MICHAEL JACKSON E FREDDIE MERCURY
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MICHAEL JACKSON E FREDDIE MERCURY
Michaelforever Inviato: 20 Set 2011 08:46 pm
MICHAEL JACKSON E FREDDIE MERCURY - DI PETER FREESTONE (assistente personale del cantante dei Queen)
Michael Jackson e Freddie Mercury erano due tra i più grandi artisti mai esistiti.
L'assistente personale di Freddie Mercury riflette sulla loro amicizia raccontandoci momenti unici della vita segreta di queste due brillanti star:
La prima volta che incontrai Michael Jackson fu nel backstage al Forum in Los Angeles nel luglio 1980. Si era recato li' per assistere al concerto dei Queen. Dopo il concerto ando' nel backstage per vedere la band. Passo' del tempo con John Deacon e parlarono di "Another One Bites the Dust" che Michael consiglio' di far uscire come singolo. Passo' anche del tempo con Freddie. Aveva 22 anni ed era come un entusiasta teenager. Lo spettacolo gli era davvero piaciuto.
La volta successiva fu un paio di anni più tardi quando Freddie fu invitato a casa di Michael in Encino, al nord di Hollywood. Arrivo' a casa sua, passando attraverso la sicurezza al cancello di ingresso. Scendemmo dalla macchina e ci ritrovammo di fronte ad una villa in stile Tudor, con facciata a mattoncini al piano inferiore e stucco bianco e legno al piano superiore. Michael ci venne incontro salutandoci con un grande sorriso, naturalmente fiero della sua casa. Prima di poter entrare, insistette perchè lo accompagnassimo a fare un giro intorno alla proprietà. Non mi dimentichero' mai Freddie Mercury che camminava in mezzo al fango indossando jeans bianchi e scarpe da ginnastica bianche e parlava ai lama! Michael ci mostro' tutti gli animali e poi ci porto' ai piedi di un laghetto dove aveva i cigni. Amava davvero quegli animali e gli uccelli; facevano parte della 'sua famiglia', come gli amici di Freddie facevano parte della vita di Freddie.
Michael ci fece entrare a casa sua. Non so quante stanze c'erano. So che lui viveva li' con sua madre, Katherine, le sue due sorelle, Latoya e Janet, e c'erano stanze per gli ospiti in caso ce ne fosse bisogno. Appena entrammo in camera di Michael tre cose mi colpirono e mi permisero di capire meglio che persona fosse.
In tutta la stanza, sul pavimento c'erano i suoi dischi d'oro e di platino per 'Thriller'. Era evidente che per lui averli significasse tanto. Li conservava ma non aveva bisogno di mostrarli al mondo, non aveva bisogno di mostrare quanto fosse bravo come artista. La seconda cosa era il grande terrario che occupava un intero muro nel quale si trovava il suo serpente. La stampa ha parlato parecchio di questa sua amata creatura ed era nella sua stanza ma sotto pesanti sbarre di legno tenute insieme da molti mattoni. Probabilmente era un 'amico', ma sicuramente tenuto sotto controllo. Terza e ultima cosa era che al centro della stanza, sul pavimento, c'era un materasso formato gigante. Freddie chiese a Michael "dov'è il letto? Hai abbastanza soldi da comprartene uno!" e la risposta di Michael fu "quando dormo mi piace dormire vicino alla terra". "Ma noi ci troviamo al primo piano!" rispose Freddie.
Ci mostro' molte camere compresa una adibita ai film con una vasta collezione. Io approfittai per guardarne uno mentre Freddie e Michael lavoravano, insieme a Janet.
Un'altra bella storia fu quando Freddie si trovava nel bagno e Michael mi porto' nella sua stanza dei video games e giocammo alla prima versione di tennis da tavolo. C'erano due giocatori, uno bianco e uno nero. Cominciammo a giocare e Michael fu colui che decise di giocare a colori opposti - "Io gioco con il bianco e tu con il nero!"
Sulla strada per arrivare allo studio di registrazione al pianterreno ci fece passare per la cucina dove ci presento' a Katherine, sua madre. Era una donna molto ospitale e gentile. Quando Freddie chiese un posacenere, lei gli porto' un vasetto della marmellata vuoto, perchè nessuno in casa fumava!
Il lavoro da fare era su una canzone di Michael 'State of Shock', che aveva bisogno solo di un'altra voce, che Freddie fu molto felice di poter offrire. Quando finirono c'era solo bisogno di un mix, ma tristemente dopo questa sessione il nemico numero uno era diventato il tempo e Freddie e Michael non trovarono più il tempo per finire la canzone insieme, quindi Michael fece registrare la canzone a Mick Jagger e fu pubblicata cosi'.
L'altra canzone era un pezzo di Freddie a cui stava lavorando in quel momento. C'era una melodia al piano e Freddie aveva messo insieme delle parole. Si sedette al piano e lascio' che Michael cantasse. Quando non c'erano parole scritte Freddie disse a Michael di improvvisare, cosa che fece usando parole che parlano d'amore.
