Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
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Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
Inviato: Sab Set 10, 2011 2:39 pm
Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
(UKPA) Il fratello di Michael Jackson, Jermaine, ha riferito come fu organizzato un piano per far volare segretamente suo fratello in Bahrain, qualora fosse stato condannato per molestie a minori.
Il 56enne ha raccontato che un jet privato, finanziato da un amico, era in attesa per far scappare la pop star nello Stato del Golfo Persico, (il quale non ha alcun trattato di estradizione con gli Stati Uniti), nel caso in cui Michael fosse stato condannato al termine del processo del 2005. Il cantante era all'oscuro del piano, ma Jermaine crede che se fosse stato incriminato, avrebbe accettato immediatamente di fuggire in quanto incapace di sopravvivere in prigione.
In un'intervista con la rivista Times, Jermaine ha dichiarato:
"Se intendevano crocifiggerlo per qualcosa che non aveva commesso, l'America non meritava un nostro ritorno. In fin dei conti, questa dovrebbe essere la Terra dei coraggiosi, la patria dei liberi, della democrazia, della libertà di parola. Il modo in cui lo stavano trattando non rifletteva nulla di tutto ciò. Perché doveva andare in prigione per qualcosa che non aveva fatto?"
La star mondiale, morto nel giugno 2009, fu accusato di aver molestato un 13 enne, Gavin Arvizo, di aver cospirato per rapirlo ed avergli dato dell'alcol, ma fu dichiarato non colpevole e assolto da tutte le accuse dopo quattro mesi di processo.
Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
(UKPA) Il fratello di Michael Jackson, Jermaine, ha riferito come fu organizzato un piano per far volare segretamente suo fratello in Bahrain, qualora fosse stato condannato per molestie a minori.
Il 56enne ha raccontato che un jet privato, finanziato da un amico, era in attesa per far scappare la pop star nello Stato del Golfo Persico, (il quale non ha alcun trattato di estradizione con gli Stati Uniti), nel caso in cui Michael fosse stato condannato al termine del processo del 2005. Il cantante era all'oscuro del piano, ma Jermaine crede che se fosse stato incriminato, avrebbe accettato immediatamente di fuggire in quanto incapace di sopravvivere in prigione.
In un'intervista con la rivista Times, Jermaine ha dichiarato:
"Se intendevano crocifiggerlo per qualcosa che non aveva commesso, l'America non meritava un nostro ritorno. In fin dei conti, questa dovrebbe essere la Terra dei coraggiosi, la patria dei liberi, della democrazia, della libertà di parola. Il modo in cui lo stavano trattando non rifletteva nulla di tutto ciò. Perché doveva andare in prigione per qualcosa che non aveva fatto?"
La star mondiale, morto nel giugno 2009, fu accusato di aver molestato un 13 enne, Gavin Arvizo, di aver cospirato per rapirlo ed avergli dato dell'alcol, ma fu dichiarato non colpevole e assolto da tutte le accuse dopo quattro mesi di processo.
marina56- Moderator
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Re: Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
szwaby82 Inviato: 11 Set 2011 09:27 pm
Michael Jackson :Lawyer Calls BS On Jermaine Jackson
The lawyer who successfully defended Michael Jackson against child molestation charges tells TMZ ... Jermaine Jackson's claim of a plan for Michael to bolt the country if convicted would been for nothing ... because MJ never would have had the chance to flee even if he wanted to.
Tom Mesereau tells us ... Santa Barbara Police told him several years after the trial that they were extremely concerned about possible violence if MJ was convicted. Mesereau says the cops were particularity concerned about the Nation of Islam.
As a result of those concerns, Mesereau says he was told if Michael had been convicted, he would immediately have been taken into custody and helicoptered to a prison facility in Lompoc, CA.
The upshot -- there would have been no opportunity for escape.
But more fundamentally, Mesereau says Jackson never talked about fleeing and says he obeyed the law throughout the trial.
Michael Jackson: Avvocato chiede BS Su Jermaine Jackson
L'avvocato che ha difeso con successo Michael Jackson dalle accuse di molestie su minori a TMZ dice ... l'idea di Jermaine Jackson di macchinare un piano per Michael per farlo scappare dal paese in caso di condanna sarebbe stato vano... perché mai MJ avrebbe avuto la possibilità di fuggire, anche se avesse voluto.
Tom Mesereau ci dice ...a Santa Barbara La polizia ha detto alcuni anni dopo il processo che erano estremamente preoccupati per la violenza possibile, se MJ fosse stato condannato. Mesereau dice che i poliziotti erano preoccupati per la particolarità della Nation of Islam.
