Katherine and MJ Kids :intervista con Oprah
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Katherine and MJ Kids :intervista con Oprah
Katherine: E' un piacere averti qui, grazie per essere venuta.
Oprah: E' così bella in blu!!
Katherine: Grazie!!
Oprah: quindi questa è la famosa casa...
Katherine: direi di sì...siamo qui da 40 anni.
Oprah: Eccoci, siamo sedute nella casa in cui lei ha portato la sua famiglia 40 anni fa per creare interamente questa nuova vita in California. Posso immaginare che sia stato strano inizialmente, venendo da una casa di due stanze...sarà sembrata una reggia.
Katherine:Sì.
Oprah: quali sono i ricordi più belli di Michael che cresce in questa casa??
Katherine: lui e suo fratello Randy sono cresciuti insieme, loro andavano nello studio che abbiamo qui e provavano, loro hanno scritto "Dancing Machine".
Oprah: quello era il periodo in cui io speravo che lei diventasse mia suocera, lo sapeva?? Perché io amo Jackie Jackson. Era il mio preferito dei Jackson.
Katherine: scusa se rido di questo...
Oprah: è vero...ogni volta che vedevo i Jackson 5 pensavo "io voglio sposare Jackie Jackson, voglio sposare Jackie Jackson"...ma non ha funzionato però.
Tornando a noi, quale era il suo sogno per i suoi figli e la sua famiglia??
Katherine: volevo solo che fossero brave persone e bravi padri, come sono...lo sono tutti.
Oprah: lei ha scritto questo libro come saluto, un omaggio a lui...si chiama "Never Can Say Goodbye", perché lo ha fatto??
Katherine: Ho voluto farlo per i suoi fans e per le persone che non lo hanno capito...racconto le vere storie su di lui...
Oprah: pensa che lui sia stato frainteso??
Katherine: Sì, lo penso.
Oprah: questo libro è composto da molte foto personali della famiglia, ma quando ho visto questa di quando era ragazzino mi sono soffermata, perché è così che io lo ricordo, lei come lo ricorda maggiormente?? Quando pensa a suo figlio Michael Jackson è questa l' immagine che vede nella sua mente??
Katherine: io penso a lui tutto il giorno e non mi piace parlare di lui perché non riesco a sostenerlo.
Lo ricordo piccolo nelle mie braccia..lui viene nella mia mente ogni giorno.
Oprah: Essendo madre anche io capisco che forse l'immagine che rimane nel cuore di una mamma è quella di bambino...forse è questa la sua immagine.
Katherine: Sì...e a volte nella mia mente posso sentire le sue risate...nella mia mente...lui mentre giocava o provava...faceva sherzi e rideva sempre.
Oprah: un burlone...
Katherine: Sì.
Oprah: tornando al 1993, quando feci l'intervista mondiale con lui, ed io ero nervosissima...l'unica cosa su cui abbiamo avuto contrasti è stato il fatto che lui non voleva che io mostrassi fotografie di lui da ragazzino...
Katherine: Perché lui è iniziato a cambiare...
Oprah: lui è iniziato a cambiare...e lui disse che non sia piaceva diceva che era brutto..
Katherine: sono stata male quando ha fatto quei cambiamenti...
Oprah: ma lui condivideva queste cose con lei??
Katherine: sì, sempre...
Oprah: cosa le diceva??
Katherine: lui diceva "sono così brutto e non voglio uscire", ma per una mamma il figlio è sempre bello e un giono mi disse "sto per rifarmi il naso, è troppo grande"...
Oprah: lei cosa ne pensa??
Katherine: era quello che lui voleva, io volevo che fosse felice, lui non lo era...pensava di essere molto brutto.
Oprah: deve essere stato difficile come madre...
Katherine: sì è stato molto difficile...
Oprah: lu iperò poi iniziò a fare tanti cambiamenti, lei pensa che avrebbe potuto dirgli qualcosa??
Katherine: quando dici cambiamenti...ecco sono state solo operazioni al naso, lui non ha fatto altro...fatta eccezione per la vitiligine, non voleva sembrare una mucca, quindi ha fatto questo...non ho idea di come lo abbia fatto, ma solo nella parte alta del corpo...mentre nelle gambe è cambiato...non so come lo ha fatto...ma lo ha fatto.
Oprah: ma lui quando si mostrava in pubblico era sempre diverso, sempre cambiato e sembrava che subisse sempre chirurgia plastica...lui credo mi disse di avere subito solo due interventi...
Katherine: beh ne ha avuto due più quelle due...era solo imbarazzato...
Oprah: di dire il numero??
Katherine: Sì.
Oprah: ma se continui a cambiare e il tuo naso diventa sempre più piccolo...
Katherine: sì troppo piccolo, una volta sembrava uno stuzzicadenti...sì pensavo fosse troppo piccolo.
Oprah: ma pensa che avrebbe potuto dire qualcosa, a chiunque dei suoi figli, specialmente a lui che cambiava il suo aspetto e dirgli "Michael basta"...
Katherine: Sì ma le persone dicono che lui fosse quasi dipendente dalla chirurgia plastica...ma non era il suo caso, perché io gli dissi che doveva smettere e che era abbastanza, e lui mi disse "ok, ho finito".
Oprah: quandi gli parò della chirurgia??
Katherine:Sì l'ho fatto.
Oprah: ma lui non l' ha ascoltata...
Katherine: no...
Oprah: ho fatto una bellissima intervista a Lisa Marie recentemente, e mi è piaciuta molto perché per la prima volta ho percepito che lo amava veramente...
Katherine: sì lo amava.
Oprah: io ho detto a Lisa che il mondo non sa che cosa pensare di questo matrimonio, ma lei cosa pensa...cosa ha pensato quando Michael glielo ha detto??
Katherine: io ero sorpresa...dopo il matrimonio mi chiamò..e mi disse "te la passo al telefono" e io dissi "non è lei"...lei ha una voce molto forte e non lo sapevo, la sua voce sembrava come quella di una donna di colore...
Oprah: ma l'ha conosciuta prima??
Katherine: No...
Oprah: quindi l'ha sposata senza farla conoscere alla mamma...
Katherine:sì.
Oprah: una cosa che Lisa mi ha detto è che lui aveva un amore incondizionato per lei e non c'era nulla che non avrebbe fatto per la mamma...
Katherine: Sì...e tutti quelli con cui parlo mi dicono la stessa cosa...ma sì io la percepivo. E io lo amavo caramente.
Oprah: che bello un ragazzo che ama la mamma...quindi stato uno shock per lei??
Katherine: ??
Oprah: il 25 giugno...
Katherine: O mio Dio...sì. Il giorno più brutto della mia vita...
