Bryan Loren, collaboratore amico di MJ, parla di Michael, del loro lavoro insieme, e della loro amicizia.
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Incontri con Michael/Meet whit Michael :: Dicono di lui!!! / People about Michael!!!
Pagina 1 di 1
Bryan Loren, collaboratore amico di MJ, parla di Michael, del loro lavoro insieme, e della loro amicizia.
Bryan Loren, collaboratore amico di MJ, parla di Michael, del loro lavoro insieme, e della loro amicizia.
Michael ed Io
L’umore di oggi: malinconico
Philadelphia, Pa.- Wow. E’ veramente dura per me.
E’ sempre brutto perdere qualcuno che consideravi un amico. Ma lo è molto di più quando ti rendi conto che era riuscito a capire di te cose che nessun altro era riuscito a capire. Per me Michael era questo.
Ho trascorso molto tempo con Michael. Sì, molto tempo nello studio ma anche molto tempo a livello personale. Tra i tanti momenti insieme, Michael con me ha trascorso almeno un Natale e un Giorno del Ringraziamento. Solo io e lui. Abbiamo trascorso molto tempo a parlare. Parlavamo della vita, della musica, dell’arte, dei film, della gente, delle donne (sì, donne) e di quello che voleva dire, per lui, essere chi era nel tempo in cui viveva. Abbiamo parlato anche di Elvis. Si chiedeva se la sua creazione musicale sarebbe mai stata considerata allo stesso livello di quella di Elvis. L’ho sempre rassicurato di sì.
Ero con lui a New York, mentre si lavorava su HIStory, quando per la prima volta ha iniziato a vedersi con Lisa Marie. A dire il vero ero anche un po’ geloso, al tempo. Ho sempre pensato che fosse una donna molto bella (LoL). Ero con lui quando ha deciso che agli Oscar ci sarebbe andato con Madonna. Sono stato ospite a Neverland e ci sono tornato molte volte. Ho trascorso molti giorni al suo ‘Hideout’. Era un condominio che Michael aveva a Westwood, Los Angeles. Ricordo una volta che siamo entrati in una stanza dove Michael teneva gran parte del guardaroba del BAD tour. Mi fece vedere una giacca che gli avevo visto indossare sul palco durante la performance di Thriller. Sembrava proprio quella del video, con l’eccezione che questa aveva anche dei luci al neon che Michael accendeva mentre ballava. L’ho provata. Questa giacca era PESANTE. Doveva pesare 14 chili o più. A pensarci bene Michael indossava questa giacca durante un pezzo di danza. Fu in quel momento che ho capito quando Michael doveva essere forte, nonostante l’aspetto esile.
Molte volte prendevamo il pick-up bianco e Michael guidava fino alla Tower Records. Prima di entrare nel negozio indossavamo degli occhiali da sole, un cappello e questi denti davvero strani. Come al solito qualcuno ci riconosceva e lo fissava ma di solito la gente, rispettosamente, lo lasciava fare shopping in santa pace. Ricordo che una volta eravamo con la mia auto sulla 101. Venivamo dall’Hideout e stavamo andando allo studio e Michael sedeva sul lato del passeggero. Ad un certo punto un uomo, che passava accanto alla mia auto sul lato del passeggero, guarda nel finestrino e vede Michael con i riccioli e il Fedora in testa. Guarda bene una seconda volta, scrolla le spalle e dice: “Nah, non può essere lui!” E’ stato divertentissimo.
Poi c’è la gente. L’infinita parata di persone importantissime che ho conosciuto solo perchè ero con lui. Da Michael Milken a Eddie Murphy, Steve Wynne e Little Richard. Ho anche realizzato l’arrangiamento della canzone che ha scritto per lo show di Sigfried e Roy a Las Vegas. E la lista continua.