Michael poi ordino' da mangiare per tutti noi. C'erano questi grandi vassoi di carne, insalata, pane e frutta. Noi cominciammo a mangiare ma lui non toccava nulla perchè era uno stretto vegetariano al tempo e mangiava solo il cibo preparato da sua madre.
Il lavoro comincio' su un terzo pezzo che si chiamava 'Victory'. C'era solo un tecnico in studio. Non c'era nessuno strumento musicale e nessun musicista. Freddie e Michael lavoravano con un modo molto simile. Quando cominciava la canzone avevano bisogno di un sottofondo di batteria per tenere il ritmo e poi gli aggiungevano musica e strumenti musicali. Michael aveva un'idea molto chiara del suono che voleva dalle percussioni. Lui e Freddie erano nella stanza di controllo con il tecnico e io per 5 minuti ho dovuto sbattere i pugni sulla porta del bagno in perfetto tempo!! Da qualche parte, negli archivi di Michael, c'è una cassetta con la mia registrazione sopra!!
Lo studio era un luogo di lavoro sia per Freddie che per Michael ma guardandoli potrebbe venirvi in mente la scena di due bambini che giocano. Entrambi alzavano le mani al cielo e scoppiavano a ridere quando uno dei due faceva un errore ma era anche qualcosa di molto serio. Ripensando a quei tempi e al fatto che questi due grandi maestri della loro arte erano insieme in un unico posto creando musica, ho i brividi.
Chi era Michael Jackson per me? Ho incontrato un bellissimo e giovane uomo. Lui e Freddie avevano molto in comune. Era sicuro di sè e già un incredibile musicista ed intrattenitore. Era pieno di iniziative e una persona che si preoccupava molto per gli altri. Non mi tratto' mai una volta sola in modo diverso rispetto a Freddie. Pensava alle altre persone anche se non avevano nulla a che vedere con lui. Nelle poche conversazioni che ci furono tra me è lui ebbi l'impressione che avesse pochi amici. Lavorava praticamente sempre e aveva molte persone al suo seguito e conoscenze nell'ambiente. Forse si sentiva già un po' solo, dovendo vivere con tutte quelle bodyguards alla sua giovane età e dovendo portare all'interno di casa sua quei divertimenti di cui la gente normale puo' godere fuori. Aveva solo tre anni meno di me ma ancora sembrava non fosse cresciuto! Aveva bisogno di cose semplici per essere felice ma trovava pace quando era insieme ai suoi animali.
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=182:michael-jackson-e-freddie-mercury-di-peter-freestone-assistente-personale-del-cantante-dei-queen&catid=36:articoli-verita-sulluomo-michael&Itemid=62
MICHAEL JACKSON E FREDDIE MERCURY - DI PETER FREESTONE (assistente personale del cantante dei Queen)
Michael Jackson e Freddie Mercury erano due tra i più grandi artisti mai esistiti.
L'assistente personale di Freddie Mercury riflette sulla loro amicizia raccontandoci momenti unici della vita segreta di queste due brillanti star:
La prima volta che incontrai Michael Jackson fu nel backstage al Forum in Los Angeles nel luglio 1980. Si era recato li' per assistere al concerto dei Queen. Dopo il concerto ando' nel backstage per vedere la band. Passo' del tempo con John Deacon e parlarono di "Another One Bites the Dust" che Michael consiglio' di far uscire come singolo. Passo' anche del tempo con Freddie. Aveva 22 anni ed era come un entusiasta teenager. Lo spettacolo gli era davvero piaciuto.
La volta successiva fu un paio di anni più tardi quando Freddie fu invitato a casa di Michael in Encino, al nord di Hollywood. Arrivo' a casa sua, passando attraverso la sicurezza al cancello di ingresso. Scendemmo dalla macchina e ci ritrovammo di fronte ad una villa in stile Tudor, con facciata a mattoncini al piano inferiore e stucco bianco e legno al piano superiore. Michael ci venne incontro salutandoci con un grande sorriso, naturalmente fiero della sua casa. Prima di poter entrare, insistette perchè lo accompagnassimo a fare un giro intorno alla proprietà. Non mi dimentichero' mai Freddie Mercury che camminava in mezzo al fango indossando jeans bianchi e scarpe da ginnastica bianche e parlava ai lama! Michael ci mostro' tutti gli animali e poi ci porto' ai piedi di un laghetto dove aveva i cigni. Amava davvero quegli animali e gli uccelli; facevano parte della 'sua famiglia', come gli amici di Freddie facevano parte della vita di Freddie.
Michael ci fece entrare a casa sua. Non so quante stanze c'erano. So che lui viveva li' con sua madre, Katherine, le sue due sorelle, Latoya e Janet, e c'erano stanze per gli ospiti in caso ce ne fosse bisogno. Appena entrammo in camera di Michael tre cose mi colpirono e mi permisero di capire meglio che persona fosse.
