Droga e finto stupro per incastrare il capo a Milano
Pagina 1 di 1
Droga e finto stupro per incastrare il capo a Milano
Inviato: Ven Mag 14, 2010 12:21 pm
Droga e finto stupro per incastrare il capo indagata a Milano la segretaria di 46 anni
La donna avrebbe drogato il manager, 44 anni, inscenando poi la violenza sessuale
Se non fosse stato per il potente psicofarmaco trovato nel suo sangue, un importante manager milanese sarebbe finito in carcere per anni con una pesantissima condanna per violenza sessuale. Ma quell'imprevisto ricovero in ospedale gli ha salvato la vita e la reputazione, svelando il complotto ordito dalla sua assistente personale per sottrargli circa 20mila euro e poi scappare.
È il benzodiazepine la prova più pesante a carico di A. V., un'italiana incensurata di 46 anni, che ora rischia un processo per calunnia, appropriazione indebita consumata e tentata, truffa aggravata, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesioni volontarie e danneggiamento. Invece il manager, un 44enne che nel curriculum ha incarichi dirigenziali in una nota azienda del settore edilizio milanese, si è visto invece archiviare l'accusa per violenza sessuale aggravata.
Il giallo finito al vaglio del pm Marco Ghezzi prende il via il 2 febbraio 2009 da due telefonate al 113 e al 118. La donna, che era stata assunta dal manager come assistente personale nella sua nuova società, è stata ritrovata in ufficio, sdraiata sul pavimento, con la camicetta e il reggiseno tagliati. Accanto, un paio di forbici sporche di sangue. I poliziotti trovano il manager nei box dello stabile mentre, in stato confusionale, cerca di aprire la propria macchina con il telefono cellulare, invece che con il telecomando. Con sé ha una borsa di pelle, con l'impugnatura pure sporca di sangue.
La situazione appare subito chiara. La donna dichiara che il capo l'ha violentata, aggredendola con un paio di forbici e palpeggiandola. Partono così le indagini della Procura. Ma succede la prima cosa strana. L'avvocato della segretaria riceve una telefonata in cui una donna si presenta come la figlia della sua assistita e dice che la madre è morta suicida in Romania. Mentre la squadra mobile prende contatti con l'ambasciata romena per verificare il decesso, l'assistente viene ritrovata viva e vegeta nella sua abitazione a Milano.
Nel frattempo arrivano i risultati del sangue ritrovato sulle forbici e sulla valigetta: è sangue mestruale. Nel frattempo il manager viene interrogato da Ghezzi. Sostiene di non saper spiegare la presenza di benzodiazepine nel suo sangue. Dice di ricordarsi poco del giorno del presunto stupro. L'ultima immagine in testa è quella dell'assistente che gli porta il caffè come tutte le mattine. Forse, argomenta, subito dopo è stato colpito da un attacco ischemico dei quali soffre. Ma è strano, perché in genere sono episodi che durano cinque minuti.
L'accusato intanto scopre gli ammanchi nella società e denuncia la segretaria per truffa aggravata e appropriazione indebita. I primi sospetti li aveva avuti mentre ancora si trovava in ospedale. Dall'ufficio gli avevano detto che la segretaria si era presentata per lavorare al computer. Lui aveva dato l'ordine di farla uscire, ma quando rientra scopre che la donna ha cambiato la password del pc. Saranno poi i periti della Procura a scoprire che l'assistente aveva cancellato tutte le mail con le tracce dei movimenti di denaro dalla società al suo conto corrente.
Secondo il pm , la donna dopo essersi appropriata dei 20mila euro ha sfruttato i problemi di salute del suo capo per procurarsi un alibi. Avendolo visto perdere la cognizione di spazio e tempo a causa degli attacchi ischemici, le è venuta l'idea di drogarlo per poi inscenare lo stupro. Questa ricostruzione sarà valutata il 7 giugno dal gup Chiara Valori
Fonte:La Repubblica
Droga e finto stupro per incastrare il capo indagata a Milano la segretaria di 46 anni
La donna avrebbe drogato il manager, 44 anni, inscenando poi la violenza sessuale
Se non fosse stato per il potente psicofarmaco trovato nel suo sangue, un importante manager milanese sarebbe finito in carcere per anni con una pesantissima condanna per violenza sessuale. Ma quell'imprevisto ricovero in ospedale gli ha salvato la vita e la reputazione, svelando il complotto ordito dalla sua assistente personale per sottrargli circa 20mila euro e poi scappare.
