornati erano a conoscenza del party. Mica potevo essere l'unica fan di lingua inglese che stava cercando di ottenerli??
'Michael Jackson... biglietto per Michael Jackson' ho detto, e lei è scomparsa. Sono rimasta al telefono cercando di sentire quello che stava succedendo, per nessun motivo al mondo avrei riagganciato. Un'altra signora ha preso il telefono, aveva problemi con l'inglese, ma il nome di Michael Jackson è lo stesso in qualsiasi lingua. Ho fatto lo spelling del mio indirizzo e-mail con molta attenzione e lei mi ha inviato le istruzioni di pagamento. In un inglese stentato era spiegato che avevo un biglietto prenotato e una settimana per pagare. Inutile dire che è stato il miglior Natale di sempre, in poco meno di 3 mesi di tempo avrei incontrato uno dei miei eroi faccia a faccia.
Dato che ero presidente di un fan club di Michael Jackson al momento, ho passato i 3 mesi precedenti facendo sapere a più fan che potevo che avevano l'opportunità di far consegnare a mano una lettera a Michael. Anche se non potevo portarli tutti con me, stavo per dare loro qualcosa che è molto difficile da ottenre da fan di Michael Jackson - e questo è un modo garantito di potergli consegnare della posta. Ho raccolto centinaia di lettere per posta da tutto il mondo, i fans avevano ricoperto le buste con francobolli che ho tenuto e ha dato ad un ente di beneficenza che li ripuliva e li vendeva.
Tutte le lettere sono state messe in un grande cartella bianca, pronta per la consegna.
Marzo, Tokyo 10:00 - Sono qui per 3 giorni in tutto, da sola in una grande città e devo incontrare Michael Jackson domani sera. Ancora un po' stanca per il volo vado dritta al mio albergo e studio la mappa della metropolitana che ho preso quando sono atterrata. Potrei iniziare ad esplorare la città, ma l'unica cosa che ho nella mia mente è di prendere un treno andata e ritorno per il luogo dell'incontro, così se dovessi perdermi oggi mi succederebbe in una giornata che non ha importanza. Dopo aver fatto andata e ritorno e ritorno e incontrato un sacco di gente cool lungo la strada, vado a letto presto per essere in forma per la giornata emozionante.
Il grande giorno - faccio colazione da McDonalds perchè posso letteralmente vederlo dal mio albergo e non vi è alcuna possibilità di perdermi e fare tardi. Un po' paranoicoaforse, dato che l'evento non sarebbe iniziato fino allle 5 di pomeriggio, ma quando si tratta dell'occasione che capita una volta nella vita di incontrare il tuo eroe non voglio che ci siano contrattempi. Mi sono preparate e ho seguito lo stesso percorso che avevo fatto il giorno prima, quasi non riconoscevo il posto quando sono arrivata.
Una parte sonnolenta po' fuori Tokyo era diventato un pandemonio di fan, stampa, sicurezza e fotografi. Ho cominciato ad avvicinarmi e sono stata fermata dalla sicurezza a circa 50 metri, hanno guardato nella mia cartella delle lettere, nella mia borsa, in tasca, giusto per assicurarsi che non stavo portando dentro qualcosa di pericoloso o tagliente. E' stato un piacere incontrare un paio di persone che parlavano inglese così ho detto loro tutto sulle lettere dei fan, di dove ero e quanto ero emozionata, loro avevano già visto tutto questo prima e mi hanno augurato buona fortuna.
Dopo aver atteso fuori sul tappeto rosso per circa 40 minuti tutti siamo entrati e ci siamo trovati un posto a sedere, al piano di sotto c'erano tavole rotonde e sedie di fronte a un grande palcoscenico. Abbiamo apprezzato i video musicali di Michael Jackson e ci siamo conosciuti, tutti quelli che parlavano inglese si sono messi vicini ed eravamo tutti eccitati che Michael stesse per arrivare. Tutti erano gentili, tutti avevano storie diverse sul perché erano venuti, forse uno o due di 'quei' fans che ci fanno sembrare tutti pazzi, ma per la maggior parte, gente deliziosa.
Poi è arrivato Michael.
La onversazione tra gli ospiti si è trasformata in urla, pianti, emozioni, quasi panico tra la folla. Michael era al piano di sopra e non faceva altro che salutare e mandare baci, ma la folla si comportava come se stesse facendo il moonwalk sul soffitto.
La cosa successiva di cui mi rendo conto è che sono in coda al piano di sopra secondo il numero del biglietto (avevo l'11!) per incontrare Michael. L'atmosfera era elettrica, come essere allo stadio, non potevi fare a meno di farti trasportare da coloro che avevi intorno che erano così emozionate e nervose. Alcune persone erano già in lacrime, altri guardavano soltanto le reazioni delle persone che andavano e venivano. Risate, pianti, svenimenti, urla e calci per tornare dentro ed essere trascinati via dalla sicurezza, e tutto il resto.
Le scale erano vicino alla porta della stanza di Michael, eravamo in fila al livello superiore e via via chela gente usciva dopo l'incontro con lui andava giù per le scale per unirsi alla folla di sotto e prendere un pacco dono. In fondo alle scale c'era una zona in cui sdraiarsi in caso di svenimenti (e a qualcuno è successo!). E c'era la sicurezza dentro e fuori dalla porta di Michael. Erano preparati.
