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INTERVISTA RADIO JESSE JACKSON

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Messaggio Da Michaelforever Lun Ott 17, 2011 11:11 pm

INTERVISTA RADIO JESSE JACKSON (23-5-2005)

Michael Jackson: Buon giorno Jesse, come stai?

Rev. Jackson: Bene, bene, bene, bene. Ricordi quando ci siamo incontrati sulla 47° strada, molti anni fa. Tuo padre ha portato te e i ragazzi dell' ufficio nella tua station wagon.Ti stavi esibendo al Regal Theatre. Te lo ricordi?

Michael Jackson: Sì, ricordo, è stato molto tempo fa. Ero veramente piccolo.

Rev. Jackson: Cosa ricordi di quel periodo?

Michael Jackson: Oh, ricordo. Ricordo che indossavamo pantaloni a zampa di elefante e ricordo l' amore del pubblico, era grandioso perché accettava tutto quello che avevamo da offrire. E il vostro supporto a quel tempo era semplicemente fantastico, la gente nera è stata fantastica. Anche tu sei sempre stato gentile.

Rev. Jackson: Bene, bene, bene, bene. Era tua madre che faceva quei vestiti?

Michael Jackson: Sì. Ha sempre fatto tutti i nostri vestiti. Mia madre cuciva e ricamava tutto. Tutto quello che indossavamo prima della Motown.

Rev. Jackson: Ricordo che Julius Griffin si avvicinò a tuo padre e a voi chiedendovi di partecipare all' Expo, abbiamo dovuto fare spazio per voi nel nostro programma e voi ragazzi avete rubato la scena.

Michael Jackson: Mi ricordo quegli spettacoli, avevi un grande spezio per gli Afro in quel periodo.

Rev. Jackson: Non ricordare questo alla gente Michael, tu l'hai fatto benissimo.

(Michael ride)

Rev. Jackson: Durante quel periodo sei stato preso dalla Motown. Chi ti ha scoperto della Motown?

Michael Jackson
: Ecco, sinceramente, è stata Gladys Knight ed un ragazzo di nome Bobby Taylor. Stavano facendo alcuni spettacoli in cui ci sarebbero stati venti o trenta artisti. Era un po' come Bonneville. Si sarebbero fatte solo alcune canzoni e basta,Erano sempre in quei show. Ci hanno guardato e sono rimasti impressionati da quello che stavamo facendo. Barry Gordy non era interessato all' inizio, ma poi ci ha amati e voleva farci firmare. E dopo il contratto, visto che Diana Ross era la loro più grande star a quel tempo, l' hanno usata per introdurci al pubblico. Il primo album si chiamava "Diana Ross presenta i Jackson 5".

Rev. Jackson: In quel periodo chi era il tuo artista preferito?

Michael Jackson: Oddio, amavo Diana Ross e James Brown, li amo ancora. Io amo tutti questi artisti, io amo ancora Jackie Wilson. Sai gli intrattenitori veri e propri.

Rev. Jackson
: Ma tu...

Michael Jackson: (interrompe) Sammy Davis, Jr, amavo anche lui (ride).

Rev. Jackson: Hai preso qualche tua mossa da Jackie Wilson?

Michael Jackson: Oh sì certo! Tutti questi artisti mi hanno ispirato molto. Non potevo farci nulla ero ispirato da tutti questi grandi intrattenitori.

Rev. Jackson: Un po' dopo, ricordi eravamo a Los Angeles e in quel periodo Suzanne dePasse era la ladrina del gruppo e vi ha portati da Fred Seigel per comprare dei jeans.

Michael Jackson: Sì! Ricordo Suzanne dePasse, lei era così fantastica, sai.Era più lei in quel periodo la nostra menager con mio padre e Tony Jones. Erano tutte persone fantastiche. Li ringrazio dal profondo del mio cuore.

Rev. Jackson: Sì lei era una persona davvero fantastica.

Michael Jackson
: Sì lo è. Era così di aiuto ed ha gestito la nostra carriera inizialmente ed è rimasta sempre amica. E mi manca, non l' ho vista recentemente, ma rimane una bellissima persona, esattamente come Berry Gordy.

Rev. Jackson: Michael in questo periodo di sviluppo, che io chiamo "ground zero" come Gary e il Regal Theatre ed anche l' Expo, la tempestiva riunione di Barry Gordy e la Motown, se rifletti, che cosa ricordi che era assolutamente out?