Oprah: Lei dove si trovava??
Katherine: io ero appena tornata dai servizi per i testimoni di Jeovah, e quando sono arrivata a casa mi è arrivata uan telefonata che mi diceva di andare all 'ospedale, ma inizialmente mi fu detto che qualcuno aveva lasciato la casa di Michael in ambualanza e il corpo era completamente coperto...quindi io ho pregato tutto il tempo mentre andavo all' ospedale...il mio cuore si è spezzato...allora mi chiamarono e mi dissero di andare all'ospedale perché Michael era all'ospedale...lui era morto ma non me lo dissero...mio nipote venne da me e mi disse di continuare a pregare...
Oprah: Ma lei lo sapeva?? Nel suo cuore lo percepiva??
Katherine: Sì...ma speravo non fosse così.
Oprah: ma quando l' avevano chiamata per andare all'ospedale da Michael...
Katherine: mi dissero che stava male ma non che era morto...
Oprah: chi le disse di andare all' ospedale??
Katherine: Me lo ha detto il dottore, ci ha messo un sacco di tempo prima di arrivare al punto, ma me lo ha detto il dr. Murray.
Oprah: Il dottore??
Katherine: Sì e io continuavo a chiedere "come sta?? come sta?? ce la farà??" e poi lui mi disse "no...lui è andato"...è tutto quello che ricordo. Chiedo scusa perché sto piangendo...
Oprah: no sono io che chiedo scusa...chi era con lei in quel momento??
Katherine: mio nipote...lui era con me...i bambini erano presenti...i suoi bambini...ma loro erano in un'altra stanza...non sapevo fossero lì...poi li hanno fatti entrare e quella è stata la cosa peggiore...
Oprah: i suoi bambini...
Katherine: i suoi bambini...
Oprah: Prince e Paris...
Katherine:...e il piccolo...piangevano, credevo che Paris stesse per svenire, diceva "papà come posso fare senza di te, io voglio venire con te"...stavo così male per loro.
Oprah: chi lo ha detto ai bambini??
Katherine: qualcuno glielo ha detto...quando sono entrati piangevano...quindi...
Oprah: quindi qualcuno glielo ha detto...
Katherine: sì qualcuno glielo ha detto.
Oprah: e Paris diceva che voleva andare con lui??
Katherine: sì..."voglio venire con te", "voglio stare con te"...cose di questo tipo..
Oprah: quindi mettendo tutti i pezzi assieme...è stata una overdose da droga...quasta cosa l'ha scioccata??
Katherine: no...credo fosse overdose di propofol...
Oprah: sì sì... propofol
Katherine: sai è quello che ti danno quando ti operi..un anestetico...
Oprah: era sorpresa di sentire che stava prendendo propofol??
Katherine: Sì.
Oprah: signora Jackson lei era a conoscenza che lui si facesse prescrivere questo tipo di farmaci, anche solo per dormire??
Katherine: no...cioè ricordi l'ustione alla testa...lui doveva prendere queste cose e ci è voluto molto tempo prima che venissi a sapere che era diventato dipendente...
Oprah: si dopo l' incidente della Pepsi era diventato dipendente da antidolorifici...
Katherine: sì esattamente...
Oprah: Janet ha detto che la famiglia aveva in programma di itnervenire su questa cosa...lo sapeva??
Katherine: Sì me lo avevano detto.
Oprah: volevate prenderlo...
Katherine: si prenderlo e portarlo in un centrodi riabilitazione e farlo guarire.
Oprah: ha mai parlato con lui sulla sua dipendenza?
Katherine: sì ne abbiamo parlato una volta..quando mi fu detto...e lui negò...io gli dissi che non un giorno non avrei voluto sentire che era morto di overdose perché questa cosa mi avrebbe uccisa e mi avrebbe spezzato il cuore...ma continuava a dire di no e diceva "mamma non mi credi...la mia stessa madre non mi crede"...era in fase di negazione.
Oprah: c'era una parte di lei che voleva credergli ma sapeva al verità...
Katherine: lui voleva che gli credessi ma non gli ho creduto.
Oprah: nel 2005 lei è stata presente in aula di tribunale ogni singolo giorno...
Katherine: Sì.
Oprah: Come è stato?
Katherine: è stata dura per me perché il mi obambino subiva un processo e sapevo che era innocente...faceva male pensare che la giuria avrebbe potuto mandarlo in prigione...è stato molto difficile...e io pregavo che la verità venisse fuori, io dissi "solo la verità deve arrivare in questo tribunale"...ed è successo...ma non riesco a parlarne, è doloroso...non posso parlare di nulla senza piangere perché è stato un periodo di prova per lui e la sua vita...per tutta la vita ha dovuto affrontare cose del genere...e loro mentivano e basta su di lui...
Oprah: ma lei non ha pensato nemmeno per un secondo che potesse essere vero che avesse molestato un bambino??
Katherine: No, non l' ho mai pensato, io so che non sarebbe stato possibile...lui ama i bambini e stava sempre attorno a loro, era la loro unica maniera...non posso dire chi ma loro lo sanno...era l' unica maniera per fare credere alle persone che queste storie fossero vere perché si circondava di bambini tutto il tempo.
Mi diceva sempre "mamma perché mi accusano per coloro che amo di più...mi taglierei i polsi piuttosto che fare del male ad un bambino".
Oprah: ma lui come era in quel periodo...lui sembrava...cioè forse era sotto l'effetto delle droghe ma..ricordo una volta in cui si presentò in pijama...
Katherine: No, no...lui era in pijama perché era caduto...e lo portammo all' ospedale...il giudice non ci diede tempo, il suo avvocato disse di fare in fretta e questo è l' unico motivo per cui era in pijama.
Oprah: il processo lo ha cambiato??
Katherine: Sì...
Oprah: mi dica come...
Katherine: lui si è sempre fidato delle persone...il suo problema era che si fidava troppo...e dopo il processo invece non si fidava di nessuno...mi diceva sempre "mamma non mi fido di nessuno, l'unica persona di cui mi fido sei tu".
Oprah: c' è qualcosa che vorrebbe dire al dr. Conrad Murray??
Katherine: ci ho pensato milioni di volte...gli chiederei perché ha laciato la stanza...perché ha dato quelle cose a mio figlio...e perché se era pericoloso continuava a farlo.
Oprah: pensa che lui abbia ucciso suo figlio??
Katherine: non posso accusarlo di omicidio, non so che è stato un incidente o è stato intenzionale...non ne voglio parlare ma ho le mie opinioni...ma non voglio dirle.
Oprah: si dice che il tempo allevia il dolore, a lei è successo??
