Il vaticano approva Thriller

Da szwaby82 Sab Ott 22, 2011 8:06 pm

szwaby82 Inviato: Mar Feb 16, 2010 9:19 am

In un articolo apparso sull’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, una lista di dieci dischi rock “approvati”. Dai Beatles agli Oasis fino a Santana

Sembra impossibile pensare a papa Benedetto XVI, amante della classica e da sempre convinto che il rock sia la musica del Diavolo, ascoltare Black Magic Woman di Carlos Santana o Wanderwall degli Oasis. Magari comodo comodo nelle sue stanze. E per giunta su un iPod. La cosa non è così impossibile. Infatti domenica sull’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, è apparso un articolo con una lista di “Dieci dischi per sopravvivere ai festival”.

Beatles, Pink Floyd e il mondo lisergico

A ricevere l’imprimatur della Santa Sede non solo Santana e gli Oasis ma un lunga lista di album che hanno fatto la storia del rock del secolo scorso. A partire dai Beatles citati soprattutto per Revolver, lo storico album del 1967 che fece cambiare rotta ai Fab Four. Poi si passa alla California hyppie cantata da Crosby, Stills e Nash. Per tornare in Inghilterra e esplorare The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd definito “un capolavoro che nessuno mai potrà rifare”. La “santa” top ten cita anche Thriller di Michael Jackson, gli U2 e il loro Achtung Baby del 1991. I giornalisti che hanno scritto il pezzo, Giuseppe Fiorentino e Gaetano Valli, avevano di recente definito Bono, leader degli U2, come un “vero crociato della cristianità”. E c’è di più. I due autori del pezzo assicurano che sarà “un prontuario di resistenza musicale utile in questo periodo dell’anno in cui ai rigori e alle brume stagionali rischia di aggiungersi una marea di canzoni festivaliere”.

Aria nuova
Tutto questo dopo che il Vaticano aveva da poco assolto Jhon Lennon. Il leader del quartetto di Liverpool, infatti, nell’ultimo tour americano della band, avvenuto nel 1966, aveva detto che i “Beatles erano più famosi di Gesù”. Da lì in usa i dischi dei Beatles furono bruciati e molti estremisti cristiani li contestarono. Poi la “scomunica del Vaticano. Che dire: i tempi cambiano e anche la Santa Sede, Papa compreso, devono tenere il passo.

Fonte:http://city.corriere.it/cronaca-bologna.shtml