Michael Jackson
: Che periodo era questo, adesso?

Rev. Jesse Jackson
: Come questo periodo di Gary, al Regal Theatre, l' Expo e l' incontro con Gladys Knight, andare alla Motown. Che cosa rimane di questo periodo nella tua mente?

Michael Jackson
: Ero molto giovane, avevo circa otto o nove anni. Io ricordo solo il sistema, come sembrava, e tutta la musica che ascoltavo.Mio padre suonava la chitarra, mio zio suonava la chitarra. Ogni giorno suonavano grande musica. E noi abbiamo iniziato ad esibirci. Ricordo di aver visto bande musicali in strada, vorrei ricordare il ritmo della banda e il battere dei timpani. Ed ogni suono attorno a me risuona nella mia mente e mi fa iniziare a ritmare e danzare. Io ballavo anche al ritmo della lavatrice. Mia madre andò all' angolo della strada per lavare i panni. Io ballai al ritmo della lavatrice e le persone si affollarono attorno a me. Io ricordo questo genere di storie. Loro si radunavano e mi guardavano. Questo genere di piccole cose. Sono dei riflessi sai.

Rev. Jackson: Bene, ricordi hai detto Jackie Wilson, e James Brown e anche Sammy Davis, hai detto che sono eroi. Li hai mai visti esibirsi?

Michael Jackson
: Sì, certo ed erano miei amici.Tutti questi grandi artisti. Ecco perché ero fortunatoes,io ero solo un bambino, che guardava questa gente. Eravamo veramente catatonici, sconvolti dal loro talento. Non solo li ho visti esibirsi ma li ho visti anche dietro le quinte. Erano i più grandi intrattenitori del mondo ed io avrei dovuto andare sul palco dopo di loro..era fantastico.

Rev. Jackson: Ma la cosa è che io ricordo prima Tito e Jermaine, tu eri davvero piccolo, eri parte dei Jackson 5. Quando hai capito che eri tu a strappare tutti gli applausi?

Michael Jackson: Sai quando hai una abilità speciale non lo capisci perché tu pensi che tutti abbiano questo dono. Quindi non lo capisci. Quando cantavo così piccolo le persone erano ispirate dal mio canto, lo amavano.Io non capivo perchè stessero applaudendo, piangendo o urlando.Io davvero non capivo Jesse. Solo dopo nella vita le persone venivano da me a dirmi che ho un dono speciale, un talento speciale.Io ricordo che mia madre, che è molto religiosa, ci diceva sempre di ringraziare Dio, di ringraziare Jehovah per il talento e l' abilità. Eravamo circondati da persone che ci amvano, era adulazione o qualunque cosa fosse. Era però una bella cosa.

Rev. Jackson: Quando smettesti di andare a scuola?

Michael Jackson: Oh ero veramente giovane. Ero al quinto, quarto o quinto credo. E poi ho avuto un insegnante per il resto della mia vita. Perché facevamo tanti tour e concerti e tv show e cose varie, tutti gli albumm e le leregistrazioni perché avevamo tre ore di scuola e poi i concerti per poi partire per un'altra città. Poi da quel momento avremmo fatto alcuni concerti di nuovo e allora era il momento di registrare il prossimo album dei J5, quindi dopo l'album dei J5, era tempo per un altro album di Michael Jackson. Quindi, nella mia giovinezza, come ragazzino, ero sempre occupato. Mi ricordo che lungo la strada dello studio di registrazione Motown, c' era un parco. Sentivo i ragazzi che giocavano e i rumori della palla da basket. Mi ricordo che andavo in studio tutti i giorni, e io ero abbastanza triste, perché volevo andare in quel parco. Ma sapevo di avere un lavoro diverso da fare, si sa in modo io dovevo registrare. Per tutto il giorno fino a tarda notte, e poi si sarebbe andato a dormire, e il giorno dopo poi era uguale.

Rev. Jackson: Ti sono mancate certe cose dell' adolescenza, come hai compensato la mancata esperienza di bambino?

Michael Jackson: Io...sì è vero. Io non ho avuto infanzia, ma quando non hai una infanzia come me o altre star bambine cerchi di compensare per quello che ti è mancato e cerchi di rimediare. Ecco perché vedi un parco a tema o giostre a casa mia, ma quello che mi piace di più è aiutare gli altri bambini che sono meno fortunati di me. Sai i bambini malati terminali, bambini che hanno gravi malattie, bambini poveri della periferia, gli faccio vedere le montagne, vedere ed usare le giostre, vedere un film e mangiare un gelato.