In tutta la stanza, sul pavimento c'erano i suoi dischi d'oro e di platino per 'Thriller'. Era evidente che per lui averli significasse tanto. Li conservava ma non aveva bisogno di mostrarli al mondo, non aveva bisogno di mostrare quanto fosse bravo come artista. La seconda cosa era il grande terrario che occupava un intero muro nel quale si trovava il suo serpente. La stampa ha parlato parecchio di questa sua amata creatura ed era nella sua stanza ma sotto pesanti sbarre di legno tenute insieme da molti mattoni. Probabilmente era un 'amico', ma sicuramente tenuto sotto controllo. Terza e ultima cosa era che al centro della stanza, sul pavimento, c'era un materasso formato gigante. Freddie chiese a Michael "dov'è il letto? Hai abbastanza soldi da comprartene uno!" e la risposta di Michael fu "quando dormo mi piace dormire vicino alla terra". "Ma noi ci troviamo al primo piano!" rispose Freddie.
Ci mostro' molte camere compresa una adibita ai film con una vasta collezione. Io approfittai per guardarne uno mentre Freddie e Michael lavoravano, insieme a Janet.
Un'altra bella storia fu quando Freddie si trovava nel bagno e Michael mi porto' nella sua stanza dei video games e giocammo alla prima versione di tennis da tavolo. C'erano due giocatori, uno bianco e uno nero. Cominciammo a giocare e Michael fu colui che decise di giocare a colori opposti - "Io gioco con il bianco e tu con il nero!"
Sulla strada per arrivare allo studio di registrazione al pianterreno ci fece passare per la cucina dove ci presento' a Katherine, sua madre. Era una donna molto ospitale e gentile. Quando Freddie chiese un posacenere, lei gli porto' un vasetto della marmellata vuoto, perchè nessuno in casa fumava!
Il lavoro da fare era su una canzone di Michael 'State of Shock', che aveva bisogno solo di un'altra voce, che Freddie fu molto felice di poter offrire. Quando finirono c'era solo bisogno di un mix, ma tristemente dopo questa sessione il nemico numero uno era diventato il tempo e Freddie e Michael non trovarono più il tempo per finire la canzone insieme, quindi Michael fece registrare la canzone a Mick Jagger e fu pubblicata cosi'.
L'altra canzone era un pezzo di Freddie a cui stava lavorando in quel momento. C'era una melodia al piano e Freddie aveva messo insieme delle parole. Si sedette al piano e lascio' che Michael cantasse. Quando non c'erano parole scritte Freddie disse a Michael di improvvisare, cosa che fece usando parole che parlano d'amore.
Michael poi ordino' da mangiare per tutti noi. C'erano questi grandi vassoi di carne, insalata, pane e frutta. Noi cominciammo a mangiare ma lui non toccava nulla perchè era uno stretto vegetariano al tempo e mangiava solo il cibo preparato da sua madre.
Il lavoro comincio' su un terzo pezzo che si chiamava 'Victory'. C'era solo un tecnico in studio. Non c'era nessuno strumento musicale e nessun musicista. Freddie e Michael lavoravano con un modo molto simile. Quando cominciava la canzone avevano bisogno di un sottofondo di batteria per tenere il ritmo e poi gli aggiungevano musica e strumenti musicali. Michael aveva un'idea molto chiara del suono che voleva dalle percussioni. Lui e Freddie erano nella stanza di controllo con il tecnico e io per 5 minuti ho dovuto sbattere i pugni sulla porta del bagno in perfetto tempo!! Da qualche parte, negli archivi di Michael, c'è una cassetta con la mia registrazione sopra!!
Lo studio era un luogo di lavoro sia per Freddie che per Michael ma guardandoli potrebbe venirvi in mente la scena di due bambini che giocano. Entrambi alzavano le mani al cielo e scoppiavano a ridere quando uno dei due faceva un errore ma era anche qualcosa di molto serio. Ripensando a quei tempi e al fatto che questi due grandi maestri della loro arte erano insieme in un unico posto creando musica, ho i brividi.
Chi era Michael Jackson per me? Ho incontrato un bellissimo e giovane uomo. Lui e Freddie avevano molto in comune. Era sicuro di sè e già un incredibile musicista ed intrattenitore. Era pieno di iniziative e una persona che si preoccupava molto per gli altri. Non mi tratto' mai una volta sola in modo diverso rispetto a Freddie. Pensava alle altre persone anche se non avevano nulla a che vedere con lui. Nelle poche conversazioni che ci furono tra me è lui ebbi l'impressione che avesse pochi amici. Lavorava praticamente sempre e aveva molte persone al suo seguito e conoscenze nell'ambiente. Forse si sentiva già un po' solo, dovendo vivere con tutte quelle bodyguards alla sua giovane età e dovendo portare all'interno di casa sua quei divertimenti di cui la gente normale puo' godere fuori. Aveva solo tre anni meno di me ma ancora sembrava non fosse cresciuto! Aveva bisogno di cose semplici per essere felice ma trovava pace quando era insieme ai suoi animali.
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