Piers Morgan parla con Branca e Weitzman
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Piers Morgan parla con Branca e Weitzman
Inviato: Mar Ott 04, 2011 10:09 pm
marina56- Moderator
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Re: Piers Morgan parla con Branca e Weitzman
TRADUZINONE COMPLETA DEI VIDEO
VIDEO 1
MORGAN: John Branca è il co-esecutore del patrimonio di Michael Jackson. L'Estate ha già incassato più di ogni altro patrimonio di celebrità. Howard Weitzman è l'avvocato dell'Estate. E John Branca e Howard Weitzman si uniranno a me ora.
Inizio con te, John. Tu rilasci interviste televisive molto raramente. Qual è la tua principale motivazione a parlare in pubblico adesso?
BRANCA: Beh, Piers, Michael non è più con noi, ovviamente. E sentivamo di avere un messaggio da portare, parlare dell'Immortal show del Cirque e varie altre questioni che secondo noi sarebbe un bene affrontare in questo momento.
MORGAN: Conoscevi Michael da più di 30 anni. Un lungo rapporto straordinario con lui. Come descriveresti la natura del vostro rapporto per tutto questo tempo? E' stato un po' come le montagne russe, non è vero? Entravi e uscivi dalla sua vita professionale.
BRANCA: Beh, abbiamo iniziato nel gennaio del 1980. E non dimenticherò mai il primo incontro. Michael aveva gli occhiali da sole. E nel bel mezzo del colloquio se li tolse e disse "Branca, ti conosco?". Io dissi "Non credo Michael, penso sia la prima volta che ci incontriamo". E lui "Sei sicuro?". E io "Michael, penso che me lo ricorderei!"
(Risate)
BRANCA: Così siamo andati avanti per circa un decennio, e poi a fasi alterne per quasi tre decenni. Ero il suo consulente d'affari principale per gran parte di quel periodo. E avevamo anche sviluppato un'amicizia.
MORGAN: L'ho intervistato una volta. Un'esperienza affascinante. E ho parlato di questo nello show un paio di volte, ma tu sei la persona più interessante con cui parlarne, perché quando parlavo con lui di opere di beneficenza o bambini, aveva una voce soft, delicata e acuta. Quando parlavo con lui di cose che avevano a che fare con il business, sembrava perdere un paio di ottave e diventava molto più serio e, oserei dire, adulto nel modo in cui parlava. L'hai riscontrato anche tu?
BRANCA: Assolutamente. Michael era multiforme. E' stato frainteso in un certo modo, ma pensiamo che il film "This Is It" abbia dato ai fans uno sguardo davvero buono al vero Michael: era un perfezionista e allo stesso tempo un umanitario che rispettava il lavoro dei suoi colleghi artisti.
MORGAN: Come un buon imprenditore, diresti?
BRANCA: Sì, Michael aveva un grande istinto, con particolare riguardo al marketing e alla promozione, era sempre connesso con i suoi fans. E ha avuto una fan base leale e devota fino ad oggi.
MORGAN: Hai avuto questa straordinaria esperienza con lui in "Thriller", quando fare la maggior parte dei video costava 50.000 dollari. E Michael aveva questo piano originale, il che significava che il costo per fare il video di "Thriller" sarebbe stato di 1 milione di dollari. E lui è venuto da te e ha detto, bene, Branca, facciamo questo lavoro.
E tu hai avuto la brillante idea di lanciare la realizzazione del making of del video di "Thriller", come uno show televisivo vero e proprio e un video. E l'hai venduto per 1,2 milioni di dollari. Così hai finito per realizzare per Michael un profitto. Deve aver pensato che tu fossi un genio, non è vero?
BRANCA: Beh, Michael era il genio. Ma il video "Thriller" era così buono, è stato considerato il più grande video di tutti i tempi.
MORGAN: E l'altra mossa di business intelligente che Michael Jackson ha fatto - lo so che sei stato pesantemente coinvolto in questo - è stata la decisione di mettere le mani sul catalogo dei Beatles. Parlarmi di quel processo.
BRANCA: Beh, Michael era amico di Paul McCartney. E dopo "Thriller" Michael aveva un sacco di soldi disponibili. Così Michael mi ha chiesto di chiamare Paul McCartney e Yoko Ono, suoi buoni amici. Non voleva fare offerte contro di loro. E ho parlato con Yoko, ho detto Yoko, farai un'offerta per questo catalogo? E lei ha detto, no, saremmo entusiasti se potesse averlo Michael piuttosto che qualche grande società.
Ho parlato con l'avvocato di Paul McCartney che ha detto che non avevano fatto offerte. Così siamo usciti allo scoperto. C'è voluto un anno per chiudere quel contratto. Non è stato facile. C'era un sacco di concorrenza. Ma Michael era appassionato. Voleva investire nelle cose che lo appassionavano. Così abbiamo comprato il catalogo dei Beatles. Abbiamo poi aggiunto alcuni copyright di Elvis Presley. E quella casa editrice ora forma il cardine del suo patrimonio netto.
MORGAN: Ma per quanto riguarda la musica dei Beatles, è ancora oggi parte del patrimonio di Michael?
BRANCA:. Assolutamente sì
MORGAN: E in termini puramente numerici, potresti dirmi ora quanto l'ha pagato e quanto dovrebbe valere ora?
BRANCA: Beh, abbiamo comprato il catalogo nel 1985. Abbiamo speso 47,5 milioni dollari, il che è ben noto. Abbiamo venduto un catalogo di musica di sottofondo, perciò il suo investimento netto è stato di circa 41 milioni. Io non posso dare i dettagli confidenziali, ma è stato riportato che Sony ATV ha un valore di più di 2 miliardi di dollari e Michael ne possiede la metà.
MORGAN: Wow. Quindi lo ha portato da 40 e rotti milioni a 1 miliardo di dollari?
BRANCA: Sì. E direi che oltre a Sony ATV, Michael ha una propria casa editrice che si chiama MiJack che possiede tutte le sue canzoni, così come molte altre canzoni che abbiamo comprato nel corso degli anni. Perciò quando si uniscono le due società insieme, vale ancora di più.