Rev. Jackson: Certo, ma la differenza è che tu avevi una famiglia, quanti siete in famiglia?

Michael Jackson: La famiglia Jackson?

Rev. Jackson: Sì.

Michael Jackson: Eravamo originariamente dieci, ora siamo nove, e poi mia madre Katherine e Joseph Jackson sono ancora vivi. Siamo nati tutti a Gary, in Indiana.

Rev. Jackson: Quindi in una situazione simile, Tito e Jermaine ti hanno aiutato ad avere più o meno una infanzia normale?

Michael Jackson: Eravamo in tour, volevamo andare a Miami, volevamo andare in spiaggia, ma eravamo popolari a quel tempo. Ovunque andassero i Jackson 5 ci sarebbe stata tanta gente, non potevamo fare shopping in un centro commerciale o da nessuna altra parte perché i ragazzini urlavano. Succedeva in giro per l' America ed era difficile, volevamo cercare di divertirci in hotel, allora facevamo la battaglia di cuscini o andavamo a nuotare nella piscina, sai questo genere di cose.

Rev. Jackson: Chi vinceva le battaglie di cuscini?

Michael Jackson: Maggiormente Tito o Jackie, erano i più grandi.

Rev. Jesse Jackson: Sai questa è la crescita del fenomeno che ha venduto più dischi nella storia della musica, se guardi indietro a quel periodo che chiamiamo Ground Zero nel periodo della tua maturazione come scrittore. Chi è stato la tua maggiore influenza musicale nella scrittura? Scrivi così bene.

Michael Jackson: La mia più grande influenza ad imparare a scrivere musica credo è quando ero fortunato, secondo me ho conosciuto i migliori scrittori di musica Holland, Dozier, Holland della Motown. Sai Lmont Dozier, Eddie Holland, erano fantastici e ho imparato lavorando con loro ed io amo le cose dei Beatles, amo la musica dei Beatles. Mi piace Richard Rogers e Oscar Hammerstain e Leonard Lowe, Harold Arland, Johnny Mercer e questo tipo di cose. Mi piace la melodia, mi piacciono le grandi canzoni dei pub irlandesi, mi piace la melodia inglese, il ritmo africano, che è il vero senso del ritmo, questa è la mia musica preferita perchè nasce da lì.E' l' origine, non puoi farci nulla. E' in me.

Rev. Jackson: Quindi quando andavi sul palco hai iniziato a scrivere, cantare e ballare, hai mai avuto un insegnante di ballo?

Michael Jackson: Sai io non ho studiato danza prima, è sempre stato naturale per me quando ero piccolo ogni volta che sentivo musica non riuscivo a rimanere seduto, non potevano trattenermi. Anche oggi se qualcuno fa un ritmo io inizio a muovermi a tempo, è un istinto naturale. Non ho mai studiato, e Fred Astaire che era un mio buon amico, e Gene Kelly, sono sempre rimasti meravigliati dalla mia abilità nella danza. Quando ero piccolo Fred Astaire mi diceva sempre che sentiva nel suo cuore che sarei diventato una star speciale, e io lo guardavo e pensavo "di che cosa sta parlando?" Ma, puoi vederlo...sai.

Rev. Jackson: Michael il moonwalk da dove viene?

Michael Jackson: Il moonwalk è una ballo vorrei che fosse mio ma devo essere completamente onesto, è dei bambini neri dei ghetti, loro hanno il migliore ritmo che abbia mai visto, il più fenomenale della terra, non sto scherzando. Ho imparato, prendo molte idee guardando loro, hanno un ritmo perfetto, ad harlem ricordo che verto gli anni '70 o '80 ho visto questi bambini ballare per strada e l iho visti fare questo, è una illusione, la chiamo così. Mi sono fatoo una immagine mentale e nella mia stanza di Encino ho iniziato a crearla e migliorarla, ma definitivamente è iniziato dalla cultura nera, nessun dubbio, ecco da dove viene.

Rev. Jackson: Bene, connesso a quel pezzo quando ballavi, hai mai visto ballare Don Cornelius Soul Train?

