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Testimonianza di Don Barrett, consulente di marketing cinema

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Messaggio Da Michaelforever Dom Ott 16, 2011 5:32 pm

Michaelforever Inviato: 21 Ott 2010 08:27 pm

Testimonianza di Don Barrett, consulente di marketing cinematografico che una volta ha “volato” con MJ

Quando sono stato licenziato dalla MGM/UA nel 1994, ho aperto la mia attività di consulenza di marketing cinematografico. Ho deciso di concentrarmi sul cinema d'animazione. Negli anni ho avuto la fortuna di lavorare su progetti di animazione meravigliosi come “An American Tail” di Steven Spielberg, tra molti altri. In poco tempo la mia attività era in pieno boom. Stavo facendo più soldi di quanti ne abbia mai fatti con la Columbia, la Universal o più di recente con la MGM/UA. E ancora più importante, non ho dovuto fare quella vita terribile da pendolare che ho fatto per anni e non c’era più nessun comitato che smorzava alcune idee meravigliose che le persone tiravano fuori come per magia.

Sono entrato in contatto con il mercato internazionale (la mia carriera cinematografica con gli studi era limitata a quello nazionale) e mi sono ritrovato al Cannes Film Festival numerose volte ad esporre e vendere alcuni dei progetti di animazione che rappresentavo. Sì, Cannes è bella, sexy, sensuale, seducente, inebriante, eccitante e addirittura la bomba, per usare una vecchia espressione.

Un anno andando a Cannes dovevo viaggiare da Los Angeles a Berlino e poi prendere un volo coincidenza per Cannes. In prima classe c’erano cinque file, con due posti su ciascun lato dell’aereo. Ero seduto sul sedile del corridoio nella terza fila a sinistra. Davanti a me c'era un signore da solo. I due sedili di fronte erano occupati, ma le persone erano già sedute quando mi sono accomodato per il volo di 12 ore.

L'uomo di fronte a me chiese un cocktail prima del decollo. Una volta in volo, fu destinatario di un flusso costante di bevande. A circa una mezz'ora dall’inizio del volo, l'uomo del sedile anteriore lato corridoio si alzò e si spostò al centro della cabina. Il suo vicino di posto si alzò e si mise dietro di lui.

Un altro uomo che era nel sedile anteriore lato corridoio sul lato destro dell’aereo si alzò e si unì ai due in piedi nella cabina con alle spalle il secondo uomo. I tre si diressero in blocco verso la toilette. Le luci della cabina erano abbassate per coloro che volevano dormire sul lungo volo. Mentre camminavano verso di me fu chiaro che l'uomo al centro di questa breve parata era Michael Jackson.

Il volo proseguiva, ma l'uomo davanti a me non smetteva di chiedere alcol. Alla fine lo steward smise di servirglielo. Potevo solo immaginare la tempesta perfetta che si stava preparando. Visto che alzava spesso la voce nella silenziosa cabina, era facile sentire le sue lamentele che dopo aver pagato così tanto per un biglietto di prima classe non avevano alcun diritto di smettere di servirlo. Lo steward però era deciso.

L'uomo Ubriaco continuava a premere il pulsante di chiamata e lo steward arrivava con riluttanza solo per essere accolto da insulti per avergli negato il suo diritto al servizio. Dopo un terzo giro di chiamate, l'uomo Ubriaco stava apparentemente in agguato aspettando lo steward il quale gli ripeté che non l’avrebbe più servito. L'uomo Ubriaco balzò come una gazzella sullo steward ed entrambi si schiantarono a terra. Lottavano. Si sentiva un altro steward che freneticamente chiamava il pilota che venne rapidamente a vedere qual era la causa del trambusto.

Senza fanfare, niente luci, niente pubblico, un preoccupato Michael Jackson si alzò e separò i due contendenti. Non appena si resero conto che il Re del Pop stava facendo da pacificatore si fermarono docilmente, come scolari colti in flagrante dal preside o dalla loro stessa mamma. Quando arrivò il comandante poté constatare che la pace era stata ripristinata, senza spargimento di sangue.

Michael chiese alle sue guardie del corpo di sedersi al posto dell’uomo Ubriaco e invitò quest’ultimo a sedersi con lui. Non sono riuscito a sentire niente di quello che dissero Michael e il suo nuovo vicino di posto, ma parlarono per 20 minuti. Michael disse alla sua guardia del corpo di aiutare l'uomo Ubriaco a tornare al suo posto. In pochi minuti era addormentato e dormì per tutta la durata del volo. Michael e la sua guardia del corpo erano di nuovo insieme per completare le restanti ore di volo in relativo silenzio.

E' stato un raro scorcio su Michael Jackson. Chi poteva immaginare che sarebbe stato il pacificatore di quello che poteva finire in un brutto litigio a 9000 metri?

FONTE: MJFS
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