Theresa Gonsalves intervista Aprhodite Jones
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Theresa Gonsalves intervista Aprhodite Jones
szwaby82 Inviato: 07 Set 2010 10:25 pm
Theresa Gonsalves intervista Aprhodite Jones
Bene, eccoci qua: è il momento di parlare degli eventi della mattina di venerdì 27 agosto. La mattinata è iniziata con me seduta con Aphrodite Jones
Come ho già accennato questa è stata di gran lunga la più stimolante mia intervista e spero solo di riuscire a riportare correttamente tutto quello che è stato detto. Ciò che presento qui è una combinazione di quanto è stato detto nel corso della nostra intervista e gli appunti presi durante la sua sessione di Q & A (domande e risposte presso la Fanvention, ndt).
La maggior parte di voi ormai avrà probabilmente visto la clip che è stata registrata con Aphrodite che risponde alla mia prima domanda riguardo il declino fisico di Michael durante il processo. Ho tirato fuori questo durante l'intervista con viva curiosità perché, leggendo Conspiracy (Il Complotto in italiano, ndt), una delle cose che più mi ha colpito è stato il suo osservare Michael giorno dopo giorno in tutto il processo. Come ha ricordato durante la Q & A "immaginate di essere seduta proprio lì" (punta verso una sedia nella fila all'estrema sinistra) e Michael Jackson è seduto grossomodo qui (indica una sedia al centro, prima fila) e in quella prospettiva si è in grado di osservare questa persona ogni singolo giorno mentre tutta la sua vita sfila davanti a lui".
Il video era disponibile sulla homepage Fanvention, ma adesso non lo è più (almeno non al momento) ma è ancora possibile accedervi su Youtube:
www.youtube.com/watch?v=N1f6i6c2jBA
Per me, alcuni dei dettagli più affascinanti erano semplicemente capire che cosa voleva dire stare in quell'aula tutti i giorni. Ha detto che c'erano circa 2400 membri dei mezzi di comunicazione lì. Naturalmente, ogni giorno del processo significava passare in mezzo alla frenesia che c'era là fuori - fans che urlavano e gridavano da un lato; gente che lo odiava, manifestanti e gente che protestava dall'altro, e i media, naturalmente, che erano lì per alimentare la frenesia. Michael in genere veniva fatto entrare attraverso un altro ingresso, visto che si era reso necessario fargli usare l'ingresso opposto a quello che usavano lei e gli altri rappresentanti dei media. Questo ha portato ad uno dei pochi incontri faccia a faccia fra Michael e di Aphrodite. "E' successo che stavamo attraversando il metal detector, l'una di fronte all'altro, ed entrambi abbiamo alzato lo sguardo allo stesso tempo". Sapete quella sensazione che si ha a volte, tipo quando le porte dell'ascensore si aprono e si entra dentro pensando sia vuoto, e tutto ad un tratto qualcuno salta fuori; quella piccola sensazione passeggera di sorpresa; di essere preso alla sprovvista? Aphrodite ha detto che l'episodio del "metal detector" è stato molto simile a quella sensazione, che lei e Michael sono entrambi trasaliti, sobbalzando contemporaneamente. Ma dietro il momento simpatico, lei capiva che era molto spaventato.
"Al momento ho pensato che fosse spaventato perché era colpevole. Pensavo che avesse paura per quello che gli sarebbe accaduto. Poi ho capito che non era per quel motivo. Lui non aveva paura perché era colpevole. Era spaventato perché aveva paura di ciò che la gente di Santa Maria poteva pensare di lui. Aveva paura di come lo avrebbero vista a causa di questo".
Ogni giorno i fan facevano la fila per l'estrazione, sperando di essere tra i fortunati che sarebbero riusciti ad entrare.
"L'aula aveva 30 posti a sedere per il pubblico", ha detto, e ha osservato che la stanza era più piccola della stanza in cui ci siamo sedute per la sessione. "Sono stata l'ultima a trovare un posto". Ci sono stati molti giorni in cui anche i membri della famiglia Jackson non avevano posti a sedere. Il giorno della sentenza "Janet ha ceduto gentilmente il suo posto e ha guardato il verdetto dalla TV a circuito chiuso del piano di sopra".
All'interno dell'aula, la regola era "silenzio totale", ad eccezione di quelli sul banco dei testimoni e degli avvocati che li interrogavano. A nessuno era permesso di avere registratori, telefoni cellulari, computer portatili o altri dispositivi. I giornalisti hanno dovuto prendere tutti i loro appunti a mano.
"Eravamo in prigione. Letteralmente, in prigione. Non si poteva parlare, non si poteva sussurrare. Si poteva sentire cadere uno spillo".
Chiaramente chi pensava che sarebbe stato testimone di una stravaganza costellata di stelle con Michael Jackson al centro di tutto, aveva un brusco risveglio una volta dentro l'aula. Questa era una cosa seria. C'era la vita di un uomo in gioco. E Melville gestiva l'aula di conseguenza.
Come se non bastasse l'oppressività dell'aula, c'è stato semplicemente il logorio dell'estenuante programma di ogni giornata, di cui tutti pagavamo il conto. "Ogni giorno bisognava alzarsi alle 6 di mattina, essere in tribunale alle 08:30, seduti lì fino alle 14.30, nient'altro che una pausa di 10 minuti qua e là. Questo non è stato un processo normale, dove entri alle 9:00 e fai la pausa per il pranzo per quasi un'ora e mezza e poi rientri fino alle 5 ... no, non è stato così".
Mettendosi le mani sul petto ha detto: "Mi estenuava, e non ero io quella sotto processo. Ora aggiungiamo il fatto che non sei sicuro di come finirà, non sai se sarai giudicato colpevole, se andrai in prigione, e si inizia a capire, questo è quello che stava passando Michael. Ed è dannatamente vero che ne ha pagato il prezzo".