Katherine: No...non penso che sarà possibile, non penso che mi passerà mai.
Oprah: è doloroso per lei...
Katherine: sì...gni volta che parlo di Michael fa male...
Oprah: quindi ora lei sta crescendo i suoi figli...
Katherine: sì.
Oprah: ma vedeva i bambini bene in passato o...
Katherine: li conosco...non posso dire di conoscerli bene bene ma abbastanza bene, io andavo sempre a trovarli...solo le classiche visite della nonna.
Oprah: lei cosa mi dice su come lui stava crescendo i bambini, noi abbiamo visto Blanket esposto alla finestra, i bambini sempre coperti...cosa ne pensa??
Katherine: io non gli dissi nulla su questa cosa ma so che la loro madre biologica voleva questa cosa, non fu idea di Michael...
Oprah: di coprirli??
Katherine: sì.
Oprah: i bambini furono portati in questa casa immediatamente...la notte della sua morte...
Katherine: sì...
Oprah: sarà stato traumatico perché tutti provavano dolore...l'intera casa provava dolore...come avete fatto ad avere la forza necessaria??
Katherine: la cosa che mi ha spezzato il cuore è stata quando all' ospedale ci dissero "ora potete andare" e Paris mi disse "nonna ma dove andiamo??"...mi ha spezzato il cuore...io gli dissi "venite a casa con la nonna, non volete venire" e lei rispose "sì, vogliamo solo sapere dove stiamo andando".
Oprah: quindi li avete portati qui, avevate anche altri bambini qui...i figli di Randy...come ha fatto a farli integrare tutti??
Katherine: è semplicemente successo...hanno legato e si son divertiti...hanno fatto cose che non avevano mai fatto...sono andati in campeggio e lo abbiamo allestito in giardino...hanno fatto molte cose insieme...facevo tutto quello che mi chiedevano in quel periodo...perché il loro padre se ne era andato e loro conoscevano solo Michael...
Oprah: io credo che questo sia incredibile...questi bambini vivevano nel mondo di Michael Jackson... stata lei a decidere che dovessero andare regolarmente a scuola e non studiare a casa??
Katherine: sì, ne abbiamo parlato...Paris non vuole andare mentre Prince voleva andare...Prince decise di andare poi lei visitò la scuola e se ne innamorò e decise di andare anche lei. Invece il piccolo,che è Blanket, non voleva andare, ma quando ha sentito parlare i suoi fratelli degli amici che hanno a scuola ha iniziato a pensarci..quindi forse l'anno prossimo.
Oprah:in che classe sarà l'anno prossimo??
Katherine: in quarta.
Oprah: lei pensa che sia il momento per lui di andare??
Katherine: no io penso che non sia ancora il momento...è molto timido.
Oprah: pensa che sia una cosa per i bambini andare mostrarsi in pubblico senza maschere??
Katherine: sì è una cosa buona.
Oprah: come pensa che stiano superando la cosa?
Katherine: molto bene.
Oprah: le parlano della perdita del loro padre?
Katherine: a volte...dicono cose del tipo "papà farebbe così"..."questo è il modo in cui papà farebbe questo"...lei parla sempre di lui, è la più forte...tutte le immagini presenti nella sua stanza sono di Michael, non so come possa fare a guardarlo senza piangere...io non ce la faccio...
Oprah: ha intitolato il libro "Never Can Say Goodbye-La storia di Katherine Jackson", pensa a lui ogni giorno??
Katherine: ogni giorno, questa cosa non passa...a volte odio pensarci ma è una cosa a cui non posso rimediare.
Oprah: pensa sempre a lui con tristezza oppure...
Katherine: a volte penso a lui con un sorriso...le cose che faceva da piccolo, gli scherzi che faceva...lui è sempre nella mia mente.
Oprah: sente che lui è con lei??
Katherine: in tutti i miei ricordi...ho molti bei ricordi...è una che nessuno può portarti via.
Oprah: sono molto sorpresa di vederla qui signor Jackson.
Joe: perchè??
Oprah: perché il mondo sa che siete divorziati.
Katherine: non siamo divorziati
Oprah: ma non avevate iniziato le pratiche per il divorzio??
Katherine:no.
Joe: no.
Katherine: mai.
Oprah: mai?? beh sembrate molto amichevoli...
Joe: non litighiamo.
Oprah: di che cosa è più orgoglioso della signora Jackson??
Joe: lei è una persona fantastica, è troppo buona con la gente...lei è come Michael.
Oprah: che cosa le manca di più di suo figlio??
Katherine: o mio Dio.
Joe: penso sempre a lui...ogni volta che vado in un posto c'è lui...la sua musica è dappertutto.
Oprah: non potete farne a meno quindi...
Joe: beh ogni disco ha dei ricordi...
Oprah: pensa che lui la temesse??
Joe: non credo che temesse me, piuttosto temeva di fare qualcosa di sbagliato...ma non ho mai fatto cose...
Oprah: lui mi disse...lei sa che gli feci una intervista nel 1993, mi disse che lo picchiava
Joe: io sono felice che lui sia cresciuto come un ragazzo sensibile...era conosciuto in tutto il mondo, non poteva succedere...i ragazzi di Gary in quel periodo usavano droghe e andavano in prigione.
Oprah: anche io sono stata ragazzina...era la cultura in cui siamo cresciuti...e quello è stato il modo in cui ha cresciuto i suoi figli??
Joe: picchiarli con una frusta...
Katherine: è la stessa cosa
Oprah: è la stessa cosa...quando frusti la schiena...
Joe: non userei la parola picchiare
Oprah: ah quindi fa un problema alla parola picchiare
Joe: si dovrebbe usare la parola frustare
Oprah: quindi che cosa ha usato per disciplinare i suoi figli??
Katherine: beh bisognerebbe ammetterlo..è il modo in cui le persone di colore crescono i figli
Oprah: sì ma io sto chiedendo...forse lei signora Jackson mi può rispondere, che cosa usava lui??
Katherine: lui usava una cinghia
Oprah: una cinghia, le chiedo questo sapendo quello che sa adesso, pensa che avrebbe potuto usare un altro modo di crescerli??
Joe: nemmeno uno dei miei figli è mai stato in galera, di nove figli nemmeno uno...
Oprah: questo è buono...
Joe: questo è fantastico...
Oprah: si è pentito per quelle cinghiate??
Joe: no.
Oprah: non si è pentito??
Joe: no perché i miei figli non sono mai stati in prigione e sono cresciuti bene
Oprah: quando avete capito che Michael aveva qualcosa di speciale??
Katherine: quando era molto piccolo...quando la lavatrice partiva lui aspettava i rumori e faceva dei versi a tempo con la lavatrice, poi quando è cresciuto un po' stava a terra a ballare a tempo della lavatrice...
