Fiabe e colori
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Fiabe e colori
Capitolo 1
20 Novembre 2007:il mio comune di pertinenza mi invia una lettera..la peggiore per chi ,come me, ama follemente i bambini.Mi comunicano che hanno tagliato i fondi del mio asilo.
Il mondo mi crolla addosso in un attimo...cosa potevo fare senza un soldo?La mente vola in un attimo ai miei meravigliosi 350 bambini...cosa ne sarebbe stato di loro?
Erano passati 5 anni da quando il mio sogno aveva preso forma.Avevo aperto il mio asilo dopo un lungo periodo di sperimentazione in altre struture con minori. Avevo deciso di creare un ambiente per i bambini meno fortunati,le cui famiglie non avrebbero potuto permettersi le late spese che comportava un asilo comunale.Avevo realizzato il mio sogno piu grande dando ai bambini quella opportunità."Fiabe e colori",questo era il nome dell'asilo,era la realizzazione del mio desiderio di poter mettere la mia vita a servizio dei bambini.Volevo regalare a tutti i bambini,specie quelli meno fortunati, il dono del gioco e dei colori...diritti essenziali dell'infanzia.
Quella lettera era un fulmine a ciel sereno.Niente soldi..niente asilo..e 350 cuccioli in balia degli eventi.
Avrei dovuto smantellare la struttura che avevo preso in affitto perchè senza fondi..e con la scadenza dell'affitto alle porte non avrei potuto sostenere le spese.
Dovevo parlarne assolutamente con qualcuno...e chiamai la mia amica piu cara, ma ero talmente arrabbiata,delusa e demoralizzata, che non riuscìi a dire quasi nulla, se non di passare da me appena avrebbe potuto. Come suo solito, non si fece ripetere la cosa due volte,e mi raggiunse dopo poco.
Senza mezzi termini mi disse:
- Allora che succede?
-Devo chiudere l'asilo...-le dissi tutto di un fiato
-Stai scherzando vero?
-No ..guarda ,leggi questo ...Mi hanno bloccato i sovvenzionamenti.
-Ma perche?
- Non ne ho idea. Come faccio a dirlo alle famiglie ...cosa racconto ai bimbi?
-Non e colpa tua... e poi una soluzione la troviamo..vedrai che porterai avanti il tuo sogno.Quanto tempo hai?
-Non ho tempo... domani scade il contratto...Se non pago mi revocano il comodato d'so e devo lasciare la struttura.
-Troveremo una soluzione,abbi fiducia...quei bambini hanno diritto a essere sereni in un bell'asilo e tu hai diritto a portare avanti la mia missione.
-Che faccio..parlo con le famiglie?
- Si ..ma senza allarmarli.
L'indomani convocai tutti i genitori e dissi loro che era un momento di difficioltà,ma che avrei fatto l impossibile per non creare problemi a loro e permettere ai bambini di avere un asilo.I n quel momento Mohamed,il papà di Halima, si alzò e disse:"Una volta a casa tua, ho visto una tua foto con il signor Michael Jackson.Siete amici? Perche non chiedi a lui?Lui ama i bambini..ti aiuterà".Riamsi allibita...era una cosa a cui non avevo minimamente pensato...Promisi loro che avrei fatto l'impossibile per non creargli problemi.
"Fiabe e colori" chiuse irrimediabilmente e la struttura fu smantellata in una settimana.In via provvisoria la sede legale fu spostata a casa mia...insieme a quella operativa.Accolsi in casa tutti quei bambini,in un turn over senza sosta ,tutto il giorno.Le mie colleghe furono splendide nel prodigarsi in condizioni così precarie e poco adeguate e senza un compenso.Lavoravano tutta la giornata fino alle sette di sera con un entusiasmo degno di lode.
Nel frattempo mossi marie monti per poter avere un nuovo finanziamento,presentai progetti diversi,con richieste diverse,ma senza ottenere nessuna risposta.
Era passato da poco Natale e la mia grinta andava via via esaurendosi.Vedevo le mie colleghe stanchissime,i bambini un po tristi e i genitori preoccupati,ma mi sentivo le mani legate.
Chiara,la mia piu cara amica,mi ripeteva sempre che ero ridotta uno straccio,che non potevo continuare in quella maniera...Mi esortò a smettere di commiserarmi e vergognarmi.Mi disse che non avevo colpe,ma che dovevo mettere da parte l'orgoglio e lasciare che qualcuno mi desse una mano. Lei sapeva della mia amicizia con Michael e mi consigliò più volte di chiamarlo..
Avevo conosciuto Michael 2 anni prima.Era l'estate del 2005 e Michael era venuto in Italia per allontanare la mente da un pezzo della sua vita che gli aveva fatto male.Per lui un incubo per lui si era chiuso dopo lungo tempo ,ma dimenticare non era possibile.E per allontanarsi da tutto e tutti ,aveva scelto di portare i suoi tre splendidi bambini in Italia.Era la prima volta che decidevo di andare a Ischia e mai avrei pensato di incontrare lui.Ci incontrammo ..o meglio scontrammo... nella hall dell'albergo..io andavo di corsa ..lui camminava buffamente all'indietro e ci scontrammo..Da allora cominciammo a parlare...lui mi invitò la mattina dopo per una colazione nel ristorante del residence. Ricordo che avevamo parlato davvero tantissimo in quelle due settimane.Avevamo giocato spessissimo con i suoi bambini,soprattutto facevamo dei grancastelli di sabbia..e lui era tranquillo..sereno.Se qualche fan gli si avvicinava ,lui salutava cordialmente,firmava autografi e regalava abracci.
