Michael Jackson Who Is It
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La vera storia di Dirty Diana (completa)

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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:36 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 05:25 pm

La vera storia di Dirty Diana (Dirty Diane Simmons)

-Parte 1

"Non mi farai restare
quindi sposta il tuo peso da me
Conosco ogni tua mossa
Quindi perchè non mi lasci stare?
Sono stato qui così tante volte prima
Ma ero troppo cieco per vedere
che tu seduci ogni uomo
Ma questa volta, non mi sedurrai
Lei sta dicendo :
"E' tutto ok. Dai piccolo fai ciò che vuoi
Io ho quello che vuoi
Io sono la cosa di cui hai bisogno"
Mi ha guardato profondamente negli occhi
Lei mi sta toccando per iniziare
Lei dice : "non c'è via d'uscita"
Lei mi ha intrappolato nel suo cuore

Sporca Diana,no
Sporca Diana, lasciami stare
A lei piacciono i ragazzi della band
Lei sa quando arrivano in città
Ogni fan di un musicista
dopo che il sipario si abbassa
va via
Lei aspetta alle porte del backstage
Per quelli prestigiosi
Che promettono fortuna e fama
Una vita leggera
Lei sta dicendo:
"E' tutto ok
Hey piccolo fai ciò che vuoi
Sarò la tua storiella notturna
Sarò il giochino che puoi provocare
E non mi importa di quello che dici
Voglio spingermi oltre
Sarò qualsiasi cosa per te
Se tu farai di me una star"
Sporca Diana,no.
Lei dice: "Devo andare a casa
perchè come vedi sono molto stanca
Però odio dormire da sola
Perchè non vieni con me?"
Le ho detto: "La mia piccola è a casa
Sarò probabilmente preoccupata stanotte
Non le ho telefonato per dirle che sto bene
Diana camminava verso di me
e mi disse: "Sono tutta tua stanotte"
A quel punto ho corso verso il telefono
dicendo "Piccola,sto bene"
Ho detto: "Ma lascia la porta aperta
perchè ho dimenticato le chiavi"
Lei ha detto : "Lui non sta tornando,
perchè sta dormendo con me"
Sporca Diana,no."
Michael Jackson- Dirty Diana

Chi sono le groupies?
Sono delle piccole star.
Ragazze bellissime e frizzanti, fans sfegatate, pronte a tutto per il loro artista del cuore.
Dalla fine degli anni 60 ad oggi, quello delle groupies è diventato un vero e proprio fenomeno.
Molte di loro sono anche unite in gruppi come le G.T.O., le Plaster Casters e via dicendo.
Le groupies sono un fenomeno di moda. Le ragazze,di media, vanno dai 13 (si avete capito bene,anche tredici!) fino
circa ai 25 anni.
Il fenomeno groupies trova il suo baricentro a Los Angeles...le L.A. Queens.
Il Sunset Strp Blv è la maggiore meta : tutti i locali e gli hotel frequentati dalle star si trovano proprio là,nel cuore di
Hollywood.

Sam è un giovane imprenditore. E' arrivato a L.A. verso la metà degli anni '70 e presto,grazie alla sue doti, si è
inserito nello mondo glitterato delle star hollywoodiane, in qualità di "genio della lampada".
Sam si è sempre occupato di realizzare tutti i desideri dei capricciosi divi. Era uno di fiducia, dalle idee brillanti,
acuto osservatore ed ammaliante conversatore. Tutti amavano Sam...sei sei una stella ed hai voglia di divertirti, c'è
poco da fare,devi chiamare lui.
Dove c'è Sam ci sono le feste migliori,il cibo migliore,la musica migliore,lo champagne migliore e le ragazze migliori.
Se un'artista chiedeva a Sam di volere del divertimento con delle groupies, lui in breve rintracciava le ragazze più
ricercate,interessanti ed ovviamente belle da mozzare il fiato.

La "pupilla" di Sam era Diana.
La conobbe nel 1977, ancora quattordicenne.
Era una sera particolarmente tiepida a L.A. e la ragazza aveva passato l'intera notte fuori dal celebre hotel
Continental Hyatt house, decisa ad incontrare Jimmy Page, leader dei Led Zeppelin.
Sam, notando la sua rara bellezza, la avvicinò e da quel momento nacque un rapporto di reciproca stima e fiducia.
Sam portava sempre Diana con sè, era il suo orgoglio...ma la concedeva solo ai "pochissimi eletti".
Le diceva sempre "Diana,tu diventerai una star...diventerai una star. Una grande modella o una grande attrice...hai
solo bisogno dei contatti giusti...e quano diventerai una grande stella, potrai dire che è stato Sam a
raccoglierti dalla strada e portarti fino all'Olimpo".

Diana, dopo l'incontro con Sam, decide di lasciare per sempre la sua casa natale. Passa la sua vita fra le camere
degli alberghi, una notte dopo l'altra...una star dopo l'altra.
Una bellezza disarmante : lunghi capelli ondulati scuri, fisico slanciato, due grandi occhi verdi e labbra
piene,sempre tinte di rosso. Tutti volevano Diana...ma era lei a scegliere.
Quella sua sicurezza, il tono della sua voce, la grande intelligenza unita ad un fascino come pochi, fecero andare in
frantumi i cuori di tanti e tanti.
Tutte le groupies avevano grosso rispetto di lei...molte erano addirittura in soggezione.
Lei era la numero uno...perchè se Mick Jagger arrivava in città, voleva solo lei.
Era stata lei ad avere la copertina di Playboy più spettacolare degli ultimi anni...lei era davvero una stella.

Durante la prima metà degli anni '80, Sam aprì il suo primo club privato hollywoodiano.
Nel giro di pochissimo tempo, diventò la meta più amata ed esclusiva. Solo super-vip...massima selezione. Se non
eri l'artista del momento, o un personaggio di spicco...potevi anche dimenticarti l'ingresso.
Il locale era così stylish!
Un angolo con divani in pelle per rilassarsi, un grande palco per le super-esclusive esibizioni, due sale da ballo
nelle quali si passava solo "musica giusta", un enorme bancone Bar gestito dai Barman più esperti ed abili con i
cocktail ed ovviamente...come ogni club che si rispetti, moltissime zone privè elegantissime e ricercate.
Nell'attico, un grande appartamento che Sam condivideva con i suoi ospiti.

Diane si era da poco trasferita là in pianta stabile, aveva tutto ciò di cui avesse bisogno, coccolata dal suo "amico-collega" che vedeva in lei la sua più grande attrazione.
Quella sera Diana si stava preparando accuratamente. Aveva già un backstage pass per il concerto dei Rolling
Stones. Avrebbe aspettato il suo Mick dietro il palco e poi sarebbe scomparsa nella notte con lui.
Sam entrò correndo nella sua camera : "Diana, stasera devi essere più che favolosa...devi essere splendida, verrà
qualcuno di molto importante". Diana, ancora in intimo, girò la testa con tono sprezzante : "Ma io sto andando al
concerto dei Rolling Stones...lo vedi questo pass? Sarò decisamente occupata...". Sam sbuffò : "Ancora con gli
Stones? Basta...liberati del passato, stasera qui verrà qualcuno molto più importante di qualsiasi Mick Jagger, quello ormai ha da andare in pensione!".
Diana incrociò le braccia "E chi sarebbe costui?Sentiamo..." "Stasera il nostro ospite sarà Michael Jackson!".
Diana sgranò gli occhi: "Michael Jackson?Il sexy thriller boy??" "Esattamente".
Diana urlò e poi si fiondò sopra Sam, abbracciandolo "Ahh!Sam sei un grande...oddio!!Ma come ci sei riuscito?".
Sam ridacchiò "Conosco Michael dal 75, lui era il ragazzino talentuoso dei Jackson 5. Siamo rimasti in contatto...ed
è da un pò che gli chiedo di venirmi a trovare,qui al club. Lui non ama molto questo tipo di intrattenimento...per?
oggi pomeriggio ho parlato un pò con lui al telefono, e mi ha detto che è molto stressato, perchè da poco ha iniziato
le registrazioni del suo prossimo disco..." " interessante, continua". Sam si siede sul letto disfatto : "Così mi ha
parlato di questo progetto...avrò un'immagine più cattiva, sai borchie ed insomma..molto rock! Però ha molti dubbi
sul fatto che possa funzionare...? un cambiamento molto radicale, così gli ho proposto di fare una sorta di prova
generale qui al club, per sondare un pò il terreno...e lui mi ha subito detto che la trovava brillante come idea!Sarà evento senza pari, il mio club avrà il nuovo volto di Michael Jackson in esclusiva!Fra mille anni si parlerà di
questa serata...Una serata storica!Stanotte scriviamo la storia...ora capisci perchè un concerto degli Stones è una
perdita di tempo?".
Diana era a bocca aperta...la sua mente iniziò rapidamente a vagare, poi espresse i suoi pensieri con il classico
tono di voce calda "Bene...molto bene. E siccome sarà una serata nella quale ogni dettaglio sarà storico, tutti
parleranno del fatto che Michael Jackson, dopo la sua esibizione, ha deciso di deliziarsi con Diana...fra tutte le ragazze di Los Angeles, solo in Diana, Michael, ha trovato la sua musa. Non è corretto?". Sam ha messo una mano
sulla spalla della ragazza : "Ti cammina il cervello...per questo sei la mia preferita". Le diede un bacio sulla fronte,
poi aggiunse "Ed ora...ti dò al massimo due ore per far diventare verde di invidia anche Afrodite. Mettiti lavoro,tesoro".
Diana iniziò a parlare con un tono simil-pietoso "Ehm...ma non avrò neanche un vestito nuovo?". Sam ridacchiò
:"Tesoro, ma io penso sempre a tutto, aspetta qui".
Dopo qualche minuto Sam rientra nella stanza con un pacchetto che riportava la firma Balmain : "Questo è il vestito
più sexy dell'anno, addosso a te starà un incanto".
Diana, dopo un urletto di eccitazione, apre concitata il pacco: "Ohhh ma è stupendo".
Un mini-mini-abitino nero con inserti di paillettes. Le due bratelline erano borchiate ed al centro vi era un'ampia
scollatura. Sarebbe stata divina.
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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:38 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 05:47 pm