Oprah: wow!!
Katherine: e io pensai "questo bambino è un'altra cosa".
Oprah: oh tutti i bambini stanno arrivando...salve!!
Coro: salve!!
Oprah: presentatevi!!
Prince: io sono Prince...
Oprah: oh Prince salve...è il grande di Michael
Paris: salve io sono Paris...
Oprah: tu sei Paris..salve, io sono Oprah.
Randy Jr: io sono Randy...piacere di conoscerla.
Oprah: ciao Randy...
Jaafar: sono Jaafar..
Oprah: come??
Jaafar: Jaafar...
Oprah: oh Jaafar...ok piacere di conoscerti.
Jermajesty: io sono Jermajesty...
Oprah: Jermajesty??
Jermajesty: sì.
Oprah: come si scrive??
Jermajesty: J-E-R-M-A-J-E-S-T-Y
Oprah: ci dobbiamo inchinare alla sua presenza??
Jermajesty: no.
Oprah: Jermajesty...mi sembra di dovermi inchinare.
Donte: Sono Donte.
Oprah: Donte...piacere di cooscerti
Genevieve: sono Genevieve
Oprah: piacere di conoscervi ragazzi...mi sono persa Blanket.
Prince: Blanket saluta.
Paris: si sta nascondendo.
Oprah: ciao Blanket...io sono Oprah, piacere di conoscerti.
Blanket: ciao.
Oprah: allora ragazzi venite un po' a parlare con me??
Prince: perché no.
Oprah: perché no...su prendete le sedie...allora...ragazzi voi vivete tutti qui??
Coro: Sì.
Oprah: allora dimmi cosa ti piace fare??
Prince: mi piacciono i videogame e lo sport.
Oprah: videogame e sport??
Prince: sì.
Katherine: dille cosa vuoi fare da grande.
Prince: produttore di film e regista.
Oprah: vuoi produrre film...ok...signor Jackson lei vuole produrre film e fare il regista??
Prince: Sì.
Katherine: Paris, tu cosa vuoi fare da grande??
Paris: io voglio fare l'attrice.
Oprah: davvero??
Paris: sì.
Oprah: ma vuoi studiare, prenderla seriamente??
Paris: sì, io sono brava a improvvisare.
Oprah: davvero??
Paris: sì.
Oprah: dove??
Paris: lo facevo con mio padre.
Oprah: ma ragazzi, tutti quindi seguite la tradizione dei Jackson,tutti volete entrare in questo show-business?
Donte: sì.
Oprah: e tu lo fai??
Randy Jr: sì io canto.
Oprah: canti...Jermajesty!! (si inchina)...tu cosa fai??
Jermajesty: io canto.
Oprah: canti anche tu...e tu??
Genevieve: io canto.
Oprah: cantano tutti...ragazzi voi ricordate la prima volta che avete visto i Jackson 5 in cassetta, ad esempio all' Ed Sullivan Show??
Donte: siamo cresciuti guardando queste cose..tutto il tempo.
Oprah: quale è stata la vostra impressione??
-------: avevamo una specie di collezione...
Oprah: di chi sei figlia tu??
------: Randy.
Oprah: ok quindi la tu aprima impressione quale è stata??
------: è il mio primo ricordo di cosa questa famiglia fa...andare in tour.
Oprah: quindi avete realizzato che questa famiglia non era come le altre.
Coro: sì.
Oprah: è una famiglia differente...ma siete cresciuti sentendovi normali o la normalità è questa per voi??
Coro: è questa.
Oprah: ragazzi questo è il vostro primo anno a scuola??
Paris: sì.
Oprah: come vi è sembrato??
Paris: ero nervosa...
Oprah: su cosa??
Paris: tutto.
Oprah: i ragazzi avevano capito chi sei??
Paris: la mia amica non aveva capito finchè non ci hanno chiamati.
Oprah: e che cosa è successo??
Paris: a lei non importa.
Oprah: ti piace questo??
Paris: sì.
Oprah: Blanket tu studi a casa ancora??
Blanket: sì.
Oprah: ma è stato difficile per voi togliere i veli...stavate sempre coperti...ricordate quel periodo??
Prince: sì.
Oprah: ma sapevate perché mettevate le maschere??
Prince: sì.
Oprah: perché??
Prince: perché quando uscivamo con papà nessuno doveva riconoscerci.
Paris: ha cercato di crescerci non sapendo chi fosse, ma non è che abbia funzionato.
Oprah: ma voi apprezzavate stare con le maschere in quel periodo??
Paris: sì.
Oprah: ma capivate che...
Paris: non era sempre comodo ma sì.
Oprah: era per proteggervi...
Paris: sì.
Oprah: tu hai parlato al funerale ed eravamo tutti commossi dalla cosa, quale è il tuo ricordo più bello di tuo padre??
Paris: è difficile...
Oprah: ti ci lascio pensare...lo chiedo a Prince.
Prince: : quando eravamo in Bahrain e ci alzavamo presto per fare una passeggiata in spiaggia.
Oprah: Paris??
Paris: ricordo che andavamo nel tetto della nostra casa di Las Vegas e guardavamo le luci del Luxor Hotel, mangiando cose e bevendo soda.
Oprah: ma che tipo di padre era?? era duro nella disciplina o potevate fare tutto??
Paris: era rigido.
Blanket: lui poteva farla franca con qualsiasi cosa... (Prince)
Oprah: e tu potevi farla franca??
Blanket: no.
Oprah: quindi che cosa facevate??
Paris: mi portava nei musei, entrambi amavamo l'arte, ci piaceva inseguirci fuori e ci ha regalato Kenya quattro anni fa.
Oprah: Kenya il cane...ma quando vivevate con lui vi sembrava tutto normale anche se per il resto del mondo non lo era??
Paris: sì, io penso che il mondo non abbia mai capito che padre meraviglioso lui fosse...ed era il migliore cuoco mai esistito.
Oprah: cuoco??
Paris: sì...sei sorpresa di sentirlo??
Oprah: sì!!
Paris: lui è un papà normale...il migliore.
Oprah: questo è uno dei motivi per cui volevo fare questo...sono felice che abbiate parlato con me perché il mondo non sa nulla di lui come padre...e dalle parole che tu hai usato al funerale il mondo ha iniziato a capire un po' come era come padre...ma sono scioccata di sentire che era un cuoco. Cosa cucinava??
Paris: il migliore toast francese del mondo.
Oprah: cucinava per voi spesso??
Paris: Sì.
Oprah: cosa ti manca di più??
Paris: tutto.