Al termine di quella vacanza,mi propose di tenerci in contatto,perche gli era molto piaciuto parlare e giocare insieme.Ci scambiammo i numeri di telefono ,con la promessa di tenerci in contatto.
Nei due anni successivi ci eravamo sentiti tante volte,le telefonate erano a volte molto lunghe,a volte piu brevi...spesso intervallate dalle voci dei suoi bimbi che lo reclamavano.Era dolcissimo sentirli chiamare "Daddy" a gran voce.
20 Novembre 2007:il mio comune di pertinenza mi invia una lettera..la peggiore per chi ,come me, ama follemente i bambini.Mi comunicano che hanno tagliato i fondi del mio asilo.
Il mondo mi crolla addosso in un attimo...cosa potevo fare senza un soldo?La mente vola in un attimo ai miei meravigliosi 350 bambini...cosa ne sarebbe stato di loro?
Erano passati 5 anni da quando il mio sogno aveva preso forma.Avevo aperto il mio asilo dopo un lungo periodo di sperimentazione in altre struture con minori. Avevo deciso di creare un ambiente per i bambini meno fortunati,le cui famiglie non avrebbero potuto permettersi le late spese che comportava un asilo comunale.Avevo realizzato il mio sogno piu grande dando ai bambini quella opportunità."Fiabe e colori",questo era il nome dell'asilo,era la realizzazione del mio desiderio di poter mettere la mia vita a servizio dei bambini.Volevo regalare a tutti i bambini,specie quelli meno fortunati, il dono del gioco e dei colori...diritti essenziali dell'infanzia.
Quella lettera era un fulmine a ciel sereno.Niente soldi..niente asilo..e 350 cuccioli in balia degli eventi.
Avrei dovuto smantellare la struttura che avevo preso in affitto perchè senza fondi..e con la scadenza dell'affitto alle porte non avrei potuto sostenere le spese.
Dovevo parlarne assolutamente con qualcuno...e chiamai la mia amica piu cara, ma ero talmente arrabbiata,delusa e demoralizzata, che non riuscìi a dire quasi nulla, se non di passare da me appena avrebbe potuto. Come suo solito, non si fece ripetere la cosa due volte,e mi raggiunse dopo poco.
Senza mezzi termini mi disse:
- Allora che succede?
-Devo chiudere l'asilo...-le dissi tutto di un fiato
-Stai scherzando vero?
-No ..guarda ,leggi questo ...Mi hanno bloccato i sovvenzionamenti.
-Ma perche?
- Non ne ho idea. Come faccio a dirlo alle famiglie ...cosa racconto ai bimbi?
-Non e colpa tua... e poi una soluzione la troviamo..vedrai che porterai avanti il tuo sogno.Quanto tempo hai?
-Non ho tempo... domani scade il contratto...Se non pago mi revocano il comodato d'so e devo lasciare la struttura.
-Troveremo una soluzione,abbi fiducia...quei bambini hanno diritto a essere sereni in un bell'asilo e tu hai diritto a portare avanti la mia missione.
-Che faccio..parlo con le famiglie?
- Si ..ma senza allarmarli.
L'indomani convocai tutti i genitori e dissi loro che era un momento di difficioltà,ma che avrei fatto l impossibile per non creare problemi a loro e permettere ai bambini di avere un asilo.I n quel momento Mohamed,il papà di Halima, si alzò e disse:"Una volta a casa tua, ho visto una tua foto con il signor Michael Jackson.Siete amici? Perche non chiedi a lui?Lui ama i bambini..ti aiuterà".Riamsi allibita...era una cosa a cui non avevo minimamente pensato...Promisi loro che avrei fatto l'impossibile per non creargli problemi.
"Fiabe e colori" chiuse irrimediabilmente e la struttura fu smantellata in una settimana.In via provvisoria la sede legale fu spostata a casa mia...insieme a quella operativa.Accolsi in casa tutti quei bambini,in un turn over senza sosta ,tutto il giorno.Le mie colleghe furono splendide nel prodigarsi in condizioni così precarie e poco adeguate e senza un compenso.Lavoravano tutta la giornata fino alle sette di sera con un entusiasmo degno di lode.
Nel frattempo mossi marie monti per poter avere un nuovo finanziamento,presentai progetti diversi,con richieste diverse,ma senza ottenere nessuna risposta.
Era passato da poco Natale e la mia grinta andava via via esaurendosi.Vedevo le mie colleghe stanchissime,i bambini un po tristi e i genitori preoccupati,ma mi sentivo le mani legate.
Chiara,la mia piu cara amica,mi ripeteva sempre che ero ridotta uno straccio,che non potevo continuare in quella maniera...Mi esortò a smettere di commiserarmi e vergognarmi.Mi disse che non avevo colpe,ma che dovevo mettere da parte l'orgoglio e lasciare che qualcuno mi desse una mano. Lei sapeva della mia amicizia con Michael e mi consigliò più volte di chiamarlo..
