Dennis Gabor: Michael Jackson usò le sue tecnologie
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Dennis Gabor: Michael Jackson usò le sue tecnologie
szwaby82 Inviato: 06 Giu 2010 10:12 am
Dennis Gabor: Michael Jackson portò le sue tecnologie ai concerti
Come Google ricorda, oggi viene celebrato l’anniversario della nascita di Dennis Gabor, fisico ungherese inventore dell’olografia.
I ragazzi di Cinema, Auto e Sport ci hanno già ricordato in che maniera l’ologramma sia la soluzione tecnologica più trendy ed efficace nei vari settori dello spettacolo e delle tecnologie.
Noi di Musica10 certamente non potevamo mancare all’appello,
ed abbiamo così deciso di rendere omaggio all’invenzione di Dennis Gabor citando l’uso della tecnica olografiche per le coreografie dei concerti dal vivo delle grandi star.
La tecnologia laser con proiezione su lastra olografica delle immagini è la risorsa più gettonata, assieme ai fumogeni colorati, sui palchi di grandi star come Madonna, U2, Lady Gaga e molte altre.
La domanda retorica sta nel chiedervi chi fosse stato il precursore di questa psichedelica soluzione dell’olografia sui concerti dal vivo. Ma naturalmente lui, Michael Jackson, il king of the pop.
La prima volta fu nel lontano 1987, in occasione della registrazione di Another Part Of Me, che venne poi anche confezionato come corto metraggio da trasmettere nei teatri e nei cinema. Gli effetti speciali dei laser furono possibili grazie all’assurdo budget messo a disposizione per i 17 minuti di produzione: ben 30 milioni di dollari!
L’oleografia ed i giochi di luce con i laser hanno naturalmente fatto più volte comparsa ai concerti di Michael Jackson e, come il video che segue sta a dimostrare, rendevano gli effetti speciali davvero un marchio di fabbrica della super star.
Come funzionano gli effetti speciali laser e olografici sul palco di un concerto dal vivo? Damon Albarn, cantante dei Gorillaz ed appassionato degli effetti speciali, consiglia di non esagerare con la pellicola trasparente per le proiezioni laser su di essa, in quanto potrebbe ostacolare le basse frequenze. Giocare allora con un utilizzo più insistito del fumo, che vada ad assorbire le luci laser laddove la pellicola manca per parsimonia della qualità del suono.
Fonte: http://www.musica10.it/
Dennis Gabor: Michael Jackson portò le sue tecnologie ai concerti
Come Google ricorda, oggi viene celebrato l’anniversario della nascita di Dennis Gabor, fisico ungherese inventore dell’olografia.
I ragazzi di Cinema, Auto e Sport ci hanno già ricordato in che maniera l’ologramma sia la soluzione tecnologica più trendy ed efficace nei vari settori dello spettacolo e delle tecnologie.
Noi di Musica10 certamente non potevamo mancare all’appello,
ed abbiamo così deciso di rendere omaggio all’invenzione di Dennis Gabor citando l’uso della tecnica olografiche per le coreografie dei concerti dal vivo delle grandi star.
La tecnologia laser con proiezione su lastra olografica delle immagini è la risorsa più gettonata, assieme ai fumogeni colorati, sui palchi di grandi star come Madonna, U2, Lady Gaga e molte altre.
La domanda retorica sta nel chiedervi chi fosse stato il precursore di questa psichedelica soluzione dell’olografia sui concerti dal vivo. Ma naturalmente lui, Michael Jackson, il king of the pop.
La prima volta fu nel lontano 1987, in occasione della registrazione di Another Part Of Me, che venne poi anche confezionato come corto metraggio da trasmettere nei teatri e nei cinema. Gli effetti speciali dei laser furono possibili grazie all’assurdo budget messo a disposizione per i 17 minuti di produzione: ben 30 milioni di dollari!
L’oleografia ed i giochi di luce con i laser hanno naturalmente fatto più volte comparsa ai concerti di Michael Jackson e, come il video che segue sta a dimostrare, rendevano gli effetti speciali davvero un marchio di fabbrica della super star.
Come funzionano gli effetti speciali laser e olografici sul palco di un concerto dal vivo? Damon Albarn, cantante dei Gorillaz ed appassionato degli effetti speciali, consiglia di non esagerare con la pellicola trasparente per le proiezioni laser su di essa, in quanto potrebbe ostacolare le basse frequenze. Giocare allora con un utilizzo più insistito del fumo, che vada ad assorbire le luci laser laddove la pellicola manca per parsimonia della qualità del suono.
Fonte: http://www.musica10.it/
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