Oprah: tutto...grazie per avere parlato con me...sono felice che abbiate condiviso queste cose con me...davvero.
PARTE 1:
PARTE 2:
PARTE 3:
Oprah: E' così bella in blu!!
Katherine: Grazie!!
Oprah: quindi questa è la famosa casa...
Katherine: direi di sì...siamo qui da 40 anni.
Oprah: Eccoci, siamo sedute nella casa in cui lei ha portato la sua famiglia 40 anni fa per creare interamente questa nuova vita in California. Posso immaginare che sia stato strano inizialmente, venendo da una casa di due stanze...sarà sembrata una reggia.
Katherine:Sì.
Oprah: quali sono i ricordi più belli di Michael che cresce in questa casa??
Katherine: lui e suo fratello Randy sono cresciuti insieme, loro andavano nello studio che abbiamo qui e provavano, loro hanno scritto "Dancing Machine".
Oprah: quello era il periodo in cui io speravo che lei diventasse mia suocera, lo sapeva?? Perché io amo Jackie Jackson. Era il mio preferito dei Jackson.
Katherine: scusa se rido di questo...
Oprah: è vero...ogni volta che vedevo i Jackson 5 pensavo "io voglio sposare Jackie Jackson, voglio sposare Jackie Jackson"...ma non ha funzionato però.
Tornando a noi, quale era il suo sogno per i suoi figli e la sua famiglia??
Katherine: volevo solo che fossero brave persone e bravi padri, come sono...lo sono tutti.
Oprah: lei ha scritto questo libro come saluto, un omaggio a lui...si chiama "Never Can Say Goodbye", perché lo ha fatto??
Katherine: Ho voluto farlo per i suoi fans e per le persone che non lo hanno capito...racconto le vere storie su di lui...
Oprah: pensa che lui sia stato frainteso??
Katherine: Sì, lo penso.
Oprah: questo libro è composto da molte foto personali della famiglia, ma quando ho visto questa di quando era ragazzino mi sono soffermata, perché è così che io lo ricordo, lei come lo ricorda maggiormente?? Quando pensa a suo figlio Michael Jackson è questa l' immagine che vede nella sua mente??
Katherine: io penso a lui tutto il giorno e non mi piace parlare di lui perché non riesco a sostenerlo.
Lo ricordo piccolo nelle mie braccia..lui viene nella mia mente ogni giorno.
Oprah: Essendo madre anche io capisco che forse l'immagine che rimane nel cuore di una mamma è quella di bambino...forse è questa la sua immagine.
Katherine: Sì...e a volte nella mia mente posso sentire le sue risate...nella mia mente...lui mentre giocava o provava...faceva sherzi e rideva sempre.
Oprah: un burlone...
Katherine: Sì.
Oprah: tornando al 1993, quando feci l'intervista mondiale con lui, ed io ero nervosissima...l'unica cosa su cui abbiamo avuto contrasti è stato il fatto che lui non voleva che io mostrassi fotografie di lui da ragazzino...
Katherine: Perché lui è iniziato a cambiare...
Oprah: lui è iniziato a cambiare...e lui disse che non sia piaceva diceva che era brutto..
Katherine: sono stata male quando ha fatto quei cambiamenti...
Oprah: ma lui condivideva queste cose con lei??
Katherine: sì, sempre...
Oprah: cosa le diceva??
Katherine: lui diceva "sono così brutto e non voglio uscire", ma per una mamma il figlio è sempre bello e un giono mi disse "sto per rifarmi il naso, è troppo grande"...
Oprah: lei cosa ne pensa??
Katherine: era quello che lui voleva, io volevo che fosse felice, lui non lo era...pensava di essere molto brutto.
Oprah: deve essere stato difficile come madre...
Katherine: sì è stato molto difficile...
Oprah: lu iperò poi iniziò a fare tanti cambiamenti, lei pensa che avrebbe potuto dirgli qualcosa??
Katherine: quando dici cambiamenti...ecco sono state solo operazioni al naso, lui non ha fatto altro...fatta eccezione per la vitiligine, non voleva sembrare una mucca, quindi ha fatto questo...non ho idea di come lo abbia fatto, ma solo nella parte alta del corpo...mentre nelle gambe è cambiato...non so come lo ha fatto...ma lo ha fatto.
Oprah: ma lui quando si mostrava in pubblico era sempre diverso, sempre cambiato e sembrava che subisse sempre chirurgia plastica...lui credo mi disse di avere subito solo due interventi...
Katherine: beh ne ha avuto due più quelle due...era solo imbarazzato...
Oprah: di dire il numero??
Katherine: Sì.
Oprah: ma se continui a cambiare e il tuo naso diventa sempre più piccolo...
Katherine: sì troppo piccolo, una volta sembrava uno stuzzicadenti...sì pensavo fosse troppo piccolo.
Oprah: ma pensa che avrebbe potuto dire qualcosa, a chiunque dei suoi figli, specialmente a lui che cambiava il suo aspetto e dirgli "Michael basta"...
Katherine: Sì ma le persone dicono che lui fosse quasi dipendente dalla chirurgia plastica...ma non era il suo caso, perché io gli dissi che doveva smettere e che era abbastanza, e lui mi disse "ok, ho finito".
Oprah: quandi gli parò della chirurgia??
Katherine:Sì l'ho fatto.
Oprah: ma lui non l' ha ascoltata...
Katherine: no...
Oprah: ho fatto una bellissima intervista a Lisa Marie recentemente, e mi è piaciuta molto perché per la prima volta ho percepito che lo amava veramente...
Katherine: sì lo amava.
Oprah: io ho detto a Lisa che il mondo non sa che cosa pensare di questo matrimonio, ma lei cosa pensa...cosa ha pensato quando Michael glielo ha detto??
Katherine: io ero sorpresa...dopo il matrimonio mi chiamò..e mi disse "te la passo al telefono" e io dissi "non è lei"...lei ha una voce molto forte e non lo sapevo, la sua voce sembrava come quella di una donna di colore...
Oprah: ma l'ha conosciuta prima??
Katherine: No...
Oprah: quindi l'ha sposata senza farla conoscere alla mamma...
Katherine:sì.
Oprah: una cosa che Lisa mi ha detto è che lui aveva un amore incondizionato per lei e non c'era nulla che non avrebbe fatto per la mamma...
Katherine: Sì...e tutti quelli con cui parlo mi dicono la stessa cosa...ma sì io la percepivo. E io lo amavo caramente.
Oprah: che bello un ragazzo che ama la mamma...quindi stato uno shock per lei??
Katherine: ??
Oprah: il 25 giugno...
Katherine: O mio Dio...sì. Il giorno più brutto della mia vita...
Oprah: Lei dove si trovava??