Avevo conosciuto Michael 2 anni prima.Era l'estate del 2005 e Michael era venuto in Italia per allontanare la mente da un pezzo della sua vita che gli aveva fatto male.Per lui un incubo per lui si era chiuso dopo lungo tempo ,ma dimenticare non era possibile.E per allontanarsi da tutto e tutti ,aveva scelto di portare i suoi tre splendidi bambini in Italia.Era la prima volta che decidevo di andare a Ischia e mai avrei pensato di incontrare lui.Ci incontrammo ..o meglio scontrammo... nella hall dell'albergo..io andavo di corsa ..lui camminava buffamente all'indietro e ci scontrammo..Da allora cominciammo a parlare...lui mi invitò la mattina dopo per una colazione nel ristorante del residence. Ricordo che avevamo parlato davvero tantissimo in quelle due settimane.Avevamo giocato spessissimo con i suoi bambini,soprattutto facevamo dei grancastelli di sabbia..e lui era tranquillo..sereno.Se qualche fan gli si avvicinava ,lui salutava cordialmente,firmava autografi e regalava abracci.
Al termine di quella vacanza,mi propose di tenerci in contatto,perche gli era molto piaciuto parlare e giocare insieme.Ci scambiammo i numeri di telefono ,con la promessa di tenerci in contatto.
Nei due anni successivi ci eravamo sentiti tante volte,le telefonate erano a volte molto lunghe,a volte piu brevi...spesso intervallate dalle voci dei suoi bimbi che lo reclamavano.Era dolcissimo sentirli chiamare "Daddy" a gran voce.
szwaby82- Messaggi : 4159
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Re: Fiabe e colori
Capitolo 2
L'ultima volta che avevo parlato con Michael era stato il giorno del mio compleanno, un paio di mesi prima della chiusura dell'asilo.Non credevo se ne sarebbe ricordato, e invece la sua telefonata era stata un regalo meraviglioso per me.Mi proimise che mi avrebbe richiamata prestissimo,ma gli impegni lo avevano tenuto impegnato al punto che eravamo riusciti a contattarci un paio di volte via mail...
Non avevo avuto il coraggio di raccontargli quello che stava succedendo...sapevo che avrebbe fatto di tutto per aiutarmi ,ma era lungi da me il pensiero di chiedergli dei soldi.Mi sentivo sconfitta,avrei voluto farcela da sola,ma ero giuta ad un punto in cui un aiuto era necessario.
Nonostante tutto,l'unica cosa che riusciii a fare fu mandargli un messaggio, in cui parlai così: " Non ho il coraggio di dirti che ho bisogno di te.Avrei voluto avere la forza di farcela da sola,ma in questo momento ho solo ed esclusivamente bisogno di te."
Il mio telefono rimase muto per ore ...ero demoralizzata.Credo che Michael mi avrebbe cercato,ma non lo fece. Cercai di non pensarci,sapevo quanto pieno di impegni fosse..Dopo due giorni altri,mi giunsero queste parole:"I'LL BE THERE, YOU ARE NOT ALONE"Lui era cosi,una meteora,un fulmine che compariva e scompariva.
Quel messaggio mi aveva risollevata non poco,sapevo che poteva capirmi e che il giorno in cui saremmo riusciti a parlarci,mi avrebbe potuto dare i consigli giusti.
Il dopo fu completamente inaspettato.
Era notte fonda quando sentii bussare alla porta di casa.Saltai giu dal letto abbastanza spaventata,era davvero molto tardi...
Accesi la luce,e mentre riflettevo su chi poteva essre,vidi scivolare un bigliettino sotto la porta.Lo presi,tremate e lessi:"Sono qui per te..MJ"
In quel momento la paura svanì,ed aperta la porta,mi trovai davanti Michael,in tutto il suo splendore,la sua eleganza. Mi avvicinai per abbracciarlo,ma lui mi fece capire con lo sguardo che preferiva essere in casa.Lacio che le sue guardie del corpo,Max ed Evan andassero via,dicendoglio che da me si sentiva tranquillo ed entrammo in casa.Mi abbracciò e mi disse:
-Perdonami per l'infelice orario,ma non sono riuscito ad arrivare prima.
-Scherzi? Sono molto felice di averti qui.I tuoi cuccioli dove sono?Sei partito da solo?
-No no,non potrei mai lasciarli da soli.Al momento sono in albergo con Pat, la loro tata.
-Che ci fai qui?
Non mi rispose,mi guardò intensamente rimanendo in silenzio per qualche istante e disse:
-Non sei felice..dovevo esserci.Ho sentito sofferenza nelle tue parole.
-Sei sto gentile ad affrontare un viaggio cosi lungo per me, senza neanche sapere cosa mi preoccupa.Mi vergono così tanto Michael , credimi!!!
-Parlami,fammi capire cosa ti succede.
- Non so come dirtelo , è così deplorevole per me...
-Ascoltami bene-dise prendendomi le mani- sei una persona meravigliosamente bella,hai una forza ed una umiltà degni di lode , e qualsiasi cosa sia successa ti iuterò a venirne fuori.
L'ultima volta che avevo parlato con Michael era stato il giorno del mio compleanno, un paio di mesi prima della chiusura dell'asilo.Non credevo se ne sarebbe ricordato, e invece la sua telefonata era stata un regalo meraviglioso per me.Mi proimise che mi avrebbe richiamata prestissimo,ma gli impegni lo avevano tenuto impegnato al punto che eravamo riusciti a contattarci un paio di volte via mail...