Come risultato di queste preoccupazioni, Mesereau dice di essere aver detto che se Michael fosse stato condannato, sarebbe stato subito preso in custodia e portato con un elicottero a un istituto penitenziario di Lompoc, CA.
Il risultato - non ci sarebbe stata alcuna possibilità di fuga.
Ma più fondamentalmente, Mesereau dice che Jackson non ha mai parlato idi fuga e dice che ha obbedito alla legge per tutto il processo.
Fonte: http://www.tmz.com/2011/09/11/michael-jackson-child-molestation-trial-guilty-flee-bahrain-jermaine-jackson-tom-mesereau/
Michael Jackson :Lawyer Calls BS On Jermaine Jackson
The lawyer who successfully defended Michael Jackson against child molestation charges tells TMZ ... Jermaine Jackson's claim of a plan for Michael to bolt the country if convicted would been for nothing ... because MJ never would have had the chance to flee even if he wanted to.
Tom Mesereau tells us ... Santa Barbara Police told him several years after the trial that they were extremely concerned about possible violence if MJ was convicted. Mesereau says the cops were particularity concerned about the Nation of Islam.
As a result of those concerns, Mesereau says he was told if Michael had been convicted, he would immediately have been taken into custody and helicoptered to a prison facility in Lompoc, CA.
The upshot -- there would have been no opportunity for escape.
But more fundamentally, Mesereau says Jackson never talked about fleeing and says he obeyed the law throughout the trial.
Michael Jackson: Avvocato chiede BS Su Jermaine Jackson
L'avvocato che ha difeso con successo Michael Jackson dalle accuse di molestie su minori a TMZ dice ... l'idea di Jermaine Jackson di macchinare un piano per Michael per farlo scappare dal paese in caso di condanna sarebbe stato vano... perché mai MJ avrebbe avuto la possibilità di fuggire, anche se avesse voluto.
Tom Mesereau ci dice ...a Santa Barbara La polizia ha detto alcuni anni dopo il processo che erano estremamente preoccupati per la violenza possibile, se MJ fosse stato condannato. Mesereau dice che i poliziotti erano preoccupati per la particolarità della Nation of Islam.
Come risultato di queste preoccupazioni, Mesereau dice di essere aver detto che se Michael fosse stato condannato, sarebbe stato subito preso in custodia e portato con un elicottero a un istituto penitenziario di Lompoc, CA.
Il risultato - non ci sarebbe stata alcuna possibilità di fuga.
Ma più fondamentalmente, Mesereau dice che Jackson non ha mai parlato idi fuga e dice che ha obbedito alla legge per tutto il processo.
Fonte: http://www.tmz.com/2011/09/11/michael-jackson-child-molestation-trial-guilty-flee-bahrain-jermaine-jackson-tom-mesereau/
Re: Jermaine rivela piano di fuga studiato per Michael
Michaelforever Inviato: 13 Set 2011 09:32 pm
Jermaine Jackson: Praying helped me through trial
Jermaine Jackson says “prayer and talking” made him cancel plans to smuggle Michael Jackson out of America during his child molestation trial.
Michael was acquitted of all charges following a five-month trial in 2005. Over the weekend Jermaine admitted he considered flying his brother to Bahrain – which has no extradition treaty with America - during the trial as he was concerned the superstar was being set up.
Jermaine has now clarified the remarks, insisting he never said he’d help Michael escape if found guilty.
“After watching my brother being accused of something he didn’t do, [police] storming in his house, tearing up his mattress, handcuffing him for no reason, the judge telling him he’d throw him in jail if he didn’t get back from hospital at a certain time and child services clearing him from the beginning. What am I to think? Are we going to have a true trial or are they on a witch-hunt? So whether I acted rationally or irrationally I had a plan. Before the verdict… because I felt, ‘Look what they’re doing to my brother are they going to treat him fair?’ So I had a plan but then by me praying and talking I said, ‘OK let the trial go on,’” he explained on British TV show This Morning. “Before a verdict, yes that was my plan, as a brother.”
Michael died in 2009 of acute Propofol intoxication. His personal physician Dr. Conrad Murray has been charged with his manslaughter, which he denies. His trial is due to start in two weeks and Jermaine and his family are hoping it will give them closure.
Michael was preparing for his This Is It series of shows when he passed, and Jermaine knew something was wrong when he saw him rehearse.
“This is a question that we all had. I had eyes and ears in the rehearsals a lot of people didn’t see for This Is It. So I know some of the things Michael was being toxic poisoned by - Propofol - his behaviour of them putting this stuff in him…,” he explained.
