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La stasi voleva censurare Michael nel 1988

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Messaggio Da szwaby82 Ven Ott 28, 2011 3:37 pm

"Poteva portare messaggi di libertà"
STASI TEMEVA MICHAEL JACKSON, PIANI PER CENSURA
di Rodolfo Calo'


BERLINO - La popolarita" di Michael Jackson spaventava la Stasi, la polizia segreta del regime di Berlino est che arrivò a concepire un piano per censurare quasi in diretta il re del pop qualora avesse fatto riferimenti alla libertà negata nella Germania orientale. Il piano, poi non realizzato, risale al 1988, in occasione di un concerto che Jackson tenne nella libera e filo-occidentale Berlino ovest.

E a rivelarne l'esistenza, più di 20 anni dopo, é il quotidiano tedesco Bild citando documenti riemersi dagli archivi del "Ministero per sicurezza di Stato", l'organizzazione di sicurezza e spionaggio della Ddr detta anche Stasi. Il concerto si svolse il 18 giugno di quell'anno dietro alla Porta di Brandeburgo, il monumento-simbolo di Berlino sormontato da una quadriga e situato proprio dove si ergeva il Muro che sarebbe caduto meno di un anno e mezzo dopo. Dal viale Unter den Linden, nell'est comunista, fu possibile sentirlo distintamente e la famigerata Stasi - emerge dai documenti - temeva "uno scontro" con giovani aizzati da quelli che aveva individuato come provocatori anti-regime.

Per evitare i disordini, l'organizzazione dell'onnipotente Erich Mielke impostò l'ideazione di un "concerto diversivo", come lo chiama la Bild. Il piano era quello di allontanare i giovani dal Brandenburger Tor per radunarli in uno stadio nel profondo est della città, lontano dalle note live dei brani tratti dagli album Thriller e Bad (uscito solo un anno prima), che suonavano tanto di degenerato capitalismo alle orecchie dei gerarchi comunisti.

Per Mielke il vero problema però non era tanto l'inarrestabile avanzata della cultura pop occidentale, quanto il rischio che "il cantante americano Michael Jackson" - come lo definisce asetticamente una nota della Stasi - avrebbe potuto inneggiare alla libertà tra una canzone e l'altra. Per poter cancellare quelle che la terminologia-Stasi definiva "provocazioni politiche", si pensò di consentire la proiezione del concerto su maxi-schermi nello stadio, ma con un rozzo trucco: la trasmissione sarebbe avvenuta in differita, con un ritardo di due minuti durante i quali poter oscurare frasi e gesti sgraditi sostituendole al volo con spezzoni di un vecchio concerto dello stesso Jackson. Per motivi non precisati il piano saltò e la Stasi si dedicò alla soluzione più semplice: dar la caccia ai fan di Jacko per le strade di Berlino est.
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