MORGAN: Quindi tutta questa roba su Michael che aveva debiti per mezzo miliardo di dollari quando è morto è un mucchio di sciocchezze, non è vero? Supponendo che i diritti di pubblicazione da soli a quanto pare valessero diversi miliardi di dollari.
BRANCA: Beh, Piers, vorrei commentare la speculazione sul debito di Michael. Il patrimonio netto, sai, uno non vuole dover vendere tali beni. Così, sai, quelle sono attività cardine che continuiamo a - abbiamo intenzione di tenerle per i bambini di Michael e tenerle in famiglia.
MORGAN: Che tipo di decisioni hai preso, che si sono rivelate
molto intelligenti in merito alla gestione del suo patrimonio?
BRANCA: Beh, io e il mio co-esecutore John McClain - parliamoci chiaro, Piers, siamo fortunati a rappresentare Michael Jackson, rende il nostro lavoro facile in un certo senso. Ma credo che la prima cosa che abbiamo fatto è di prendere la decisione di dare l'ok per "This Is It", il film.
E ti dirò, al momento siamo stati criticati. La gente - sai, alcuni membri della famiglia, hanno detto che Michael non avrebbe voluto far vedere questi filmati delle prove. Ma io e John sentivamo che si sarebbe realmente visto Michael come un grande artista e un grande umanitario. Quella è stata la nostra prima grande decisione.
Ed ha finito per diventare il più grande documentario e il più grande film concerto di tutti i tempi. E penso che abbiamo convertito anche nuovi fan per Michael.
MORGAN: Quando ho intervistato Jermaine Jackson recentemente, ha detto che c'erano un sacco di outtakes da quel film che, se la gente li avesse visti, si sarebbero preoccupati per la fragilità di Michael, la sua forma fragile. Cosa risponderesti?
BRANCA: Non sono sicuro se questo è vero o no. Kenny Ortega, che è un grande regista, ha visionato tutti i filmati per assemblarli insieme. E sai, penso che qualsiasi artista abbia i suoi giorni grandi e i suoi giorni no. Questa è la natura delle prove.
Perciò, non ho visto tutti gli outtakes, ma sono abbastanza sicuro che ciò che si vede sullo schermo rappresentava il vero Michael (se ci fossero state scene così "tragiche" probabilmente la difesa le avrebbe mostrate in tribunale, scusate ma lo dovevo dire ).
MORGAN: Eri così vicino a lui che, ad un certo punto quando si ti sei sposato per la prima volta, Michael è stato il tuo testimone. Ha portato lo scimpanzé Bubbles, che indossava uno smoking. Little Richard era il ministro. Difficile immaginare che qualcuno fosse più vicino a lui come lo eri tu in quel momento.
Ti ha riportato a gestire i suoi affari poco prima di morire, vero? Era per portare avanti la fase di programmazione delle cose? So che non stavi lavorando per AEG, ma spiega questa relazione.
BRANCA: In primo luogo, sono contento che hai menzionato il mio primo matrimonio, perché ho dei bei ricordi di Michael come testimone e Bubbles in smoking. Era impagabile, impagabile.
Per quanto riguarda il rientrare nella vita di Michael, ci siamo separati amichevolmente nel 2006. E ho ricevuto una telefonata dal manager di Michael, Frank Dileo, circa un mese prima che ci incontrassimo. E Michael era eccitato e Frank era entusiasta del tour. E volevano che riflettessi su alcune idee su cosa potevamo fare per il tour.
Io e Frank Dileo ci siamo incontrati diverse volte. Poi finalmente ho incontrato di nuovo Michael circa una settimana prima che morisse. Ci siamo incontrati al forum dove stava provando. E sono così felice che abbiamo avuto quella possibilità di rivederci.
MORGAN: Come ti è sembrato?
BRANCA: Non è stato un incontro lungo. Sai, sono stato lì per forse un'ora. E Michael sembrava stare bene. Sembrava - sai, c'erano diversi Michael. Ho visto Michael in momenti in cui era molto introverso e molto tranquillo, e altre volte in cui è molto estroverso.
Penso che quella sera era davvero nella fase preparatoria dello spettacolo. Sarebbe partito presto per l'Inghilterra, perciò era difficile trarre conclusioni da quell'incontro.
MORGAN: Faremo una breve pausa, John. Quando torneremo, voglio parlare con te e Howard del momento in cui avete saputo che Michael era morto e i problemi che avete avuto nella gestione di questo straordinario e complesso patrimonio
VIDEO 2
MORGAN: Eccomi di nuovo con John Branca, co-esecutore del patrimonio di Michael Jackson, e Howard Weitzman, avvocato di Jackson. Howard, tocca a te. Ovviamente, conversazione affascinante con John. La gente non ha ben capito, credo, che impero economico Michael Jackson aveva accumulato alla fine. In base alla tua esperienza nell'industria dello spettacolo, come reputi l'impero finanziario di Michael?
WEITZMAN: Michael era veramente unico nel suo genere. Ci sono pochissime icone legittime nel mondo dello spettacolo. Un sacco di persone cercano di arrivare a quel livello o sono viste in modi diversi, ma Michael era davvero unico. Aveva la capacità di generare milioni e milioni di fan in tutto il mondo. Questo si convertiva in numeri enormi.
E lo vediamo, purtroppo, dopo la morte così come quando era in vita. Un individuo straordinario.
MORGAN: E' giusto dire - non voglio essere morboso su questo, ma è giusto dirlo - c'è una sorta di vecchia barzelletta su questo, che quando muore un intrattenitore, è spesso la mossa migliore per la carriera, perché vengono venduti milioni e milioni di loro dischi e così via. Ma c'è una certa verità in questo, no? Se si guarda Elvis, John Lennon, Freddie Mercury e così via, la loro morte può innescare l'ingresso di ingenti somme di denaro nel loro patrimonio.
WEITZMAN: Penso che sia vero. Le vendite del catalogo salgono per un po'. Ciò che differenzia Michael dagli altri, a mio parere, è il "This Is It" - il film "This Is It", per esempio, il CD "This Is It", ora gli spettacoli del Cirque. Era in grado di creare business aggiuntivo ben oltre la musica. E questo è insolito.