Michael Jackson: Oh io adoro quello show, scherzi? Certo. I love that show. Are you kidding? Of course I did. I would wait for the Soul Train line. Avrebbero dovuto fare un muro di persone ed una che balla al centro, gli avrei dato la possibilità di mostrare il loro talento e cosa sapessero fare con il loro corpo in modo creativo. Io comunque lo guardavo catatonicamente e studiavo i ritmi, certamente. Ovvio che l'ho visto. (ride).

Rev. Jackson: Michael, se ti guardi indietro puoi fare la transizione dal Ground Zero di Gary alla tua ascesa e in molti modi sei diventato un uomo nel corpo di un bambino, come ti raccapezzi in questa cosa?

Michael Jackson: (ride) Bene, non sono mai stato un gran mangiatore, devo raccontare un piccolo segreto, devo dirlo, non sono mai stato un gran mangiatore o un amante del cibo, anche se apprezzo il cibo ed il dono del cibo da Dio, mia madre non se la passava bene con me perché mi doveva forzare a mangiare, Elizabeth Taylor mi imboccava perché io...io avevo problemi col cibo, ma io faccio del mio meglio e sto mangiando, si lo sto facendo, quindi per favore non voglio che qualcuno pensi che sia affamato, non lo sono.

Rev. Jackson: Ma tu hai...

Michael Jackson: La mia salute è perfetta al momento.

Rev. Jackson: Ma tu hai mantenuto questo peso ragazzo, ecco perché la gente è gelosa...

Michael Jackson: No no, la mia salute è perfetta al momento, credo molto nei cibi naturali, è la medicina di Dio, è meglio delle medicine, sai...

Rev. Jackson: Sai Michael, se guardi indietro in questa carriera fenomenale, a Gary e la tua ascesa, ti rendi conto che per la gente sei un livello molto alto da raggiungere?

Michael Jackson: Bene, uno dei livelli più alti. Devo dire, che ricordo prima dell' 82 che ho fatto un album che si chiamava "Off the wall" ed era un punto importante per me perché avevo fatto "The wiz" ed avevo passato del tempo a scrivere la mia musica, fare musica, e mettere tutto insieme.E Quincy Jones, che ho amato...ero fortunato a lavorare con lui e amo quest'uomo, lui è talentuoso.Ma io stavo scrivendo canzoni in quel periodo, "Don't stop 'til you get enough", "Shake your body to the ground", sai "Billie Jean" e "Beat it", tutte quelle canzoni.Avevo quindi degli obiettivi mentali su cosa volessi fare come artista, ed era un livello alto per me, vincere un Grammy per quell' album, ma non ero contento. Io volevo fare di più e non ero contento di come fosse stato accettato, ange se è stato un successo enorme, è stato l 'album più venduto da un solista in quel periodo, più di dieci milioni per un artista nero, e per l' album seguente diedi tutto me stesso ed è nato Thriller.

Rev. Jackson: Che cosa ha fatto sorgere Thriller?

Michael Jackson: Scusa?

Rev. Jackson: Cosa ha fatto sorgere Thriller?

Michael Jackson: Cosa ha fatto sorgere Thriller? Era il periodo, era un periodo soferente, io vivevo in una zona che si chiama Encino e vedevo graffiti con scritto "disco schifo", disco è questo e disco è quello...e la disco in realtà voleva solo fare passare il tempo alla gente e farli ballare, era popolare ma la società si stava rivoltando. Io ho detto che dovevo fare un grande album, io amo queste cose, l' album di Tchaikovsky, la "Nutcracker Suite", è un tipo di album in cui ogni canzone è una grande canzone. Io volevo fare un album dove ogni canzone era una hit, e così ho fatto l' album che è nei Guinness dei Prmati come album più venduto, ma non ero comunque soddisfatto, volevo fare di più.

Rev. Jackson: E poi tu...

Michael Jackson: Poi c'è stato il Victory Tour.

Rev. Jackson: E poi prima di fare il Victory Tour c'è stata questa grande crisi mondiale ed hai usato la tua celebrità per fare riunire gli artisti per "We are the world".

Michael Jackson: Sì.

Rev. Jackson: Come è stato?