Non avevo avuto il coraggio di raccontargli quello che stava succedendo...sapevo che avrebbe fatto di tutto per aiutarmi ,ma era lungi da me il pensiero di chiedergli dei soldi.Mi sentivo sconfitta,avrei voluto farcela da sola,ma ero giuta ad un punto in cui un aiuto era necessario.
Nonostante tutto,l'unica cosa che riusciii a fare fu mandargli un messaggio, in cui parlai così: " Non ho il coraggio di dirti che ho bisogno di te.Avrei voluto avere la forza di farcela da sola,ma in questo momento ho solo ed esclusivamente bisogno di te."
Il mio telefono rimase muto per ore ...ero demoralizzata.Credo che Michael mi avrebbe cercato,ma non lo fece. Cercai di non pensarci,sapevo quanto pieno di impegni fosse..Dopo due giorni altri,mi giunsero queste parole:"I'LL BE THERE, YOU ARE NOT ALONE"Lui era cosi,una meteora,un fulmine che compariva e scompariva.
Quel messaggio mi aveva risollevata non poco,sapevo che poteva capirmi e che il giorno in cui saremmo riusciti a parlarci,mi avrebbe potuto dare i consigli giusti.
Il dopo fu completamente inaspettato.
Era notte fonda quando sentii bussare alla porta di casa.Saltai giu dal letto abbastanza spaventata,era davvero molto tardi...
Accesi la luce,e mentre riflettevo su chi poteva essre,vidi scivolare un bigliettino sotto la porta.Lo presi,tremate e lessi:"Sono qui per te..MJ"
In quel momento la paura svanì,ed aperta la porta,mi trovai davanti Michael,in tutto il suo splendore,la sua eleganza. Mi avvicinai per abbracciarlo,ma lui mi fece capire con lo sguardo che preferiva essere in casa.Lacio che le sue guardie del corpo,Max ed Evan andassero via,dicendoglio che da me si sentiva tranquillo ed entrammo in casa.Mi abbracciò e mi disse:
-Perdonami per l'infelice orario,ma non sono riuscito ad arrivare prima.
-Scherzi? Sono molto felice di averti qui.I tuoi cuccioli dove sono?Sei partito da solo?
-No no,non potrei mai lasciarli da soli.Al momento sono in albergo con Pat, la loro tata.
-Che ci fai qui?
Non mi rispose,mi guardò intensamente rimanendo in silenzio per qualche istante e disse:
-Non sei felice..dovevo esserci.Ho sentito sofferenza nelle tue parole.
-Sei sto gentile ad affrontare un viaggio cosi lungo per me, senza neanche sapere cosa mi preoccupa.Mi vergono così tanto Michael , credimi!!!
-Parlami,fammi capire cosa ti succede.
- Non so come dirtelo , è così deplorevole per me...
-Ascoltami bene-dise prendendomi le mani- sei una persona meravigliosamente bella,hai una forza ed una umiltà degni di lode , e qualsiasi cosa sia successa ti iuterò a venirne fuori.
szwaby82- Messaggi : 4159
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Re: Fiabe e colori
Era così sicuro di se in quel momento...sembrava sapere esattamente di cosa io avessi bisogno,ma la mia testa mi portò ad aprire bocca,facendomi dire anche cose che avrei voluto evitare.
-Tu..tu mi conosci cosi poco Michael....io sono dannatamente orgogliosa.. ed ho cosi paura di deludere me stessa...Michael...sai che mi sembra?
-Cosa?
-Come se io stessi approfittando di te..in questo momento a me servono soldi..ed io che faccio?Chiamo te...ma..credimi..avevo ed ho solo bisogno di sentirti vicino,non altro.MA non ti ho chiamato per soldi..credimi...
Ero molto imbarazzata e confusa,ma lui ,come suo solito,mi tranquillizzò:
-Paula, ascoltami bene adesso,perche non mi ripeterò.In due anni non ha mai approfittato della nostra amicizia,mai una volta mi hai nemmeno fatto telefonate a carico..ben sapendo che io potrei permettermi di afrontarle.Tu non sei quel genere di persona,io l ho sentito dal primo istante che ci siamo conosciuti.Tu sei profonda,dolce,generosa e testarda,ma non mi potrei mai sentire sfruttato date,anche se mi dovessi chiedere cento milioni.Dimmi cosa ti succede...
-Mi hanno costretto a chiudere l'asilo...
Ecco,l'avevo detto finamente..ci ero riuscita...con lui li,davanti a me
-Oh..ma e terribile!E perche mai?
-Soldi finiti.Non ci sono piu fondi per le attività come la mia,ed hanno revocato i sussidi.Quindi in questo modo ho l'autorizzazione,ma non ho una sede,una targa e i sodli per il mio asilo.
-Quanto tempo hai prima di chiudere?
-Ho chiuso da due mesi...-Gli risposi con le lacrime agli occhi.
Si avvicinò a me,il suo profumo mi inebrio totalmente.Aveva una fragranza dolce,fresca...era cosi bello averlo li..dopo tante chiacchierate telefoniche,poter parlare guaradandoci negli occhi era meraviglioso...ero davvero orgogliosa di quella amicizia.
Mi prese il viso fra le mani...
-Aggiusteremo tutto vedrai..ci penso io".