Ma quando il giorno del verdetto è arrivato, ha detto che ha visto effettivamente il cambiamento in lui. Era come se tutta l'oppressione e tutto il peso degli ultimi mesi, si potrebbe dire anche degli ultimi due anni dato che tanto a lungo è durato il suo calvario, si erano improvvisamente sollevati. Anche adesso, il suo viso si illumina ancora e la sua voce irradia l'emozione e l'orgoglio di quel momento. "Si è alzato e a testa alta è uscito dall'aula come se stesse camminando nell'aria".
Stranamente, però, anche dopo aver sentito tutte le testimonianze, osservando Michael ogni giorno e ascoltando tutta la spazzatura degli Arvizo, lei dice che pensava ancora che fosse colpevole, fino al giorno del verdetto. Questo mi ha scioccata perché certamente se leggi Conspiracy, e lo prendi come vangelo, la prima impressione sarà: Come si può assistere a tutto questo e non credere che fosse innocente? Ho iniziato questa intervista pensando che ci doveva essere stato qualche momento importante, il momento illuminante. Ma no. Aphrodite Jones insiste sul fatto che pensava fosse colpevole fino al 13 giugno 2005. Quando viene pressata a spiegare un motivo, ha dovuto ammettere che erano i suoi pregiudizi che le impedivano di vedere le cose chiaramente. "Ero in questa convinzione che fosse colpevole. Voglio dire, aveva già queste altre accuse a partire dal 1993, un sacco di soldi erano stati versati, ecc. ecc.... e sì, la mia impressione in tutto il processo è stato, sì, lui è molto dolce, sì, lui è molto umile, sì, lui è molto gentile, ma probabilmente è colpevole come il peccato".
"Allora, cosa ha ti fatto cambiare idea ? "
"Il giorno del verdetto è stato giudicato "non colpevole" per 14 imputazioni. Mi sono seduta un momento e mi ha colpita. Ho pensato, Wow. Questi uomini e donne della giuria hanno sentito e visto quello io non sono riuscita a vedere e sentire".
Uscendo dall'aula fu fermata da un giornalista che le chiedeva pensava che la giuria avesse fatto la cosa giusta.
"E' passata una frazione di secondo prima che dessi la mia risposta, ci ho pensato, e prima di accorgerme ho detto, "Sì".
Da quel momento non c'è stato alcun ripensamento. E' stato solo allora, col senno di poi del verdetto di non colpevolezza, che lei ha cominciato a fare ricerche e a documentare il caso, richiedendo e rivedendo le trascrizioni, guardando infinite ore di filmati video (che doveva essere fatto nella stanza dei verbali, lei non ha avuto il lusso di poter di portare a casa i nastri per visualizzarli nel suo tempo libero), chiedendo al commesso più e più volte di mettere in pausa, riavvolgere, ecc. E 'stato un processo faticoso e noioso di esame ed analisi del caso col senno di poi. Ma quando tutto era fatto una cosa era chiara: la giuria ha fatto la cosa giusta. Michael Jackson è innocente.
Una delle domande chele ho fatto era dove aveva ottenuto le informazioni che Martin Bashir aveva intenzionalmente creato la scena nel suo documentario di Gavin che teneva la mano di Michael e posava la testa sulla sua spalla.
"Dove l'hai sentito?" ho chiesto .
"Da due degli avvocati che lo hanno rappresentato (Michael). (Più tardi , nel suo Q & A , ha aggiunto i loro nomi con una strizzata d'occhio - "Thomas Mesereau e Brian Oxman ").
"Sì, da quello che ho sentito, Martin Bashir stava dicendo a Gavin 'Perché non poggi la testa sulla sua spalla, http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif, e Michael ha detto: 'Riconoscevo a stento questo ragazzo'. Lui non lo aveva visto da due anni!"
"Ho l'impressione - e alcune persone lo hanno detto - che buona parte di questo aveva più a che fare con il fatto che Gavin era risentito con Michael quando ha percepito che Michael stava prendendo le distanze da lui".
"Oh, assolutamente! Mesereau ha chiesto di punto in bianco a Gavin , 'Perché sei così arrabbiato con Michael?' Il ragazzo disse: 'Perché Michael non c'era a Neverland'. Michael ha preso le distanze perché questa famiglia voleva che lui fosse il loro papà, e Michael non era interessato ad essere il papà di questa famiglia . "
Anche lei non giudica bene i due giurati che in seguito hanno sostenuto di essere stati "costretti" a votare "non colpevole".
"Quando si fa un giuramento per essere un giurato, si giura di sostenere la decisione della Giuria. Cercavano un contratto per un libro. Ho pensato 'Come osano! Come osano prendersi gioco del nostro sistema giudiziario?, perché è quello che hanno fatto".
Dal momento che c'erano molti dettagli della testimonianza di Adrian McManus in Conspiracy, in cui McManus descrive di aver visto June Chandler in camera da letto di Michael in diverse occasioni, e avendo avuto l'opportunità di osservare la testimonianza di June Chandler in tribunale, ho chiesto a Ms Jones cosa pensava lei della teoria di una possibile relazione tra Michael e June.
Con un richiamo che nella testimonianza di Adrian McManus (che era uno dei numerosi ex dipendenti scontenti di Neverland; infatti, aveva rubato uno dei disegni di Michael raffigurante Elvis, affermando di averlo trovato nella spazzatura) non c'è nulla per costruire un'affermazione di qualsiasi tipo, ha detto, "Penso che June voleva avere una storia con lui; non credo che necessariamente lui voleva averne una con lei".
Avevo pensato di continuare con quello che Ray Chandler aveva citato come detto dal fratello nel suo libro (che sperava che June divorziasse da Dave e si legasse a Michael), ma c'era poco tempo quindi sono dovuta passare al domanda successiva.