Michael Jackson: "We Are The World" è stato un grande progetto pòerché Quincy Jones mi ha chiamato al telefono chiedendomi di scrivere una canzone per la devastazione dell' Africa, e l' Etiopia stava soffrendo allo stesso modo, e lui sapeva il mio amore per la gente perchè volevo sempre andare in Africa, amavo la cultura, amavo le persone, amo cosa rappresentano e quindi ho fatto questa canzone e mi ha detto che Lionel Richie mi avrebbe aiutato, quindi Lionel è venuto ed abbiamo iniziato a mettere le nostre idee insieme, abbiamo parlato la maggior parte del tempo, ci conoscevamo da anni, ho scritto delle cose ma non ero felice completamente, ma in ogni caso siamo andati nello studio ed abbiamo messo le cose insieme e Quincy era molto impressionato da tutto e disse che era la canzone giusta, la canzone uscì e guadagnò molti soldi, era chiamato "USA per l' Africa", il pubblico lo amava, abbiamo dato una percentuale all' America ma la maggior parte è andata all' Africa, è stata una grande cosa.

Rev. Jackson: Molte persone ci stanno ascoltando nella nazione, e in tutto il mondo, come se fossimo una famiglia che parla con Michael, io lo conosco da quando aveva sette anni, ricordo il padre guidare una station wagon con un sacco di ragazzi dietro e portarli allo studio e dopo che andaro no loro all' Expo, l' Expo non è più stato lo stesso, in ogni caso Michael quando abbiamo fatto il film "Save the children" è stato anche quello un grande successo.

Michael Jackson: Sì lo è stato, lo è stato, mi ricordo quei momenti, era nuvoloso, ma io ricordo Jesse e ricordo come eri fantastico con noi, ricordo l' amore dalla platea, era una cosa bella.

Rev. Jackson: In quello spettacolo c'erano marvin Gaye, Roberta Flack e...
Michael Jackson: Ah!!!

Rev. Jackson: E gli O Jayes.

Michael Jackson: Wow!!!

Rev. Jackson: poi gli Staples Singer...

Michael Jackson: Wow.

Rev. Jackson: Cannonball Adderley, è stata una grande cosa...

Michael Jackson: Grandioso, una grandiosa lista di persone, il miglior talento mai esistito, grandioso.

Rev. Jackson: Stiamo per rifare "Save the children" presto e le persone che lo ahnno perso inq uel periodo possono vederlo. Michael sai quando pensiamo a Gary tu eri un bambino e poi sei stato un adolescente, ma io ricordo un'altra fase, il Victory Tour, eravate tutti grandi ormai e ci siamo incontrati a Kansas City, ricordi?

Michael Jackson: Sì.

Rev. Jackson: Abbiamo pregato tutti insieme...

Michael Jackson: Sì lo abbiamo fatto.

Rev. Jackson: Il Victory Tour, descrivi quel periodo.

Michael Jackson: Il Victory Tour è stato grande, il mio successo con Thriller ha ottenuto più Grammys della storia della musica, ed ha creato fenomeni di adulazione e notorietà a livelli universali, era difficile andare ovunque, fare qualcosa senza stampa o elicotteri o persone arrampicate sugli alberi, io allora annunciai che sarei andato in tour, e nel tour mi sono sempre esibito dal vivo davanti ad un pubblico selvaggio.E abbiamo fatto questo tour, abbiamo riempito stadi, anche il Dodgers Stadium, prima di noi c'era stato solo Elthon John. Ci siamo esibiti otto volte li e tutti i biglietti erano venduti, è successo così in tutta America, la prima città è stata Kansas City dove abbiamo incontrato te Jesse, e ricordo che sei venuto dentro la suite ed abbiamo pregto, una bella cosa, un periodo fantastico, lo era davvero. Il mio sogno diventò realtà.

Rev. Jackson: Bene bene. Ma sai Michael, in questa vita, la pioggia deve cadere e sei in questo periodo, ma devi superarlo, la vita non va sempre su una linea dritta, e tu sei in un tornadoGood. Good. But you know Michael, in this life, they say some rain must fall and you?ve had these seasons of just ahem, tailwinds like pushing you forward. But life is of such that?s not a straight line, ah, some argue you either in a storm, or you are just leaving a storm, and going to a storm and non sono difficili da gestire il giorno di sole, ma queste turbolenze ci mettono alla prova, tu hai avuto i tuoi punti alti, ma quale è il più basso?.

Michael Jackson: Probabilmente il più baso è quello che sto attraversando.

Rev. Jackson: E' come un qualcosa che ti punzecchia?