-Parte 2

"Bene, è arrivato" mormora Diana sbiriciando dalla finestra, poi si gira verso la sua amica Lucy : "Quanta gente c'è
sotto?".
Lucy sta allacciando un corsetto "E' stracolmo...un pò più di duecento...era da tempo che non vedevo un
pienone del genere".
Diana si apposta davanti lo specchio per dare un'ultima sistemata ai capelli, poi si gira verso Lucy "Come ti sembro?" "Stupenda come sempre".
Diana è scontenta, pensa fra se e sè che non può essere bella "come sempre", stasera è una serata speciale.
Scioglie i capelli ed aggiunge un tono più scuro al suo ombretto, poi si gira di nuovo per Lucy "Ed ora come ti sembro?" "Ora sei perfetta...ed io come ti sembro?". Diana scruta l'amica per qualche minuto, poi scompare dentro il guardaroba, ritorna con un abito rosso "Metti questo, quel corsetto ti sta malissimo".
Al piano di sotto c'è una gran folla, tutti sono in attesa di Michael...il ritorno di Michael Jackson. L'eccitazione e
l'adrenalina raggiungono livelli impressionanti.
Mentre gli ospiti ballano e consumano fiumi di Crystal, Sam sta tranquillizzando Michael dentro un piccolo camerino.
"Ma Sam...e se non volessero un Michael nuovo? Se fossero ancora concentrati sulla mia vecchia immagine?".
Samle prova tutte, ma il suo carisma alla fine la spunta sempre : "Se fossi ancora il Michael di Thriller, non ti si filerebbe
più nessuno...ogni artista che si rispetti deve essere capace di rinnovarsi...vedrai che lancerai una tendenza..tutti
vorranno essere Bad".
Michael si fissa ancora un momento allo specchio e respira profondamente, poi sistema i riccioli :"Bene...una cosa è
certa: finchè non starò sopra il palco mi sentirò agitato" "Quando vuoi Michael, sono tutti in tua attesa".
Alza le spalle, aggiusta la giacca di pelle poi si volta verso Sam : "Alza il sipario".
Dopo qualche minuto la sala si riempie di stupore.
Una sagoma nera sotto un telo blu sta ondeggiando, il velo cade ed esce il più grande talento degli anni 80, conuna carica ed un'aggressività mai vista prima.
Le note sono quelle di Heartbreaker Hotel, brano dei Jackson 5, stavolta reso più rapido e rock dall'eccezionaleband.
Michael si muove in modo diverso : trasmette sensualità ed energia da tutti i pori. La sua voce travolge tutti...è un'ipnosi collettiva.
Le ragazze sono in visibilio : ballano,cantano ed urlano.
Diana ferma, impassibile...pare stia studiando la sua preda.
Lucy si avvicina a lei urlando : "Oh cielo, lo hai visto? Hai visto come si tocca?Lo voglio, lo voglio...mi farò sotto...chissì come deve essere avere un uomo così".
Diana con molta calma e determinazione negli occhi si volta
verso la ragazza : "Non pensarci nemmeno,lui è mio".
La soggezione è così forte che il gruppo di ragazze, Lucy in prima linea, si allontanano rapidamente ed in silenzio.
L'esibizione va avanti diventando sempre più intensa.
Nonostante i brani siano già noti, a tutti pare di sentirli per la prima volta.
Dopo un'infiammata Beat It, Michael prende il microfono "Amici miei, non sapete quanto mi rende felice essere quiin mezzo a voi. Queste sono state canzoni molto importanti per la mia carriera...ma è tempo di cambiamenti".
Le prime note di Another Part Of Me risuonano per la sala, la gente è impazzita. Quel nuovo sound febbrile hacatturato tutti.
Diana è ancora ferma, sta fumando una sigaretta e non stacca mai gli occhi dal palco. Sam le si avvicina e le parla
all'orecchio : "Allora che ne pensi?" "Lui è più grande di qualsiasi altro...? più grande di Elvis e dei Beatles...? il top,
non esisterà mai nulla di simile". Sam ridacchia soddisfatto, Diana aggiunge "Per questo deve essere mio" "Tesoro,
giocati le tue carte...io te l'ho portato qui, ora tocca a te".
Diana scruta ancora il sorprendente showman, è sempre più determinata...ha una sensazione : oltre al suo
egoistico interesse, brama quell'uomo...lo desidera come non aveva mai desiderato nessuno.
E' attratta come una calamita, il cuore le batte forte...lo vuole...ardentemente.
"Diana, questo è l'ultimo brano, vieni con me nel backstage, così te lo posso presentare"
"No Sam, è banale. Io lo aspetterò dietro il palco, ma tu non dovrai dire niente...lascia fare a me, stanotte non avrò bisogno del tuo aiuto."
"Come preferisci, ma iniziamo ad andare".
Mentre sul palco si consumano le ultime note di Bad, Diana si è già appostata dietro le quinte. E' poggiata sul muro, una gamba piegata, l'altra rigida sopra il tacco a spillo.
Michael esce dalle scene saltando e ridendo. Corre verso Sam : "Oh Sam! Sono così felice...hai sentito l'energia?"
"Michael sei stato incredibile, non ho parole...non ho parole davvero. Ora rilassati e divertiti...la notte è giovane e qui
c'è sempre qualcosa di interessante da fare!".
Michael viene abbracciato da tutti i membri della band, stanno tutti intorno a lui riempendolo di complimenti ed
abbracci. Eppure la sua attenzione viene distratta da una figura femminile sullo sfondo, lo sta osservando
intensamente.
L'indole curiosa della giovane star, lo porta a fissarla a sua volta, scorgendo in lei un sorriso compiaciuto.
"Scusate ragazzi...voi andate, io vi raggiungo fra un momento" dice Michael con voce distratta. Uno dei ballerini interviene : "Dai Michael, vieni...andiamo a bere qualcosa..." "Si...si, voi andate, io arrivo fra un momento...devoriprendere fiato" sta parlando con il ballerino, ma in realtà il suo sguardo è rapito da qualcun'altro.
Il backstage si svuota rapidamente, solo qualche tecnico che sta sistemando le ultime cose è presente.
Diana cammina lentamente verso Michael. Arrivata a pochi centimetri dal suo viso gli parla con il tono più seducente
che il ragazzo abbia mai udito nella sua intera vita :"E così ecco Michael Jackson...mi hai stupita".
Lui abbandona ogni timidezza ed affronta la ragazza con tono deciso :"Da cosa sei rimasta stupita?". Lei si morde il
labbro sogghignando, poi cammina via.
Michael sente un brivido di piacere attraversargli il corpo : sarebbe iniziata una caccia.
Insegue la ragazza : "Scappi" le dice sorridendo.
Lei si gira facendo ondeggiare i lunghi capelli : "C'è troppa confusione qui...".
Con passo veloce Diana prende svariati corridoi nel retro del locale, Michael la sta seguendo.
Da una piccola porticina si trovano entrambi all'esterno, in una piccola traversa deserta.
E' buio e si intravedono solo i rfilessi blu della città.
La ragazza si ferma di scatto, poi si gira ritrovandosi a pochi centimetri dal volto di quell'affascinante ragazzo.
Lui la prende per la vita e fa per avvicinarsi alle sue labbra. Lei gli mette un dito sulla bocca : "Sarò tutto quello che
vuoi".
Diana si libera dalla ferrea presa del giovane e continua a camminare per le minuscole stradine.
Michael le corre dietro divertito "Non potrai scappare all'infinito", ma lei non demorde e continua a prendere una
traversa dopo l'altra fino ad arrivare ad un vicolo cieco.
Poggia la sua schiena contro il muro, Michael le sta lentamente venendo incontro.
Le si mette davanti sfiorandole l'orlo della scollatura. Diana si avvicina al suo orecchio "Afferrami".
L'estate 1986 era sicuramente calda, ma dentro quel vicolo si respiravano parecchi gradi in più...

