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Michael Jackson ha tenuto la mia mano

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Messaggio Da szwaby82 Mer Nov 30, 2011 11:49 pm

Michael Jackson ha tenuto la mia mano -


Michael Jackson ha tenuto la mia mano  33395zp


Forse avrei dovuto aprirmi anni fa ... è stato il mio piccolo segreto per molto tempo, ma adesso rompo il silenzio rendendo pubblico quest'aneddoto di quando Michael Jackson ha tenuto la mia mano...

L'incidente ebbe luogo presso gli Universal Studios durante le riprese del video musicale, Scream, con Michael e sua sorella Janet. Non molto tempo prima avevo incontrato Michael durante l'allestimento e le prove per il tour Dangerous.

Sia Mark Romanek, regista di Scream che Tom Foden, scenografo, sono intransigenti e perfezionisti senza compromessi. E' stato davvero un piacere lavorare con entrambi su numerosi progetti. Nel settore cinematografico, è sicuramente migliore lavorare con persone che hanno una particolare visione, rispetto a coloro che non hanno nemmeno un quadro generale. In questo particolare incarico, ho lavorato con il Dipartimento d'Arte, diretto da Tom Foden, insieme con altri membri sempre del Dipartimento, incluso Dana Garman, Richard Berg, Jamie Vickers, Paul Pietsch, Mark Brooks, solo per citarne alcuni.

Scream, è probabilmente il video più costoso mai realizzato nella storia musicale, credo che il costo totale della produzione compresa la post-produzione abbia sfiorato come 8,3 milioni di dollari. Posso anche asserire che il Dipartimento artistico pretese una gran parte di tale importo, forse quasi la metà. Gli scenari furono realizzati in tre fasi a grandezza naturale presso gli Universal Studios di Los Angeles, con oltre dodici set messi a punto durante queste tre fasi. Una volta iniziata la ripresa, il mio ruolo è stato "on-set dresser", (una sorta di "tuttofare", assistente operativo dello scenografo n.d.t.) essenzialmente come "volto" di una ragazza "rappresentante il Dipartimento d'Arte". Per la natura stessa del ruolo, "on set dresser" ha una stretta interazione con tutto il talento della scena.

Fu un lavoro immensamente pazzesco, non ci sono dubbi. Tre fasi, sviluppate su dodici set, venti giorni di tempo per filmare.

Il primo giorno di lavoro la squadra doveva presentarsi alle sette del mattino, tranne Michael che aveva un impegno fino a metà pomeriggio. Poi, i capelli e il trucco, allestire il set ed erano già le 16:30 prima ancora di iniziare a girare. Era palese che per i prossimi venti giorni avremmo filmato di notte. Devo confidare che Michael gradiva molto questo modo di ... lavorare di notte.

Infine, arrivò finalmente il momento delle riprese. Michael fece la sua entrata supportato da Mark che gli spiegava la scena. Le prime registrazioni riprendevano Michael nel momento in cui danza in uno dei numerosi sfondi bianchi che si vedono nel video. Michael si dispose, a circa due metri dalla cinepresa, eseguendo un paio di riprese, poi fece notare come il pavimento (linoleum vinile bianco) lo sentiva scivoloso. Munita con i miei attrezzi, una matassina di lana d'acciaio inox fine, un panno e un vaporizzatore contenente uno "speciale prodotto", strofinai il pavimento con un pezzetto di lana d'acciaio, e poi lo passai di nuovo. Mark uscì da dietro la telecamera per controllare il lavoro che avevo fatto invitando Tom a chiedermi se il pavimento aveva perso l'effetto "lucido". Risposi di no, vaporizzai ancora con questo prodotto e dopo asciugato riacquistò la brillantezza. Quando mi alzai dalla posizione in ginocchio, Michael sorrise e mi disse: "Mi ricordo di te durante le prove generali del tour." Io risposi: "Sì, è vero" e lui mi chiese dei miei figli e gli dissi, "grazie, tutto bene", quindi ognuno di noi ritornò alla propria postazione e Michael fece la sua interpretazione.

Come previsto, l'orario di lavoro fu spostato dalle 07:00 del mattino alle 16:00 del pomeriggio, e lavorammo così ogni notte, fino a circa le 4:00 - 6:00 del mattino.

Nelle ore finali dell'ultima notte di ripresa, c'eravamo spostati sul set 'Zen'. In quest'ultimo giorno, ultimo set, sul quale dovevano essere concluse le registrazioni, il Dipartimento artistico aveva apportato allo scenario gli ultimi ritocchi finali prima che Michael fosse condotto a prendere il suo posto sul podio "Zen" al centro del set. Michael esaminò la scena sottolineando la bellezza d'insieme del set allestito. Era molto rilassato ed era ovvio che gli piacesse stare seduto nel mezzo di questo tempio estemporaneo.

Quando Mark richiese la messa a punto di un pezzo del soffitto, presi uno scaleo, salii fino in cima e iniziai a tagliare la parte centrale del soffitto. In un momento sfortunato la sega durante il taglio s'impuntò tornando indietro amputandomi una parte del mio dito anulare sinistro. In silenzio, afferrai nella mia tasca posteriore il panno e lo avvolsi intorno al dito, scesi dalla scala e mi allontanai dal set. Sull'uscita incrociai Tom e gli mostrai quello che mi era accaduto. Tom mi accompagnò all'estremità del palco e mi sdraiai sul soppalco. Non passò molto tempo prima che la troupe cinematografica si disponesse a semicerchio guardandomi. Erano le 03:00 del mattino.

Improvvisamente la folla si divise e apparve Michael, si soffermò in piedi per un momento, e rivolse il suo sguardo verso di me. Si chinò osservando la mia mano sinistra sollevata da terra, continuando a guardarmi. Poi, s'inginocchiò vicino al mio lato destro e prese la mia mano destra tenendola nella sua. Mi guardò dritto negli occhi dicendomi di quando fosse dispiaciuto e continuò a scusarsi con le lacrime agli occhi tenendo la mia mano fino a quando arrivò l'ambulanza per trasportarmi in ospedale.

La settimana successiva, ero a casa convalescente e iniziarono ad arrivare doni da parte di Michael e Janet, tutte cose raffinate, come saponi, un accappatoio e profumi. Comunque, questa è la mia storia. Michael Jackson così ha tenuto la mia mano.
Michael, grazie per le tue amorevoli cure.

Doug Lewis


http://veniceartsclub.wordpress.com/2009/09/06/michael-jackson-held-my-hand-too/

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