Katherine: io ero appena tornata dai servizi per i testimoni di Jeovah, e quando sono arrivata a casa mi è arrivata uan telefonata che mi diceva di andare all 'ospedale, ma inizialmente mi fu detto che qualcuno aveva lasciato la casa di Michael in ambualanza e il corpo era completamente coperto...quindi io ho pregato tutto il tempo mentre andavo all' ospedale...il mio cuore si è spezzato...allora mi chiamarono e mi dissero di andare all'ospedale perché Michael era all'ospedale...lui era morto ma non me lo dissero...mio nipote venne da me e mi disse di continuare a pregare...
Oprah: Ma lei lo sapeva?? Nel suo cuore lo percepiva??
Katherine: Sì...ma speravo non fosse così.
Oprah: ma quando l' avevano chiamata per andare all'ospedale da Michael...
Katherine: mi dissero che stava male ma non che era morto...
Oprah: chi le disse di andare all' ospedale??
Katherine: Me lo ha detto il dottore, ci ha messo un sacco di tempo prima di arrivare al punto, ma me lo ha detto il dr. Murray.
Oprah: Il dottore??
Katherine: Sì e io continuavo a chiedere "come sta?? come sta?? ce la farà??" e poi lui mi disse "no...lui è andato"...è tutto quello che ricordo. Chiedo scusa perché sto piangendo...
Oprah: no sono io che chiedo scusa...chi era con lei in quel momento??
Katherine: mio nipote...lui era con me...i bambini erano presenti...i suoi bambini...ma loro erano in un'altra stanza...non sapevo fossero lì...poi li hanno fatti entrare e quella è stata la cosa peggiore...
Oprah: i suoi bambini...
Katherine: i suoi bambini...
Oprah: Prince e Paris...
Katherine:...e il piccolo...piangevano, credevo che Paris stesse per svenire, diceva "papà come posso fare senza di te, io voglio venire con te"...stavo così male per loro.
Oprah: chi lo ha detto ai bambini??
Katherine: qualcuno glielo ha detto...quando sono entrati piangevano...quindi...
Oprah: quindi qualcuno glielo ha detto...
Katherine: sì qualcuno glielo ha detto.
Oprah: e Paris diceva che voleva andare con lui??
Katherine: sì..."voglio venire con te", "voglio stare con te"...cose di questo tipo..
Oprah: quindi mettendo tutti i pezzi assieme...è stata una overdose da droga...quasta cosa l'ha scioccata??
Katherine: no...credo fosse overdose di propofol...
Oprah: sì sì... propofol
Katherine: sai è quello che ti danno quando ti operi..un anestetico...
Oprah: era sorpresa di sentire che stava prendendo propofol??
Katherine: Sì.
Oprah: signora Jackson lei era a conoscenza che lui si facesse prescrivere questo tipo di farmaci, anche solo per dormire??
Katherine: no...cioè ricordi l'ustione alla testa...lui doveva prendere queste cose e ci è voluto molto tempo prima che venissi a sapere che era diventato dipendente...
Oprah: si dopo l' incidente della Pepsi era diventato dipendente da antidolorifici...
Katherine: sì esattamente...
Oprah: Janet ha detto che la famiglia aveva in programma di itnervenire su questa cosa...lo sapeva??
Katherine: Sì me lo avevano detto.
Oprah: volevate prenderlo...
Katherine: si prenderlo e portarlo in un centrodi riabilitazione e farlo guarire.
Oprah: ha mai parlato con lui sulla sua dipendenza?
Katherine: sì ne abbiamo parlato una volta..quando mi fu detto...e lui negò...io gli dissi che non un giorno non avrei voluto sentire che era morto di overdose perché questa cosa mi avrebbe uccisa e mi avrebbe spezzato il cuore...ma continuava a dire di no e diceva "mamma non mi credi...la mia stessa madre non mi crede"...era in fase di negazione.
Oprah: c'era una parte di lei che voleva credergli ma sapeva al verità...
Katherine: lui voleva che gli credessi ma non gli ho creduto.
Oprah: nel 2005 lei è stata presente in aula di tribunale ogni singolo giorno...
Katherine: Sì.
Oprah: Come è stato?
Katherine: è stata dura per me perché il mi obambino subiva un processo e sapevo che era innocente...faceva male pensare che la giuria avrebbe potuto mandarlo in prigione...è stato molto difficile...e io pregavo che la verità venisse fuori, io dissi "solo la verità deve arrivare in questo tribunale"...ed è successo...ma non riesco a parlarne, è doloroso...non posso parlare di nulla senza piangere perché è stato un periodo di prova per lui e la sua vita...per tutta la vita ha dovuto affrontare cose del genere...e loro mentivano e basta su di lui...
Oprah: ma lei non ha pensato nemmeno per un secondo che potesse essere vero che avesse molestato un bambino??
Katherine: No, non l' ho mai pensato, io so che non sarebbe stato possibile...lui ama i bambini e stava sempre attorno a loro, era la loro unica maniera...non posso dire chi ma loro lo sanno...era l' unica maniera per fare credere alle persone che queste storie fossero vere perché si circondava di bambini tutto il tempo.
Mi diceva sempre "mamma perché mi accusano per coloro che amo di più...mi taglierei i polsi piuttosto che fare del male ad un bambino".
Oprah: ma lui come era in quel periodo...lui sembrava...cioè forse era sotto l'effetto delle droghe ma..ricordo una volta in cui si presentò in pijama...
Katherine: No, no...lui era in pijama perché era caduto...e lo portammo all' ospedale...il giudice non ci diede tempo, il suo avvocato disse di fare in fretta e questo è l' unico motivo per cui era in pijama.
Oprah: il processo lo ha cambiato??
Katherine: Sì...
Oprah: mi dica come...
Katherine: lui si è sempre fidato delle persone...il suo problema era che si fidava troppo...e dopo il processo invece non si fidava di nessuno...mi diceva sempre "mamma non mi fido di nessuno, l'unica persona di cui mi fido sei tu".
Oprah: c' è qualcosa che vorrebbe dire al dr. Conrad Murray??
Katherine: ci ho pensato milioni di volte...gli chiederei perché ha laciato la stanza...perché ha dato quelle cose a mio figlio...e perché se era pericoloso continuava a farlo.
Oprah: pensa che lui abbia ucciso suo figlio??
Katherine: non posso accusarlo di omicidio, non so che è stato un incidente o è stato intenzionale...non ne voglio parlare ma ho le mie opinioni...ma non voglio dirle.
Oprah: si dice che il tempo allevia il dolore, a lei è successo??
Katherine: No...non penso che sarà possibile, non penso che mi passerà mai.