MORGAN: John, lascia che ti chieda questo. Michael era ben noto per essere piuttosto dissoluto nelle sue spese. Quanto era grande questo problema per lui? Io non voglio che tu entri nei dettagli precisi del debito che può o non può aver avuto. Ma la sua era una spesa fuori controllo, come la gente continuava a dire?
BRANCA: Beh, era una questione che veniva gestita dai business manager di Michael e dai suoi contabili. E Michael ha fatto un sacco di soldi. E probabilmente credo che sia vero che ha speso un sacco di soldi. Ma ha lasciato molte cose. Aveva molto da mostrare alla gente.
MORGAN: So che hai lavorato nell'estate di Elvis per breve tempo.
BRANCA:. Sì
MORGAN: Come si confrontano, due grandi intrattenitori, artisti solisti? Come fai a confrontare le loro proprietà in termini di gestione?
BRANCA: Beh, è difficile da confrontare. Elvis è di un'epoca diversa, gli anni '50. Ero un grande fan di Elvis. Questa è una delle ragioni per cui sono entrato nel settore della musica. Ma Michael, sai, è andato a scuola di business musicale alla Motown di Berry Gordy e poi ha imparato da grandi maestri. Una delle cose che ho scoperto rappresentando vari membri della Hall of Fame è che, passando le generazioni, i musicisti sono diventati molto più svegli. Perciò Michael, credo, ha imparato dai suoi predecessori, come ho fatto io.
E così è stato in grado di controllare i suoi beni in un modo diverso dagli intrattenitori precedenti.
MORGAN: Quanto velocemente si sono rivalutate le sue attività dopo la sua morte?
BRANCA: Beh, sai, abbiamo cercato di fare le cose giuste. Penso che io e John McClain abbiamo avuto il vantaggio di avere avuto un rapporto pluridecennale con Michael. John è andato a scuola con Michael e i suoi fratelli, era manager di Michael ad un certo punto. Io sono stato il consulente economico dal 1980.
Così sapevamo come pensava Michael, che tipo di scelte avrebbe fatto. I suoi beni mi erano familiari. Così siamo stati in grado di prendere decisioni che riteniamo fossero gradite a Michael. Dunque, ci auguriamo di aggiungere valore ai beni di Michael a questo proposito.
MORGAN: La gestione dell'Estate non è stata priva di problemi, perché sia Katherine Jackson che Joe Jackson hanno contestato il testamento abbastanza presto. Qual era il motivo? Perché la famiglia era irritata dal testamento? E' stato scritto nel 2002. Quindi molto tempo prima che morisse.
WEITZMAN: Beh, penso che fossero mal consigliati e la contestazione era mal concepita. Michael ha chiaramente nominato John McClain e John Branca per essere gli esecutori del suo testamento, gli amministratori dei suoi trust. In definitiva, il tribunale ha respinto la contestazione. La corte d'appello ha respinto la contestazione. E John McClain e John Branca sono, infatti, esecutori e amministratori.
MORGAN: Ho ragione di pensare che l'azienda ha chiesto l'autorizzazione di distribuire 30 milioni di dollari ai beneficiari del testamento, che sono la sua famiglia e i figli?
WEITZMAN: Già. E' qualcosa che avevamo programmato un anno fa. E' solo una distribuzione preliminare. Sai, il tribunale ha una certa procedura che dobbiamo seguire. Devi gestire le questioni con l'IRS (l'agenzia delle entrate, ndt), con lo stato della California. Ma alla fine gli esecutori, John Branca e John McClain, hanno deciso che era giunto il momento di una distribuzione preliminare. Trenta milioni di dollari andati nel trust familiare di Michael Jackson.
MORGAN: John, presumibilmente come co-esecutore testamentario, hai letto il testamento alla famiglia?
BRANCA:. Sì, l'ho fatto, alla signora Jackson e diversi fratelli di Michael.
MORGAN: Un'esperienza straordinaria. Come è stato?
BRANCA: Molto emotiva. La signora Jackson aveva perso suo figlio. I fratelli e le sorelle di Michael avevano perso un fratello amato. E ci siamo riuniti a casa di Jermaine per leggere il testamento. E l'ho lasciata con una copia del testamento. Penso che eravamo tutti in stato di shock. Nessuno avrebbe potuto prevedere la morte di Michael.
MORGAN: Qual è stata la tua prima reazione? Sapevi già di essere il co-esecutore? Eri consapevole del fatto che il testamento del 2002 era ancora valido?
BRANCA: No, per niente. Michael ha avuto un susseguirsi di avvocati e consulenti e io non sapevo quale fosse il testamento finale. Abbiamo depositato il testamento e non sapevamo se ce n'era un altro più recente.
MORGAN: Sei riuscito - non a rattoppare, ma sei riuscito a placare la famiglia sul fatto che le vostre intenzioni sono di onorare perfettamente il testamento? Sono più rilassati mentalmente in proposito?
BRANCA: Penserei di sì. Spero che sia così. Il fratello di Michael, Jackie, è consulente dell'Estate, come il nipote di Michael, Taj. E, naturalmente, la signora Jackson e i tre bambini di Michael sono gli unici beneficiari della proprietà, oltre naturalmente al contributo che daremo in beneficenza.
MORGAN: Un'altra breve pausa. Quando torniamo, voglio parlare con te, in particolare, del progetto del Cirque Du Soleil, che è probabilmente la cosa più grande che hai autorizzato come co-esecutore, e vedere quali sono i piani per questo.
MORGAN: Eccoci di nuovo con i miei ospiti speciali, John Branca e Howard Weitzman. John, parlami del Cirque du Soleil, perché la tua storia con Michael e questo spettacolo particolare risale penso al Santa Monica Pier. È così?
BRANCA: E' vero, Piers. Mi ricordo una notte, credo fosse nel 1989, che io e Michael andammo al primo show Cirque Du Soleil, al Santa Monica Pier.
Quello che mi ricordo di quella notte è che eravamo in un furgone. Io stavo guidando e non ricordo perché fossimo in un furgone. Michael aveva una bella macchina, io avevo una bella macchina. Ecco Michael, la più grande star del mondo. E andammo senza alcun personale di sicurezza. Ed io ero così nervoso del fatto di portare Michael che mi persi sull'autostrada 405.