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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:40 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 06:04 pm

Michael la afferra con forza "Sei già mia", poi si lancia in un bacio appassionato, trascinando le sue mani dentro la
scollatura della ragazza.
Ansimando, Diana sussurra ancora "Prendimi, ora...".
Michael porta la sua bocca verso il collo della giovane "Qui?Non vuoi andare in un luogo più...comodo?".
Lei lo prende per la maglietta e portando il suo sguardo in linea con quello dell'uomo che desidera così ardentemente, bisbiglia : "Ora".
Le dita avvolte da tre cerotti stanno percorrendo il corpo di Diana, si fermano all'orlo del corto vestito, che pian piano
verrà alzato fino all'altezza della vita.
Michael prende la coscia della ragazza con decisione, portandola a sè e smagliando il sottile collant.
Pigiati contro quel muro, i due corpi trovano un'alchemica fusione.
La notte è complice degli amanti. Avvolti dal buio, vivono la loro fisicità intensamente, fino allo svenimento.
Diana, accaldata, fa qualche passo indietro, abbassando il vestito e ricomponendo i capelli.
Michael, ancora poggiato al muro, la fissava.
Lei si avvicina di nuovo "Mi hai sorpresa due volte in una sola notte...", lui le bacia le mano "Pensa cosa potrebbe
accadere se dovessi vederti anche domani". Lei inizia a ridere "Non credo che mi rivedrai domani", detto questo , gli
volta le spalle e si allontana.
Lui la rincorre e la afferra : "E così tu non mi vorresti rivedere domani?" "Domani sarai un uomo. Io non voglio
l'uomo...voglio la stella".
Riprende a camminare, ma stavolta Michael non la inseguirà più. Resta per un pò spiazzato, si riappoggia al muro e
guarda la ragazza scomparire...si sente turbato e cerca di realizzare cosa gli sia capitato, e chi sia quella donna di
cui non sapeva nemmeno il nome.
Riprende il controllo della sua mente : l'avrebbe avuta di nuovo,ma ora era tempo di farsi rivedere al club.
Corre verso l'entrata secondaria, e si ritrova assalito da un piccolo gruppetto di ragazze,capitanate da una sorridente e seducente ragazza dai capelli biondi vestita di rosso.
La ragazza gli si avvicina entusiasta "Michael è così bello conoscerti, noi siamo tutte tue grandi fans e ti amiamo
tantissimo!". Michael, sorridente, dà un bacio sulla guancia alla ragazza "Grazie. Come ti chiami?". Emozionatissima
lei replica : "Io sono Lucy e loro sono Charlotte e Lori".
Un ampio sorriso domina sul viso di lui, che timidamente saluta le ragazze con un cenno.
Direziona il suo passo verso l'entrata finchè il suo braccio non viene tirato indietro da Lucy "Hey, Michael...noi siamo
fans...ma siamo fans particolari. Siamo pronte a fare tutto per te, sai...qualsiasi cosa e quando dico qualsiasi cosa
intendo qualsiasi cosa...". Un'altra ragazza interviene "Noi siamo delle fiere groupies!".
Michael scuote la testa: "Oh, no ragazze...non dite queste cose vi prego, non c'è da andar fieri di essere groupies".
Poi strizza loro un'occhiolino "A me non piacciono le groupies".
Le ragazze scoppiano in una sonora risata :"Diana avrà una bella sorpresa allora, che ridere...andrà su tutte le
furie". "Chi ? Diana?" chiede Michael.
Lucy con espressione divertita inizia :"Oh...Diana è la groupie più famosa di tutte. Lei, beh...punta solo quelli davvero grossi. Voglio dire...a tutte prima o poi capita un'attrezzista o un roadie...lei no, lei va solo al top".
Michael si gira divertito "Quindi voi vi attrezzate gli attrezzisti?Oh...pardon!", si pente immediatamente per la battuta
ed abbassa lo sguardo arrossendo.
Le ragazze ridono ancora, di gusto. "Sei simpatico Michael Jackson...ma vedrai, Diana ci proverà...ti darà il tormento
se è necessario!".
Lui si stringe le spalle "Beh, mi dispiace per lei...".
Dicendo così rientra, seguito dalle ragazze. Il locale è ancora pienissimo, Sam va subito incontro a Michael, trascinandolo in una zona privè, dove poche persone, per la maggior parte membri della band di Michael,si stanno rilassando e divertendo.
Sam si avvicina a Michael : "Michael hai già incontrato Diana?".
Lui ridacchia : "No, ma me ne hanno parlato le ragazze...Sam, lo sai...io non simpatizzo con le groupies, è quella
parte di showbusiness che più mi mette tristezza...tu ricordi i vecchi tempi...i miei fratelli,mio padre...insomma non lo
potrei mai fare!".
Sam sembra deluso : "Oh andiamo Michael, un pò di spasso ti ?è concesso,no? Dopo un concerto c'è bisogno di
divertirsi e rilassarsi" "E Sam, cosa ti fa credere che io non sappia divertirmi? Ma ti ripeto, non mi approfitterei mai di
una fans, è triste. Una donna deve essere capace di rapirmi...non voglio una fans supplicante...non mi piace
proprio...Mi piace corteggiarla, mi piace scovarla...anzi, sai ho avuto un'idea per un video clip : io che inseguo la
donna che mi fa impazzire per dei piccoli vicoli bui...lei scappa, ma io alla fine la raggiungo, che ne pensi?",era
molto concitato.
"E' una grande idea Michael...divertente e sexy. Come ti è venuta in mente?Cioè...come hai fatto ad uscire dal tuo
mondo Disney?". Michael abbassa lo sguardo e ride : "Oh andiamo...anche io sono un uomo e non è detto che non
mi sia capitata una cosa del genere", i ricordi dell'ora precedente lo fecero sorridere.
Sam da una pacca sulla schiena al giovane :"Si si, ma amico, sei un uomo stupido, perchè ti lasci scappare Diana...la mia stellina più luminosa".
Michael si alza in piedi : "Tienila stretta a te se è così preziosa, io ora me ne vado a casa".
Con passo frettoloso, raggiunge l'ingresso principale del locale, scortato da due bodyguards.
Una cameriera porta a Sam un bicchiere di Jack Daniel, lui le fa cenno di avvicinarsi : "Hai visto Diana?" "No,non la
vedo da prima della fine del concerto, è scomparsa" "Ok grazie...vai".
Sam era pensieroso : dove si era cacciata Diana?E perchè non si era presentata a Michael? Era forse impazzita?
Doveva trovarla,immediatamente.
Stava percorrendo rapidamente i corridoi dell'appartamento, e si ritrovò davanti Lucy. "Oh Lucy,sei qui...dov'è finita
Diana?" "Dopo il concerto è scomparsa, chi lo sa.Ah!Ti devo raccontare una cosa : ho incontrato Michael e mi ha
anche dato un bacio sulla guancia, ho provato a sedurlo, ma pensa...mi ha detto che non gli piacciono le groupies!
Beh la prossima volta non ho che da essere più convincente!" "Lascia perdere Michael, te lo chiedo
perfavore...tanto non otterresti nulla!". Lucy si mostrò offesa : "Certo, come vuoi tu...Mah...Diana ci rimarrà
malissimo, era così fissata con questa storia di Michael Jackson". Sam sorride alla ragazza, poi si dirige verso la
camera di Diana, magari l'avrebbe trovata lì.
Entra, ma trova la camera vuota "Ma dove si è cacciata?" dice sbuffando. Una voce alle sue spalle gli sussurra :
"Cerchi qualcuno?".
Lui la prende per un braccio e la tira dentro la stanza rapidamente, richiudendo la porta con la gamba.
Poi inizia : "Allora, la situazione è questa : tu sei scomparsa...ma forse non è stato un male! A Michael non
piacciono le groupies, quando gli ho chiesto se ti aveva conosciuta, lui mi ha detto che le ragazze le avevano
parlato di una certa Diana. Però non sembrava affatto interessato a conoscerti, in quanto groupie. Se vuoi Michael,
devi essere un'altra persona. E fai attenzione a Lucy, perchè pare voglia mettersi in competizione. Cavolo Diana...a
te serve questa storia, ti serve visibilit?à. Una sola foto con lui ed è fatta, capisci: ?èfatta! Ora il puntoè pensare come
avvicinarlo...dobbiamo pensare a tutto nel minimo dettaglio".
Diana scoppia a ridere: "Sam...prendi fiato, mi fai
sbellicare!". Sam aveva un tono grave : "Ah bene, io cerco di aiutarti e tu mi ridi in faccia?". Diana si avvicina a lui, e
gli prende il viso con entrambe le mani : "Ma tesoro, io stanotte ho fatto un'ora di strepitoso sesso con Mr.Jackson".
Sam sgrana gli occhi, incredulo : "E' un gran bugiardo Michael...cioè, ha negato di averti conosciuta!", Diana strizza
un occhio all'amico "Non ha mentito...lui non ha conosciuto Diana...", poi ha iniziato a ridere.
Il sorriso dell'uomo si fa ampio : "Raccontami tutta la strategia,furbetta che non sei altro".
Diana si siede elegantemente sul letto ed accavalla la gamba, lasciando intravedere il collant smagliato.