Oprah: è doloroso per lei...
Katherine: sì...gni volta che parlo di Michael fa male...
Oprah: quindi ora lei sta crescendo i suoi figli...
Katherine: sì.
Oprah: ma vedeva i bambini bene in passato o...
Katherine: li conosco...non posso dire di conoscerli bene bene ma abbastanza bene, io andavo sempre a trovarli...solo le classiche visite della nonna.
Oprah: lei cosa mi dice su come lui stava crescendo i bambini, noi abbiamo visto Blanket esposto alla finestra, i bambini sempre coperti...cosa ne pensa??
Katherine: io non gli dissi nulla su questa cosa ma so che la loro madre biologica voleva questa cosa, non fu idea di Michael...
Oprah: di coprirli??
Katherine: sì.
Oprah: i bambini furono portati in questa casa immediatamente...la notte della sua morte...
Katherine: sì...
Oprah: sarà stato traumatico perché tutti provavano dolore...l'intera casa provava dolore...come avete fatto ad avere la forza necessaria??
Katherine: la cosa che mi ha spezzato il cuore è stata quando all' ospedale ci dissero "ora potete andare" e Paris mi disse "nonna ma dove andiamo??"...mi ha spezzato il cuore...io gli dissi "venite a casa con la nonna, non volete venire" e lei rispose "sì, vogliamo solo sapere dove stiamo andando".
Oprah: quindi li avete portati qui, avevate anche altri bambini qui...i figli di Randy...come ha fatto a farli integrare tutti??
Katherine: è semplicemente successo...hanno legato e si son divertiti...hanno fatto cose che non avevano mai fatto...sono andati in campeggio e lo abbiamo allestito in giardino...hanno fatto molte cose insieme...facevo tutto quello che mi chiedevano in quel periodo...perché il loro padre se ne era andato e loro conoscevano solo Michael...
Oprah: io credo che questo sia incredibile...questi bambini vivevano nel mondo di Michael Jackson... stata lei a decidere che dovessero andare regolarmente a scuola e non studiare a casa??
Katherine: sì, ne abbiamo parlato...Paris non vuole andare mentre Prince voleva andare...Prince decise di andare poi lei visitò la scuola e se ne innamorò e decise di andare anche lei. Invece il piccolo,che è Blanket, non voleva andare, ma quando ha sentito parlare i suoi fratelli degli amici che hanno a scuola ha iniziato a pensarci..quindi forse l'anno prossimo.
Oprah:in che classe sarà l'anno prossimo??
Katherine: in quarta.
Oprah: lei pensa che sia il momento per lui di andare??
Katherine: no io penso che non sia ancora il momento...è molto timido.
Oprah: pensa che sia una cosa per i bambini andare mostrarsi in pubblico senza maschere??
Katherine: sì è una cosa buona.
Oprah: come pensa che stiano superando la cosa?
Katherine: molto bene.
Oprah: le parlano della perdita del loro padre?
Katherine: a volte...dicono cose del tipo "papà farebbe così"..."questo è il modo in cui papà farebbe questo"...lei parla sempre di lui, è la più forte...tutte le immagini presenti nella sua stanza sono di Michael, non so come possa fare a guardarlo senza piangere...io non ce la faccio...
Oprah: ha intitolato il libro "Never Can Say Goodbye-La storia di Katherine Jackson", pensa a lui ogni giorno??
Katherine: ogni giorno, questa cosa non passa...a volte odio pensarci ma è una cosa a cui non posso rimediare.
Oprah: pensa sempre a lui con tristezza oppure...
Katherine: a volte penso a lui con un sorriso...le cose che faceva da piccolo, gli scherzi che faceva...lui è sempre nella mia mente.
Oprah: sente che lui è con lei??
Katherine: in tutti i miei ricordi...ho molti bei ricordi...è una che nessuno può portarti via.
Oprah: sono molto sorpresa di vederla qui signor Jackson.
Joe: perchè??
Oprah: perché il mondo sa che siete divorziati.
Katherine: non siamo divorziati
Oprah: ma non avevate iniziato le pratiche per il divorzio??
Katherine:no.
Joe: no.
Katherine: mai.
Oprah: mai?? beh sembrate molto amichevoli...
Joe: non litighiamo.
Oprah: di che cosa è più orgoglioso della signora Jackson??
Joe: lei è una persona fantastica, è troppo buona con la gente...lei è come Michael.
Oprah: che cosa le manca di più di suo figlio??
Katherine: o mio Dio.
Joe: penso sempre a lui...ogni volta che vado in un posto c'è lui...la sua musica è dappertutto.
Oprah: non potete farne a meno quindi...
Joe: beh ogni disco ha dei ricordi...
Oprah: pensa che lui la temesse??
Joe: non credo che temesse me, piuttosto temeva di fare qualcosa di sbagliato...ma non ho mai fatto cose...
Oprah: lui mi disse...lei sa che gli feci una intervista nel 1993, mi disse che lo picchiava
Joe: io sono felice che lui sia cresciuto come un ragazzo sensibile...era conosciuto in tutto il mondo, non poteva succedere...i ragazzi di Gary in quel periodo usavano droghe e andavano in prigione.
Oprah: anche io sono stata ragazzina...era la cultura in cui siamo cresciuti...e quello è stato il modo in cui ha cresciuto i suoi figli??
Joe: picchiarli con una frusta...
Katherine: è la stessa cosa
Oprah: è la stessa cosa...quando frusti la schiena...
Joe: non userei la parola picchiare
Oprah: ah quindi fa un problema alla parola picchiare
Joe: si dovrebbe usare la parola frustare
Oprah: quindi che cosa ha usato per disciplinare i suoi figli??
Katherine: beh bisognerebbe ammetterlo..è il modo in cui le persone di colore crescono i figli
Oprah: sì ma io sto chiedendo...forse lei signora Jackson mi può rispondere, che cosa usava lui??
Katherine: lui usava una cinghia
Oprah: una cinghia, le chiedo questo sapendo quello che sa adesso, pensa che avrebbe potuto usare un altro modo di crescerli??
Joe: nemmeno uno dei miei figli è mai stato in galera, di nove figli nemmeno uno...
Oprah: questo è buono...
Joe: questo è fantastico...
Oprah: si è pentito per quelle cinghiate??
Joe: no.
Oprah: non si è pentito??
Joe: no perché i miei figli non sono mai stati in prigione e sono cresciuti bene
Oprah: quando avete capito che Michael aveva qualcosa di speciale??
Katherine: quando era molto piccolo...quando la lavatrice partiva lui aspettava i rumori e faceva dei versi a tempo con la lavatrice, poi quando è cresciuto un po' stava a terra a ballare a tempo della lavatrice...