Così abbiamo finito per andare allo spettacolo del Cirque. Michael era chiaramente affascinato. Lui mi disse: Branca, dobbiamo andare dietro le quinte dopo lo show. Naturalmente, Michael. Quindi andammo nel backstage e volle incontrare il cast. Non potrò mai dimenticarlo. Non posso dire chi fosse più emozionato, Michael di incontrare il cast o il cast di incontrare Michael.
Era una di quelle notti magiche. E poi Michael visitò Montreal in più di un'occasione per incontrare il proprietario del Cirque, Guy Laliberté. Michael era un grande fan del Cirque.
Così io e John McClain abbiamo capito che dovevamo creare uno spettacolo dal vivo. Berry Gordie definì Michael il più grande intrattenitore che sia mai vissuto. Quindi, per fare un buon spettacolo dal vivo sapevamo che doveva essere qualcosa di veramente speciale. Certamente non si poteva mettere qualcuno sul palco che provasse a impersonare Michael, questo sarebbe assurdo.
Così abbiamo preso in considerazione le varie alternative. E pensa che sorpresa, abbiamo ricevuto una telefonata da Guy Laliberté che ha detto che il Cirque era interessato a fare uno spettacolo di Michael Jackson. Se hai visto gli show del Cirque du Soleil, hanno creato alcuni dei più grandi spettacoli mai realizzati.
Abbiamo pensato, questo potrebbe essere il matrimonio perfetto. Se hai visto "This Is It", Piers, si vede che perfezionista fosse Michael. E vediamo lo stesso livello di dettaglio nel Cirque du Soleil. Perciò sembrano fatti l'uno per l'altro.
MORGAN: L'abbinamento, giusto per chiarire, è una specie di fusione del Cirque du Soleil, come noi lo conosciamo, ma mescolato con la musica di Michael. È così?
BRANCA: Esatto. Uno dei nostri obiettivi principali è... il Cirque ha una serie di spettacoli e sono tutti eccellenti, ma volevamo assicurarci che questo fosse uno spettacolo di Michael Jackson. I fans di Michael vogliono uno show di Michael Jackson. E il Cirque è dei nostri per questo.
Abbiamo assunto molte persone che hanno collaborato con Michael. Il regista, Jamie King, ha ballato con Michael. Due dei coreografi, Travis Paine e i fratelli Talauega, hanno lavorato con Michael.
C'è una band dal vivo nello spettacolo, diretta da Greg Philinganes, che ha suonato in tutti gli album di Michael ed è stato in tour con Michael.
Quindi quello che vedi è un rock show itinerante, che andrà nelle arene di tutto il mondo, con la band dal vivo, la voce di Michael, una grafica incredibile e una coreografia incredibile. E arriverete a vedere qualcosa che non credo sia mai stato fatto prima, uno spettacolo di Michael Jackson fatto dal Cirque du Soleil.
MORGAN: Nel 2013 sarà a Las Vegas in modo permanente e ci sarà un Museo Michael Jackson?
BRANCA : Ci sarà un altro spettacolo, creato in modo permanente e specificamente per un teatro di Las Vegas nel 2013.
MORGAN: Chiamo in causa te, Howard. Penso che sia più opportuno chiedere a te del processo in corso a Conrad Murray. Tu hai rappresentato Michael per le accuse di abusi su minori nel 1993. Cosa pensi di tutto questo?
WEITZMAN: La questione in questo caso sarà: Conrad Murray era impegnato nello standard adeguato di assistenza per un medico in quella situazione? Ho letto la stessa roba che hai letto tu sulla sua difesa. Ho assistito clienti in più di 200 processi con la giuria. Quindi ne so abbastanza per sapere che non si può davvero prevedere. Le prove lo stabiliranno.
Ma mi sembra che puntare il dito contro la vittima sia sempre una battaglia in salita. Questa sembra essere la difesa del Dr. Murray. Quello che mi auguro personalmente è che la giuria faccia la cosa giusta.
MORGAN: Molte persone mi hanno detto che c'erano due catalizzatori per i problemi di Michael con la dipendenza da antidolorifici e problemi di insonnia e così via. Uno era il terribile incidente nello spot della Pepsi, in cui i suoi capelli hanno preso fuoco causandogli gravi ustioni. A causa di questo prendeva antidolorifici. Il secondo che quelle le accuse di pedofilia hanno avuto un effetto estremamente negativo sulla sua salute e sulla qualità del sonno. Sei stato, ovviamente, al centro di questo. Cosa ne pensi?
WEITZMAN: Penso che le pressioni di qualsiasi accusa, anche se sono false e, anche se va a finire che ti assolvono, mettono una pressione enorme su di te. E penso anche che le esigenze dei tuoi affari possano metterti pressione. Io non sono a conoscenza dell'uso di medicinali da parte di Michael. Ancora una volta, solo di quello che ho letto e sentito.
Comunque sia, qualcun altro che punta il dito verso di lui come responsabile della sua morte è un concetto che io rifiuto.
MORGAN: Lasciami finire con te, John. Ho visto Michael Jackson esibirsi un paio di volte dal vivo. E per me era il più grande intrattenitore che io abbia mai visto. Hai rappresentato, come Howard, molti dei grandi intrattenitori del mondo. Cosa pensi del suo status di artista?
BRANCA: Penso che era ineguagliabile. E' molto raro vedere qualcuno che possa scrivere canzoni come faceva Michael, cantarle con la sua capacità vocale, coreografarle, produrle e poi eseguirle sul palco. Chiunque possa fare una di queste cose può essere una star. Poi aggiungi il senso della moda di Michael e ottieni una superstar del genere.
MORGAN: Quale pensi sarà la sua eredità?
BRANCA: Come ha detto Berry Gordy, il più grande performer che sia mai vissuto.
MORGAN: Howard?
WEITZMAN: Per me, quando la gente mi chiede di descrivere Michael Jackson, dico di premere il tasto play sul video o sul vostro iPod, e questo dice tutto.
MORGAN: Sì, non potrei essere più d'accordo. Per me, era il vero re del pop.
