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Intervista a Michael Jackson - Magazine Ebony 1992

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Messaggio Da Michaelforever Dom Dic 18, 2011 1:26 pm

Riluttante, restio, schivo, timido….niente di più falso, almeno in questa intervista, Michael sembra aver abbandonato il suo abituale riserbo nel soddisfare la stampa. Michael è come un libro aperto. Così, si presenta in questa intervista concessa allo stimato E. Johnson, durante una tournèe in Africa.
Michael parte dall'aeroporto internazionale di Los Angeles per un viaggio di due settimane in quattro paesi africani (Gabon, Costa d'Avorio, Tanzania ed Egitto) accompagnato da un enturage di 26 componenti. Tra gli invitati al suo seguito c'è anche Robert E. Johnson, direttore delle riviste "Ebony" e "Jet". Michael Jackson già Re del Pop, è incoronato "re Sahi".

Per quei fans che ancora non conoscono bene Michael, sarà piacevole con questa lettura, scoprire la sua autentica essenza. Per coloro che sono già consapevoli delle sue virtuose qualità, rimarranno sorpresi per le ampie risposte che Michael con sentimento regala a tutti i suoi fan.
Aperto, sincero, introspettivo, nella congeniale atmosfera e di fronte alla persona della quale nutre considerazione, con animo fiducioso, esterna e condivide i suoi più profondi pensieri.

(Magazine Ebony, Maggio 1992)

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Al suo arrivo all'aeroporto in Gabon, la megastar è salutata dagli applausi di bambini e dignitari, nel frattempo sulla costa, un ufficiale tribale prepara i paramenti per l'incoronazione del "Re del pop, rock e soul" dal capo Amom N'Djafok, consacrando il musicista monarca "Re Sani".

Michael Jackson:
Incoronato In Africa, Il Re Della Musica Pop
Racconta La Vera Storia Del Controverso Viaggio

di Robert E. Johonson

All'età di 14 anni, quando era cantante solista del gruppo dei Jackson Five, Michael Jackson visitò l'Africa per la prima volta. "Quando siamo scesi dall'aereo e messo piede sul suolo [Dakar, Senegal] dell'Africa", ricorda, "siamo stati accolti da una lunga fila di danzatori africani. I tamburi e la loro musica riempivano l'atmosfera di ritmo. Stavo impazzendo, urlavo: " Grande! Loro hanno il ritmo nella pelle... questo è tutto. E' da qui che provengo. Questa è mia origine. "'

Diciannove anni più tardi, all'età di 33 anni, Michael è sceso dall'aereo sul territorio del Gabon, un paese situato a ovest del Senegal, è stato accolto da una folla entusiasta e urlante di studenti della scuola elementare che esponevano uno striscione che proclamava: "Benvenuto a casa, Michael." Il suono dei tamburi riempiva di nuovo l'aria con il ritmo che fluiva dai fan riuniti presso l'aeroporto fino a quelli allineati lungo le strade in attesa di vedere il "re del pop, rock e soul, "che più tardi sarebbe incoronato "Re Sani" in un Villaggio dell'Africa occidentale.

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Nonostante o forse a causa di quest'accoglienza, l'idolo del pop quasi subito si è trovato al centro di una polemica internazionale basata su una campagna mediatica negativa. Questa campagna diffamatoria includeva le seguenti grandi menzogne:

* Il viaggio è stato un "disastro nelle pubbliche relazioni per Michael." La verità: E' stato un trionfo durante il quale, in Gabon ha richiamato più spettatori di Nelson Mandela e più del Papa in Costa d'Avorio, secondo il portavoce africano.

* "Il cantante ha abbreviato il tour africano, dopo che in una delle tappe ha suscitato disordini." La verità: Gli sponsor hanno voluto che Michael ampliasse il suo tour per soddisfare le richieste di una sua presenza ovunque.

* Ha tenuto la sua mano al naso perché le nazioni africane puzzano. La verità: A volte si è toccato il naso, un suo vecchio tic nervoso che gli valse il nomignolo di "Smelly", originariamente dato da Quincy Jones, perché Michael ha quest'abitudine anche a Los Angeles.

* E' svenuto a causa del gran caldo e si è recato a Londra per una visita medica. La verità: Non è mai stato infastidito dal caldo. Il suo medico personale, il dottor R. Chalmers, ha accompagnato Jackson durante il viaggio. Jackson non è andato a Londra per una visita medica.

* Ha rifiutato di stringere la mano agli africani. La verità: ha stretto le mani di centinaia di persone, ha abbracciato e baciato i bambini negli ospedali e istituti per disabili mentali.