Mi allontanai da lui..era molto premuroso..ma il mio orgoglio non tardò a dare il meglio..
-No Michael,tu sei molto caro,ma io non posso accettare il tuo aiuto.perche mai?
-E troppo complicato,se tu mi prestassi dei soldi..io non potrei mai renderteli..nenche in anni di duro lavoro.
-Ehi..non devi parlare così.Io non so ancora bene in che termini poterti aiutare,ma se anche io ti fornissi un aiuto economico,non ti richiederei neanche un centesimo indietro.Voglio solo aiutarti a ritrovare il sorriso...non mi importa di altro.
-Non posso..perdonami Michael..
-Paula,ragiona un attimo.Sono due anni che ti conosco,e sono due anni che mi parli di questo tuo grande sogno..sono ue anni che mi racconti il tuo amore per i bambini,e adesso per il tuo orgoglio vuoi rovinare tutto?
-Io ti ringrazio Michael,ma forse è meglio che tu torni dai tuoi bimbi.Avevo solo bisogno di parlare con te e sentirti vicino.
-Perchè..non capisco..tu sai quanto io amo i bambini..sai che farei di tutto per rendere felice ogni singolo bambino sulla faccia del globo...sai che per me contano piu di qualsiasi altra cosa....perche mi allontani da te?Perche non vuoi condividere con me questa cosa?
-E meglio così..credimi.
-Sono venuto fin qui da Los Angeles...sei ingiusta.
-Lo so,perdonami se puoi!
Michael rimase in silenzo,seduto sul mio divano verde e d io di schiena a lui,guardando attraverso i vetri.Era cosi da tuta la vita,orgoglio maledetto.Mi sentivo in colpa per aver detto quelle cose a Michael,ma non riuscivo ad accettare l'idea di non potercela fare da sola.Ma piu di qualsiasi altra cosa,mi spiazzava la sua presenza li,il suo desiderio incondizionato di aiutarmi.Insomma si trattava di Michael Jakcosn,che per anni era stato avvicnanto da molti solo per i suoi soldi e il suo nome.Come potevo io chiedergli soldi?
Tutto quello che volevo era riavere indietro l'asilo,per dare un posto sicuro ai bambini.
Michael mi si avvicinò ,mi strinse le spalle con le braccia e mi disse:
-E tardi adesso,andiamo a dormire , non prendiamo nessuna decisione.Somani,a mente fresca mi racconti tutto per bene e ragioniamo insieme,vuoi?
Lo guardai,era cosi dolceil suo sguardo ..sapevo che ci avrebbe messo l'anima pur di aiutarmi per amore dei bibmbi, ma riuscii solo a dirgli:
-Buonanotte Michael
-Tu..tu mi conosci cosi poco Michael....io sono dannatamente orgogliosa.. ed ho cosi paura di deludere me stessa...Michael...sai che mi sembra?
-Cosa?
-Come se io stessi approfittando di te..in questo momento a me servono soldi..ed io che faccio?Chiamo te...ma..credimi..avevo ed ho solo bisogno di sentirti vicino,non altro.MA non ti ho chiamato per soldi..credimi...
Ero molto imbarazzata e confusa,ma lui ,come suo solito,mi tranquillizzò:
-Paula, ascoltami bene adesso,perche non mi ripeterò.In due anni non ha mai approfittato della nostra amicizia,mai una volta mi hai nemmeno fatto telefonate a carico..ben sapendo che io potrei permettermi di afrontarle.Tu non sei quel genere di persona,io l ho sentito dal primo istante che ci siamo conosciuti.Tu sei profonda,dolce,generosa e testarda,ma non mi potrei mai sentire sfruttato date,anche se mi dovessi chiedere cento milioni.Dimmi cosa ti succede...
-Mi hanno costretto a chiudere l'asilo...
Ecco,l'avevo detto finamente..ci ero riuscita...con lui li,davanti a me
-Oh..ma e terribile!E perche mai?
-Soldi finiti.Non ci sono piu fondi per le attività come la mia,ed hanno revocato i sussidi.Quindi in questo modo ho l'autorizzazione,ma non ho una sede,una targa e i sodli per il mio asilo.
-Quanto tempo hai prima di chiudere?
-Ho chiuso da due mesi...-Gli risposi con le lacrime agli occhi.
Si avvicinò a me,il suo profumo mi inebrio totalmente.Aveva una fragranza dolce,fresca...era cosi bello averlo li..dopo tante chiacchierate telefoniche,poter parlare guaradandoci negli occhi era meraviglioso...ero davvero orgogliosa di quella amicizia.
Mi prese il viso fra le mani...
-Aggiusteremo tutto vedrai..ci penso io".
Mi allontanai da lui..era molto premuroso..ma il mio orgoglio non tardò a dare il meglio..
-No Michael,tu sei molto caro,ma io non posso accettare il tuo aiuto.perche mai?
-E troppo complicato,se tu mi prestassi dei soldi..io non potrei mai renderteli..nenche in anni di duro lavoro.
-Ehi..non devi parlare così.Io non so ancora bene in che termini poterti aiutare,ma se anche io ti fornissi un aiuto economico,non ti richiederei neanche un centesimo indietro.Voglio solo aiutarti a ritrovare il sorriso...non mi importa di altro.
-Non posso..perdonami Michael..
