Pedofilia, il manifesto shock che accusa la Chiesa
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Pedofilia, il manifesto shock che accusa la Chiesa
Pedofilia, il manifesto shock che accusa la Chiesa
pubblicato il 25 novembre 2010 alle 10:09 dallo stesso autore - torna alla home
Un’affissione contesta il vescovo di Savona per non essere intervenuto nei casi di violenza sui minori
stor 9499566 30140 Pedofilia, il manifesto shock che accusa la ChiesaUn manifesto di accusa nei confronti di Vittorio Lupi, vescovo di Savona, e della curia savonese cui si imputa di non essere in alcun modo intervenuti in casi di pedofilia che avrebbero coinvolto esponenti della chiesa savonese, da oggi verra’ affisso in tutta la provincia per iniziativa del comitato ‘Vittime di pedofilia nel savonese’.
LA STORIA - La vicenda della pedofilia savonese si trascina avanti da qualche anno, con un nuovo indagato di recente: si tratta di Franco Briano, 63 anni, postino in pensione, factotum di don Giovanni Lupino, che è tra i suoi accusatori. Briano, che ha ammesso di aver molestato diversi bambini almeno fino al 1996, quando in qualità di volontario organizzava gite e campi solari per la parrocchia di San Dalmazio a Lavagnola, è stato ascoltato in procura e deve rispondere di violenza sessuale. L’ indagine su Briano è una costola dell’ inchiesta che vede come principale indagato l’ ex sacerdote di Spotorno Nello Giraudo. Entrambi infatti sarebbero stati educatori nello stesso gruppo di scout. Ad accusarlo ci sarebbero almeno sei tra denunce ed esposti, riguardanti episodi raccontati da presunte vittime che oggi hanno tra i 30 ed i 40 anni. A denunciarlo anche lo stesso don Lupino che si è recato in procura, dopo aver raccolto alcune testimonianze dei suoi parrocchiani. Briano resta a piede libero. In casa sua, gli agenti della squadra mobile, coordinata dal vice questore Rosalba Garello hanno sequestrato computer che potrebbe contenere immagini pedopornografiche.
LA CATENA DI MAIL E LA PROTESTA IN VATICANO – Proprio da Savona sono partite diverse mail di denuncia di presunti casi di pedofilia inviate a Verona agli organizzatori del primo incontro di vittime di abusi sessuali da parte di religiosi. L’ iniziativa si intitola “Noi vittime di preti pedofili” e si tiene al Palazzo delle Gran Guardia: «Vogliamo far vedere – dicono gli organizzatori – che esistiamo, che non possiamo più essere ignorati e che non siamo statistiche, ma esseri umani con famiglie, figli, sentimenti». Il primo novembre c’era stata una contestazione nei confronti di padre Lombardi, riportata da Repubblica:
Protagonista della contestazione, il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che ieri sera ha tentato di raggiungere il sit-in organizzato sotto a Castel Sant’ Angelo, a Roma, dall’ associazione “Survivor’ s voice” che riunisce le vittime di pedofilia e abusi. Alla protesta hanno partecipato decine di persone provenienti da 13 nazioni e che hanno subito violenze da parte di esponenti del clero cattolico. Tra loro, anche un gruppo di ex allievi sordomuti dell’ istituto Antonio Provolo di Verona e una vittima di Savona, il 40enne Francesco Zanardi, in sciopero della fame da undici giorni contro il vescovo di Savona Vittorio Lupi affinché «denunci i preti pedofili». Tutti i manifestanti hanno indossato magliette con su scritto, in diverse lingue, “Basta” e alcuni di loro hanno esposto cartelli con gli slogan “Giù le mani dai bambini”, “Chiesa senza abusi” e “Il Papa protegge i preti pedofili”. Per «esprimere la sua solidarietà» alle vittime, il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha raggiunto il sit-in a Castel Sant’ Angelo.
pubblicato il 25 novembre 2010 alle 10:09 dallo stesso autore - torna alla home
Un’affissione contesta il vescovo di Savona per non essere intervenuto nei casi di violenza sui minori
stor 9499566 30140 Pedofilia, il manifesto shock che accusa la ChiesaUn manifesto di accusa nei confronti di Vittorio Lupi, vescovo di Savona, e della curia savonese cui si imputa di non essere in alcun modo intervenuti in casi di pedofilia che avrebbero coinvolto esponenti della chiesa savonese, da oggi verra’ affisso in tutta la provincia per iniziativa del comitato ‘Vittime di pedofilia nel savonese’.
LA STORIA - La vicenda della pedofilia savonese si trascina avanti da qualche anno, con un nuovo indagato di recente: si tratta di Franco Briano, 63 anni, postino in pensione, factotum di don Giovanni Lupino, che è tra i suoi accusatori. Briano, che ha ammesso di aver molestato diversi bambini almeno fino al 1996, quando in qualità di volontario organizzava gite e campi solari per la parrocchia di San Dalmazio a Lavagnola, è stato ascoltato in procura e deve rispondere di violenza sessuale. L’ indagine su Briano è una costola dell’ inchiesta che vede come principale indagato l’ ex sacerdote di Spotorno Nello Giraudo. Entrambi infatti sarebbero stati educatori nello stesso gruppo di scout. Ad accusarlo ci sarebbero almeno sei tra denunce ed esposti, riguardanti episodi raccontati da presunte vittime che oggi hanno tra i 30 ed i 40 anni. A denunciarlo anche lo stesso don Lupino che si è recato in procura, dopo aver raccolto alcune testimonianze dei suoi parrocchiani. Briano resta a piede libero. In casa sua, gli agenti della squadra mobile, coordinata dal vice questore Rosalba Garello hanno sequestrato computer che potrebbe contenere immagini pedopornografiche.
LA CATENA DI MAIL E LA PROTESTA IN VATICANO – Proprio da Savona sono partite diverse mail di denuncia di presunti casi di pedofilia inviate a Verona agli organizzatori del primo incontro di vittime di abusi sessuali da parte di religiosi. L’ iniziativa si intitola “Noi vittime di preti pedofili” e si tiene al Palazzo delle Gran Guardia: «Vogliamo far vedere – dicono gli organizzatori – che esistiamo, che non possiamo più essere ignorati e che non siamo statistiche, ma esseri umani con famiglie, figli, sentimenti». Il primo novembre c’era stata una contestazione nei confronti di padre Lombardi, riportata da Repubblica:
Protagonista della contestazione, il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che ieri sera ha tentato di raggiungere il sit-in organizzato sotto a Castel Sant’ Angelo, a Roma, dall’ associazione “Survivor’ s voice” che riunisce le vittime di pedofilia e abusi. Alla protesta hanno partecipato decine di persone provenienti da 13 nazioni e che hanno subito violenze da parte di esponenti del clero cattolico. Tra loro, anche un gruppo di ex allievi sordomuti dell’ istituto Antonio Provolo di Verona e una vittima di Savona, il 40enne Francesco Zanardi, in sciopero della fame da undici giorni contro il vescovo di Savona Vittorio Lupi affinché «denunci i preti pedofili». Tutti i manifestanti hanno indossato magliette con su scritto, in diverse lingue, “Basta” e alcuni di loro hanno esposto cartelli con gli slogan “Giù le mani dai bambini”, “Chiesa senza abusi” e “Il Papa protegge i preti pedofili”. Per «esprimere la sua solidarietà» alle vittime, il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha raggiunto il sit-in a Castel Sant’ Angelo.
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