Michael Jackson: Cosa fa?

Rev. Jackson: Ti punzecchia...nel parlare.

Michael Jackson: Mi...usa quella parola di nuovo...

Rev. Jackson: Punzecchia. Hai detto che è il tuo momento più basso e he ti fa soffrire.

Michael Jackson: Sì, è doloroso quello che sto pasando, sono stato accusato di qualcosa, e so che sono innocente, è molto dolorosoYeah, just the pain of what I?m going through, where I?m being accused of something, where I know in my heart and in my experiences in life I?m totally innocent, and it?s very painful.

Rev. Jackson: Quindi ora che stai attraversando questo dolore, come lo superi spiritualmente, perché vai dall' essere un mito alla messa in discussione della tua persona e della tua integrità, che è sotto attacco, come lo superi?

Michael Jackson: Lo supero usando le stoia di chi ci è passato prima di me e lo ha superato, la sotria di Mandela mi da molto coraggio, la storia di Jack Johnson, che ora è su dvd. E' una storia fantastica di questo uomo dal 1910 che era un campione ma la società non lo accettava per via del suo stile di vita, e lo hanno imprigionato modificando anche le leggi. Anche la storia di Muhammad Ali, tutto questo tipo di storie, la storia di Jesse Owens. Tutte le storie e questo mi dà forza Jesse.La tua storia mi dà forza, quello che hai passato.

Rev. Jackson: E ora le persone che hai aiutato ti si rivoltano davanti alla corte ogni giorno, come può il tuo spirito superare questo?

Michael Jackson: Ho preso forza da Dio. Credo nel Dio di Geova e ho forza dal fatto che sono innocente, le storie sono totalmente inventate ed é veramente penoso. Prego molto...così lo affronto, sono una persona forte, sono un guerriero. E so cosa c'é dentro di me. Sono un lottatore. Ma é veramente penoso. Alla fine della giornata, sono umano e questo mi ferisce davvero davvero tanto

Rev. Jackson: Io e tu stavamo parlando al telefono la settimana scorsa e abbiamo parlato del processo, ma ora voglio dirti che un sacco di gente ha telefonato qui chiedendo se è vero che sei in bamcarotta., Lo sei?

Michael Jackson: Non non è vero. E' una delle loro tattiche per imbarazzarmi, non dovete credere a tutto quello che dicono, è cosa da tabloid, sensazionalizzare questo tipo di false notizie.

Rev. Jackson: Bene non capisco perché questo interessi tanto, forse pr il catalogo Sony,cosa c'è nel catalogo?

Michael Jackson: Nel mio catalogo Sony c'è la musica dei Beatles, io ho Sly, Family Stone, ho un sacco di canzoni di Elvis, è un enorme catalogo che vale molto e fa guadagnare molti soldi. E c'è una grande faida al momento, abbiamo parlato della cosa. Adesso non posso commentare a proposito, ma c'è una grandissima cospirazione come ti ho detto.

Rev. Jackson: E' stato fatto intendere da tuoi amici e familiari che c'è molto più interesse su questo catalogo che su ogni altra cosa, lo cedi anche tu?

Michael Jackson: Bene, sai non voglio commentare. Jesse è una cosa delicata, lascio commentare te su questo.

Rev. Jackson: Ero a Londra qualche settimana fa e si parlava di Michael J tutto il giorno, andasti in ospedale, cosa é successo quel giorno

Michael Jackson: Stavo uscendo dalla doccia e sono caduto con il peso di tutto il mio corpo sul torace, sono fragile. Mi sono ammaccato duramente. Il mio polmone destro...ah ...ho dolore quando parlo e sono andato in tribunale in immensa pena e agonizzando. Mi sono seduto...sono forte, cerco di essere forte quanto posso. Ma ora quando tossisco perdo sangue.Il mio dottore dice che é molto pericoloso e stiamo controllando molto attentamente.

Rev. Jackson: I cinici dicevano che era tutto falso.

Michael Jackson: Non c'é nulla di falso in questo. C'é una lastra fatta e puoi vedere il mio torace tutto rosso. Lo stiamo ancora curando.

Rev. Jackson: Tu sei molto forte ma ho sentito che sei crollato ed hai pianto.

Michael Jackson: Intendi in aula?

Rev. Jackson: Sì.