Ho ancora il cappello che gli ho tolto dalla testa un giorno, in studio, mentre per sfottermi colpiva un piatto dal quale stavo mangiando. Lui indietreggiò perché aveva i ‘capelli piatti’ dovuti al cappello. Ricordo perfettamente il giorno che ha portato Bubbles (lo scimpanzé) in studio. Bubbles mi ha colpito il petto con la mano aperta (fa male!!!). Non ho voluto più avere nulla a che fare con gli scimpanzé, dopo questa esperienza. Michael mi disse che voleva dire che gli piacevo. Si divertiva come un matto. Abbiamo riso di cose che soltanto noi sappiamo. Potevamo stare in una stanza piena di gente e uno di noi due poteva fare ridere l’altro pensando a qualcosa e la gente si chiedeva ‘cosa c’è di così divertente?’ Mi sono davvero sentito speciale quando Michael mi ha detto che credeva davvero che avessi talento, sapendo anche che cosa il mondo pensasse di lui. Era davvero bello poter lavorare con lui.
Insieme abbiamo registrato più di venti pezzi. Sfortunatamente molti di questi non sono mai stati finiti. Ma quando abbiamo registrato la parte vocale, al di là della sua dedizione al lavoro era davvero bello ascoltare quest’uomo che arrangiava le armonie dei cori. La sua voce era davvero unica. Un tono davvero puro, e una grande intonazione. Nella canzone ‘do the Bartman’ del cartone dei Simpson nei cori del bridge ci sono io (contrariamente a quanto credesse la stampa al tempo). Ma le armonie nei cori sono state realizzate da noi due. Ognuno di noi cantava la sua parte armonica. Lo abbiamo fatto simultaneamente. E’ stato un processo veloce e indolore. Ho realizzato il mix del disco e vi assicuro che tutti i vocal sono stati realizzati alla stessa maniera. Siamo due persone, punto e basta. Per me è stata una figata e non mi è più capitato di duettare così facilmente con qualcuno nel realizzare un background vocal.
Michael ha realizzato i cori di “To satisfy you’ incluso nel cd “Music form the New World’ perché l’avevo scritto io per lui, per Dangerous. Quando si decise di non usarli gli ho detto che volevo tenere i vocal e utilizzarli in un mio disco. Lui ha detto ‘Naturalmente’. Abbiamo finito il lavoro su “Superfly Sister” incluso in "Blood on the dance floor” circa alcuni anni dopo che io ho realizzato il brano, in quanto era una canzone sulla quale avevo iniziato a lavorare durante le sessioni di “Dangerous”. Questo mi ha fatto sempre pensare che sarebbe stato possibile rivisitare alcuni dei pezzi che avevo iniziato tempo prima. Non era insolito per Michael lavorare così, come è successo anche per “They don’t care about us” dell’album HIStory. Questa era una canzone sulla quale aveva iniziato a lavorare ancora prima che io mi unissi a lui per lavorare su Dangerous. Una delle prime cose che ho ascoltato è stata questa canzone, ma al tempo fu scartata. ‘Earth Song’ è stata un’altra delle canzoni iniziate durante il periodo di “Dangerous”.
Anche per me ‘Dangerous’ è stato un periodo difficile. Avevamo registrato tanto materiale e praticamente nulla era stato utilizzato per quel progetto in quanto erano accadute altre cose di cui non voglio parlare. Ma posso dire che ho trascorso dei giorni bellissimi con Michael e abbiamo fatto anche della bella musica insieme. Ci sono delle canzoni che trasmettono il loro potenziale anche se le ascolti così come sono, ancora non terminate. E nei prossimi mesi posterò alcuni di quei pezzi da cui è possibile riconoscere il potenziale.
Quando abbiamo iniziato a lavorare io speravo di poter raggiungere quel tipo di feeling che emanavano ‘Off the wall’ o anche ‘Thriller’. Lì c’era davvero un feeling pazzesco. ‘Work that body’ è completa con Michael che ripete (a mia richiesta) il rap di ABC dei Jackson Five. Lui NON VOLEVA farlo (LOL) ma poi ha realizzato quei suoni con la lingua e la bocca che potete ascoltare. Ha prodotto questo brano ed io ho realizzato tutta la musica. Non ci sono sequencers perché di solito io, nei miei lavori, non li uso. Abbiamo scritto insieme le parole e la melodia.