Jermaine has written a book called You Are Not Alone: Michael Through a Brother’s Eyes. He hopes reading it will make people think about Michael and understand a lot of what was speculated about him was untrue.
“[The trial] is crazy for my mother. But us as a family we remember the beginnings. All this success is just an illusion. We were born to entertain but not losing the common touch as people, as human beings. All this stuff was said about Michael and it hurt him. We find ourselves coming together even more. Now Michael has passed, we’re broken and really hurt,” he said
“I defy anyone to read this book and not feel that something is not right.”
Jermaine Jackson: La preghiera mi ha aiutato durante il processo
Jermaine Jackson chiarisce: "la preghiera e il dialogo" gli fecero annullare i piani per la fuga di Michael Jackson fuori dall'America durante il suo processo per molestie.
Michael fu prosciolto da ogni accusa dopo cinque mesi di processo nel 2005.
Durante il fine settimana Jermaine ha ammesso di aver considerato la fuga di suo fratello in Bahrain - non avendo trattati di estradizione con l'America - durante il processo che lo riguardava, mentre era in fase di realizzazione.
Jermaine ha ora chiarito le sue osservazioni, affermando di non aver mai detto che avrebbe aiutato la fuga di Michael se ritenuto colpevole.
"Dopo aver visto mio fratello essere accusato di qualcosa che non aveva fatto, [la polizia] assaltando la sua casa, strappando il materasso, ammanettandolo senza nessuna ragione, il giudice gli disse che lo avrebbe buttato in prigione se non fosse tornato dall'ospedale a una certa ora, e gli assistenti sociali che lo braccavano dall'inizio.
Stavamo per avere un processo vero o solo una caccia alle streghe?
Quindi, non so se ho agito razionalmente o irrazionalmente ma avevo un piano.
Prima del verdetto ... perché dicevo tra me 'Guarda quello che stanno facendo a mio fratello, hanno intenzione di giudicarlo nel modo giusto?' Quindi avevo un piano ma poi pregando e dialogando ho detto, 'OK lascia che il processo vada avanti' ", ha spiegato alla televisione britannica 'This Morning'. "Ma prima del verdetto avevo un piano per mio fratello."
Michael è morto nel 2009 per intossicazione acuta da Propofol. Il suo medico personale il dottor Conrad Murray è stato accusato di omicidio colposo, ma lui nega. Il suo processo dovrebbe iniziare tra due settimane e Jermaine e la sua famiglia spera che la giustizia possa risolvere il caso.
Michael si stava preparando per il suo 'This Is It' e Jermaine sapeva che qualcosa non andava quando lo vide alle prove.
"Questa è la domanda che tutti noi avevamo. Ho avuto occhi e orecchie alle prove e un sacco di gente non ha visto il 'This Is It'. Capivo da alcune delle cose che stava facendo che Michael era stato avvelenato dal Propofol - il suo comportamento era generato da questa roba che aveva nel corpo", ha spiegato.
Jermaine ha scritto un libro intitolato You Are Not Alone: Michael Through a Brother's Eyes. Spera che leggendolo faccia riflettere su Michael e capire molto di ciò che è stato ipotizzato su di lui che era falso.
[Il processo] è assurdo per mia madre. Ma noi come famiglia ricordiamo gli inizi. Tutto questo successo è solo un'illusione. Siamo nati per intrattenere, ma non abbiamo perso il contatto con le persone comuni, con gli esseri umani. Tutte quelle cose che dicevano di Michael lo facevano stare male. Adesso ci siamo ritrovati e siamo uniti ancora di più. Ora che Michael è morto siamo distrutti e feriti".
"Sfido chiunque a leggere questo libro e dire che non è scritta la verità."
http://www.musicrooms.net/rock-and-pop/40662-jermaine-jackson-praying-helped-me-through-trial.html
Jermaine Jackson: Praying helped me through trial
Jermaine Jackson says “prayer and talking” made him cancel plans to smuggle Michael Jackson out of America during his child molestation trial.
Michael was acquitted of all charges following a five-month trial in 2005. Over the weekend Jermaine admitted he considered flying his brother to Bahrain – which has no extradition treaty with America - during the trial as he was concerned the superstar was being set up.
Jermaine has now clarified the remarks, insisting he never said he’d help Michael escape if found guilty.
“After watching my brother being accused of something he didn’t do, [police] storming in his house, tearing up his mattress, handcuffing him for no reason, the judge telling him he’d throw him in jail if he didn’t get back from hospital at a certain time and child services clearing him from the beginning. What am I to think? Are we going to have a true trial or are they on a witch-hunt? So whether I acted rationally or irrationally I had a plan. Before the verdict… because I felt, ‘Look what they’re doing to my brother are they going to treat him fair?’ So I had a plan but then by me praying and talking I said, ‘OK let the trial go on,’” he explained on British TV show This Morning. “Before a verdict, yes that was my plan, as a brother.”
