Michael Jackson Who Is It
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Quello che avrei voluto che accadesse (one shot)

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Messaggio Da marina56 Mer Feb 15, 2012 4:29 pm

Michael sta scrivendo una lettera in cui racconta parte della sua vita.

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Tutti mi conoscono come Michael Jackson, il cantante, ballerino e qualcuno anche solo per gossip, ma in realtà dietro a quel personaggio si nasconde un uomo totalmente diverso.
Sul palco sono una belva, sono un gladiatore che lotta contro il leone per la sopravvivenza , sono una macchina senza freni che vuole assolutamente dare il proprio meglio per vincere il suo premio. Ma quando le luci si spengono e le urla dei fan gioiosi di vedermi esibire svaniscono , rimango solo ; probabilmente sono l uomo piu solo al mondo.
Ovviamente lo sono stato fin da bambino, quando i miei unici amici erano i miei fratelli e sorelle e qualche amico del vicinato ,ma con il passare del tempo e con la crescita del mio successo gli amici anche quelli d infanzia si trasformarono in un branco di avvoltoi, erano li solo per il denaro non per me.
Oggi posso dire che i soldi non fanno la felicità , ma complicano la vita .
Non so chi mi sta dietro per coprirmi le spalle dagli attacchi dei leoni e chi è li solo perche quando un giorno schiatterò prenderà tutto il mio patrimonio.
Questo spiega anche il motivo per cui non sono sposato e non ho bambini, mi piacerebbe piu di ogni altra cosa avere miei figli propri, ma prima dovrei trovare loro una madre che ami me ma soprattutto loro.
So che molte delle mie fan potrebbero subito e ben volentieri offrirsi a sposarmi o a darmi dei bambini, si...
i fan farebbero qualsiasi cosa per vedermi felice ed è per questo che continuo a fare quello che faccio ...solo per loro.
Anno 1993-
Ero pronto per raggiungere Bucharest e li oltre a tenere un concerto , avrei anche visitato un ospedale, e fu proprio quella visita a cambiare la mia vita.
Arrivato in ospedale, visitai i bambini e feci loro dei regali, come ero solito fare, amavo vedere i loro volti illuminati da un sorriso.
Finite le visite , chiesi al primario di chirurgia in cui mi trovavo ,se potevo fare un giro per le ale dell ospedale.
Sono sempre stato sensibile al dolore degli altri , probabilmente perche anche io soffro continuamente e solo chi ne soffre può capire.
In poco piu di 10 minuti , avevo visto di tutto ... uomini senza gambe, donne con il capo privo di capelli , era tutto molto triste.
Mi accorsi solo dopo qualche minuto che mi ero perso per l ospedale, era enorme , e non sapevo piu dove andare. Il dolore nel vedere cosi tanta sofferenza e l ' immensità di quel labirinto mi stavano opprimendo.
Allora provai a fare la strada al contrario ,di come l' avevo percossa per ritrovarmi in quel punto sperduto dell' ospedale.
Mentre voltavo un angolo qualcuno mi venne addosso.
"Mi scusi , mi sono persa , non volevo sbatterle contro" la ragazza disse raccogliendo una foto che le era caduta a terra.
"non si preoccupi , sta bene ?" le chiesi e solo allora la guardai negli occhi , probabilmente non era una mia fan perche quando il mio sguardo incrociò il suo non esultò , non mi saltò addosso , non emise alcun urlo.
Era una ragazza abbastanza alta, molto bella, riccia , sguardo profondo , occhi castani , fisico perfetto, riccioli sul capo.
La guardai per pochi secondi ma il mio cervello memorizzò ogni singolo dettaglio della meraviglia che mi trovavo davanti.
"sto bene grazie , mi scusi ma devo andare" dicendo cosi mi lasciò impietrito e nuovamente sperduto in quel grande ospedale.
Questa sensazione per me era del tutto nuova, quella donna non mi aveva riconosciuto, eppure non portavo nessuna mascherina , e neanche occhiali.
Dopo qualche secondo uscii un uomo da una delle tanta stanze ai lati dell infinito corridoio in cui mi trovavo .
"sig. Jackson l 'ha conosciuta vedo eh?" l uomo probabilmente vedendomi cosi disorientato e meravigliato mi fece questa domanda.
" chi ? l'unica donna al mondo che non conosce il mio successo internazionale?" risposi sorridendo
" Non la conosce perche per 20 anni della sua vita ha dormito profondamente ,rimanendo all oscuro di quello che è successo nel mondo ,non ricorda piu nulla, non ha nessuno , triste storia..." l uomo mi sorrise tristemente e si allontanò.
Rimasi senza parole, quella donna si sentiva un po' come mi sentivo io . Questo senso di solitudine, di tristezza. Eravamo entrambi soli.
Per fortuna riuscii a trovare la via d uscita da quell immenso labirinto e ritornai in albergo.
Inutile dire che quella donna mi aveva incuriosito, non avevo amici e lei non conosceva l artista michael jackson. Poteva anche sembrare molto egoista,stavo sfruttando una cosa cosi brutta per avere la chance di una vita, una amico , una vera amicizia.
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Il giorno dopo ritornai in ospedale e rifeci il mio solito giro.
La ritrovai , era seduta per terra con la sua foto in mano , con uno sguardo molto triste.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei.
"so cosa si prova ad essere in un mondo in cui non si ha nessun amico"
Lei mi guardò e mi chiese "perchè sei tornato qui?"
"perche so cosa si prova ad essere in un mondo in cui non si ha nessun amico"
Mi sorrise , allungò la mano verso di me e si presentò " il mio nome è Marie ,almeno cosi mi hanno riferito, qual'è il tuo?"
Ancora piu meravigliato di quella domanda risposi " Michael"
"Michael ho paura del mondo , non so cosa aspettarmi, è come essere un neonata che ha 29 anni di età , se dovessi sbagliare? non ho genitori ne parenti , chi mi aiuterà?"
Le sue parole spezzarono il mio cuore in 2 parti, sapevo benissimo che vivere nel mondo , fuori da quelle 4 mura dell ospedale che l aveva fino a quel momento protetta non sarebbe stato facile.