La domanda successiva era difficile, ma sentivo che doveva essere affrontata e chiarita una volta per tutte. Volevo sapere come ha affrontato quei cinici e critici che l'accusano di essere parziale nel suo libro e che si rifiutano di prendere il suo lavoro su Jackson sul serio, perché pensano che lei era semplicemente "infervorata" o era semplicemente un'altra fangirl. In un certo senso, ero un po' in apprensione circa la domanda. Sapevo che era un argomento delicato, e ho avuto un breve flashback di quanto Oprah ha detto quando stava chiedendo a Michael della sua chirurgia estetica: "E ' difficile farle tornare indietro una volta che le hai tirate fuori, è difficile riavvolgerle", ma per lo stesso motivo sapevo che doveva essere consapevole del fatto che tali critiche esistevano. E una volta diventa una questione di credibilità penso che sia importante. Dopo tutto i critici e nemici non amano niente più del pretesto per screditare i giornalisti che stanno cercando di ottenere la verità circa le accuse verso Jackson.
"Prima di tutto sono una giornalista professionista. Ho avuto 30 anni di carriera come giornalista, ero una cronista, sono stata con alcuni delle più grandi celebrità del mondo. Il mio interesse per il caso Jackson è stato semplicemente perché ho pensato che fosse colpevole. Ero colpita dal suo comportamento in aula? Sì. Ero impressionata? Sì. Infervorata? No ... forse per un secondo. Forse per un attimo fugace, sono stata presa. Ma non è per questo che ho scritto il libro. Ho scritto il libro perché era un libro che doveva essere scritto. Michael Jackson non era solo un intrattenitore, non era solo un performer. Era qualcuno che aveva un messaggio per il mondo. Quante pop star conosci che davvero utilizzano il palco che hanno a disposizione per fare dei cambiamenti nel mondo, per fare qualcosa di buono? Michael usava il suo palco. E lo usava per dire che abbiamo problemi ambientali, lo usava per mandare un messaggio al mondo".
In altre parole stava dicendo, in sostanza, che sono state le accuse che hanno distrutto le opere buone di Michael e soffocato il suo messaggio. Ho capito. Ho capito che si trattava di legittimare il suo nome tirando fuori la verità, e non solo era "infervorata"o una "fangirl".
Mentre eravamo su questo argomento ho chiesto informazioni sulla piccola manciata di altri giornalisti, come Mary A. Fisher, che sono stati visti malvolentieri per aver preso le difese di Michael riportando i fatti dei due casi. Avrei voluto chiedere se era in contatto con qualcuno di loro, ma in qualche modo la conversazione è scivolata sull'ipocrisia di alcuni "amici" di Michael che ora rilasciavano tutte le interviste, ma non potevano essere disturbati nel momento del bisogno. Stavamo parlando di fan di Michael, e mi sono ricordata che una volta aveva fatto un commento, nel suo libro, che i fans di Michael sono intelligenti. "Sono abbastanza intelligenti per vedere attraverso le cazzate" ho detto, e Aphrodite era d'accordo: "Sì, sono intelligenti". Ma abbiamo anche parlato anche delle divisioni crescenti fra i fan, e come si fa più male che bene, minando i nostri migliori sforzi. Per esempio, come i fan si sono divisi tra coloro che sostengono Karen Faye e quelli che non lo fanno. O il TINI che è contro i fan che non supportano necessariamente quelle teorie. Ma ho lasciato cadere una bomba che non mi aspettavo quando ho parlato dell'ultima fonte di divisione - Charles Thomson. Era scioccata di questo.
"Cosa? ! Mi stai prendendo in giro! Oh, e lui è un tesoro, troppo ... Perché lo attaccano? Ha scritto così tanti grandi articoli su Michael".
Ho detto che sapevo solo alcune cose che avevo sentito da varie fonti, circa la polemica Lowlynewshound e così via, ma lei mi ha interrotto prima che potessi andare avanti. "Oh, per favore", ha detto, scavando furiosamente fra il contenuto della sua borsa fino ad estrarre una copia di questo articolo di Andrea Peyser, in cui la Peyser, naturalmente, inveisce contro The Saratoga Dance Hall Of Fame che onora "un pedofilo".
Tenendo l' articolo terribile come un esempio ha detto giustamente : "Vedete questo? Questo è ciò di cui voi ragazzi dovete occuparvi. Questo è ciò che dobbiamo combattere".
Mi è chiaro anche questo. Che mentre i fan di MJ sono così impegnati a fare confusione e a lottare fra di noi, le Andrea Peysers del mondo trovano il loro appiglio. Ma purtroppo, mentre gente come la Peyser sembra non avere alcun problema a farsi sentire, ogni volta sembra ci sia qualche ostacolo per far sapere la verità su Michael.
Nel corso del Q & A, Aphrodite ha detto che ci avrebbe mostrato "rare, esclusive" riprese che erano state viste in precedenza solo in aula; filmati, ha detto, che facevano parte di un pilota per uno speciale TV che sperava di trasmettere (presumo sulle accuse di Jackson, anche se a quel punto i miei appunti erano un po' schizofrenici e non riesco a ricordare se questo è esattamente quanto è stato detto). Ma appena ha cominciato a descrivere questo filmato più nel dettaglio, alcuni di noi hanno cominciato a mettere insieme due più due e sapevamo che si riferiva al filmato di smentita degli Arvizo. La gente ha cominciato a chiedere se quello che stava per mostrarci era la smentita (o parte di essa) e qualcuno ha accennato di averlo già visto prima. Aphrodite Jones sembrava un po' perplessa perché non riusciva a capire come tanti di noi potevano avere già visto il filmato che non è mai stato pubblicato ufficialmente. Qualcuno ha parlato menzionando il DVD di Larry Nimmer, La storia segreta di Neverland.