-Paula,ragiona un attimo.Sono due anni che ti conosco,e sono due anni che mi parli di questo tuo grande sogno..sono ue anni che mi racconti il tuo amore per i bambini,e adesso per il tuo orgoglio vuoi rovinare tutto?
-Io ti ringrazio Michael,ma forse è meglio che tu torni dai tuoi bimbi.Avevo solo bisogno di parlare con te e sentirti vicino.
-Perchè..non capisco..tu sai quanto io amo i bambini..sai che farei di tutto per rendere felice ogni singolo bambino sulla faccia del globo...sai che per me contano piu di qualsiasi altra cosa....perche mi allontani da te?Perche non vuoi condividere con me questa cosa?
-E meglio così..credimi.
-Sono venuto fin qui da Los Angeles...sei ingiusta.
-Lo so,perdonami se puoi!
Michael rimase in silenzo,seduto sul mio divano verde e d io di schiena a lui,guardando attraverso i vetri.Era cosi da tuta la vita,orgoglio maledetto.Mi sentivo in colpa per aver detto quelle cose a Michael,ma non riuscivo ad accettare l'idea di non potercela fare da sola.Ma piu di qualsiasi altra cosa,mi spiazzava la sua presenza li,il suo desiderio incondizionato di aiutarmi.Insomma si trattava di Michael Jakcosn,che per anni era stato avvicnanto da molti solo per i suoi soldi e il suo nome.Come potevo io chiedergli soldi?
Tutto quello che volevo era riavere indietro l'asilo,per dare un posto sicuro ai bambini.
Michael mi si avvicinò ,mi strinse le spalle con le braccia e mi disse:
-E tardi adesso,andiamo a dormire , non prendiamo nessuna decisione.Somani,a mente fresca mi racconti tutto per bene e ragioniamo insieme,vuoi?
Lo guardai,era cosi dolceil suo sguardo ..sapevo che ci avrebbe messo l'anima pur di aiutarmi per amore dei bibmbi, ma riuscii solo a dirgli:
-Buonanotte Michael
szwaby82- Messaggi : 4159
Data d'iscrizione : 10.10.11
Re: Fiabe e colori
Da quella notte passarono molti giorni.Michael mi chiamò ripetutamente ,ma io evitai volutamente di rispondere alle sue chiamate.Era infantile il mio comportamente e d anche ingrato,ma l'orgoglio aveva preso il sopravvento.
L'avevo ferito,ne ero consapevole,malgrado fosse l'utima cosa che avrei voluto . Certo,ci eravamo visti pochissime volte,ma non passava giorno senza che ci sentissimo,fatto salvo negli ultimi mesi,in ui ero stata io ad allontanarmi.Questi contatti costanti avevano fatto si che tra di noi si creasse un legame speciale,che Michael non aveva esitato a definire "indissolubile" . Michael era sempre interessato alla mia vita,amava condividere la quotidianità con me,anche se il piu delle volte avveniva per telefono o per mail.Il mio bene per lui era davvero tanto,e compresi che non meritava quel silenzio da parte mia.
Fu lui però a riservarmi un trattamento che mai mi sarei aspettata: non rispose a nessuna delle mie telefonate,ne tanto meno ai messaggi.
Mi sentivo sola,temevo di aver giocato male le mie carte con lui e il pensiero di averlo perso mi faceva male...
Cercai di allontanare quei pensieri concentrandomi totalmente sul mio lavoro,ma anche quelllo prese ad andare molto male.I risparmi erano quasi prosciugati,lo spazio era talmente piccolo da essere saturo e non poter contenere molti bimbi.Avevo adibito ad asilo il mio appartamento,ma le mie colleghe comicniarono a dare evidenti segni di disapprovazione e stanchezza.Non riuscivo piu a pagarle e questo le stava fortemente demotivando.Anche alcune famiglie espressero il loro malcontento ...facendomi prendere una decisione drastica.Avrei chiuso definitivamente l'attività.
Convocai i genitori a casa mia,nel mio salone:dovevo comunicare loro la mia decisione.
Mi feci forza e dissi:
-Questa situazione per me è deplorevole,mai sarei voluta arrivare a questi livelli,ma sono costretta a chiudere definitivamnte l'asilo.Purtroppo fondi non ce ne sono piu,le risorse si stanno esaurendo ed io e le mie colleghe non riusciamo piu a mandare avanti l'asilo in queste condizioni.Sono molto amareggiata per le difficoltà che questa scelta comporterà per voi,ma ho le mani legate.
-Non si può fare proprio nulla-mi chiese un papà
-No,per il momento no.Mi dispiace molto,mimancherete tutti molto,mi mancheranno i bambini .E molto difficile per me dover accettare questa situazione,ciononostante sono obbligata.
Stavo per chiudere la riunione,disfattista come mio solito,quando la porta si spalancò e d entrò Michael.
L'avevo ferito,ne ero consapevole,malgrado fosse l'utima cosa che avrei voluto . Certo,ci eravamo visti pochissime volte,ma non passava giorno senza che ci sentissimo,fatto salvo negli ultimi mesi,in ui ero stata io ad allontanarmi.Questi contatti costanti avevano fatto si che tra di noi si creasse un legame speciale,che Michael non aveva esitato a definire "indissolubile" . Michael era sempre interessato alla mia vita,amava condividere la quotidianità con me,anche se il piu delle volte avveniva per telefono o per mail.Il mio bene per lui era davvero tanto,e compresi che non meritava quel silenzio da parte mia.