Michael Jackson: Stavo soffrendo. Stavo seduto e la pena era immensa. Tutto quello che potevo fare era stare seduto e piangere. Vedi era così forte il dolore che ad un certo punto non ho potuto sopportare, ho strappato un pezzo di stoffa e l'ho messo sulla mia faccia.

Rev. Jackson: Quindi era di più di un dolore interiore...

Michael Jackson: No no, non c'entra nulla quello ceh sentivo dentro, si tratta di dolore fisico.

Rev. Jackson: Michael visto che molte persone stanno ascoltando, cosa vuoi che sappiano? Quelli che ti stanno ascoltando ora. Hochiamate da Philadelphia, Olanda e Inghilterra, anche New York, Mississippi, Florida, California...cosa vuoi che sappiano?

Michael Jackson: Su cosa?

Rev. Jackson: Su di te, su cosa hai ora in mente, come ti senti?

Michael Jackson: Ecco, di essere forti per me e di pregare per i miei bambini, la mia famiglia e me. Di non credere a quello che viene detto, sono tutti gossip, é stato tutto sensazionalizato, hanno trasformato questo in denaro, é terribile questo, ma é quello che devo soffrire per la mia celebrità, devo affrontarlo e so che sarò vendicato perché conosco la verità. Sono innocente, credo e prego Dio e chiedo solo che continuino a pregare per noi.

Rev. Jackson: Sai, la tua fede in Dio ed in te stesso e la tua dichiarazione di innocenza e il tuo momento brutto è una grande battaglia, veramente intensa, che dà molta costernazione C'è qualcosa che vorrai fare in modo diverso? Quando questo momento finirà?

Michael Jackson: Qualcosa che farò in modo diverso?

Rev. Jackson: Sì quando questo momento sarà passato...

Michael Jackson: Beh il mio livello di fiducia cambierà, c'è molta cospirazione in atto, dirò di più, molto di più.

Rev. Jackson: Lo pensi davvero?

Michael Jackson: Si tutt'attorno a me.

Rev. Jackson: Una cospirazione legata lla celebrità oppure al processo, oppure ancora al catalogo Sony? Quale credi sia la fonte?

Michael Jackson: Io non posso commentare Jessse, non vorrei...sono nell'occhio del mirino, seriamente. Non vorrei dire la cosa sbagliata. E' un discorso molto delicato.

Rev. Jackson: Bene, bene. Allora voglio chiederti per quelli che pregano ferventemente e sperano di vedere Michael Jackson di nuovo, cosa si devono aspettare da te?

Michael Jackson: Bene, allora io sono un uomo d'arte. Io amo l'arte tantissimo. Sono un musicista, regista, scrittore, compositore, produttore. Mi piacciono moltissimo i film e credo sia l' arte più espressiva. Gli scultori possono scolpire, i pittori possono dipingere, ma catturano un momento. Nei film tu vivi il momento, tu vivi hai gli spettatori tutti per te per due ore. Tu hai il loro cervello, la lor omente, puoi portarli esttamente dove vuoi tu. Sai questa idea è ipnotizzante per me, tu puoi avere il potere di fare perone, muovere persone, puoi spingere la gente a cambiare la loro vita ed è come quando si è sposati alla musica, ed è la cosa che mi eccita talmente tanto un film e il futuro. Perché mi piacciono tantissimo.

Rev. Jackson: Tutto quello che stai passando non credi che possa scoraggiarti?

Michael Jackson: No, no, assolutamente no. Io so chi sono dentro e fuori e so cosa voglio fare. Io seguirò sempre i miei sogni ed i miei ideali nella vita. Sono una persona molto coraggiosa, determinata, e tutte queste cose fantastiche, gli ideali sono veramente importanti per una persona che ha degli obiettivi, sai?

Rev. Jackson: Che cosa sogni adesso?

Michael Jackson: Oh, come dicevo prima voglio innovare, nell'ambito dei film, e ci sono altre cose che voglio fare, ma sono delle sorprese. Cose che voglio fare nella società in futuro. Sai, in Africa...ho grandi piani, e mi sto preparando da tempo. Ho incontrato persone che mi possono aiutare a fare quello che voglio fare ed il mio cuore è pronto a fare queste cose.

Rev. Jackson: Il tuo prossimo progetto...di solito le persone che passano momenti del genere sono come congelate, tu invece parli del prossimo progetto, cosa ti prende per ora? Quale è il tuo progetto più immediato?