WEITZMAN: Assolutamente.
MORGAN: John, Howard, vi ringrazio moltissimo.
WEITZMAN: Grazie.
VIDEO 1
MORGAN: John Branca è il co-esecutore del patrimonio di Michael Jackson. L'Estate ha già incassato più di ogni altro patrimonio di celebrità. Howard Weitzman è l'avvocato dell'Estate. E John Branca e Howard Weitzman si uniranno a me ora.
Inizio con te, John. Tu rilasci interviste televisive molto raramente. Qual è la tua principale motivazione a parlare in pubblico adesso?
BRANCA: Beh, Piers, Michael non è più con noi, ovviamente. E sentivamo di avere un messaggio da portare, parlare dell'Immortal show del Cirque e varie altre questioni che secondo noi sarebbe un bene affrontare in questo momento.
MORGAN: Conoscevi Michael da più di 30 anni. Un lungo rapporto straordinario con lui. Come descriveresti la natura del vostro rapporto per tutto questo tempo? E' stato un po' come le montagne russe, non è vero? Entravi e uscivi dalla sua vita professionale.
BRANCA: Beh, abbiamo iniziato nel gennaio del 1980. E non dimenticherò mai il primo incontro. Michael aveva gli occhiali da sole. E nel bel mezzo del colloquio se li tolse e disse "Branca, ti conosco?". Io dissi "Non credo Michael, penso sia la prima volta che ci incontriamo". E lui "Sei sicuro?". E io "Michael, penso che me lo ricorderei!"
(Risate)
BRANCA: Così siamo andati avanti per circa un decennio, e poi a fasi alterne per quasi tre decenni. Ero il suo consulente d'affari principale per gran parte di quel periodo. E avevamo anche sviluppato un'amicizia.
MORGAN: L'ho intervistato una volta. Un'esperienza affascinante. E ho parlato di questo nello show un paio di volte, ma tu sei la persona più interessante con cui parlarne, perché quando parlavo con lui di opere di beneficenza o bambini, aveva una voce soft, delicata e acuta. Quando parlavo con lui di cose che avevano a che fare con il business, sembrava perdere un paio di ottave e diventava molto più serio e, oserei dire, adulto nel modo in cui parlava. L'hai riscontrato anche tu?
BRANCA: Assolutamente. Michael era multiforme. E' stato frainteso in un certo modo, ma pensiamo che il film "This Is It" abbia dato ai fans uno sguardo davvero buono al vero Michael: era un perfezionista e allo stesso tempo un umanitario che rispettava il lavoro dei suoi colleghi artisti.
MORGAN: Come un buon imprenditore, diresti?
BRANCA: Sì, Michael aveva un grande istinto, con particolare riguardo al marketing e alla promozione, era sempre connesso con i suoi fans. E ha avuto una fan base leale e devota fino ad oggi.
MORGAN: Hai avuto questa straordinaria esperienza con lui in "Thriller", quando fare la maggior parte dei video costava 50.000 dollari. E Michael aveva questo piano originale, il che significava che il costo per fare il video di "Thriller" sarebbe stato di 1 milione di dollari. E lui è venuto da te e ha detto, bene, Branca, facciamo questo lavoro.
E tu hai avuto la brillante idea di lanciare la realizzazione del making of del video di "Thriller", come uno show televisivo vero e proprio e un video. E l'hai venduto per 1,2 milioni di dollari. Così hai finito per realizzare per Michael un profitto. Deve aver pensato che tu fossi un genio, non è vero?
BRANCA: Beh, Michael era il genio. Ma il video "Thriller" era così buono, è stato considerato il più grande video di tutti i tempi.
MORGAN: E l'altra mossa di business intelligente che Michael Jackson ha fatto - lo so che sei stato pesantemente coinvolto in questo - è stata la decisione di mettere le mani sul catalogo dei Beatles. Parlarmi di quel processo.
BRANCA: Beh, Michael era amico di Paul McCartney. E dopo "Thriller" Michael aveva un sacco di soldi disponibili. Così Michael mi ha chiesto di chiamare Paul McCartney e Yoko Ono, suoi buoni amici. Non voleva fare offerte contro di loro. E ho parlato con Yoko, ho detto Yoko, farai un'offerta per questo catalogo? E lei ha detto, no, saremmo entusiasti se potesse averlo Michael piuttosto che qualche grande società.
Ho parlato con l'avvocato di Paul McCartney che ha detto che non avevano fatto offerte. Così siamo usciti allo scoperto. C'è voluto un anno per chiudere quel contratto. Non è stato facile. C'era un sacco di concorrenza. Ma Michael era appassionato. Voleva investire nelle cose che lo appassionavano. Così abbiamo comprato il catalogo dei Beatles. Abbiamo poi aggiunto alcuni copyright di Elvis Presley. E quella casa editrice ora forma il cardine del suo patrimonio netto.
MORGAN: Ma per quanto riguarda la musica dei Beatles, è ancora oggi parte del patrimonio di Michael?
BRANCA:. Assolutamente sì
MORGAN: E in termini puramente numerici, potresti dirmi ora quanto l'ha pagato e quanto dovrebbe valere ora?
BRANCA: Beh, abbiamo comprato il catalogo nel 1985. Abbiamo speso 47,5 milioni dollari, il che è ben noto. Abbiamo venduto un catalogo di musica di sottofondo, perciò il suo investimento netto è stato di circa 41 milioni. Io non posso dare i dettagli confidenziali, ma è stato riportato che Sony ATV ha un valore di più di 2 miliardi di dollari e Michael ne possiede la metà.
MORGAN: Wow. Quindi lo ha portato da 40 e rotti milioni a 1 miliardo di dollari?
BRANCA: Sì. E direi che oltre a Sony ATV, Michael ha una propria casa editrice che si chiama MiJack che possiede tutte le sue canzoni, così come molte altre canzoni che abbiamo comprato nel corso degli anni. Perciò quando si uniscono le due società insieme, vale ancora di più.
MORGAN: Quindi tutta questa roba su Michael che aveva debiti per mezzo miliardo di dollari quando è morto è un mucchio di sciocchezze, non è vero? Supponendo che i diritti di pubblicazione da soli a quanto pare valessero diversi miliardi di dollari.