Oprah: wow!!
Katherine: e io pensai "questo bambino è un'altra cosa".
Oprah: oh tutti i bambini stanno arrivando...salve!!
Coro: salve!!
Oprah: presentatevi!!
Prince: io sono Prince...
Oprah: oh Prince salve...è il grande di Michael
Paris: salve io sono Paris...
Oprah: tu sei Paris..salve, io sono Oprah.
Randy Jr: io sono Randy...piacere di conoscerla.
Oprah: ciao Randy...
Jaafar: sono Jaafar..
Oprah: come??
Jaafar: Jaafar...
Oprah: oh Jaafar...ok piacere di conoscerti.
Jermajesty: io sono Jermajesty...
Oprah: Jermajesty??
Jermajesty: sì.
Oprah: come si scrive??
Jermajesty: J-E-R-M-A-J-E-S-T-Y
Oprah: ci dobbiamo inchinare alla sua presenza??
Jermajesty: no.
Oprah: Jermajesty...mi sembra di dovermi inchinare.
Donte: Sono Donte.
Oprah: Donte...piacere di cooscerti
Genevieve: sono Genevieve
Oprah: piacere di conoscervi ragazzi...mi sono persa Blanket.
Prince: Blanket saluta.
Paris: si sta nascondendo.
Oprah: ciao Blanket...io sono Oprah, piacere di conoscerti.
Blanket: ciao.
Oprah: allora ragazzi venite un po' a parlare con me??
Prince: perché no.
Oprah: perché no...su prendete le sedie...allora...ragazzi voi vivete tutti qui??
Coro: Sì.
Oprah: allora dimmi cosa ti piace fare??
Prince: mi piacciono i videogame e lo sport.
Oprah: videogame e sport??
Prince: sì.
Katherine: dille cosa vuoi fare da grande.
Prince: produttore di film e regista.
Oprah: vuoi produrre film...ok...signor Jackson lei vuole produrre film e fare il regista??
Prince: Sì.
Katherine: Paris, tu cosa vuoi fare da grande??
Paris: io voglio fare l'attrice.
Oprah: davvero??
Paris: sì.
Oprah: ma vuoi studiare, prenderla seriamente??
Paris: sì, io sono brava a improvvisare.
Oprah: davvero??
Paris: sì.
Oprah: dove??
Paris: lo facevo con mio padre.
Oprah: ma ragazzi, tutti quindi seguite la tradizione dei Jackson,tutti volete entrare in questo show-business?
Donte: sì.
Oprah: e tu lo fai??
Randy Jr: sì io canto.
Oprah: canti...Jermajesty!! (si inchina)...tu cosa fai??
Jermajesty: io canto.
Oprah: canti anche tu...e tu??
Genevieve: io canto.
Oprah: cantano tutti...ragazzi voi ricordate la prima volta che avete visto i Jackson 5 in cassetta, ad esempio all' Ed Sullivan Show??
Donte: siamo cresciuti guardando queste cose..tutto il tempo.
Oprah: quale è stata la vostra impressione??
-------: avevamo una specie di collezione...
Oprah: di chi sei figlia tu??
------: Randy.
Oprah: ok quindi la tu aprima impressione quale è stata??
------: è il mio primo ricordo di cosa questa famiglia fa...andare in tour.
Oprah: quindi avete realizzato che questa famiglia non era come le altre.
Coro: sì.
Oprah: è una famiglia differente...ma siete cresciuti sentendovi normali o la normalità è questa per voi??
Coro: è questa.
Oprah: ragazzi questo è il vostro primo anno a scuola??
Paris: sì.
Oprah: come vi è sembrato??
Paris: ero nervosa...
Oprah: su cosa??
Paris: tutto.
Oprah: i ragazzi avevano capito chi sei??
Paris: la mia amica non aveva capito finchè non ci hanno chiamati.
Oprah: e che cosa è successo??
Paris: a lei non importa.
Oprah: ti piace questo??
Paris: sì.
Oprah: Blanket tu studi a casa ancora??
Blanket: sì.
Oprah: ma è stato difficile per voi togliere i veli...stavate sempre coperti...ricordate quel periodo??
Prince: sì.
Oprah: ma sapevate perché mettevate le maschere??
Prince: sì.
Oprah: perché??
Prince: perché quando uscivamo con papà nessuno doveva riconoscerci.
Paris: ha cercato di crescerci non sapendo chi fosse, ma non è che abbia funzionato.
Oprah: ma voi apprezzavate stare con le maschere in quel periodo??
Paris: sì.
Oprah: ma capivate che...
Paris: non era sempre comodo ma sì.
Oprah: era per proteggervi...
Paris: sì.
Oprah: tu hai parlato al funerale ed eravamo tutti commossi dalla cosa, quale è il tuo ricordo più bello di tuo padre??
Paris: è difficile...
Oprah: ti ci lascio pensare...lo chiedo a Prince.
Prince: : quando eravamo in Bahrain e ci alzavamo presto per fare una passeggiata in spiaggia.
Oprah: Paris??
Paris: ricordo che andavamo nel tetto della nostra casa di Las Vegas e guardavamo le luci del Luxor Hotel, mangiando cose e bevendo soda.
Oprah: ma che tipo di padre era?? era duro nella disciplina o potevate fare tutto??
Paris: era rigido.
Blanket: lui poteva farla franca con qualsiasi cosa... (Prince)
Oprah: e tu potevi farla franca??
Blanket: no.
Oprah: quindi che cosa facevate??
Paris: mi portava nei musei, entrambi amavamo l'arte, ci piaceva inseguirci fuori e ci ha regalato Kenya quattro anni fa.
Oprah: Kenya il cane...ma quando vivevate con lui vi sembrava tutto normale anche se per il resto del mondo non lo era??
Paris: sì, io penso che il mondo non abbia mai capito che padre meraviglioso lui fosse...ed era il migliore cuoco mai esistito.
Oprah: cuoco??
Paris: sì...sei sorpresa di sentirlo??
Oprah: sì!!
Paris: lui è un papà normale...il migliore.
Oprah: questo è uno dei motivi per cui volevo fare questo...sono felice che abbiate parlato con me perché il mondo non sa nulla di lui come padre...e dalle parole che tu hai usato al funerale il mondo ha iniziato a capire un po' come era come padre...ma sono scioccata di sentire che era un cuoco. Cosa cucinava??
Paris: il migliore toast francese del mondo.
Oprah: cucinava per voi spesso??
Paris: Sì.
Oprah: cosa ti manca di più??
Paris: tutto.
Oprah: tutto...grazie per avere parlato con me...sono felice che abbiate condiviso queste cose con me...davvero.
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