Fu lui però a riservarmi un trattamento che mai mi sarei aspettata: non rispose a nessuna delle mie telefonate,ne tanto meno ai messaggi.
Mi sentivo sola,temevo di aver giocato male le mie carte con lui e il pensiero di averlo perso mi faceva male...
Cercai di allontanare quei pensieri concentrandomi totalmente sul mio lavoro,ma anche quelllo prese ad andare molto male.I risparmi erano quasi prosciugati,lo spazio era talmente piccolo da essere saturo e non poter contenere molti bimbi.Avevo adibito ad asilo il mio appartamento,ma le mie colleghe comicniarono a dare evidenti segni di disapprovazione e stanchezza.Non riuscivo piu a pagarle e questo le stava fortemente demotivando.Anche alcune famiglie espressero il loro malcontento ...facendomi prendere una decisione drastica.Avrei chiuso definitivamente l'attività.
Convocai i genitori a casa mia,nel mio salone:dovevo comunicare loro la mia decisione.
Mi feci forza e dissi:
-Questa situazione per me è deplorevole,mai sarei voluta arrivare a questi livelli,ma sono costretta a chiudere definitivamnte l'asilo.Purtroppo fondi non ce ne sono piu,le risorse si stanno esaurendo ed io e le mie colleghe non riusciamo piu a mandare avanti l'asilo in queste condizioni.Sono molto amareggiata per le difficoltà che questa scelta comporterà per voi,ma ho le mani legate.
-Non si può fare proprio nulla-mi chiese un papà
-No,per il momento no.Mi dispiace molto,mimancherete tutti molto,mi mancheranno i bambini .E molto difficile per me dover accettare questa situazione,ciononostante sono obbligata.
Stavo per chiudere la riunione,disfattista come mio solito,quando la porta si spalancò e d entrò Michael.
szwaby82- Messaggi : 4159
Data d'iscrizione : 10.10.11
Re: Fiabe e colori
Tutti rimasero esterrefatti..non era cosa di tutti i giorni trovarsi Michael Jackson di fronte...Calò un silenzio quasi assordante... mi sentivo paralizzata...Michael restò in silenzio..
- Michael...cosa ci fai qui?Come hai fatto a capire ?
-Non ha importanza ora..Signori,mamme, papà.. ho delle grandissime notizie per tutti.
- Michael non posso illuderli ti prego!
Non mi ascoltò assolutamente e diedie a ciascun genitore un volantino:
-Domani mattina alle nove vi aspetto tutti;venite con i vostri bambini.Le istruzioni sono tutte nel foglio.. Adesso andate a casa, abbracciate i vostri bambini e ditegli che le loro fiabe ed i loro colori sono al sicuro, pronti per farli tornare a sognare.
Lo ringraziarono uno per uno; era un miracolo per loro aver ancora un posto in ci portare i loro figli.Tutti erano felicisiimi.Non avrebbero potuto permettersi mai una retta normale .
Tutti erano felici tranne me..e Michael sembrò rendersene conto:
-Non avermene se ho fatto tutto questo senza parlartene:Avresti impedito a chiunque di aiutarti, ma ogni bambino merita una seconda possibilità.
-Non dovevi Michael..non dovevi..
-Ti prego ragiona, perche non avrei dovuto? Potevo e l'ho fatto.
-Percheèè?Lo vuoi sapere perche?
-Sta calma, non fare così.
- Mi sento una fallita,un completo fallimento. E questo che non mi fa apprezzare il tuo gesto.
Michael mi strinse viglorosamente tra le sue braccia e con estrema dolcezza disse
- Questi pensieri non devi neanche lontanamente farli. Tu non hai fallito, anzi. Gli occhi di quei genitori raccontano tutto l'amore e la riconoscenza che hanno per te.
-Ti rendi conto di quello che si dirà in giro?Io non posso sopportare di esssere etichettata come l'ennesima persona che ha approfittato del denaro di MJ.Mi sento sconfitta Michael
- Michael...cosa ci fai qui?Come hai fatto a capire ?
-Non ha importanza ora..Signori,mamme, papà.. ho delle grandissime notizie per tutti.
- Michael non posso illuderli ti prego!
Non mi ascoltò assolutamente e diedie a ciascun genitore un volantino:
-Domani mattina alle nove vi aspetto tutti;venite con i vostri bambini.Le istruzioni sono tutte nel foglio.. Adesso andate a casa, abbracciate i vostri bambini e ditegli che le loro fiabe ed i loro colori sono al sicuro, pronti per farli tornare a sognare.
Lo ringraziarono uno per uno; era un miracolo per loro aver ancora un posto in ci portare i loro figli.Tutti erano felicisiimi.Non avrebbero potuto permettersi mai una retta normale .
Tutti erano felici tranne me..e Michael sembrò rendersene conto:
-Non avermene se ho fatto tutto questo senza parlartene:Avresti impedito a chiunque di aiutarti, ma ogni bambino merita una seconda possibilità.
-Non dovevi Michael..non dovevi..
-Ti prego ragiona, perche non avrei dovuto? Potevo e l'ho fatto.
-Percheèè?Lo vuoi sapere perche?
-Sta calma, non fare così.
- Mi sento una fallita,un completo fallimento. E questo che non mi fa apprezzare il tuo gesto.