E' stato allora che la signora Jones, abbastanza visibilmente disturbata dalla faccenda, ci ha detto che Larry Nimmer "non è divertente". Lei ci ha detto che Nimmer l'aveva preso per utilizzare il filmato senza permesso, che l'aveva "rubato" al il giudice e "rubato" a lei, e che l'estate aveva presentato un decreto ingiuntivo sul film che ha mostrato al festival del cinema alcuni mesi fa per questa ragione.
Bene, quello era uno shock, come potete immaginare, perché come tutti voi sapete La storia segreta di Neverland, proprio come Conspiracy, è una delle poche cose positive e sembra che, ancora una volta, una cosa positiva è destinata a essere legata a tempo indeterminato con contenziosi su chi la possiede e chi l'ha rubata a chi, mentre nel frattempo Andrea Peyser e quelli della sua risma non hanno alcun problema a sfornare una dozzina di articoli di più che non avranno alcun problema ad essere stampati e letti.
Ho capito, naturalmente, dove Aphrodite voleva arrivare con il filmato. A nessuno piace sentire di essere stato scalzato, svenduto o semplicemente derubato. Ma per i fan è sconfortante rendersi conto che è sempre più difficile sapere di chi fidarsi. Ancora più difficile sapere se "i buoni" sono davvero tali. E se "i buoni" stanno combattendo tra di loro, proprio come i fan, come facciamo a ottenere qualcosa di positivo?
Oh, ma c'è di peggio. Molti di voi volevano sapere di Conspiracy, che ovviamente è ormai fuori stampa. Ho fatto la domanda nella nostra intervista, ed è stato anche chiesto durante il Q & A. Il libro sarà mai ristampato di nuovo? Purtroppo, la risposta è: No. "No, a meno che non trovi un editore in Cina", ha detto.
La verità della questione è una situazione brutta che è accaduta con l'editore del libro, I- Universe, la scorsa estate. "Il libro è stato ristampato quando Michael è morto, ma hanno usato una risoluzione ridotta", ha detto, spiegando che la nuova edizione è stata di qualità inferiore e scadente. Poi è stato detto che non volevano continuare col libro perché "hanno detto che non ne avevano tratto un profitto".
Ho chiesto se, dato il rinnovato interesse per Michael Jackson dopo la sua morte e l'ondata di nuovi fan, si potrebbe considerare di ripresentarlo ai principali editori di New York.
"Il mondo editoriale di New York non lo vuole. Ancora non lo vogliono. Nenche adesso". Ha continuato citando un editore che ha detto veramente: "Non un altro cazzo di libro su Michael Jackson!"
Questa è la triste realtà. Nessuno vuole pubblicare un libro su Michael Jackson a meno che non sia spazzatura. Sì, si potrebbe pensare che ci potrebbe essere un mercato per un libro esplosivo che racconta la verità circa le accuse. Ma vogliono solo un libro sulle accuse se è pieno di menzogne e speculazioni salaci. "Anche adesso", le parole risuonano. Che speranza c'è per il futuro? Forse si potrebbe sostenere dal punto di vista commerciale (gli editori pensano solo a dollari e centesimi) che gli editori credono che solo i fan comprerebbero un libro come Cosnpiracy. Ma diamine, anche i nostri soldi sono verdi (riferito al colore dei dollari, ndt). E siamo tanti.
Tuttavia, ho avuto la netta impressione che lei si è semplicemente stancata della lotta. Ha combattuto la battaglia dal 2007 per questo libro, ottenendo purtroppo molto poco per lo sforzo, ad eccezione, ovviamente, di un seguito tra i fan di Jackson. Sono sicura che conta qualcosa. Ma quando si è giornalisti professionisti, con molte altre storie da raccontare, credo venga un momento in cui senti che ne hai avuto abbastanza.
"Non ho intenzione di far uscire il libro di nuovo meno che non sia completamente aggiornato, un'edizione riveduta" ha detto, facendo capire che ha intenzione di scrivere un nuovo libro in attesa dell'esito del processo Murray. Nel frattempo penso che il miglior consiglio che posso dare a chiunque è quello di tenere molto care le copie che avete.
Tutto sommato mi sentivo vagamente depressa, sconfitta e triste, chiedendomi ancora perché è così facile uscire fuori per tutta la spazzatura, ed è così difficile per qualsiasi semplice cosa che sia positiva su Michael?
Credo che queste erano le domande che molti di noi si sono ritrovati a farsi. Sono sicura che Michael deve essersi chiesto la stessa cosa, quando quello che aveva sempre voluto era di intrattenere e rendere felici le persone. Il momento più emozionante delle Q & A della signora Jones è stato quando ha raccontato di essere andata a vedere la casa di Jackson con Jennifer Batten il giovedi .
Trattenendo le lacrime, ha detto, "Sono rimasta lì a guardare quella casa minuscola, e pensavo, Questa persona è passata da questa casa ad una tenuta di 2.700 acri. Immaginate di lavorare così duramente, raggiungere tutto quello che avete sempre sognato, e all'improvviso vi viene tutto portato via. Anche la vostra casa ... la vostra casa. Thomas Mesereau gli ha detto, dopo il processo, 'Devi andartene. Non ti vogliono qui. Queste persone non ti vogliono qui (indicando col dito, sottolineando le parole di Mesereau) e se resti qui, non ti lasceranno in pace'. Perciò sì, tutto quello per cui ha lavorato tutta la sua vita gli è stato portato via.
A quel punto, non c'era quasi più un occhio asciutto nella stanza. Alcuni piangevano apertamente. È stato un momento molto intenso, anche ora, è difficile scrivere e ricordare quel momento. Ti fa capire quanto sono ancora vive le emozioni. L'ho detto molte volte, non è il dolore per il non esserci fisicamente di Michael che fa male. E' vivere con l'ingiustizia di quello che è stato fatto e continua ad essere perpetrato. Non posso parlare per tutti. Ma per me, so che la perdita fisica è qualcosa con cui posso venire a patti . Ma il resto?Mai"Aprhodite Jones ha concluso con me cosi.