* Non è né nero né bianco e non è un buon esempio per i bambini. La verità: dopo che Michael ha letto una preghiera nella Basilica di Nostra Signora della Pace in Costa d'Avorio, un bambino di 9 anni, ha esclamato: "Michael è amore, amore, amore! Voglio essere come lui ".

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Poiché è ben conosciuto per la sua umanità e filantropia, l'organizzatore del tour, Charles Bobbit ha riflettuto sul tour Africano dichiarando: "Sono stato impressionato dal l'interazione tra Michael e i bambini. Si è seduto sul letto con i bambini affetti da malformazioni e bambini malati ... E' rimasto lì seduto parlando con loro, li ha abbracciati e coccolati. Ha stretto loro la mano e non ha indossato una mascherina chirurgica come fa talvolta in America ... Ciò che lo qualifica come modello di riferimento per i bambini, sono le sue azioni e non il suo aspetto. "

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Dopo aver ricevuto la più alta onorificenza della Repubblica del Gabon, la medaglia d'onore, che di solito è riservata ai capi di Stato, Jackson lascia la cerimonia con il presidente Omar Bongo in Lebreville. In seguito a Dar es Salaam, in Tanzania, è ospite del presidente Ali Hassan Mwinyi (a destra). Sotto, è affiancato dagli organizzatori del tour (L.to r.) Charles Bobbit e Ali Bongo, e il fratello di quest'ultimo, Anicet Bongo.

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Mentre infuriava la polemica internazionale, Michael è rimasto in disparte, rifiutando di leggere queste storie e ha riferito che preferisce lasciare che le sue opere e le sue canzoni parlino per lui. Stranamente e significativamente, aveva anticipato queste e altre critiche nella canzone, "Why You Wanna Trip On Me", dell'album Dangerous. La canzone dice, in sostanza: Dicono che sono diverso / Non capiscono / Ma c'è un più problema più importante/ che merita di essere preso sul serio /c'è la fame nel mondo / Non c'è abbastanza cibo / Quindi non è davvero il momento / interessarsi su di me...

Era chiaro fin dall'inizio che il popolo africano era d'accordo con Michael. E dal momento in cui è arrivato, il nativo di Gary, Indiana, è stato accolto cordialmente come un dignitario o un figlio che non si vede da molto tempo. E' venuto nella terra dei suoi antenati a partecipare a una cerimonia storica tenutasi ai piedi di un albero sacro, nel villaggio di Krindjabo, noto per lo sfruttamento delle miniere d'oro, e dove viveva la tribù Agni, situato vicino ad Abidjan, Costa d'Avorio. Mentre la gente del villaggio osservava in piedi, in ammirazione, Amon N'Djaolk, il capo tribale tradizionale Krindjabo, ha posto una corona d'oro sulla testa del musicista monarca e l'ha proclamato " Re Sani ".

Quasi emozionato, il timido e sensibile figlio di Joseph e Katherine Jackson sorridendo ha detto in lingua francese: "merci beaucoup", al pubblico e poi l'ha ripetuta anche in inglese. "Successivamente si è unito con gli anziani della corte del re, per firmare i documenti ufficiali e poi si è seduto su un trono d'oro, mentre delle ballerine, vestite in abiti bianchi, hanno eseguito uno spettacolo con strepitose danze rituali. Queste donne anziane sono le guardiane del villaggio, e le loro danze cerimoniali hanno lo scopo di dare la loro benedizione all'incoronazione di "Re Sani" e chiesto a Dio la protezione dell'albero che simboleggia l'essenza del potere.

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Le figlie del Presidente, Pascaline Bongo (la prima a sinistra), ministro degli Esteri del Gabon, e Albertine Bongo, sono state designate dal loro padre per accompagnare l'artista americano durante la sua visita nel Paese.

Il messaggero musicale, che ha viaggiato da Ovest a Est delle nazioni dell'Africa poiché ambasciatore auto-proclamato di pace, amore e buona volontà, ha conseguito un successo che ha superato le sue aspettative.

Al tramonto è arrivato in Gabon, dove più di 100.000 persone l'hanno salutato con lo spirituale Bedlam, per la sua tappa al Cairo, in Egitto, al quale aveva reso omaggio nel suo più recente album, Dangerous, con il video musicale del singolo più venduto Remember The Time, Michael è stato coinvolto in un uragano di avvenimenti felici.

In Gabon, Paese francofono ricco di petrolio e minerali, ha ricevuto la Medaglia d'Onore delle nazioni dell'Africa occidentale da parte del presidente Omar Bongo, che è stato l'ospite ufficiale del tour dell'artista"Come Back To Eden".

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Ispirato dalla convinzione che i bambini sono il nostro futuro, Jackson visita un ospedale pediatrico, dove diventa amico di un piccolo bambino.

