Michael Intervista Parrel William
Michael Jackson Who Is It :: Michael Life: tra palco e realtà / Michael's life:between stage and reality :: Michael The Legend!!!
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Michael Intervista Parrel William
Michael Intervista Parrel William
Michael intervista Parrel Williams per Interview - giugno 2003
MICHAEL JACKSON: Allora, ti sto intervistando, giusto? E penso siano sette domande, o qualcosa del genere?
PHARRELL WILLIAMS: Certo. Quello che vuoi.
JACKSON: Okay. Cosa diresti che ti ispira nella tua musica? Cos'è che ti ispira per creare la tua musica?
WILLIAMS: E' una sensazione. Tratti l'aria come una tela e la vernice sono gli accordi che passano attraverso le tue dita, escono della tastiera. Così, quando sto suonando, è come se dipingessi una sensazione nell'aria. So che può sembrare banale, ma…
JACKSON: No, no, è una perfetta analogia.
WILLIAMS: E quando sai che è completato, sai che è completato. E' come la pittura o scultura. Quando si lascia è perché sai che è finita. E ' completata. E viceversa: ti dice: "Ehi, io non sono finita".
JACKSON: Già. E si rifiuta di farti dormire finché non è finita.
WILLIAMS: Esatto...
JACKSON: Sì, mi succede la stessa cosa. [Ride] E cosa ne pensi della musica di oggi, ti senti dentro i nuovi sounds che si stanno creando e nella direzione in cui la musica sta andando?
WILLIAMS: Beh, personalmente, mi sento come se stessi prendendo appunti da persone come te e Stevie [Wonder] e Donny [Hathaway] insomma, fare ciò che sembra giusto.
JACKSON: Esatto.
WILLIAMS: Sai, come quando tutti andavano in una direzione, e tu andasti fuori dall’ordinario (in originale “Off the Wall”: sta giocando con uno dei significati del titolo dell'album).
JACKSON: Esatto. [Ride]
WILLIAMS: E quando tutti gli altri andavano da un’altra parte, te ne sei uscito con “Thriller”. Hai fatto a modo tuo. E io mi sto ispirando a persone come te, a cose come non aver paura di ascoltare i tuoi sentimenti e trasformare le tue aspirazioni e ambizioni in materia. Farle succedere, far sì che si materializzino.
JACKSON: Chi sono alcuni degli artisti più anziani- non gli artisti che senti alla radio oggi - chi ti hanno ispirato quando eri più giovane? Tipo gli artisti che ascoltava tuo padre, hai imparato qualcosa da questi artisti?
WILLIAMS: Assolutamente. The Isley Brothers.
JACKSON: Sì, anche a me. Amo gli Isley Brothers. E amo Sly and the Family Stone.
WILLIAMS: Donny, Stevie.
JACKSON: Ti piace tutta la gente che piace anche a me. [Ride]
WILLIAMS: Quei cambi di accordo. Ti portano via.
JACKSON: Bello, bello. Ok, bene, dove sei? A New York?
WILLIAMS: Sono a Virginia Beach, in Virginia, sir.
JACKSON: Virginia! Oh, bella. Porteresti tutto il mio amore alla Virginia?
WILLIAMS: Sì. Grazie.
JACKSON: E a tua madre e ai tuoi genitori? Perché Dio vi ha benedetto con doni speciali.
WILLIAMS: Grazie, sir. E voglio solo dire una cosa, e non so se vuoi sentirlo, ma lo devo dire perché è nel mio cuore. La gente ti scoccia…
JACKSON: Già.
WILLIAMS: Perché ti ama. Questa è l'unica ragione. Quando fai qualcosa che la gente non capisce, ne fanno un problema più grande di quanto non sarebbe per chiunque altro, perché sei uno dei talenti più incredibili che sia mai vissuto. Hai compiuto e realizzato di più in questo secolo che la maggior parte degli altri uomini.
JACKSON: Bene, ti ringrazio molto. È molto gentile da parte tua.
WILLIAMS: Quello che fai è così sorprendente. Quando avrai 100 anni, e staranno ancora inventando cose su quello che hai fatto a questo e quello che hai fatto a quest’altro sul tuo corpo, per favore credimi, se deciderai che vorrai farti cromare l’intero corpo, tu sei così sorprendente che il mondo, non importa quello che diranno, sarà lì per vederlo. E questo è grazie a quello che hai raggiunto nel mondo della musica, e nel cambiare la vita delle persone. La gente concepisce figli con le tue canzoni. Hai colpito il mondo.
JACKSON: Ti ringrazio molto. Come si dice: più grande è la stella, maggiore è il bersaglio. Sai quando sei - e non sto millantando o niente del genere - ma sai che sei in cima quando iniziano a lanciare frecce contro di te. Anche Gesù è stato crocifisso. Persone che portano luce al mondo, dal Mahatma Gandhi a Martin Luther King a Gesù Cristo, anche io stesso. E il mio motto sono stati Heal the World, We Are the World, Earth Song, salvare i nostri figli, aiutare il pianeta. E la gente mi perseguita per questo, ma non mi fa male, perché la base di fan diventa più forte. E più duro colpisci qualcosa, più resistente quella cosa diventa. E’ quello che è successo a me: io sono resiliente. Ho la pelle di un rinoceronte. Nulla può farmi male. Niente.