"Stasera, ho avuto una gran dritta. Davanti a me c'erano un gruppo di ragazzine, non so chi fossero..beh comunque
parlavano di come una loro amica sia stata con uno dei fratelli Jackson, qualche anno fa. Dicevano che Michael
aveva pregato la ragazza di non andare a letto con il fratello, perchè fare la groupie è degradante. Così ho deciso di
agire con discrezione ed avvicinarlo esclusivamente se fosse stato solo, lontano da chiunque mi conoscesse.
Inoltre, beh...c'era Lucy che mi diceva di quanto le piacesse Michael, così ho anche preso la decisione di non dirgli
quale fosse il mio nome...ed ha funzionato, ha funzionato alla grande!L'ho sedotto...con uno strabiliante successo.
E vedrai che presto tornerà per il bis...tornano tutti per il bis".
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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:42 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 06:38 pm
Quella notte, Michael non riusciva a dormire. Pensava a quella donna e si stupiva della sua stessa intraprendenza, ma lei gli faceva uno strano effetto, faceva uscire l'uomo che stava in lui.
"Chissà come si chiama...se la rivedrò...oh sto per impazzire!". Si alza di botto dal letto e fissa l'orologio che segnava le 4.30. Eppure non riusciva a prendere sonno. Era seriamente combattuto: doveva riuscire a trovare un modo per incontrarla di nuovo. Sarebbe stato diverso...voleva davvero conoscerla, chiaccherare con lei...scoprire quali fossero i suoi gusti.
Le parole della donna gli frullavano in testa "Domani sarai un uomo. Io non voglio l'uomo...voglio la stella". Queste parole lo spiazzavano e lo eccitavano nello stesso momento. Voleva che lei lo scoprisse e voleva scoprire lei...ma dall'altro lato, nutriva il forte dubbio che la donna, volesse solo stare con uno famoso.
A contraddirlo era la forte intesa che si era instaurata entro un tempo così breve: era difficile per Michael sentirsi a proprio agio con una donna...e non poteva davvero lasciarsela sfuggire.
Diede un pugno contro il cuscino, poi fu determinato : "Chiamerò Sam...farò un altro spettacolo e lei tornerà da me...tutte tornano per il bis".
Quella mattina Sam dormì fino a tardi. Si trascinò fino alla cucina con gli occhi ancora assonnati, un caffè bollente lo stava aspettando. Si girò verso la donna di servizio : "Tesoro, ha telefonato qualcuno?" "Si, cinque chiamate. Ho appuntato tutto, troverai i messaggi nel tavolino del soggiorno" "Molto bene".
L'uomo, avvolto da una vestaglia di seta, raggiunge lentamente il salotto e legge tutti i messaggi. Si sofferma su uno "Frank Di Leo vuole essere richiamato urgentemente".
Il volto compiaciuto di Sam sibila : "Diana, ti adoro".
Compone velocemente il numero di Di Leo
-Pronto?
-Caro Frank, sono Sam. Come stai?
-Molto bene, spero tu stia bene
-Eccome...ci avete regalato uno show strepitoso ieri sera
-Gà?, ti volevo parlare proprio di questo
-Speravo di sentirtelo dire, spara!
-Michael è entusiasta. Ha espresso il desiderio di esibirsi di nuovo, giovedì come prova generale...dice anche che il tour è ancora distante e di sicuro non vuole arrugginirsi...
-Mi riempi di gioia, beh comunque è comprensibile: un genio come Michael sicuramente soffre lontano dal palco
-Si appunto, in più...beh...lui si stressa parecchio durante la tourneè, il fatto di poter tornare a casa, senza dover patire i mille fusi orari, lo rincuora notevolmente.
-Immagino immagino...più sta in tranquillità meglio rende sul palco
-Assolutamente. Sta attraversando un momento di grande creatività scrive tante canzoni, è così energico...e poter avere il riscontro di un pù di persone può solo stimolarlo di più
-Senti Frank...mettiamo le cose in chiaro, lo sai...io sono uno che arriva al sodo. Ad ogni show circa 300 persone, beh certo, non sono gli standard di un grande tour...Ma i guadagni sono gli stessi, se non superiori, a quelli di un concerto con 20.000 spettatori. Loro pagano 15 dollari di biglietto, i miei ospiti, oltre la quota altissima d'ingresso, consumano champagne e caviale...Insomma, c'?èda arraffare parecchio
-Ti ascolto caro amico
-Io vorrei avere Michael in esclusiva per dieci concerti. Lo pagherò 1 milione di dollari...come sai, qui non è sicuramente il denaro che manca
-No amico, dieci spettacoli...no amico, è impossibile. Michael deve finire questo dannato disco. Ti dò cinque spettacoli. Uno per settimana, prendere o lasciare.
-Sei spettacoli per 800.000 dollari
-Preso.
-Frank, è un piacere fare affari con te
-Anche per me Sam, vediamoci per un drink stasera, definiremo i dettagli
-Con piacere, vieni al club quando hai voglia, io ti aspetterò
-Non mancherò, a più tardi
-A più tardi
Sam cammina frettolosamente per i corridoi, ed entra nella camera di Diana.
"Dolcezza,svegliati..svegliati subito!". Diana avvolta da un leggero lenzuolo emette qualche suono "Ma che diavolo vuoi Sam?" "Alzati immediatamente e raggiungimi di là, ti faccio trovare una bella colazione". La ragazza sbadiglia, poi si gira verso Sam : "Niente carboidrati tesoro, sono a dieta" "Certamente".
Dopo qualche minuto, Diana, in babydoll blu raggiunge Sam. Davanti a lei un'invitante portata di frutta esotica. Manda giù un pezzo di mango "Allora Sam...quali sono le novità?".
L'uomo, sorridendo, poggia una mano sul ginocchio della ragazza "Michael farà sei spettacoli al club. Uno per settimana. Stasera con il suo manager discuterò i dettagli...è la tua occasione".
Diana ridacchia "Bene...così ti ho portato ai facili guadagni...bene bene, mi merito un grosso regalo, non credi?" "Ma certo bambina, dedicati allo shopping più sfrenato...te lo meriti".
Sospirando, Diana porta alla bocca un secondo pezzo di mango : "E quanto ti è costato questo scherzetto?" "800.000 dollari" "Cazzo...".
L'espressione di Sam è serena : "Beh...fai una rapida stima dei guadagni...Posso riempire la sala fino a 500 persone, selezionatissime. Pagheranno per entrare, pagheranno per bere, pagheranno per mangiare il loro stupido caviale...non si renderanno nemmeno conto di quanto stiano realmente spendendo..."
Diana si alza in piedi stendendo la mano verso l'amico :" Voglio la carta di credito gold...su su, me la merito....e poi, non vuoi che io sia al top per Michael?".
Sam si alza in piedi e guarda Diana negli occhi "Non fare cazzate. Ricordati perchè lo fai...una foto con lui, un'apparizione in pubblico con lui...ed è fatta tesoro.Sarai la stellina di hollywood più splendente. Non lo dimenticare mai". Diana sembra sconvolta "Perchè mi stai dicendo queste cose?Pensi che io abbia perso di vista la realtà?", Sam le mette una mano sulla spalla "Ascoltami, ti sentirai trascinata da Michael...tutti si affezionano a lui. Magari un giorno arriverai qua dicendo di essere innamorata, non me ne sorprenderei. Fai attenzione...non farti coinvolgere in nessun modo, sono stato chiaro?". Diana toglie la mano dell'uomo dalla sua spalla "Io non mi innamoro mai, questa non sarà l'eccezione, fidati" "Ma certo che mi fido tesoro!Ora dai...vai a fare shopping. Dovrai essere ogni sera più strepitosa dell'altra. Vai vai...".
Diana si affretta sorridendo verso la sua camera. La aspettava una giornata di shopping travolgente.
L'atmosfera in casa Jackson era diversa.
"Frank ti avevo chiesto un concerto, non un tour! Io devo registrare un disco...tu sei impazzito"
"Ma Michael!E' una grande occasione. Quale modo migliore per inaugurare il distacco dai tuoi fratelli se non esibirti davanti al pubblico hollywoodiano più selezionato?".
Michael sprofonda sul divano: "Va bene...ma uno ogni dieci giorni".
Frank è titubante, vorrebbe dare il colpo finale...ci riflette qualche secondo, alla fine decide di tentare per l'impossibile, avrebbe potuto recuperare "Uno alla settimana".
Michael lo guarda sbigottito : "Bene. Cinque spettacoli...ultima offerta. Altrimenti non se ne fa niente".
Frank annuisce. Meglio che niente...Spera tuttavia che Sam, ricevuta la notizia, non decida di abbassare il cachet.
Diana èa ppena rientrata nel lussuoso appartamento, con in mano svariati pacchetti : Chanel,Gucci,Dior,Vivienne Westwood...
Lucy è nel corridoio, sta mangiando uno yogurt e la fissa.
"Diana ma dove ti eri cacciata?Hai fatto shopping senza di me?".