Ironicamente, mi ci è voluto un po’ a decidermi di postare questa e altre canzoni che abbiamo fatto insieme perchè in qualche modo su internet ci sarebbe stata una vera e propria fuga. Di tanto in tanto ricevo delle mail alla mia pagina di Myspace in cui mi chiedono se l’ho fatto. Bene, per rispondere ufficialmente alla domanda: sì. Molte di queste sono canzoni mie, prodotte da me e scritte insieme a Michael. E’ triste che l’occasione per metterle fuori sia stata questa ma credo che le persone che amano Michael vorranno ascoltare alcuni dei suoi lavori che non sono mai stati pubblicati. C’è anche un processo di catarsi, per me.
Sono orgoglioso di aver prodotto e scritto per Michael. Sono anche orgoglioso di averlo chiamato collega e amico. Abbiamo condiviso un’amicizia che lui ha avuto con poche persone. Questo è stato molto speciale per me. Sono davvero molto dispiaciuto per la sua scomparsa prematura e improvvisa. I miei sentimenti e le mie condoglianze vanno a tutti i suoi bambini e a tutta la famiglia Jackson. Non c’è bisogno di dire che ci mancherà tanto. Riposa in pace, fratellone…
www.myspace.com/bloren2/blog/499755882
Sul suo Myspace potete ascoltare sia Work That Body che To Satisfy You
www.myspace.com/bloren2/music/songs/work-that-body-michael-j-...
E ovviamente si trovano anche sul tubo:
www.youtube.com/watch?v=B31HFZPSl_8&feature=player_embedded#!
www.youtube.com/watch?v=M1va6BH0-N4
FONTE:MIFS
Michael ed Io
L’umore di oggi: malinconico
Philadelphia, Pa.- Wow. E’ veramente dura per me.
E’ sempre brutto perdere qualcuno che consideravi un amico. Ma lo è molto di più quando ti rendi conto che era riuscito a capire di te cose che nessun altro era riuscito a capire. Per me Michael era questo.
Ho trascorso molto tempo con Michael. Sì, molto tempo nello studio ma anche molto tempo a livello personale. Tra i tanti momenti insieme, Michael con me ha trascorso almeno un Natale e un Giorno del Ringraziamento. Solo io e lui. Abbiamo trascorso molto tempo a parlare. Parlavamo della vita, della musica, dell’arte, dei film, della gente, delle donne (sì, donne) e di quello che voleva dire, per lui, essere chi era nel tempo in cui viveva. Abbiamo parlato anche di Elvis. Si chiedeva se la sua creazione musicale sarebbe mai stata considerata allo stesso livello di quella di Elvis. L’ho sempre rassicurato di sì.
Ero con lui a New York, mentre si lavorava su HIStory, quando per la prima volta ha iniziato a vedersi con Lisa Marie. A dire il vero ero anche un po’ geloso, al tempo. Ho sempre pensato che fosse una donna molto bella (LoL). Ero con lui quando ha deciso che agli Oscar ci sarebbe andato con Madonna. Sono stato ospite a Neverland e ci sono tornato molte volte. Ho trascorso molti giorni al suo ‘Hideout’. Era un condominio che Michael aveva a Westwood, Los Angeles. Ricordo una volta che siamo entrati in una stanza dove Michael teneva gran parte del guardaroba del BAD tour. Mi fece vedere una giacca che gli avevo visto indossare sul palco durante la performance di Thriller. Sembrava proprio quella del video, con l’eccezione che questa aveva anche dei luci al neon che Michael accendeva mentre ballava. L’ho provata. Questa giacca era PESANTE. Doveva pesare 14 chili o più. A pensarci bene Michael indossava questa giacca durante un pezzo di danza. Fu in quel momento che ho capito quando Michael doveva essere forte, nonostante l’aspetto esile.
