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Stupro di gruppo in classe (davanti al prof)

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Messaggio Da 4evermichael Ven Ott 14, 2011 2:57 pm

Inviato: Sab Apr 03, 2010 3:17 pm

Stupro di gruppo in classe (davanti al prof)

Uno stupro tra le mura scolastiche sarebbe, già di per sé, un fatto gravissimo. Ma uno stupro in classe - davanti a decine di compagni e con l’insegnante in aula che fa lezione - è un qualcosa per cui non riusciamo proprio a trovare un aggettivo appropriato. Qui, infatti, siamo fuori da qualsiasi logica. Eppure, nella scuola media statale «Gabriele D’Annunzio» di Salò (Brescia), le cose sarebbero andate proprio così. L’età dei protagonisti mette i brividi: 14 e 15 anni i due violentatori, 12 anni la vittima. Gli studenti sono ora agli arresti domiciliari, la ragazzina è sotto choc, un terzo ragazzo che ha meno di 14 anni è stato segnalato ai servizi sociali. Ce ne sarebbe già per mettersi le mani nei capelli, ma non è finita qui: «Altri 12 compagni di classe sarebbero coinvolti - spiegano i carabinieri - in quanto si sarebbero posizionati in modo da nascondere all’insegnante quanto stava avvenendo, ma sono tutti d’età inferiore ai 14 anni, quindi non imputabili. L’insegnante, da parte sua, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla». Pazzesco.
Com’è venuta fuori, allora, la verità? Prima alcune confidenze, poi le voci che girano e infine un tema, sull’Inferno di Dante, in cui alcuni studenti hanno «confessato» l’accaduto. L’episodio risale al 20 febbraio e ha avuto luogo durante la lezione di Francese. La vittima sarebbe stata costretta ad abbassarsi con uno stratagemma - le penne gettate ripetutamente a terra - quindi si sarebbe trovata di fronte i compagni (tutti con precedenti di bullismo, furti ed estorsioni a scuola) con i pantaloni abbassati. Un paio di amiche, intervenute per aiutarla, sarebbero state allontanate con le minacce. A interrompere la violenza, durata circa mezz’ora, solo il suono della campanella. Il professore ai carabinieri ha raccontato di «non essersi accorto di nulla, in quanto impegnato in una interrogazione». I militari sono stati contattati dalla famiglia della dodicenne destinataria di un provvedimento di sospensione insieme ai tre baby violentatori e allo stesso professore «distratto».
L’adolescente dopo l’episodio ha infatti scritto una lettera disperata alla madre chiedendole di cambiare scuola per essere stata costretta a fare cose di cui si vergognava, senza però confessare. La voce però ha preso a girare tra i corridoi della scuola: una compagna della vittima si sarebbe confidata con un professore che ha quindi avvertito la dirigente scolastica. Alla classe è stato allora sottoposto un tema incentrato su alcune terzine del Terzo canto dell’Inferno di Dante («Ed elli a me, come persona accorta: “Qui si convien lasciare ogne sospetto; ogne viltà convien che qui sia morta...“»), con l’esplicito invito a ripercorrere quanto successo. Un invito raccolto che ha spinto la preside a decretare le sospensioni, ma non a chiamare i carabinieri; «Dai temi non era emersa la violenza sessuale, mi sembra d’aver capito che si sia trattato di un gioco al rialzo che è sfociato in quei comportamenti», si è difeso il capo d’istituto. Un comportamento che ora potrebbe farla finire nei guai per omessa denuncia di reato.
«È innegabile lo stato di emergenza nelle scuole italiane - afferma il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori, Antonio Marziale -. La vicenda della media di Salò rappresenta la punta di un iceberg. I tre ragazzini che hanno stuprato la dodicenne, i dodici compagni che hanno fatto da barriera per impedire che il prof vedesse e il docente che non si accorge di quanto sta accadendo, costituiscono un quadro d’insieme paradossale, emblematico di un’istituzione incapace di educare e di attestare la propria autorevolezza».
Intanto a muoversi è stato personalmente il ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini: «Fatti gravissimi. Bisogna verificare subito le responsabilità ed andare in fondo alla vicenda. Saranno adottati tutti i provvedimenti del caso». Al direttore dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia è stato già chiesto un rapporto su quanto accaduto.
Leggerlo - rimanendo calmi - non sarà facile.

http://www.ilgiornale.it/interni/stupro_gruppo_classe_davanti_prof/30-03-2010/articolo-id=433585-page=0-comments=1
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