Diana si dirige verso la porta della sua camera "Avevo fretta e tu stavi ancora dormendo...vieni, ti faccio vedere cosa ho preso!".
Le due ragazze si siedono sul letto, scartando i pacchetti. Abiti,scarpe ed accessori vari : era la babilonia del fashion.
Lucy aveva un tono geloso : "Oh perchè a te spettano sempre tutti i privilegi?". Diana sorride "Tesoro, tutto quello che ho è frutto di duro lavoro..." "Ma se non sei neanche riuscita ad incontrare Michael Jackson, ieri!! Io l'ho incontrato e mi ha anche dato un bacio sulla guancia! Sapessi come è bello da vicino". Diana storce il naso : "Ma chi se ne frega di Michael Jackson! Non ci caverai niente da quello là...è tutto preso dal suo mondo...non ti degnerà mai". Lucy fa un sorriso compiaciuto : "Non degnerà mai neanche te".
Diana avrebbe dovuto stare al gioco, ma non accettava di incassare una frase del genere, nonostante fosse tutta una recita "E' una mia scelta...non sua" "Come credi...io ora vado dal parrucchiere.Ci si vede".
Lucy esce dubbiosa dalla camera...qualcosa non le quadrava. La sera prima Diana l'aveva messa in guardia,dicendo che Michael sarebbe stato suo...questa improvvisa rinuncia puzzava...puzzava troppo.Non era nello stile di Diana cambiare idea così repentinamente.
Dopo una settimana,l'atmosfera al club era elettrica.
L'indomani si sarebbe esibito Michael. Era tutto un via vai di gente: ognuno lavorava su un particolare che avrebbe reso la serata perfetta. Ogni cosa era stata meticolosamente preparata nel dettaglio : dal cibo,alle luci, alle scenografie. Sam aveva anche modernizzato l'arredamento di alcuni punti. Quel posto stava diventando sempre più magico.
La sera dell'evento Diana girava frettolosa per i corridoi con i bigodini in testa. Sam la chiamava in continuazione, riempendola di raccomandazioni.
Quando la donna rientra nella sua camera, trova Lucy sdraiata sul letto, intenta a leggere una rivista di moda : "Cosa c'è Lucy?", la bionda spumeggiante guarda l'amica con un piccolo sorriso malizioso "Allora ti fai bella per Michael?Hai cambiato idea?". Diana alza gli occhi al cielo "No...io stasera andrò al concerto di David Bowie...e se non ti dispiace,ora vorrei iniziare a prepararmi".
Lucy, si alza di scatto, non soddisfatta "Bene, questo vorrà dire che Michael sarà tutto per me". Diana si stava irritando "Si, portatelo a letto...poi mi racconterai. Io sarò fra le braccia del Duca Bianco...David mi attende, perfavore esci!".
Lucy,con la sua solita camminata dondolante,prende la porta.
Diana sbuffa, poi si posiziona davanti alla tolette ed inizia a selezionare i cosmetici.
Sam bussa alla porta frettolosamente, poi entra nella stanza. Rimane qualche minuto sulla soglia, poi richiude la porta.
"Oh Sam...cosa c'è ancora?". Sam ha un tono grave : "Sono preoccupato per Lucy, fa troppe domande. E mi ha già chiesto di avvicinare Michael, almeno un centinaio di volte". Diana appare straordinariamente rilassata "E tu dille di non rompere e che non è possibile. Inventati qualcosa".
Sam si avvicina "Devi essere cauta. Tutti pensano che sarai da Bowie. Finisci di prepararti in fretta, poi prendi un taxi e fatti un giretto. Tornerai per mezzanotte circa. Nel retro ci sarà Mark, che ti scorterà fino al camerino di Michael. Tu lo attenderai là dentro".
"Benissimo...ho afferrato. Me lo hai ripetuto mille volte, ora ... se non mi lasci preparare, non arriverò mai in tempo".
"Si si Diana...ultima cosa: ho prenotato una suite per voi allo Chateau Marmont, sul Sunset. La prenotazione è a nome di Suzie Simmons".
Detto questo, Sam esce dalla stanza incrociando le dita.
Ad Encino, Michael è chiuso in camera da diverse ore.
Katherine bussa alla porta: "Michael?" "Entra mamma".
La donna entra ed osserva il figlio, mentre allaccia una cintura borchiata all'altezza della vita.
"Michael non ti ho visto tutto il giorno, che cosa stai combinando?". Il ragazzo si fissa allo specchio e sistema il colletto dell'aderente maglia nera "Niente...mi è venuta in mente una melodia...molto rock. Penso sia perfetta per il disco " "Non è troppo tardi per aggiungere ancora canzoni?". Michael fa una smorfia, si sta ancora fissando allo specchio " beh...ho ancora un mese circa, ce la posso fare...è tutta nella mia testa,mancano solo le parole".
Katherine fissa il figlio "Hai uno strano atteggiamento...forse ti stai immedesimando troppo in questo disco".
Lui si gira sorridendo alla madre "No no...lo sai che per me essere Bad, è rivolto sempre al senso buono del termine. Bisogna reagire alla vita...bisogna reagire", si scuote le spalle con un movimento sciolto, fissando ancora la sua immagine allo specchio.
La madre è un pò apprensiva. Nel giro di una settimana era successo qualcosa al suo bambino. Poi ha continuato con tono scuro "Non pensi che sarebbe bello poter fare queste esibizioni con i tuoi fratelli?Il tour sarà solo per te...ma questi spettacoli, potrebbero essere un buon modo per dire arrivederci, non pensi?".
Michael si gira verso la madre e con un ampio sorriso la abbraccia "Mamma, ti voglio bene...ma capiscimi...ho bisogno di andare avanti, da solo". Poi le da un bacio sulla guancia "Ti voglio bene e non aspettarmi sveglia!".
Esce rapidamente dalla stanza, lasciando la madre alle sue spalle. Ha una mistica eccitazione addosso.
I minuti che lo separano dal palco, sembrano durare un'eternità.
Inizia lo show. Michael cerca di scrutare fra la folla, il profilo di quella donna...ma niente. Si sente così deluso e così arrabbiato. Sarebbe stata una grande esibizione di Bad...
Scende dal palco, sperando di trovare quella donna nel backstage, come l'ultima volta.
Ma non vede nessuno...solo una serie di persone che urlano "Sei il più grande, dai Mike fatti abbracciare...E' stata un'esibizione ancora migliore di quella precedente...Non vedo l'ora che esca il tuo album!". Tutte quelle voci stavano girovagando per la sua testa in una sorta di turbinio. Ma non gli importava di niente.
Si sente cingere la vita alla sue spalle. Ha un sussulto : ?èlei?
Si gira di scatto con un grosso sorriso, ma l'immagine di una slanciata bionda dagli occhi scuri, gli porta l'ennesima delusione. "Michael ti ricordi di me?" "Ehm...si...ehm...Lucy?" "Si esatto!Come sono felice di rivederti, sei stato strepitoso...avevo voglia di salire sul palco e strapparti i vestiti di dosso!".
Il sorriso di Michael si fa più sforzato "Oh ti prego...ora, scusami...vorrei andare a cambiarmi. Ci si vede Lucy".
La ragazza si sente irritata:nonostante il nuovo vestito e la permanente non era riuscita a fare colpo.
"Hey Michael", lui si gira con una piroetta "Si?" "Troverò il modo di sedurti". Con sorriso impacciato lui replica "Sei molto carina Lucy".
Sghignazzando e scuotendo la testa, imbocca il corridoio che lo condurrà al suo camerino.
Frank gli sta andando incontro, ma viene repentinamente bloccato da Sam "Frank, vieni...devo offrirti una coppa di champagne. Michael ci raggiungi al piano di sopra, ok?" "Si con piacere, prima vorrei cambiarmi, ci vediamo dopo".
Distrattamente e con un filo di stanchezza Michael apre la porta del suo camerino. Rimane perplesso per qualche secondo, poi richiude la porta alla sue spalle. Davanti a lui, seduta su una poltrona damascata, una donna ancora più bella di quanto la ricordasse, stretta dentro un mini-abitino viola. Un piccolo particolare di autoreggente si scorge fra le gambe accavallate.
"Allora...ti sono mancata?". Michael non dice niente, abbassa lo sguardo mordendosi il labbro, poi rialza il suo sguardo in direzione della donna "Pericolosamente...".
E' ancora fermo vicino alla porta, lei gli sta andando incontro. Si avvicina alle sue labbra, ed a pochi centimetri da queste inizia a sibilare lentamente "Vuoi venire con me?". Lui le sorride e lascia che la ragazza gli prenda la mano.
Entrambi iniziano a correre per i corridoi deserti, fino ad arrivare ad una piccola porticina. Fuori da questa, una macchina li sta aspettando. Entrano rapidamente. Il motore parte veloce.
Dietro l'angolo, Lucy aveva visto tutta la scena...era furiosa.
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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:44 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 06:54 pm