Fonte; http://allforloveblog.com/?p=3579
Theresa Gonsalves intervista Aprhodite Jones
Bene, eccoci qua: è il momento di parlare degli eventi della mattina di venerdì 27 agosto. La mattinata è iniziata con me seduta con Aphrodite Jones
Come ho già accennato questa è stata di gran lunga la più stimolante mia intervista e spero solo di riuscire a riportare correttamente tutto quello che è stato detto. Ciò che presento qui è una combinazione di quanto è stato detto nel corso della nostra intervista e gli appunti presi durante la sua sessione di Q & A (domande e risposte presso la Fanvention, ndt).
La maggior parte di voi ormai avrà probabilmente visto la clip che è stata registrata con Aphrodite che risponde alla mia prima domanda riguardo il declino fisico di Michael durante il processo. Ho tirato fuori questo durante l'intervista con viva curiosità perché, leggendo Conspiracy (Il Complotto in italiano, ndt), una delle cose che più mi ha colpito è stato il suo osservare Michael giorno dopo giorno in tutto il processo. Come ha ricordato durante la Q & A "immaginate di essere seduta proprio lì" (punta verso una sedia nella fila all'estrema sinistra) e Michael Jackson è seduto grossomodo qui (indica una sedia al centro, prima fila) e in quella prospettiva si è in grado di osservare questa persona ogni singolo giorno mentre tutta la sua vita sfila davanti a lui".
Il video era disponibile sulla homepage Fanvention, ma adesso non lo è più (almeno non al momento) ma è ancora possibile accedervi su Youtube:
www.youtube.com/watch?v=N1f6i6c2jBA
Per me, alcuni dei dettagli più affascinanti erano semplicemente capire che cosa voleva dire stare in quell'aula tutti i giorni. Ha detto che c'erano circa 2400 membri dei mezzi di comunicazione lì. Naturalmente, ogni giorno del processo significava passare in mezzo alla frenesia che c'era là fuori - fans che urlavano e gridavano da un lato; gente che lo odiava, manifestanti e gente che protestava dall'altro, e i media, naturalmente, che erano lì per alimentare la frenesia. Michael in genere veniva fatto entrare attraverso un altro ingresso, visto che si era reso necessario fargli usare l'ingresso opposto a quello che usavano lei e gli altri rappresentanti dei media. Questo ha portato ad uno dei pochi incontri faccia a faccia fra Michael e di Aphrodite. "E' successo che stavamo attraversando il metal detector, l'una di fronte all'altro, ed entrambi abbiamo alzato lo sguardo allo stesso tempo". Sapete quella sensazione che si ha a volte, tipo quando le porte dell'ascensore si aprono e si entra dentro pensando sia vuoto, e tutto ad un tratto qualcuno salta fuori; quella piccola sensazione passeggera di sorpresa; di essere preso alla sprovvista? Aphrodite ha detto che l'episodio del "metal detector" è stato molto simile a quella sensazione, che lei e Michael sono entrambi trasaliti, sobbalzando contemporaneamente. Ma dietro il momento simpatico, lei capiva che era molto spaventato.
"Al momento ho pensato che fosse spaventato perché era colpevole. Pensavo che avesse paura per quello che gli sarebbe accaduto. Poi ho capito che non era per quel motivo. Lui non aveva paura perché era colpevole. Era spaventato perché aveva paura di ciò che la gente di Santa Maria poteva pensare di lui. Aveva paura di come lo avrebbero vista a causa di questo".
Ogni giorno i fan facevano la fila per l'estrazione, sperando di essere tra i fortunati che sarebbero riusciti ad entrare.
"L'aula aveva 30 posti a sedere per il pubblico", ha detto, e ha osservato che la stanza era più piccola della stanza in cui ci siamo sedute per la sessione. "Sono stata l'ultima a trovare un posto". Ci sono stati molti giorni in cui anche i membri della famiglia Jackson non avevano posti a sedere. Il giorno della sentenza "Janet ha ceduto gentilmente il suo posto e ha guardato il verdetto dalla TV a circuito chiuso del piano di sopra".
All'interno dell'aula, la regola era "silenzio totale", ad eccezione di quelli sul banco dei testimoni e degli avvocati che li interrogavano. A nessuno era permesso di avere registratori, telefoni cellulari, computer portatili o altri dispositivi. I giornalisti hanno dovuto prendere tutti i loro appunti a mano.
"Eravamo in prigione. Letteralmente, in prigione. Non si poteva parlare, non si poteva sussurrare. Si poteva sentire cadere uno spillo".
Chiaramente chi pensava che sarebbe stato testimone di una stravaganza costellata di stelle con Michael Jackson al centro di tutto, aveva un brusco risveglio una volta dentro l'aula. Questa era una cosa seria. C'era la vita di un uomo in gioco. E Melville gestiva l'aula di conseguenza.
Come se non bastasse l'oppressività dell'aula, c'è stato semplicemente il logorio dell'estenuante programma di ogni giornata, di cui tutti pagavamo il conto. "Ogni giorno bisognava alzarsi alle 6 di mattina, essere in tribunale alle 08:30, seduti lì fino alle 14.30, nient'altro che una pausa di 10 minuti qua e là. Questo non è stato un processo normale, dove entri alle 9:00 e fai la pausa per il pranzo per quasi un'ora e mezza e poi rientri fino alle 5 ... no, non è stato così".
Mettendosi le mani sul petto ha detto: "Mi estenuava, e non ero io quella sotto processo. Ora aggiungiamo il fatto che non sei sicuro di come finirà, non sai se sarai giudicato colpevole, se andrai in prigione, e si inizia a capire, questo è quello che stava passando Michael. Ed è dannatamente vero che ne ha pagato il prezzo".