BRANCA: Beh, Piers, vorrei commentare la speculazione sul debito di Michael. Il patrimonio netto, sai, uno non vuole dover vendere tali beni. Così, sai, quelle sono attività cardine che continuiamo a - abbiamo intenzione di tenerle per i bambini di Michael e tenerle in famiglia.
MORGAN: Che tipo di decisioni hai preso, che si sono rivelate
molto intelligenti in merito alla gestione del suo patrimonio?
BRANCA: Beh, io e il mio co-esecutore John McClain - parliamoci chiaro, Piers, siamo fortunati a rappresentare Michael Jackson, rende il nostro lavoro facile in un certo senso. Ma credo che la prima cosa che abbiamo fatto è di prendere la decisione di dare l'ok per "This Is It", il film.
E ti dirò, al momento siamo stati criticati. La gente - sai, alcuni membri della famiglia, hanno detto che Michael non avrebbe voluto far vedere questi filmati delle prove. Ma io e John sentivamo che si sarebbe realmente visto Michael come un grande artista e un grande umanitario. Quella è stata la nostra prima grande decisione.
Ed ha finito per diventare il più grande documentario e il più grande film concerto di tutti i tempi. E penso che abbiamo convertito anche nuovi fan per Michael.
MORGAN: Quando ho intervistato Jermaine Jackson recentemente, ha detto che c'erano un sacco di outtakes da quel film che, se la gente li avesse visti, si sarebbero preoccupati per la fragilità di Michael, la sua forma fragile. Cosa risponderesti?
BRANCA: Non sono sicuro se questo è vero o no. Kenny Ortega, che è un grande regista, ha visionato tutti i filmati per assemblarli insieme. E sai, penso che qualsiasi artista abbia i suoi giorni grandi e i suoi giorni no. Questa è la natura delle prove.
Perciò, non ho visto tutti gli outtakes, ma sono abbastanza sicuro che ciò che si vede sullo schermo rappresentava il vero Michael (se ci fossero state scene così "tragiche" probabilmente la difesa le avrebbe mostrate in tribunale, scusate ma lo dovevo dire ).
MORGAN: Eri così vicino a lui che, ad un certo punto quando si ti sei sposato per la prima volta, Michael è stato il tuo testimone. Ha portato lo scimpanzé Bubbles, che indossava uno smoking. Little Richard era il ministro. Difficile immaginare che qualcuno fosse più vicino a lui come lo eri tu in quel momento.
Ti ha riportato a gestire i suoi affari poco prima di morire, vero? Era per portare avanti la fase di programmazione delle cose? So che non stavi lavorando per AEG, ma spiega questa relazione.
BRANCA: In primo luogo, sono contento che hai menzionato il mio primo matrimonio, perché ho dei bei ricordi di Michael come testimone e Bubbles in smoking. Era impagabile, impagabile.
Per quanto riguarda il rientrare nella vita di Michael, ci siamo separati amichevolmente nel 2006. E ho ricevuto una telefonata dal manager di Michael, Frank Dileo, circa un mese prima che ci incontrassimo. E Michael era eccitato e Frank era entusiasta del tour. E volevano che riflettessi su alcune idee su cosa potevamo fare per il tour.
Io e Frank Dileo ci siamo incontrati diverse volte. Poi finalmente ho incontrato di nuovo Michael circa una settimana prima che morisse. Ci siamo incontrati al forum dove stava provando. E sono così felice che abbiamo avuto quella possibilità di rivederci.
MORGAN: Come ti è sembrato?
BRANCA: Non è stato un incontro lungo. Sai, sono stato lì per forse un'ora. E Michael sembrava stare bene. Sembrava - sai, c'erano diversi Michael. Ho visto Michael in momenti in cui era molto introverso e molto tranquillo, e altre volte in cui è molto estroverso.
Penso che quella sera era davvero nella fase preparatoria dello spettacolo. Sarebbe partito presto per l'Inghilterra, perciò era difficile trarre conclusioni da quell'incontro.
MORGAN: Faremo una breve pausa, John. Quando torneremo, voglio parlare con te e Howard del momento in cui avete saputo che Michael era morto e i problemi che avete avuto nella gestione di questo straordinario e complesso patrimonio
VIDEO 2
MORGAN: Eccomi di nuovo con John Branca, co-esecutore del patrimonio di Michael Jackson, e Howard Weitzman, avvocato di Jackson. Howard, tocca a te. Ovviamente, conversazione affascinante con John. La gente non ha ben capito, credo, che impero economico Michael Jackson aveva accumulato alla fine. In base alla tua esperienza nell'industria dello spettacolo, come reputi l'impero finanziario di Michael?
WEITZMAN: Michael era veramente unico nel suo genere. Ci sono pochissime icone legittime nel mondo dello spettacolo. Un sacco di persone cercano di arrivare a quel livello o sono viste in modi diversi, ma Michael era davvero unico. Aveva la capacità di generare milioni e milioni di fan in tutto il mondo. Questo si convertiva in numeri enormi.
E lo vediamo, purtroppo, dopo la morte così come quando era in vita. Un individuo straordinario.
MORGAN: E' giusto dire - non voglio essere morboso su questo, ma è giusto dirlo - c'è una sorta di vecchia barzelletta su questo, che quando muore un intrattenitore, è spesso la mossa migliore per la carriera, perché vengono venduti milioni e milioni di loro dischi e così via. Ma c'è una certa verità in questo, no? Se si guarda Elvis, John Lennon, Freddie Mercury e così via, la loro morte può innescare l'ingresso di ingenti somme di denaro nel loro patrimonio.
WEITZMAN: Penso che sia vero. Le vendite del catalogo salgono per un po'. Ciò che differenzia Michael dagli altri, a mio parere, è il "This Is It" - il film "This Is It", per esempio, il CD "This Is It", ora gli spettacoli del Cirque. Era in grado di creare business aggiuntivo ben oltre la musica. E questo è insolito.
