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2 Maggio:giornata mondiale per il censimento dei fiumi

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Messaggio Da szwaby82 Mar Ott 25, 2011 5:47 am


"Proteggiamo i fiumi italiani"

La carica di Wwf e volontari
Il 2 maggio è la giornata del censimento dei corsi d'acqua. Un evento collettivo per un screening sullo stato di saluti di 29 tratti fluviali. Punti di incontro su tutto il territorio.


Una grande mobilitazione di volontari. Una giornata a diretto contatto con i fiumi per scoprire luoghi incantati e individuare gli spazi che stanno per essere aggrediti e messi in pericolo. Fotografare le sponde. Segnare sulle carte la presenza di costruzioni, impianti di depurazione o discariche. Un evento collettivo e all'aria aperta per scoprire come si fa ad aiutare un corso d'acqua a rimanere in vita e in equilibrio con il territorio che attraversa.

Domenica due maggio, il Wwf dedica una giornata intera al censimento dei fiumi. C'è già una grande adesione e i punti di incontro sono dislocati in diverse province (vedi l'elenco) 1. Chi parteciperà, darà il suo apporto alla realizzazione di una vera e propria mappa dello stato di salute dei nostri corsi d'acqua. Il lavoro è complesso e entusiasmante allo stesso tempo. "Censiremo 29 tratti fluviali in tutta Italia - spiega Andrea Agapito, responsabile Acqua del Wwf Italia - per avere una foto delle loro condizioni, capire quanto sono stati cementificati o quanto degrado c'è. Ma anche per scoprire quante sono le zone di interesse naturalistico ambientale."

La preziosa risorsa. Nella lista c'è il Tagliamento, forse uno dei fiumi più belli d'Europa, nel tratto pedemontano, da anni sottoposto a rischi. C'è il Piave, fiume storico alle prese con un grande problema di escavazioni. Sull'Adda, nonostante due parchi, sono in corso progetti di navigabilità del corso d'acqua che, per fare andare dei barchini turistici, prevedono escavazioni in zone protette. C'è l'Aniene, nel Lazio, con una serie di proposte per la riqualificazione. C'è il Sangro in Abruzzo, quasi un fiume-simbolo se si pensa all'immagine degli anni Novanta che mostrava la canalizzazione per chilometri con le sponde di cemento poi distrutte dal fiume stesso. C'è anche l'Agri in Basilicata, uno dei rari bacini del centro sud dove è ancora presente la lontra. E c'è il Delta del Po che solo tre mesi fa è stato, dolorosamente, ferito dall'onda inquinata del Lambro.

Le competenze e i territori. I problemi dei fiumi sono tanti anche perché in questi ultimi tempi, denuncia Agapito, "le autorità di bacino, che erano gli organi preposti alla cura, sono state fatte a pezzi. Gli sono stati tolti i soldi e le competenze. Le Regioni con questo federalismo 'amministrativo' non riescono, di fatto, a lavorare bene. Se il federalismo fosse davvero territoriale e geografico potrebbero fare qualcosa per i propri territori. Invece, il paradosso è che i fiumi sono dei confini di regioni e, a seconda della sponda, vengono gestiti in modo diverso. E' follia pura. Anche i pesci vengono gestiti senza un piano organico. Nel Ticino, la stessa specie di pesce viene trattata in maniera diversa a seconda della provincia".

I giovani reporter. All'evento parteciperanno anche gli studenti iscritti a Repubblica@Scuola 2 e per loro sarà un modo per avvicinarsi concretamente alla natura, alla sua tutela, e, più in particolare, alle azioni che permettono di garantire il raggiungimento e il mantenimento del "buon stato ecologico" degli ecosistemi d'acqua dolce. I migliori articoli degli studenti-reporter verranno letti il 16 maggio in occasione della Giornata delle Oasi organizzata dal Wwf in difesa dei luoghi di natura selvaggia salvati dal degrado e dalla distruzione.

I ritrovi e il kit del "censitore". Per ogni tratto fluviale, domenica prossima, ci sarà un punto di ritrovo dove i volontari si incontreranno con i referenti e i coordinatori dell'organizzazione. Tra gli strumenti del kit del "censitore" di fiumi c'è, ovviamente, un computer portatile, un adattatore per schede digitali, dei pennarelli, matite, cellulari, fotocamere digitali, evidenziatori e mappe. L'area dovrà essere fotografata sia con riprese panoramiche sia di dettaglio. Alla fine del rilevamento, ciascun gruppo ritornerà al punto di ritrovo per consegnare il materiale che verrà verificato dal coordinatore insieme a tutti.

Rilanciare la politica e ridurre i rischi. L'obiettivo generale per i responsabili del Wwf è quello di fare applicare alcune normative che l'Italia continua a disattendere. Soprattutto quelle europee, come la direttiva quadro (2000/60) in tema delle acque. I dati raccolti saranno una base per rilanciare una politica che possa riqualificare questi corsi di acqua, ridurre il rischio idrogeologico, far in modo che ci sia più acqua nei periodi estivi e ci sia più vita dentro i fiumi. Se c'è infatti una delle componenti della biodiversità che è messa più a rischio, è proprio quella dei pesci di acqua dolce. Di quarantotto specie autoctone italiane, che sono presenti solo da noi, solo una non è a rischio. Tra quelle a rischio ci sono gli storioni, il Carpione del Lago di Garda e un'altra piccola trota che, in tutto il mondo, si trova solo nel lago di Posta Fibreno nel Lazio.

C'è una alternativa. I primi risultati di questo censimento verranno presentati in occasione della conferenza nazionale per la biodiversità che si terrà dal 20 al 22 maggio alla Sapienza di Roma. Ma l'obiettivo è ancora più ambizioso. "Noi vorremmo arrivare a fare una proposta complessiva che specificheremo a novembre con un percorso di raccolta di buone pratiche per mostrare che è possibile una gestione alternativa dei fiumi. Ci sono molti interventi di riqualificazione fluviali interessanti fatti anche da imprenditori privati, situazioni dove sono state sostituite coltivazioni agricole di un tipo con altre più rispettose e che possono stare in una zona di esondazione e andare sotto acqua senza problemi. Ci sono poi molti interventi di turismo sostenibile che vanno valorizzati. Insomma, un'alternativa è possibile".


Fonte: La Repubblica
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