Il Presidente Bongo ha riferito a Jackson, che è stato il primo artista a ricevere la medaglia, che fino allora era stata conferita solo a capi di Stato, diplomatici di alto rango e dignitari, di cui Nelson Mandela.

Come ospite del tour, il Presidente Bongo ha designato sua figlia Pasoaline Bongo, Ministro degli Affari esteri della Nazione, e suo figlio Ali Bongo, coordinatore del tour con Charles Bobbit, consigliere del presidente, che ha promosso l'idea della visita di Jackson. Jackson ha accettato di andare in tour nel quale non erano previsti concerti, con la clausola che la sua priorità era "visitare orfanotrofi, ospedali per bambini, chiese, scuole e parchi gioco."

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Nel corso della sua tournée africana, l'artista ha stretto amicizia con i figli.

Durante la sua visita in Gabon, Costa d'Avorio, Tanzania ed Egitto, ha incontrato "Michaelmania" ovunque. La sua immagine è stata riprodotta su poster, t-shirt, cartelloni pubblicitari, francobolli (in Tanzania) e striscioni lungo la strada. La sua musica è stata trasmessa alla radio, e filodiffusa negli hotel - Okume Palace a Libreville, Gabon; Hotel Ivoire di Abidjan, Costa d'Avorio e il Kilimanjaro Hotel a Dar es Salaam, in Tanzania.

Energico e molto interessato ai suoi fans, ha percorso 50 mila chilometri in 11 giorni; ha attraversato 11 fusi orari, ha dormito in cinque di essi ed ha attraversato quattro continenti, America, Sud Africa, Europa e America del Nord. Il suo entourage composto di 26 persone ha viaggiato su un Boeing 707 dotato di una cabina di lusso, bagno privato, bar, salotti, sale da pranzo, apparecchiature audio e video, telefoni e fax.

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Visita a una scuola elementare, dove è allestita dagli alunni una mostra speciale. Michael è accompagnato da (l. seduto a d.) Associate Publisher Jet Robert E. Johnson, MJJ vicepresidente Bob Jones e il Capo della Sicurezza Bill Bray.

Alla conclusione del giro, l'artista, contrariamente a false notizie, ha dato una nuova visione di Michael Jackson alla diplomazia e ha commosso la vita di centinaia di migliaia di africani orgogliosi.

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PARLA MICHAEL


Ebony/Jet:
Provi delle emozioni particolari su questo ritorno in Africa?

JACKSON: Per me, è come "l'alba della civiltà." E' il luogo dell'origine della civiltà. Ho visto molto amore. Suppongo che ci sia questo legame, perché è la radice di ogni ritmo. Tutto. Questa è la mia casa.

Ebony/Jet: Hai visitato l'Africa nel 1974. Puoi comparare le due visite?

JACKSON: Adesso sono più consapevole di certe cose: le persone, il loro stile di vita e del loro governo. Ma nel mio caso, sono più interessato ai ritmi, alla musica e alla gente. Questo è quello che ho notato in realtà più di ogni altra cosa. I ritmi sono incredibili. Ciò risente specialmente nel modo in cui si muovono i bambini. Anche quelli piccoli, quando sentono i tamburi, iniziano a muoversi. Il ritmo, influisce sulla loro anima e cominciano a muoversi. E' la stessa cosa che provano i neri americani...

Ebony/Jet:
Come ti senti a essere un vero re?

JACKSON: Cerco di non rifletterci, perché non voglio pensarci troppo. Ma, è un grande onore ....

Ebony/Jet: Parlando di musica e ritmo, come hai fatto a concepire insieme i canti gospel sul tuo ultimo album?

JACKSON: Ho scritto "Will You Be There?" a casa mia, a "Neverland" in California ... senza pensarci molto. E' per questo motivo che è difficile prendersi il merito per le canzoni che scrivo, perché ho sempre la sensazione che sia un dono dall'alto. Mi ritengo fortunato di essere una sorta di strumento attraverso il quale fluisce la musica. Sono solo la fonte attraverso la quale proviene. Non posso attribuirmi il merito perché è opera di Dio. Io sono solo il messaggero ....

Ebony / Jet: Qual è stato il concetto per l'album Dangerous?

JACKSON:
Volevo fare un album comparabile allo "Schiaccianoci" di Tchaikovsky. Qualche cosa di cui si possa parlare ancora tra mille anni. Qualcosa che possa vivere per sempre. Vorrei che i bambini, ragazzi, i genitori e tutte le razze dell'intero mondo, tra centinaia e centinaia di anni, analizzassero le canzoni di quell'album dissecandolo. Voglio soltanto che quest'album viva.