Molte volte prendevamo il pick-up bianco e Michael guidava fino alla Tower Records. Prima di entrare nel negozio indossavamo degli occhiali da sole, un cappello e questi denti davvero strani. Come al solito qualcuno ci riconosceva e lo fissava ma di solito la gente, rispettosamente, lo lasciava fare shopping in santa pace. Ricordo che una volta eravamo con la mia auto sulla 101. Venivamo dall’Hideout e stavamo andando allo studio e Michael sedeva sul lato del passeggero. Ad un certo punto un uomo, che passava accanto alla mia auto sul lato del passeggero, guarda nel finestrino e vede Michael con i riccioli e il Fedora in testa. Guarda bene una seconda volta, scrolla le spalle e dice: “Nah, non può essere lui!” E’ stato divertentissimo.
Poi c’è la gente. L’infinita parata di persone importantissime che ho conosciuto solo perchè ero con lui. Da Michael Milken a Eddie Murphy, Steve Wynne e Little Richard. Ho anche realizzato l’arrangiamento della canzone che ha scritto per lo show di Sigfried e Roy a Las Vegas. E la lista continua.
Ho ancora il cappello che gli ho tolto dalla testa un giorno, in studio, mentre per sfottermi colpiva un piatto dal quale stavo mangiando. Lui indietreggiò perché aveva i ‘capelli piatti’ dovuti al cappello. Ricordo perfettamente il giorno che ha portato Bubbles (lo scimpanzé) in studio. Bubbles mi ha colpito il petto con la mano aperta (fa male!!!). Non ho voluto più avere nulla a che fare con gli scimpanzé, dopo questa esperienza. Michael mi disse che voleva dire che gli piacevo. Si divertiva come un matto. Abbiamo riso di cose che soltanto noi sappiamo. Potevamo stare in una stanza piena di gente e uno di noi due poteva fare ridere l’altro pensando a qualcosa e la gente si chiedeva ‘cosa c’è di così divertente?’ Mi sono davvero sentito speciale quando Michael mi ha detto che credeva davvero che avessi talento, sapendo anche che cosa il mondo pensasse di lui. Era davvero bello poter lavorare con lui.
Insieme abbiamo registrato più di venti pezzi. Sfortunatamente molti di questi non sono mai stati finiti. Ma quando abbiamo registrato la parte vocale, al di là della sua dedizione al lavoro era davvero bello ascoltare quest’uomo che arrangiava le armonie dei cori. La sua voce era davvero unica. Un tono davvero puro, e una grande intonazione. Nella canzone ‘do the Bartman’ del cartone dei Simpson nei cori del bridge ci sono io (contrariamente a quanto credesse la stampa al tempo). Ma le armonie nei cori sono state realizzate da noi due. Ognuno di noi cantava la sua parte armonica. Lo abbiamo fatto simultaneamente. E’ stato un processo veloce e indolore. Ho realizzato il mix del disco e vi assicuro che tutti i vocal sono stati realizzati alla stessa maniera. Siamo due persone, punto e basta. Per me è stata una figata e non mi è più capitato di duettare così facilmente con qualcuno nel realizzare un background vocal.
Michael ha realizzato i cori di “To satisfy you’ incluso nel cd “Music form the New World’ perché l’avevo scritto io per lui, per Dangerous. Quando si decise di non usarli gli ho detto che volevo tenere i vocal e utilizzarli in un mio disco. Lui ha detto ‘Naturalmente’. Abbiamo finito il lavoro su “Superfly Sister” incluso in "Blood on the dance floor” circa alcuni anni dopo che io ho realizzato il brano, in quanto era una canzone sulla quale avevo iniziato a lavorare durante le sessioni di “Dangerous”. Questo mi ha fatto sempre pensare che sarebbe stato possibile rivisitare alcuni dei pezzi che avevo iniziato tempo prima. Non era insolito per Michael lavorare così, come è successo anche per “They don’t care about us” dell’album HIStory. Questa era una canzone sulla quale aveva iniziato a lavorare ancora prima che io mi unissi a lui per lavorare su Dangerous. Una delle prime cose che ho ascoltato è stata questa canzone, ma al tempo fu scartata. ‘Earth Song’ è stata un’altra delle canzoni iniziate durante il periodo di “Dangerous”.