Erano entrati da qualche minuto dentro quella macchina.
Michael osservava la donna misteriosa : era seduta un pò distante da lui e stava guardando fuori dal finestrino in silenzio.
"Non hai niente da dire?", la donna si gira verso di lui e risponde pacatamente "Avrò qualcosa da dirti più tardi".
Quel modo di fare così misterioso,quel carisma...avevano rapido il giovane divo,che nonostante il carattere
introverso, le parlò ancora "Potresti almeno dirti come ti chiami?". La ragazza lo guarda intensamente negli occhi,
pronta per iniziare la sua recita "Suzie". Michael storce il naso, poi si gira verso il finestrino divertito.
"Cosa ti diverte?" chiede lei, lui le risponde senza girarsi "Suzie...è un nome da ragazza...sai...ragazza carina. Tu
non sei una ragazza carina" "Non mi trovi carina?". Michael, accorgendosi della gaffe, si gira repentinamente verso
di lei "No,per niente...tu sei quel tipo di donna che ti lascia senza fiato...Suzie è un nome troppo leggero per
te...capisci?".
La ragazza annuisce con soddisfazione. La macchina si ferma : sono arrivati allo Chateau Marmont.
"No Gary" apostrofa Diana "l'ingresso di servizio, qui c'è troppa folla".
L'autista fa ripartire il motore ed inizia a prendere svariate piccole traverse, poi si ferma davanti un piccolo cancello.
Diana si rivolge verso Michael "Piccolo ingresso segreto, riservato solo a chi vuole privacy...il mio preferito".
Il ragazzo le sorride, poi entrambi scendono dalla macchina e prendono il cancello.
Il grosso bodyguard li fa passare senza problemi. Diana trascina Michael dentro l'ascensore : settimo piano.
E' poggiata contro una parete, e fissa il ragazzo intensamente,senza però dire nemmeno una parola.
Per Michael quel silenzio è disarmante e sta iniziando a sentirsi un pò a disagio...stava pian piano perdendo tutta
quella sicurezza che la ragazza gli aveva suscitato nel loro precedente incontro...tuttavia un brivido di eccitazione lo
fece trasalire quando la porta dell'ascensore fu di nuova aperta : era vicino a possederla di nuovo.
Da gentiluomo, dà la precendenza alla donna, che ora sta camminando sicura per un corridoio che ha già
imboccato molte altre volte.
A Michael sembra una situazione paradossale : era sempre stato un romantico,cosa ci faceva in quella stanza conquella donna, personificazione della lussuria?
Lei richiude la porta, nessuno emette un suono.
Combattuto, il ragazzo prende posto in un comodo divano situato al centro della grande camera.
Diana o meglio...Suzie, ?èin piedi davanti a lui, lo scruta attentamente, poi finalmente la sua bocca si apre per
parlare: "Qui dentro non ci sono limiti, puoi fare tutto ciò che vuoi...è il regno della libertà...Io sarò tutto ciò che vuoi,
sarò il tuo giocattolino da provocare come e quanto vuoi".
A quelle parole, Michael si sente gelare...è appena entrato nel regno del peccato e sente di non avere via di
scampo...più che altro, non vuole scappare.
"Avvicinati piccola", la ragazza gli si avvicina e si sistema sopra le ginocchia di lui con lenti movimenti fluidi.
Lui la guarda e si sente sempre più intrappolato...è magnetica,è devastante...la brama come mai.
"Vuoi guardarmi?" fa lei con tono divertito. "Si..." sbiascica lui con un filo di voce.
Lei si alza in piedi ed inizia a fare scivolare il mini abito fino al pavimento.
Gli standard di Michael lo avrebbero costretto a spostare lo sguardo da quella donna in intimo nero e tacchi a spillo,
eppure i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quella visione così meravigliosamente peccaminosa.
Lei sta giocherellando con i capelli "Michael...mi piace la tua giacca borchiata, la posso provare?".
Lui fa un cenno del capo e Diana si appresta a sfilargliela, la indossa, poi lascia cadere a terra il reggiseno a fascia.
"Sono abbastanza 'Bad' adesso?" chiede lei sorridendo.
Lui si alza in piedi la afferra per la vita e la fa sua in un bacio appassionato. Lei lo spinge con violenza sul divano,
poi corre verso la camera adiacente, richiudendo la porta alle sue spalle : la trappola era stata tesa.
Lui cerca di riprendersi per qualche secondo, poi si libera velocemente dell'aderente maglia nera e si affretta verso
la porta, ma la trova chiusa a chiave.
Sente una voce ridacchiare:"Vuoi entrare?". Prende qualche secondo prima di replicare : "Tu vuoi che io entri?".
Il rumore della chiave diventa il suono padrone. Una piccola fessura di porta viene aperta, poi Diana prosegue "Una
volta entrati, non si torna più indietro...dimmi che mi vuoi e sarò tua".
Michael, preso dall'eccitazione crescente, si fa strada con forza attraverso la porta, afferrò la donna con prepotenza
"Tu sei già mia". Si getta avvinghiato a lei sopra al letto ed inizia a baciarla quasi violentemente.
Lei sussulta di piacere, mentre lui la riempie con i suoi caldi sospiri. Poi, lo spinge di lato, per fiondarsi sopra di lui:
bacia il suo marmoreo petto fino ad arrivare alla cinta. Inizia a slacciare dapprima la cintura, poi i bottoni del
pantalone nero. Un sorriso malizioso,mascherato da qualche ciocca di capelli rimasta attaccata alle labbra piena,
sovrasta il suo viso, mentre scorge l'umore del suo amante notturno.
Liberandosi del superfluo con rapidità uniscono i loro corpi ritmicamente.
Durante l'atto, Michael la osserva sopra di lui...è incantato : è come se lei stesse danzando...sente il piacereaumentare sempre di più, si dimena, ed ansima sempre più forte. Dopo qualche minuto, la donna si è accasciata sopra di lui, esausta.
Con un movimento leggero, Diana si libera del corpo di Michael, per distendersi accanto a lui. Porta una sigaretta
alla bocca, ma prima che possa accenderla, lui le afferra il viso : "Sei stata bene?".
Sembrava una domanda così stupida, eppure lei reagisce con stupore : nessuno le aveva mai chiesto una cosa del
genere...solitamente esordivano tutti con un più che banale "Sei stata fantastica" "Sei una bomba" o magari un "Ora
puoi andare".
Questa dolcezza improvvisa, la disarmava...Michael le era sembrato più che focoso...ma quella frase,correlata da
un ampio e tenero sorriso...semplicemente l'avevano fatta innervosire.
Cerca di non mostrare il suo stupore e risponde con tono distratto "La cosa più divertente che io abbia mai fatto senza ridere".
Michael abbozza un sorriso : "Questa l'hai rubata a Woody Allen..." le risponde, accarezzandole i capelli.
Poi si avvicina a lei, le dà un grosso bacio sul collo e la stringe a sè.
Ora Diana era più che infastidita...non accettava il fatto che il suo "strumento" fosse così dolce...iniziava a sentirsi
veramente attratta...e questo non lo mandava proprio giù. Era furiosa con sè stessa, semplicemente per aver
preferito quel sorriso, quelle carezze e quell'abbraccio, al sesso indiavolato dei minuti precedenti.
Si alza di scatto, afferrando un babydoll dal piccolo borsone ai piedi del letto. Una volta infilato, si gira verso Michael
lanciandogli i pantaloni : "Ora te ne devi andare perfavore".
Esce dalla stanza sbattendo la porta e lasciando lui letteralmente sbigottito.
Il giovane, infila i pantaloni e rapidamente si fionda attraverso la porta. Trova la ragazza vicino alla finestra, intenta a
fumare con avidità una sigaretta.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?Ho fatto qualcosa di sbagliato?".
Lei sospira e si rigira "No, ma ora te ne devi andare".
Michael le si avvicina, prendendole la mano "Pensavo che avresti voluto passare la notte insieme a me" le dice
guardandola con i suoi occhi profondi, poi aggiunge "Tu mi piaci...molto". Finita la frase si avvicina e la cinge a è
con delicatezza. Lei lo respinge, poi lo guarda con disprezzo e con tono molto basso dice "Non mi devitoccare,mai".
Michael non sà cosa pensare...cosa era successo nel giro di pochi minuti?
"Quindi non mi vuoi vedere più?" dice lui con tono grave.
Lei fa un mezzo sorriso "Fra una settimana, sarò di nuovo ad aspettarti dietro il palco".
Lui è sempre più confuso, ora il suo tono è più forte : "Ed allora...mi spieghi perchè non vuoi rimanere con me adesso?".
Lei si avvicina a lui, gli dà un lento bacio sul collo e poi sussurra al suo orecchio "Perchè io non voglio l'uomo, voglio
la stella...Ora vai...e se mi vorrai ancora, io sarò tua".
Indietreggia ed osserva lui infilare nuovamente la stretta maglia nera e la giacca.
Sta per imboccare la porta, lei lo ferma per il braccio "Ripercorri la strada che abbiamo fatto prima, ci sarà ancora
quella macchina che ti riporterà a casa. Buonanotte".
"Grazie" dice lui con tono scuro, poi prende la porta.
Diana richiude la porta e si accovaccia per terra : non avrebbe mai voluto staccarsi da lui...era attratta...era
attratta?La cosa si faceva grave...la prossima volta non gli avrebbe più dato modo di parlare.
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Messaggio Da szwaby82 Lun Ott 10, 2011 5:45 pm