WILLIAMS: Questo è esattamente il mio punto. Voglio solo farti sapere che sei stupefacente. Quello che fai per la musica, quello che hai fatto per la musica, da "Billie Jean" a "That’s what you get (for being polite)" - [canta] (è un brano dei Jacksons, dall'album Destiny, ndt)
JACKSON: Oh, la conosci? [Ride]
WILLIAMS: [canta] "Jack still sits all alone.”
JACKSON: Ragazzo, le sai tutte... [Canticchia un riff di chitarra]
WILLIAMS: Anche se non ho mai lavorato con te, sappi che sei inarrestabile. È per questo che ho detto, quando avrai 100 anni e deciderai di immergere tutto il corpo nel cromo, per quanto dicano cose - e non mi interessa quello che dicono su di te, sir - saranno lì per vederti.
JACKSON: C'è un sacco di gelosia. Io amo tutte le razze, amo tutte le persone, ma a volte c'è un diavolo nelle persone, e diventano gelose. Ogni volta che c'è un luminare che va oltre le vette nel suo campo, le persone tendono a diventare gelose e cercano di tirarlo giù. Ma non possono con me perché io sono molto, molto, molto forte. [Ride] Loro non lo sanno però.
WILLIAMS: Lo sanno! Credimi ti prego, lo sanno!
JACKSON: Chiunque altro avrebbe ceduto; loro non possono spezzarmi. Sono molto forte.
WILLIAMS: Certamente. Non potevano spezzarti quando avevi 10 anni, perché stavi demolendo uomini adulti facendo quel che facevi con la voce e il tuo talento. E quando avevi 20 anni, hai superato persone che facevano il tuo stesso lavoro da 20 o 30 anni. E oggi sono ancora in attesa di vedere a che punto sei. Vogliono vedere i tuoi figli, vogliono vedere il tuo mondo. Sei incredibile, e volevo solo dirtelo. E spero che tutto questo venga stampato, perché è molto importante per me. Spero di poter diventare la metà di quello che sei tu, un giorno.
JACKSON: Oh, Dio ti benedica. Sei meraviglioso anche tu. . . buona giornata.
WILLIAMS: Anche a te, sir.
JACKSON: Grazie. Ciao.
WILLIAMS: Ciao.
www.interviewmagazine.com/music/michael-jackson/2/
Michael intervista Parrel Williams per Interview - giugno 2003
MICHAEL JACKSON: Allora, ti sto intervistando, giusto? E penso siano sette domande, o qualcosa del genere?
PHARRELL WILLIAMS: Certo. Quello che vuoi.
JACKSON: Okay. Cosa diresti che ti ispira nella tua musica? Cos'è che ti ispira per creare la tua musica?
WILLIAMS: E' una sensazione. Tratti l'aria come una tela e la vernice sono gli accordi che passano attraverso le tue dita, escono della tastiera. Così, quando sto suonando, è come se dipingessi una sensazione nell'aria. So che può sembrare banale, ma…
JACKSON: No, no, è una perfetta analogia.
WILLIAMS: E quando sai che è completato, sai che è completato. E' come la pittura o scultura. Quando si lascia è perché sai che è finita. E ' completata. E viceversa: ti dice: "Ehi, io non sono finita".
JACKSON: Già. E si rifiuta di farti dormire finché non è finita.
WILLIAMS: Esatto...
JACKSON: Sì, mi succede la stessa cosa. [Ride] E cosa ne pensi della musica di oggi, ti senti dentro i nuovi sounds che si stanno creando e nella direzione in cui la musica sta andando?
WILLIAMS: Beh, personalmente, mi sento come se stessi prendendo appunti da persone come te e Stevie [Wonder] e Donny [Hathaway] insomma, fare ciò che sembra giusto.
JACKSON: Esatto.
WILLIAMS: Sai, come quando tutti andavano in una direzione, e tu andasti fuori dall’ordinario (in originale “Off the Wall”: sta giocando con uno dei significati del titolo dell'album).
JACKSON: Esatto. [Ride]
WILLIAMS: E quando tutti gli altri andavano da un’altra parte, te ne sei uscito con “Thriller”. Hai fatto a modo tuo. E io mi sto ispirando a persone come te, a cose come non aver paura di ascoltare i tuoi sentimenti e trasformare le tue aspirazioni e ambizioni in materia. Farle succedere, far sì che si materializzino.
JACKSON: Chi sono alcuni degli artisti più anziani- non gli artisti che senti alla radio oggi - chi ti hanno ispirato quando eri più giovane? Tipo gli artisti che ascoltava tuo padre, hai imparato qualcosa da questi artisti?
WILLIAMS: Assolutamente. The Isley Brothers.