Michael Jackson: Probabilmente una canzone per lo tsunami, voglio fare una canzone per raccogliere soldi per il Madagascar.

Rev. Jackson: Madagascar?

Michael Jackson: Somalia e Madagascar sono state duramente colpite, ma non ne parlano mai, loro parlano solo degli altri paesi. Adesso abbiamo, voglio dire, il mio cuore è pronto per tutti, ma quando distribuiscono la verità, quella vera, non parlano mai della devastazione in Africa, quindi noi, io voglio fare qualcosa per questo. E certamente, sto lavorando per costruire un resort in Africa, bellissimi hotels, cose belle per le famiglie perché ci sono bellissimi posti lì, quindi voglio fare qualcosa di più internazionale.

Rev. Jackson: Bene, sai...è interessante il discorso dello tsunami, questo disastro universale che non può essere fermato, è un disastro naturale, noi abbiamo perso 200.000 vite per lo tsunami, ne abbiamo perse 2 milioni in Sudan e 4 milioni in Congo. Sembra che l' Africa sia una grande parte dei sogni che coltivi...

Michael Jackson: Si infatti. Jesse nel mio cuore, nel profondo del mi ocuore, io la amo molto l' Africa e le persone dell' Africa, ecco perché quando possiamo io e i bambini prendiamo l' aereo ed andiamo in vacanza in Africa, faccio più vacanze in Africa che in altri paesi. Noi amiamo le persone e il loro modo di vivere. Topograficamente è uno dei più bei posti della terra.Loro non mostrano mai le bellezze di quel paese, le spiagge di zucchero, i meravigliosi palazzi, Johannesburg, Cape Town, Kenya, Ivory Coast, il Rwanda che è bellissimo.Quelli che mi stanno accanto sanno quanto io ci tenga.

Rev. Jackson: Sai sappiamo quanto è bella Roma perché la abbiamo vista in un film.

Michael Jackson: Giusto.

Rev. Jackson: Sappiamo delle bellezze inglesi e i suoi palazzi dai film, Parigi...noi non vediamo molto dell' Africa, noi vediamo solo miseria e i vari problemi.

Michael Jackson: Perchè...

Rev. Jackson: Le loro risorse...

Michael Jackson: Perché il mondo è geloso dell' Africa per molte città e questo manda in basso la civilizzazione, la storia, la storia della Bibbia è in Africa, il re Tut, la grande civilizzazione..è tutto in Africa. L' Egitto è in Africa. Invece cercano sempre di separare le due cose, l' Egitto è in Africa.

Rev. Jackson: Questo è vero, quando Gesù è stato perseguitato, ucciso, quando Erode fece l' editto per il genocidio dei primogeniti, quando Giuseppe lo ha portato in Egitto, Africa, lo ha portato lì per dodici anni.

Michael Jackson: E' giusto, giusto.

Rev. Jackson: Tu hai mostrato profondità ed impegno, lasciamoi dire questo in chiusura Michael, perché le persone stanno ascoltando e la ragione per cui non ho aperto le telefonate oggi è perché stai condividendo cose con noi che solitamente non si sentono, le persone guarderanno il processo la prossima settimana, cosa vuoi per i tuoi fans? Abbiamo gente che chiama da Londra, Olanda e tutta l' America, persone che ti stanno ascoltando adesso. Cosa vuoi dire ai tuoi fans oggi?

Michael Jackson: Voglio solo dire: fans in ogni angolo della terra, ogni nazionalità, ogni razza, ogni lingua, vi amo dal profondo del mio cuore. Grazie per il vostro amore ed il vostro supporto e comprensione in questo momento di prova. Vorrei che pregaste e stiate bene. Per favore siate pazienti e siate con me, credete in me perché io sono completamente innocente. Per favore sappiate che c'è una cospirazione in atto mentre parliamo.

Rev. Jackson: La buona cosa è che niente è troppo difficile per Dio, e quelli che credono, che credono ferventemente, non importa quanto lontano ma riusciranno e sorgeranno di nuovo. Grazie Michael per avere condiviso queste cose con la nazione oggi, ed il mondo, e per esserti svegliato così presto in California.

Michael Jackson: Dio ti benedica.

Rev. Jackson: Dio benedica te e mantieni la speranza.

Michael Jackson: Ciao, ciao.
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