Michael died in 2009 of acute Propofol intoxication. His personal physician Dr. Conrad Murray has been charged with his manslaughter, which he denies. His trial is due to start in two weeks and Jermaine and his family are hoping it will give them closure.
Michael was preparing for his This Is It series of shows when he passed, and Jermaine knew something was wrong when he saw him rehearse.
“This is a question that we all had. I had eyes and ears in the rehearsals a lot of people didn’t see for This Is It. So I know some of the things Michael was being toxic poisoned by - Propofol - his behaviour of them putting this stuff in him…,” he explained.
Jermaine has written a book called You Are Not Alone: Michael Through a Brother’s Eyes. He hopes reading it will make people think about Michael and understand a lot of what was speculated about him was untrue.
“[The trial] is crazy for my mother. But us as a family we remember the beginnings. All this success is just an illusion. We were born to entertain but not losing the common touch as people, as human beings. All this stuff was said about Michael and it hurt him. We find ourselves coming together even more. Now Michael has passed, we’re broken and really hurt,” he said
“I defy anyone to read this book and not feel that something is not right.”
Jermaine Jackson: La preghiera mi ha aiutato durante il processo
Jermaine Jackson chiarisce: "la preghiera e il dialogo" gli fecero annullare i piani per la fuga di Michael Jackson fuori dall'America durante il suo processo per molestie.
Michael fu prosciolto da ogni accusa dopo cinque mesi di processo nel 2005.
Durante il fine settimana Jermaine ha ammesso di aver considerato la fuga di suo fratello in Bahrain - non avendo trattati di estradizione con l'America - durante il processo che lo riguardava, mentre era in fase di realizzazione.
Jermaine ha ora chiarito le sue osservazioni, affermando di non aver mai detto che avrebbe aiutato la fuga di Michael se ritenuto colpevole.
"Dopo aver visto mio fratello essere accusato di qualcosa che non aveva fatto, [la polizia] assaltando la sua casa, strappando il materasso, ammanettandolo senza nessuna ragione, il giudice gli disse che lo avrebbe buttato in prigione se non fosse tornato dall'ospedale a una certa ora, e gli assistenti sociali che lo braccavano dall'inizio.
Stavamo per avere un processo vero o solo una caccia alle streghe?
Quindi, non so se ho agito razionalmente o irrazionalmente ma avevo un piano.
Prima del verdetto ... perché dicevo tra me 'Guarda quello che stanno facendo a mio fratello, hanno intenzione di giudicarlo nel modo giusto?' Quindi avevo un piano ma poi pregando e dialogando ho detto, 'OK lascia che il processo vada avanti' ", ha spiegato alla televisione britannica 'This Morning'. "Ma prima del verdetto avevo un piano per mio fratello."
Michael è morto nel 2009 per intossicazione acuta da Propofol. Il suo medico personale il dottor Conrad Murray è stato accusato di omicidio colposo, ma lui nega. Il suo processo dovrebbe iniziare tra due settimane e Jermaine e la sua famiglia spera che la giustizia possa risolvere il caso.
Michael si stava preparando per il suo 'This Is It' e Jermaine sapeva che qualcosa non andava quando lo vide alle prove.
"Questa è la domanda che tutti noi avevamo. Ho avuto occhi e orecchie alle prove e un sacco di gente non ha visto il 'This Is It'. Capivo da alcune delle cose che stava facendo che Michael era stato avvelenato dal Propofol - il suo comportamento era generato da questa roba che aveva nel corpo", ha spiegato.
Jermaine ha scritto un libro intitolato You Are Not Alone: Michael Through a Brother's Eyes. Spera che leggendolo faccia riflettere su Michael e capire molto di ciò che è stato ipotizzato su di lui che era falso.
[Il processo] è assurdo per mia madre. Ma noi come famiglia ricordiamo gli inizi. Tutto questo successo è solo un'illusione. Siamo nati per intrattenere, ma non abbiamo perso il contatto con le persone comuni, con gli esseri umani. Tutte quelle cose che dicevano di Michael lo facevano stare male. Adesso ci siamo ritrovati e siamo uniti ancora di più. Ora che Michael è morto siamo distrutti e feriti".
"Sfido chiunque a leggere questo libro e dire che non è scritta la verità."
http://www.musicrooms.net/rock-and-pop/40662-jermaine-jackson-praying-helped-me-through-trial.html
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