Anche per me ‘Dangerous’ è stato un periodo difficile. Avevamo registrato tanto materiale e praticamente nulla era stato utilizzato per quel progetto in quanto erano accadute altre cose di cui non voglio parlare. Ma posso dire che ho trascorso dei giorni bellissimi con Michael e abbiamo fatto anche della bella musica insieme. Ci sono delle canzoni che trasmettono il loro potenziale anche se le ascolti così come sono, ancora non terminate. E nei prossimi mesi posterò alcuni di quei pezzi da cui è possibile riconoscere il potenziale.
Quando abbiamo iniziato a lavorare io speravo di poter raggiungere quel tipo di feeling che emanavano ‘Off the wall’ o anche ‘Thriller’. Lì c’era davvero un feeling pazzesco. ‘Work that body’ è completa con Michael che ripete (a mia richiesta) il rap di ABC dei Jackson Five. Lui NON VOLEVA farlo (LOL) ma poi ha realizzato quei suoni con la lingua e la bocca che potete ascoltare. Ha prodotto questo brano ed io ho realizzato tutta la musica. Non ci sono sequencers perché di solito io, nei miei lavori, non li uso. Abbiamo scritto insieme le parole e la melodia.
Ironicamente, mi ci è voluto un po’ a decidermi di postare questa e altre canzoni che abbiamo fatto insieme perchè in qualche modo su internet ci sarebbe stata una vera e propria fuga. Di tanto in tanto ricevo delle mail alla mia pagina di Myspace in cui mi chiedono se l’ho fatto. Bene, per rispondere ufficialmente alla domanda: sì. Molte di queste sono canzoni mie, prodotte da me e scritte insieme a Michael. E’ triste che l’occasione per metterle fuori sia stata questa ma credo che le persone che amano Michael vorranno ascoltare alcuni dei suoi lavori che non sono mai stati pubblicati. C’è anche un processo di catarsi, per me.
Sono orgoglioso di aver prodotto e scritto per Michael. Sono anche orgoglioso di averlo chiamato collega e amico. Abbiamo condiviso un’amicizia che lui ha avuto con poche persone. Questo è stato molto speciale per me. Sono davvero molto dispiaciuto per la sua scomparsa prematura e improvvisa. I miei sentimenti e le mie condoglianze vanno a tutti i suoi bambini e a tutta la famiglia Jackson. Non c’è bisogno di dire che ci mancherà tanto. Riposa in pace, fratellone…
www.myspace.com/bloren2/blog/499755882
Sul suo Myspace potete ascoltare sia Work That Body che To Satisfy You
www.myspace.com/bloren2/music/songs/work-that-body-michael-j-...
E ovviamente si trovano anche sul tubo:
www.youtube.com/watch?v=B31HFZPSl_8&feature=player_embedded#!
www.youtube.com/watch?v=M1va6BH0-N4
FONTE:MIFS
Argomenti simili
» Bryan Loren, collaboratore amico di MJ, parla di Michael, del loro lavoro insieme, e della loro amicizia
» Marsha Ambrosius parla del suo lavoro con Michael
» Freddie Mercury parla della collaborazione con Michael 1984
» Michael Jackson parla della sua famiglia
» LL Cool J parla della sua collaborazione con Michael
» Marsha Ambrosius parla del suo lavoro con Michael
» Freddie Mercury parla della collaborazione con Michael 1984
» Michael Jackson parla della sua famiglia
» LL Cool J parla della sua collaborazione con Michael
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Incontri con Michael/Meet whit Michael :: Dicono di lui!!! / People about Michael!!!
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.