"Siamo amici , ti aiuterò io, ti insegnerò come farti rispettare e come lottare per quello in cui è giusto"
Lei mi abbracciò, era un gesto dettato dal cuore, perchè non sapeva dei miei soldi o del mio successo.
Mi sentii librare in aria.
Proprio come quando appaio sotto i riflettori e la folla comincia ad esultare dalla gioia, la stessa gioia che provo io vedendo loro gioire, la stessa gioia che provai grazie a quell 'abbraccio, molto meglio di ogni parola che fino a quel momento mi avessero rivolto, perche quelle erano dettate dal cervello.
Non volevo farle sapere che ero Michael Jackson, il piu grande intrattenitore di tutti i tempi , l artista che aveva registrato il piu grande disco mai venduto.
Avevo paura della sua reazione, allora agii da egoista , cercando di nascondere la mia identità.
Avevo bisogno di un amico, di una compagna, di una donna che si prendesse cura di me nel bene e nel male.
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Nei giorni successivi fino al giorno della mia partenza visitai l ospedale e rimasi a parlare con Marie per molte ore.
Ridevamo , scherzavamo, giocavamo.
In fondo anche lei era una bambina.
Si era addormentata da bambina e ad un tratto si era risvegliata da adulta, ma dentro anche lei aveva voglia di rivivere quell infanzia che gli era stata negata.
Era un miracolo vivente. Era quasi impossibile che qualcosa del genere accadesse, e lei era la prova evivente che cose del genere accadono , possono accadere.
Ha affrontato tutto da sola, senza affetto , aiuto , proprio come me.
Marie portava con se quella foto , ma io per paura di causarle un dolore immane non le chiesi mai cosa rappresentasse.
Fu lei un giorno a dirmi il perche teneva quella foto sempre con se.
"questo è un disegno che i dottori trovarono nella tasca dei miei vestiti anni fa , questa è mia madre , questo mio padre e questa sono io , sono l unico ricordo che ho di loro" mi disse puntando con le dita le figure rappresentate sul piccolo ritaglio di foglio.
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Decisi di partire ma promisi a Marie che sarei tornato o avrai mandato qualcuno a portarla a Neverland.
Con lei potevo parlar di tutto e causarle estrema meraviglia, perche niente di quello che dicevo aveva mai visto o sperimentato.
Come da promessa , mandai alcune persone fidate a portarla da me.
Non proverò neanche a descrivere la gioia, la meraviglia che vidi in quei 2 occhi.
Mi tolse il fiato , era tutto quello che avevo fino a quel momento sognato.
Eravamo 2 bambini in un luogo fantastico.
Ma anche per noi arrivò il momento di crescere , quando capimmo che quello che provavamo non era amicizia, ma un sentimento molto piu grande di noi, che eravamo solo 2 bambini alla ricerca della felicità eterna.
Tutti ne parlavano , ma nessuno sapeva cosa fosse amare , ma io ebbi la possibilità di provarlo , di sfiorarlo delicatamente perche anche se è un sentimento forte è anche molto fragile.
Ebbi la possibilità di essere amato per la prima volta nella mia vita , quell amore incondizionato , senza limiti , senza pregiudizi.
Vivemmo a Neverland per molti anni , affrontando anche momenti dolorosi in cui entrambi riuscimmo a sopravvivere l uno con l aiuto dell altro.
Non guardavamo tv , non leggevamo giornali , giocavamo tutti i giorni senza mai stancarci.
Solo anni dopo dal suo arrivo a Neverland Marie scoprii chi Michael Jackson era.
Era sorpresa ma non si sentiva tradita.
Capii che ero una persona in cerca d amore e che volevo solo trovare qualcuno a cui donarlo e da cui riceverlo.
Io e Marie diventammo anche genitori e fu solo allora che capii di essere un uomo , ero pronto a dare a quei bambini tutto l amore che avevo nel mio cuore, incondizionatamente.
Mi resero felice, completo, e padre orgoglioso.
Adesso per vivere la vita perfetta mancava solo invecchiare insieme a Marie, ma la vita mi tolse questa gioia, probabilmente avevo già avuto troppo.
Marie mi lasciò molto prima di quanto avesse dovuto.
Quella donna mi rese l uomo che ero diventato , dovevo tutto a lei.
Senza lei probabilmente non sarei ancora qui a scrivere questa lettera.
Ringrazio tutti i miei fan per l amore che in tutti questi anni mi hanno dato, mia moglie e i miei figli per la gioia e la felicità che hanno portato alla mia vita.

I love you more , MJ
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