Michael mi strinse viglorosamente tra le sue braccia e con estrema dolcezza disse
- Questi pensieri non devi neanche lontanamente farli. Tu non hai fallito, anzi. Gli occhi di quei genitori raccontano tutto l'amore e la riconoscenza che hanno per te.
-Ti rendi conto di quello che si dirà in giro?Io non posso sopportare di esssere etichettata come l'ennesima persona che ha approfittato del denaro di MJ.Mi sento sconfitta Michael
szwaby82- Messaggi : 4159
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Re: Fiabe e colori
Capitolo 3
-No , no, perchè ti ostini a dire queste cose?Tu non hai fallito, sei in gamba, ed i tuoi sogni sono piu vivi che mai.
-Tu..non puoi capire, ci conosciamo talmente poco, non puoi sapere quello che sento dentro di me.
-Aascoltami, un attimo solo.Le tue parole di quqalche sera fa mi hanno ferito,,mi sentivo io di aver fallito nel nostro rapporto di amicizia,ma poi ci ho riflettuto.Ci ho pensato a lungo ed ho capito non otevo rimanere a guardare. Paola, non avermene,ma ci sono 350 bambini a cui è stato sottratto un pezzo della loro infanzia.Ho pensato a loro, ai loro occhi, al vuoto che devono sentire, dal momento che le loro famiglie non possono permettersi altri asili.Sono stati lòro a darmi il coraggio di prendere una decisione.
-Mi dispiace averti ferito.
-Non conta più.
-Michael..perchè ci tieni cosi tanto a me..al mio sogno?
-Ovunque ci sia in ballo la sorte dei bambini, c'è un senso di lotta grande da non sottovalutare.E una donna che ama cosi tanto i bambini da regalargli un dono cosi grande a costo zero, non puo che essere una gran donna.Vieni, sediamoci, voglio raccontarti una storia..
Quando sono a Los Angeles, la frenesia del mio lavoro,mi lascia poco tempo libero, e quel poco tempo libero scelgo solitamente di trascorrerlo con i miei bambini .Purtroppo sesso non riesco a fare visita ai bimbi meno fortunati dei miei.Eppure manca sempre qualcosa.
Tutte le mattine mi dico che per tornare a vivere ed essere felice,devo tornare a Neverland,ma non trovavo mai il coraggio. Troppi ricordi dolorosi sono racchiusi in quel posto. Ma in questi due anni,da quando ho incontrato te, qualcosa è cambiato.Tutti i bellissimi discorsi tra di noi, la forte infusione di fiducia da parte tua, mi hanno risvegliato da un lungo torpore. Ho portato i miei figli a Neverland, ed è stato magico.E se lo è stato lo devo a te.I tabloid ed i media si sono scatenati su questa faccenda , ma io mi sento cosi padrone di me stesso, che la cosa mi ha lasciato indifferente.
-Michael è una cosa bellissima
-Si, e ti devo molto!Adesso è arrivato il momento della tua cosa bellissima!!
-No , no, perchè ti ostini a dire queste cose?Tu non hai fallito, sei in gamba, ed i tuoi sogni sono piu vivi che mai.
-Tu..non puoi capire, ci conosciamo talmente poco, non puoi sapere quello che sento dentro di me.
-Aascoltami, un attimo solo.Le tue parole di quqalche sera fa mi hanno ferito,,mi sentivo io di aver fallito nel nostro rapporto di amicizia,ma poi ci ho riflettuto.Ci ho pensato a lungo ed ho capito non otevo rimanere a guardare. Paola, non avermene,ma ci sono 350 bambini a cui è stato sottratto un pezzo della loro infanzia.Ho pensato a loro, ai loro occhi, al vuoto che devono sentire, dal momento che le loro famiglie non possono permettersi altri asili.Sono stati lòro a darmi il coraggio di prendere una decisione.
-Mi dispiace averti ferito.
-Non conta più.
-Michael..perchè ci tieni cosi tanto a me..al mio sogno?
-Ovunque ci sia in ballo la sorte dei bambini, c'è un senso di lotta grande da non sottovalutare.E una donna che ama cosi tanto i bambini da regalargli un dono cosi grande a costo zero, non puo che essere una gran donna.Vieni, sediamoci, voglio raccontarti una storia..
Quando sono a Los Angeles, la frenesia del mio lavoro,mi lascia poco tempo libero, e quel poco tempo libero scelgo solitamente di trascorrerlo con i miei bambini .Purtroppo sesso non riesco a fare visita ai bimbi meno fortunati dei miei.Eppure manca sempre qualcosa.
Tutte le mattine mi dico che per tornare a vivere ed essere felice,devo tornare a Neverland,ma non trovavo mai il coraggio. Troppi ricordi dolorosi sono racchiusi in quel posto. Ma in questi due anni,da quando ho incontrato te, qualcosa è cambiato.Tutti i bellissimi discorsi tra di noi, la forte infusione di fiducia da parte tua, mi hanno risvegliato da un lungo torpore. Ho portato i miei figli a Neverland, ed è stato magico.E se lo è stato lo devo a te.I tabloid ed i media si sono scatenati su questa faccenda , ma io mi sento cosi padrone di me stesso, che la cosa mi ha lasciato indifferente.
-Michael è una cosa bellissima
-Si, e ti devo molto!Adesso è arrivato il momento della tua cosa bellissima!!
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