Ma quando il giorno del verdetto è arrivato, ha detto che ha visto effettivamente il cambiamento in lui. Era come se tutta l'oppressione e tutto il peso degli ultimi mesi, si potrebbe dire anche degli ultimi due anni dato che tanto a lungo è durato il suo calvario, si erano improvvisamente sollevati. Anche adesso, il suo viso si illumina ancora e la sua voce irradia l'emozione e l'orgoglio di quel momento. "Si è alzato e a testa alta è uscito dall'aula come se stesse camminando nell'aria".
Stranamente, però, anche dopo aver sentito tutte le testimonianze, osservando Michael ogni giorno e ascoltando tutta la spazzatura degli Arvizo, lei dice che pensava ancora che fosse colpevole, fino al giorno del verdetto. Questo mi ha scioccata perché certamente se leggi Conspiracy, e lo prendi come vangelo, la prima impressione sarà: Come si può assistere a tutto questo e non credere che fosse innocente? Ho iniziato questa intervista pensando che ci doveva essere stato qualche momento importante, il momento illuminante. Ma no. Aphrodite Jones insiste sul fatto che pensava fosse colpevole fino al 13 giugno 2005. Quando viene pressata a spiegare un motivo, ha dovuto ammettere che erano i suoi pregiudizi che le impedivano di vedere le cose chiaramente. "Ero in questa convinzione che fosse colpevole. Voglio dire, aveva già queste altre accuse a partire dal 1993, un sacco di soldi erano stati versati, ecc. ecc.... e sì, la mia impressione in tutto il processo è stato, sì, lui è molto dolce, sì, lui è molto umile, sì, lui è molto gentile, ma probabilmente è colpevole come il peccato".
"Allora, cosa ha ti fatto cambiare idea ? "
"Il giorno del verdetto è stato giudicato "non colpevole" per 14 imputazioni. Mi sono seduta un momento e mi ha colpita. Ho pensato, Wow. Questi uomini e donne della giuria hanno sentito e visto quello io non sono riuscita a vedere e sentire".
Uscendo dall'aula fu fermata da un giornalista che le chiedeva pensava che la giuria avesse fatto la cosa giusta.
"E' passata una frazione di secondo prima che dessi la mia risposta, ci ho pensato, e prima di accorgerme ho detto, "Sì".
Da quel momento non c'è stato alcun ripensamento. E' stato solo allora, col senno di poi del verdetto di non colpevolezza, che lei ha cominciato a fare ricerche e a documentare il caso, richiedendo e rivedendo le trascrizioni, guardando infinite ore di filmati video (che doveva essere fatto nella stanza dei verbali, lei non ha avuto il lusso di poter di portare a casa i nastri per visualizzarli nel suo tempo libero), chiedendo al commesso più e più volte di mettere in pausa, riavvolgere, ecc. E 'stato un processo faticoso e noioso di esame ed analisi del caso col senno di poi. Ma quando tutto era fatto una cosa era chiara: la giuria ha fatto la cosa giusta. Michael Jackson è innocente.
Una delle domande chele ho fatto era dove aveva ottenuto le informazioni che Martin Bashir aveva intenzionalmente creato la scena nel suo documentario di Gavin che teneva la mano di Michael e posava la testa sulla sua spalla.
"Dove l'hai sentito?" ho chiesto .
"Da due degli avvocati che lo hanno rappresentato (Michael). (Più tardi , nel suo Q & A , ha aggiunto i loro nomi con una strizzata d'occhio - "Thomas Mesereau e Brian Oxman ").
"Sì, da quello che ho sentito, Martin Bashir stava dicendo a Gavin 'Perché non poggi la testa sulla sua spalla, http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif http://michaeljackson.forumup.it/images/smiles/rk01_chiacchierare.gif, e Michael ha detto: 'Riconoscevo a stento questo ragazzo'. Lui non lo aveva visto da due anni!"
"Ho l'impressione - e alcune persone lo hanno detto - che buona parte di questo aveva più a che fare con il fatto che Gavin era risentito con Michael quando ha percepito che Michael stava prendendo le distanze da lui".
"Oh, assolutamente! Mesereau ha chiesto di punto in bianco a Gavin , 'Perché sei così arrabbiato con Michael?' Il ragazzo disse: 'Perché Michael non c'era a Neverland'. Michael ha preso le distanze perché questa famiglia voleva che lui fosse il loro papà, e Michael non era interessato ad essere il papà di questa famiglia . "
Anche lei non giudica bene i due giurati che in seguito hanno sostenuto di essere stati "costretti" a votare "non colpevole".
"Quando si fa un giuramento per essere un giurato, si giura di sostenere la decisione della Giuria. Cercavano un contratto per un libro. Ho pensato 'Come osano! Come osano prendersi gioco del nostro sistema giudiziario?, perché è quello che hanno fatto".
Dal momento che c'erano molti dettagli della testimonianza di Adrian McManus in Conspiracy, in cui McManus descrive di aver visto June Chandler in camera da letto di Michael in diverse occasioni, e avendo avuto l'opportunità di osservare la testimonianza di June Chandler in tribunale, ho chiesto a Ms Jones cosa pensava lei della teoria di una possibile relazione tra Michael e June.
Con un richiamo che nella testimonianza di Adrian McManus (che era uno dei numerosi ex dipendenti scontenti di Neverland; infatti, aveva rubato uno dei disegni di Michael raffigurante Elvis, affermando di averlo trovato nella spazzatura) non c'è nulla per costruire un'affermazione di qualsiasi tipo, ha detto, "Penso che June voleva avere una storia con lui; non credo che necessariamente lui voleva averne una con lei".
Avevo pensato di continuare con quello che Ray Chandler aveva citato come detto dal fratello nel suo libro (che sperava che June divorziasse da Dave e si legasse a Michael), ma c'era poco tempo quindi sono dovuta passare al domanda successiva.