MORGAN: John, lascia che ti chieda questo. Michael era ben noto per essere piuttosto dissoluto nelle sue spese. Quanto era grande questo problema per lui? Io non voglio che tu entri nei dettagli precisi del debito che può o non può aver avuto. Ma la sua era una spesa fuori controllo, come la gente continuava a dire?
BRANCA: Beh, era una questione che veniva gestita dai business manager di Michael e dai suoi contabili. E Michael ha fatto un sacco di soldi. E probabilmente credo che sia vero che ha speso un sacco di soldi. Ma ha lasciato molte cose. Aveva molto da mostrare alla gente.
MORGAN: So che hai lavorato nell'estate di Elvis per breve tempo.
BRANCA:. Sì
MORGAN: Come si confrontano, due grandi intrattenitori, artisti solisti? Come fai a confrontare le loro proprietà in termini di gestione?
BRANCA: Beh, è difficile da confrontare. Elvis è di un'epoca diversa, gli anni '50. Ero un grande fan di Elvis. Questa è una delle ragioni per cui sono entrato nel settore della musica. Ma Michael, sai, è andato a scuola di business musicale alla Motown di Berry Gordy e poi ha imparato da grandi maestri. Una delle cose che ho scoperto rappresentando vari membri della Hall of Fame è che, passando le generazioni, i musicisti sono diventati molto più svegli. Perciò Michael, credo, ha imparato dai suoi predecessori, come ho fatto io.
E così è stato in grado di controllare i suoi beni in un modo diverso dagli intrattenitori precedenti.
MORGAN: Quanto velocemente si sono rivalutate le sue attività dopo la sua morte?
BRANCA: Beh, sai, abbiamo cercato di fare le cose giuste. Penso che io e John McClain abbiamo avuto il vantaggio di avere avuto un rapporto pluridecennale con Michael. John è andato a scuola con Michael e i suoi fratelli, era manager di Michael ad un certo punto. Io sono stato il consulente economico dal 1980.
Così sapevamo come pensava Michael, che tipo di scelte avrebbe fatto. I suoi beni mi erano familiari. Così siamo stati in grado di prendere decisioni che riteniamo fossero gradite a Michael. Dunque, ci auguriamo di aggiungere valore ai beni di Michael a questo proposito.
MORGAN: La gestione dell'Estate non è stata priva di problemi, perché sia Katherine Jackson che Joe Jackson hanno contestato il testamento abbastanza presto. Qual era il motivo? Perché la famiglia era irritata dal testamento? E' stato scritto nel 2002. Quindi molto tempo prima che morisse.
WEITZMAN: Beh, penso che fossero mal consigliati e la contestazione era mal concepita. Michael ha chiaramente nominato John McClain e John Branca per essere gli esecutori del suo testamento, gli amministratori dei suoi trust. In definitiva, il tribunale ha respinto la contestazione. La corte d'appello ha respinto la contestazione. E John McClain e John Branca sono, infatti, esecutori e amministratori.
MORGAN: Ho ragione di pensare che l'azienda ha chiesto l'autorizzazione di distribuire 30 milioni di dollari ai beneficiari del testamento, che sono la sua famiglia e i figli?
WEITZMAN: Già. E' qualcosa che avevamo programmato un anno fa. E' solo una distribuzione preliminare. Sai, il tribunale ha una certa procedura che dobbiamo seguire. Devi gestire le questioni con l'IRS (l'agenzia delle entrate, ndt), con lo stato della California. Ma alla fine gli esecutori, John Branca e John McClain, hanno deciso che era giunto il momento di una distribuzione preliminare. Trenta milioni di dollari andati nel trust familiare di Michael Jackson.
MORGAN: John, presumibilmente come co-esecutore testamentario, hai letto il testamento alla famiglia?
BRANCA:. Sì, l'ho fatto, alla signora Jackson e diversi fratelli di Michael.
MORGAN: Un'esperienza straordinaria. Come è stato?
BRANCA: Molto emotiva. La signora Jackson aveva perso suo figlio. I fratelli e le sorelle di Michael avevano perso un fratello amato. E ci siamo riuniti a casa di Jermaine per leggere il testamento. E l'ho lasciata con una copia del testamento. Penso che eravamo tutti in stato di shock. Nessuno avrebbe potuto prevedere la morte di Michael.
MORGAN: Qual è stata la tua prima reazione? Sapevi già di essere il co-esecutore? Eri consapevole del fatto che il testamento del 2002 era ancora valido?
BRANCA: No, per niente. Michael ha avuto un susseguirsi di avvocati e consulenti e io non sapevo quale fosse il testamento finale. Abbiamo depositato il testamento e non sapevamo se ce n'era un altro più recente.
MORGAN: Sei riuscito - non a rattoppare, ma sei riuscito a placare la famiglia sul fatto che le vostre intenzioni sono di onorare perfettamente il testamento? Sono più rilassati mentalmente in proposito?
BRANCA: Penserei di sì. Spero che sia così. Il fratello di Michael, Jackie, è consulente dell'Estate, come il nipote di Michael, Taj. E, naturalmente, la signora Jackson e i tre bambini di Michael sono gli unici beneficiari della proprietà, oltre naturalmente al contributo che daremo in beneficenza.
MORGAN: Un'altra breve pausa. Quando torniamo, voglio parlare con te, in particolare, del progetto del Cirque Du Soleil, che è probabilmente la cosa più grande che hai autorizzato come co-esecutore, e vedere quali sono i piani per questo.
MORGAN: Eccoci di nuovo con i miei ospiti speciali, John Branca e Howard Weitzman. John, parlami del Cirque du Soleil, perché la tua storia con Michael e questo spettacolo particolare risale penso al Santa Monica Pier. È così?
BRANCA: E' vero, Piers. Mi ricordo una notte, credo fosse nel 1989, che io e Michael andammo al primo show Cirque Du Soleil, al Santa Monica Pier.
Quello che mi ricordo di quella notte è che eravamo in un furgone. Io stavo guidando e non ricordo perché fossimo in un furgone. Michael aveva una bella macchina, io avevo una bella macchina. Ecco Michael, la più grande star del mondo. E andammo senza alcun personale di sicurezza. Ed io ero così nervoso del fatto di portare Michael che mi persi sull'autostrada 405.