È il benzodiazepine la prova più pesante a carico di A. V., un'italiana incensurata di 46 anni, che ora rischia un processo per calunnia, appropriazione indebita consumata e tentata, truffa aggravata, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesioni volontarie e danneggiamento. Invece il manager, un 44enne che nel curriculum ha incarichi dirigenziali in una nota azienda del settore edilizio milanese, si è visto invece archiviare l'accusa per violenza sessuale aggravata.
Il giallo finito al vaglio del pm Marco Ghezzi prende il via il 2 febbraio 2009 da due telefonate al 113 e al 118. La donna, che era stata assunta dal manager come assistente personale nella sua nuova società, è stata ritrovata in ufficio, sdraiata sul pavimento, con la camicetta e il reggiseno tagliati. Accanto, un paio di forbici sporche di sangue. I poliziotti trovano il manager nei box dello stabile mentre, in stato confusionale, cerca di aprire la propria macchina con il telefono cellulare, invece che con il telecomando. Con sé ha una borsa di pelle, con l'impugnatura pure sporca di sangue.
La situazione appare subito chiara. La donna dichiara che il capo l'ha violentata, aggredendola con un paio di forbici e palpeggiandola. Partono così le indagini della Procura. Ma succede la prima cosa strana. L'avvocato della segretaria riceve una telefonata in cui una donna si presenta come la figlia della sua assistita e dice che la madre è morta suicida in Romania. Mentre la squadra mobile prende contatti con l'ambasciata romena per verificare il decesso, l'assistente viene ritrovata viva e vegeta nella sua abitazione a Milano.
Nel frattempo arrivano i risultati del sangue ritrovato sulle forbici e sulla valigetta: è sangue mestruale. Nel frattempo il manager viene interrogato da Ghezzi. Sostiene di non saper spiegare la presenza di benzodiazepine nel suo sangue. Dice di ricordarsi poco del giorno del presunto stupro. L'ultima immagine in testa è quella dell'assistente che gli porta il caffè come tutte le mattine. Forse, argomenta, subito dopo è stato colpito da un attacco ischemico dei quali soffre. Ma è strano, perché in genere sono episodi che durano cinque minuti.
L'accusato intanto scopre gli ammanchi nella società e denuncia la segretaria per truffa aggravata e appropriazione indebita. I primi sospetti li aveva avuti mentre ancora si trovava in ospedale. Dall'ufficio gli avevano detto che la segretaria si era presentata per lavorare al computer. Lui aveva dato l'ordine di farla uscire, ma quando rientra scopre che la donna ha cambiato la password del pc. Saranno poi i periti della Procura a scoprire che l'assistente aveva cancellato tutte le mail con le tracce dei movimenti di denaro dalla società al suo conto corrente.
Secondo il pm , la donna dopo essersi appropriata dei 20mila euro ha sfruttato i problemi di salute del suo capo per procurarsi un alibi. Avendolo visto perdere la cognizione di spazio e tempo a causa degli attacchi ischemici, le è venuta l'idea di drogarlo per poi inscenare lo stupro. Questa ricostruzione sarà valutata il 7 giugno dal gup Chiara Valori
Fonte:La Repubblica
4evermichael- Moderator
- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 10.10.11
Età : 27
Località : Palarmo
Argomenti simili
» FIRENZE-CHOC, EDUCATRICE SI DROGA IN BAGNO SCUOLA
» Stupro di gruppo in classe (davanti al prof)
» Stupro di gruppo, no all'obbligo del carcere. L'ira delle donne: "Sentenza aberrante"
» Forse Murray smise la Cpr per far sparire droga
» Murray ammette:Ho pompato MJ di droga(tape 2009)
» Stupro di gruppo in classe (davanti al prof)
» Stupro di gruppo, no all'obbligo del carcere. L'ira delle donne: "Sentenza aberrante"
» Forse Murray smise la Cpr per far sparire droga
» Murray ammette:Ho pompato MJ di droga(tape 2009)
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.