La domanda successiva era difficile, ma sentivo che doveva essere affrontata e chiarita una volta per tutte. Volevo sapere come ha affrontato quei cinici e critici che l'accusano di essere parziale nel suo libro e che si rifiutano di prendere il suo lavoro su Jackson sul serio, perché pensano che lei era semplicemente "infervorata" o era semplicemente un'altra fangirl. In un certo senso, ero un po' in apprensione circa la domanda. Sapevo che era un argomento delicato, e ho avuto un breve flashback di quanto Oprah ha detto quando stava chiedendo a Michael della sua chirurgia estetica: "E ' difficile farle tornare indietro una volta che le hai tirate fuori, è difficile riavvolgerle", ma per lo stesso motivo sapevo che doveva essere consapevole del fatto che tali critiche esistevano. E una volta diventa una questione di credibilità penso che sia importante. Dopo tutto i critici e nemici non amano niente più del pretesto per screditare i giornalisti che stanno cercando di ottenere la verità circa le accuse verso Jackson.
"Prima di tutto sono una giornalista professionista. Ho avuto 30 anni di carriera come giornalista, ero una cronista, sono stata con alcuni delle più grandi celebrità del mondo. Il mio interesse per il caso Jackson è stato semplicemente perché ho pensato che fosse colpevole. Ero colpita dal suo comportamento in aula? Sì. Ero impressionata? Sì. Infervorata? No ... forse per un secondo. Forse per un attimo fugace, sono stata presa. Ma non è per questo che ho scritto il libro. Ho scritto il libro perché era un libro che doveva essere scritto. Michael Jackson non era solo un intrattenitore, non era solo un performer. Era qualcuno che aveva un messaggio per il mondo. Quante pop star conosci che davvero utilizzano il palco che hanno a disposizione per fare dei cambiamenti nel mondo, per fare qualcosa di buono? Michael usava il suo palco. E lo usava per dire che abbiamo problemi ambientali, lo usava per mandare un messaggio al mondo".
In altre parole stava dicendo, in sostanza, che sono state le accuse che hanno distrutto le opere buone di Michael e soffocato il suo messaggio. Ho capito. Ho capito che si trattava di legittimare il suo nome tirando fuori la verità, e non solo era "infervorata"o una "fangirl".
Mentre eravamo su questo argomento ho chiesto informazioni sulla piccola manciata di altri giornalisti, come Mary A. Fisher, che sono stati visti malvolentieri per aver preso le difese di Michael riportando i fatti dei due casi. Avrei voluto chiedere se era in contatto con qualcuno di loro, ma in qualche modo la conversazione è scivolata sull'ipocrisia di alcuni "amici" di Michael che ora rilasciavano tutte le interviste, ma non potevano essere disturbati nel momento del bisogno. Stavamo parlando di fan di Michael, e mi sono ricordata che una volta aveva fatto un commento, nel suo libro, che i fans di Michael sono intelligenti. "Sono abbastanza intelligenti per vedere attraverso le cazzate" ho detto, e Aphrodite era d'accordo: "Sì, sono intelligenti". Ma abbiamo anche parlato anche delle divisioni crescenti fra i fan, e come si fa più male che bene, minando i nostri migliori sforzi. Per esempio, come i fan si sono divisi tra coloro che sostengono Karen Faye e quelli che non lo fanno. O il TINI che è contro i fan che non supportano necessariamente quelle teorie. Ma ho lasciato cadere una bomba che non mi aspettavo quando ho parlato dell'ultima fonte di divisione - Charles Thomson. Era scioccata di questo.
"Cosa? ! Mi stai prendendo in giro! Oh, e lui è un tesoro, troppo ... Perché lo attaccano? Ha scritto così tanti grandi articoli su Michael".
Ho detto che sapevo solo alcune cose che avevo sentito da varie fonti, circa la polemica Lowlynewshound e così via, ma lei mi ha interrotto prima che potessi andare avanti. "Oh, per favore", ha detto, scavando furiosamente fra il contenuto della sua borsa fino ad estrarre una copia di questo articolo di Andrea Peyser, in cui la Peyser, naturalmente, inveisce contro The Saratoga Dance Hall Of Fame che onora "un pedofilo".
Tenendo l' articolo terribile come un esempio ha detto giustamente : "Vedete questo? Questo è ciò di cui voi ragazzi dovete occuparvi. Questo è ciò che dobbiamo combattere".
Mi è chiaro anche questo. Che mentre i fan di MJ sono così impegnati a fare confusione e a lottare fra di noi, le Andrea Peysers del mondo trovano il loro appiglio. Ma purtroppo, mentre gente come la Peyser sembra non avere alcun problema a farsi sentire, ogni volta sembra ci sia qualche ostacolo per far sapere la verità su Michael.
Nel corso del Q & A, Aphrodite ha detto che ci avrebbe mostrato "rare, esclusive" riprese che erano state viste in precedenza solo in aula; filmati, ha detto, che facevano parte di un pilota per uno speciale TV che sperava di trasmettere (presumo sulle accuse di Jackson, anche se a quel punto i miei appunti erano un po' schizofrenici e non riesco a ricordare se questo è esattamente quanto è stato detto). Ma appena ha cominciato a descrivere questo filmato più nel dettaglio, alcuni di noi hanno cominciato a mettere insieme due più due e sapevamo che si riferiva al filmato di smentita degli Arvizo. La gente ha cominciato a chiedere se quello che stava per mostrarci era la smentita (o parte di essa) e qualcuno ha accennato di averlo già visto prima. Aphrodite Jones sembrava un po' perplessa perché non riusciva a capire come tanti di noi potevano avere già visto il filmato che non è mai stato pubblicato ufficialmente. Qualcuno ha parlato menzionando il DVD di Larry Nimmer, La storia segreta di Neverland.
E' stato allora che la signora Jones, abbastanza visibilmente disturbata dalla faccenda, ci ha detto che Larry Nimmer "non è divertente". Lei ci ha detto che Nimmer l'aveva preso per utilizzare il filmato senza permesso, che l'aveva "rubato" al il giudice e "rubato" a lei, e che l'estate aveva presentato un decreto ingiuntivo sul film che ha mostrato al festival del cinema alcuni mesi fa per questa ragione.