La ragazza di fronte a me è entrata nella stanza e io ero lì, fuori dalla porta, per il turno successivo. Oh mio Dio, avete mai fatto bungee jumping? Stare in piedi proprio lì sul bordo e il tuo corpo si rende conto che stai per farlo e inizia a diventare di gelatina? Ero piena di adrenalina, ma anche incredibilmente felice di aver avuto questa rara occasione.
La ragazza è uscita ed è scesa per le scale, 'sei pronta?' Ho guardato la guardia di sicurezza e ho annuito, mi ha presa per il braccio e mi ha accompagnata nella stanza. C'era Michael Jackson, a soli due metri da me a braccia aperte e con un grande sorriso. Mi sono fatta avvolgere nel suo abbraccio e ho messo la mia testa sulla sua spalla e il mio braccio intorno alla sua vita minuta. Profumava di fresco e pulito e i suoi capelli sembravano appena usciti dalla pubblicità di uno shampoo.
Mi ha lasciata andare, ha fatto un passo indietro e mi ha dato un'occhiata, poi ha chiesto il mio nome, poi da dove venivo. Mi ricordo a malapena di aver risposto alle domande, lui ha detto che aveva fatto degli show in Australia e ha chiesto se c'ero stata. Gli ho detto che avevo solo 12 anni durante l'HIStory Tour e ha fatto una battuta che lui lavorava da quando era piccolo e io non avevo scuse. Le sue guardie hanno iniziato a ridere e così ho fatto anch'io, e sono diventata inaspettatamente calma: questo era un ragazzo vero che si stava divertendo ad una festa.
Uno dei ragazzi nella stanza ha chiesto la mia macchina fotografica e io e Michael abbiamo posato per un paio di foto, Mi ricordo il momento in cui la foto è stata scattata, eravamo ancora in piedi molto vicini e ho guardato verso di lui, ho cercato di immergermi inogni dettaglio. Mi ha permesso di ammirare il suo volto sorridente per un attimo e poi ha messo l'altro braccio intorno a me e mi ha abbracciato di nuovo.
Quando mi ha lasciato andare gli ho mostrato il regalo che avevo per lui, tutte le lettere dei fans. Poi ho chiesto se potevo leggere la mia lettera e lui ha detto 'certo, naturalmente' con la sua voce inconfondibile; non so perché, ma ricordo in modo vivido che disse quelle parole, anche se ha detto molto di più mentre eravamo insieme.
La mia lettera era breve e dolce, lui mi sorrideva mentre gliela leggevo. Gli ho detto che mi ha ispirato molto e che lui e Richard Branson erano i miei eroi e questo lo fece ridere. Ho finito dicendo che non saprà mai l'impatto che ha avuto su di me e su innumerevoli altri e che è apprezzato e amato più di quanto possa comprendere. A questo punto mi ha ha abbracciato e mi ha ringraziato. Ha preso la cartella e ha detto 'non mettere questa con le altre' e l'ha messa su uno sgabello con un drink e una custodia degli occhiali da sole.
Mi ha ringraziato di nuovo, mi ha abbracciato di nuovo e mi sono resa conto che il mio tempo era finito. Una delle sue guardie mi ha preso per il braccio e mi ha messo la mia macchina fotografica in mano, ho detto 'sei il migliore Michael' e lui ha detto 'grazie, ti amo' e sono uscita dalla stanza. Una volta che la porta è stata chiusa dietro di me mi sono buttata sulla guardia di sicurezza più vicina e l'ho abbracciata. 'Gli è piaciuta?' mi ha chiesto: 'Credo di sì, ha detto di non metterla con le altre!' ho detto. Ho guardato la foto sul mio telefono e gliel'ho mostrata. Tutte le sue guardie erano dei tesori, probabilmente avevano a che fare con così tanti fan eccitati, ma lui ha avuto comunque il tempo di guardare la mia foto e dirmi che era meraviglioso.
Che eccitazione, sono andata al piano di sotto dove ho incontrato il piccolo gruppo che lo aveva incontrato prima di me e ci siamo mostrati le foto a vicenda e abbiamo condiviso le storie di quello che era successo lì dentro.Tutti dicevano che Michael aveva detto che li amava, tutti hanno raccontato di quantità industriali di abbracci e abbiamo avuto tutti il suo autografo e una bottiglia di champagne nel nostro pacco dono. Era finita, ma io non ero affatto triste - mi era stato dato qualcosa di speciale che non mi potrà mai essere portato via, un momento con un uomo che mi ha ispirato a ballare, donare, lavorare duro, amare e superare gli ostacoli.
Ho festeggiato tutta la notte con i miei nuovi amici e sono tornata in Australia con un po' di magia di Michael Jackson nel mio cuore.
Vederlo esibirsi dal vivo sul palco sarebbe stato il prossimo sogno che diventava realtà, i miei voli per Londra erano tutti pagati e avevo un biglietto per gli spettacoli del 30 luglio, 1 agosto e 3 agosto. E' una tragedia così grande che ci sia stato portato via prima di avere l'occasione di calcare il palco di nuovo; con 50 spettacoli andati sold out in un attimo, il mondo lo stava per accogliere nuovamente sotto i riflettori.
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