Ebony / Jet: Ho notato che durante il viaggio, hai fatto uno sforzo speciale per visitare i bambini.

JACKSON: Io amo i bambini, come si può vedere. E i neonati.

Ebony / Jet: E gli animali.

JACKSON: Beh, in un certo senso, gli animali e i bambini sono l'ispirazione della creatività, una particolare forza che poi da adulto è facile perdere a causa del modo in cui il mondo è condizionato. Un grande poeta ha dichiarato. "Quando ammiro i bambini, vedo che Dio non si è ancora arreso con l'uomo." L'ha detto un poeta indiano, dell'India, e il suo nome è Tagore. L'innocenza dei bambini per me rappresenta una fonte inesauribile di creatività. Questo è il potenziale di ogni essere umano. Ma nel momento in cui si diventa adulti, sei condizionato; sei così condizionato dalle cose che tutto scompare. Love. I bambini sono amore, non diffondono pettegolezzi, non si lamentano, sono solo sinceri. Sono sempre disponibili. Loro non ti giudicano. Loro non vedono il colore della pelle. Sono molto infantili. Questo è il problema degli adulti: loro perdono la natura infantile. Ed è la fonte dell'ispirazione, che è così necessaria e così importante per la creazione e per scrivere canzoni, come per uno scultore, un poeta o uno scrittore.

E' lo stesso tipo d'innocenza, lo stesso livello di coscienza, da cui si crea. E i bambini l'hanno. Lo percepisco negli animali e nei bambini e la natura. Naturalmente. E quando sono sul palco. Non è possibile esibirmi sul palco se non ho quel tipo di ping pong con il pubblico. Si sente il legame tra causa ed effetto di azione e reazione. Gioco molto su questo. Loro sono il mio nutrimento ed io consumo questa energia.

Ebony / Jet: Dove ti conduce tutto ciò?

JACKSON: Io credo veramente che Dio scelga le persone a fare determinate cose, è così che sono stati scelti Michelangelo o Leonardo da Vinci o Mozart, Muhammad Ali o Martin Luther King. E' stata la loro missione per realizzare quella cosa. Penso di non aver ancora scalfito la superficie della mia vera missione sulla terra. Mi sono impegnato nella mia arte. Credo che in generale tutta l'arte abbia l'obiettivo finale, l'unione tra il materiale e lo spirituale, l'umano e il divino. E credo che questa sia la ragione stessa dell'esistenza dell'arte e di quello che faccio. Mi sento fortunato di essere quello strumento attraverso il quale scorre la musica .... In fondo, penso che il mondo in cui viviamo è un grande, enorme, una monumentale orchestra sinfonica. Credo che nella sua forma primordiale tutta la creazione sia il suono, ma non un suono casuale, è la musica. Hai mai sentito l'espressione, "la musica celestiale? " Bene, questa è una frase molto letterale. Nei Vangeli, leggiamo: "E Dio Padre creò l'uomo dalla polvere della terra e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente." Quel soffio di vita per me è la musica della vita e permea ogni fibra della creazione. In una delle canzoni dell'album Dangerous, recito:

"Le canzoni della vita che non hanno età, pulsano nel mio sangue, hanno ballato al ritmo delle maree e delle correnti." (frase estratta da "Planet Earth"n.d.t.) Questa è un'affermazione molto letterale, perché sono gli stessi nuovi miracolosi intervalli e gli stessi ritmi biologici che costituiscono l'architettura del mio DNA e disciplinano anche il moto delle stelle. La musica stessa disciplina il ritmo delle stagioni, l'impulso del nostro cuore, la migrazione degli uccelli, il flusso e riflusso delle maree, i cicli di crescita, l'evoluzione e la dissoluzione. E' la musica, il suo ritmo. Il mio obiettivo nella vita è di restituire al mondo quello che ho avuto la fortuna di ricevere: l'estasi della divina unione attraverso la mia musica e la mia danza. E' il mio scopo, è per questo che sono qui.

Ebony / Jet: Che cosa pensi della politica?

JACKSON: Non parlo mai di politica. Ma penso che la musica abbia un effetto benefico sull'ambiente. Se si osservano le cellule al microscopio e poi si diffonde la musica, si vedranno muoversi e cominciare a ballare. Essa colpisce l'anima .... Sento la musica in ogni cosa. [Pausa] Sai, non ho mai detto così tanto in otto anni ...Lo sai che non concedo interviste. Sto parlando perché ti conosco e mi fido di te. Tu sei l'unica persona di cui mi fido per rilasciare interviste.


Africa, 1992

(1992 Johnson Publishing Co.)

FINE


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Francobollo speciale emesso dalla Tanzania, in occasione della visita di Michael

Altre immagini della visita in Africa


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