szwaby82 Inviato: 24 Ott 2010 07:23 pm

Michael rientra a casa sbattendo la porta e volando per le scale che lo conducono alla sua camera.
Non si accorge nemmeno della presenza della sorella, che lo sta guardando sospettosa.
Janet prende le scale ed entra imperativamente nella stanza di Michael, trovandolo sdraiato sul pavimento : "Che
succede?La mamma è preoccupata...".
Lui non si muove dalla sua posizione "Esci perfavore...".
Janet, si siede per terra accanto al fratello : "Dimmi che ti prende...ha ragione la mamma: sei strano...magari non lo
vuoi dire alla mamma, ma io sono tua sorella...devi dirmi cosa ti sta succedendo!".
Michael si alza in piedi : "Io non ho il diritto ad essere un pò strano?Devo sempre essere perfetto?".
La giovane donna è sempre più allarmata, ci deve essere qualcosa di grosso sotto "Michael dimmi immediatamente
cosa succede...ti aiuterò, lascia che io lo faccia...".
Lui prende di nuovo posto sul pavimento, accanto la sorella "Promettimi che non uscirà da questa stanza".
Gli occhi della sorella sono sgranati e sinceri, annuisce lentamente in attesa della rivelazione.
"Ho incontrato una donna...una donna molto strana...ma sono così attratto da lei" "Oh ma è grandioso!" esordisce
entusiasta la sorella. Il volto di Michael si fa più cupo : "No ma...è complicata, lei è troppo complicata. Non è un
rapporto normale...forse è meglo se non ne parliamo".
Janet gli prende le mani : "No ti prego...parliamone. Non voglio che tu soffra per amore...o almeno, non che tu
soffra da solo". Michael controbatte infastidito "Oh ma non dire sciocchezze...non è amore...è ..ehm, senti ci ho
ripensato : non parliamone".
La giovane porta entrambe le mani alla bocca, le toglie giusto per tentennare una piccola frase piena di stupore :
"E'...è...una storia di sesso?". Le guance di Michael si incendiano ed abbassa immediatamente lo sguardo : "Basta
Janet...ora vai a letto, è molto tardi".
"E come pensi che io possa andare a letto adesso?Raccontami tutto..." dice concitata.
Michael sta tracciando il profilo della piastrella del pavimento con un dito : "Non sono molto contento di me stesso...capisci? E mi sento così confuso...ma quando sono con lei mi trasformo in un'altra persona... èpericolosa".
Janet stavolta gli parla cautamente : "Pensi di approfittare di lei?".
Il viso di Michael è leggermente disgustato : "No...è questa la cosa è tutto il contrario...".
La sorella scoppia a ridere : "Oddio...l'uomo-giocattolo...Mike, sei un pappamolle come sempre".
Lui non è affatto divertito, anzi si sente piuttosto offeso "Bene, lo sapevo...Buonanotte Janet" "Oh daii Mikeee"
"Buonanotte Janet".
La ragazza si alza : "Senti, non farti eccessive paranoie...se devi viverti qualche momento di lussuria, poi non farti
prendere dai sensi di colpa...perchè se lo fai, comunque ti va di farlo. Ma senza rimpianti...oh cielo, quando odio
questo atteggiamento! Sii uomo...vuoi divertirti? Bene...ma non piagnucolare sulle conseguenze, sii coerente con te
stesso...Buonanotte".
Quando Janet richiude la porta alle sue spalle, Michael realizza quanto fossero vere le parole della sorella : a lui
Suzie piaceva ed a lei piaceva lui. Si sarebbero divertiti...cosa c'è di male? Erano entrambi consapevoli di quali fossero le regole del gioco...Quindi è inutile stare troppo a ricamarci sopra. Trovata la tranquillità, si getta in una doccia fresca, per poi trovare un pò di pace fra le familiari e confortanti lenzuola.
Anche Diana decide per una doccia riflessiva. Gli eventi di quella notte le stanno gironzolando per la testa vorticosamente. Ritorna in camera da letto, sente ancora quegli odori,quelle sensazioni.
"Ok...è meglio se torno a casa!".
Nonostante avesse preventivato di passare la notte nel lussuoso hotel per coccolarsi, ancora con i capelli bagnati,
pigia la sua roba dentro il piccolo borsone e si affretta alla reception per pagare il conto e farsi chiamare un taxi.
Verso le 5 del mattino varca la soglia dell'appartamento...ha bisogno della sua camera,del suo
mondo...indispensabili per un sano ritorno alla realtà.
Alla fine, benchè totalmente opposti...lei e Michael qualcosa in comune la avevano.
La mattina successiva, si sveglia intorpidita e si trascina fino al bagno per lavare il viso.
Rimane ferma a fissare la sua immagine allo specchio per diversi minuti ,dentro la sua mente: niente.
Tornata in camera, accende la tv...ed il caso vuole che sia proprio l'immagine di Michael quella proiettata dal piccolo
schermo. Si sente schiacciata.
"Ok, prendiamo la situazione in mano. Diana...non comportarti come una tredicenne! Ora vestiti, sii splendida e
goditi questa splendida giornata, tu sai come godere della vita".
Afferra risoluta l'anta della grande cabina armadio e tira fuori un bikini blu pop.
Dopo qualche minuto, è stesa su un'ampia sdraio a godere di un caldo sole, sulla grande terrazza del piano
superiore.
In completo bianco, Lucy la raggiunge. Ha un tono indifferente ed ? molto sorridente, come al suo solito.
"Allora...ieri ti sei divertita al concerto di Bowie?Sarai rientrata molto tardi,non ti ho neanche sentita arrivare".
Diana non pare prestarle troppa attenzione "Si...David era ovviamente felicissimo di rivedermi, abbiamo passato la
note annegandoci di champagne e vecchi ricordi".
L'espressione di Lucy si fa sempre più furbetta : "Io invece mi sono goduta un bellissimo concerto di Michael...e lui
mi ha anche detto che sono molto carina!".
Dal suo piedistallo di orgoglio, la grande seduttrice alza un sopracciglio ed abbassa i grossi occhiali da sole Chanel
: "Buon per te allora!Ma te l'ho detto...non ti illudere Lucy".
La scaltra biondina incalza : "Già...magari ha un'altra donna!". Diana sembra non dare peso alla frase, risponde
solo con un leggero mugolio, poi si rivolge all'amica "E tu non hai avuto nessuna avventura ieri?".
Lucy risponde soddisfatta : "Forse me la intenderò con uno dei coristi...ci sono delle buone basi...è sempre uno
della band...è anche molto bravo". "Fantastico" apostrofa Diana con tono divertito. Lucy non sarebbe stata un
problema ora che aveva una delle sue storielle da perditempo in ballo.
"Bene Diana, ora vado perchè devo incontrarmi con Lori per un brunch", dicendo così, con passo frettoloso,si
affretta a raggiungere il piano di sotto.
Dopo mezzora di taxi lei e Lori arrivano in un lussuoso locale. La giornata è luminosa e dalle grosse vetrate si può
scorgere l'affollata spiaggia californiana.
"Lori...possiamo mettere un punto alla supremazia di Diana, non saremmo più le ultime...diventeremo come lei,
anzi...meglio di lei. Sam riempirà noi di attenzioni e regali...Diventeremo noi le stelle".