JACKSON: Sì, anche a me. Amo gli Isley Brothers. E amo Sly and the Family Stone.
WILLIAMS: Donny, Stevie.
JACKSON: Ti piace tutta la gente che piace anche a me. [Ride]
WILLIAMS: Quei cambi di accordo. Ti portano via.
JACKSON: Bello, bello. Ok, bene, dove sei? A New York?
WILLIAMS: Sono a Virginia Beach, in Virginia, sir.
JACKSON: Virginia! Oh, bella. Porteresti tutto il mio amore alla Virginia?
WILLIAMS: Sì. Grazie.
JACKSON: E a tua madre e ai tuoi genitori? Perché Dio vi ha benedetto con doni speciali.
WILLIAMS: Grazie, sir. E voglio solo dire una cosa, e non so se vuoi sentirlo, ma lo devo dire perché è nel mio cuore. La gente ti scoccia…
JACKSON: Già.
WILLIAMS: Perché ti ama. Questa è l'unica ragione. Quando fai qualcosa che la gente non capisce, ne fanno un problema più grande di quanto non sarebbe per chiunque altro, perché sei uno dei talenti più incredibili che sia mai vissuto. Hai compiuto e realizzato di più in questo secolo che la maggior parte degli altri uomini.
JACKSON: Bene, ti ringrazio molto. È molto gentile da parte tua.
WILLIAMS: Quello che fai è così sorprendente. Quando avrai 100 anni, e staranno ancora inventando cose su quello che hai fatto a questo e quello che hai fatto a quest’altro sul tuo corpo, per favore credimi, se deciderai che vorrai farti cromare l’intero corpo, tu sei così sorprendente che il mondo, non importa quello che diranno, sarà lì per vederlo. E questo è grazie a quello che hai raggiunto nel mondo della musica, e nel cambiare la vita delle persone. La gente concepisce figli con le tue canzoni. Hai colpito il mondo.
JACKSON: Ti ringrazio molto. Come si dice: più grande è la stella, maggiore è il bersaglio. Sai quando sei - e non sto millantando o niente del genere - ma sai che sei in cima quando iniziano a lanciare frecce contro di te. Anche Gesù è stato crocifisso. Persone che portano luce al mondo, dal Mahatma Gandhi a Martin Luther King a Gesù Cristo, anche io stesso. E il mio motto sono stati Heal the World, We Are the World, Earth Song, salvare i nostri figli, aiutare il pianeta. E la gente mi perseguita per questo, ma non mi fa male, perché la base di fan diventa più forte. E più duro colpisci qualcosa, più resistente quella cosa diventa. E’ quello che è successo a me: io sono resiliente. Ho la pelle di un rinoceronte. Nulla può farmi male. Niente.
WILLIAMS: Questo è esattamente il mio punto. Voglio solo farti sapere che sei stupefacente. Quello che fai per la musica, quello che hai fatto per la musica, da "Billie Jean" a "That’s what you get (for being polite)" - [canta] (è un brano dei Jacksons, dall'album Destiny, ndt)
JACKSON: Oh, la conosci? [Ride]
WILLIAMS: [canta] "Jack still sits all alone.”
JACKSON: Ragazzo, le sai tutte... [Canticchia un riff di chitarra]
WILLIAMS: Anche se non ho mai lavorato con te, sappi che sei inarrestabile. È per questo che ho detto, quando avrai 100 anni e deciderai di immergere tutto il corpo nel cromo, per quanto dicano cose - e non mi interessa quello che dicono su di te, sir - saranno lì per vederti.
JACKSON: C'è un sacco di gelosia. Io amo tutte le razze, amo tutte le persone, ma a volte c'è un diavolo nelle persone, e diventano gelose. Ogni volta che c'è un luminare che va oltre le vette nel suo campo, le persone tendono a diventare gelose e cercano di tirarlo giù. Ma non possono con me perché io sono molto, molto, molto forte. [Ride] Loro non lo sanno però.
WILLIAMS: Lo sanno! Credimi ti prego, lo sanno!
JACKSON: Chiunque altro avrebbe ceduto; loro non possono spezzarmi. Sono molto forte.
WILLIAMS: Certamente. Non potevano spezzarti quando avevi 10 anni, perché stavi demolendo uomini adulti facendo quel che facevi con la voce e il tuo talento. E quando avevi 20 anni, hai superato persone che facevano il tuo stesso lavoro da 20 o 30 anni. E oggi sono ancora in attesa di vedere a che punto sei. Vogliono vedere i tuoi figli, vogliono vedere il tuo mondo. Sei incredibile, e volevo solo dirtelo. E spero che tutto questo venga stampato, perché è molto importante per me. Spero di poter diventare la metà di quello che sei tu, un giorno.
JACKSON: Oh, Dio ti benedica. Sei meraviglioso anche tu. . . buona giornata.
WILLIAMS: Anche a te, sir.
JACKSON: Grazie. Ciao.
WILLIAMS: Ciao.
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