Così abbiamo finito per andare allo spettacolo del Cirque. Michael era chiaramente affascinato. Lui mi disse: Branca, dobbiamo andare dietro le quinte dopo lo show. Naturalmente, Michael. Quindi andammo nel backstage e volle incontrare il cast. Non potrò mai dimenticarlo. Non posso dire chi fosse più emozionato, Michael di incontrare il cast o il cast di incontrare Michael.
Era una di quelle notti magiche. E poi Michael visitò Montreal in più di un'occasione per incontrare il proprietario del Cirque, Guy Laliberté. Michael era un grande fan del Cirque.
Così io e John McClain abbiamo capito che dovevamo creare uno spettacolo dal vivo. Berry Gordie definì Michael il più grande intrattenitore che sia mai vissuto. Quindi, per fare un buon spettacolo dal vivo sapevamo che doveva essere qualcosa di veramente speciale. Certamente non si poteva mettere qualcuno sul palco che provasse a impersonare Michael, questo sarebbe assurdo.
Così abbiamo preso in considerazione le varie alternative. E pensa che sorpresa, abbiamo ricevuto una telefonata da Guy Laliberté che ha detto che il Cirque era interessato a fare uno spettacolo di Michael Jackson. Se hai visto gli show del Cirque du Soleil, hanno creato alcuni dei più grandi spettacoli mai realizzati.
Abbiamo pensato, questo potrebbe essere il matrimonio perfetto. Se hai visto "This Is It", Piers, si vede che perfezionista fosse Michael. E vediamo lo stesso livello di dettaglio nel Cirque du Soleil. Perciò sembrano fatti l'uno per l'altro.
MORGAN: L'abbinamento, giusto per chiarire, è una specie di fusione del Cirque du Soleil, come noi lo conosciamo, ma mescolato con la musica di Michael. È così?
BRANCA: Esatto. Uno dei nostri obiettivi principali è... il Cirque ha una serie di spettacoli e sono tutti eccellenti, ma volevamo assicurarci che questo fosse uno spettacolo di Michael Jackson. I fans di Michael vogliono uno show di Michael Jackson. E il Cirque è dei nostri per questo.
Abbiamo assunto molte persone che hanno collaborato con Michael. Il regista, Jamie King, ha ballato con Michael. Due dei coreografi, Travis Paine e i fratelli Talauega, hanno lavorato con Michael.
C'è una band dal vivo nello spettacolo, diretta da Greg Philinganes, che ha suonato in tutti gli album di Michael ed è stato in tour con Michael.
Quindi quello che vedi è un rock show itinerante, che andrà nelle arene di tutto il mondo, con la band dal vivo, la voce di Michael, una grafica incredibile e una coreografia incredibile. E arriverete a vedere qualcosa che non credo sia mai stato fatto prima, uno spettacolo di Michael Jackson fatto dal Cirque du Soleil.
MORGAN: Nel 2013 sarà a Las Vegas in modo permanente e ci sarà un Museo Michael Jackson?
BRANCA : Ci sarà un altro spettacolo, creato in modo permanente e specificamente per un teatro di Las Vegas nel 2013.
MORGAN: Chiamo in causa te, Howard. Penso che sia più opportuno chiedere a te del processo in corso a Conrad Murray. Tu hai rappresentato Michael per le accuse di abusi su minori nel 1993. Cosa pensi di tutto questo?
WEITZMAN: La questione in questo caso sarà: Conrad Murray era impegnato nello standard adeguato di assistenza per un medico in quella situazione? Ho letto la stessa roba che hai letto tu sulla sua difesa. Ho assistito clienti in più di 200 processi con la giuria. Quindi ne so abbastanza per sapere che non si può davvero prevedere. Le prove lo stabiliranno.
Ma mi sembra che puntare il dito contro la vittima sia sempre una battaglia in salita. Questa sembra essere la difesa del Dr. Murray. Quello che mi auguro personalmente è che la giuria faccia la cosa giusta.
MORGAN: Molte persone mi hanno detto che c'erano due catalizzatori per i problemi di Michael con la dipendenza da antidolorifici e problemi di insonnia e così via. Uno era il terribile incidente nello spot della Pepsi, in cui i suoi capelli hanno preso fuoco causandogli gravi ustioni. A causa di questo prendeva antidolorifici. Il secondo che quelle le accuse di pedofilia hanno avuto un effetto estremamente negativo sulla sua salute e sulla qualità del sonno. Sei stato, ovviamente, al centro di questo. Cosa ne pensi?
WEITZMAN: Penso che le pressioni di qualsiasi accusa, anche se sono false e, anche se va a finire che ti assolvono, mettono una pressione enorme su di te. E penso anche che le esigenze dei tuoi affari possano metterti pressione. Io non sono a conoscenza dell'uso di medicinali da parte di Michael. Ancora una volta, solo di quello che ho letto e sentito.
Comunque sia, qualcun altro che punta il dito verso di lui come responsabile della sua morte è un concetto che io rifiuto.
MORGAN: Lasciami finire con te, John. Ho visto Michael Jackson esibirsi un paio di volte dal vivo. E per me era il più grande intrattenitore che io abbia mai visto. Hai rappresentato, come Howard, molti dei grandi intrattenitori del mondo. Cosa pensi del suo status di artista?
BRANCA: Penso che era ineguagliabile. E' molto raro vedere qualcuno che possa scrivere canzoni come faceva Michael, cantarle con la sua capacità vocale, coreografarle, produrle e poi eseguirle sul palco. Chiunque possa fare una di queste cose può essere una star. Poi aggiungi il senso della moda di Michael e ottieni una superstar del genere.
MORGAN: Quale pensi sarà la sua eredità?
BRANCA: Come ha detto Berry Gordy, il più grande performer che sia mai vissuto.
MORGAN: Howard?
WEITZMAN: Per me, quando la gente mi chiede di descrivere Michael Jackson, dico di premere il tasto play sul video o sul vostro iPod, e questo dice tutto.
MORGAN: Sì, non potrei essere più d'accordo. Per me, era il vero re del pop.
WEITZMAN: Assolutamente.
MORGAN: John, Howard, vi ringrazio moltissimo.
WEITZMAN: Grazie.
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