Lori sembra piuttosto negativa : "E come pensi di fare?Ogni volta che ci provi è sempre un fallimento!" "Non
stavolta...stavolta ho qualcosa di grosso in mano". L'amica sussulta : "Ovvero?".
Lucy si guarda intorno, poi si avvicina verso l'amica parlando a bassa voce, ma con grande concitazione :
"Allora...ricostruisci i fatti recenti : Michael ha detto di non avere simpatia delle groupies e che non avrebbe voluto
conoscere Diana" "Si...lo so, c'ero anche io eh!". Lucy scuote la testa "Ma non è questo il punto! Il punto è che
Diana fa l'indifferente, ma io ho capito subito che lei ha un progetto su di lui. E ieri notte chi vedo sgattaiolaredall'uscita di servizio? Michael e Diana!".
Il viso di Lori subisce una metamorfosi :ora è a bocca aperta e sta portando una mano su questa per coprire lo
stupore " Ne sei sicura?Ma lei non era da Bowie?". Lucy ride : "Ma no, ma no!Lei non era da Bowie...lei era con
Michael!Sono stati insieme al cento per cento! Ma tutto di nascosto, senza farsi vedere...ti sei chiesta perchè?"
"Non saprei...magari non voleva che nessuno lo sapesse!". L'espressione sul volto di Lucy si illumina : "Bingo!E
perchè mai dovrebbe tenerlo segreto?Il suo atteggiamento standard è vantarsi ed urlare ai quattro venti delle sue
conquiste" "Beh...effettivamente. Boh, chi lo sà...". La ragazza è spazientita : "Oh svegliati Lori! Lei vuole tenerlo
segreto a noi,ok...ma soprattutto vuole tenerlo segreto a lui. Se lui sapesse che lei è una groupies non se la
filerebbe mai e poi mai!Capisci?". Il viso di Lori è contratto : troppo complicato per il suo debole intelletto. Dopo
qualche secondo in più del previsto esclama "Ah!Pazzesco...e ora?".
Lucy non riesce a contenersi "Ora dobbiamo accertarci che le cose siano andate così...e poi agire!Intanto iniziamo
col dire che tu eri da Bowie e vediamo come reagisce...mettiamola in difficoltà".
Lori non è troppo convinta : "Si ma...e se Sam dovesse arrabbiarsi perchè abbiamo rovinato la festa a Diana?" "Ma
chi se ne frega di Sam!Se noi distruggiamo l'ego di Diana, Sam non potrà fare altro se non osannare noi, non lo afferri?".
Lori annuisce...era davvero troppo per lei. Del resto lei era una ragazza semplice, le piaceva divertirsi...ma non le
riuscivano troppo i ruoli impegnativi quali "usurpatrice del trono", anche perchè non sarebbe mai stata una di quelle
persone capaci di regnare. Tuttavia, Lucy era l'unica a darle davvero retta e quindi non le restava che seguire
l'amica.
"Ok Lucy, devi dirmi cosa devo fare!" "Devi semplicemente inventarti una bugia, dicendo che eri da Bowie...il resto si
farà da solo". Lori è sempre più confusa :"Ma io non ero da Bowie" "Oh cielo Lori!!!Inventa, improvvisa...devo
scriverti un copione?" "Non sarebbe male". Lucy trattiene un grugnito di rabbia, era proprio lenta la sua amica "Ok,
ti dirò io cosa dire" afferma alla fine, sconfortata.
Sam stava bevendo il suo classico amaro post-pranzo. Chiama la cameriera :"Tesoro dii a Diana di venire qui, perfavore" "Subito".
Dopo qualche minuto, la camminata sonora di Diana stava echeggiando per la sala da pranzo.
Con disinvoltura, si siede sopra il tavolo ancora apparecchiato e con un grande sorriso parla a Sam : "Allora grande
Boss, volevi vedermi?".
Lui la guarda con un sopracciglio alzato : "Siamo di buon umore?Come sono andate le cose ieri sera?". Lei,
spizzicando un chicco d'uva risponde entusiasta "Oh si...è in trappola!" "Proprio quello che mi volevo sentir dire...mi
raccomando.." non riesce nemmeno a finire di parlare: Diana gli sta già facendo il verso.
"Non prenderla alla leggera cara mia...non voglio nessun problema". Lei con un piccolo balzo scende dal tavolo :
"Se è tutto grande capo, io andrei a fare un bagno in piscina".
In quel momento Lori e Lucy entrano nella stanza "Diana vuoi venire a vedere le splendide scarpe che abbiamo
comprato stamattina?" "Perchè no...".
Le tre ragazze escono dalla stanza ancheggiando, lasciando Sam ad una riflessione a voce alta : "Ahh queste
donne..."
Mentre Diana sta esaminando gli ultimi acquisti delle ragazze, Lucy incita Lori con uno sguardo.
La malcapitata, si getta, con gran stupore di Lucy, in una modesta interpretazione : "Diana, io ieri ero da Bowie, ma
non ti ho vista...eppure sono stata tutto il tempo alla Riot house con David...!".
Diana sgrana gli occhi "Non è possibile" pensa fra sè e sè. Si ricompone sotto lo sguardo eccitato di Lucy : "Ah beh,
c'era molta folla, magari non ci siamo beccate. Poi io ho anche rivisto Rod e mi sono un pò isolata con lui...ora
scusate, ma ho delle cose da fare".
Esce frettolosamente dalla stanza, evitando gli sguardi o le esclamazioni delle altre.
Le due ragazze si guardano compiaciute : "E' fatta".
Diana irrompe furibonda nell'ufficio di Sam, nonappena apre la porta, nota che lui sta discutendo con due uomini
incravattati e lucidati a puntino "Sam, ti devo parlare".
L'uomo si scusa con i suoi ospiti : "Non è il momento, ci vediamo stasera" "Sam è importante". Lui apostrofa netto
:"Ho detto stasera".
La donna esce sbattendo la porta. Sam si scusa ancora: "Sapete come sono le donne quando non hanno tutti gli
occhi puntati su di loro".
Diana sta ora camminando per il Sunset, in cerca di un'idea.
"Bene...meglio scomparire per qualche giorno".
Dalla borsetta tira fuori due gettoni e si affretta verso il primo telefono pubblico
-Pronto?
-Charlotte sono Diana, come stai?
-Oh cugina mia adorata, io bene...tu come stai?Come va la vita hollywoodiana?
-Si alla grande...senti, avevo voglia di vederti...ti va se vengo a trovarti per qualche giorno
-Qui a San Francisco?Davvero?
-E' un problema per te?
-No no...ti aspetto
-Bene, arriverò stanotte credo
-Non vedo l'ora dai...vieni presto!
Fantastico...ora non restava che fare una piccola valigia ed allontanarsi per un pò di giorni. Non potevano reggere le
scuse...Lori era andata da Bowie, si sarebbe accorta della menzogna...giusto un paio di giorni fuori città, per far
dimenticare alle due ragazze la discussione.
Michael, rinchiuso nella grande casa di Encino, aveva passato molti giorni a lavorare sopra quella melodia...così
dannatamente rock!
Aveva mille idee in testa e l'ultimo incontro con Diana echeggiava febbrile nella sua mente...non poteva far altro che
trasferirlo in note, lo avrebbe esorcizzato...l'unico modo per non impazzire.
Eppure ancora mancavano le parole...ma come descrivere con delle banali parole tutto quello che sentiva dentro?
Aveva bisogno di riaverla di nuovo per trovare le liriche adatte...
szwaby82
szwaby82

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