Bene, quello era uno shock, come potete immaginare, perché come tutti voi sapete La storia segreta di Neverland, proprio come Conspiracy, è una delle poche cose positive e sembra che, ancora una volta, una cosa positiva è destinata a essere legata a tempo indeterminato con contenziosi su chi la possiede e chi l'ha rubata a chi, mentre nel frattempo Andrea Peyser e quelli della sua risma non hanno alcun problema a sfornare una dozzina di articoli di più che non avranno alcun problema ad essere stampati e letti.
Ho capito, naturalmente, dove Aphrodite voleva arrivare con il filmato. A nessuno piace sentire di essere stato scalzato, svenduto o semplicemente derubato. Ma per i fan è sconfortante rendersi conto che è sempre più difficile sapere di chi fidarsi. Ancora più difficile sapere se "i buoni" sono davvero tali. E se "i buoni" stanno combattendo tra di loro, proprio come i fan, come facciamo a ottenere qualcosa di positivo?
Oh, ma c'è di peggio. Molti di voi volevano sapere di Conspiracy, che ovviamente è ormai fuori stampa. Ho fatto la domanda nella nostra intervista, ed è stato anche chiesto durante il Q & A. Il libro sarà mai ristampato di nuovo? Purtroppo, la risposta è: No. "No, a meno che non trovi un editore in Cina", ha detto.
La verità della questione è una situazione brutta che è accaduta con l'editore del libro, I- Universe, la scorsa estate. "Il libro è stato ristampato quando Michael è morto, ma hanno usato una risoluzione ridotta", ha detto, spiegando che la nuova edizione è stata di qualità inferiore e scadente. Poi è stato detto che non volevano continuare col libro perché "hanno detto che non ne avevano tratto un profitto".
Ho chiesto se, dato il rinnovato interesse per Michael Jackson dopo la sua morte e l'ondata di nuovi fan, si potrebbe considerare di ripresentarlo ai principali editori di New York.
"Il mondo editoriale di New York non lo vuole. Ancora non lo vogliono. Nenche adesso". Ha continuato citando un editore che ha detto veramente: "Non un altro cazzo di libro su Michael Jackson!"
Questa è la triste realtà. Nessuno vuole pubblicare un libro su Michael Jackson a meno che non sia spazzatura. Sì, si potrebbe pensare che ci potrebbe essere un mercato per un libro esplosivo che racconta la verità circa le accuse. Ma vogliono solo un libro sulle accuse se è pieno di menzogne e speculazioni salaci. "Anche adesso", le parole risuonano. Che speranza c'è per il futuro? Forse si potrebbe sostenere dal punto di vista commerciale (gli editori pensano solo a dollari e centesimi) che gli editori credono che solo i fan comprerebbero un libro come Cosnpiracy. Ma diamine, anche i nostri soldi sono verdi (riferito al colore dei dollari, ndt). E siamo tanti.
Tuttavia, ho avuto la netta impressione che lei si è semplicemente stancata della lotta. Ha combattuto la battaglia dal 2007 per questo libro, ottenendo purtroppo molto poco per lo sforzo, ad eccezione, ovviamente, di un seguito tra i fan di Jackson. Sono sicura che conta qualcosa. Ma quando si è giornalisti professionisti, con molte altre storie da raccontare, credo venga un momento in cui senti che ne hai avuto abbastanza.
"Non ho intenzione di far uscire il libro di nuovo meno che non sia completamente aggiornato, un'edizione riveduta" ha detto, facendo capire che ha intenzione di scrivere un nuovo libro in attesa dell'esito del processo Murray. Nel frattempo penso che il miglior consiglio che posso dare a chiunque è quello di tenere molto care le copie che avete.
Tutto sommato mi sentivo vagamente depressa, sconfitta e triste, chiedendomi ancora perché è così facile uscire fuori per tutta la spazzatura, ed è così difficile per qualsiasi semplice cosa che sia positiva su Michael?
Credo che queste erano le domande che molti di noi si sono ritrovati a farsi. Sono sicura che Michael deve essersi chiesto la stessa cosa, quando quello che aveva sempre voluto era di intrattenere e rendere felici le persone. Il momento più emozionante delle Q & A della signora Jones è stato quando ha raccontato di essere andata a vedere la casa di Jackson con Jennifer Batten il giovedi .
Trattenendo le lacrime, ha detto, "Sono rimasta lì a guardare quella casa minuscola, e pensavo, Questa persona è passata da questa casa ad una tenuta di 2.700 acri. Immaginate di lavorare così duramente, raggiungere tutto quello che avete sempre sognato, e all'improvviso vi viene tutto portato via. Anche la vostra casa ... la vostra casa. Thomas Mesereau gli ha detto, dopo il processo, 'Devi andartene. Non ti vogliono qui. Queste persone non ti vogliono qui (indicando col dito, sottolineando le parole di Mesereau) e se resti qui, non ti lasceranno in pace'. Perciò sì, tutto quello per cui ha lavorato tutta la sua vita gli è stato portato via.
A quel punto, non c'era quasi più un occhio asciutto nella stanza. Alcuni piangevano apertamente. È stato un momento molto intenso, anche ora, è difficile scrivere e ricordare quel momento. Ti fa capire quanto sono ancora vive le emozioni. L'ho detto molte volte, non è il dolore per il non esserci fisicamente di Michael che fa male. E' vivere con l'ingiustizia di quello che è stato fatto e continua ad essere perpetrato. Non posso parlare per tutti. Ma per me, so che la perdita fisica è qualcosa con cui posso venire a patti . Ma il resto?Mai"Aprhodite Jones ha concluso con me cosi.
Fonte; http://allforloveblog.com/?p=3579
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